martedì 31 maggio 2022

Alessandro Benetton: la mia Cortina, il racconto nell’autobiografia “La Traiettoria”

"La mia Cortina, metafora di un Paese in bilico tra bellezza e immobilismo": i ricordi di Alessandro Benetton nella sua autobiografia, uscita lo scorso 10 maggio.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: il legame con Cortina in "La Traiettoria"

In qualità di Presidente, Alessandro Benetton ha guidato l'ente organizzatore dei Mondiali di Sci 2021: un'occasione importante di rinascita non solo per Cortina ma anche per l'intero Paese, duramente colpito dalla pandemia. Impossibile non parlare di un capitolo importante come questo nel libro in cui ha deciso di raccontarsi e raccontare la propria vita. In "La Traiettoria", 396 pagine, uscito lo scorso 10 maggio, l'imprenditore ripercorre vittorie, sconfitte, insegnamenti approfondendo anche il legame con Cortina: "La frequento da quando sono nato. Non appena l'età me l'ha consentito ho cominciato ad andarci per conto mio, o con la sola compagnia di mio fratello Mauro. Spessissimo in corriera, a volte invece riuscivo a scroccare un passaggio ai genitori di amici". La città ha fatto da cornice ad alcuni dei più importanti momenti nella vita di Alessandro Benetton: "È la città del mio primo amore, delle scarpe lustrate al golf club per poche lire di mancia in più, degli aspri insegnamenti di mio padre. A Cortina ho sperimentato la prima forma d'indipendenza, lì ho imparato ad allargare la cerchia di amicizie fuori da Treviso, schiudendomi a poco a poco al mondo".

Alessandro Benetton su Cortina: tributare attenzione e cura alle comunità locali è di importanza vitale

I Campionati del mondo di sci alpino: Alessandro Benetton ricorda nel libro com'è arrivato alla presidenza della Fondazione: "Correva l'anno 2015, il Coni e la Federazione avevano fatto percepire la loro vicinanza e sul territorio si era diffusa la sensazione di avere tra le mani una vera e propria occasione di rinascita. La condividevo, quella sensazione, infatti mi è dispiaciuto rispondere di no alla prima proposta di presiedere la Fondazione Cortina 2021. (...) Due anni dopo, nel 2017, il Coni e la Federazione mi hanno ricontattato. Proponendomi per la seconda volta la presidenza della Fondazione. La mia situazione nel frattempo era cambiata, e così il loro punto di vista: questa volta, oltre che alla mia esperienza imprenditoriale, le istituzioni hanno fatto appello al mio amore per lo sport". La sua presidenza è stata improntata sul concetto di "give back" come si usa dire in America: "L'imprenditore che riesce bene nel suo lavoro deve avvertire a suo avviso l'obbligo e il piacere di fare tutto ciò che è in suo potere per esercitare un'influenza positiva sulla comunità a cui appartiene". Il pensiero corre alle numerose iniziative promosse a sostegno delle comunità e del territorio in parallelo all'organizzazione dei Mondiali di Sci. "Tributare attenzione e cura alle comunità locali, ai singoli territori, è dunque di importanza vitale, ma non solo", spiega Alessandro Benetton: "Rivolgere per un attimo sguardo e attenzione all'interno, invece che all'esterno, credo che sia il modo migliore possibile - il più lungimirante, il più costruttivo - per lasciare dietro di sé una traccia positiva, un segno buono, uno slancio verso il domani che possa sprigionare energia anche quando lui o lei non ci saranno più. Anche questa è traiettoria, no?".

venerdì 27 maggio 2022

Municipia S.p.A., Gruppo Engineering: al lavoro in tutta Italia per la Digital Transformation delle città

Municipia S.p.A. è partner per la trasformazione digitale dei Comuni di ogni dimensione: l'impegno nell'abilitare "la trasformazione dell'Augmented City in tutte le sue aree: sostenibilità, sicurezza, mobilità, interattività e welfare".

Municipia S.p.A.

Firenze e Pisa, i servizi digitali di Municipia S.p.A. hanno ridotto le file agli sportelli fisici del 50%

È grazie alle tecnologie di Municipia S.p.A. se molte città sono oggi in grado di offrire servizi digitali efficienti e sostenibili che si traducono in maggior tempo a disposizione per cittadini e turisti. Lo scrive "Key4Biz.it", quotidiano italiano sulla digital economy e sulla cultura del futuro che, per indagare quali siano i vantaggi che la società del Gruppo Engineering porta ai Comuni supportati nel percorso di Digital Transformation, ha viaggiato prima in Toscana e poi a Milano, Napoli e infine in Sicilia. L'impegno di Municipia S.p.A. è "abilitare la trasformazione dell'Augmented City in tutte le sue aree: sostenibilità, sicurezza, mobilità, interattività e welfare". Basterebbe anche solo fermarsi in Toscana e in particolare a Firenze e Pisa, dove le file dei cittadini agli sportelli si sono ridotte del 50%, per intuire quanto l'impatto dei servizi digitali forniti dalla società possa considerarsi positivo. Firenze e Pisa, con il supporto della società guidata dal presidente Stefano De Capitani, hanno inoltre digitalizzato il ciclo sanzionatorio per le violazioni del codice della strada e dematerializzato la documentazione relativa al pagamento dei parcheggi ed abbonamento per i mezzi pubblici fino al rilascio dei pass per l'accesso alla ZTL.

Municipia S.p.A. - Gruppo Engineering a Milano e in Sicilia

Nell'articolo di "Key4Biz" si parla anche di "Progetto Sicurezza Milano Metropolitana", sviluppato da Città Metropolitana di Milano insieme a Municipia S.p.A. e Safety21: si tratta di uno dei più grandi progetti integrati di Smart City d'Europa per la riduzione dell'incidentalità, a tutela di pedoni e ciclisti. Infine in diversi Comuni della Sicilia è attivo il progetto guidato da Municipia S.p.A. che consente di utilizzare l'illuminazione solo dove e quando necessario, riducendo in questo modo le emissioni di CO2 e le spese per il consumo elettrico.

Francesco Starace: i conti del primo trimestre 2022 nell’analisi dell’AD di Enel

L'analisi dell'AD di Enel Francesco Starace sulla performance relativa ai primi tre mesi dell'anno: "La validità del nostro modello di business ci ha consentito di realizzare solidi risultati in linea con le attese".

Francesco Starace

Francesco Starace: Enel, nel primo trimestre 2022, ricavi a +89,1% rispetto al 2021

Risultati solidi nel primo trimestre 2022 per Enel. È l'AD Francesco Starace a sottolinearlo parlando dei numeri registrati dal Gruppo al 31 marzo. Ricavi per 34.958 milioni di euro, a +89,1% rispetto al 2021. Risultato netto ordinario a 1.443 milioni di euro (+18,9%). Risultato netto a 1.430 milioni di euro (+21,6%). EBITDA ordinario a 4.486 milioni di euro: +6,8% rispetto ai 4.199 milioni di euro del primo trimestre 2021. EBIT a 2.679 milioni di euro: 2.565 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +4,4%. In crescita anche gli investimenti: 2.533 milioni di euro, +24,5% rispetto al primo trimestre 2021. In particolare, come spiega il Gruppo guidato da Francesco Starace in una nota, la variazione positiva relativi ai ricavi "è riconducibile a tutti i settori di business, principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute a prezzi medi crescenti": a influire inoltre "i proventi realizzati dalla cessione parziale della partecipazione in Ufinet".

Enel: Francesco Starace conferma le guidance su EBITDA e utile netto ordinario per il 2022

"Nel primo trimestre del 2022, la validità del nostro modello di business ci ha consentito di realizzare solidi risultati in linea con le attese, minimizzando i rischi derivanti dal difficile contesto geopolitico ed economico, anche a tutela dei nostri stakeholders", osserva l'AD Francesco Starace nel commentare i numeri della prima trimestrale dell'anno. "Grazie all'integrazione del Gruppo lungo la catena del valore, alla sua diversificazione geografica e tecnologica, nonché all'accelerazione degli investimenti nella transizione energetica, siamo in grado di consolidare l'implementazione della nostra Strategia nel breve, medio e lungo periodo", aggiunge l'AD confermando inoltre le guidance su EBITDA e utile netto ordinario per il 2022: in base a quanto annunciato lo scorso novembre da Francesco Starace in occasione della presentazione del Piano Strategico 2022-2024 il Gruppo prevede per l'anno in corso un EBITDA ordinario compreso tra 19 e 19,6 miliardi di euro e un utile netto ordinario compreso tra 5,6 e 5,8 miliardi di euro.

giovedì 26 maggio 2022

Trasformare i rifiuti in gas grazie a vecchi impianti recuperati: il progetto di Fabrizio Di Amato

La crisi dei prezzi dell'energia e i mutamenti negli scenari internazionali rappresentano per il Paese un'opportunità in vista della transizione green. A dirlo è Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont, in un'intervista pubblicata sul "Corriere della Sera".

Fabrizio Di Amato

Fabrizio Di Amato: "Italia? Non un Paese ricco di risorse ma con forti competenze"

Con il Decreto energia recentemente approvato dal Governo Draghi, l'Italia compie i primi passi verso l'indipendenza dal gas russo. Numerose le liberalizzazioni e le riforme che riguardano le rinnovabili, con lo scopo di accelerare verso la svolta green. Sul tema è intervenuto Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont. Per l'imprenditore lo scenario energetico attuale deve essere visto come un'opportunità: "C'è in gioco la transizione ecologica - ha detto in un'intervista al "Corriere della Sera" - si tratta di un'occasione da non sprecare per ridare le carte al sistema industriale e pensare a nuovi modelli". Fondamentale per il successo il coinvolgimento diretto dell'industria energetica: "L'Italia non è un Paese ricco di risorse ma ha sviluppato straordinarie competenze ingegneristiche, le migliori al mondo. Da qui bisogna ripartire". Il Gruppo è pronto a impegnarsi direttamente per contribuire alla transizione del Paese: "Abbiamo radici antiche e ora vogliamo proiettarle nel futuro per costruire impianti del terzo millennio con il 'nuovo' petrolio che viene dalla valorizzazione dei rifiuti - è la proposta di Fabrizio Di Amato - Ottimizzare il riciclo degli scarti urbani e industriali che non si possono riciclare e produrre gas sintetico, etanolo, metanolo e idrogeno a basse emissioni".

Fabrizio Di Amato: "Sfruttare gli impianti dismessi per arrivare in anticipo alla neutralità carbonica"

Un disegno ambizioso, quello del Presidente di Maire Tecnimont, che parte da un'idea di fondo ben precisa: evitare gli errori del passato in materia di energia: "Oggi il Presidente del consiglio sta impostando una strategia di lungo periodo e la speranza - sottolinea Fabrizio Di Amato - è che includa la transizione ecologica e venga poi proseguita. Io la inserirei come legge costituzionale, così nessuno la potrà più smontare". Riciclare i rifiuti per produrre gas sostitutivo del metano potrebbe ridurre del 10% il fabbisogno di gas per il settore termoelettrico. Senza considerare l'enorme risparmio anche in termini economici, con l'Italia che oggi paga a caro prezzo i servizi di smaltimento offerti dai partner europei. Per Fabrizio Di Amato il primo passo concreto potrebbe essere quello di ripartire dai siti industriali in dismissione, in particolare da quelli di raffinazione, e sfruttare le infrastrutture esistenti per trasformarli in impianti di riciclo simili a quello che la multinazionale possiede a Brescia: "Il concetto è quello del 'distretto circolare verde', dove i rifiuti diventano idrogeno, metanolo, fertilizzanti. Con la cattura e la valorizzazione della CO2 possiamo arrivare alla neutralità carbonica prima degli obiettivi europei. Grazie a questo - conclude Fabrizio Di Amato - l'Italia può realizzare quei prodotti che fin qui ha importato".

Giovanni Lo Storto (DG Luiss): CEOforLIFE Awards, 30 proposte concrete sulle missioni del PNRR

Giovanni Lo Storto ha illustrato i risultati del progetto CEOforLIFE Awards: 100 studenti insieme ad altrettanti CEO per generare proposte sull'utilizzo produttivo dei fondi del PNRR.

Giovanni Lo Storto

CEOforLIFE Awards: l'intervista a Giovanni Lo Storto

"Oggi presentiamo questi giorni intensi di lavoro tra i CEO e i nostri studenti, nella sede di Viale Pola della Luiss, e i progetti ai quali hanno lavorato in questi mesi", così il Direttore Generale Giovanni Lo Storto in occasione dei CEOforLIFE Awards 2022, iniziativa che riunisce "gruppi di lavoro che hanno visto insieme 100 studenti con altrettanti CEO", ha spiegato in un'intervista rilasciata a "Il Giornale d'Italia". Dal confronto sono emerse "30 proposte concrete sulle sei missioni del PNRR" attraverso "una modalità di coinvolgimento attivo e di lavoro insieme tra studenti universitari e CEO per fare in modo che il PNRR diventi una risorsa, una creazione di valore immediata per il Paese, e questo partendo proprio dalle università e dalle idee che questi ragazzi possono esprimere", ha aggiunto Giovanni Lo Storto a margine dell'evento.

Giovanni Lo Storto: i progetti realizzati sono "validissimi spunti" per i fondi del PNRR

I CEOforLIFE Awards nascono dalla convinzione che le aziende abbiano un ruolo centrale nella creazione di un mondo produttivo incentrato su valori di dignità individuale e rispetto su tutti i livelli: produttivo, sociale, tecnologico, istituzionale, mediatico. In questo, come osservato da Giovanni Lo Storto, "il lavoro degli studenti e delle studentesse della Luiss insieme ai CEO è una grande opportunità di allenamento per confrontarsi con il mondo del lavoro. Abbiamo una grande opportunità in questo essendo Università di Confindustria e quindi queste occasioni fanno parte del nostro DNA". La capacità di produzione di risultati "è andata anche oltre le aspettative", ha aggiunto il Direttore Generale, ed è confluita nei progetti giunti a pubblicazione attraverso la casa editrice Sustain: "Sono progetti molto interessanti che riteniamo possano essere validissimi spunti per iniziative concrete per la parte pubblica, insieme al privato, per avviare una immediata produzione di iniziative a favore dell'utilizzo produttivo dei fondi del PNRR", ha evidenziato in conclusione Giovanni Lo Storto.

mercoledì 25 maggio 2022

Ideal Standard, azienda dalla storia ultra-centennale: il ritratto

Ideal Standard in oltre 100 anni di storia è diventata punto di riferimento per il settore avendo contribuito ad introdurre diverse innovazioni che ne hanno segnato il corso.

Ideal Standard

Ideal Standard, azienda leader con oltre 100 anni di storia alle spalle

Rubinetteria, sanitari, cabine e piatti doccia, vasche, mobili e accessori esclusivi: Ideal Standard, azienda leader nella progettazione di soluzioni per ogni tipologia di ambiente bagno, lavora da oltre un secolo nell'ottica di soddisfare le necessità, presenti e future, delle persone contribuendo a migliorarne la vita. L'azienda ha segnato l'evoluzione del settore introducendo importanti innovazioni oggi sotto gli occhi di tutti. I suoi prodotti si contraddistinguono per la forza nel coniugare funzionalità e design: lo si può sperimentare anche visitando il nuovo showroom di via Borsi a Milano al cui interno è stato inaugurato di recente un percorso espositivo che racconta storiche innovazioni e ultime novità. Ideal Standard sarà presente anche dal 7 al 12 giugno al Salone del Mobile, in programma negli spazi di FieraMilano a Rho: un'edizione storica, la 60esima, per la manifestazione di rilievo internazionale che ritorna nella sua formula originaria dopo un anno di pausa e il supersalone dello scorso settembre.

Ideal Standard: "Together Magazine", il progetto editoriale dell'azienda

L'attenzione per il cliente e per il settore, punto di forza di Ideal Standard nei suoi oltre 100 anni di storia, emerge anche nell'innovativo progetto editoriale sviluppato dall'azienda per indagare attraverso articoli, approfondimenti e interviste i trend del settore. "Together Magazine" raccoglie tendenze, ispirazioni, nonché le voci più autorevoli del mondo del design, dell'architettura e del lifestyle. Non un semplice strumento di lavoro ma una vera e propria fonte di ispirazione per designer, architetti, progettisti, partner commerciali e appassionati consumatori. Il nuovo numero, il primo del 2022, è incentrato sul tema dell'ospitalità: Ideal Standard propone in particolare un approfondimento sull'architettura sostenibile con un'intervista a Ola Gustafsson, direttore dello studio danese Jan Gehl di Copenahgen.
Trova inoltre ampio spazio anche Singular™, l'approccio innovativo sviluppato dall'azienda "per aiutare i nostri partner a scegliere la soluzione migliore per il loro progetto": attraverso Sector Book e specifiche card presenta svariate soluzioni d'arredo complete, capaci di unire la profonda conoscenza del prodotto, l'esperienza nella progettazione e la consulenza di design. Uno "sviluppo entusiasmante", come viene definito su "Together Magazine", che impreziosisce ulteriormente la storia ultra-centennale dell'azienda.

Private Banking e mercati finanziari: il blog di Banca Generali dedicato al settore

Banca Generali: l’articolo condiviso dall’Istituto di Private Banking prende in analisi le tipologie di mercati finanziari in Italia, i soggetti e gli strumenti presenti.

Private Banking e mercati finanziari: il contributo di Banca Generali

“Salgono, scendono, influenzano l’economia e sono ormai stabilmente al centro delle cronache di giornali e telegiornali: in altre parole, i mercati finanziari condizionano la nostra quotidianità”: Banca Generali, Istituto leader nel Private Banking, prosegue con gli articoli di approfondimento dedicati al settore finanziario. Una recente analisi ha esaminato il funzionamento dei mercati finanziari, le tipologie esistenti e i soggetti che vi operano. Come evidenziato dall’Istituto, “i mercati finanziari sono spazi dove è autorizzata ed è possibile la compravendita di diversi strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, derivati e altro ancora”: si tratta, ormai da tempo, di luoghi “non più fisici, ma piattaforme informatiche dette ‘sedi di negoziazione’. All’interno di essi si intersecano le proposte di compravendita”. Sono tre le tipologie in Italia: i mercati regolamentati, ovvero “sistemi dove le proposte di compravendita degli asset finanziari vengono immesse da più intermediari, in modo autonomo o per conto terzi”; i sistemi multilaterali di negoziazione (MTF), analoghi ai mercati regolamentati ma, spiega Banca Generali, “possono essere gestiti anche da Banche o SIM, con la clausola che si tratti di soggetti autorizzati”; infine gli internalizzatori sistematici, costituti da “Banche abilitate al servizio di investimento  e di negoziazione di asset finanziari per conto proprio e che esegue gli ordini del cliente” e quindi “al di fuori di un mercato regolamentato o di un MTF”, come segnalato dall’Istituto di Private Banking.

Banca Generali: l’analisi fornita dall’Istituto leader nel Private Banking

L’articolo di Banca Generali si concentra poi su quali sono i soggetti dei mercati finanziari. Tra questi figurano gli emittenti che, per il finanziamento delle proprie attività, “emettono strumenti finanziari atti alla circolazione e quindi a essere scambiati su un mercato”: “Le imprese organizzate in forma di società di capitali, gli enti pubblici e lo Stato sono i più importanti emittenti di strumenti finanziari”, specifica l’Istituto di Private Banking. Vi sono poi gli investitori che “si recano sul mercato per reperire ed effettuare la compravendita di strumenti finanziari” e gli intermediari che facilitano “l’incontro tra emittenti e investitori, favorendo la trasformazione del risparmio in investimenti produttivi”, prosegue Banca Generali. Diversi, inoltre, gli strumenti negoziati: si tratta di “contratti aventi per oggetto diritti e prestazioni di servizi di natura finanziaria” e, tra i più noti, figurano le azioni e le obbligazioni. Tali contratti permettono il trasferimento di risorse finanziarie tra un soggetto creditore e un soggetto debitore – come nel caso delle Obbligazioni, “strumenti con cui l’emittente raccoglie capitale di debito dagli investitori, riconoscendo generalmente interessi periodici, le cedole, e il rimborso del capitale a scadenza” – oppure il trasferimento di rischi finanziari tra soggetti diversi: è questo il caso dei Derivati, “strumenti con cui ad esempio le controparti in un’operazione commerciale possono regolare un certo rischio futuro quale ad esempio la variazione del prezzo del bene oggetto dell’operazione”, osserva in conclusione l’Istituto di Private Banking.

martedì 24 maggio 2022

Il profilo professionale di Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

Cristina Scocchia avvia la sua carriera già durante gli anni universitari: inizialmente in Procter&Gamble, passa poi alla guida di L'Oréal Italia e di KIKO Milano. Oggi è in Illycaffè nelle vesti di Amministratore Delegato. Grazie ai successi ottenuti in carriera, nel 2019 è stata inserita da "Forbes" tra le 100 donne italiane più influenti dell'anno.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: gli inizi della carriera in Procter&Gamble

Esordisce all'interno di una multinazionale quando è ancora alle prese con gli studi e, da lì, avvia un importante percorso con numerose esperienze internazionali. Da quel primo colloquio con Procter&Gamble Cristina Scocchia ha dimostrato di avere tutte le carte necessarie per la figura del manager: tra queste, leadership, visione strategica, responsabilità di tipo etico e di tipo sociale. Tutto ha inizio in un career day organizzato nella Facoltà di Economia e Commercio dell'Università Bocconi, dove entra in contatto con Procter&Gamble. La multinazionale le propone uno stage nonostante debba ancora completare gli studi: l'esperienza è molto proficua e conduce in seguito all'assunzione in azienda. Parallelamente Cristina Scocchia conclude gli studi in Economia e Commercio con il massimo dei voti e consegue anche un Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale presso l'Università di Torino. Sono anni impegnativi e i risultati non tardano ad arrivare: giunge infatti al vertice dell'Area Cosmetics International Operations della multinazionale, ruolo che la vede attiva nella supervisione, nelle marche di sua competenza, di oltre 70 Paesi nel mondo. È questo il suo ultimo incarico in Procter&Gamble prima di passare alla guida di l'Oréal Italia.

Cristina Scocchia: l'esperienza come Amministratore Delegato e i riconoscimenti

Il 2013 segna una nuova tappa nella crescita professionale di Cristina Scocchia: in quell'anno l'Oréal la nomina infatti al vertice della divisione italiana. Nel ruolo di AD riesce a dimostrare grandi capacità di gestione che, nel giro di tre anni, conducono la filiale alla crescita riducendo al contempo i costi e ampliando la gamma dei prodotti. Tutto ciò puntando con forza sulla trasformazione digitale. Nel 2017 passa invece a KIKO Milano, sempre nel ruolo di Amministratore Delegato: in pochi anni avvia e dirige un intenso percorso di trasformazione e riorganizzazione aziendale, incrementando l'efficacia finanziaria e operativa e completando nel 2019 un turnaround con raddoppio dell'EBITDA rispetto al 2017. Nello stesso periodo riceve un importante riconoscimento da "Forbes", che la inserisce nella speciale classifica delle 100 donne italiane più influenti dell'anno. Del 2019 è anche il titolo di "Cavaliere nell'Ordine della Legion d'Onore", ricevuto dall'Ambasciatore francese in Italia Christian Masset. Cristina Scocchia è oggi AD di Illycaffè, leader globale del caffè di alta qualità sostenibile. Il Gruppo l'ha chiamata a dirigere un nuovo capitolo aziendale avviato a gennaio 2022: apertura di nuovi punti vendita all'estero, sviluppo dei canali online e quotazione in Borsa.

Soluzioni di investimento ad alto valore aggiunto: i servizi di Valeur Group

Ricerca delle migliori opportunità, analisi dettagliata per la costruzione del portafoglio, rigorosa disciplina nella gestione del rischio. Sono questi gli elementi con cui Valeur Group conduce attività specializzate nei settori asset management, advisory, trading, ricerca e real estate.

Valeur Group

Gli obiettivi di Valeur Group

Con operazioni in Svizzera, Regno Unito e Lussemburgo, Valeur Group è una realtà di respiro internazionale e dall'impronta europea costituita dalle cinque società Valeur Capital Ltd, Valeur Securities SA, Valeur SA, Valeur Concept SA e LinkedTrade Technologies Ltd. La sua fondazione risale al 2010 per opera di Lorenzo Vangelisti, affermato manager e investitore tuttora alla guida nel ruolo di Chief Esecutive Officer. Fin dalla fondazione, l'obiettivo è costituire un porto sicuro per i clienti garantendo solidità di portafoglio e rendimenti competitivi. Per far ciò il Gruppo è impegnato nella ricerca delle migliori opportunità di investimento, strutturando dettagliatamente il portafoglio e puntando su una disciplina rigorosa nei processi decisionali e nella gestione del rischio. Valeur Group è supportato da un team di professionisti con oltre dieci anni di esperienza media, altamente qualificati nella definizione di soluzioni di investimento che spaziano tra differenti aree geografiche, classi d'attivo, stili di gestione e obiettivi.

I principi di Valeur Group

Il percorso di crescita realizzato da Valeur Group ha portato la società a dotarsi di una solida struttura globale e a incrementare la varietà dei suoi servizi e prodotti. Ciò è andato di pari passo con lo sviluppo di asset ritenuti essenziali, quali eccellenza, reattività ed efficienza. Il successo di Valeur Group, inoltre, si basa sul perseguimento di elevati standard etici: non a caso, le sue attività sono condotte in linea con i Principles for Responsible Investment (iniziativa ONU per l'integrazione dei principi ESG nella gestione dei patrimoni e degli investimenti) e con gli standard etici e professionali del CFA Institute. Non da ultimo, le società e le piattaforme del Gruppo sono autorizzate dalle locali autorità di vigilanza finanziaria (FCA, CSSF) e operano in ottemperanza alla nuova normativa MIFID II.

venerdì 20 maggio 2022

Ideal Standard: storia dell’azienda che da oltre un secolo plasma il futuro del Modern Living

Ideal Standard ascolta e si fa interprete delle reali necessità dei clienti: grazie all'ampiezza di vedute e alla flessibilità di Singular™ trovare le soluzioni più rispondenti al proprio ideale di ambiente bagno è facile e veloce.

Ideal Standard

Ideal Standard: design, esperienza e performance i punti cardine di una storia lunga più di un secolo

Da oltre 100 anni si impegna per rispondere sempre più efficacemente alle necessità di clienti e progettisti: Ideal Standard, leader nella produzione di soluzioni per il bagno, si è imposta a livello internazionale nel corso della sua storia basandosi sulla propria propensione a guardare con lungimiranza al domani. Innovazione, funzionalità e design ne contraddistinguono la produzione: soluzioni all'avanguardia, progettate per rendere l'ambiente sempre più sicuro, sostenibile e confortevole. Dai sanitari alla rubinetteria, ma anche cabine e piatti doccia, vasche, mobili, ceramiche e accessori per il bagno: Ideal Standard lavora da sempre per portare innovazione del design e nelle prestazioni. Non a caso le collezioni proposte possono essere combinate tra loro creando la perfetta soluzione per ogni tipologia di ambiente bagno: una vision che oggi si esprime in Singular™.

Ideal Standard Singular™ semplifica il processo di selezione

Singular™ rappresenta uno sviluppo entusiasmante per Ideal Standard, come si legge nell'ultimo numero di Together, magazine progettato dall'azienda: presentato come "una nuova forma di comunicazione che propone, attraverso Sector Book e specifiche card, soluzioni d'arredo complete capaci di unire la profonda conoscenza del prodotto, l'esperienza nella progettazione e la consulenza di design", Singular™ si propone come un'utile guida alla scelta per garantire alle persone la possibilità di vivere nella stanza da bagno che si ha sempre sognato di avere o di progettare. Un approccio innovativo che permette all'azienda di ascoltare e farsi interprete dei reali bisogni dei clienti in modo da organizzare l'immenso catalogo di prodotti in cinque macro categorie: casa, hôtellerie, spazi pubblici, scuola, sanità. Dall'ispirazione all'installazione, Ideal Standard accompagna clienti e progettisti in un percorso che ha nella personalizzazione il proprio valore aggiunto.

Gianni Lettieri lascia l’Unione Industriali di Napoli: non si identifica più nel modello dell’Associazione

Aria di dimissioni all'Unione Industriali di Napoli: dopo Paolo Graziano e Ambrogio Prezioso, anche il Presidente di Atitech Gianni Lettieri lascia Palazzo Partanna.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri annuncia le dimissioni dall'Associazione

È arrivata lo scorso 21 febbraio, in un clima interno sempre più teso, la decisione di Gianni Lettieri di lasciare l'Unione Industriali di Napoli della quale è stato Presidente dal 2004 al 2010: le dimissioni del Patron di Atitech si sono quindi aggiunte a quelle già presentate da Paolo Graziano e Ambrogio Prezioso. "Questa mattina ho rassegnato le mie dimissioni dall'Unione Industriali di Napoli", ha dichiarato. "Una decisione meditata a lungo e presa in modo sofferto avendo dedicato all'associazione tempo e impegno, nel periodo della mia presidenza, per dare risposte ai problemi degli imprenditori e del territorio". La scelta di Gianni Lettieri non rappresenta, come lui stesso ha precisato, un'azione contro le persone: "Semplicemente - ha fatto sapere - non mi riconosco nel modello e nella visione che l'Unione vuole imporre".

Gianni Lettieri: liti e allontanamenti incomprensibili

Un modello e una visione differenti, in cui è diventato sempre più complicato identificarsi, hanno di fatto contribuito ad accelerare la decisione di Gianni Lettieri. "Noto infatti con dispiacere - ha sottolineato - che monta una crescente disaffezione da parte delle imprese di fronte ai messaggi che ricevono. Gli associati pagano per ottenere servizi, per avere soccorso, per essere aiutati nella soluzione dei problemi, liberi di esprimere le proprie opinioni in una casa davvero comune".
Alcuni precedenti diverbi, sommati a provvedimenti ritenuti alquanto discutibili, non hanno certamente aiutato a rasserenare gli animi. "Oggi assistiamo a liti incomprensibili e allontanamenti arbitrari" ha precisato Gianni Lettieri. "E dopo l'interregno di un presidente poco rappresentativo della realtà locale mi sarei aspettato un esponente del mondo manifatturiero per il rilancio della nostra industria e dell'occupazione".

Nicola Volpi: Horacio Pagani, con l’ingresso di Pif cambiano assetto societario e obiettivi

Dopo l'ingresso del fondo saudita Pif, con Nicola Volpi che mantiene il 4% attraverso Movidea, il leader delle auto di lusso si prepara ad un nuovo ciclo di espansione. È lo stesso Horacio Pagani ad annunciarlo in un'intervista a cura del "Corriere della Sera".

Nicola Volpi

Nicola Volpi: Horacio Pagani, ora la S.p.A. delle hypercars guarda agli interni di lusso

Ha cambiato volto Horacio Pagani, la nota casa automobilistica italiana madre della storica Zonda e della più recente Huayra. Con l'ingresso nel capitale del Public Investment Fund avvenuto a dicembre e la fusione per incorporazione di Pagani Automobili conclusa a febbraio, la S.p.A. oggi presenta un nuovo assetto societario. Il fondo saudita ora possiede il 30% delle azioni, figurando come socio di minoranza al fianco di Nicola Volpi (che detiene il 4% attraverso Movidea). La maggioranza (55,1%) è invece in mano alla Geminis, di proprietà di Horacio Pagani e della moglie Elizabeth Perez. A dirigere la società l'imprenditore italo-argentino, consigliere con deleghe operative da CEO, mentre alla coniuge è andata la Presidenza. Invariato il ruolo di Nicola Volpi all'interno del CdA, con l'esperto di private equity ormai membro dal 2014. Il cambiamento in casa Pagani non riguarda tuttavia solo quote e management, come ha spiegato il fondatore in una recente intervista pubblicata sul "Corriere della Sera".

Horacio Pagani: "Nostri conti in salute, ingresso Pif dà accesso a tecnologie su elettrico"

Le risorse apportate da Pif con l'operazione guidata da Nicola Volpi serviranno infatti ad avviare un nuovo ciclo di espansione. La Horacio Pagani, forte dei risultati più che positivi raggiunti negli ultimi quattro anni, è pronta ad affrontare nuove sfide. La prima riguarda le hypercars elettriche, con la società che continuerà a collaborare con Mercedes Benz che, ricorda Horacio Pagani, "sta investendo molto nel settore". Grazie al fondo saudita gli orizzonti si ampliano: "Anche Lucid Motors, produttore americano di auto elettriche di alto livello tecnologico di cui Pif ha la maggioranza, desidera collaborare con noi - ha detto l'imprenditore al "Corriere della Sera" - Stiamo investendo in questo progetto dal 2018, ci crediamo". Continuano inoltre i preparativi per la presentazione della nuova C10, l'erede della Zonda e della Huayra che debutterà il prossimo 12 settembre al teatro Lirico di Milano. Nel futuro della società ampio spazio anche al progetto Pagani Arte, che proietterà l'azienda nel settore dell'arredamento di lusso. La nuova divisione può già contare su commissioni di tutto rispetto. Oltre a lanciare la propria collezione d'arredi entro fine anno, Pagani Arte si occuperà infatti di curare l'arredamento della DaVinci Tower a Dubai, una volta che il progetto verrà portato a termine.

Con “Diario di volo” di Paolo Gallo un libro su digitale e transizione ecologica

L'innovazione è il principale alleato in vista della transizione ecologica e chi non abbraccia il digitale a 360° rischia di rimanere indietro. Nel suo libro Paolo Gallo spiega come gestire i due fenomeni.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: trasformazione digitale, un processo in fieri che coinvolge tutti i livelli aziendali

I recenti mutamenti nello scenario energetico mondiale stanno spingendo diversi Paesi ad accelerare sul fronte della transizione ecologica. Per l'Italia un'occasione da non perdere, soprattutto in vista degli obiettivi europei sul clima. Non bisogna tuttavia dimenticare il ruolo di primaria importanza che il digitale riveste nel processo. Senza innovazione tecnologica, una vera svolta green è impossibile. Paolo Gallo, che ha guidato negli ultimi cinque anni la trasformazione digitale di Italgas, ne è sicuro. Tanto da dedicare al legame tra digitale e ambiente un libro dal titolo "Diario di volo - Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità". Edito da Luiss University Press, il volume è un resoconto del percorso di digitalizzazione portato avanti negli ultimi anni da Italgas. Un viaggio che ha avuto un inizio ma che non avrà mai fine. Per Paolo Gallo la trasformazione digitale di un'azienda è infatti un processo "in continuo divenire". E, caratteristica fondamentale, deve coinvolgere nel cambiamento non solo gli asset, ma soprattutto processi e persone: "Se non si coglie questo concetto unitario, difficilmente si avrà successo", ha dichiarato l'AD in occasione della presentazione del libro, tenutasi presso la Microsoft House di Milano.

Paolo Gallo: nuove soluzioni digitali favoriscono l'abbattimento delle emissioni

Le aziende che non riescono ad abbracciare il digitale in senso ampio non avranno vita facile, avverte Paolo Gallo. L'evoluzione e le innovazioni devono essere costanti, ma il successo dipende soprattutto dal mindset. A cambiare deve essere il modo di lavorare di tutti, dal management ai dipendenti. "Il fattore umano è l'elemento che richiede più cura nella trasformazione - ha spiegato l'autore - Cambiare le parti 'hard' dell'impresa è relativamente facile: servono una buona ingegneria, soldi e tempo. Il cambiamento della cultura aziendale, invece, genera quasi in tutti una forma di resistenza. Ed è la sfida universale che ogni manager si trova ad affrontare". Solo vincendo tale sfida, aggiunge, è possibile contribuire attivamente al processo di decarbonizzazione. E Italgas ne è l'esempio. L'azienda guidata da Paolo Gallo ha investito nella digitalizzazione della rete oltre 2 miliardi di euro per prepararsi in vista di gas rinnovabili quali idrogeno, biometano e metano sintetico: "Sarà l'infrastruttura full digital a permettere di gestire le diverse tipologie di gas, anche sotto forma di miscele. Un network full digital è in grado di trasmettere e ricevere milioni di dati in tempo reale, eseguire ordini ed essere controllato da remoto".

mercoledì 18 maggio 2022

Alessandro Benetton: focus sul nuovo libro “La Traiettoria” nell’intervista rilasciata a “Sette”

Tutti quei "no" necessari a cercare e costruire la sua strada: l'intervista del "Corriere della Sera" ad Alessandro Benetton, in libreria con "La Traiettoria".

Alessandro Benetton

Il nuovo libro di Alessandro Benetton: l'intervista sul settimanale del "Corriere della Sera"

La sua vera fortuna è avere avuto la forza di dire tanti no: intervistato in occasione dell'uscita del suo nuovo libro, Alessandro Benetton si racconta a "Sette", il settimanale del "Corriere della Sera". L'intervista inizia proprio da quei no "necessari a cercare e costruire la mia strada: i "no" a mio padre, "no" a mio zio e a miei zii, "no" alla famiglia, "no" ai manager". Ma anche i "no" alle scelte facili: "Anzi, forse persino con troppa testardaggine, il voler fare qualcosa di mio. E chissà se proprio grazie a quei "no", oggi mi ritrovo qui". Il suo percorso rivive oggi in "La Traiettoria": la storia della costruzione di un uomo, di una persona. Non di un gruppo né tantomeno di un'azienda. "Ho cominciato a pensarci in occasione del mio cinquantesimo compleanno", spiega Alessandro Benetton: "Una delle poche occasioni in cui, invitando i tanti amici e compagni di scuola del passato, ho guardato indietro invece che avanti. In quel momento mi sono tornati tra le mani alcuni temi che avevo scritto a scuola a 10 anni, li leggevo e rileggevo, li trovavo attuali e mi ci rispecchiavo". E nello scriverlo il pensiero è andato "soprattutto ai giovani con cui in questi ultimi anni ho iniziato un intenso dialogo sui social: mi sono reso conto che raccontare la mia vita e le mie esperienze era d'aiuto a molti che mi chiedevano di saperne sempre di più. E ad un certo punto ho immaginato potesse essere utile anche per gli altri".

Alessandro Benetton: "La Traiettoria", la storia della costruzione di un uomo, di una persona

L'infanzia di Alessandro Benetton, il rapporto con i genitori e in particolare con il padre: "Non mi ha mai fatto nessuno sconto e mi ha insegnato che bisogna arrangiarsi nella vita". L'adolescenza "un po' ribelle", la bocciatura al liceo. E poi i grandi traguardi professionali: dalla Formula Uno a 21 Invest, la "creatura a cui ho dedicato 30 anni della mia vita". Fino alla conquista più importante: diventare padre. "Ho instaurato con i figli un rapporto diverso rispetto a quello dei miei genitori, con un dialogo più parallelo e meno verticale". Nel mezzo importanti esperienze professionali e incontri destinati ad essere ricordati per sempre, come quello con Carolyn Bessette: "Era capace di riattivare e stimolare ogni Alessandro che dimora dento di me: il ragazzo sportivo che fa scorribande, il giovane uomo con la ventiquattrore, il laureando di Harvard". Momenti felici ma anche i più difficili e dolorosi trovano spazio in "La Traiettoria". Il passato e il presente di Alessandro Benetton, oggi alla guida di Edizione: "Ho iniziato a scrivere questo libro quando la presidenza di Edizione non era minimamente nei miei progetti, anzi. Le bozze sono state chiuse molto prima. Anche questo dimostra che la vita può prendere traiettorie inaspettate. Assieme ai miei cugini abbiamo accettato la sfida consapevoli di condividere una visione di discontinuità e sostenibilità. Si è trattato di ritrovarsi sui valori dei nostri padri che hanno fondato quello che oggi dobbiamo fortificare e far vivere nel tempo".

martedì 17 maggio 2022

Claudio Descalzi: Eni nel primo trimestre 2022, il focus dell’AD

Eni presenta i risultati del primo trimestre 2022: in un mercato caratterizzato da tale volatilità era cruciale rimanere finanziariamente disciplinati, come evidenzia l'AD Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

Eni cresce nel primo trimestre 2022: la soddisfazione dell'AD Claudio Descalzi

"La nostra performance ha dimostrato solidità e resilienza in un contesto di estrema volatilità dei prezzi e di incertezza a causa della guerra in corso e delle tensioni internazionali": l'AD Claudio Descalzi commenta i risultati raggiunti da Eni nel primo trimestre dell'anno. "Abbiamo conseguito un Ebit adjusted di Gruppo di €5,2 miliardi, con un incremento di €3,9 miliardi rispetto al primo trimestre 2021 dovuto al robusto andamento della E&P grazie al forte scenario prezzi, e di GGP sostenuto dalla crescita del business internazionale del GNL e dalla flessibilità del nostro portafoglio di approvvigionamento. Abbiamo realizzato un utile netto di €3,3 miliardi", spiega l'AD. In un mercato caratterizzato da tale volatilità, era cruciale rimanere "finanziariamente disciplinati": in questo modo "abbiamo generato un free cash flow organico di €1,8 miliardi, nonostante i maggiori fabbisogni di capitale circolante connessi alla stagionalità delle vendite di gas resi ancora più accentuati dall'aumento delle quotazioni delle materie prime". Non a caso nel parlare della performance di Eni nel primo trimestre 2022 l'AD Claudio Descalzi sottolinea gli "evidenti progressi" raggiunti "nell'attuazione della nostra strategia volta a garantire sicurezza e sostenibilità del sistema energetico mantenendo il nostro forte impegno a una giusta transizione energetica e alla creazione di valore per i nostri stakeholders".

Claudio Descalzi: abbiamo reagito con rapidità alle mutate condizioni del mercato energetico

"Il trimestre è stato caratterizzato da rilevanti sviluppi strategici per Eni": come fa notare l'AD Claudio Descalzi in merito ai risultati registrati nei primi tre mesi dell'anno "abbiamo reagito con rapidità alle mutate condizioni del mercato energetico facendo leva sulla dimensione globale del nostro settore upstream e sulle consolidate relazioni con i Paesi produttori per identificare nuove opportunità di forniture per l'Europa, incrementali e alternative a quelle esistenti". La chiusura di "importanti accordi con Algeria, Egitto e Congo, e un altro ancora in Angola, che rafforzano ulteriormente le attività congiunte con le società di stato locali con l'obiettivo di promuovere maggiori flussi di export di gas naturale a beneficio dell'Italia e dell'Europa nel contesto della transizione verso un'economia decarbonizzata". Inoltre è stato completato "con successo" l'iter di quotazione della consociata upstream norvegese Vår Energi di cui Eni detiene il 64% e lanciata con BP l'operazione di integrazione dei rispettivi rilevanti portafogli upstream in Angola. L'AD Claudio Descalzi parla anche di Plenitude: "La nostra controllata che integra le energie rinnovabili con il retail gas&power procede verso la quotazione entro il 2022 subordinata alle condizioni di mercato ed abbiamo annunciato la prossima costituzione di una impresa per la Mobilità Sostenibile che combinerà le nostre bioraffinerie, il nostro network di punti vendita multi-prodotto, multi-servizio e la relativa clientela". Ed è grazie a Plenitude e alla Mobilità Sostenibile che Eni punta "ad offrire alla nostra clientela distintivi prodotti decarbonizzati e servizi sostenibili". E ancora nel trimestre "abbiamo completato con successo l'offerta iniziale di sottoscrizione presso il listino londinese delle azioni di NEOA, un veicolo che identificherà opportunità di acquisizioni nei settori della decarbonizzazione e transizione energetica".

venerdì 13 maggio 2022

Claudio Descalzi, l’intervista: la tecnologia è il cuore del mutamento in corso in Eni

L'indipendenza tecnologica per abilitare la transizione energetica e garantire sicurezza: l'invito dell'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi nell'intervista dello scorso novembre a "Il Foglio".

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: il nostro profilo è quello di una compagnia tecnologica che fa ricerca e possiede tecnologie proprie

Mai come oggi l'attenzione dell'opinione pubblica è concentrata intorno al tema della sicurezza energetica. Nei giorni scorsi anche Claudio Descalzi è tornato a parlarne: l'AD di Eni aveva espresso la sua visione già lo scorso novembre nel corso di un'intervista rilasciata all'indomani della COP26 di Glasgow a "Il Foglio". La tecnologia è il grande filo conduttore, il cuore del mutamento in corso all'Eni: "Il nostro profilo è quello di una compagnia tecnologica che fa ricerca e possiede tecnologie proprie. A questo scopo, stiamo lavorando e investendo da parecchi anni, abbiamo brevetti, abbiamo soluzioni nuove e tutte nostre". L'AD sottolineava nell'intervista come la tecnologia debba essere neutrale, sartoriale e proprietaria. Neutrale perché per favorire la transizione energetica è necessario ricorrere a ogni strumento a disposizione, nessuno escluso. Sartoriale perché occorre adattarla alle singole esigenze che variano da settore a settore e da Paese a Paese. E proprietaria perché "non esiste un supermercato della tecnologia". Nell'ottica di Claudio Descalzi inoltre sarebbe sbagliato fossilizzarsi sulle tecnologie tradizionali: se "non si può comprare quello che non c'è" si può comunque lavorare per svilupparlo. Eni guarda da tempo in questa direzione: la cattura della CO2 collegata anche all'idrogeno blu che viene dal metano per decarbonizzare i processi della raffinazione, biocarburanti, l'economia circolare, la trasformazione dei rifiuti in prodotti, gli investimenti per bloccare le emissioni di metano, i servizi di distribuzione sono solo alcuni dei progetti che il Gruppo ha portato avanti negli scorsi anni. Senza dimenticare la fusione a confinamento magnetico su cui è al lavoro insieme al MIT di Boston.

Claudio Descalzi: transizione energetica, necessario dotarsi di strumenti adeguati per passare dalle parole ai fatti

"Cambiare non solo è inevitabile, ma è assolutamente giusto. Abbiamo spinto al massimo la macchina mondo, adesso dobbiamo rimetterla a punto": questo il messaggio lanciato dall'AD di Eni Claudio Descalzi sulle pagine de "Il Foglio" lo scorso novembre. "È impossibile demolire le infrastrutture costruite nel corso dell'intero Novecento. Viviamo in una rete di cavi, di tubi, di impianti e processi industriali. Dovremmo smantellare tutto questo oppure possiamo utilizzarlo in modo diverso, adattandolo alle nuove esigenze e alle priorità che ci siamo dati? La risposta razionale è trasformare non cambiare radicalmente sia per problemi di costi che di tempi, anche se capisco che spesso prevalgono gli impulsi e le passioni": secondo l'AD dunque è necessario leggere opportunamente la transizione energetica anche in relazione al contesto storico in cui si sta sviluppando per non rischiare di mancare l'obiettivo. "Abbiamo davanti a noi un lavoro immenso che si può fare solo muovendosi di concerto; politica, istituzioni, industria debbono procedere all'unisono, rifiutando ideologie anti tecnologiche, perché proprio la tecnologia è la chiave della transizione": dare obiettivi e mobilitare grandi risorse finanziarie per Claudio Descalzi non è sufficiente. Bisogna "dotarsi di strumenti adeguati" per passare davvero "dalle parole ai fatti".

Banco di Roma, Ferrovie dello Stato Italiane e Gruppo Enel: la carriera di Claudio Machetti

Prima di trascorrere oltre 20 anni in Enel ed essere nominato Direttore della Global Energy and Commodity Management Business Line del Gruppo, Claudio Machetti ha ricoperto diversi incarichi presso il Banco di Roma e Ferrovie dello Stato Italiane.

Claudio Machetti

Gruppo Enel: gli incarichi di Claudio Machetti

Gli oltre 20 anni di carriera in Enel hanno consentito a Claudio Machetti (Roma, 1958) di ricoprire numerosi incarichi. Ha esordito nel 2000 in qualità di Responsabile dell'Area Finanza e, al contempo, ha collaborato alla fondazione di Enelfactor, la controllata finanziaria della quale ha successivamente assunto il ruolo di Amministratore Delegato. Nel 2005, dopo essere stato nominato Presidente di Fondenel e Fopen, rispettivamente il fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel e il fondo pensione di operai, impiegati e quadri del Gruppo, ha assunto per quattro anni il ruolo di Direttore Finanziario. Successivamente, nel 2009, è diventato Direttore della Direzione Risk Management. Dal 2014 è Direttore della Global Trading: a marzo 2021 il nome della Business Line di Enel è stato modificato in Global Energy and Commodity Management. "Il nuovo nome - ha spiegato Claudio Machetti - è il risultato del lungo viaggio che la nostra linea di business ha iniziato alcuni anni fa e rappresenta la forte attenzione alle energie rinnovabili, la strategia di decarbonizzazione del Gruppo e la crescente attività sui mercati wholesale dell'elettricità che hanno rimodellato il nostro modo di lavorare".

Claudio Machetti: le esperienze presso il Banco di Roma e Ferrovie dello Stato Italiane

Nel 1982, dopo aver frequentato il Liceo Classico Tito Lucrezio Caro, Claudio Machetti si laurea in Scienze Statistiche presso l'Università La Sapienza di Roma e l'anno successivo esordisce professionalmente presso il Banco di Roma. Da impiegato nella filiale di Milano passa alla Direzione Centrale di Roma: in qualità di analista finanziario si occupa dell'analisi del merito di credito dei grandi gruppi industriali italiani. Le competenze acquisite gli consentono di ricoprire il ruolo di funzionario della Direzione Finanziaria, Ufficio Analisi Finanziarie e ottenere, nel 1990, una promozione che lo porta a essere nominato Vicedirettore Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. Due anni più tardi lascia il Banco di Roma ed entra in Ferrovie dello Stato Italiane. Claudio Machetti ricopre dapprima l'incarico di Dirigente Responsabile dell'Unità Mercati Finanziari e nel 1996 il ruolo di Direttore della Finanza Operativa. Partecipa inoltre, diventando successivamente Amministratore Delegato, alla nascita di Fercredit, società specializzata in ambito captive nei settori del leasing, del credito al consumo e del factoring.

giovedì 12 maggio 2022

Paola Severino all’evento di “Molto Economia”: cybersecurity, il nuovo fronte dell’economia

Economia, finanza, normative e sicurezza si intersecano nel presente dell'Europa. Quali sono le prospettive? Ne ha parlato Paola Severino in un intervento focalizzato sulla cybersecurity, il nuovo fronte dell'economia.

Paola Severino

Cybersecurity, Paola Severino: necessaria una regolamentazione internazionale

All'interno di "Nuovi scenari economici globali: le sfide da superare per l'#Italia2030", evento organizzato in streaming da "Molto Economia", la Professoressa Paola Severino ha preso parte al webinar intitolato "Cybersecurity: il nuovo fronte dell'economia". Insieme a lei anche Franco Gabrielli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il dibattito è stato moderato dal Direttore de "Il Messaggero" Massimo Martinelli, il Vicedirettore Vicario Osvaldo De Paolini e dalla giornalista Maria Latella. "Se la comunicazione corre lungo l'etere in tutto il mondo e percorre anche lo spazio, se non abbiamo una regolamentazione assolutamente internazionale, anzi direi globale, credo che perdiamo molto del nostro tempo senza ottenere risultati", ha osservato la Professoressa durante l'evento. Le informazioni corrono e, pertanto, possono essere intercettate: "Bisogna avere una regolamentazione armonizzata per evitare che il tutto si trasformi in un attacco devastante", ha aggiunto. A maggior ragione nei casi in cui "l'informazione assunta è di interesse nazionale o addirittura legata alla sicurezza nazionale". Come specificato da Paola Severino, sul tema l'Europa "si è mossa molto": ma oggi, aggiunge, "occorre che ogni Paese d'Europa crei un circuito nel quale, nei punti in cui ci si scambiano notizie riservate o addirittura segrete, ci sia una cintura di sicurezza, un circuito oltre il quale queste notizie non devono andare".

Paola Severino: trovare l'equilibrio tra sicurezza e Intelligenza Artificiale

Per Paola Severino il tema della sicurezza è da collegare anche a una dimensione di tipo culturale: "L'educazione al digitale deve essere assolutamente implementata", ha dichiarato nell'intervista, connettendo la questione anche ai risvolti etici dell'Intelligenza Artificiale. "Fortunatamente la mente umana lavora anche attraverso meccanismi etici, ha delle remore e dei momenti di meditazione": il tema per la Professoressa è "consentire il governo della macchina e il governo dell'Intelligenza Artificiale" in quanto "nessuno vuole negarne lo sviluppo ma sappiamo che ci porrà una serie di problemi di responsabilità e riferibilità". In questo senso, trovare l'equilibro è la sfida da affrontare con efficacia: "Lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale è inarrestabile e porterà a progressi incredibili nell'economia. Ci dobbiamo proteggere però, perché può portare a violazione della privacy, dell'identità personale e del brevetto, ma anche ad atti decisamente più problematici". "Di chi è la responsabilità?", suggerisce Paola Severino, aggiungendo che "questa è la domanda alla quale i giuristi del presente devono rispondere, non quelli del futuro, creando nuove regole, nuove norme che siano capaci di lasciare all'uomo il governo della situazione".

mercoledì 11 maggio 2022

Ideal Standard, l’azienda: nel nuovo portale logistico l’attenzione per i clienti

Ideal Standard da oltre 100 anni al fianco dei clienti per assicurare i migliori livelli di servizio: attraverso il nuovo portale logistico è possibile verificare in tempo reale la disponibilità dei prodotti e avere la sicurezza sulle date di consegna.

Ideal Standard

Ideal Standard: l'azienda lancia un portale logistico interamente dedicato ai clienti

Migliorare e ottimizzare il servizio reso al cliente finale è sempre più un elemento di differenziazione: in quest'ottica Ideal Standard, azienda leader nella progettazione di soluzioni per il bagno, ha lanciato di recente un portale logistico per dare alla clientela la possibilità di verificare la disponibilità della merce e avere la sicurezza sulle date di consegna. "Ideal Standard Con Te" permette di avere la fotografia in tempo reale dello stock a magazzino degli oltre 3.000 codici a listino. È sufficiente accedere online al nuovo portale nell'area "Professionisti" e cliccare la voce "Competenze" dal menu: si potrà quindi controllare codice per codice la disponibilità del prodotto presso il magazzino centrale e verificare personalmente lo stato di avanzamento degli ordini.

Supply Chain Management: l'attenzione di Ideal Standard per il cliente

"Ideal Standard Con Te" nasce dalla consapevolezza che una logistica efficiente porta valore aggiunto non solo in termini di riduzione dei costi ma anche in ottica di customer experience: la condivisione delle informazioni riduce infatti il margine di errore e incrementa la fidelizzazione del cliente. Il lancio del nuovo portale è un ulteriore esempio dell'attenzione che l'azienda riserva storicamente ai propri clienti: una peculiarità che ne contraddistingue il modus operandi riflettendosi nella produzione. Dai sanitari alla rubinetteria ma anche ceramiche, arredi, ambienti vasca e doccia, accessori per l'ambiente bagno: soluzioni realizzate coniugando qualità, funzionalità e design, a beneficio di clienti, utilizzatori, progettisti. Da oltre 100 anni Ideal Standard lavora per rispondere al meglio alle necessità del cliente.

martedì 10 maggio 2022

Cielo Terra Mare: la piattaforma digitale con cui Terna racconta i suoi progetti sostenibili

Terna è il più grande operatore indipendente di trasmissione dell'energia elettrica in Europa ed oggi più che mai ha un ruolo di forte responsabilità nei confronti delle generazioni future e del nostro Pianeta: per far conoscere meglio i progetti e le attività per la transizione energetica ha ideato una nuova piattaforma digitale.

Terna

Cielo Terra Mare: la nuova piattaforma di Terna

"Cielo Terra Mare: un viaggio nella transizione energetica": così Terna presenta la piattaforma digitale ideata per raccontare tutte le attività e i progetti a favore di un futuro sostenibile e decarbonizzato. Diviso in tre sezioni, appunto Cielo, Terra e Mare, il portale immerge il visitatore in un vero e proprio viaggio tra orbite e Pianeti in cui le opere e i progetti del Gruppo vengono illustrati come all'interno di un ecosistema tridimensionale, arricchito da elementi grafici e sonori che ne amplificano l'effetto immersivo. A ogni sezione corrispondono i dati e le informazioni relative a un determinato ambito. In "Cielo" sono inclusi gli strumenti di Terna realizzati per consultare analisi, statistiche e attività riguardanti il sistema elettrico a sostegno della transizione ecologica. In "Terra" vengono descritte le modalità con cui la società realizza opere a sostegno dell'efficienza e dello sviluppo della rete. In "Mare" sono invece ospitate le descrizioni delle sue due principali infrastrutture sottomarine. L'immersivo portale digitale è stato mostrato per la prima volta in occasione dell'Assemblea degli Azionisti 2022.

Il ruolo di Terna nella transizione energetica

In quanto principale operatore di trasmissione dell'energia elettrica, Terna è attualmente regista della transizione ecologica. Attraverso la sua attività si impegna a ricercare quell'equilibrio fondamentale tra domanda ed elettricità prodotta, assicurando al contempo un nuovo modello di sviluppo decarbonizzato che sia rispettoso dell'ambiente e basato su fonti rinnovabili. Adesso, con la nuova piattaforma, il rispetto per la biodiversità e l'insieme di dati, analisi e competenze che accompagnano il suo cammino verso la transizione ecologica vengono rappresentati in modo ancora più innovativo. Come illustrato in "Cielo Terra Mare", oltre a trasmettere energia, Terna sostiene la transizione ecologica attraverso la raccolta di importanti dati come ad esempio quelli riguardanti l'interazione tra elettrodotti e avifauna, e l'utilizzo di tecniche e tecnologie innovative che permettono di sviluppare nuovi ponti elettrici nel totale rispetto degli ecosistemi. La società inoltre promuove modelli di "progettazione partecipata" che coinvolgono le comunità locali nella creazione o modernizzazione delle infrastrutture elettriche.

Long Covid: l’attività di ICS Maugeri S.p.A. tra ricerca e riabilitazione personalizzata

Long Covid: ICS Maugeri S.p.A. porta avanti il suo impegno nell'assistenza e nella ricerca scientifica offrendo ai pazienti percorsi personalizzati per affrontare gli effetti della malattia.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: la ricerca scientifica sul long Covid

Terminato lo stato di emergenza sanitaria, dichiarato con lo scoppio della pandemia, sono ancora tanti gli interrogativi che restano sul Coronavirus e sugli eventuali strascichi della malattia. Ormai da tempo la ricerca scientifica si sta focalizzando sul long Covid, ovvero i sintomi che persistono dopo aver contratto il virus e che non devono essere sottovalutati. Come confermato da Walter Ricciardi, Direttore Scientifico di ICS Maugeri S.p.A. e consulente del Ministro Speranza, "in questi due anni, c'è stato un vero e proprio boom di ricerca scientifica sul Covid agli Istituti clinici scientifici Maugeri. Accanto alla ricerca che normalmente svolgiamo si è aggiunta anche quella sul Sars-CoV-2, tanto che i dati ministeriali ci riportano al settimo posto per produzione scientifica sul tema, tra i circa 40 Irccs presenti in Italia". Poco dopo lo scoppio della pandemia, ICS Maugeri S.p.A. ha avviato le attività di assistenza ai pazienti Covid-19 e, successivamente, ha dato il via al processo di ricerca scientifica. "Siamo stati tra i primi - ricorda Ricciardi - a codificare, attraverso studi scientifici, il Long Covid". È bene ricordare che gli effetti della malattia possono colpire chiunque: bambini, individui fragili e giovani, compreso chi non ha sviluppato sintomi gravi.

Una riabilitazione precoce e personalizzata: l'impegno di ICS Maugeri S.p.A.

Per chi ha contratto il Coronavirus, l'attività riabilitativa post-Covid risulta essere di fondamentale importanza. Anche in questo caso ICS Maugeri S.p.A. ha mostrato il massimo impegno proponendo percorsi adeguati e personalizzati per consentire ai pazienti di tornare alle attività di tutti i giorni. "Ogni patologia, e l'infezione da Sars-CoV-2 in particolare - ha spiegato Michele Vitacca, primario di Pneumologia all'IRCCS Maugeri Lumezzane (BS) e tra gli autori delle prime attività di ricerca sul long Covid e sull'efficacia della riabilitazione - può dare conseguenze a lungo termine, perché ogni danno di funzione di un organo provoca forme di disabilità, e diversi pazienti hanno un diverso impatto". Pertanto, la riabilitazione dei pazienti Covid-19 deve essere precoce e deve prevedere percorsi personalizzati basati sulle esigenze di ogni individuo. "Fondamentali, secondo la nostra esperienza - aggiunge Vitacca - si sono dimostrate essere le terapie riabilitative personalizzate e iniziate precocemente, possibilmente già direttamente nelle Aree Covid".

venerdì 6 maggio 2022

Luigi Ferraris: FS Italiane e Inail insieme per la sicurezza sul lavoro, i dettagli dell’intesa

Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di FS Italiane: "Il protocollo siglato ha l'obiettivo di elevare il livello di consapevolezza e la cultura della sicurezza in tutti gli ambienti di lavoro".

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris, Gruppo FS Italiane: salute e sicurezza sul lavoro, sottoscritto protocollo con Inail

L'obiettivo, indicato dall'Amministratore Delegato di FS Italiane Luigi Ferraris, è "di elevare il livello di consapevolezza e la cultura della sicurezza in tutti gli ambienti di lavoro, a iniziare da quelli più coinvolti nella messa a terra dei progetti del Pnrr". In questa direzione guarda il protocollo sottoscritto lo scorso 7 aprile da Gruppo FS Italiane e Inail. L'accordo prevede una serie di attività congiunte in grado di migliorare la tutela della salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, anche attraverso la sperimentazione di dispositivi all'avanguardia. Previste, inoltre, iniziative di comunicazione e promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e della sostenibilità sociale, la progettazione di programmi di formazione rivolti a tutti i ruoli aziendali e al personale coinvolto nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali e la ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza. FS Italiane, guidata da Luigi Ferraris, è il primo Gruppo impegnato nel Pnrr a firmare il protocollo: farà poi da modello per ulteriori accordi tra l'Istituto e altre grandi realtà industriali.

Luigi Ferraris: FS Italiane il primo Gruppo impegnato nel Pnrr a firmare il protocollo

"L'impegno delle Ferrovie dello Stato Italiane nella tutela della salute e della sicurezza sul lavoro comprende un pieno coinvolgimento di tutti gli stakeholder", ha sottolineato in merito l'AD Luigi Ferraris ricordando i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali "con cui proseguiremo su questo percorso". Si tratta di "un investimento continuo sul benessere, sulla formazione e sulla consapevolezza delle persone", ha aggiunto l'AD spiegando come il protocollo siglato oggi muova proprio da questi presupposti. L'accordo è stato presentato nella sala Auditorium di Villa Patrizi a Roma (sede centrale del Gruppo): oltre ai vertici di Inail e di FS Italiane, tra cui l'AD Luigi Ferraris, erano presenti anche il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando. L'intesa avrà durata quinquennale, in coerenza con la scadenza del Pnrr nel 2026.

giovedì 5 maggio 2022

Investimenti sostenibili ESG, ottima performance per Banca Generali

Nel 2019 Banca Generali ha lanciato il proprio progetto di investimenti sostenibili ESG. A distanza di tre anni, il Gruppo guidato da Gian Maria Mossa ha tracciato un bilancio dei traguardi raggiunti.

Gli investimenti sostenibili ESG spingono la crescita di Banca Generali

Sostenibilità sempre più importante per gli asset manager e per le reti: un principio che pone le basi per guidare i modelli di business e l'orientamento nei portafogli dei clienti. Con questa visione, dal 2019 Banca Generali porta avanti il proprio impegno nel campo degli investimenti sostenibili ESG, area in cui l'Istituto ha consolidato una posizione di leadership. Il bilancio oggi è nettamente positivo: oltre 5 miliardi di masse convogliati verso gli strumenti connessi agli investimenti sostenibili ESG, valore che porta il totale delle masse sostenibili a 6,3 miliardi di euro (dato al 30.09.2021). "Siamo nel bel mezzo di un vero e proprio cambio storico dei paradigmi nel mondo degli investimenti", ha commentato Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali: tale cambio "vedrà la sostenibilità sempre più come elemento centrale nella selezione sia da parte dei distributori che della clientela finale".

Banca Generali: gli investimenti sostenibili ESG come cambio di paradigma nel settore

"Come banca, da sempre attenta alle sfide di sostenibilità, abbiamo creduto fosse giusto fare la nostra parte guidando per primi il risparmio delle famiglie verso una transizione che è necessaria per un futuro più equo sia dal punto di vista sociale che ambientale", ha aggiunto il Vice Direttore Generale Andrea Ragaini. È una visione che per Banca Generali significa puntare con forza negli investimenti sostenibili ESG, impegno che ha reso l'Istituto un punto di riferimento nel settore. Due i fattori che hanno favorito la crescita. In primis l'approccio innovativo del Gruppo che, con il supporto di MainStreet Partners, ha costruito una piattaforma digitale che quantifica il contributo ESG associato ai portafogli dei clienti. A contribuire, inoltre, anche una maggiore consapevolezza scaturita dall'avvento della pandemia: le famiglie sono oggi più attente nella scelta di strumenti in linea con gli investimenti sostenibili ESG. In questo, gli investitori possono contare sull'eccellenza della rete di consulenti finanziari di Banca Generali.

mercoledì 4 maggio 2022

Paolo Gallo (Italgas): “Sei anni di crescita interrotta, nel 2022 nuovi traguardi sul digitale”

L'ultima Assemblea degli azionisti di Italgas ha approvato il bilancio 2021 e confermato Paolo Gallo alla guida. La società è pronta a portare a termine il processo di digitalizzazione della rete, ha dichiarato l'AD.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: "Nonostante momento storico Italgas rafforza leadership e ruolo di benchmark internazionale"

"La trasformazione digitale di asset e processi, insieme al reskilling delle persone, hanno cambiato profondamente il DNA di questa società, pur rimanendo fedele alle proprie radici". A parlare è Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, intervenuto all'Assemblea degli azionisti tenutasi lo scorso 26 aprile a Torino. "Nonostante le grandi difficoltà del momento storico che il mondo sta attraversando - ha spiegato - abbiamo rafforzato la nostra leadership e il nostro ruolo di benchmark internazionale". Il Gruppo viene da sei anni di crescita e intende continuare lungo lo stesso percorso. La digitalizzazione resta la priorità: ecco perché tra il 2021 e il 2027 Italgas ha destinato al processo circa 1,4 miliardi. Ma già entro la fine del 2022 la rete sarà quasi completamente digitalizzata: "Siamo prossimi al completamento del piano di installazione dei contatori digitali intelligenti - ha annunciato Paolo Gallo, che poi ha aggiunto - Sarà quindi possibile ottenere maggior diversificazione, maggior sicurezza, maggior efficienza dell'infrastruttura e la possibilità di misurare i consumi a vantaggio dei clienti".

Paolo Gallo: "Digital factory di Italgas a lavoro su algoritmi di manutenzione predittiva"

Non è un caso dunque che proprio lo scorso marzo il Gruppo guidato da Paolo Gallo abbia deciso di portare ad un livello successivo la partnership avviata nel 2019 con Picarro Surveyor, startup statunitense specializzata nella sensoristica applicata al monitoraggio delle reti del gas, acquisendone una partecipazione di minoranza. L'azienda americana, ha sottolineato l'AD, è infatti in possesso di tecnologie che consentono di rilevare perdite di gas "con una sensibilità di identificazione di 1 su un miliardo di particelle d'aria". Parallelamente, la Digital factory di Italgas si sta occupando di sviluppare algoritmi per sfruttare i dati provenienti dal monitoraggio e accelerare così sulla manutenzione predittiva. Durante il suo intervento, l'AD ha poi ringraziato gli azionisti per la rinnovata fiducia. L'Assemblea, una volta approvato il bilancio di esercizio consolidato del 2021, ha infatti riconfermato Paolo Gallo alla guida della società anche per i prossimi esercizi: "Gli investimenti hanno visto una crescita importante: quasi 4 miliardi di euro sulla nostra rete, che ci hanno permesso di espanderci. Continuerò a guidare Italgas in questa fase di svolta per il settore dell'energia e il raggiungimento dei target climatici". Benedetta Navarra subentrerà invece nel ruolo di Presidente, prendendo il posto di Alberto Dell'Acqua.

Francesco Milleri: Eyes on Ethics, l’impegno trasversale di EssilorLuxottica

Francesco Milleri: la piattaforma Eyes on the Planet raccoglie la visione di sostenibilità di EssilorLuxottica costruita intorno "a importanti capisaldi come la carbon neutrality, la circolarità, l'accessibilità alle cure oculistiche nel mondo, l'inclusione e l'etica"

Francesco Milleri

Francesco Milleri: EssilorLuxottica per l'etica, impatto positivo per dipendenti, clienti e comunità

La circolarità, la buona vista nel mondo, l'inclusione e l'etica: come ricordato in diverse occasioni dall'AD Francesco Milleri, su questi "importanti pilastri" EssilorLuxottica ha costruito giorno dopo giorno il proprio impegno nell'aiutare le persone "a vedere meglio, vivere meglio e godere appieno della vita". L'etica in quest'ottica non può che rappresentare "una priorità assoluta" perché ha un impatto positivo non solo sui dipendenti ma anche su milioni di clienti e consumatori in tutto il mondo. "Per decenni ci siamo impegnati a costruire la nostra Azienda sull'integrazione verticale, per avere controllo su ogni punto del processo", si legge sul sito di EssilorLuxottica: da qui la consapevolezza di poter garantire ovunque opera una produzione responsabile, materiali di altissima qualità e i più rigorosi standard di qualità e sicurezza. L'impegno per l'etica si estende anche ai dipendenti e ai consumatori, a riprova di quanto espresso in diverse occasioni anche dall'AD Francesco Milleri: il vostro benessere è il nostro lavoro. Chiunque acquisti una montatura o un paio di lenti in una delle sedi del Gruppo o effettui un esame della vista da uno dei suoi medici affiliati può infatti contare sui migliori metodi e materiali, sulle tecnologie più avanzate e sulla massima attenzione da parte dei professionisti che vi lavorano.

Francesco Milleri: EssilorLuxottica, il nostro impatto locale ha un impatto globale

La supply chain verticalmente integrata, i dipendenti, i clienti: l'impegno di EssilorLuxottica per l'etica, supportato fortemente anche dall'AD Francesco Milleri, arriva anche alle comunità nei 150 Paesi in cui opera: non solo in quanto realtà imprenditoriale, ma anche come solido partner di riferimento per creare nuove opportunità, un vicino di casa affidabile, promotore degli interessi locali. "Il nostro impatto locale ha un impatto globale": non a caso il Gruppo guidato da Francesco Milleri opera nell'ottica di creare un futuro migliore e più sostenibile per tutti impegnandosi per contribuire significativamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs) come il 9 (costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile), l'11 (rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili) e il 12 (garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo).

martedì 3 maggio 2022

Alessandro Benetton: “Slater, Schumacher, Ali: vi spiego come mi hanno ispirato”

Può uno sportivo essere fonte di ispirazione per chi ha intrapreso o intende intraprendere un percorso imprenditoriale? Alessandro Benetton risponde alla domanda nel suo ultimo video su Youtube.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: "Le persone a cui ci ispiriamo determinano che tipo di imprenditore saremo"

È stato l'imprenditore statunitense Jim Rohn a dire che siamo la media delle cinque persone che frequentiamo di più. Una frase che per Alessandro Benetton riassume un concetto fondamentale: "Le persone a cui ci ispiriamo - spiega - sono quelle che determineranno che tipo di imprenditore saremo". Il fondatore e Presidente di 21 Invest introduce così il suo ultimo appuntamento di #UnCaffèConAlessandro. Nel video, pubblicato anche sul portale del "Corriere della Sera", rivela quelli che sono i tre grandi personaggi sportivi che più di tutti hanno lasciato il segno nella sua lunga carriera imprenditoriale. Atleti che hanno avuto il merito di raggiungere il successo internazionale non solo grazie al talento sportivo, ma soprattutto per i valori e le idee che sono riusciti a portare avanti. Indicando una tavola da surf alle sue spalle, Alessandro Benetton parla della storia di Kelly Slater, surfista "senza età" che proprio recentemente, a 50 anni, è riuscito a guadagnare il primo posto nella Billabong Pro Pipeline alle Hawaii, tappa fondamentale nel Word Surfing Championship: "Di lui mi ha sempre colpito la capacità di affrontare nuove sfide e di mettersi in gioco. E lo ha fatto anche come imprenditore, quando nel 2014 ha lasciato il suo sponsor QuickSilver per creare il proprio brand di abiti realizzati con materiali recuperati dagli oceani, Outerknow, e puntare tutto sulla sostenibilità quando ancora non era una tendenza che tutte le aziende scopiazzavano".

Alessandro Benetton: per essere leader serve voglia di migliorarsi e fiducia nelle proprie idee

Tra le icone dello sport che l'imprenditore ha avuto la fortuna di conoscere anche Michael Schumacher. Dal 1988 al 1998 Alessandro Benetton è stato Presidente di Benetton Formula. In quegli anni la scuderia di famiglia vince due titoli mondiali piloti proprio grazie alla collaborazione nata con il pilota tedesco, di cui si intravede il casco sullo sfondo: "Mi è stato di esempio per molti motivi - ricorda - primo fra tutti la sua voglia di migliorarsi sempre. Era il tipo di persona che, nonostante fosse arrivato primo o frantumato il record della pista, a fine gara andava da tutti i reparti per parlare e trovare soluzioni per migliorare. Era il leader che tutti avrebbero voluto". Tocca poi al guantone di Muhammad Ali, regalato ad Alessandro Benetton in un incontro fortuito avvenuto negli anni '90 a New York. A ispirare il Presidente di 21 Invest non tanto i risultati ottenuti dal pugile sul ring, quanto l'impatto sociale della sua figura. Ali è infatti noto per essersi rifiutato di combattere nella Guerra del Vietnam sia per motivi religiosi che di opposizione al conflitto. Nonostante l'arresto e la privazione del titolo, ha resistito fino all'annullamento della condanna nel 1971: "Ali ha sacrificato la sua più grande passione, il suo lavoro, per rimanere fedele ai suoi grandi ideali. E ha dimostrato così che un grande leader deve essere disposto a sacrificare tutto per quello in cui crede".

Municipia S.p.A.: l’innovazione digitale per città più sostenibili, efficienti e sicure

Transizione ecologica ed economia circolare si coniugano oggi negli obiettivi green dettati dal PNRR: l'impegno di Municipia S.p.A. per città del futuro più tecnologiche e sostenibili.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: sostenibilità, la vision della società del Gruppo Engineering

Impossibile oggi per le Pubbliche Amministrazioni non tenere conto dell'impatto ambientale e sociale delle loro scelte. La sostenibilità è sempre più un elemento strategico a cui fare riferimento nell'indirizzare le loro linee di governo: Municipia S.p.A. lo sperimenta quotidianamente operando al fianco di Comuni di ogni dimensione nel processo di trasformazione digitale. Fornendo loro metodi e strumenti all'avanguardia, punta a rendere i servizi pubblici locali più efficienti e a concretizzare azioni e progetti necessari per realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 definiti dalle Nazioni Unite. D'altronde, come ricorda anche il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani sui suoi profili social, transizione ecologica ed economia circolare si coniugano oggi negli obiettivi green dettati dal PNRR. Risposte sostanziali alle problematiche derivanti dal modello "consumativo" finora utilizzato arrivano dagli strumenti tecnologici: in questo contesto, osserva il presidente, l'innovazione digitale gioca un ruolo fondamentale nell'incentivare il passaggio a "una cultura-tattica di equilibrio conservativo e rigenerativo".

Municipia S.p.A.: innovazione tecnologica e digitale per un'economia circolare "human centred" e "nature based"

Nell'ottica di Municipia S.p.A. l'innovazione digitale è dunque "in grado di avviare processi organizzativi circolari attraverso modelli di condivisione (sharing economy: nella mobilità e delle fonti energetiche rinnovabili, per esempio), di rigenerazione intelligente e adattiva degli ambiti abitativi e territoriali (circular housing/smart city/smart district/smart land/ brownfields/green communities), di trasporto multimodale (nella mobilità e nel waste-cicle), di controllo energetico e delle risorse idriche (nei contesti privati e pubblici)". Il modello circolare, come spiega il presidente Stefano De Capitani, si estende così "dal contesto tecnologico a quello misurabile del consumo delle risorse e dell'abbattimento degli sprechi, degli scarti e dei prodotti secondari (anche nocivi, come i gas climalteranti) e che, soprattutto attraverso progetti a lungo termine, porta alla riduzione di costi ambientali ed economici che vanno a liberare risorse da reinvestire in obiettivi di crescita virtuosa del territorio": senza dimenticare le buone abitudini che "in generale hanno benefici per lo stile di vita dei cittadini". Le tecnologie non mancano (AI, IoT, blockchain): bisogna però "dare spazio al coraggio di sperimentare e di attuare". In questo gli Enti locali e in particolare i Comuni giocano un ruolo essenziale "come promotori, facilitatori e attuatori dell'economia circolare andando a incentivare filiere, cicli produttivi e di gestione territoriale sostenibili e chiusi, anche partendo da aree settoriali locali". Fondamentali in questa prospettiva, sottolinea infine il presidente di Municipia S.p.A., la realizzazione "di un approccio bottom-up e l'interazione di molteplici attori che instaurino partnership in cui sia elemento portante la cooperazione dei soggetti pubblici e privati, insieme agli stakeholder e agli stessi cittadini".