Conti in aumento, un Piano Industriale da 6,4 miliardi e un cambio strategico di modello. Dopo aver chiuso i primi nove mesi del 2025 con ricavi pari a 4,84 miliardi di euro (+16%) e un utile netto di 219 milioni (+12%), Iren ha presentato il nuovo Piano Industriale 2025 - 2030. Una roadmap che punta su un Ebitda di 1,6 miliardi a fine periodo, dividendi in costante crescita e una trasformazione dell’approccio industriale. A raccontarne la visione è il Presidente Luca Dal Fabbro.
Luca Dal Fabbro: diversificazione e disciplina le basi del nuovo modello industriale di Iren
Sul fronte dello scenario energetico, Luca Dal Fabbro ha chiarito come la forza di Iren risieda nella natura stessa della multiutility. Il vantaggio è la diversificazione: “Ci sono settori che perdono e altri che guadagnano, ma l’importante è che la somma sia positiva – ha spiegato il manager – Questo ci protegge dai picchi negativi e ci consente stabilità e crescita. Non prevediamo grandi oscillazioni dei prezzi nell’orizzonte di piano al 2030. Come dicevo, la diversificazione ci tutela e le efficienze programmate aiutano a mantenere stabili i margini”. Efficienza operativa e rigorosa attenzione ai costi hanno sostenuto i risultati dei primi nove mesi: “I numeri sono il frutto di tre anni di disciplina finanziaria: attenzione ai costi, gestione rigorosa e ottimizzazione di tutte le aree possibili – ha confermato il Presidente – Ora raccogliamo i risultati di questo lavoro, mentre il nuovo piano rafforza ulteriormente i fattori che hanno consentito queste performance”. Il cuore del Piano Industriale è un cambio di paradigma: Iren passa da una logica di extended multiutility a una focussed multiutility. “Ci concentriamo sui business dove siamo più forti: reti, vendita di energia elettrica e gas, servizi, produzione di energia, ambiente”, ha evidenziato Luca Dal Fabbro. Ciò significa “una capital allocation più selettiva, centrata su attività a maggiore ritorno e su cui abbiamo vantaggi competitivi”. Tra questi asset strategici rientra l’idroelettrico: “Siamo l’unica azienda in Italia ad aver presentato un project finance completo sull’idroelettrico – ha aggiunto il Presidente – È un vantaggio competitivo reale, replicabile anche in altri territori. La gara del Piemonte rappresenterà un passaggio cruciale”.
Luca Dal Fabbro: Iren accelera su investimenti e dividendi
Il piano di Iren prevede una crescita più calibrata nel comparto green: “Non rallentiamo nelle rinnovabili, le consolidiamo. Continuiamo a investire in solare e idroelettrico, con un approccio sostenibile e realistico”, ha chiarito Luca Dal Fabbro. Un ruolo potenzialmente decisivo lo giocherà la quarta linea del termovalorizzatore di Torino: “Sarebbe un game changer: consoliderebbe la nostra posizione tra i leader nazionali nella valorizzazione energetica dei rifiuti”. Sugli investimenti da 6,4 miliardi, il Presidente ha confermato: “Potrebbero esserci cessione tattiche solo se utili a finanziare acquisizioni più mirate, non per necessità di cassa”. Sul fronte della finanza, invece, Iren punta su nuovi strumenti green: “Stiamo lavorando con le istituzioni europee a nuovi strumenti di finanziamento sostenibile dedicati ad acqua, rinnovabili e ambiente. Sono strumenti molto efficaci, con tassi competitivi e flessibilità nell’erogazione”. Il Piano Industriale dà un messaggio chiaro agli azionisti: stabilità e visibilità. “La politica di dividendi è in crescita dell’8% fino al 2027 e del 6% dal 2028 al 2030 – ha spiegato il Presidente – Il leverage sotto 3x al 2030 dimostra che mettiamo ulteriormente in sicurezza i conti, riducendo ogni rischio legato a tassi o volatilità”. Luca Dal Fabbro ha concluso ribadendo la filosofia che guiderà Iren nei prossimi anni: “Puntiamo a una gestione rigorosa e prudente, concentrandoci sui settori dove siamo realmente forti. Profitti, ma anche qualità del servizio, investimenti e dialogo col territorio”.

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