venerdì 3 maggio 2024

A2A, Renato Mazzoncini presenta i risultati del 2023: “I migliori di sempre”

A2A archivia il 2023 con numeri in netta crescita nonostante le tensioni internazionali. Focus degli investimenti sul potenziamento delle reti elettriche, sulla produzione da rinnovabili, sul recupero di materia e energia. L’AD Renato Mazzoncini: “Nostro obiettivo è contribuire alla transizione ecologica”.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: il contributo di A2A per dotare il Paese di infrastrutture strategiche

Un utile netto in aumento del 64% rispetto al 2022, incremento degli investimenti e un dividendo proposto di 0,0958 euro per azione, pari a 300 milioni di euro, con una crescita del 6%. Per A2A si tratta dei “risultati migliori di sempre”. A dichiararlo è l’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini, che ha analizzato l’anno finanziario 2023. In continuità con lo scorso anno, l’accelerazione degli investimenti si è focalizzata soprattutto sul potenziamento delle reti elettriche, la flessibilità e l’adeguatezza degli impianti di generazione, oltre che sulla crescita di impianti fotovoltaici ed eolici e sul recupero di energia e materia. Nella nota diffusa a seguito della pubblicazione dei risultati, il manager ha sottolineato l’importanza dei traguardi raggiunti, attribuendoli al lavoro e all’ impegno del personale di tutto il Gruppo. La solidità finanziaria di A2A è alla base dell’ambizioso Piano industriale al 2035: “Saremo in grado di creare valore sostenibile assicurando solidità finanziaria e rendimenti ai nostri azionisti”, ha dichiarato l’AD. Tra le operazioni più significative contenute nel documento uno stanziamento pari a 1,2 miliardi di euro per l’acquisizione di gran parte della rete della provincia di Milano e, nel bresciano, della Valtrompia. L’obiettivo, spiega, è raggiungere una RAB di 3,4 miliardi nel 2035, consolidando la posizione di A2A come secondo operatore italiano e tra i primi in Europa per energia elettrica distribuita.

Renato Mazzoncini: A2A, prossimo step il 2035

Nel commento di Renato Mazzoncini spazio anche alla continuità dell’impegno della Life Company nel dotare il Paese di infrastrutture strategiche per la transizione ecologica. L’obiettivo di A2A è “continuare a contribuire al processo di decarbonizzazione del Paese attraverso investimenti concreti per sostenere l’elettrificazione dei consumi, lo sviluppo delle rinnovabili, la chiusura del ciclo dei rifiuti e migliorare l’efficienza del ciclo idrico”. Avendo raggiunto in anticipo gli obiettivi industriali ed economici stabiliti nel precedente Piano decennale, la Life Company ha potuto scegliere un orizzonte più ampio definendo un traguardo intermedio rispetto al net zero al 2050. Da qui l’aumento degli investimenti, saliti a quota 22 miliardi di euro, di cui il 44% destinato a business con bassa volatilità, con economia circolare e transizione energetica che, conclude l’AD, si confermano i pilastri della strategia di A2A.

Illycaffè cresce: il Gruppo guidato da Cristina Scocchia registra un aumento dell’utile del 67,2%

Sotto la guida dell’AD Cristina Scocchia, Illycaffè continua a registrare un aumento dell’utile netto e dell’Ebitda, segno che la strategia multipaese e multicanale sostenuta dalla manager funziona.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: la strategia di Illycaffè funziona

Il settore del caffè è in costante evoluzione, con crescenti complessità macroeconomiche e geopolitiche che influenzano significativamente il business delle aziende del settore. Nonostante questo, Illycaffè è riuscita a navigare con successo nelle acque agitate, registrando un aumento dell'utile netto del 67,2% rispetto all'anno precedente e un incremento dell'Ebitda del 18,6%. Secondo l'AD Cristina Scocchia, la strategia adottata dall’azienda, incentrata su una presenza multipaese e multicanale, le ha permesso di gestire al meglio le situazioni a rischio. La scommessa sulla qualità superiore e la sostenibilità del caffè verde arabica, selezionando solo l'1% dei chicchi migliori e investendo nell'agricoltura rigenerativa, è stata una mossa azzeccata. Anche il focus sull'espansione internazionale, con particolare attenzione al mercato statunitense attraverso partnership strategiche come quella con Amazon, ha contribuito in modo significativo alla crescita del business di Illycaffè.

Cristina Scocchia: le sfide del settore e la risposta di Illycaffè

Sono due invece le principali sfide che lil Gruppo ha dovuto affrontare: il costo della materia prima e della logistica. Il prezzo del caffè verde è aumentato notevolmente negli ultimi anni, arrivando a salire fino al 70% rispetto ai valori precedenti alla pandemia. Nonostante ciò, Illycaffè ha scelto di aumentare i prezzi in modo contenuto per garantire la sostenibilità dell'azienda e salvaguardare i consumatori finali. Per quanto riguarda la logistica, i costi sono aumentati in media del 30%, principalmente a causa dell'effetto Suez. “Costa di più spedire in Asia e a Est, ma anche in America, che è il nostro secondo mercato e in generale è più caro ogni tipo di movimentazione”, sottolinea Cristina Scocchia. Intanto, Illycaffè potenzia la capacità produttiva nel quartier generale di Trieste a cui ha destinato 120 dei 270 milioni di investimenti previsti dal piano strategico aggiornato a dicembre 2023. “I lavori sono stati avviati da poche settimane e i risultati si vedranno anche sull’occupazione”, riporta l’AD.

Gruppo FS: trasformare le stazioni dei piccoli borghi in hub polifunzionali

Nell’epoca della digitalizzazione e dell’urbanizzazione crescente, i piccoli borghi d’Italia lottano per mantenere la loro identità e vitalità. La soluzione innovativa del Gruppo FS, guidato dall’Amministratore Delegato Luigi Ferraris, si presenta come una luce di speranza per questi luoghi unici, proponendo una rinnovata visione delle stazioni ferroviarie.

Luigi Ferraris (Gruppo FS)

Gruppo FS: le stazioni come hub polifunzionali

Il progetto “Stazioni del Territorio” del Gruppo FS mira a trasformare le stazioni ferroviarie dei Comuni con meno di 15.000 abitanti in centri multiservizi. Tali spazi diventeranno non solo snodi ferroviari ma veri e propri hub di servizi digitalizzati e polifunzionali, offrendo una vasta gamma di servizi all’intera comunità. Le stazioni non saranno più solo luoghi di passaggio ma diventeranno punti di riferimento per la cultura, la coesione sociale e l’innovazione. Da ambulatori e farmacie a spazi di lavoro condivisi e depositi per pacchi e corrispondenza, ogni stazione sarà pensata per rispondere alle specifiche esigenze del territorio in cui si trova. Il progetto ha già preso il via in cinque hub pilota situati nelle regioni del Centro Italia colpite dai sismi del 2009 e del 2016. Luoghi come Popoli-Vittorito, Urbisaglia-Sforzacosta, Matelica, Antrodoco Centro e Baiano di Spoleto sono i primi a beneficiare di questa iniziativa, con interventi che si concluderanno nel 2025.

Gruppo FS: un progetto concreto per la rinascita dei borghi

Ma l’ambizione del Gruppo FS va oltre: l’obiettivo è coinvolgere 20 stazioni in tutta Italia, da Sesto Calende a San Marcellino-Frigano, per offrire un modello replicabile che possa essere adattato alle diverse realtà territoriali. La trasformazione delle stazioni in centri multiservizi rappresenta una risposta concreta alle sfide che i piccoli borghi italiani si trovano ad affrontare. Conservare l’autenticità delle proprie radici senza rinunciare al progresso e alla modernità è la sfida che anche il Gruppo FS vuole vincere. L’approccio del Gruppo, basato su una stretta collaborazione con i territori e il sostegno del Governo e degli enti locali, dimostra una profonda responsabilità sociale: l’obiettivo è contrastare lo spopolamento e dare nuova vita ai borghi, rafforzando il loro ruolo nel tessuto sociale ed economico del Paese.