giovedì 8 ottobre 2020

Misericordia di Montepulciano: la donazione nel 2015 della famiglia di Mauro Sentinelli

Tra i pionieri della telefonia mobile in Italia, Mauro Sentinelli è ricordato oggi anche per lo spessore umano, non solo professionale: in ambito sociale si è distinto come promotore di numerose iniziative di carattere socio-assistenziale.

Mauro Sentinelli

Iniziative solidali e sociali promosse da Mauro Sentinelli: l'ambulanza donata alla Misericordia di Montepulciano

"Vorrei che tutti quanti ricordassero non solo le sue capacità manageriali, ma anche le qualità sul lato umano e personale" aveva auspicato di Mauro Sentinelli l'amico ed ex collega Luigi Gambardella nel corso dello speciale evento online organizzato in ricordo del professionista lo scorso 30 maggio da Key4Biz. Noto per le sue spiccate doti in ambito manageriale e il rilevante contributo apportato allo sviluppo delle TLC in Italia, Mauro Sentinelli si è distinto anche per l'impegno in ambito sociale e solidale, ben espresso nelle numerose iniziative da lui promosse sia a livello pubblico che privato. Tra queste la donazione nel 2015 di un'ambulanza di classe A alla Misericordia di Montepulciano da parte della famiglia Giannini-Sentinelli: un nuovo mezzo, dotato di unità di rianimazione mobile e strumentazioni di ultima generazione per la gestione di emergenze e urgenze, che è stato recapitato in occasione delle festività natalizie all'associazione.

Montepulciano: il profondo legame tra la famiglia di Mauro Sentinelli e la città

Mauro Sentinelli intervenne insieme alla moglie alla cerimonia organizzata nel 2015 in occasione della consegna dell'ambulanza: erano presenti anche numerosi componenti della famiglia Giannini per ricordare la mamma (nonché nonna) Iole. È a lei, alla sua memoria infatti che si deve il loro gesto, come spiegarono i coniugi nel corso della cerimonia. Parteciparono inoltre l'allora Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, il Vescovo Monsignor Stefano Manetti e il Presidente della Pia Arciconfraternita Adriano Giuliotti, oltre ai numerosi soci e volontari della Misericordia. Non solo: in quell'occasione la famiglia Giannini-Sentinelli consegnò al Sindaco anche una simbolica maxi-chiave, a riprova del profondo affetto e della riconoscenza che li lega da sempre a tutta la comunità di Montepulciano. È solo uno dei numerosi episodi che parlano dello spessore umano di Mauro Sentinelli, conosciuto a livello internazionale per il suo valore come manager e innovatore: fu lui a dare vita al Global System for Mobile Communications (GSM) e a lanciare la carta prepagata su scala globale, imprimendo una svolta significativa al settore della telefonia.

Il profilo biografico e professionale di Marco Durante, Presidente di LaPresse S.p.A.

Con alle spalle numerose esperienze formative e professionali, Marco Durante guida LaPresse S.p.A. in qualità di Presidente. L'agenzia di stampa da lui fondata insieme al fratello è tra le media company più innovative nel panorama dell'informazione e della comunicazione in Italia.

Marco Durante

Marco Durante: formazione ed esperienze in ambito accademico e sportivo

Presidente e fondatore di LaPresse S.p.A., Marco Durante è nato a Torino nel 1962. Suo padre Silvio è tra i fondatori di Publifoto Torino, storica agenzia di fotogiornalismo. L'imprenditore avvia il proprio percorso formativo con il conseguimento del diploma di maturità scientifica presso la Sacra Famiglia, a cui segue una Laurea ottenuta nel 1988 presso ISEF, istituto dove svolge attività di docenza per la cattedra di nuoto. La sua formazione include inoltre un corso in Business Administration presso Rotman School of Management di Toronto, una Laurea in discipline sportive (Université Claude Bernard, Lione) e una Laurea con lode e menzione in Giurisprudenza (Università di Napoli/Pegaso) ottenuta nel 2015. Nello stesso anno gli viene conferita la cattedra di docente di Strategie di Comunicazione d'Impresa presso la Facoltà di Economia Aziendale dell'Università di Napoli. Attualmente è iscritto al corso di Corporate Finance presso la NYU Stern School of Business. Marco Durante è conosciuto in ambito sportivo per aver militato nelle giovanili del Torino F.C. nel ruolo di mediano e per la sua esperienza come allenatore di Libertas SAFA, squadra di nuoto con cui ha vinto quattro scudetti e ha partecipato a campionati Europei, Mondiali e tre Olimpiadi.

Marco Durante: la fondazione di LaPresse S.p.A. e lo sviluppo delle attività

È il 1992 quando Marco Durante inizia a collaborare con Publifoto. Due anni più tardi intraprende una nuova sfida professionale insieme al fratello Massimo: il 1994 è infatti l'anno della fondazione di LaPresse S.p.A., agenzia di stampa italiana che nel tempo diventerà uno dei provider italiani di contenuti multimediali più riconosciuti a livello internazionale e uno dei più innovativi sullo scenario italiano. La prima a portare il formato delle videonews in Italia, LaPresse S.p.A. ha introdotto inoltre le attività di foto reporting e, grazie all'internazionalizzazione avviata nel 2008, ha acquisito i diritti di distribuzione della produzione Associated Press, ampliando così la propria offerta di servizi di informazione. A completezza delle attività, nel 2018 l'agenzia guidata da Marco Durante dà vita a una divisione dedicata alle produzioni televisive, che viene affidata a Elisa Ambanelli (tra i suoi incarichi Direttore Intrattenimento e Palinsesto per La7, Direttore del canale All Music e Responsabile dei programmi dell'intrattenimento di Endemol Italia). L'offerta viene ulteriormente estesa con l'introduzione di un'area di celebrity management che include nomi del calibro di Barbara d'Urso, Elisabetta Gregoraci, Barbara Pedrotti, Laura Barth, Andrea Iannone, Monica Bertini, Manuela Arcuri, Gaia Bermani Amaral, Adriana Volpe, Ilenia Arnolfo, Gianluca Saragò, Piergiorgio Pirrone, Rita dalla Chiesa e Giovanni Ciacci. Con sette sedi in Italia e diverse all'estero (Parigi, Londra, Berlino, Ginevra, Hong Kong, Los Angeles, Madrid, New York, Praga, Tokyo, Varsavia, Vienna e Washington), LaPresse S.p.A. è la prima agenzia di stampa multimedia italiana a guida imprenditoriale. È supportata da oltre 150 dipendenti e sei unit internazionali.

mercoledì 7 ottobre 2020

Finance: il percorso professionale di Nicola Volpi, CEO di Movidea

Oggi CEO di Movidea, Nicola Volpi ha alle spalle una carriera di oltre 30 anni: è tra i fondatori del Private Equity Permira, dove si è fatto conoscere a livello internazionale per le numerose acquisizioni realizzate.

Professionista affermato nel settore del Private Equity con oltre 30 anni di esperienza, Nicola Volpi è tra i soci fondatori di Permira di cui è stato CEO per l'Italia, mettendo a segno numerose acquisizioni di società anche a livello globale.

Nicola Volpi

Nicola Volpi: il ritratto del CEO di Movidea

È il 2013 quando su iniziativa di Nicola Volpi e di Emilio Petrone nasce Movidea, attiva nel settore dei servizi e dei beni di lusso in ambito italiano e internazionale. La guida in qualità di CEO. L'intento del professionista, particolarmente conosciuto nel Private Equity per i rilevanti traguardi raggiunti nel corso della sua carriera, è di investire in realtà con importanti idee di business e con una visione a lungo termine supportandole attraverso l'immissione di capitali e di know-how strategico e finanziario. Forte delle sue passioni per le auto sportive e per il calcio, negli ultimi anni ha investito nel capitale ed è entrato a far parte del CdA della Pagani Automobili S.p.A. (dove opera tuttora) e in quello di FC Internazionale S.p.A. (dal 2014 al 2018).

La crescita professionale di Nicola Volpi

Manager e imprenditore, Nicola Volpi si è fatto strada nel settore del Private Equity anche per il contributo significativo apportato alla nascita e alla crescita di Permira, oggi tra le realtà di spicco nel panorama mondiale con fondi gestiti per oltre 40 miliardi di euro. Dopo la laurea in Business Administration alla Bocconi e il conseguimento di un Master in Finanza presso la SDA dell'Istituto, entra in Sefimeta S.p.A. come analista finanziario per poi approdare nel 1987 in Sanpaolo Finance SpA, Investment Bank dell'attuale Gruppo Intesa Sanpaolo, nel ruolo di Responsabile del Leverage Finance. È lui ad organizzare in questi anni il finanziamento dei primi Buy‑Out realizzati in Italia: tale esperienza lo porta nel 1995 a entrare in Schroder Associati, che gestisce i fondi di Private Equity per l'Italia promossi dalla banca d'affari inglese Schroders. Ne diventa Partner due anni dopo. Nel 1999 insieme ad altri soci dà vita al Private Equity Permira: successivamente sarà chiamato a ricoprire l'incarico di CEO per l'Italia e ad entrare nell'Executive Committee che guida Permira a livello globale. Sotto la guida di Nicola Volpi, il Fondo di Private Equity realizza in Italia numerose acquisizioni e dismissioni di successo di marchi leader nel proprio settore come Ferretti Yachts, Marazzi, Veneta Cucine, Valentino, Sisal.

FS Italiane, Gianfranco Battisti: “Rilancio del turismo nel pieno rispetto della sicurezza”

Più soluzioni e nuovi collegamenti per aiutare il turismo e contribuire a far scoprire le bellezze paesaggistiche del Paese: nelle parole dell'AD e DG Gianfranco Battisti l'impegno del Gruppo FS Italiane.

Gianfranco Battisti

L'estate del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti: pronti a rilanciare il turismo

"Le nuove fermate delle Frecce, insieme ai collegamenti con InterCity e treni regionali, sono parte integrante del più ampio piano di sviluppo del turismo nazionale" ha spiegato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti, parlando dei nuovi collegamenti e delle iniziative attivate in occasione dell'estate 2020. Numerose le tratte inaugurate nell'ottica di contribuire significativamente al rilancio del turismo nel Paese: il primo collegamento diretto tra Firenze e la Puglia, i collegamenti con Frecciarossa e Frecciargento da Reggio Calabria a Torino e Venezia e infine una nuova corsa con Frecciarossa 1000 che unisce Milano e Roma al Levante ligure, alla Versilia e all'Argentario. Il Gruppo ha deciso di puntare anche sulla mobilità sostenibile. Nuove promozioni per chi sceglie le modalità treno + bus o treno + bici. Per la prima volta dall'11 luglio scorso sono attivi il Cilento Link, che permette di visitare i posti più belli della costiera cilentana con un biglietto integrato. E ancora lo Jesolo Link: 65 collegamenti quotidiani tra la stazione di Mestre e le spiagge del Veneto. Infine il Conero Link, per cui sono stati predisposti 43 bus al giorno tra Ancona e Portonovo: "È fondamentale offrire collegamenti per scoprire e riscoprire le bellezze d'Italia in treno che, con la sua fitta rete di linee e stazioni, riesce a unire facilmente gli angoli del Belpaese" ha aggiunto in merito Gianfranco Battisti.

Gianfranco Battisti: Gruppo FS Italiane punta su turismo sostenibile e mobilità condivisa

Nel periodo estivo il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti promuove inoltre l'utilizzo della biciletta. Ne è un esempio l'accordo sottoscritto in Emilia Romagna tra Trenitalia Tper, Bike Park Rimini e Comune di Rimini: per i viaggiatori che arrivano alla stazione è infatti possibile approfittare di sconti sul noleggio biciclette o e-bike, consigliate per chi vuole visitare la città attraverso le sue numerose piste ciclabili. Non solo: a bordo dei treni regionali è possibile trasportare gratuitamente monopattini pieghevoli (elettrici e no), hoverboard e monowheel. Tra le iniziative di FS Italiane anche diverse di carattere storico: i turisti interessati possono raggiungere facilmente in treno anche il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, situato sulla tratta tra Napoli e il Comune di Portici. Il sito possiede una collezione di 55 treni tra locomotive e carrozze d'epoca e un meraviglioso giardino botanico. Cultura, sostenibilità e nuovi collegamenti per aiutare il turismo italiano messo a dura prova dalla pandemia, con l'obiettivo di "distribuire i flussi turistici non solo nelle grandi città d'arte o sulle spiagge e montagne più conosciute, ma anche nei luoghi di medie e piccole dimensioni ad alta attrattività turistica, paesaggistica e culturale" come precisato dall'AD e DG Gianfranco Battisti.

Claudio Machetti: focus su carriera e competenze

Vent’anni fa l’ingresso di Claudio Machetti in Enel: il manager si è affermato professionalmente arrivando a ricoprire incarichi di crescente responsabilità e oggi dirige la Global Trading Business Line del Gruppo.

Laureato in Scienze Statistiche presso L'Università di Roma La Sapienza, Claudio Machetti si è distinto nel corso della sua carriera ricoprendo incarichi di notevole responsabilità in Banco di Roma, Ferrovie dello Stato e in Enel, dove attualmente ricopre la posizione di Direttore della Global Trading Business Line del Gruppo.

Claudio Machetti

Claudio Machetti: le precedenti esperienze professionali

Oggi in Enel nel ruolo di Direttore della Global Trading Business Line del Gruppo, Claudio Machetti ha ricoperto nel corso del suo percorso professionale una serie di incarichi di notevole responsabilità. Conseguito il diploma di maturità classica presso il liceo Tito Lucrezio Caro di Roma, sua città natale, si iscrive a Scienze Statistiche presso l'Università di Roma La Sapienza, dove si laurea nel 1982. Successivamente si trasferisce a Milano per lavorare all'interno della filiale lombarda del Banco di Roma. Due anni dopo gli viene affidato il ruolo di analista finanziario presso la Direzione Centrale di Roma. In seguito si specializza in equity: nel ruolo di funzionario all'interno della Direzione Finanziaria, precisamente nell'Ufficio Analisi Finanziarie, cura l'IPO di diverse società in Borsa. Nel 1990 diventa Vicedirettore responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. Forte delle competenze acquisite, due anni più tardi Claudio Machetti entra in Ferrovie dello Stato: inizialmente alla guida dell'Unità Mercati Finanziari, viene nominato nel 1996 Direttore della Finanza Operativa. In questi anni contribuisce inoltre alla nascita di Fercredit, società di servizi finanziari di cui diventerà Amministratore Delegato.

Claudio Machetti: il presente professionale in Enel

È il marzo del 2000 quando prende il via la lunga esperienza professionale di Claudio Machetti in Enel. Inizialmente nel ruolo di Responsabile dell'Area Finanza del Gruppo, partecipa alla costituzione di Enelfactor, società di factoring di cui diventerà Amministratore Delegato, e di Enel Insurance, realtà del settore assicurativo che fino al 2014 lo vede ricoprire l'incarico di Presidente. Dal 2005 al 2009 Direttore Finanziario del Gruppo, oltre a guidare la funzione Risk Management ha ricoperto il ruolo di Consigliere d'Amministrazione nei Board di Endesa, Terna, Wind e di altre realtà legate ad Enel. Già Presidente dei fondi pensione FondEnel e Fopen, a metà del 2014, a seguito di una ristrutturazione del Gruppo, Claudio Machetti è stato chiamato a dirigere la Global Trading Business Line, con il compito di gestire il sourcing di carbone, gas ed olio combustibile e di supervisionare i mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica in tutti i Paesi dove Enel è presente. In curriculum anche il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel Global Trading S.p.A., società del Gruppo specializzata nelle attività di Global Trading.

venerdì 2 ottobre 2020

Carlo Malinconico: studi, avvocatura e carriera istituzionale

Carlo Malinconico, oltre all'attività legata allo Studio omonimo da lui fondato, è stato protagonista di una carriera istituzionale che lo ha portato alla nomina come Sottosegretario di Stato.

Carlo Malinconico

Carlo Malinconico: il successo dello Studio legale

Romano di nascita, Carlo Malinconico vive nella Capitale con la moglie e uno dei due figli. È qui infatti che il giurista ha deciso nel 2003 di fondare lo Studio Legale omonimo, oggi una delle realtà legali più importanti del Paese: è stato infatti insignito nel 2016, nel 2018 e nel 2019 del Premio "Le Fonti" come boutique specializzata nel diritto amministrativo. Si occupa inoltre di diritto civile dei contratti e dei danni, di diritto pubblico dell'economia e di diritto UE. Infine, è anche attivo nella consulenza sui rapporti di servizio con le PA. Lo Studio ha raggiunto notorietà e successo da quando Carlo Malinconico, dopo aver ricoperto l'importante carica di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Monti, nel 2012 ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla carriera forense, dopo un percorso professionale sia in ambito istituzionale che accademico.

Carlo Malinconico: la carriera giuridica e gli incarichi nella Pubblica Amministrazione

Dopo aver conseguito con successo nel 1972 la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano, Carlo Malinconico decide di misurarsi con diversi concorsi pubblici. In pochi anni arriva a diventare Procuratore dello Stato, Uditore Giudiziario e Avvocato dello Stato. È il 1976 quando entra a far parte dell'Avvocatura dello Stato di Milano, dove resta fino al 1985. Nel frattempo è vincitore anche dei concorsi come giudice del TAR e giurista della Comunità europea. Il successo più importante nel 1984, anno in cui risulta primo in graduatoria nel concorso per Consigliere di Stato, carica che manterrà fino al 2002. Negli anni 2000 inizia quindi il suo percorso accademico: prima come professore di Diritto Ue della Scuola superiore dell'economia e delle finanze, passando poi per l'Università di Udine e ritornando infine nella sua città natale presso l'Università Roma Tor Vergata. Oltre alla carriera giuridica, Carlo Malinconico ha ricoperto numerosi ruoli nella Pubblica Amministrazione: è stato Capo del Dipartimento degli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1996 al 2001 e Direttore Generale dell'Autorità dell'energia elettrica e del gas. Infine, dal 2006 al 2008 è stato Segretario generale della Presidenza del Consiglio del Governo Prodi.

giovedì 1 ottobre 2020

Eni in Africa: l’intervista di Adnkronos all’AD Claudio Descalzi

Eni, l'intervento dell'Amministratore Delegato Claudio Descalzi ad Adnkronos Live: "In Africa e Indonesia abbiamo fatto una politica che puntava a farci diventare parte integrante della società nella quale operiamo. Questo ci ha permesso di crescere, di diventare più credibili".

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi ad Adnkronos Live: valore e investimenti a lungo termine, la crescita di Eni in Africa

Ospite di Adnkronos Live lo scorso 23 luglio, l'AD di Eni Claudio Descalzi ha parlato delle attività del gruppo in Africa: "Siamo diventati tra le prime società che operano nel Continente. Dagli anni '50 in poi, il nostro modello si è sempre differenziato, perché siamo entrati come una piccola società e quindi la nostra crescita è stata basata su un modello che non guardasse solo alla creazione di profitto ma anche ai valori che si radicano solo se si diventa parte organica della società dove operi ed eserciti un'attività". Integrarsi puntando sui valori e sugli investimenti a lungo termine è dunque la formula adottata da Eni in Africa, come ha ricordato l'AD Claudio Descalzi: "Abbiamo lavorato fin dall'inizio su una diversificazione industriale. Ad esempio i primi progetti agricoli, che oggi occupano centinaia di migliaia di persone, sono nati negli anni '80".

Eni, l'AD Claudio Descalzi: il nostro modello di integrazione ha una doppia valenza

"L'Africa ha un patrimonio energetico incredibile. Ha il 13-14% della popolazione mondiale ma dal punto di vista energetico consuma solo il 3-4%" ha sottolineato Claudio Descalzi intervenendo nel corso di Adnkronos Live. "Per questo abbiamo deciso di affiancare, oltre alle risorse destinate all'export, una parte destinata mercato interno. Risorse africane per l'Africa" ha spiegato l'AD sottolineando come il Gruppo abbia investito in questa prospettiva più di 2 miliardi nelle politiche di sviluppo dell'energia. Una scelta che "da un certo punto di vista può sembrare rischiosa, perché orientarsi sull'export ha certamente un ritorno più sicuro, ma vendere energia localmente vuol dire potersi permettere di costruire infrastrutture, centrali e reti elettriche, distribuzione, sviluppo del know how e quindi lavoro, formando professionalità e competenze": il ritorno all'inizio può essere inferiore ma "a lungo andare ripaga". Come ha ulteriormente precisato Claudio Descalzi, la creazione del profitto deve esserci sempre altrimenti la società non va avanti ma deve essere correlata alla creazione di valori: "Il profitto ti può avvantaggiare sul breve termine ma se un'impresa o una società devono vivere, integrarsi, diventare una componente del Paese, puntare sui progetti a lungo termine. Solo ti prendi dei rischi e se credi in un Paese dove vai ad investire ti può rendere credibile e affidabile". In Africa come in Indonesia la scelta di Eni è stata dunque quella di adottare "una politica che puntava a farci diventare parte integrante della società nella quale operiamo". E "questo ci ha permesso di crescere, di diventare più credibili" ha ribadito infine l'AD.

Paola Severino a “Voci sul Futuro”: dare ai giovani i mezzi per creare un mondo solidale

Non possiamo lasciare alle prossime generazioni solo il peso dei debiti che abbiamo contratto o l'inquinamento che abbiamo provocato, ma dobbiamo dare loro i mezzi per costruire un mondo solidale: a "Voci sul Futuro" il monito di Paola Severino, Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli.

Paola Severino

Paola Severino: semplificazione e snellimento obiettivi importantissimi per il futuro del sistema normativo

Ospite del primo dei dieci forum "Voci sul Futuro" organizzati da ASviS e Ansa, la Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli Paola Severino si è espressa sul futuro del sistema normativo italiano e della sua evoluzione. Nel suo intervento ha rilevato come l'Italia ma anche altri Paesi scontino una scarsa chiarezza in materia di leggi: "Il cittadino deve comprendere ciò che è permesso e che è vietato". La ragione è forse da ricercare nell'eccesso numerico: "Troppe leggi non servono, ce lo diceva già Tacito secoli fa. Servono soltanto ad accompagnare le repubbliche corrotte, perché nella moltitudine di norme si nasconde la possibilità di eludere la legge stessa". Il tema della semplificazione e dello snellimento secondo la Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli è dunque "un obiettivo importantissimo per il futuro". Un altro aspetto riguarda la misurabilità degli effetti: "Noi tendiamo a cambiare troppo spesso le leggi senza occuparci della sorte di quelle precedenti, per capire se hanno avuto effetti o no". Paola Severino ha quindi invitato a riflettere su come oltre a lavorare per "dare grandi spinte all'approvazione delle leggi in Parlamento" il Governo debba anche "semplificare il modello di approvazione delle stesse, così da avere delle strade percorribili che non siano l'esercizio di ripetizione della stessa proposizione, alla commissione di turno o all'aula" in entrambe le camere: un meccanismo da riformare profondamente "per avere un equilibrio tra spinta governativa e funzione legislativa del Parlamento".

Paola Severino: il futuro del mondo tra sviluppo sostenibile e digitalizzazione

Il diritto alla vita è il diritto del futuro. Lo ha ricordato Paola Severino nel corso del forum "Voci sul Futuro", parlando di come sarebbe sbagliato lasciare alle prossime generazioni solo "il peso dei debiti che abbiamo contratto o l'inquinamento che abbiamo provocato". Ai giovani, come evidenziato dalla Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli, "dobbiamo dare i mezzi per costruire in maniera solidale il nostro mondo". Paola Severino si è soffermata in particolare su due temi: l'inquinamento e la redistribuzione delle risorse economiche. Fare delle riforme sul contenimento dell'inquinamento è impossibile "se le imprese non vengono dotate dei mezzi economici per farlo". Per quanto riguarda il secondo tema "le diseguaglianze ci sono e sono tante": rispetto a queste "è nostra cura cercare di capire cosa fare". Se è chiaro che "in Europa il tema sarà quello della decarbonizzazione", per altri Paesi invece "il tema è la fame". Qui si gioca "il problema della divaricazione sociale e di ricchezza tra Paesi: la forbice è sempre più alta". Oggi poi, alla luce dell'emergenza Coronavirus, secondo Paola Severino anche nei Paesi più benestanti "dobbiamo iniziare a parlare di bisogno". Nel mondo che verrà, al centro dell'iniziativa organizzata da Ansa e ASviS, un ruolo determinante lo ricoprirà il digitale: "Noi lo vediamo come un fenomeno a due anime: negativo, perché ci porta fake news e disinformazione, però è anche un modo per fare muovere la società. L'uso di un computer o un tablet è quasi alla portata di tutti". Fenomeni negativi potrebbero essere evitati "se le persone fossero più informate e maggiormente educate a comprendere una notizia, a dubitare, a temere che quando si riceve una notizia incredibile questa possa anche essere falsa". Nelle parole della Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli emerge dunque il valore della formazione: "Credo fortemente nell'educazione dei giovani, dei bambini, su questo tema. D'altro canto c'è la grande funzione di intermediazione, di selezione, della stampa. Esiste il reato di diffamazione, esiste il decalogo a cui deve ispirarsi il giornalista. Tutte queste regole devono essere trasferite nell'immensità del digitale".

“Voci sul Futuro”: l'autorevole parere di Paola Severino sul futuro del mondo

Non possiamo lasciare alle prossime generazioni solo il peso dei debiti che abbiamo contratto o l'inquinamento che abbiamo provocato, ma dobbiamo dare loro i mezzi per costruire un mondo solidale: a "Voci sul Futuro" il monito di Paola Severino, Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli.

Paola Severino

Paola Severino: semplificazione e snellimento obiettivi importantissimi per il futuro del sistema normativo

Ospite del primo dei dieci forum "Voci sul Futuro" organizzati da ASviS e Ansa, la Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli Paola Severino si è espressa sul futuro del sistema normativo italiano e della sua evoluzione. Nel suo intervento ha rilevato come l'Italia ma anche altri Paesi scontino una scarsa chiarezza in materia di leggi: "Il cittadino deve comprendere ciò che è permesso e che è vietato". La ragione è forse da ricercare nell'eccesso numerico: "Troppe leggi non servono, ce lo diceva già Tacito secoli fa. Servono soltanto ad accompagnare le repubbliche corrotte, perché nella moltitudine di norme si nasconde la possibilità di eludere la legge stessa". Il tema della semplificazione e dello snellimento secondo la Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli è dunque "un obiettivo importantissimo per il futuro". Un altro aspetto riguarda la misurabilità degli effetti: "Noi tendiamo a cambiare troppo spesso le leggi senza occuparci della sorte di quelle precedenti, per capire se hanno avuto effetti o no". Paola Severino ha quindi invitato a riflettere su come oltre a lavorare per "dare grandi spinte all'approvazione delle leggi in Parlamento" il Governo debba anche "semplificare il modello di approvazione delle stesse, così da avere delle strade percorribili che non siano l'esercizio di ripetizione della stessa proposizione, alla commissione di turno o all'aula" in entrambe le camere: un meccanismo da riformare profondamente "per avere un equilibrio tra spinta governativa e funzione legislativa del Parlamento".

Paola Severino: il futuro del mondo tra sviluppo sostenibile e digitalizzazione

Il diritto alla vita è il diritto del futuro. Lo ha ricordato Paola Severino nel corso del forum "Voci sul Futuro", parlando di come sarebbe sbagliato lasciare alle prossime generazioni solo "il peso dei debiti che abbiamo contratto o l'inquinamento che abbiamo provocato". Ai giovani, come evidenziato dalla Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli, "dobbiamo dare i mezzi per costruire in maniera solidale il nostro mondo". Paola Severino si è soffermata in particolare su due temi: l'inquinamento e la redistribuzione delle risorse economiche. Fare delle riforme sul contenimento dell'inquinamento è impossibile "se le imprese non vengono dotate dei mezzi economici per farlo". Per quanto riguarda il secondo tema "le diseguaglianze ci sono e sono tante": rispetto a queste "è nostra cura cercare di capire cosa fare". Se è chiaro che "in Europa il tema sarà quello della decarbonizzazione", per altri Paesi invece "il tema è la fame". Qui si gioca "il problema della divaricazione sociale e di ricchezza tra Paesi: la forbice è sempre più alta". Oggi poi, alla luce dell'emergenza Coronavirus, secondo Paola Severino anche nei Paesi più benestanti "dobbiamo iniziare a parlare di bisogno". Nel mondo che verrà, al centro dell'iniziativa organizzata da Ansa e ASviS, un ruolo determinante lo ricoprirà il digitale: "Noi lo vediamo come un fenomeno a due anime: negativo, perché ci porta fake news e disinformazione, però è anche un modo per fare muovere la società. L'uso di un computer o un tablet è quasi alla portata di tutti". Fenomeni negativi potrebbero essere evitati "se le persone fossero più informate e maggiormente educate a comprendere una notizia, a dubitare, a temere che quando si riceve una notizia incredibile questa possa anche essere falsa". Nelle parole della Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli emerge dunque il valore della formazione: "Credo fortemente nell'educazione dei giovani, dei bambini, su questo tema. D'altro canto c'è la grande funzione di intermediazione, di selezione, della stampa. Esiste il reato di diffamazione, esiste il decalogo a cui deve ispirarsi il giornalista. Tutte queste regole devono essere trasferite nell'immensità del digitale".