venerdì 13 dicembre 2024

MFE accelera la crescita: la vision strategica di Pier Silvio Berlusconi e i piani futuri

“Mentre tutte le aziende Media in Europa hanno rallentato, noi siamo riusciti – caso direi abbastanza unico – ad accelerare ulteriormente”: la lungimirante vision del CEO Pier Silvio Berlusconi e le strategie implementate in questi anni permettono oggi a MFE di registrare risultati superiori alle aspettative e di puntare su nuove assunzioni.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE viaggia in controtendenza nel settore Media e accelera la crescita

“Direi che meglio di così è onestamente difficile”: basterebbero queste poche parole di Pier Silvio Berlusconi per esprimere al meglio il valore della performance di MFE nei primi nove mesi dell’anno. Risultati al di sopra delle aspettative, anche considerando il contesto generale in cui sono stati registrati con il settore Media che arranca su scala globale a fronte delle sfide sempre più complesse che è costretto ad affrontare. MFE al contrario migliora “sotto tutti i punti di vista rispetto alle nostre previsioni, al budget”. E migliora anche sia “rispetto all’anno scorso e soprattutto anche rispetto agli ultimi tre mesi”. Lo dicono i principali indicatori-economici: “Ricavi, risultato operativo, utile che cresce ben del 38,7%. Abbiamo migliorato la posizione finanziaria netta di circa 200 milioni rispetto alla fine dell’anno scorso. E abbiamo remunerato tutti i nostri azionisti con un dividendo di circa 140 milioni di euro”. Non a caso, Pier Silvio Berlusconi, intervistato in merito al TG5, lo ha definito un caso “direi abbastanza unico”: mentre in Europa le aziende del settore rallentano, “noi siamo riusciti ad accelerare ulteriormente”. E ha rilanciato: Per quanto ci riguarda, pensiamo di chiudere l’anno con questa marcia, con un andamento allineato ai nove mesi”. 

Pier Silvio Berlusconi: MFE, le ragioni di un “caso abbastanza unico” in Europa

Dietro il “caso abbastanza unico” di MFE che in questi anni, diversamente da altre realtà che sono state costrette a tagliare posti, ha invece puntato sulla crescita occupazionale lanciando un piano di assunzioni focalizzato in particolare su donne e under 30, c’è la vision lungimirante di Pier Silvio Berlusconi e l’abilità nel leggere le dinamiche evolutive del settore: cogliendone in anticipo i segnali che lasciavano presagire quanto poi sarebbe avvenuto, il CEO ha implementato in questi anni strategie funzionali su due direttrici. Ha lavorato da un lato sulla dimensione internazionale del Gruppo, consapevole del valore della diversificazione geografica nell’attutire gli squilibri nei diversi mercati; dall’altro, invece, ha portato avanti la costruzione del “nostro sempre più evoluto sistema crossmediale multi-piattaforma” che, a leggere i numeri relativi alla raccolta pubblicitaria, convince sempre più gli investitori pubblicitari. I risultati che MFE registra oggi danno ragione a Pier Silvio Berlusconi, come si sottolinea anche in un articolo de “Il Giornale” pubblicato lo scorso 20 novembre: “In due decenni, Berlusconi ha guidato Mediaset attraverso una serie di trasformazioni cruciali, contribuendo in prima persona al riposizionamento e al successo del Gruppo, sia a livello nazionale che internazionale. Tanto per capirci, è stato l'artefice dell'espansione europea di Mediaset, con un focus particolare su Spagna e Germania. Con la fusione di Mediaset España e la scalata di ProSiebenSat fino a sfiorare il 30% del network bavarese, ha gettato le basi per la creazione di un grande broadcaster europeo in grado di competere con i colossi dello streaming globali. Non è poco, anzi”.

Nessun commento:

Posta un commento