mercoledì 31 gennaio 2024

Sicurezza, competitività e sostenibilità, Luca Dal Fabbro: le tre direttrici per il futuro energetico

Con il Piano Mattei sono state delineate tre direttrici fondamentali: sicurezza energetica, competitività delle fonti e sostenibilità. Il Presidente dell’ESG Institute e di Iren Luca Dal Fabbro condivide la prospettiva che la sostenibilità sia cruciale, poiché non solo permetterà di ridurre i costi, ma stabilirà le basi per un futuro più stabile.

Luca Dal Fabbro

Italia: sovranità energetica e hub europeo, la visione di Luca Dal Fabbro

Sovranità energetica e alleanze internazionali sono due aspetti interconnessi. Secondo Luca Dal Fabbro, l’Italia dovrebbe essere al centro di una rete di alleanze tra gli Stati Uniti e i Paesi europei, con un’attenzione particolare ai rapporti con l’Africa. Questa visione globale è fondamentale per implementare il Piano Mattei in modo efficace. Per diventare l’HUB energetico dell’Europa, l’industria, la ricerca, la difesa, la diplomazia e il sistema bancario devono collaborare sinergicamente. “Società come Eni, Terna, Snam, Leonardo, Saipem e le multiutility come la nostra devono lavorare insieme al sistema bancario per dare gambe al piano”, ha sottolineato il Presidente di Iren. Alla domanda su quale sia la soluzione migliore tra gasdotti e rigassificatori, Luca Dal Fabbro risponde che la scelta non è binaria. Diversificare le fonti è essenziale per garantire sicurezza e sovranità energetica. Il gas liquefatto, tramite rigassificatori strategici come quello che sta sviluppando Iren a Gioia Tauro, offre flessibilità nei contratti e una maggiore manovrabilità sui prezzi, particolarmente importante in periodi di instabilità geopolitica.

Luca Dal Fabbro: strategie per il futuro energetico italiano

Il costo del gas liquefatto è più alto nella misura in cui si deve immettere dentro un rigassificatore, ma le pipeline non sono a costo zero”, ha specificato Luca Dal Fabbro. Il costo del gas liquefatto può sembrare più elevato, ma il sistema di contratti spot offre un vantaggio competitivo in termini di flessibilità. L’Italia può emergere come la porta di ingresso dell’Europa per il gas liquefatto, sostituendo le fonti in esaurimento del Nord Europa e della Russia. “Le multiutility come Iren a livello territoriale sono strategiche in queste operazioni. Perché non rimanga un’affermazione e diventi realtà, oltre a fare progetti come Gioia Tauro, dobbiamo pensare di chiudere alleanze in Europa e negli Stati Uniti, e con i Paesi da cui importare il gas”, ha aggiunto il Presidente. Il settore fotovoltaico emerge come un’alternativa promettente, con un costo di produzione inferiore rispetto al gas. Tuttavia, ha quindi concluso Luca Dal Fabbro, la burocrazia per le autorizzazioni deve essere semplificata per stimolare lo sviluppo dell’eolico e del solare, componenti strategiche del futuro energetico italiano.

Stefano Venier, Snam presenta il Piano Strategico 2023-2027: la vision dell’AD

Snam, l’AD Stefano Venier presenta il Piano Strategico 2023-2027: “In un contesto energetico globale che continua ad essere sfidante e volatile investiremo 11,5 miliardi di euro nello sviluppo di un’infrastruttura in grado di gestire in modo sempre più flessibile una pluralità di molecole verso la neutralità carbonica del Paese”.

 Stefano Venier

Stefano Venier, Piano Strategico 2023-2027 di Snam: innovazione e sostenibilità per il futuro dell’energia

Emerge anche nelle parole con cui l’AD Stefano Venier lo ha presentato alla comunità finanziaria lo scorso 25 gennaio l’impegno sancito nel Piano Strategico 2023-2027 di Snam nel continuare a rispondere in maniera bilanciata alle sfide del trilemma energetico e quindi a disegnare un futuro sempre più sostenibile. Il Piano Strategico 2023-2027 prevede investimenti per 11,5 miliardi di euro, a +15% rispetto al piano 2022-2026, orientati su due direttrici. Da un lato lo sviluppo di infrastrutture lungo l’intera catena del valore a cui sono destinati 10,3 miliardi di euro: progetti e interventi come la realizzazione della Dorsale Adriatica e delle stazioni di compressione dual fuel, il potenziamento e l’ottimizzazione del sistema di stoccaggio e di esportazione, la messa in esercizio della FSRU di Ravenna, lo sviluppo di GNL small-scale e l’ampliamento delle reti di stazioni a GNL-bioGNL e in prospettiva a idrogeno. Dall’altro il contributo alla decarbonizzazione (1,2 miliardi di euro) attraverso la piattaforma Energy Transition con lo sviluppo dei gas verdi (idrogeno e biometano), l’avvio del progetto per la dorsale dell’idrogeno italiana ed europea (SoutH2 Corridor), lo sviluppo dell’infrastruttura per la CCS (Carbon Capture and Storage) e l’ulteriore crescita delle attività mirate a incrementare l’efficienza energetica. Le due leve strategiche e abilitanti del Piano Strategico 2023-2027, come ha ricordato anche l’AD Stefano Venier, sono sostenibilità e innovazione.

L’AD di Snam Stefano Venier: ritorni in crescita a tutti i nostri stakeholder, con una strategia di sostenibilità ampliata

Snam, ha spiegato l’AD Stefano Venier, punta nell’arco di piano a sviluppare un’infrastruttura energetica che possa garantire sicurezza, sostenibilità e competitività delle forniture di energia in risposta a “un contesto energetico globale che continua ad essere sfidante e volatile”, come ha sottolineato il manager. “Investiremo 11,5 miliardi di euro nello sviluppo di un’infrastruttura in grado di gestire in modo sempre più flessibile una pluralità di molecole verso la neutralità carbonica del Paese”: al contempo “prosegue il nostro impegno per rafforzare la sicurezza energetica, garantendo infrastrutture per forniture diversificate e sostenibili nel lungo periodo e supportando il percorso di transizione, anche attraverso progetti considerati strategici a livello europeo”. L’AD Stefano Venier ha quindi aggiunto che “lo faremo con ritorni in crescita a tutti i nostri stakeholder, con una strategia di sostenibilità ampliata, che all’impegno sul fronte delle emissioni affianca il mantenimento di altri equilibri come quello della biodiversità e della rigenerazione territoriale”. Nel periodo 2028-2032 sono previste opportunità di investimento fino a 14,5 miliardi, che si aggiungono al totale investimenti nell'arco di piano previsti a 11,5 miliardi, arrivando ad un totale di circa 26 miliardi, nel periodo 2023-2032.

martedì 30 gennaio 2024

Food24 System: Tommaso Putin presenta l’innovativo prodotto di Serenissima Ristorazione

Un servizio automatizzato che è in grado di preparare pasti su prenotazioni, mantenendo l’elevata qualità degli ingredienti, riducendo gli sprechi e consentendo agli utenti di personalizzare i pasti: si tratta di Food24 System, innovativo dispositivo presentato da Tommaso Putin.

 Tommaso Putin

Tommaso Putin presenta Food24 System, collaborazione tra Fas International e Serenissima Ristorazione

La ristorazione aziendale sta vivendo una svolta epocale grazie a Food24 System, un innovativo servizio sviluppato da Fas International, società con sede a Schio, in Veneto, e Serenissima Ristorazione, uno dei leader italiani nel settore della ristorazione collettiva e commerciale. Questa collaborazione ha dato vita a un sistema all'avanguardia capace di gestire in modo completamente automatizzato la prenotazione e la distribuzione dei pasti aziendali, rivoluzionando così il modo in cui le aziende affrontano il tema della ristorazione interna. Come sottolineato da Tommaso Putin, Food24 System rappresenta una risposta concreta alle esigenze di spazio, tempo e modalità di consumo delle aziende moderne. Grazie a una webapp intuitiva, i dipendenti possono effettuare prenotazioni e ricevere pasti in qualsiasi momento del giorno o della notte, il tutto mantenendo la temperatura ideale per la conservazione dei cibi. Questo sistema innovativo unisce le migliori caratteristiche della tradizionale mensa aziendale e della distribuzione automatica, eliminando le criticità spesso associate a entrambe.

Food24 System, Tommaso Putin e Luca Adriani commentano il successo della partnership

L’AD di Fas International, Luca Adriani, ha celebrato il successo del progetto, in cui i sistemi tecnologici di Fas e i pasti di qualità di Serenissima Ristorazione sono stati combinati per creare un dispositivo perfetto per la ristorazione aziendale: “L'innovativo sistema Food24, già diventato realtà in alcune aziende del territorio, ben rappresenta il nostro modo di operare nel settore. Nel nostro Dna c'è da sempre una forte spinta all'innovazione, ma soprattutto c'è la voglia di affiancare i nostri clienti in tutte le fasi del processo, proponendo soluzioni ad alta tecnologia in grado di gestire la complessità”. Anche Tommaso Putin ha espresso grande soddisfazione per la buona riuscita della collaborazione: “Questo ambizioso progetto segna un passo significativo verso il futuro, ci consente di integrare e consolidare la nostra offerta per la ristorazione aziendale, con un servizio di qualità pensato anche per le tantissime PMI italiane”. In particolare, il Vicepresidente ha elogiato Fas International come un partner affidabile, dagli alti standard qualitativi e caratterizzato dallo stesso orizzonte di valori di Serenissima Ristorazione: “Il nostro obiettivo comune è rivoluzionare l'esperienza della pausa pranzo in azienda, offrendo soluzioni più efficienti, sostenibili e all'avanguardia per soddisfare le esigenze sempre crescenti dei nostri clienti”.

Carlo Messina: World Economic Forum, l’intervista al CEO di Intesa Sanpaolo da Davos

Il CEO di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, intervenuto a Davos all’Opening Concert del World Economic Forum, ai microfoni di Class Cnbc: “Noi ci aspettiamo un anno molto buono, il 2024, in qualunque scenario dei tassi di interesse”.

Il CEO di Intesa Carlo Messina

Carlo Messina all’Opening Concert del World Economic Forum: Intesa Sanpaolo vuole diventare la prima impact bank al mondo

Carlo Messina, CEO e Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, intervenendo all’Opening Concert del World Economic Forum di Davos 2024, ha confermato “il nostro impegno ad essere il motore dell’economia reale e sociale del Paese, per non lasciare indietro nessuno”. Tre i capisaldi per diventare “la prima impact bank al mondo”: leadership sostenibile, trasformazione tecnologica e investimenti su fintech e IA, aree in cui Intesa Sanpaolo dispone di “un enorme potenziale per liberare nuove opportunità di business, aumentare l’efficienza e gestire i rischi”. Senza dimenticare gli investimenti “per 1,5 miliardi di euro in un programma ad alto impatto sociale per contrastare la povertà e per ridurre le disuguaglianze”. Nel sottolinearne il valore, il CEO Carlo Messina ha ricordato come “grazie alle attività nel sociale diamo lavoro a persone che possono trovarsi in situazioni difficili a causa degli impatti sul lavoro dell’intelligenza artificiale: su 100.000 persone che lavorano in Intesa Sanpaolo, 1.000 lavorano nel sociale”. 

Intesa Sanpaolo: l’intervista al CEO Carlo Messina dal World Economic Forum di Davos

Emerge anche nell’intervista che il CEO Carlo Messina ha rilasciato a Class Cnbc a margine del World Economic Forum di Davos la vision di Intesa Sanpaolo sull’importanza di essere oggi molto più di “un forte creatore di valore nel settore bancario”. Il manager ribadisce fiducia nei confronti dell’economia italiana e rilancia l’idea di un piano nazionale per ridurre il debito pubblico. Secondo Carlo Messina il 2024 per Intesa Sanpaolo sarà un anno “molto buono” e “in qualunque scenario dei tassi di interesse”. Il quadro attuale lascia presagire per la seconda parte dell’anno una riduzione dei tassi di interesse: “Credo sia giusto acquisire più informazioni e dati ma che questo percorso sarà inevitabile. L’inflazione sta scendendo in modo significativo in tutti i Paesi; in Italia in particolare in questo momento l’inflazione è completamente sotto controllo. Per noi tassi più bassi significherà comunque mantenimento di alti utili, anzi probabilmente torneremo ad essere un’azienda che avrà una forte crescita a livello di commissioni”. Intesa Sanpaolo può contare su “un trilione e trecento miliardi di risparmi degli italiani, la gran parte è risparmio gestito e assicurazione e quando i tassi di interesse scendono è il momento in cui quelle aree tornano a crescere”: questo significa poter contare su “un forte rilancio del mondo commissionale e in ogni caso abbiamo anche un hedging facility, una copertura sul fronte del margine di interesse, che ci preserverà il margine di interesse”.

lunedì 29 gennaio 2024

True Italian Experience (TIE): la carriera di Maurizio Rota

Maurizio Rota, Vicepresidente e Amministratore Delegato di TIE, incarna i valori della versatilità, dell’innovazione e della determinazione nel suo percorso professionale. Il suo cammino lo ha portato a diventare una figura di rilievo nel settore del turismo incoming.

Maurizio Rota

Maurizio Rota: formazione e ingresso in Assist Group

Conseguito il diploma di maturità presso il Liceo Scientifico “Dante Alighieri” di Matera, Maurizio Rota completa il suo percorso formativo con il conseguimento della laurea in Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia con una tesi sull’applicazione dei Big Data nel monitoraggio dei media. Successivamente, la sua carriera in Assist Group vede una crescita costante. La nomina a Direttore Generale e Membro del Consiglio di Amministrazione nel 2016 testimonia l’ampia portata delle responsabilità che gli sono state affidate. Sovrintendere progetti di rilievo nazionale e internazionale, potenziare marchi e prodotti attraverso il marketing e la comunicazione diventano parte integrante della sua gestione. La fondazione di True Italian Experience, azienda innovativa nel turismo incoming nata nel 2020 in seno ad Assist Group, che vede Maurizio Rota in veste di player primario, segna l’inizio di un altro percorso nella sua carriera professionale. Da un ruolo chiave nella definizione e implementazione di strategie di promozione dell’Italia all’estero, alla digitalizzazione della filiera turistica, la sua leadership si afferma sempre più.

Maurizio Rota: una carriera plasmata da versatilità e innovazione

Nel corso degli anni, la versatilità e l’innovazione di Maurizio Rota emergono chiaramente nella gestione dell’area Ricerca e Sviluppo e New Technology in qualità di Responsabile. Creare progetti all’avanguardia, gestire con successo progetti di sponsorizzazione sportiva e contribuire alla creazione di sistemi avanzati, come WOSM© - World Open Source Monitoring, un modello innovativo per l’elaborazione dei dati provenienti da TV, stampa, radio, siti web e social network, dimostrano la sua abilità nell’affrontare le sfide mutevoli del mondo aziendale. Maurizio Rota si distingue come una figura manageriale che bilancia con successo la necessità di innovazione con una solida organizzazione. La sua leadership offre soluzioni all’avanguardia, sempre allineate alle ultime tendenze del settore, consolidando il suo ruolo di guida nella crescita e nello sviluppo di TIE.

Atitech, eccellenza nell’aeronautica con Gianni Lettieri e Annalaura Lettieri

Atitech è una delle più grandi aziende di manutenzione aeronautica in Europa. La sua storia è legata a doppio filo con quella di Gianni Lettieri, che ha saputo rilanciare la MRO dopo averla acquistata dal fallimento di Alitalia. Ma non solo: negli ultimi anni è anche quella di sua figlia Annalaura Lettieri, parte del Consiglio di Amministrazione di Atitech e che lo affianca nella gestione e nello sviluppo dell’azienda.

Gianni Lettieri

Dalla crisi alla leadership europea: come Gianni Lettieri ha trasformato Atitech

Gianni Lettieri è un nome ormai noto nel settore aeronautico. Napoletano, classe 1956, è Presidente e Amministratore Delegato di Meridie S.p.A., prima investment company del Sud Italia quotata in Borsa. Nel portafoglio del Gruppo anche Atitech, oggi la più grande MRO indipendente del mercato EMEA e azienda leader nella manutenzione di aeromobili civili e militari, che guida nelle vesti di Presidente. La carriera di Gianni Lettieri, iniziata nel settore tessile e dell'abbigliamento, lo ha portato ad espandersi anche negli Stati Uniti e in India, dove ha avviato la prima azienda di produzione di tessuto denim nel Paese. Ma è con il rilancio dell’azienda di Capodichino, acquisita nel 2009 e salvata dal fallimento di Alitalia, che raggiunge il suo picco imprenditoriale. Grazie ad una strategia improntata sulla crescita e ad un ambizioso piano di acquisizioni – tra le più recenti quella dell’ex ramo maintenance Alitalia e di Alitalia Engineering Maintenance – oggi Atitech può contare su 20 linee, 15 nelle aree di parcheggio e un totale di nove hangar. Tra il 2022 e 2023 la società si è aggiudicata la manutenzione decennale degli aerei di ITA Airways e la fornitura quinquennale di servizi di assistenza per Poste Air Cargo, oltre a rinnovare i contratti con Aeronautica Militare e Guardia di Finanza. Novità anche sul fronte dei servizi: grazie ad un accordo di collaborazione avviato con Israel Aerospace Industries, dal 2022 Atitech è la prima realtà europea a convertire gli aeromobili B737-800 da passeggeri a cargo.

Da Gianni ad Annalaura Lettieri, due generazioni alla guida di Atitech

Dietro l’espansione e le rosee prospettive dell’azienda di Capodichino non c’è solo l’operato di Gianni Lettieri. Da diversi anni al fianco dell’“imprenditore scugnizzo” (titolo della biografia pubblicata nel 2015) c’è infatti anche la figlia Annalaura Lettieri, componente del Consiglio di Amministrazione di Atitech e General Counsel di Meridie. Laureata in Giurisprudenza, ha maturato esperienze professionali in ambito legale e finanziario, occupandosi di operazioni di M&A, private equity, project finance e corporate governance. Tra i principali contributi apportati ad Atitech il supporto al finanziamento di 15 milioni di euro ottenuto nel 2021 da un pool di istituti finanziari guidati da Iccrea Banca. Di questi, 5 milioni sono stati destinati dalla MRO a progetti di espansione sul territorio italiano, all’efficientamento energetico e alla promozione dello sviluppo sostenibile.

venerdì 26 gennaio 2024

Antonio Musacchio, l’expertise del manager tra energia, patrimoni urbani, assicurazioni e settore immobiliare

L'esperienza e le competenze di Antonio Musacchio nel settore delle operazioni, della gestione commerciale e manageriale lo hanno portato a occupare posizioni di rilievo in diverse società.

Antonio Musacchio

Antonio Musacchio, la formazione dell’AD di GSA Gruppo Servizi Associati

Antonio Musacchio è AD di GSA Gruppo Servizi Associati, società multiservizi attiva in tutta Europa nei settori della sicurezza, della salute sul lavoro e della vigilanza antincendio. La sua esperienza e le competenze, sviluppate in oltre 30 anni di carriera professionale, lo hanno reso un leader nell’ambito della Safety Chain, che mira a proteggere infrastrutture critiche, edifici pubblici e impianti industriali. Nato a Roma nel 1965, Antonio Musacchio ha conseguito una laurea in Ingegneria Meccanica ottenendo il massimo dei voti e la lode presso l'Università La Sapienza di Roma nel 1990: da allora, ha avviato una carriera come manager che lo ha portato ad assumere ruoli di crescente responsabilità.

Antonio Musacchio, gli incarichi professionali

La carriera professionale di Antonio Musacchio ha preso il via nell'ambito dei servizi energetici e del facility management: qui si è occupato di gestione operativa, commerciale e finanziaria di progetti di grande rilevanza. Nel 2003, è stato nominato Direttore Generale di SI Servizi, società controllata del Gruppo Cofathec Servizi. Successivamente, ha proseguito il suo percorso presso Pirelli RE Facility Management, dove ha ricoperto il ruolo di Direttore Operations, supervisionando le attività operative e commerciali dell'azienda in Italia e all'estero. Nel 2010, la carriera del manager ha visto un significativo balzo in avanti con la nomina ad AD di Energyproject, società del Gruppo Manutencoop specializzata nella costruzione e manutenzione di impianti fotovoltaici. Nel 2011, è stato nominato Direttore Generale di Nagest Global Service, azienda specializzata nella gestione integrata dei servizi e manutenzione programmata per grandi patrimoni urbani. Nel 2017, ha assunto la carica di AD di Apleona Italy Facility Management, importante fornitore di servizi nel settore della gestione di immobili e proprietà in Europa. Nel 2021, Antonio Musacchio ha infine fatto il suo ingresso in GSA Gruppo Servizi Associati, contribuendo alla crescita della società attraverso l’esperienza e le competenze sviluppate nel corso degli anni.

Alessandro Benetton nominato “Global Advocate of the Year” per le pratiche ESG di 21 Invest

Alessandro Benetton, Presidente di 21 Invest ed Edizione, è stato insignito del riconoscimento di “Global Advocate of the Year” 2023, per i suoi sforzi nella lotta contro il cambiamento climatico e le diseguaglianze sociali.

Alessandro Benetton

UNCA Awards, Alessandro Benetton premiato tra i leader mondiali nella sostenibilità

L’imprenditore Alessandro Benetton è stato premiato per la sua attenzione verso le pratiche ESG e l’impegno sostenibile come “Global Advocate of the Year” per l’anno 2023, tra i maggiori riconoscimenti patrocinati dalle Nazioni Unite. Nel comunicato ufficiale, l’imprenditore viene lodato “per la sua dedizione e leadership nella promozione di politiche sostenibili in qualità di Presidente di Edizione, una delle principali holding industriali europee”. Fondamentale anche l'approccio strategico che Alessandro Benetton ha adottato nella sua 21 Invest, Gruppo europeo di investimenti da lui fondato nel 1992, nonché prima società al mondo ad aderire alla Shared Value Initiative, utilizzando la sostenibilità come parte integrante del processo di creazione di valore. La cerimonia di premiazione, svoltasi a Casa Cipriani a New York, ha visto l’imprenditore ricevere il premio dalle mani del Segretario delle Nazioni Unite António Guterres

Alessandro Benetton: “Sosteniamo lo sviluppo sostenibile anche attraverso informazione e fact-checking

Alessandro Benetton ha espresso la propria gratitudine per il prestigioso riconoscimento, dichiarando che proseguirà nell’anno a venire il suo impegno verso la sostenibilità, soprattutto nel campo della comunicazione: “Sono onorato di ricevere questo riconoscimento per l’impegno sullo sviluppo sostenibile, proprio nei giorni in cui è stato raggiunto l’importante accordo di Cop28 per rinunciare ai combustibili fossili entro il 2050. Ora è compito di ciascuno di noi lavorare perché questo accada. Per quanto mi riguarda, farò di tutto per onorare un riconoscimento che mi viene attribuito da chi svolge un inesausto e quotidiano lavoro di informazione e fact-checking, senza cui sarebbe difficile cogliere la reale portata delle grandi sfide che abbiamo di fronte e trovare le giuste strategie per reagire”. Le società guidate da Alessandro Benetton hanno infatti stabilito obiettivi ambiziosi nella riduzione delle emissioni, a partire da Mundys, incaricata dal World Economic Forum di guidare la transizione ecologica nell’ambito del trasporto aereo.

giovedì 25 gennaio 2024

Umberto Lebruto: aggregazione e sostenibilità, il modello di rigenerazione di FS Sistemi Urbani

FS Sistemi Urbani lavora per ridare nuova vita ai centri urbani trasformando gli spazi ferroviari dismessi in spazi dedicati alla collettività. L’AD Umberto Lebruto ha ribadito l’impegno della società durante la 5^ edizione del Festival delle Città, nel quale ha portato gli esempi di Milano e Bologna.

 Umberto Lebruto

Umberto Lebruto, riqualificare le città: il modello di FS Sistemi Urbani

Trasformare spazi ferroviari, un tempo trascurati, in autentici centri di cultura e cooperazione fornendo così impulso al tessuto sociale ed economico delle comunità coinvolte. Un obiettivo ambizioso, quello di FS Sistemi Urbani, che si propone di restituire alla collettività le aree ormai in disuso di proprietà del Gruppo FS destinandole a progetti di stampo sociale e sostenibile. Tra i principali sostenitori della mission l’Amministratore Delegato Umberto Lebruto, che ha più volte ribadito l’impegno di FS Sistemi Urbani. Il manager ha preso parte come relatore al panel “La Bellezza, per l’Italia” organizzato in occasione dell’ultimo Festival delle Città, tenutosi a Roma. Rivolgendosi alla platea composta da sindaci, amministratori locali ed esponenti del Governo, Umberto Lebruto ha ricordato come le strategie messe in campo dalla società capofila del Polo Urbano vadano quindi ben oltre la semplice riqualificazione immobiliare: si tratta infatti di creare, in un contesto di crescenti sfide urbane, luoghi inclusivi e sostenibili in grado di riconnettere le città alle loro radici comunitarie e di alimentare una rinascita economica in aree da tempo trascurate.

Umberto Lebruto: ex scalo Farini e progetto “DUMBO”, l’impegno concreto di FS Sistemi Urbani

La rivoluzione urbana portata avanti da FS Sistemi Urbani è ben manifesta nella riqualificazione dell’ex scalo Farini a Milano, grazie alla quale gli spazi inutilizzati sono stati trasformati in un vivace mix di ristorazione, co-working e spettacoli culturali. Nel corso del panel, Umberto Lebruto ha sottolineato la trasformazione di quest'area in un luogo dinamico, in grado di ospitare eventi prestigiosi come la "Van Gogh Experience" e la sfilata Levi's per la Settimana della Moda. L’iniziativa è parte del progetto dedicato ai sette scali ferroviari milanesi oggi dismessi di Milano: avviato nel 2016, prevede il recupero anche degli scali Greco-Breda, Lambrate, Porta Genova, Porta Romana, Rogoredo e San Cristoforo. Un’altra importante iniziativa è quella del progetto "DUMBO" nell'area di Bologna: oggi l’ex scalo di Bologna Ravone-Prati si configura come un laboratorio di innovazione urbana, che offre spazi per studi, piccoli uffici e bar. Un progetto di partecipazione attiva, coesione sociale e promozione della sostenibilità, ritenuto meritevole di partecipare a “Reinventing Cities”, la competizione globale promossa da C40 Cities Climate Leadership sulle soluzioni urbane nella lotta al cambiamento climatico.

mercoledì 24 gennaio 2024

Il piano di Gianpiero Strisciuglio (RFI) per il Mezzogiorno

Con i fondi del PNRR, RFI contribuirà al rilancio economico del Meridione attraverso la riforma dei trasporti: l’AD Gianpiero Strisciuglio ha spiegato come le ultime iniziative del Gruppo FS in Puglia costituiscano un significativo sforzo nella direzione della mobilità sociale.

 Gianpiero Strisciuglio

Gianpiero Strisciuglio: “Con il PNRR rilanciamo il Mezzogiorno

Grazie al PNRR, il Sud Italia sta vivendo un momento storico di potenziamento delle linee di trasporto: lo sostiene l’AD di RFI Gianpiero Strisciuglio, che ha evidenziato come il rafforzamento della mobilità avrà effetti positivi su occupazione, turismo e benessere della popolazione. L’importanza delle iniziative di RFI, secondo l’AD, non può infatti essere calcolata esclusivamente in termini economici: l’impatto si farà sentire anche sulla qualità dello stile di vita e sul senso di coesione nazionale. Secondo Gianpiero Strisciuglio, lo sforzo storico di diminuire il disavanzo economico tra le regioni, e conseguentemente le disparità sociali, deve partire appunti dai trasporti, dalla connessione e dalla mobilità.

Gianpiero Strisciuglio: “La Puglia? Sarà uno degli snodi del Mezzogiorno

In questo contesto, particolare importanza avrà la Regione Puglia, destinata, secondo Gianpiero Strisciuglio, ad acquisire una dimensione centrale nella rete meridionale dei trasporti. La Regione si vedrà infatti fornita finalmente di una rete ad alta velocità, la Napoli-Bari, che permetterà ai pugliesi si spostarsi agevolmente in Campania, fino a Roma. Altri lavori riguardano la linea Apice-Irpinia, il potenziamento del collegamento Bari-Taranto, una linea con l’aeroporto di Brindisi a la creazione di 20 hub logistici intermodali. RFI e il Gruppo FS stanno inoltre investendo molto nell’ERTMS, il sistema di comando e controllo digitalizzato delle linee ferroviarie che rappresenta una vera e propria avanguardia tecnologica. Secondo l’AD di RFI, ben 215 chilometri di ferrovie pugliesi vedranno installato l’innovativo sistema.

lunedì 22 gennaio 2024

Paolo Gallo: così Italgas è cresciuta grazie a digitalizzazione, AI e investimenti

Il punto di forza di Italgas? Quello di sapere utilizzare le competenze acquisite nell’ambito del gas anche in altri settori, come quello idrico, “istruendo” le aziende acquisite negli aspetti più centrali: il controllo automatizzato grazie alla digitalizzazione, gli investimenti supportati dall’intelligenza artificiale, un volume di investimenti più significativo e una execution efficiente per meritare i finanziamenti del PNRR. Lo ha rivelato Paolo Gallo in un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”.

Paolo Gallo

Le innovazioni di Italgas sotto la guida di Paolo Gallo

Guidata dall’AD Paolo Gallo, Italgas è arrivata a rappresentare un modello di efficienza e innovazione grazie all’efficacia con cui ha implementato la rivoluzione digitale nei propri processi gestionali, arrivando a sviluppare un sistema di condutture interamente automatizzato e controllabile da remoto. Italgas ha anche cominciato a utilizzare l’intelligenza artificiale come strumento per controllare, analizzare e migliorare i propri investimenti: grazie all’AI, il Gruppo può avvalersi di un database aggiornato in tempo reale. Uno strumento molto utile, visto che a partire dalla nomina di Paolo Gallo come AD, gli investimenti di Italgas sono aumentanti esponenzialmente, raggiungendo, a partire dai 300 milioni di euro iniziali, la cifra record del miliardo di euro all’anno.

Paolo Gallo: “Così trasmettiamo le nostre expertise alle società consorelle

Queste innovazioni, nozioni e competenze che Italgas ha sviluppato in modo pioneristico attraverso un processo (spesso faticoso) di sperimentazione, vengono ora trasmesse alle nuove società acquisite dal Gruppo, Acqualatina e Siciliacque. Le due società stanno evolvendo non solo tramite l’utilizzo di strumenti tecnologici sempre più efficienti, ma anche in termini di management ed execution: in particolare, Italgas, guidata da Paolo Gallo, si sta impegnando perché entrambe raggiungano gli obiettivi prefissati nei tempi stabiliti dal PNRR, che le ha sostenute con finanziamento di circa 150 milioni di euro.

Gruppo FS: Luigi Ferraris scelto come Presidente di UIC per l’Europa

L’elezione di Luigi Ferraris rappresenta non solo un riconoscimento del suo lavoro e della sua visione, ma anche l'inizio di una nuova era per l'UIC Europa. Con una forte enfasi sulla decarbonizzazione e l'innovazione digitale, il neo Presidente si appresta a guidare l'organizzazione verso un futuro sostenibile e tecnologicamente avanzato.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: la nuova leadership in UIC Europa

L'Amministratore Delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris, è stato eletto come Presidente della Regione Europa dell'International Union of Railways per il biennio 2024-2025. L’UIC è un’organizzazione storica, fondata nel 1922 con l’obiettivo di riunire le ferrovie e i principali stakeholder ferroviari di tutto il mondo. Da allora l’istituzione è impegnata ad assicurare la cooperazione ferroviaria internazionale, rafforzare competitività e sviluppo del trasporto ferroviario e rappresentare e promuoverne gli interessi a livello mondiale. Con la decisione presa dall’Assemblea Regionale UIC Europa, Luigi Ferraris prende il posto di Martin Frobisher di Network Rail alla guida dell'EMC, il Comitato di gestione europeo. La sua nomina è stata proposta nel settembre 2023.

Luigi Ferraris: obiettivi e sfide della nuova presidenza UIC

In seguito alla nomina, Luigi Ferraris ha sottolineato l’onore nel ricoprire questa prestigiosa carica, condividendo la sua visione per lo sviluppo del trasporto ferroviario in Europa. Tra gli obiettivi principali dell’AD del Gruppo FS ci sono la decarbonizzazione e l'innovazione digitale, considerati fondamentali per il futuro del settore. La sua prima riunione come Presidente si terrà a Roma il 19 febbraio 2024 e in questa occasione verranno stabilite le strategie e le priorità per i prossimi anni. In qualità di Presidente della Regione UIC Europa, Luigi Ferraris lavorerà a stretto contatto con gli altri membri europei per promuovere un sistema di trasporto ferroviario sempre più competitivo, digitale e sostenibile. “Sono certo che dalla stretta collaborazione tra progresso tecnico e agenda politica dell’Unione Europea si potranno conseguire grandi risultati”, ha commentato l’AD del Gruppo FS.

venerdì 19 gennaio 2024

Gianni Lettieri: l’idea di un ristorante solidale per la città di Napoli

In un periodo dell'anno caratterizzato da grande spreco alimentare, Atitech si è distinta per il suo impegno sociale lanciando per la quarta volta il suo Natale Solidale. Oltre la “semplice” beneficenza, l’iniziativa rappresenta un modello di come le aziende possano svolgere un ruolo attivo nella comunità. In un’intervista rilasciata a “Barba e Capelli”, il Presidente Gianni Lettieri riflette sull'importanza della responsabilità sociale e sul futuro della città di Napoli.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: il Natale Solidale di Atitech

Durante le festività natalizie, mentre l'Italia affronta lo spreco di circa 500mila tonnellate di cibo, ci sono realtà che si distinguono per il loro impegno sociale. Con l'obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà, anche quest’anno Atitech ha infatti deciso di ripetere il Natale Solidale, giunto ormai alla sua quarta edizione. Uno sforzo che Gianni Lettieri vorrebbe estendere a tutto il resto dell’anno. “Stiamo distribuendo circa 100 pasti al giorno per le famiglie del territorio – ha dichiarato il Presidente di Atitech in una recente intervista al programma radiofonico “Barba e Capelli” – e rispetto alla precedente edizione, abbiamo deciso di prolungare il periodo così da rendere più semplice anche il portare i pasti casa per casa. Cerchiamo infatti di non far venire le famiglie da noi, perché l’obiettivo è evitare proprio quel senso di vergogna che spesso colpisce chi ha bisogno”. Il prossimo passo è la creazione di un vero e proprio ristorante solidale aperto 365 giorni all’anno, dove le famiglie possono sedersi e gustare un pasto caldo: “Abbiamo fatto richiesta ad una struttura al centro di Napoli: il mio obiettivo è offrire ogni giorno 300 pasti al costo simbolico di 1 euro”.

Gianni Lettieri: la rinascita di Napoli tra turismo e potenzialità future

Tra gli argomenti affrontati durante la trasmissione radiofonica anche il boom del turismo a Napoli, le sue potenzialità e il futuro del territorio. “Sono contento di come si sta trasformando la mia città – ha detto Gianni Lettieri Veniamo da anni bui. Credo che la Giunta e il Sindaco stiano facendo un ottimo lavoro vista la situazione disastrosa ereditata”. I 12 milioni di passeggeri circolati a Capodichino confermano che Napoli è pronta per il salto di qualità: “A mio avviso è arrivato il momento di alzare il livello dell’offerta per il turismo. Ci sono tante cose da sistemare, ma diamo tempo a chi ci sta governando di lavorare. La strada intrapresa sembra quella giusta”. Poi Gianni Lettieri ha concluso con un appello ai colleghi: “Quello che bisogna dire agli amici imprenditori è che non c’è crescita senza responsabilità. E la responsabilità significa anche preoccuparsi di quello che ci sta intorno”.

giovedì 18 gennaio 2024

Vaccino anti-influenzale, Susanna Esposito indica le categorie per cui è raccomandato

L’influenza è ormai in piena diffusione e, ancora una volta, i più piccoli costituiscono la fascia di popolazione più esposta. Susanna Esposito, pediatra e specialista in malattie infettive, ha parlato di diversi aspetti: le strategie di prevenzione, l’importanza del vaccino, l’impatto del Covid.

La Prof.ssa Susanna Esposito

Susanna Esposito: “La popolazione pediatrica è tra le più colpite dall’influenza

Siamo all'inizio dell’epidemia influenzale che ha portato, durante l’ultimo fine settimana, oltre 200 accessi al Pronto Soccorso e che vede soprattutto la popolazione pediatrica, sotto i cinque anni di età, tra le più coinvolte”: a dare l’annuncio è Susanna Esposito, Professore Ordinario di Pediatria all'Università di Parma e Direttore della Clinica Pediatrica all'Ospedale Pietro Barilla. La vaccinazione resta, secondo la pediatra, la principale strategia di prevenzione: dal momento che infatti circolano due forme di influenza (la A e la B), esiste purtroppo il rischio di subirle entrambe in momenti diversi, con gravi rischi per la salute. “In questo periodo, siccome i virus influenzali che circolano durante la stagione sono principalmente due (l'influenza di tipo A e quella di tipo B: attualmente sta circolando la A) è importante che, soprattutto i bambini dai sei mesi ai sei anni, ma anche naturalmente tutti i bambini con condizioni fragili di età superiore, così come le donne in gravidanza in qualsiasi trimestre, effettuino quanto prima la vaccinazione perché è possibile acquisire l'influenza A e poi la B”.

Susanna Esposito: come il ritorno del Coronavirus si interseca con il picco influenzale

L’influenza stagionale non è tuttavia l’unico problema sottolineato da Susanna Esposito: è tornato a presentarsi, sia pure in una forma meno letale, il Covid. “Il virus ha ripreso a circolare come era prevedibile”, ha spiegato la pediatra. “C’è stata un'impennata dei casi. Fortunatamente solo un numero di casi contenuti richiede il ricovero ma sicuramente questa è una dimostrazione del fatto che il SARS-CoV-2 sta ancora circolando”. Resta dunque importante la vaccinazione, specialmente in considerazione della continua circolazione di nuove varianti: “Da questo punto di vista è importante ricordare che dai sei mesi in su, per tutti i soggetti fragili, il vaccino è fortemente raccomandato come pure è utile per tutti i soggetti di età pediatrica e adolescenziale se fanno attività sportiva o lavorano e studiano all’estero. In queste condizioni, altrimenti, dopo il Covid è necessario avere un periodo di pausa anche prolungato da quella che è la normale routine”. È poi emerso un nuovo tipo di minaccia per i bambini: il virus respiratorio sinciziale, per il quale non esiste un vero e proprio vaccino. Susanna Esposito indica tuttavia una nuova soluzione preventiva: “C’è un anticorpo monoclonale approvato dall’Ema che può essere utilizzato per tutta la popolazione pediatrica dai primi giorni di vita, come già sta avvenendo in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti”.

martedì 16 gennaio 2024

Maurizio Rota: leadership innovativa nell’ambito del turismo

Maurizio Rota, manager con una consolidata esperienza nel settore dell'innovazione e della comunicazione tecnologica, guida True Italian Experience. Dalla laurea alla creazione di WOSM©, il suo percorso professionale.

Il manager Maurizio Rota

True Italian Experience (TIE): la carriera di Maurizio Rota

Nel panorama dell'innovazione tecnologica e dello sviluppo aziendale, poche figure si distinguono come Maurizio Rota. Con un approccio che fonde disruption e organizzazione, ha tracciato un sentiero unico nel campo della comunicazione integrata e dello sviluppo di imprese all'avanguardia. La sua carriera, iniziata in seguito al conseguimento della laurea in Ingegneria Informatica presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ha preso una svolta decisiva con la nomina a Vice Presidente e Amministratore Delegato di TIE. True Italian Experience, riconosciuta per il suo impatto nel settore del turismo incoming, si è avvalsa dell'expertise di Maurizio Rota nella digitalizzazione dell'intera filiera turistica e nella promozione internazionale dell'Italia. La sua visione strategica ha permesso all'azienda di posizionarsi come leader nel suo settore, grazie anche al suo contributo nella definizione di strategie innovative.

Innovazione e tecnologia: l’impronta di Maurizio Rota nell'industria 4.0

Come Responsabile dell’area Ricerca e Sviluppo e New Technology presso Assist Group, Maurizio Rota ha evidenziato la sua profonda conoscenza e abilità nell'applicazione delle nuove tecnologie. Ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo di WOSM© - World Open Source Monitoring, un avanzato sistema di Media Intelligence basato su Big Data che ha rivoluzionato la raccolta e analisi dei dati da diverse fonti mediatiche. La sua carriera è un continuo esempio di successo e crescita. La sua abilità nel gestire progetti di rilevanza nazionale e internazionale, enfatizzando strategie strutturate di marketing e comunicazione, lo rende una figura centrale nella trasformazione digitale e nell'innovazione tecnologica.

Il successo di Illycaffè: l’intervista a Cristina Scocchia

Il panorama economico italiano, segnato da sfide e opportunità, ha visto il settore del caffè trionfare nonostante le difficoltà. In un’intervista rilasciata a “Business People”, Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di Illycaffè, ha condiviso la visione del Gruppo, analizzando il contesto macroeconomico italiano e soffermandosi sulle strategie che hanno portato al successo.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: prospettive positive e sfide future

Il 2022 è stato eccezionale per Illycaffè, con ricavi record che hanno registrato un aumento del 13,6% rispetto all’anno precedente. La crescita ha toccato i 567,7 milioni di euro, segnando il più alto tasso di crescita degli ultimi dieci anni. Cristina Scocchia ha attribuito questi successi alle strategie delineate nel piano industriale, sottolineando la qualità sostenibile come cardine del brand. Nel corso dell’intervista, l’AD ha esaminato la situazione economica italiana, evidenziando la necessità di investire nel futuro per affrontare le sfide della produttività e dell’innovazione. Cristina Scocchia è ottimista: “Secondo me, i segnali sono incoraggianti, ci fanno sperare di aver scampato la recessione e che il 2024 sia un anno ancora più positivo”, ha dichiarato. Nonostante i successi dell’Italia nel fronteggiare le difficoltà economiche e geopolitiche, la manager di Illycaffè ha rimarcato la presenza di margini di miglioramento. La produttività stagnante, la burocrazia e la necessità di affrontare l’inverno demografico sono infatti tematiche che richiedono un’attenzione immediata. Il piano industriale 2022-2026 del Gruppo, come sottolineato da Cristina Scocchia, si basa su quattro strategie cardine: il potenziamento del brand, l’espansione internazionale, la diversificazione dei canali di distribuzione e l’impegno sociale e ambientale lungo tutta la filiera, con l’obiettivo di essere una “stakeholders company”.

Sostenibilità, quotazione in Borsa e leadership: la visione di Cristina Scocchia

Affrontando la complessità del mercato cinese, Cristina Scocchia ha esposto la necessità di coraggio e determinazione. La scelta di collaborare con un partner cinese forte e capace è evidenziata come una strategia vincente, mantenendo al contempo l’autenticità del marchio italiano. Un altro aspetto fondamentale per Illycaffè, in qualità di società Benefit e BCorp, è l’impegno verso la sostenibilità, inclusa l’adesione a pratiche agricole rigenerative e l’introduzione di nuovi packaging eco-friendly come la soft can. Il Gruppo si propone di diventare carbon neutral entro il 2033 e raggiungere il net zero entro il 2050. Riguardo al possibile ingresso in Borsa entro il 2026, Cristina Scocchia ha sottolineato la necessità di attendere il momento opportuno: “Oltre ad avere i giusti risultati finanziari per la quotazione è necessario scegliere anche un adeguato contesto macroeconomico”. Sulla questione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la manager lo considera l’ultima opportunità per l’Italia di modernizzarsi, ma ha esortato a un utilizzo oculato dei fondi per affrontare le sfide chiave. Premiata come Marketer of the Year 2022 per la sua capacità di coniugare competenze e valori, Cristina Scocchia ha condiviso infine la sua visione sulla leadership: “Ho sempre pensato che la leadership dipenda dal carattere e non dal genere”, ha dichiarato. “Penso che i leader migliori – uomini o donne non fa differenza – siano quelli che sanno alternare i diversi stili calibrandoli sulla base della necessità del momento, perché non esiste una sola ricetta che funzioni in tutti i contesti”.

lunedì 15 gennaio 2024

Acciaio e sostenibilità: il ruolo centrale di Gruppo Riva

L’acciaio, materiale versatile ed essenziale nella produzione industriale, emerge come protagonista nel contesto della sostenibilità ambientale grazie alla sua altissima riciclabilità. Le pratiche sostenibili adottate da Gruppo Riva e la filosofia aziendale orientata alla sostenibilità.

Gruppo Riva, primo operatore siderurgico italiano

Gruppo Riva e la riciclabilità dell’acciaio

L’acciaio si conferma come il materiale più riciclabile al mondo, con la capacità di essere riutilizzato integralmente per un numero infinito di volte senza comprometterne le proprietà intrinseche. Questa caratteristica unica, utilizzata anche da Gruppo Riva, contribuisce non solo alla riduzione dei rifiuti, ma anche a un notevole risparmio di risorse, rendendo l’acciaio un elemento fondamentale all’interno del contesto attuale, incentrato sul concetto di economia circolare. Il settore siderurgico sta progressivamente abbracciando la produzione “verde” attraverso l’adozione di forni elettrici alimentati esclusivamente con materiale riciclato, come il rottame. Questo passo avanti rappresenta una svolta significativa, poiché la produzione di acciaio green sta gradualmente aumentando e studi di settore sostengono che nel 2030 l’acciaio da forno elettrico raggiungerà il 40% della produzione complessiva mondiale. La sostenibilità ambientale diventa così un obiettivo comune nel settore siderurgico.

Il contributo di Gruppo Riva in ambito sostenibile

Gli stabilimenti di Gruppo Riva, specializzati nella produzione di acciaio da forno elettrico, si inseriscono perfettamente in questa nuova era di sostenibilità ambientale. Il rispetto per l’ambiente rappresenta un pilastro fondamentale per il Gruppo, confermato dalla sua lunga e consolidata politica ecologica che si riflette in ogni aspetto delle attività produttive. Gruppo Riva ha infatti adottato una politica ecologica rigorosa, estesa a tutti i suoi stabilimenti, al fine di garantire il pieno rispetto della compatibilità e sostenibilità ambientale. La gestione ambientale integrata è supportata da moderni sistemi e ha ottenuto riconoscimenti internazionali, come la certificazione ISO 14001. Inoltre, rispondendo alle “migliori tecniche disponibili” a livello europeo e internazionale, l’azienda si impegna a ridurre l’impatto ambientale delle sue operazioni. Tutti gli stabilimenti hanno ottenuto autorizzazioni all’esercizio degli impianti dopo rigorose verifiche da parte delle autorità provinciali.

Insetti a tavola: l’analisi di Vidierre e il commento di Gianni Prandi

Recentemente, in Italia, si è diffusa la prospettiva di introdurre gli insetti nella routine alimentare, nonostante le resistenze governative. L’analisi di Vidierre e il commento di Gianni Prandi.

Gianni Prandi

Insetti a tavola, Gianni Prandi: l’analisi di Vidierre

Mentre la discussione sulla sostenibilità di questo approccio continua, sempre più italiani sembrano aprirsi all’idea di includere gli insetti nella loro dieta quotidiana. Le statistiche fornite da Vidierre, società appartenente ad Assist Group specializzata nel monitoraggio e nell’analisi dei media, indicano che il 72% della popolazione italiana accoglie favorevolmente l’idea di abbracciare un regime alimentare che includa gli insetti. “I dati mostrano come la maggioranza delle persone sia ben disposta a integrare la propria alimentazione con gli insetti, cibo sostenibile per il Pianeta e la cui introduzione potrebbe aiutare a combattere la fame nel mondo”, ha sottolineato Gianni Prandi. Al momento, sono oltre due miliardi le persone in tutto il globo che regolarmente integrano insetti nella loro dieta, una prassi già radicata in diverse culture su scala mondiale.

Gianni Prandi: il cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani

Tuttavia – ha aggiunto Gianni Prandila maggioranza dei cittadini ritiene necessario ottenere informazioni approfondite su questo tipo di alimentazione e condurre ricerche specifiche per escludere potenziali effetti nocivi. C’è dunque un’apertura positiva verso l’alimentazione a base di insetti, ma con un approccio prudente”. Il 75% degli intervistati ha infatti enfatizzato l’importanza di condurre studi approfonditi per escludere possibili effetti nocivi prima di introdurre sul mercato prodotti a base di insetti. Il 69% degli intervistati ritiene inoltre fondamentale informare i consumatori riguardo all’allevamento e alla nutrizione a base di insetti, considerate attività semplici, sostenibili e sicure. Nonostante la sfida di cambiare le percezioni e le abitudini alimentari, sembra che l’idea di consumare insetti stia guadagnando terreno come una possibile soluzione sostenibile per il futuro della nutrizione in Italia. La visione di Gianni Prandi sull’introduzione degli insetti nella dieta quotidiana sembra riflettere un cambiamento graduale, ma significativo, nelle abitudini alimentari italiane, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare.

Luca Dal Fabbro (Iren) a “Quasar”: “Il sistema idrico perde il 40% dell’acqua che trasporta”

L’Italia è “la seconda potenza agroalimentare d’Europa” e in virtù di questa preminenza, l’acqua emerge come una risorsa ancora più strategica per il Belpaese. Tuttavia, ha affermato il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, il riscaldamento globale rischia di trascinarci nella siccità: per questo è fondamentale preservarla lavorando sulle infrastrutture e il recupero dell’acqua piovana.

 Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro torna a “Quasar”: l’intervento sull’importanza dell’acqua

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro è stato nuovamente ospite del programma Rai “Quasar”, intervenendo su un tema di rilievo: quello dell’acqua, vero e proprio “oro blu”, una risorsa fondamentale per il sostentamento, e che anche a causa del riscaldamento globale è minacciata. “Nei prossimi anni siamo destinati ad avere un ambiente più caldo. Un problema di siccità prospettica maggiore, a cui si aggiunge il cuneo salino, cioè l’acqua di mare che entra nelle falde e nei fiumi inquinando i territori”, ha evidenziato il Presidente di Iren. Le risorse idriche sono ancora più centrali in un Paese che ha fatto dell’agricoltura una delle sue maggiori eccellenze: L’Italia è la seconda potenza agroalimentare d’Europa, abbiamo quindi bisogno di molta acqua, siamo dei grandi consumatori”. Purtroppo il Paese è al momento impreparato, secondo Luca Dal Fabbro, ad affrontare la sfida della siccità. Pratiche virtuose come la raccolta di acqua piovana non sono attuate su larga scala e le perdite nelle condutture idriche conducono allo spreco di molta dell’acqua trasportata. “Come Iren trattiamo tutto il ciclo idrico integrato e vediamo una diminuzione della risorsa-acqua nel territorio. Dobbiamo pensare a salvaguardarla e non disperderla. Il 90% di tutte le risorse idriche arriva dallo scioglimento dei ghiacci e dalle piogge, noi raccogliamo solo il 10% dell’acqua piovana. E perdiamo in media fino a oltre il 40% dell’acqua trasportandola tramite condutture”.

Luca Dal Fabbro: il Piano di Iren contro la siccità

Per scongiurare il rischio di siccità è necessario, secondo Luca Dal Fabbro, intervenire su tre punti: la raccolta dell’acqua, la riduzione della dispersione nelle condutture e le buone pratiche di utilizzo al fine di evitare gli sprechi. Iren è già fortemente impegnata in questo ambito: il Presidente ha infatti rivelato che il Piano Industriale al 2030 del Gruppo prevede ben 2 miliardi di investimenti dedicati al ciclo idrico integrato e volti ad ammodernare le infrastrutture e ridurre le perdite. L’acqua, ha ricordato Luca Dal Fabbro, è inoltre una risorsa stoccabile che può essere anche utilizzata per produrre energia rinnovabile. È in generale necessario, secondo il manager, che si formi una coscienza del valore centrale e strategico di questa risorsa: “Serve un nuovo PNRR dedicato all’acqua per evitare il problema della siccità. Dobbiamo pensare che la gestione delle acque sia un aspetto strategico per il Paese, al pari dell’energia e delle materie critiche”.

Il blog di Federico Motta Editore: una finestra sul mondo delle grandi opere editoriali

Il mondo affascinante delle grandi opere editoriali attraverso gli occhi di Federico Motta Editore, Casa Editrice storica che ha saputo adattarsi all’evoluzione dei tempi.

Federico Motta Editore, la Casa Editrice milanese

Il blog di Federico Motta Editore: un ponte tra innovazione e tradizione

Nel cuore di Milano, un’azienda con 95 anni di storia ha fatto della passione per la conoscenza e la consultazione la sua anima. Federico Motta Editore, nata come “Cliché Motta” nel 1929, ha attraversato decenni di trasformazioni nel mondo dell’Editoria. Oggi, il suo blog si presenta come un crocevia tra la tradizione della carta e l’innovazione del web, offrendo agli appassionati un luogo unico in cui storia e tecnologia si fondono. Il blog è più di una semplice raccolta di articoli su libri ed editoria, è un tributo al percorso culturale intrapreso dalla Casa Editrice nel corso degli anni. Particolare enfasi è posta sulla qualità e la rilevanza dei contenuti, garantendo ai lettori un’esperienza arricchente. La scelta editoriale di Federico Motta Editore è guidata dalla volontà di creare un luogo virtuale in cui l’attenzione per i libri e il mondo editoriale si intrecciano, contribuendo a espandere la conoscenza del pubblico.

Federico Motta Editrice: un viaggio tra passato e futuro

La storia di Federico Motta Editore è caratterizzata dall’attenzione verso l’innovazione. Dall’approccio pionieristico con l’Enciclopedia Motta multimediale negli anni ‘90, corredata da volumi, videocassette, CD-ROM, floppy disk e Tavole Transvision, fino al lancio dell’Enciclopedia Motta con Internet TV nel 1998, la Casa Editrice ha costantemente abbracciato il cambiamento. Nel 2007, ha inoltre celebrato un trionfo editoriale con “Historia - La grande storia della civiltà europea”, progetto diretto e coordinato da Umberto Eco. Federico Motta Editore è molto più di una Casa Editrice: è un custode del passato che guarda al futuro. Il suo blog rappresenta un luogo virtuale in cui le parole si trasformano in idee, storie e cultura, creando un ponte tra le pagine tradizionali e il mondo digitale.

Ares Ambiente e Marco Domizio: l’eccellenza nella gestione dei rifiuti

Ares Ambiente, fondata nel 2008, rappresenta un punto di riferimento nell’ambito della gestione sostenibile ed efficiente dei rifiuti in Italia. La figura chiave dietro questo successo è Marco Nicola Domizio, il fondatore, il cui impegno e la cui dedizione hanno contribuito a posizionare l’azienda al vertice del settore.

Marco Domizio, il fondatore di Ares Ambiente

Marco Nicola Domizio: la struttura organizzativa di Ares Ambiente

La filosofia aziendale della realtà fondata da Marco Domizio si concentra sulla fornitura di soluzioni personalizzate e innovative, abbracciando integralmente gli aspetti normativi, tecnici e logistici della gestione dei rifiuti. La struttura organizzativa di Ares Ambiente è progettata con cura per garantire la massima precisione e il rispetto dei tempi in ogni fase del processo di gestione dei rifiuti. Il team, composto da professionisti altamente specializzati, è costantemente aggiornato sulle normative vigenti e possiede competenze trasversali che consentono una visione a 360 gradi dell’intera attività.

Marco Domizio: impegno per soluzioni personalizzate e di qualità

Fondata da Marco Nicola Domizio, Ares Ambiente si impegna a fornire soluzioni concrete e personalizzate per la gestione dei rifiuti dei propri clienti. L’azienda è nota per la sua prontezza ed efficienza nel rispondere a ogni esigenza. La particolare attenzione al rispetto delle normative è uno degli elementi fondamentali dell’approccio di Ares Ambiente, che si adopera costantemente per offrire un servizio di altissima qualità. In un contesto in cui la tutela dell’ambiente è prioritaria, il Gruppo assume un ruolo attivo nella promozione di pratiche sostenibili. L’azienda non solo rispetta le normative ambientali, ma si impegna attivamente a contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e della salute umana attraverso le sue attività di gestione dei rifiuti.

Transizione e sicurezza energetica: l’impegno di Snam nell’intervista all’AD Stefano Venier

Stefano Venier in un contesto globale che si mantiene sfidante e in continua evoluzione Snam si impegna su più fronti per garantire all’Italia una maggiore sicurezza attraverso la diversificazione degli approvvigionamenti energetici.

Stefano Venier

Stefano Venier: il gas naturale liquefatto sta diventando sempre più centrale per l’Italia

L’AD di Snam Stefano Venier lo aveva sottolineato anche nell’intervista rilasciata a Class Cnbc lo scorso 9 novembre nel corso di “Caffè Affari”. Che il gas naturale liquefatto stia diventando sempre più centrale per l’Italia con un “importantissimo contributo che comincia a essere significativo e visibile” come aveva evidenziato l’AD lo confermano anche i numerosi progetti e le operazioni che Snam porta avanti nell’ottica di garantire una maggiore sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici dell’Italia in un contesto globale che si mantiene sfidante e in continua evoluzione. Si inserisce in questo percorso l’acquisizione da parte del Gruppo Snam del 100% del capitale sociale di FSRU I Limited, società che detiene la proprietà dell’unità di stoccaggio e rigassificazione galleggiante “BW Singapore”. Finalizzata a inizio dicembre, l’operazione consentirà a Snam di poter contare su una nave metaniera in grado di operare sia per il trasporto del gas naturale liquefatto (GNL), sia come rigassificatore galleggiante (FSRU). La nave, costruita nel 2015, ha una capacità di stoccaggio di circa 170.000 metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione di circa 5 miliardi di metri cubi all’anno. La FSRU, al fine di garantire la massimizzazione dell'utilizzo della propria capacità di rigassificazione, sarà ubicata al largo delle coste di Ravenna, a circa 8 chilometri di distanza dalla località costiera di Punta Marina. “Insieme alla Golar Tundra, la cui messa in esercizio a Piombino è avvenuta a luglio del 2023, le due FSRU consentiranno di portare la capacità di rigassificazione complessiva del Paese dall’attuale 25% a circa il 40% della domanda di gas naturale a livello nazionale”, ha commentato in merito l’AD Stefano Venier.

Stefano Venier: la transizione energetica necessita di tutte le tecnologie disponibili

Nell’intervista l’AD Stefano Venier, sottolineando il valore strategico dei progetti su cui Snam è al lavoro, si era soffermato sul ruolo centrale che Ravenna e l’Emilia Romagna rivestono oggi nel sistema energetico nazionale. L’arrivo della “BW Singapore” al largo di Ravenna, unitamente alla Golar Tundra ormeggiata a Piombino, permetterà di arrivare a una capacità di rigassificazione aggiuntiva di 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno: “Insieme agli altri rigassificatori, avremo così il 40% dei nostri consumi coperto da GNL che arriva da diverse parti del mondo”. L’AD di Snam ha quindi spiegato come le FSRU siano infrastrutture fondamentali per garantire la diversificazione e la flessibilità dell’approvvigionamento di gas per l’Italia. Nel territorio ravennate Snam è impegnata attualmente anche nei lavori per la Fase 1 del progetto di CCS in joint venture con Eni: “La transizione ha bisogno di tutte le tecnologie disponibili e quella della cattura della Co2 è una tecnologia che sta prendendo molto spazio a livello mondiale negli Stati Uniti, in Australia e in Europa”, aveva rimarcato l’AD Stefano Venier a Class Cnbc. Il progetto prevede la realizzazione di un sito per lo stoccaggio dell’anidride carbonica catturata, il principale del Mediterraneo, con uno sviluppo modulare dell’infrastruttura di trasporto e stoccaggio della CO2 che permetterà l’immissione delle prime molecole di anidride carbonica nei primi mesi del 2024: un primo passo verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione delle industrie energy intensive, parte importante del tessuto industriale dell’Italia.

Carlo Messina: lungimiranza strategica e impegno per il sociale, il ritratto di “Formiche.net”

La rivista Formiche ha designato Carlo Messina “Formica dell’anno 2023” per il suo impegno nel sociale: “Il suo mandato in Intesa Sanpaolo è stato caratterizzato da grande lungimiranza strategica e impegno costante per una crescita sostenibile”.

 Carlo Messina

Carlo Messina: il riconoscimento di “Formica dell’anno 2023” per l’impegno nel sociale

Nel 2023 Carlo Messina è stato proclamato miglior CEO bancario d’Europa nell’ambito della classifica Institutional investor. E ora, a fronte della “grande lungimiranza strategica” e dell’impegno costante per una crescita sostenibile, la rivista Formiche lo ha eletto "Formica dell'anno 2023". Dal 2013 alla guida di Intesa Sanpaolo, “Carlo Messina ha sostenuto il concetto di banca responsabile, dando priorità agli investimenti nelle energie rinnovabili, promuovendo l’inclusione finanziaria e combattendo il cambiamento climatico” si legge nel ritratto che gli ha dedicato il direttore di “Formiche.net”. L’articolo evidenzia poi l’attenzione che il CEO riserva ai centomila dipendenti di Intesa Sanpaolo: “Puoi avere la maggior capacità di apprendere e le migliori competenze tecniche, ma se le persone che lavorano con te non sono motivate le organizzazioni non saranno mai di successo e non otterranno risultati anche sul fronte della responsabilità sociale” aveva sottolineato lo scorso anno ricevendo la laurea magistrale honoris causa in Ingegneria gestionale dal Politecnico di Bari. Parole, come ricorda anche l’articolo, che racchiudono efficacemente il valore delle numerose iniziative promosse in questa direzione.

Carlo Messina: il ritratto del CEO di Intesa Sanpaolo su “Formiche.net”  

Nel ritratto di “Formiche.net” si sottolinea inoltre come il percorso di Carlo Messina alla guida di Intesa Sanpaolo sia contraddistinto dalla consapevolezza che quanto realizzato all’interno di un’azienda di successo debba essere portato a vantaggio della collettività. Il CEO di Intesa Sanpaolo lo ha ribadito anche durante l’incontro “Nessuno escluso. Crescere insieme in un Paese più equo” annunciando che entro il 2027 saranno destinati 1,5 miliardi di euro per la riduzione delle disuguaglianze. Un’iniziativa di cui anche Papa Francesco ha riconosciuto il valore come spiega nella lettera indirizzata a Carlo Messina che è stata letta in occasione dell’evento. E in questa direzione guarda anche l’apertura a Brescia di una nuova unità organizzativa, “Intesa Sanpaolo per il sociale”, che il CEO ha dichiarato di voler seguire personalmente. “Formiche” ricorda infine come Intesa Sanpaolo punti a diventare la banca d’impatto numero uno al mondo. Tre i pilastri: leadership sostenibile, trasformazione tecnologica e investimenti su fintech e IA. In questo ambito Intesa Sanpaolo detiene il primato di prima banca europea a utilizzare l’IA per l’analisi della regolamentazione: il CEO non a caso ha parlato in più occasioni di “un enorme potenziale” da sfruttare “per liberare nuove opportunità di business, aumentare l’efficienza e gestire i rischi”. Fondamentale sarà agire in modo etico e responsabile anche per quella che sarà “una rivoluzione fondamentale” come si legge nell’articolo.

venerdì 12 gennaio 2024

Energia, lo scenario presente e le sfide future secondo Luca Dal Fabbro (Iren)

A più di un anno di distanza dall’inizio della guerra in Ucraina, si sente parlare di una nuova fase per il mondo dell’energia. Questo significa che il pericolo è scampato e possiamo lasciarci alle spalle l’ombra dell’emergenza? Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro chiarisce quale sia lo scenario di oggi e quali le sfide future che attendono il settore dell’energia.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: le basi per un sistema più resiliente

Secondo il Presidente di Iren, Luca Dal Fabbro, l’emergenza in realtà non è finita ma, dopo gli shock energetici del 2022, il sistema italiano è diventato “sicuramente più resiliente”, grazie soprattutto “all’opera fatta dalle istituzioni e dalle nostre aziende primarie”. Per Luca Dal Fabbro, questo è il momento più propizio per iniziare a disegnare, mediante un lavoro congiunto tra istituzioni, aziende dello Stato e multiutility, il prossimo sistema che dovrà essere in grado di resistere anche alle guerre. Un modello che dovrebbe basarsi su tre pilastri fondamentali: la sicurezza dell’approvvigionamento, la competitività delle fonti e la sostenibilità. Quanto accaduto nel 2022 ha reso chiara l’importanza della sicurezza. “Non dobbiamo dimenticarci che noi siamo il secondo Paese più industrializzato d’Europa e abbiamo bisogno di molta energia”, ha sottolineato il Presidente di Iren, ricordando che “va bene garantire la sicurezza ma dobbiamo anche lavorare per il futuro per avere un sistema che sia competitivo”. Infine, sull’aspetto della sostenibilità Luca Dal Fabbro ha evidenziato quanto oggi sia “impensabile non avere un mix energetico sempre più sostenibile”, che passi da uno sviluppo deciso delle rinnovabili, e questo “non solo per una questione ambientale ma anche per una questione meramente strategica ed economica”. In futuro, ha fatto notare il Presidente di Iren, avere fonti non sostenibili significherà “avere fonti più costose perché aumenteranno le tasse sulle emissioni di CO2”.

Luca Dal Fabbro: le terre rare saranno un elemento strategico economico

La sicurezza energetica è legata anche alla capacità di avere a disposizione materie prime fondamentali. Materie prime critiche e terre rare sono, ad esempio, essenziali per lo sviluppo delle tecnologie rinnovabili. Per questo motivo, Iren è da tempo impegnata nel mondo dell’economia circolare e del recupero di tali materiali. “Quello che noi riteniamo oggi essere un rifiuto che buttiamo in discarica – ha evidenziato Luca Dal Fabbroin realtà è una miniera d’oro a cielo aperto”. Il Presidente Iren ha spiegato infatti che alcune categorie di rifiuti sono in realtà ricchi di tre o quattro materiali essenziali per l’economia. “Noi siamo l’azienda che sta investendo di più in Italia in questa direzione”. A Volpiano Iren ha sviluppato un impianto di recupero RAEE, che si occupa di reperire i materiali rari dagli schermi elettronici, anche con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Un impianto avveniristico che sfrutterà l’idrometallurgia per il recupero dei materiali è poi previsto invece in Valdarno, in provincia di Arezzo, un’area in cui i metalli preziosi si legano all’importante distretto orafo che caratterizza molto il tessuto economico locale. La multiutility guidata da Luca Dal Fabbro ha inoltre lanciato un progetto per lo sviluppo di ulteriori impianti, a testimonianza di quanto creda nel fatto che i metalli rari saranno un elemento strategico economico.

giovedì 11 gennaio 2024

La strategia di Luca de Meo per l’elettrico: i remake dei modelli storici

Luca de Meo, CEO di Renault Group, racconta sfide e prospettiva dell’elettrico: la concorrenza è forte, ma la competenza tecnologica dei produttori europei dà comunque un grosso vantaggio in quello che si prospetta essere il “Rinascimento dell’automobile”.

 Luca De Meo

Luca de Meo: “Il 2035? Sarà un punto di non ritorno per i produttori di automobili”

Oggi o vai verso l’elettrico o vai verso l’elettrico”: Luca de Meo, CEO di Renault Group, sostiene che la transizione energetica, nel mondo dell’automobile, sia un processo ormai irreversibile. In particolare, alla luce del traguardo di completa conversione all’elettrico stilato dall’Unione Europea per il 2035, che ha già mosso decine di miliardi di euro di investimenti e continua a orientare la crescita del mercato. L’elettrico, osserva il CEO, era già oggetto di attenzione da parte di Renault nello scorso decennio, contemporaneamente alla crescita di Tesla. Oggi, Luca de Meo ha rimesso l’elettrico ancor più al centro della strategia del Gruppo automobilistico: “Mi sono reso conto che uno dei punti di forza dell’azienda era proprio il know how sull’elettrico. Quindi ho riportato l’attenzione sul tema”.

Gli ostacoli alla crescita dell’elettrico: l’analisi di Luca de Meo

Luca de Meo ha elencato le cause della lentezza della penetrazione dell’elettrico. Innanzitutto, è necessario abituare gli automobilisti a una “nuova esperienza di guida”: “Bisogna capire che le auto di nuova generazione sono una combinazione esplosiva di due tecnologie straordinarie: il Powertrain e l’architettura elettronica che permette connettività, upgrade ability del prodotto, guida autonoma… Tutto questo creerà per i clienti un’esperienza completamente diversa. È un salto quantico a beneficio del cliente”. C’è anche il problema, sottolinea Luca de Meo, dei prezzi, che restano più alti di quelli delle auto con motore a scoppio. Tuttavia, secondo il CEO, entro pochi anni i prezzi dell’elettrico si riassesteranno, raggiungendo quelli delle auto a combustibile entro la fine del decennio.

mercoledì 10 gennaio 2024

Renato Mazzoncini (A2A): “Serve piano regolatore su terreni idonei per solare ed eolico”

Aumentare la produzione di energie rinnovabili in Italia è un traguardo possibile, ma bisogna agevolarlo. Lo sostiene Renato Mazzoncini, AD di A2A, evidenziando come ostacoli di natura normativa, burocratica o autorizzativa stiano rallentando le procedure e facendo crescere i costi dei progetti.

 Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A

Renato Mazzoncini: “Il PNIEC? Per rispettarlo, bisogna affrontare il problema dei permessi”

Renato Mazzoncini, AD di A2A, ha commentato gli obiettivi e le tempistiche del Piano Nazionale Integrato per Energia e Clima. Il traguardo è di arrivare agli 80 gigawatt di rinnovabili entro la fine del 2030. Il PNIEC rappresenta un passo importante per la decarbonizzazione del Paese e per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico.

Secondo Renato Mazzoncini, nonostante ci siano già stati segnali di un'accelerazione nella produzione di energia green, è necessario procedere con maggior velocità. Due aspetti cruciali sono le "aree idonee" e la gestione delle richieste di connessione alla rete. La semplificazione nel permitting è stata un passo avanti, ma serve un piano regolatore per individuare i terreni adatti alla realizzazione di impianti solari ed eolici. Inoltre, è fondamentale evitare di congestionare la rete e velocizzare i permessi. Per evitare un ‘mercato delle autorizzazioni’, una soluzione potrebbe essere la selezione qualitativa dei progetti presentati, per fare in modo che possano avanzare proposte solo soggetti credibili.

Renato Mazzoncini: strategie innovative per un futuro sostenibile

La stabilizzazione della rete richiede, secondo Renato Mazzoncini, anche lo sviluppo di sistemi di stoccaggio energetico. I costi delle batterie sono infatti in calo; inoltre vengono sempre più considerati anche l'uso di batterie a flusso, che possono durare fino a 25-30 anni senza degradarsi e sistemi di accumulo energetico gravitazionale, capaci di gestire grandi quantità di energia.

Al riguardo Renato Mazzoncini spiega che A2A ha investito in startup innovative, come Energy Dome, che sta lavorando su nuove tecnologie basate sull'impiego di anidride carbonica per ottimizzare lo stoccaggio e l'uso delle energie rinnovabili.

Andrea Benassi parla delle strategie di ITA Airways in un’intervista rilasciata a “Italiavola”

A due anni dall’inizio delle proprie attività, ITA Airways “ha già trasportato oltre 21 milioni di passeggeri, di cui più di 11 milioni di passeggeri nei primi nove mesi di quest’anno”, così il Direttore Generale Andrea Benassi intervistato da “Italiavola”.

Andrea Benassi

Andrea Benassi: per ITA Airways sfide globali e nuove rotte

ITA Airways cresce nel settore del trasporto aereo internazionale e annuncia nuove destinazioni a lungo raggio per il 2024. Ne ha parlato il Direttore Generale Andrea Benassi in un’intervista rilasciata a “Italiavola”, occasione per fare il punto sulla strategia messa in campo anche alla luce delle difficoltà emerse a livello internazionale. Una crescita dimostrata dai numeri della flotta “aumentata da 52 a 79 aerei, saranno 85 a fine anno, quasi la metà sono di nuova costruzione e generazione”, ha dichiarato il DG specificando che “a fine 2024 gli aerei saranno 96”. Per quanto concerne le destinazioni a lungo raggio, “apriamo Rio de Janeiro tutti i giorni dal 29 ottobre 2023 e il prossimo anno: Chicago, Toronto, Dakar, Accra, Riyadh, Kuwait City e Jeddah”. Valutando anche l’attuale complessità sopraggiunta in Israele e Palestina, Andrea Benassi ha evidenziato come tali eventi “ci abbiano costretto a cancellare i voli, ma noi monitoriamo la situazione, siamo in contatto con la Farnesina, l’Unità di Crisi. Ci avevano chiesto di fare dei voli di soccorso, abbiamo dato la nostra disponibilità, ma non avendo aeromobili di proprietà, i lessor e le assicurazioni non ci davano le garanzie necessarie e quindi abbiamo dovuto fare un passo indietro”. Il Direttore Generale ha poi aggiunto: “Ci siamo offerti di fare navette da scali più sicuri come Cipro e i militari se li avessero portati lì, ma hanno preferito trasportarli a Ciampino. Se ci chiedessero di rimpatriare anche i connazionali che vivono lì, se la situazione degenerasse, allora potremmo farlo se lo chiederanno”.

Andrea Benassi: i progetti di ITA Airways per il lungo, medio e corto raggio

Tornando sullo scenario internazionale, Andrea Benassi ha osservato come, oltre al blocco temporaneo del mercato in Israele, a pesare è anche “un effetto di crescita del prezzo del carburante. Visto che per noi pesa per il 30% dei costi”. Quanto all’hedging, “la nostra difficoltà è che noi siamo giovani, con una storia ancora piccola e riuscire a convincere le banche o le società finanziarie a fare hedging non è facile, ci stiamo provando, ora lo facciamo al 30/35%”. Specificando come l’apertura delle nuove rotte per il 2024 sia avvenuta in accordo con Lufthansa, il Direttore Generale ha parlato di ulteriori progetti in arrivo per ITA Airways: tra questi la riapertura delle Maldive che “ci permette di impegnare in inverno le macchine che in estate volano su altri mercati” e delle Mauritius “probabilmente il prossimo anno”. “Il lungo raggio è andato molto bene in generale”, ha aggiunto, “anche se San Francisco e Washington non hanno brillato in termini di load, però sono ancora in fase di start up”. Sul corto e medio raggio, invece, Andrea Benassi ha osservato come “il domestico sia andato bene con load factor anche superiori ai tempi della stessa Alitalia. Bene l’europeo perché come traditional carrier può portare passeggeri a Roma e quindi a destinazione finale. Il tutto anche se le low cost sono competitor importanti sul punto a punto”.