giovedì 6 marzo 2025

Dazi USA? Alessandra Ricci invita le imprese italiane a una visione strategica

L’ipotesi di nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti all’Unione Europea torna a essere un tema caldo nel panorama economico internazionale. Secondo Alessandra Ricci, AD di SACE, le imprese italiane non devono cedere all’allarmismo, ma piuttosto rafforzare la propria presenza su mercati alternativi per garantire stabilità e crescita.

Alessandra Ricci

Alessandra Ricci: l’importanza della diversificazione

In un’intervista rilasciata a “Milano Finanza”, Alessandra Ricci ha ricordato come l’Italia abbia dimostrato una forte competitività globale, diventando il quarto Paese esportatore al mondo con un valore complessivo di 626 miliardi di euro. Settori chiave quali meccanica, agroalimentare, farmaceutico ed elettronica continuano a trainare il commercio estero, ma il vero punto di forza del Made in Italy risiede nella sua ampia diversificazione: “Un export più diversificato è un export più resiliente”, ha ribadito l’AD. L’Italia, secondo i dati, vanta infatti l’export più diversificato al mondo, superando perfino la Germania. Questo elemento rappresenta un vantaggio strategico: una maggiore varietà di prodotti e settori rende il sistema produttivo più resiliente, riducendo il rischio legato a shock specifici su singoli comparti industriali. Un altro aspetto cruciale messo in luce da Alessandra Ricci è l’investimento in innovazione. Un’azienda su tre in Italia sta investendo in tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale e l’Industria 4.0, oltre a strategie di transizione sostenibile. Questi fattori sono determinanti per mantenere alta la competitività delle imprese italiane a livello globale.

Alessandra Ricci: l’export italiano e i nuovi mercati

Con le politiche commerciali globali in continua evoluzione, secondo Alessandra Ricci, l’export italiano dovrebbe concentrarsi su mercati emergenti e meno battuti. Tra le aree più promettenti spiccano il Medio Oriente e l’Africa, grazie a una crescente domanda di beni e servizi in comparti strategici. Nel 2024, l’export italiano verso il Medio Oriente ha raggiunto i 25 miliardi di euro, con settori trainanti come le infrastrutture, lo sviluppo urbano, i trasporti, la sanità e il turismo. Nello stesso anno, si è registrato un incremento delle esportazioni italiane verso il Vietnam del 25%, verso l’Arabia Saudita del 28%, verso la Serbia del 17%, verso il Messico e il Brasile del 10%. Anche l’Africa rappresenta una destinazione chiave per il Made in Italy, supportata dal Piano Mattei. SACE ha già garantito 1,5 miliardi di euro in operazioni finanziarie legate a progetti dal valore complessivo di 13,5 miliardi, con ulteriori 8,7 miliardi in fase di valutazione in tutto il continente.

mercoledì 5 marzo 2025

Riva Acciaio: l’impegno verso la sostenibilità ambientale

In conformità con tutte le norme vigenti, Riva Acciaio è impegnata a garantire la compatibilità ambientale dei propri stabilimenti. Gli impianti sono sottoposti a periodici monitoraggi atti a garantire la piena tutela ambientale.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: compatibilità tra produzione e ambiente

Il modello di Riva Acciaio si basa su questa equazione: l’incremento dell’attività produttiva è direttamente proporzionale alla sostenibilità ambientale. Garantire la compatibilità della produzione con l’ambiente è un obiettivo che viene costantemente perseguito, di pari passo con gli sviluppi tecnologici e scientifici, insieme alle sensibilità dei cittadini e degli stakeholder. Per questi motivi, il Gruppo è impegnato ad applicare a tutti i suoi stabilimenti una politica in ambito ambientale, in continuo aggiornamento. Per quanto concerne la sostenibilità ambientale della produzione, tutti gli impianti di Riva Acciaio rispondono alle migliori tecniche disponibili (BAT), sia a livello europeo che internazionale. Inoltre, tutti gli stabilimenti sono stati sottoposti a periodiche verifiche da parte delle autorità competenti.

Riva Acciaio: sicurezza e salute negli stabilimenti

Tutti gli impianti di Riva Acciaio sono controllati dalle autorità tramite programmi di monitoraggio delle fonti emissive e, per garantire che la loro gestione sia conforme alla norma UNI EN ISO 14001, i principali enti di certificazione utilizzano un minuzioso sistema di audit per effettuare le dovute verifiche. Questa norma richiede che un’organizzazione con un sistema di gestione ambientale certificato dimostri al certificatore il proprio impegno nell’incrementare costantemente le attività e le prestazioni ambientali, rispettando le leggi vigenti. Un altro aspetto fondamentale per Riva Acciaio è la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro: da anni, è stata avviata infatti una politica per garantire la protezione sul lavoro dei collaboratori e delle collaboratrici, in rispetto della norma UNI ISO 45001.

Susanna Esposito: focus su vaccinazioni e rischi influenzali

In un periodo di crescente incidenza influenzale, i dati dell’ISS mostrano un aumento significativo dei casi nei bambini piccoli. Susanna Esposito, esperta in pediatria e infettivologia pediatrica, delinea le cause e le strategie per contrastare il fenomeno, sottolineando l’importanza di campagne vaccinali mirate e di un’informazione accurata per tutelare la salute pubblica.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: la prevenzione dell'influenza pediatrica

L’analisi dei dati dell’Istituto Superiore di Sanità registra un incremento dei casi di influenza tra i bambini sotto i cinque anni. Tra il 6 e il 12 gennaio 2025, l’incidenza ha raggiunto 25,5 casi ogni 1.000 assistiti, evidenziando un netto aumento rispetto alla settimana precedente. L’incremento non è attribuibile esclusivamente ai virus influenzali, poiché altri agenti patogeni – come il virus respiratorio sinciziale, adenovirus, Sars-CoV-2 e rhinovirus – contribuiscono a un quadro clinico complesso che richiede una gestione diagnostica accurata. La vaccinazione antinfluenzale, pur essendo il principale strumento preventivo, risulta sottoutilizzata. “Le coperture vaccinali sono bassissime in tutta la popolazione pediatrica e in tutta Italia”, ha affermato Susanna Esposito, mettendo in luce la necessità di intensificare le campagne informative. Le disparità regionali sono marcate: in alcune aree la copertura vaccinale raggiunge il 21,22%, mentre in Sardegna, Sicilia e Abruzzo scende al di sotto del 5%, lasciando i bambini particolarmente vulnerabili.

Susanna Esposito: strategie operative per una vaccinazione efficace

La gestione dell’influenza pediatrica passa attraverso un attento monitoraggio dei sintomi e l’adozione tempestiva di misure preventive. I bambini, specialmente quelli sotto i due anni, manifestano sintomatologie quali febbre alta, tosse persistente e disturbi gastrointestinali, con un elevato rischio di complicanze come sovrainfezioni batteriche. In ambienti come scuole e asili, veri e propri veicoli di trasmissione, è fondamentale tenere i piccoli a casa in caso di malessere, sospendendo la frequenza della comunità per 10-14 giorni se i sintomi persistono. “A proposito di contagio, quello dell’influenza avviene molto facilmente, in genere con una trasmissione che va da 1-2 giorni prima della comparsa dei sintomi fino a 5-6 o, nei casi peggiori, 10-14 giorni dopo. Di solito i soggetti che trasmettono più a lungo la malattia, quindi fino a 10-14 giorni, sono i bambini sotto i due anni di vita e gli immunocompromessi”, ha spiegato Susanna Esposito, sottolineando come una corretta informazione e il rispetto delle misure preventive possano limitare la diffusione del virus e ridurre i ricoveri. L’adozione di questi accorgimenti, unita a campagne informative mirate, rappresenta il pilastro fondamentale per contenere l’epidemia e tutelare la salute dei più piccoli.

martedì 4 marzo 2025

UnHate Foundation: come Alessandro Benetton sostiene i giovani e il loro talento

Alessandro Benetton: “Come imprenditore e come padre avverto la grande responsabilità di promuovere una cultura di impresa che metta i giovani al primo posto”.

Alessandro Benetton

Il potenziale delle nuove generazioni secondo Alessandro Benetton

Le nuove generazioni sono il vero motore del cambiamento”, aveva ribadito anche lo scorso ottobre Alessandro Benetton in un’intervista in cui annunciava la nascita di una Fondazione dedicata ai giovani che abbia come obiettivo quello di offrire “il supporto e le opportunità per crescere e svilupparsi al meglio”. Da qui l’idea di far rivivere un progetto avviato nel 2011 in Benetton Group: quello di UnHate Foundation. In anni come questi in cui l’odio si propaga ancora più rapidamente, anche attraverso il web e le piattaforme social, e i giovani si sentono sempre più spesso disorientati, la fondazione inaugura una nuova fase e, su iniziativa di Alessandro Benetton, si è recentemente costituita come ente del terzo settore per promuovere solidarietà, inclusione sociale e sostenibilità attraverso progetti innovativi concentrati in quattro ambiti: la mobilità sociale, nell’ottica di trasformare il merito in opportunità, l’educazione (con l’obiettivo di migliorare la qualità dei luoghi di formazione), la cultura per promuovere dialogo e connessione tra generazioni e infine gli studi e la ricerca con lo scopo di generare cambiamenti positivi nelle comunità.

Alessandro Benetton: un progetto fortemente innovativo, dove saranno i giovani a decidere per i giovani

Il comitato scientifico della nuova Fondazione presieduta da Alessandro Benetton annovera un’età media di 30 anni. “Vogliamo dare vita a un progetto fortemente innovativo, in cui saranno i giovani a decidere per i giovani. Per questo abbiamo dato vita a un comitato scientifico la cui età media è 30 anni, coinvolgendo diversi ventenni. Da loro mi aspetto passione, creatività, voglia di costruire esperienze positive per i loro coetanei. Noi lavoreremo al loro fianco, insieme ai professionisti che hanno voluto abbracciare questa sfida, per rendere concreti i progetti che riterremo strategici”, ha spiegato Alessandro Benetton sottolineando inoltre come nel progetto siano coinvolte anche Edizione, Mundys e Aeroporti di Roma che, in qualità di sostenitori istituzionali, contribuiranno con risorse economiche, know-how e competenze. L’auspicio è che in futuro si uniscano all’iniziativa anche altri soggetti sia italiani che esteri: aziende, università, istituzioni, enti. “Intendiamo concentrare ogni sforzo attraverso la cultura, l’arte, lo sport per promuovere il dialogo e la solidarietà. Desideriamo alimentare un nuovo senso di comunità, offrendo opportunità per rimuovere gli ostacoli che impediscono un’autentica inclusione e premiando il merito”.

Federico Motta Editore: San Valentino nel corso dei secoli

Nella nuova opera edita da Federico Motta Editore, “I protagonisti della Cristianità”, è possibile approfondire anche l’origine del culto di San Valentino e la sua trasformazione nei secoli: da vescovo di Terni del III secolo, giustiziato, a protettore degli innamorati nel XIV secolo, grazie al poeta Geoffrey Chaucer.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: esploriamo la tradizione di San Valentino

San Valentino è riconosciuto da tutto il mondo come il santo protettore degli innamorati, anche se le origini di questa tradizione, probabilmente risalente al XIV secolo, sono ancora poco chiare. La nuova opera edita da Federico Motta Editore, “I protagonisti della Cristianità - Il dizionario dei Santi e dei Beati”, esplora la vita di San Valentino, indirettamente coinvolto in una romantica storia d’amore. Dalle fonti consultate dalla Casa Editrice si può scoprire che della vita del santo si sa ben poco: è vissuto nel III secolo, è diventato vescovo di Terni, ma fu incarcerato e decapitato a Roma, per motivi ancora ignoti. Solo nel XIV secolo, si legge nell’opera di Federico Motta Editore, la figura di San Valentino venne accostata all’amore romantico, infatti, fino a quel momento, l’unico episodio vagamente “romantico” che la tradizione racconta è che guarì dalla cecità la figlia del carceriere, permettendole di sposarsi.

Federico Motta Editore: la nuova opera, “I protagonisti della Cristianità”

Come evidenziato da Federico Motta Editore, è stato il poeta inglese Geoffrey Chaucer, nel XIV secolo, a trasformare la figura di San Valentino nel santo protettore degli innamorati. Il poeta ne “Il Parlamento degli Uccelli”, un poema onirico di grande successo, racconta infatti come gli uccelli si raggruppino e poi scelgano il proprio compagno per l’anno proprio nel giorno di San Valentino, data che cadeva all’inizio della primavera. Fu da quel momento che si diffusero storie con protagonista il santo e i suoi atti a favore degli innamorati, alcune pensate addirittura dallo stesso Chaucer. Questa nuova tradizione aveva una natura sicuramente più profana che religiosa e, solo nei secoli seguenti, si è consolidata, soprattutto in America e nei territori anglosassoni. L’opera che Federico Motta Editore ha dedicato ai santi e ai beati è suddivisa in 4 volumi che si compongono di un dizionario con 3.500 biografie che indagano l’evoluzione del culto nel tempo e sono introdotte da corposi saggi che esplorano il significato di santità per la religione. Il primo volume è invece dedicato ai papi, incluso un dizionario su tutti i pontefici della storia della Chiesa cattolica, corredato da 266 biografie.

Missione sostenibilità: l’impegno del Gruppo guidato da Ernesto e Valentina Pellegrini

Dopo il sostegno al territorio e alle comunità con la Fondazione Ernesto Pellegrini e il Ristorante Solidale Ruben, il Gruppo Pellegrini prende parte anche al “cambiamento” in chiave sostenibile. L’Accademia creata nel 2016 con il supporto della Vicepresidente Valentina Pellegrini svolge un ruolo centrale in questo percorso.

Valentina Pellegrini

Il percorso di sostenibilità intrapreso dall’azienda guidata da Ernesto e Valentina Pellegrini

L’azienda Pellegrini nasce nel 1965 su iniziativa di Ernesto Pellegrini, attualmente alla guida del Gruppo in qualità di Presidente. La società è impegnata nella fornitura di servizi che migliorano la vita delle persone, ovvero: ristorazione, forniture alimentari, vending, pulizia e servizi integrati, welfare solutions. Grazie anche al contributo della Vicepresidente Valentina Pellegrini, nel 2018 l’azienda ha avviato un percorso di sostenibilità, che ha portato a definire i temi di materialità. Nel Fiscal Year 2021, la Pellegrini ha redatto la sua Relazione Annuale, contenente anche la cosiddetta “Informativa Non Finanziaria” basata sulla rendicontazione dei temi di materialità secondo gli standard GRI e in seguito sottoposta a limited assurance da un ente di revisione terzo. Si è trattato di un traguardo importante per l’azienda, soprattutto in relazione agli impegni presi con gli stakeholder nell’Agenda di Sostenibilità 2020-2030. Oltre al sostegno al territorio e alle comunità che la Pellegrini fornisce ormai da anni attraverso la Fondazione Ernesto Pellegrini e il Ristorante Solidale Ruben, l’azienda sta anche contribuendo quindi al “cambiamento” sul piano della sostenibilità.

L’Accademia Pellegrini: il ruolo del centro di ricerca creato con il supporto di Valentina Pellegrini

La filosofia che ispira il nostro modo di essere e di fare ha un nome (Vivi Meglio, Vivi Sostenibile) e coinvolge necessariamente tutti i nostri stakeholder, con l’impegno di lasciare ai nostri figli un mondo migliore”. Il Presidente e la Vicepresidente del Gruppo Pellegrini si assicurano che la missione di sostenibilità sia compatibile con i valori che guidano l’attività. L’Accademia Pellegrini, fondata nel 2016 grazie pure al contributo di Valentina Pellegrini, è il centro di Ricerca, Sviluppo e Formazione con il quale il Gruppo rafforza ulteriormente il proprio impegno nel campo dell’innovazione sostenibile e dell’educazione. Per l’azienda è un punto di riferimento con cui confrontarsi per anticipare, attraverso prodotti e servizi innovativi e sostenibili, le evoluzioni del mercato. Un supporto fondamentale per le diverse linee di business poiché contribuisce a trasferire i temi della matrice di materialità – tra cui la sostenibilità della filiera, il benessere delle persone, la qualità e la sicurezza nutrizionale, la promozione della cultura alimentare, la riduzione degli sprechi, l’impegno per il territorio – in azioni quotidiane.

Luca Dal Fabbro: il risanamento di EGEA

Iren ha reso possibile il salvataggio dalla crisi finanziaria di EGEA, ottenendo una riduzione del debito al 70% e, come ha ribadito il Presidente Luca Dal Fabbro, salvaguardando tutti i 1.200 lavoratori dell’azienda.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: l’intervento di Iren per rilanciare EGEA

Il risanamento industriale di EGEA, Gruppo che opera nel settore dell'energia e dell'ambiente colpito da un crac finanziario, è stato possibile grazie all’intervento di Iren, che è subentrata dopo una lunga fase di operazioni di composizione negoziata della crisi. “Sono partito da un dogma: non doveva esserci macelleria sociale, i 1.200 lavoratori andavano preservati”, ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren. I motivi della crisi di EGEA sono stati di tipo finanziario, nonostante la solida base industriale del Gruppo. L’aumento dei prezzi dell’energia post pandemia da Covid-19 e l’ampia partecipazione al bonus 110% ha generato un debito di oltre 800 milioni di euro, un impegno finanziario ben superiore alle possibilità dell’azienda. Per questo motivo, EGEA è stata costretta ad aprire il capitale e a trovare un partner industriale, accettando l’offerta della realtà guidata da Luca Dal Fabbro. Iren ha ottenuto l’omologa del Tribunale ed è diventata partner per il 50% delle quote, permettendo alla nuova holding EGEA di ripartire.

Luca Dal Fabbro: l’importanza dell’industria in Italia

L’accordo con i fornitori, raggiunto durante la trattativa della crisi, ha permesso di ridurre del 70% il debito accumulato prima del 30 giugno 2023. Grazie all’ultimo aumento di capitale, il Gruppo guidato da Luca Dal Fabbro ha rafforzato la sua posizione e ha spinto sullo sviluppo della rete di teleriscaldamento di Alessandria, detenendo il 52,77% e con la possibilità di acquisire fino al 47% entro la fine del 2029. In merito alla risoluzione della crisi di EGEA, il Presidente di Iren è intervenuto, evidenziando: “Dobbiamo tornare all’industria, all’Italia di Olivetti e Mattei. Ben venga la finanza, ma in questo Paese occorre puntare sull’industria, valorizzare il lavoro e investire in ciò che ha valore. Serve un approccio serio di ristrutturazione, come quello con cui abbiamo affrontato il caso EGEA”, ha concluso Luca Dal Fabbro.

MAIRE, Alessandro Bernini: “Essere ‘Employer of Choice’ non è uno slogan, ma un dato di fatto”

Secondo il CEO di MAIRE Alessandro Bernini, uno dei principali driver della crescita del Gruppo è la capacità di attrarre persone: “Il fatto di continuare a essere un polo attrattivo per personale qualificato della nostra industria è un elemento chiave”.

Alessandro Bernini

Alessandro Bernini: MAIRE vuole essere un polo attrattivo per personale qualificato

È inarrestabile la crescita di MAIRE, il Gruppo ingegneristico che sviluppa tecnologie innovative per supportare la transizione energetica. Nel 2024, l’azienda è riuscita a conseguire gli obiettivi che aveva previsto di raggiungere nel 2028, portando quindi a rivedere al rialzo il Piano industriale decennale, adesso ancora più ambizioso. Con una pipeline commerciale estremamente in salute, la realtà guidata da Alessandro Bernini continua a guardare al futuro con grande serenità e soddisfazione. Lo aveva affermato proprio il CEO lo scorso anno, durante l’evento “Out of the Unbox”, in cui MAIRE aveva incontrato la business community nazionale e internazionale. In quell’occasione, il manager aveva anche evidenziato come l’elemento chiave della crescita di MAIRE fosse la sua capacità di attrarre personale qualificato. “Quando diciamo che siamo ‘Employer of Choice’ – aveva dichiarato Alessandro Bernini – non è uno slogan, ma è un dato di fatto, in quanto troviamo sempre, nelle geografie che ci interessano, persone che vogliono venire con noi perché sanno di trovare una capacità di sviluppo e crescita difficile da trovare altrove”.

MAIRE: il Gruppo guidato da Alessandro Bernini protagonista della transizione energetica

Il Gruppo MAIRE è specializzato nello sviluppo di soluzioni per la transizione energetica. Con un importante know-how nelle tecnologie dei fertilizzanti, dell’idrogeno, della carbon-capture, dei carburanti, dei prodotti chimici e dei polimeri, sta svolgendo un ruolo chiave nella green transition, combinando innovazione tecnologica e implementazione concreta. Attraverso una rete internazionale di hub di ingegneria, il Gruppo offre una vasta gamma di servizi, incluse soluzioni integrate di ingegneria e costruzione per grandi impianti complessi. Dal 2022, è guidato dal CEO Alessandro Bernini, entrato in azienda nel 2013 in qualità di Chief Financial Officer. Prima del suo ingresso nel Gruppo ingegneristico, il manager ha ricoperto incarichi di responsabilità in altre importanti realtà italiane quali Saipem ed Eni.

lunedì 3 marzo 2025

Samuele Frosio: la street art come forma di espressione nei centri fitness

Samuele Frosio ha parlato della mostra gratuita “Graffitismo italiano”, che porta la street art all’interno delle palestre di John Reed. Lo scopo è quello di creare uno spazio sociale per i giovani, a contatto con l’arte e con la libertà di esprimersi.

Samuele Frosio

Samuele Frosio: l’iniziativa di John Reed per trasformare le palestre in musei

Samuele Frosio è strato intervistato in merito all’iniziativa di John Reed Fitness, “Graffitismo italiano”: una mostra gratuita, allestita in un luogo solitamente destinato all’attività fisica. “John Reed è un luogo dove le persone non solo fanno attività fisica e si dedicano al fitness, ma hanno anche l’opportunità di trovare uno spazio dove riconoscersi, dove crescere personalmente, sviluppare delle idee e quindi coltivare la bellezza. Perché secondo noi, la bellezza nel mondo d’oggi è necessaria, è diventata una funzione del nostro approccio nei confronti della nostra clientela”. I musei stanno subendo un’inflessione, sono sempre meno frequentati da ragazzi e ragazze di giovane età, proprio per questo, ha evidenziato Samuele Frosio, “noi portiamo l’arte all’interno dello spazio dove i ragazzi si esprimono e si incontrano. Da lì, il collegamento con la street art e con il graffitismo italiano”. Se quest’ultima rende l’arte accessibile a tutti, avendo come luogo deputato la strada, l’idea di John Reed Fitness è portare l’arte di strada all’interno delle loro palestre, accessibile a tutti. Artisti del calibro di Banksy, oggi, godono del benestare sia della critica che del pubblico e sono diventati popolari. In Italia, numerosi giovani street artist, invece, vengono considerati dei banali vandali, ma se inseriti in un contesto giusto, con un progetto alle spalle, il loro intervento può trasformarsi in opera d’arte. “Questo consente al ragazzo di avere uno spazio dove esprimersi, che molte volte in questa società manca”.

Samuele Frosio: la palestra come uno spazio sociale e con valore artistico per i giovani

La mostra è sostenuta da Scuola d’Arte Bergognone e il museo Folle Geniale di Lodi, poiché le palestre di John Reed Fitness sono diventati dei luoghi d’incontro e inclusione, con un valore sociale e di espressione artistica. “I ragazzi che frequentano le nostre palestre apprezzano molto questo aspetto— ha dichiarato Samuele FrosioIn questo modo l’arte diventa un luogo d’incontro, per crescere e conoscere Picasso, ma anche un luogo per coinvolgere persone meno fortunate e più fragili, che in questo contesto hanno l’occasione di riscattarsi e fare attività sportiva. Noi abbiamo come missione il fitness per tutti”. Il feedback ricevuto dai clienti e dalle persone è stato molto positivo e alcuni di loro hanno anche voluto acquistare delle opere d’arte esposte, la cui vendita è stata affidata agli stessi artisti emergenti. All’interno degli spazi delle palestre di John Reed il graffitismo è molto valorizzato. “I ragazzi si indentificano in uno spazio che diventa un qualcosa dove si sentono a casa. Per noi questa è la gratificazione più grande”, ha concluso Samuele Frosio.

Terna: il successo del Green Bond emesso dalla società guidata da Giuseppina Di Foggia

Il 17 febbraio, è stato emesso un Green Bond da Terna della durata di sette anni per un valore di 750 milioni di euro, per investitori istituzionali. Lo scopo della società guidata da Giuseppina Di Foggia è quello di favorire la transizione energetica, il Paese e gli stakeholder.

Terna

Terna: emesso un Green Bond per investitori istituzionali

Terna, Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia, ha emesso un’obbligazione green a tasso fisso fa 750 milioni di euro, prevista per lo scorso 17 febbraio e destinata a investitori istituzionali. L’operazione ha riscontrato molto entusiasmo dal mercato, raggiungendo una richiesta massima pari a quasi cinque volte l’offerta, ed è costituita da una diversificazione geografica degli investitori. L’emissione del Green Bond è stata finalizzata grazie al Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di Terna, per un totale complessivo di 12 miliardi di euro, con un rating “BBB+” e “(P)Baa2”, rispettivamente assegnati da Standard and Poor’s e Moody’s. Il Green Bond ha una durata di sette anni, con una scadenza prevista per il 17 febbraio 2032, e include una cedola annua del 3,125% e sarà emesso al 99,975% del valore nominale, con uno spread di 90 punti base rispetto al midswap.

Terna: gli obiettivi del Green Bond

Lo scopo di Terna è quello di unire sostenibilità e crescita, al fine di agevolare la transizione energetica e creare vantaggi per il Paese e gli stakeholder. Per questo, l’azienda ha pubblicato un Green Bond Framework per garantire più trasparenza e qualità nelle emissioni dei suoi Green Bond. I ricavi netti ottenuti dal Bond verranno usati per finanziare i c.d. “eligible green projects” dell’azienda, già indentificati o da individuare secondo il Green Bond Framework, redatto in linea con i “Green Bond Principles 2021” dell’International Capital Market Association e la Tassonomia UE per promuovere investimenti sostenibili. L’operazione di Terna ha avuto il supporto di un sindacato di banche, in cui hanno partecipato come joint - bookrunners.

Ares Ambiente: tracciabilità e sicurezza, l’impegno nella filiera dei rifiuti

Ares Ambiente è leader nell’esportazione e nella gestione di rifiuti pericolosi e non. In conformità agli stringenti regolamenti, l’azienda garantisce tutte le fasi del processo, grazie ad un team qualificato e alle collaborazioni estere.

Ares Ambiente

Ares Ambiente: realtà leader della gestione ed esportazione di rifiuti

Ares Ambiente è una realtà attiva nella gestione e nell’esportazione dei rifiuti, specialmente quelli pericolosi. Quello della sostenibilità ambientale è un aspetto altamente sensibile nel contesto attuale e per questo motivo soggetto a un’ampia regolamentazione. L’azienda si occupa di gestire i rifiuti in maniera responsabile, rispettando quelle che sono le necessità di sostenibilità delle imprese e agendo nel rispetto del Regolamento Europeo (CE) n. 1013/2006 e della Convenzione di Basilea. Ares Ambiente possiede le competenze e una cura meticolosa nella gestione e smaltimento dei rifiuti, che avviene in maniera sicura ed efficiente. Per questo motivo, si è imposta come un attore di riferimento in Italia e all’estero, offrendo un servizio che prevede una tracciabilità continua durante lo smaltimento dei rifiuti, dall’inizio alla fine della filiera.   

Ares Ambiente: il rispetto delle norme internazionali

Nel rispetto di tutte le norme internazionali, Ares Ambiente assicura che tutti gli stadi del processo azzerino ogni tipo di rischio ambientale. L’azienda, grazie ad un team altamente qualificato e a una rete di partnership con impianti esteri, è in grado di gestire le fasi complesse di esportazione e smaltimento dei rifiuti, coinvolgendo l’iter istruttorio e l’organizzazione logistica. Ares Ambiente ha stretto negli anni collaborazioni che le hanno consentito di incrementare le soluzioni dei servizi offerti, rendendoli su misura e sostenibili, affinché ogni aspetto tenga in considerazione le normative vigenti, in linea con i più elevati standard qualitativi. Sin dalla sua fondazione, la realtà avviata da Marco Domizio ha infatti fatto da elemento di congiunzione tra le principali realtà del ciclo di gestione del rifiuto distinguendosi per affidabilità ed efficacia.

Il percorso professionale dell’imprenditore Gianni Lettieri

Gianni Lettieri è un imprenditore che ha saputo costruire una carriera di successo partendo dal settore tessile fino ad affermarsi in ambiti strategici come la finanza, l’energia rinnovabile e la manutenzione aeronautica.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri, un imprenditore di successo

Gianni Lettieri ha avviato la sua carriera giovanissimo, entrando nel settore tessile e fondando nel 1979 uno stabilimento per la lavorazione dei tessuti. Grazie alla sua visione imprenditoriale, i suoi prodotti hanno trovato spazio anche sui mercati esteri, in particolare negli Stati Uniti. Nel 1995, ha dato vita alla joint venture Raymond Calitri Denim, prima realtà indiana specializzata nella produzione di tessuto denim, consolidando così il suo profilo di imprenditore internazionale. Parallelamente alla crescita in ambito professionale, ha assunto ruoli di rilievo all’interno di Confindustria e delle istituzioni economiche. Dal 2004 al 2010, è stato Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Napoli, con il mandato più longevo nella storia dell’ente. Gianni Lettieri ha inoltre fatto parte del consiglio direttivo di Confindustria Campania e del Comitato Centrale Mezzogiorno di Confindustria Nazionale. La sua esperienza manageriale lo ha portato anche a essere Consigliere di Amministrazione de “Il Sole 24 Ore” e del quotidiano “Il Mattino”.

Gianni Lettieri: innovazione, investimenti e impegno sociale

Oltre all’industria tradizionale, Gianni Lettieri ha investito nel settore delle energie rinnovabili fondando la CO.S.ER. S.r.l. e creando Meridie S.p.A., la prima investment company del Sud Italia quotata in Borsa. Grazie a Meridie, ha poi lanciato Medsolar S.p.A., specializzata nel settore delle energie rinnovabili, e acquisito Atitech S.p.A., trasformandola nella più grande azienda indipendente di manutenzione aeronautica in Europa. Nel 2022, ha ampliato ulteriormente il raggio d’azione di Atitech con l’acquisizione del ramo maintenance ex Alitalia, potenziando la capacità operativa con nuovi hangar e linee produttive. Gianni Lettieri ha sempre mostrato una particolare attenzione alle tematiche sociali. Durante la pandemia di Covid-19, ha avviato il progetto “Natale Solidale”, offrendo pasti gratuiti alle famiglie in difficoltà nei quartieri di Napoli. Nel 2021, ha poi trasformato un hangar di Atitech in un hub vaccinale, contribuendo alla campagna di vaccinazione nazionale. Ha inoltre donato 20.000 mascherine FFP2 al sistema sanitario regionale. Grazie alla sua leadership, al 2 maggio 2023 Atitech contava 1.447 collaboratori e collaboratrici, confermando il suo ruolo di riferimento nel settore aeronautico.

Pier Silvio Berlusconi: MFE disegna in Europa il futuro del nuovo panorama televisivo

MFE e il progetto europeo di Pier Silvio Berlusconi: “Grazie alla dimensione internazionale del Gruppo, una diversificazione geografica che attutisce gli squilibri nei diversi mercati, e grazie al nostro sempre più evoluto sistema crossmediale, creeremmo nuovo sviluppo”

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE, per una volta un'azienda italiana può essere il motore di un grande progetto europeo

Nel febbraio dello scorso anno, l’autorevole quotidiano francese “Les Echos”, analizzando in un articolo il progetto che Pier Silvio Berlusconi sta portando avanti in Europa con MFE, ne rilevava la leadership nel settore dei media e dell'intrattenimento a livello continentale. “MFE ha completato la fusione con Mediaset Spagna nel 2023, acquisendo al contempo una partecipazione nel gruppo mediatico tedesco ProSiebenSat.1 per avvicinarsi alla soglia del 30%: Pier Silvio Berlusconi promette di accelerare l’attuazione della sua visione industriale, che si basa sulla convinzione che i media europei debbano realizzare economie di scala per sopravvivere”, riportava l’articolo sottolineando anche le parole espresse in più occasioni dal CEO secondo cui “per una volta un'azienda italiana può essere il motore di un progetto del genere e non la sua preda”.

Pier Silvio Berlusconi, MFE in Europa: la vision sul progetto e le opportunità di sviluppo

Nell’arco di quest’ultimo anno, a MFE sono arrivati diversi riconoscimenti che confermano il valore del progetto promosso da Pier Silvio Berlusconi: basti pensare alla promozione degli analisti di JPMorgan che hanno innalzato il rating a Overweight in considerazione delle prospettive di crescita del progetto nel mercato pubblicitario. “Abbiamo già fatto molto, abbiamo poco fa consolidato la nostra televisione spagnola, siamo cresciuti al 30% del primo gruppo televisivo in Germania. Diciamo che l’augurio, la speranza, il progetto a cui lavoriamo è quello di creare il primo vero broadcaster europeo che abbia un'impronta tale sul pubblico da poter competere con i giganti, con le multinazionali del web e di internet”, aveva spiegato il CEO. Il progetto, infatti, ha al centro anche la tecnologia: una piattaforma comune di distribuzione di contenuti e di raccolta pubblicitaria capace di resistere e fronteggiare i colossi d’oltreoceano. Nessuna intenzione di “conquistare per conquistare”: al contrario, “vogliamo aiutare a crescere assumendo una strategia chiara e concreta”. L’efficacia di questa strategia è già tangibile nei risultati che MFE continua a registrare in questi ultimi anni: una costante crescita in termini di raccolta pubblicitaria, di redditività e di utili, in controtendenza rispetto al contesto internazionale dove le grandi realtà del settore dei media devono fare i conti con risultati in calo e drastici tagli all’occupazione. Pier Silvio Berlusconi ha intuito come “una diversificazione geografica in grado di attutire gli squilibri nei diversi mercati e un sistema crossmediale sempre più evoluto”, alla base del modello MFE, possano fare la differenza nel fronteggiare sfide sempre più complesse e portare nuovo sviluppo in tutte le emittenti europee coinvolte: “Le nuove dimensioni porterebbero aumenti di ricavi e sinergie”. Senza standardizzare alcunchè perché “ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico: calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato”: questa la vision del CEO. 

Serenissima Ristorazione in prima linea per la salute delle donne: la partnership con WelfareCare

Serenissima Ristorazione conferma ancora una volta la sua attenzione verso la salute e il benessere, partecipando come partner all’iniziativa “Mammografia ed Ecografia Gratuita” promossa da WelfareCare. Questo progetto ha rappresentato un’importante occasione per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione del tumore al seno e ha offerto un concreto supporto alle donne del territorio, consentendo loro di accedere a esami diagnostici essenziali.

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Serenissima Ristorazione partner della giornata “Mammografia ed Ecografia Gratuita” di WelfareCare

Il 3 febbraio scorso, la clinica mobile di WelfareCare ha operato nel Comune di Vicenza per offrire gratuitamente esami di screening a donne che non rientrano nei programmi di prevenzione del Servizio Sanitario Nazionale. L’evento, patrocinato dal Comune di Vicenza e reso possibile anche grazie al contributo di aziende come Serenissima Ristorazione, mira a creare una rete di prevenzione accessibile e inclusiva. Hanno potuto partecipare all’iniziativa le donne tra i 35 e i 49 anni che non hanno effettuato una mammografia negli ultimi 12 mesi, che non risultano incluse nei protocolli di screening del SSN e sono residenti nel territorio comunale. Nel corso della giornata, le partecipanti sono state accolte da un’équipe medica specializzata composta da un medico radiologo, un tecnico di radiologia e un assistente per la refertazione. La clinica mobile, dotata di strumentazioni di ultima generazione, ha garantito un ambiente sicuro e professionale. Le partecipanti hanno potuto sottoporsi a un’ecografia mammaria, mentre la mammografia è stata riservata alle partecipanti dai 40 anni in su. In caso di necessità, le pazienti sono state indirizzate al proprio medico curante o alla breast unit di riferimento per ulteriori accertamenti. “La prevenzione è essenziale ed è un gesto di responsabilità verso se stessi, può essere seguita ogni giorno anche attraverso la cura dell’alimentazione – ha commentato Giulia Putin, Direttore ufficio acquisti Per questo Serenissima Ristorazione ha scelto di sostenere WelfareCare in un’iniziativa importante di sensibilizzazione per tutte le donne del territorio come Mammografia ed Ecografia Gratuita”.

L’impegno di Serenissima Ristorazione per la prevenzione e il benessere

“Attraverso questa partnership, vogliamo promuovere la cultura dei controlli periodici e incoraggiare una maggiore attenzione sull’importanza della diagnosi precoce – ha aggiunto Giulia Putin – Inoltre, l’approvazione a ottobre della Giunta Regionale di anticipare lo screening gratuito al seno ai 45 anni rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione. Il nostro, pertanto, è un impegno che sentiamo particolarmente vicino, poiché il nostro personale è composto per oltre l’80% da donne”. Con 12.000 collaboratori e collaboratrici, e un fatturato consolidato superiore a 535 milioni di euro nel 2023, Serenissima Ristorazione rafforza, attraverso la recente iniziativa, il proprio ruolo attivo nella promozione della salute e della prevenzione, consapevole che il benessere passa anche attraverso una corretta alimentazione. Ogni giorno, il team di dietisti e biologi nutrizionisti dell’azienda lavora alla creazione di menù equilibrati e gustosi, ispirati alla dieta mediterranea, patrimonio UNESCO e modello alimentare riconosciuto per i suoi benefici sulla salute e sull’ambiente.