L’AD di Snam Stefano Venier porta il Piano Strategico 2025-2029 in Europa, Australia e Stati Uniti. L’obiettivo è la realizzazione di un’infrastruttura multi-molecola, resiliente e pronta per il futuro, mantenendo sempre le persone al centro della strategia e creando valore per tutti gli stakeholder.
Stefano Venier: Snam, roadshow internazionale con gli investitori
In un post su LinkedIn, l’AD di Snam Stefano Venier racconta il roadshow internazionale promosso nelle scorse settimane per presentare il nuovo Piano Strategico 2025-2029 anche in Europa, Australia e Stati Uniti: sono stati circa 70 gli investitori istituzionali coinvolti che, come sottolinea l’AD nel post, hanno apprezzato la chiarezza, la resilienza e la lungimiranza della vision di Snam. Il Piano Strategico 2025-2029 prevede investimenti per 12,4 miliardi di euro con l’obiettivo di implementare un’infrastruttura paneuropea “in grado di gestire molecole tradizionali e decarbonizzate come gas naturale, biometano, idrogeno e CO₂, garantendo sicurezza e sostenibilità e soddisfacendo al contempo l'evoluzione della domanda energetica”. Fondamentale, come ha ricordato Stefano Venier, sarà il contributo delle società di Snam partecipate presenti lungo i principali corridoi energetici europei. Basti pensare ai progetti che il Gruppo porta avanti a livello internazionale come il SoutH2Corridor o il Callisto Mediterranean CO2 Network, riconosciuti dall’UE Progetti di Interesse Comune.
Stefano Venier: Snam, la vision al 2034
Snam, come ha ricordato l’AD Stefano Venier, guarda ben oltre il 2029: in occasione della presentazione del Piano Strategico 2025-2029, è stato annunciato infatti che tra il 2030 e il 2034 Snam prevede opportunità di investimento fino a 14,7 miliardi di euro, che si aggiungono ai 12,4 miliardi previsti nell’arco di Piano. In totale, quindi, gli investimenti previsti nell’orizzonte 2025-2034 ammontano a circa 27 miliardi di euro, che si concentreranno sul completamento dii progetti per migliorare la sicurezza e la flessibilità del sistema energetico e sul potenziamento degli asset sia in ottica di affidabilità che di resilienza e con l’obiettivo di ridurre al contempo la loro impronta carbonica. Inoltre, si punta all’ampliamento del progetto CCS e alla costruzione della dorsale dell’idrogeno, a condizione che vi siano ritorni adeguati e quadri normativi favorevoli. Iniziative che si inseriscono nel percorso che Snam ha intrapreso sotto la guida di Stefano Venier per guidare l’evoluzione del sistema energetico e disegnare un futuro in cui i suoi asset e gli investimenti anticipino e si adattino all’evoluzione del mix energetico passando dal gas naturale a molecole alternative come l'idrogeno e la CO2. Supportati da investimenti e da un modello climate-adaptive, gli asset resilienti di Snam garantiscono flessibilità e sicurezza energetica a prezzi accessibili.
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