martedì 10 dicembre 2019

Ridurre le emissioni in Europa è possibile: l’intervento di Claudio Descalzi al Forum ANSA

L'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi, intervenendo sulle grandi tematiche della sostenibilità ambientale e dello sviluppo nel corso del Forum ANSA, si dice fiducioso sugli obiettivi europei di riduzione delle emissioni entro il 2030, prevedendo che probabilmente l'Europa "li raggiungerà prima di quella data".
Claudio Descalzi

Claudio Descalzi interviene sul tema della sostenibilità ambientale

Durante l'incontro, l'Amministratore Delegato di Eni si è soffermato sull'importanza rivestita al giorno d'oggi dalla sostenibilità, che negli ultimi tempi è diventato un tema verso cui molti hanno iniziato a dedicare attenzione. "Tutti parlano di sostenibilità ed esser verdi diventa un fatto ideologico, ma non può essere sulle spalle di un'unica entità, tutti devono contribuire", ha dichiarato Claudio Descalzi, dando risalto al ruolo cruciale ricoperto da un sistema di regole condiviso e dal contributo degli investitori. "L'Eni è già stata trasformata tantissimo ma nel 2030-2040 sarà un'altra cosa, in termini di prodotti e in termini di obiettivi" ha continuato l'AD. "Sarà una società che nel 2050 rispetterà gli obiettivi anche importanti che si sono date le Nazioni Unite in termini di non superare l'1,6 gradi", facendo riferimento all'altro grande tema attuale del riscaldamento globale. Secondo Descalzi, il mondo futuro "ci riserva un sistema energetico e economico completamente diverso, dobbiamo avere la capacità politica, umana di riuscire a darlo a tutti".

Claudio Descalzi: l'intervento al forum ANSA

L'AD di Eni ha proseguito il proprio intervento parlando della questione dei grandi cambiamenti che stanno coinvolgendo il mercato energetico e che rappresentano un'altra grande sfida a cui il Gruppo deve far fronte. Nello specifico della possibilità di produrre energia a partire dai rifiuti, Claudio Descalzi ha precisato che "per come stiamo andando probabilmente non ci nutriremo più di oil and gas ma ci nutriremo di rifiuti. Sarà un mondo completamente diverso". L'Amministratore Delegato si è soffermato, infine, sulla situazione libica, che "non è assolutamente buona, è stazionaria, ma si tratta di una malattia cronica ed è essenziale risolverla perché se soffre la Libia soffre il sud del Mediterraneo e sicuramente anche l'Europa". Il manager ha concluso il proprio intervento, infine, sottolineando quanto sia importante "sedersi a parlare e non guardare a corto ma a lungo termine".

giovedì 5 dicembre 2019

Claudio Descalzi: innovazione e tecnologia, la formula Eni per crescere in ottica sostenibile

L'AD di Eni Claudio Descalzi all'incontro "The Frame, Human Innovation": "Il momento in cui si anticipano le cose è il momento in cui non si fa quello che fanno gli altri: quando segui quello che fanno gli altri arrivi quasi sempre ultimo".
Claudio Descalzi

Innovazione e Digital Transformation: l'esperienza di Eni nelle parole dell'AD Claudio Descalzi

"In Eni abbiamo fatto di necessità virtù": invitato a parlare di innovazione e Digital Transformation in occasione dell'incontro "The Frame, Human Innovation. Idee per nuovi leadership, leader per nuove idee" dello scorso 12 novembre, l'Amministratore Delegato Claudio Descalzi ha ripercorso l'esperienza del Gruppo su questo fronte. Per Eni innovare significa "anticipare" e non "inseguire gli altri" perché "nel momento in cui fai quello che fanno gli altri arrivi quasi sempre ultimo". È quanto il Gruppo ha imparato negli ultimi sei anni, che l'AD non ha esitato a definire "terribili" per il mondo dell'Oil&Gas integrato: "Il settore ha visto infatti i prezzi più bassi di sempre. Eni ha fatto scelte diverse e questo ci ha salvato". Fondamentale l'aver scelto di investire e innovare "sulla parte delle competenze, della ricerca e dell'esplorazione", come ha sottolineato Claudio Descalzi: "Siamo la prima società a livello esplorativo e questo ci ha permesso di ridurre i costi". E in merito l'AD ha ricordato come "nel 2010 quando ho esposto l'idea di puntare sull'esplorazione, ci hanno preso per pazzi". A riprova del fatto di come l'innovazione sia innanzitutto "un atto di fede che poi diventa un atto d'amore", da condividere con tutta l'azienda.

Claudio Descalzi ad "Affari Italiani": l'innovazione è un atto di fede che diventa atto d'amore

L'innovazione in azienda passa anche attraverso lo sviluppo tecnologico. "In quattro anni e mezzo abbiamo investito in ricerca scientifica e aumentato del 40% il numero di ricercatori" ha ricordato Claudio Descalzi nel suo intervento. Qualche dato: "Nel 2014-15 abbiamo iniziato ricerche scientifiche che ad oggi sono già implementabili sul mercato. Siamo stati gli unici a ridurre il debito (del 45%), mentre tutti lo aumentavano. Questo è stato possibile grazie alla riduzione del time to market: noi ci mettiamo due anni e mezzo, tre, ad andare sul mercato con un nostro progetto innovativo, mentre la media è di sei anni". Un risultato che ha portato l'azienda a recuperare gli investimenti in tempi rapidi. E intervistato da "Affari Italiani" a margine dell'evento, Claudio Descalzi ha sottolineato come uno dei settori in cui Eni sta investendo maggiormente sia quello dell'economia circolare e in particolare sulla "capacità di trasformare rifiuti organici in energia". "Abbiamo riconvertito la raffinazione standard in processi più semplici" ha spiegato l'AD: l'essere riusciti "a far penetrare il cambiamento in ognuna delle persone che lavorano in Eni", per citare le sue parole, è stato fondamentale per raggiungere tali risultati, frutto anche delle competenze dei professionisti del Gruppo.

mercoledì 4 dicembre 2019

Maria Elisabetta Alberti Casellati: il Senato accanto alle donne contro la violenza di genere

Una "mattanza di genere agghiacciante e inaccettabile": la battaglia del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati contro femminicidi e violenze sulle donne.
Maria Elisabetta Alberti Casellati

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: il messaggio di Maria Elisabetta Alberti Casellati

Femminicidi e violenza di genere: fin dai primi minuti del suo mandato come Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati non ha mai smesso di riservare la propria attenzione e condannare quelle che sono oggi piaghe sempre più preoccupanti per il Paese. Lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Presidente del Senato è tornato a esprimersi, sottolineando come anche quest'anno il bilancio dei femminicidi in Italia ci restituisca "la fotografia di una agghiacciante e inaccettabile mattanza di genere". Novantasei le vittime nel 2019: una donna uccisa ogni tre giorni. Come sostiene Maria Elisabetta Alberti Casellati, una violenza da fermare "con la formazione, la prevenzione, il contrasto e senza concedere sconti a nessun atteggiamento di sopraffazione, da quello fisico a quello psicologico".

Maria Elisabetta Alberti Casellati: prevenzione e approccio culturale forte per combattere violenza di genere

"Le leggi non bastano se le menti non cambiano": sono le parole con cui il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, in occasione della Giornata internazionale nata per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema, ha invitato a riflettere sulla necessità di uno sforzo congiunto anche a livello educativo, culturale e informativo per debellare questo preoccupare fenomeno. "Nessuna misura penale, processuale o amministrativa potrà mai avere una piena efficacia se, accanto a leggi chiare e pene certe, non vi sarà un impegno altrettanto incisivo sul piano dell'educazione, della cultura e dell'informazione" ha sottolineato il Presidente del Senato. "Occorre una campagna di prevenzione, una campagna di supporto alle donne vittima di violenza" ha concluso Maria Elisabetta Alberti Casellati: "Insomma occorre un approccio culturale molto molto forte che parta dalla famiglia, alla scuola, fino a tutti quelli che sono i protagonisti che sono le nostre istituzioni, le associazioni, un processo culturale forte".

venerdì 29 novembre 2019

Community Group, presieduta da Auro Palomba, è advisor di FCA nell’operazione di fusione tra FCA e Peugeot

La notizia della nomina di Community Group di Auro Palomba ad advisor per la comunicazione di FCA nella fusione con Peugeot è stata diffusa direttamente dall’account Twitter del Gruppo.

Community Group, società leader in Italia nel settore della comunicazione e del reputation management, attualmente presieduta da Auro Palomba, segue in qualità di Advisor per la comunicazione di FCA l'operazione di fusione tra il Gruppo presieduto da John Elkann e Groupe PSA.
Claudio Descalzi

Community Group di Auro Palomba è advisor per la comunicazione di FCA nella fusione con Peugeot

Community Group, realtà multidisciplinare di comunicazione fondata e presieduta da Auro Palomba, è stata scelta come advisor per la comunicazione di FCA a fianco del presidente John Elkann nell'operazione di fusione con Peugeot. La notizia è stata veicolata direttamente dal Gruppo tramite il proprio account su Twitter. Notizia di questi giorni è anche quella di Auro Palomba insignito del quarto posto in Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) nell'ambito della classifica di Pr Consultants di Merger Links. Community Group ha seguito tre operazioni di merge and acquisition tra il secondo semestre del 2018 e la prima metà del 2019, per un controvalore complessivo che supera i 12,5 miliardi di euro.

Auro Palomba: il percorso nella comunicazione istituzionale e aziendale

Ad oggi uno dei maggiori consulenti professionali nel settore della comunicazione di imprese e istituzioni, Auro Palomba comincia la sua carriera lavorativa in qualità di giornalista, scrivendo di economia per realtà di spicco della carta stampata come Il Giornale e Il Messaggero, e arrivando poi a dirigere gli uffici comunicazione di diversi gruppi finanziari. Nel 2001 fonda Community Group, realtà che opera a tutto tondo nella gestione della reputazione e che conduce fino a una posizione di leadership. È membro dell'Advisory Board di Save the Children Italia, professore di comunicazione e componente della Consulta Esperti della Presidenza della Commissione Finanze della Camera dei Deputati. All'estero è inoltre apprezzato in qualità di consigliere ONU presso l'International Center for Science and High Technologies e il Comitato scientifico di Quale Impresa. Auro Palomba ha vinto nel 2017 il premio Financecommunity Awards come Professionista dell'anno nella categoria "Financial PR": nel 2016 tale riconoscimento era stato assegnato a Community Group. Nel luglio 2018 nasce Reputation Science, joint venture con Reputation Manager creata allo scopo di gestire la reputazione web, seguendo una metodologia integrata e secondo principi di tipo scientifico.

Alessandro Benetton: sul canale Youtube parla dei segreti per portare il proprio team al successo

Tre regole per gestire al meglio un team di successo: dare spazio alle diversità, creare una cultura di squadra e dividere i componenti in gruppi non troppo ampi. Ne parla Alessandro Benetton in #UnCaffèConAlessandro.

Per essere un vero leader bisogna smettere di guardare se stessi per concentrare ogni sforzo verso l'obiettivo comune, per guidare la propria squadra con valori solidi e condivisi da tutti: sono i consigli di Alessandro Benetton, imprenditore di successo alla guida di 21 Invest.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: i consigli per essere un buon leader

"Il leader non pensa a essere quello che comanda, pensa a una cosa sola: il team. Un leader senza squadra non può esistere": sono le parole di Alessandro Benetton. L'imprenditore alla guida di 21 Invest ha affrontato il tema della leadership e del gruppo nel suo più recente video di #UnCaffèConAlessandro, rubrica su Youtube che affronta, in pochi minuti, argomenti di attualità e legati al mondo del business. Il video, condiviso anche dal "Corriere della Sera", dà tre suggerimenti fondamentali per essere buoni leader e far funzionare un team. Prima di tutto è necessario tenere a mente che la diversità è un elemento essenziale: come in un'orchestra, mettere insieme elementi differenti tra loro, con peculiarità e capacità dissimili, è importante per essere performanti. Il vero leader sa convogliare tutti verso un unico obiettivo, appiattendo i possibili contrasti. Il secondo consiglio di Alessandro Benetton è di puntare su gruppi piccoli, o assicurarsi di dividere un team più ampio in sezioni più facili da gestire. Infine, il punto più difficile, è creare un insieme di valori, regole e dinamiche comuni: "Per creare una cultura di squadra, oltre a tempo e impegno, ci vuole la partecipazione di tutti gli elementi del team".

I riconoscimenti ottenuti e il percorso professionale di Alessandro Benetton

Alessandro Benetton è fondatore e Managing Partner di 21 Invest (in precedenza 21 Investimenti), tra le prime società italiane di private equity che oggi annovera oltre 90 investimenti completati e 1,6 miliardi di euro di capitali raccolti presso investitori internazionali. L'imprenditore è originario di Treviso ma studia negli Stati Uniti, laureandosi in Business Administration all'Università di Boston. Quattro anni più tardi consegue il Master in Business Administration presso la Harvard School. A Londra avvia la sua carriera in Goldman Sachs International, ma la vera svolta professionale avviene a 28 anni con l'avvio di 21 Investimenti S.p.A. Durante la sua carriera, Alessandro Benetton ha ricevuto diversi riconoscimenti: ha vinto il Premio EY Imprenditore dell'Anno nel 2011, il Premio Vittorio De Sica nel 2014 e il Premio America della Fondazione Italia USA nel 2016. Nel 2008 è stato insignito del riconoscimento "Imprenditori per l'Italia nel mondo" dal Centro di Ricerca Imprenditorialità e Imprenditori dell'Università Bocconi. Di recente ha dato vita a un canale Youtube dinamico, con ospiti interessanti e due video-rubriche intitolate #UnCaffèConAlessandro (per parlare di temi d'attualità in pochi minuti, il tempo di un caffè) e #21ChangeMakers (interviste con protagonisti del cambiamento e dell'innovazione).

mercoledì 27 novembre 2019

Napoli, il Terna Innovation Hub: l’AD e DG Luigi Ferraris all’inaugurazione

L’AD e DG Luigi Ferraris inaugura a Napoli il Terna Innovation Hub: “Fa parte della nostra strategia di portare l'innovazione sul territorio e favorire un collegamento più forte tra l’azienda, le università e le start up locali”.

L'impegno di Terna in innovazione e digitalizzazione raggiunge un'ulteriore tappa significativa con l'avvio del suo secondo Innovation Hub: l'AD e DG Luigi Ferraris a Napoli per l'inaugurazione.
Luigi Ferraris, AD e DG Terna

Napoli, al via il Terna Innovation Hub: la soddisfazione dell'AD e DG Luigi Ferraris

È stato inaugurato lo scorso 7 novembre dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris il Terna Innovation Hub di Napoli: è il primo del Sud e il secondo a cui il Gruppo ha dato vita in Italia. "Siamo orgogliosi di proseguire questo percorso di innovazione che ha l'obiettivo di creare sinergie tra le persone e le professionalità di Terna e le eccellenze del territorio" ha sottolineato l'AD e DG, parlando del progetto. L'obiettivo è "sviluppare idee e percorsi innovativi a beneficio di una rete elettrica sempre più moderna, efficiente, flessibile e sostenibile in grado di favorire la transizione energetica in atto". Come ricordato da Luigi Ferraris, Terna investirà in innovazione e digitalizzazione circa 700 milioni di euro nei prossimi cinque anni.

Innovazione e digitalizzazione: l'impegno di Terna nelle parole dell'AD e DG Luigi Ferraris

"È il nostro secondo Innovation Hub e fa parte della nostra strategia di portare l'innovazione sul territorio e favorire un collegamento più forte tra la nostra azienda, le università e le start up locali" ha spiegato Luigi Ferraris in un'intervista rilasciata al termine della cerimonia di inaugurazione. L'AD e DG di Terna ha evidenziato come l'ottica sia quella di "favorire una contaminazione positiva con nuove idee e nuove soluzioni che ci vengono dalle start up nei processi core della nostra azienda". Nell'Innovation Hub di Napoli si lavorerà in particolare sul Digital to People, ossia la trasformazione digitale dei processi aziendali e l'innovazione degli strumenti nell'area delle Risorse Umane e dell'Organizzazione. Le prime startup selezionate sono sei e svilupperanno progetti di Digital Safety e di Digital Human Resources. L'AD e DG Luigi Ferraris ha parlato anche del valore che la città riveste per il Gruppo: "L'Innovation Hub di Napoli è la conferma dell'importanza di questa città e di questa regione nella strategia di Terna che prevede nei prossimi 5 anni investimenti sulla rete elettrica Campana per oltre 536 milioni di euro".

L’iter professionale di Gianpietro Benedetti e le lauree ad honorem

L’Università di Udine conferma l’importanza della figura imprenditoriale di Gianpietro Benedetti con una laurea honoris causa.

Gianpietro Benedetti, alla guida della multinazionale Danieli S.p.A., è stato definito "l'ideale dell'imprenditore-scienziato": ha ricevuto il dottorato honoris causa dall'Università di Udine per i meriti professionali e per le idee innovative dimostrate nel settore.
Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: la laurea ad honorem conferita dall'Università di Udine

Gianpietro Benedetti è attualmente alla guida di Danieli S.p.A., società con sede a Buttrio attiva nel settore della produzione di impianti siderurgici. A riconfermare il suo ruolo chiave all'interno dell'industria e le sue competenze professionali, l'imprenditore ha ricevuto una laurea ad honorem nel 2000 in Ingegneria Meccanica dall'Università di Trieste e il Diploma M.B.A. in International Business dalla MIB School of Management di Trieste. Gianpietro Benedetti è inoltre dottore honoris causa in Ingegneria Gestionale presso l'Università di Udine per aver contribuito "all'innovazione tecnologica, per la spinta costante alla ricerca applicata, per le idee originali apportate come tecnico progettista, per le numerose invenzioni e i relativi brevetti, e per le elevate capacità organizzative". In occasione della proclamazione, Benedetti è stato definito "l'ideale dell'imprenditore-scienziato", nonché un ottimo interlocutore per un ateneo che desidera essere al servizio della sua comunità. Danieli S.p.A., uno dei gruppi industriali leader nel mondo della produzione di impianti siderurgici, ha nel suo Dna la dedizione, lo spirito innovativo e la propensione ad accettare nuove sfide, caratteristiche insite anche nella figura del suo Presidente e Amministratore Delegato.

Gianpietro Benedetti: l'iter professionale

Oltre ad essere alla guida di Danieli S.p.A., Gianpietro Benedetti è Presidente della Fondazione "ITS - Istituto Tecnico Superiore nuove tecnologie per il Made in Italy, indirizzo per l'industria meccanica ed aeronautica" (Udine) dal 2010. Diplomatosi presso l'Istituto Tecnico "A. Malignani", inizia la sua carriera in Danieli & C. nel 1961 come ingegnere progettista. In seguito a varie promozioni, la crescita professionale lo porta a diventare Co-Amministratore Delegato nel 1986, Direttore Generale nel 1991 e Amministratore Delegato nel 1999. Da settembre 2017 ricopre inoltre l'incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell'Executive Board in Danieli. Affermatosi come figura chiave all'interno della società, Gianpietro Benedetti ha mantenuto negli anni il sistema valoriale dell'azienda, pur portando avanti un costante percorso di crescita e trasformazione. Nel 2018 l'AIST (Association for Iron & Steel Technology) gli ha assegnato la Tadeusz Sendzimir Memorial Medal. È inoltre titolare di numerosi brevetti per macchine e processi per la produzione dell'acciaio, con oltre 80 invenzioni registrate a suo nome.

mercoledì 20 novembre 2019

PFE S.p.A., azienda guidata da Salvatore Navarra, è tra i leader in Italia ed in Europa nel settore Cleaning e del Facility Management

PFE S.p.A., azienda leader in Italia nel settore del Cleaning e del Facility Management, è attualmente guidata da Salvatore Navarra, Presidente del CdA. L'imprenditore è entrato a far parte dell'azienda di famiglia nel 1994, diventandone ben presto una figura chiave all'interno del management aziendale per quanto riguarda i temi dello sviluppo e dell'innovazione.
PFE S.p.A.

Salvatore Navarra: la figura professionale alla guida di PFE S.p.A.

Salvatore Navarra, attuale Presidente del CdA di PFE S.p.A., ha contribuito attivamente alla crescita ed allo sviluppo dell'attività, diventando General Manager nel 2004 e Amministratore Delegato nel 2009. L'azienda è attiva nel settore del Cleaning e del Facility Management da oltre trent'anni. Da un'iniziativa dell'imprenditore è iniziato il processo di internazionalizzazione, tutt'oggi in corso. Il metodo di lavoro brevettato "Clever Job", da lui fortemente voluto contraddistingue l'operato di PFE S.p.A. Da giugno 2013, Salvatore Navarra è Vicepresidente nazionale con delega al settore delle PMI per l'Associazione ANIP. Nel 2015 l'imprenditore ha avviato PFE UK, Società di diritto inglese che opera a Londra attraverso la società CSS, di cui è stato acquisito l'intero pacchetto azionario. All'interno dell'Assemblea Generale dell'EFCI (European Cleaning and Facility Services Industry), ricopre il ruolo di Vicepresidente dal 2016. È attualmente "President Elect" per il prossimo triennio in quanto ne diventerà Presidente dal 2022. Per consolidare le sue competenze di settore e la propensione all'innovazione dell'azienda, l'imprenditore ha partecipato al "Leading Digital Transformation Course" presso l'Innovation Center della Silicon Valley.

PFE S.p.A.: i servizi offerti e il clima aziendale

PFE S.p.A. è una garanzia nel settore del Cleaning e del Facility Management. Questi i principali servizi dell'azienda: Cleaning e Facility Management in ambito pubblico e privato nei settori sanitario, civile ed industriale. La qualità dei servizi offerti è garantita da numerose e significative certificazioni di qualità, nonché dal riconoscimento di solidità aziendale e da quello del rating sulla Legalità rilasciato dalle Camere di Commercio. L'azienda, guidata da Salvatore Navarra fa parte del progetto ELITE di Borsa Italiana, un programma internazionale del London Stock Exchange Group nato in collaborazione con Confindustria e dedicato alle aziende virtuose, caratterizzate da un solido modello di business e da una strategia di crescita ben definita. PFE S.p.A. annovera oltre 5 mila dipendenti, attivi presso mille cantieri dislocati in tutto il territorio nazionale e altri 200 invece operanti all'estero. Grazie alla sensibilità ed all'impegno nel sociale del Presidente del CdA Salvatore Navarra, è attiva una partnership con l'Associazione nazionale "Telefono Rosa" per sensibilizzare in merito alle buone pratiche per dire stop alla violenza sulle donne. In azienda è possibile avvalersi di un percorso formativo ed informativo dedicato ai dipendenti, nonché di uno sportello di supporto per le donne lavoratrici che rappresentano il 68% della forza produttiva.

lunedì 18 novembre 2019

EY Energy Forum: per Luigi Lusuriello la tecnologia non basta, va supportata dal know-how umano

Luigi Lusuriello all’EY Energy Forum: la digitalizzazione in Eni, tecnologia e IA al servizio delle capacità delle persone.

L'Intelligenza Artificiale è sempre più presente in Eni: Luigi Lusuriello, in occasione dell'EY Energy Forum, svoltosi in provincia di Bologna, ha trattato l'argomento sottolineando come la digitalizzazione vada sostenuta da una costante presenza umana e dal know-how delle singole persone.
Luigi Lusuriello

Luigi Lusuriello: Intelligenza Artificiale a supporto delle capacità umane

Intelligenza Artificiale e digital transformation sono sfide che vanno necessariamente affrontate nell'epoca attuale. Per questo l'EY Energy Forum 2019 ha avuto particolare rilievo, riunendo i principali operatori dell'energia e delle Multiutility italiane in un unico evento organizzato a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna. In qualità di Chief Digital Officer di Eni, Luigi Lusuriello è intervenuto sull'argomento. Negli ultimi anni sono sopraggiunti tre fattori: la disponibilità dei dati, la riduzione dei costi dei sensori e la capacità computazionale che è ormai aumentata esponenzialmente. "Questi fattori hanno liberato il potenziale delle tecnologie digitali", ha spiegato il manager, "prima fra tutte l'intelligenza artificiale che è in grado di generare valore dai dati. In Eni utilizziamo tutte le tecnologie presenti sul mercato, dall'IA alla robotica, e lo facciamo per migliorare la sicurezza, l'efficienza operativa e la decarbonizzazione". Durante il suo intervento, Luigi Lusuriello ha inoltre sottolineato che la tecnologia non basta: le persone e le capacità umane devono rimanere al centro dei processi, "perché è l'integrazione tra tecnologie e persone che può veramente liberare il potenziale di questi strumenti." "Questo processo sta già portando risultati e porterà Eni ad essere sempre più competitiva e capace di affrontare con sicurezza le sfide che verranno".

Luigi Lusuriello: l'excursus professionale del manager Eni

Luigi Lusuriello è laureato in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Genova. È Chief Digital Officer di Eni dal 18 settembre 2018. La sua carriera inizia in Agip S.p.A., dove entra in qualità di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria. Seguono diversi ruoli di crescente responsabilità, fino ad arrivare all'incarico di Project Manager, Production Manager e Capo Distretto a Ortona, quest'ultima carica ricoperta anche in Val d'Agri. Dal 2004 il suo curriculum si apre sul fronte internazionale: Luigi Lusuriello è Managing Director di Eni Congo e in seguito di Eni UK. Completa anche la sua formazione con il corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" della Said Business School University di Oxford. Viene nominato Senior Vice President Programma Iraq nel 2011 ed Executive Vice President Operations di Eni dal 2013 al 2018. Assume in seguito il suo attuale ruolo a capo della trasformazione digitale del Gruppo.

Fabrizio Palermo: CDP investe a Genova, le parole dell’AD e DG del Gruppo

L'AD e DG di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo è a Genova per l'inaugurazione della nuova sede del Gruppo: a Palazzo Tursi sottoscrive inoltre quattro accordi attraverso cui rafforzare ulteriormente la vicinanza con il territorio.
Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo: Cassa Depositi e Prestiti inaugura una nuova sede a Genova

L'apertura della nuova sede di Cassa Depositi e Prestiti a Genova "segna per noi un avvicinamento al territorio, che è la filosofia che abbiamo dato al piano industriale": è l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabrizio Palermo a esprimere la propria soddisfazione per il raggiungimento di una nuova tappa nel percorso che il Gruppo ha intrapreso "a partire dalla volontà di mettere il territorio al centro del nostro operato". Dopo l'apertura delle sedi di Verona e ora di Genova, sono in programma nei prossimi mesi quelle di Napoli, Firenze, Palermo, Bari e Torino. Non sono uffici di rappresentanza, ma punti di riferimento operativi al cui interno i professionisti di CDP possono lavorare mettendo a disposizione di aziende e istituzioni locali i prodotti del Gruppo più indicati per rispondere alle loro esigenze: consulenze tecniche e finanziarie, garanzie, servizi di venture capital e private equity per citarne solo alcuni. Un progetto appositamente definito per rinsaldare ulteriormente lo "storico rapporto che unisce CDP ai territori". Come sottolineato infatti dall'AD Fabrizio Palermo, "da oggi rafforziamo ulteriormente avviando un modello di coesione con le pubbliche amministrazioni e le imprese, portando un nuovo schema integrato di professionalità e competenze di Gruppo, fatto di tecnici al servizio del Paese".

CDP a Genova: l'AD e DG Fabrizio Palermo sottoscrive quattro Protocolli di Intesa

"Tutta la comunità delle imprese e le iniziative infrastrutturali, sia su Genova che sul territorio ligure, sono molto significative e fondamentali sia per lo sviluppo del territorio che per noi" ha detto Fabrizio Palermo nel suo intervento a Genova lo scorso 25 ottobre. A Palazzo Tursi l'AD ha inoltre sottoscritto per conto di Cassa Depositi e Prestiti quattro Protocolli di Intesa: uno con il Comune per nuove infrastrutture e smart city e gli altri tre rispettivamente con le tre partecipate Ansaldo Energia, Fincantieri e Saipem. L'ottica è favorire lo sviluppo sostenibile del territorio attraverso il coinvolgimento di queste tre grandi realtà industriali in una serie di progetti finalizzati a "sostenere il rilancio economico del tessuto imprenditoriale, che parte da Genova e interessa la Regione Liguria e tutto il territorio nazionale": ulteriore conferma dell'impegno del CDP nel supportare "le filiere strategiche per lo sviluppo del sistema produttivo italiano". I nuovi investimenti, come precisato dall'AD Fabrizio Palermo, prevedono che il Gruppo fornisca supporto "nella gestione dei progetti e il finanziamento di importanti infrastrutture che abbiamo fatto oggetto di protocolli già firmati un anno fa e che stiamo portando adesso a completezza, alla presenza della Regione e del Sindaco" ha spiegato.

venerdì 15 novembre 2019

Giorno dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate: Maria Elisabetta Alberti Casellati in Friuli

"Il sacrificio dei nostri soldati, il dolore di orfani e famiglie che hanno perso un congiunto nelle foibe, nei campi di prigionia o nei rastrellamenti militari": il discorso del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati al Sacrario di Redipuglia nella Giornata dell'Unità nazionale e della festa della Forze Armate.
Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato

Giorno dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate: Maria Elisabetta Alberti Casellati al Sacrario di Redipuglia

È dovere delle istituzioni "preservare la memoria e il ricordo di tutte le vittime, sia militari che civili". Lo ha ricordato il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, intervenuta lo scorso 4 novembre alla cerimonia per il Giorno dell'Unità nazionale e della festa della Forze Armate. Non dimenticare, ha aggiunto il Presidente del Senato, deve essere "un imperativo comune per sostenere lo sforzo necessario alla costruzione di un Paese sempre più democratico, di un'Europa sempre più solidale, di un mondo sempre più dialogante e multilaterale". Perché proprio a partire "dalla testimonianza di quelle vittime e dagli ideali che loro hanno rappresentato, noi abbiamo costruito l'Italia con quei valori di fratellanza, di pace e di libertà, che loro ci hanno lasciato". Nel ribadire come la ricorrenza del 4 novembre rappresenti "una preziosa occasione per rendere onore al sacrificio dei nostri soldati", il Presidente ha voluto dedicare un pensiero agli orfani, alle famiglie e "a tutti coloro che hanno perso un congiunto nelle foibe, nei campi di prigionia o nei rastrellamenti militari. Vittime di una violenza fratricida ispirata dall'odio, dall'intolleranza e dalla perdita di ogni umanità". L'odio: "Un mostro che si nutre di inganni e pregiudizi, che cresce nell'indifferenza e nella colpevole ignoranza di ciò che è stato, di ciò che non deve più accadere". Maria Elisabetta Alberti Casellati ha concluso richiamando quei "valori che non possiamo mai dare per scontati": libertà e giustizia, rispetto per il prossimo e per le diversità costituiscono "l'eredità di chi ci ha preceduto, ciò che dobbiamo tramandare alle future generazioni".

Maria Elisabetta Alberti Casellati in visita in Friuli Venezia Giulia

La visita ufficiale del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha avuto luogo il 4 e il 5 novembre. Diversi gli appuntamenti: nella prima giornata il Presidente ha voluto inizialmente omaggiare i Caduti recandosi al Sacrario di Redipuglia dove ha deposto una corona d'alloro. Nel pomeriggio ha fatto tappa nelle città di Gorizia e Udine dove ha incontrato le autorità regionali, gli amministratori locali e gli imprenditori, celebrando inoltre alcuni luoghi della memoria come l'Ossario di Oslavia e il Parco delle Rimembranze (Gorizia) e il Tempio Ossario (Udine). Nel corso della seconda giornata in programma a Trieste, Maria Elisabetta Alberti Casellati si è confrontata con le autorità regionali e cittadine presso il palazzo della Presidenza della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e ha visitato i Monumenti Nazionali "Foibe di Basovizza" e "Risiera di San Sabba". "Il Friuli oggi continua ad essere una delle Regioni più ricche e produttive d'Italia" ha detto il Presidente, ricordando "l'impegno instancabile dei meravigliosi abitanti di questi territori: donne e uomini che, nelle campagne così come nelle città, hanno avuto la forza di guardare avanti, superare ogni rancore e ogni diffidenza, rimboccarsi le maniche e intraprendere una paziente opera di ricostruzione economica e sociale".

martedì 12 novembre 2019

Senato, viaggio in Piemonte del Presidente: gli interventi di Maria Elisabetta Alberti Casellati

Il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati in visita in Piemonte: l'intervento alla Facoltà di Teologia dell'Istituto Internazionale Don Bosco.
Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato

Maria Elisabetta Alberti Casellati in Piemonte: gli appuntamenti con il Presidente del Senato

Il Piemonte ha accolto il 10 e 11 ottobre scorsi il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Diversi gli appuntamenti in programma: il Presidente si è fermato inizialmente a Carrù dove ha inaugurato la Sala del Centro polisportivo cittadino intitolata a Luigi Einaudi e, con l'occasione, ricordato "una delle personalità più importanti del ventesimo secolo" nel centenario della sua nomina a senatore. Nel tardo pomeriggio ha fatto tappa ad Alba. La giornata del venerdì è stata interamente dedicata a Torino: qui Maria Elisabetta Alberti Casellati ha prima incontrato gli studenti della Facoltà di Teologia dell'Istituto Internazionale Don Bosco e poi le autorità locali presso Palazzo Madama. Nel primo pomeriggio si è recata al Sermig dove è stata inaugurata la "Casa dell'accoglienza" per le donne in difficoltà. "Sono molto colpita dalle tante straordinarie iniziative di solidarietà che questa città ha saputo mettere in campo" ha detto il Presidente del Senato, intervenuta poi anche al Museo del Cinema e all'Università degli Studi. Nel corso della Lectio Magistralis tenuta nell'Aula Magna del Rettorato ha parlato del valore delle donne in politica.

Maria Elisabetta Alberti Casellati in visita alla Facoltà di Teologia dell'Istituto Internazionale Don Bosco

Nel salutare docenti e studenti dell'Istituto di Teologia, Maria Elisabetta Alberti Casellati ha ricordato come esso abbia rappresentato e rappresenti tuttora "un elemento di eccellenza assoluta nel panorama formativo teologico e non solo". Attraverso il suo intervento il Presidente del Senato ha voluto ispirare "una riflessione comune sull'architettura sociale e spirituale della nostra società, anche alla luce delle trasformazioni e delle innovazioni in atto". Richiamando l'esempio di Don Bosco, che "nel 1877 si interrogava sui modelli educativi, realizzando quelle linee guida sul "Sistema Preventivo nella educazione della gioventù" che posero fine al precedente approccio prettamente repressivo che aveva caratterizzato secoli di insegnamento", il Presidente ha richiamato l'importanza di interrogarsi oggi sui compiti di "coloro che nell'ambito della vita comunitaria si candidano a ruoli di guida spirituale, di ascolto, di assistenza, di solidarietà, di sostegno". La storia dell'istituto e le attività promosse, come ha evidenziato Maria Elisabetta Alberti Casellati, "sono esattamente la dimostrazione di quanto sia importante una formazione di eccellenza unita alla capacità e alla disponibilità per realizzare un'aggregazione sociale quotidiana".

lunedì 4 novembre 2019

La carriera manageriale di Roberto Casula

Dopo essersi laureato in Ingegneria Mineraria e avere iniziato a lavorare in Agip, l'approdo in Eni, dove attualmente opera in ambito manageriale: la carriera di Roberto Casula.
Roberto Casula

Roberto Casula: i primi incarichi professionali

Roberto Casula nasce a Cagliari nel 1962. Dopo aver concluso gli studi superiori, sostiene la tesi di laurea presso la Facoltà di Ingegneria Mineraria dell'Università della città nel 1988. Concluso il periodo formativo, trova impiego nel settore degli idrocarburi presso Agip S.p.A., dove rimane a lavorare fino al 1991 in qualità di Reservoir Engineer (ingegnere di giacimento). Tale incarico, in una prima fase, comporta il coinvolgimento nelle prove di produzione e nell'acquisizione dati sui pozzi. In un secondo momento sarà invece impegnato nei lavori di reservoir modelling, ovvero nella supervisione della modellizzazione numerica del comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi. Nel 1992 si trasferisce presso la società controllata del Gruppo Agip Angola Ltd a Luanda, capitale dell'omonimo Stato dell'Africa Centro-Occidentale. Il suo obiettivo primario è la gestione delle operazioni di mantenimento e sviluppo. Nel 1997 Roberto Casula ritorna a lavorare in Italia, nella sede Eni di San Donato Milanese, in qualità di Development and Production Coordinator. Tale ruolo comporta per lui la responsabilità di coordinare i lavori di business e operativi all'interno di nazioni nelle zone dell'Africa Occidentale e dell'Asia Centrale.

Gli incarichi recenti di Roberto Casula

Nel 2000 Roberto Casula assume la carica di Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto in Iran, ricoprendo successivamente quella di Dirigente e Project Director delle fasi 4 e 5 del piano Giant South Pars Gas. Impegnato in numerosi sopralluoghi progettuali, si sposta a vivere a Teheran, capitale dell'Iran. Ritornato in Italia nel 2004 per un breve lasso di tempo, si trasferisce nuovamente a Tripoli. Qui è inizialmente Managing Director per il Nord Africa e in seguito Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana. Nel luglio del 2014, Roberto Casula viene nominato Chief Development Operations & Technology Officer, ruolo che gli permette di interfacciarsi direttamente con l'AD di Eni per le attività tecniche, operative, di progetto e di ricerca e sviluppo.

giovedì 31 ottobre 2019

Terna, con l’AD e DG Luigi Ferraris, agli Stati Generali della Transizione Energetica

La transizione energetica e le sfide che pone davanti ai player del settore come Terna: l'AD e DG Luigi Ferraris approfondisce il tema in un'intervista rilasciata in occasione dell'evento organizzato dal gruppo insieme a Snam e CDP.
Luigi Ferraris, AD Terna

Il valore di Terna per la transizione energetica: l'intervista di "Teleborsa" all'AD e DG Luigi Ferraris

"Accompagnare questo processo di transizione mantenendo la continuità, la qualità del servizio elettrico e adeguati standard di sicurezza": è l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris a indicare quella che definisce la "prima responsabilità di Terna" in un'intervista rilasciata a "Teleborsa" in occasione della sua partecipazione lo scorso 16 ottobre agli Stati Generali della Transizione Energetica. L'AD parla anche delle soluzioni individuate dal Gruppo: "Per fare questo occorre, da parte nostra, investire in reti che consentano di connettere le nuove risorse via via disponibili sotto il profilo degli investimenti rinnovabili o altre capacità. È importante, altresì, investire in stoccaggio di energia andando verso un modello caratterizzato da una presenza crescente di impianti solari e fotovoltaici". Queste le sfide che Terna affronta quotidianamente in un contesto in cui, come sottolinea Luigi Ferraris, sarà sempre più importante "non disperdere nulla dell'energia non appena è disponibile e, dall'altra parte, sopperire alle carenze quando viene meno quella rinnovabile".

Sfide e opportunità della sostenibilità: Luigi Ferraris agli Stati Generali della Transizione Energetica

Terna quindi, come ricorda nell'intervista Luigi Ferraris, guarda su più fronti nell'accompagnare la transizione energetica in atto: "Per noi gli investimenti in pompaggi sono importanti così come lo sono gli investimenti in batterie. È, inoltre, importante investire in ricerca e sviluppo nell'idrogeno e in nuove frontiere che ci diano la possibilità di utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili. Ciò significa reti, 6,2 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per l'Italia". Investimenti in stoccaggio "che non dipendono da noi ma di cui noi ci facciamo promotori per supportare questa transizione energetica", ma anche in "innovazione e digitalizzazione perché stiamo andando verso un mondo caratterizzato da una maggiore complessità e diversità rispetto al passato del modello di funzionamento del nostro sistema energetico". Parlando di infrastrutture strategiche e gestione dati, non si può non pensare all'importanza della cybersecurity, come riconosce anche l'AD e DG Terna Luigi Ferraris: "Milioni di punti dai quali si immetterà energia in rete presuppongono una misurazione, una gestione, uno stoccaggio ed elaborazioni di soluzioni di algoritmi che verranno gestiti in ambienti di carattere informatico quindi potenzialmente esposti ad attacchi cibernetici". Sarà quindi sempre più necessario prevenirli: l'AD cita in merito l'accordo con Snam, sottoscritto proprio durante l'evento, che "deve gestire tematiche analoghe, e anche con le istituzioni perché la prevenzione è estremamente importante".

Eni, l’AD Claudio Descalzi: Italia per noi un centro di produzione tecnologico importantissimo

I rifiuti saranno l'oil e gas del futuro: l'analisi dell'AD Claudio Descalzi al Palazzo del Quirinale per la cerimonia di premiazione degli Eni Award 2019.
Claudio Descalzi, AD Eni

Eni Award 2019: l'intervento dell'AD Claudio Descalzi al Palazzo del Quirinale

Si è tenuta lo scorso 10 ottobre al Palazzo del Quirinale la cerimonia di consegna degli Eni Award 2019. A premiare i vincitori di questa dodicesima edizione del "Nobel dell'Energia" l'Amministratore Delegato del Gruppo Claudio Descalzi insieme alla Presidente Emma Marcegaglia. Nel corso della cerimonia è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Come ha ricordato l'AD di Eni, il premio nasce per riconoscere il valore delle idee più innovative nell'ambito dell'utilizzo delle fonti energetiche e al contempo promuovere la ricerca scientifica, i temi della sostenibilità e del rispetto dell'ambiente. Nel suo intervento in apertura, Claudio Descalzi ha sottolineato come in futuro l'energia sarà ricavata dai rifiuti, ma anche dal mare, a fronte di un calo nell'impiego di pannelli fotovoltaici e pale eoliche: "C'è tutto un sistema che si sta trasformando avremo un futuro completamente diverso".

Claudio Descalzi: ricerca scientifica ed economia circolare fondamentali per Eni

"In un mondo che cresce dal punto di vista demografico, i rifiuti saranno qualcosa di sovrabbondante (ad oggi generano 2,2 miliardi di tonnellate di Co2 l'anno non utilizzabili)" ha spiegato Claudio Descalzi, evidenziando il valore dell'economica circolare, per Eni un fattore di crescita imprescindibile. L'AD Eni ha parlato inoltre di ricerca scientifica, "elemento che ha caratterizzato l'Eni in questi anni". Il Gruppo ha investito "un miliardo in ricerca pura e 3 miliardi per l'applicazione di questa ricerca, per un totale di 4 miliardi nel quadriennio". Claudio Descalzi ha ricordato in particolare come tutti i ricercatori, i centri di ricerca e le tecnologie siano stati sviluppati in Italia: "L'Italia è diventata per noi non più un centro di produzione petrolifera, ma di produzione tecnologica. Abbiamo promosso una trasformazione che non è solo innovazione deve essere accompagnata da valori, deve essere equa e andare verso gli altri".

mercoledì 23 ottobre 2019

Renato Ravanelli discute di Terzo Fondo F2i e internazionalizzazione

Renato Ravanelli, Amministratore Delegato di F2i, commenta positivamente la chiusura del Terzo Fondo, soffermandosi anche sulle richieste di nuovi investitori e delle 18 società di vari settori attualmente presenti nel portafoglio F2i.

Renato Ravanelli soddisfatto per la chiusura del Terzo Fondo F2i

Renato RavanelliInterpellato nel corso di una videointervista, l'Amministratore Delegato di F2i Renato Ravanelli esprime soddisfazione per la chiusura della raccolta relativa al Terzo Fondo, il più grande lanciato fino a quel momento in Italia, e per le richieste di nuovi investitori che vorrebbero fare il proprio ingresso nel fondo stesso. Ricorda, inoltre, che la realtà di cui è AD ha in gestione altri due Fondi, il primo da 3,3 miliardi di euro e il secondo da 1,25 miliardi, e che ha in previsione per i gli anni a venire ingenti investimenti, oltre alla crescita delle società attualmente già presenti in portafoglio. A proposito di tali aziende che compaiono nella rosa di F2i, l'Amministratore Delegato afferma che si tratta di 18 realtà afferenti a otto diversi settori: come criterio principale per la scelta di quali ammettere nel portafoglio, viene valutato in maniera positiva principalmente il fatto che siano società già operative e che vi sia margine per condurle a una crescita di scala. Infine, per quanto concerne l'aspetto relativo all'internazionalizzazione d'impresa, Renato Ravanelli afferma che la sfida per i prossimi anni è proprio quella di "accompagnare le società a crescere anche all'estero", poiché "hanno molto da dire anche sui mercati esteri". Accompagnamento che è chiaramente più semplice ed efficace se avviene da parte di un soggetto di tipo istituzionale e con la disponibilità economica necessaria.

La carriera professionale di Renato Ravanelli


Renato Ravanelli ricopre la carica di Amministratore Delegato di F2i dall'ottobre 2014. Dotato di solide conoscenze tecniche e manageriali nell'ambito energia e utilities, è a capo di F2i e ne supervisiona tutti gli investimenti. Durante il suo percorso professionale è stato responsabile di operazioni di fusione e acquisizione per un ammontare totale di 16 miliardi di euro. Dalla comprovata esperienza nel comparto infrastrutturale e nel mercato domestico delle utilities, possiede un ampio network di contatti istituzionali e di business. Conseguita la Laurea a pieni voti in Economia all'Università Cattolica di Milano, ha iniziato il proprio percorso lavorativo in qualità di ricercatore, divenendo in seguito macroeconomista ed analista industriale all'interno delle unità di Ricerca Economica facenti capo a importanti realtà finanziarie italiane. Dal 1996 al 2005 ha ricoperto posizioni di crescente prestigio in AEM, la maggiore multiutility regionale italiana. Dal 2005 al 2007 è stato CFO e Membro Esecutivo del CdA di Gruppo Edison, realtà leader in Italia nella produzione di energia elettrica e nella vendita di gas naturale. Dal 2008 al 2014 ha operato in qualità di Managing Director e componente dell'Executive Board di Gruppo A2A. Renato Ravanelli dal 2010 è componente indipendente del Comitato Investimenti di Inframed, solido fondo infrastrutturale con sede a Parigi e attivo nello sviluppo di infrastrutture strategiche nelle aree del Nord Africa, del Medio Oriente e della Turchia. L'Amministratore Delegato di F2i ha la responsabilità di tutte le attività della SGR e dei fondi in sua gestione, con particolare attenzione verso i progetti di investimento e le decisioni strategiche delle società presenti nel portafoglio.

PFE S.p.A.: le peculiarità dell’azienda leader nel settore del Cleaning e del Facility Management

PFE S.p.A. è una garanzia nel settore del Cleaning e del Facility Management.

La competenza e la passione di chi lavora in PFE S.p.A. ha portato l'azienda ad essere leader in Italia nel settore del Cleaning e del Facility Management: all'interno della società è stato ideato e brevettato il metodo "Clever Job", per ridurre i consumi delle attività di Cleaning aumentando la qualità del servizio.
PFE Spa

PFE S.p.A.: una garanzia nel settore del Cleaning e del Facility Management

Attualmente guidata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Salvatore Navarra, PFE S.p.A. è tra le principali aziende italiane attive nel settore del Cleaning e del Facility Management. È sul mercato da oltre trent'anni e si occupa di fornire un'ampia gamma di servizi di Facility Management a Clienti pubblici e privati: tra questi, in particolare il Cleaning e la sanificazione, la bonifica di condotte aerauliche, il portierato, la lavanderia, la cura del verde, il facchinaggio, la vigilanza, i servizi ausiliari e di assistenza sociosanitari. L'azienda può contare sulla collaborazione di oltre 5 mila dipendenti altamente specializzati, attivi presso mille cantieri situati su tutto il territorio nazionale ed altri duecento all'estero. PFE S.p.A. si contraddistingue per l'innovativo metodo di lavoro "Clever Job", che testimonia l'importanza da sempre riservata all'intero comparto del Cleaning e del Facility Management a livello europeo. Il metodo consente una riduzione dei tempi di lavoro e dei consumi legati alle varie attività di Cleaning che arriva fino a una percentuale del 25% aumentando la qualità del servizio offerto.

Salvatore Navarra: la figura professionale alla guida di PFE S.p.A.

Salvatore Navarra è Presidente del CdA di PFE S.p.A. : l'imprenditore è entrato a far parte dell'azienda nel 1994, diventando General Manager nel 2004 e AD nel 2009. Grazie alla sua determinazione e visione imprenditoriale, ha dato da subito un contributo significativo all'azienda di famiglia, avviando il processo di internazionalizzazione che è tuttora in atto. Nel 2013, da un'intuizione di Salvatore Navarra sempre attento ed incline alle innovazioni, è nato il metodo di lavoro "Clever Job", che è stato brevettato e presentato alla fiera "Pulire 2.0 di Verona". Nel 2015, forte dell'esperienza del Presidente, nasce PFE UK, società di diritto inglese con sede a Londra che opera nel Cleaning e Facility Management attraverso CSS, di cui è stato acquisito l'intero pacchetto azionario. Dimostrando una spiccata attenzione per il sociale, nel 2019 Salvatore Navarra ha avviato una partnership tra PFE S.p.A. e l'Associazione nazionale "Telefono Rosa", al fine di sensibilizzare lo stop alla violenza sulle donne. Dal 2013 Salvatore Navarra riveste la carica di Vice Presidente di Anip-Confindustria e dal 2016 è Vice Presidente di EFCI, la Federazione Europea che raggruppa le Associazioni nazionali del Cleaning e Facility Management e che rappresenta oltre 270 mila aziende e 4 milioni di lavoratori del vecchio Continente. Nel triennio che partirà dal 2022 Salvatore Navarra è stato designato "President Elect" di EFCI.

Esercizio 2018/19: “Il Messaggero Veneto” intervista Gianpietro Benedetti, Presidente di Danieli

Un anno in crescita per Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A.: il Presidente Gianpietro Benedetti illustra i risultati del bilancio 2018/19.

Numeri in forte crescita nel bilancio 2018/19 di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A.: il Presidente Gianpietro Benedetti ne parla a "Il Messaggero Veneto".
Gianpietro Benedetti, Presidente Danieli

Gianpietro Benedetti a "Il Messaggero Veneto": l'intervista sui risultati dell'esercizio 2018-19 di Danieli

"Danieli credo sia l'unica società quotata e tra le poche in attività a reinvestire l'85/90% degli utili in azienda. Una scelta che ci consente di mantenere elevati gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione per conservare la leadership nella produzione di impianti siderurgici nel mondo": è il Presidente Gianpietro Benedetti, intervistato da "Il Messaggero Veneto", ad analizzare i risultati dell'esercizio 2018/2019 (la società chiude il bilancio il 30 giugno). I numeri evidenziano una crescita superiore a quella registrata nel bilancio precedente. Non a caso il gruppo in questo arco temporale ha conseguito notevoli traguardi, citati dal Presidente Gianpietro Benedetti nell'intervista: il riavvio della produzione nell'acciaieria ''ABS Sisak'', tra i più importanti stabilimenti industriali della Croazia, acquistata lo scorso anno da Danieli che prevede di sostituire "il forno elettrico che da cento anni domina le scene della minisiderurgia con un nuovo impianto digitale che consuma il 15/20% in meno di energia, assicura il 30% in meno di emissioni e il +20% di produttività". Il Presidente ha parlato anche dell'innovativo impianto attualmente in costruzione in Cina, finalizzato alla produzione di nastri d'acciaio: un brevetto Danieli che, in esercizio, sarà "il più performante del suo genere al mondo".

Gianpietro Benedetti: l'analisi sulla performance 2018/19 del Presidente di Danieli

Ricavi sopra i 3 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto all'esercizio precedente; un Ebitda (margine operativo lordo) a 239,2 milioni (+5%); utile netto di gruppo a 67 milioni a +15%. Riunitosi sotto la presidenza di Gianpietro Benedetti, il Consiglio d'Amministrazione di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. ha esaminato e approvato i risultati dell'esercizio 2018-19. Sia il settore impianti (Plant Making) che quello dell'acciaio (Steel Making) influiscono significativamente sulla positività della performance: in quest'ultimo i volumi di produzione sono superiori rispetto a quelli registrati nel 2017/2018, come si legge in una nota, per effetto del "riavvio dell'acciaieria di ABS Sisak e nonostante le perdite del tubificio ESW per il quale stiamo valutando adeguate azioni correttive sulla gestione". Nel periodo 2019-20 il gruppo guidato da Gianpietro Benedetti prevede un mercato dell'acciaio stabile o in lieve flessione, a causa delle trattative in atto sui dazi, ma sono comunque ipotizzabili spazi di crescita, confermati anche dall'andamento del portafoglio ordini che nell'esercizio 2018-19 si è attestato intorno ai 3,09 miliardi (in quello precedente era di 2,9).

mercoledì 9 ottobre 2019

Luigi Lusuriello: il CDO di Eni ad “Affari Italiani” sul valore della Digital Innovation

Il ruolo centrale della digitalizzazione nelle strategie Eni: ad "Affari Italiani" il Chief Digital Officer Luigi Lusuriello parla del COVA, primo impianto upstream integralmente digitalizzato.
Luigi Lusuriello

Eni, intervista a Luigi Lusuriello: la digitalizzazione fattore chiave per la crescita del Gruppo

La digitalizzazione come acceleratore del modello integrato di crescita sostenibile. È stato presentato lo scorso marzo, in occasione dell'OMC 2019, il piano di trasformazione digitale di Eni, illustrato dal Chief Digital Officer Luigi Lusuriello. "Noi abbiamo differenti aree di business: upstream, downstream e chimica. Per ognuna di queste aree di business abbiamo definito un modello" ha spiegato il CDO del gruppo, che ha illustrato anche quanto realizzato nel Centro Olio Val d'Agri. Il COVA è stato selezionato per diventare infatti la prima Lighthouse nel mondo Eni, ossia un impianto integralmente digitalizzato dove sono impiegate le tecnologie più innovative, con potenzialità enormi. "È chiaro che è un modello di un impianto upstream che in altri impianti potrà essere personalizzato però l'organizzazione, il modo in cui è stato creato, l'interazione persone e macchine seguiranno il modello che abbiamo creato in Val d'Agri" ha spiegato Luigi Lusuriello in un'intervista ad "Affari Italiani".

Luigi Lusuriello: la digitalizzazione non sostituisce le persone, ma ne potenzia le capacità

"Nel creare questo modello l'interazione con le persone è fondamentale. La digitalizzazione non sostituisce le persone. La digitalizzazione potenzia le capacità delle persone" ha specificato il Chief Digital Officer di Eni Luigi Lusuriello, sottolineando come siano le persone a dover giocare un ruolo attivo nella selezione delle soluzioni digitali da applicare nei loro impianti . "E sono sempre le persone che interagiscono con il modello in tutte le fasi di addestramento, fondamentali per ottenere un modello capace di predire eventi futuri" ha aggiunto il CDO. "Una sorta di circolo virtuoso", come l'ha definita: "Le persone migliorano la macchina e la macchina migliora le performance delle persone". Un circolo in cui si ottiene il massimo dalla digitalizzazione, come ribadito da Luigi Lusuriello: "Questo permette maggior efficienza e maggior sicurezza. Noi siamo partiti con la digitalizzazione in aree specifiche volevamo migliorare le nostre performance in area sicurezza, assett integrity, ambiente e performance operative. Queste sono le aree che noi abbiamo indirizzato dall'inizio per rispondere alla domanda su dove impiegare la digitalizzazione".

giovedì 3 ottobre 2019

Fabrizio Palermo: approfondimento sugli investimenti di CDP nell’edilizia scolastica

L'impegno di Cassa Depositi e Prestiti per incentivare la sicurezza e la sostenibilità degli edifici scolastici: i progetti finanziati e i prossimi investimenti nel bilancio stilato dal gruppo guidato da Fabrizio Palermo.
Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo: focus sugli investimenti di Cassa Depositi e Prestiti nell'edilizia scolastica

In occasione dell'avvio dell'anno scolastico 2019/2020, Cassa Depositi e Prestiti rinnova il proprio impegno a favore della sicurezza e della sostenibilità delle scuole. Il Gruppo guidato da Fabrizio Palermo, nei primi sei mesi del 2019, ha finanziato progetti in 91 edifici scolastici. Sono poi oltre due i miliardi di euro che nei prossimi mesi saranno ulteriormente investiti in interventi di progettazione, realizzazione e ammodernamento degli edifici destinati all'istruzione: scuole dell'infanzia, università, ma anche residenze universitarie e alta formazione artistica musicale e coreutica. E CDP, che Fabrizio Palermo guida dal 2018 in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale, guarda anche all'implementazione di progetti di student housing: l'obiettivo è completare nei prossimi anni la realizzazione di circa 6.500 posti letto nelle principali città universitarie italiane. Sempre in ambito scolastico, il Gruppo è impegnato anche nella promozione della cultura del risparmio attraverso l'attuazione di un programma ad hoc, sviluppato con il Miur e Poste Italiane. Non solo: a marzo è stato emesso un social bond del valore di 750 milioni di euro collocato presso investitori istituzionali e destinato al finanziamento di interventi di edilizia scolastica e riqualificazione urbana, con focus particolare sulla sicurezza. Nel complesso, come si legge in una nota diffusa da CDP, dal 2010 al 2018 tre miliardi di euro sono stati stanziati a sostegno dell'edilizia scolastica.

Cassa Depositi e Prestiti: profilo formativo e professionale dell'AD e DG Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo, dal 2018 Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti, nasce a Perugia nel 1971. Si laurea cum laude in Economia e Commercio nel 1994 presso l'Università La Sapienza di Roma. La sua crescita professionale comincia a Londra l'anno successivo: all'interno della Divisione Investment Banking di Morgan Stanley si occupa di operazioni di collocamento azionario e obbligazionario, acquisizione e fusione tra imprese. Dal 1998 al 2005 consulente strategico in McKinsey, approda in seguito al Gruppo Fincantieri: inizialmente Direttore Business Development e Corporate Finance, a riporto dell'Amministratore Delegato, viene nominato anche Chief Financial Officer (2006-2014) e Vice Direttore Generale (2011-2014). Esaurita questa esperienza, entra in Cassa Depositi e Prestiti: dal 2014 al 2018 Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, assume la responsabilità della raccolta postale ed obbligazionaria, della gestione della liquidità, del portafoglio investimenti e dell'Asset Liability Management di Gruppo. Nel 2018 la nomina di AD e DG del Gruppo. Guida attualmente anche CDP Reti S.p.A. e opera nel Consiglio di Amministrazione di Fincantieri S.p.A., nel Comitato Investitori del Fondo Atlante e come Co-presidente del Business Forum Italia-Cina. Fabrizio Palermo siede dal 2017 nella Commissione Italo-Francese per il progetto di alleanza tra Fincantieri e Naval Group, volto alla creazione di un campione europeo della cantieristica. Tra gli altri incarichi ricoperti nel corso della sua carriera si annoverano quelli di Presidente del Consiglio di Amministrazione di CDP Equity S.p.A., membro del Consiglio di Amministrazione di Fincantieri USA Inc., di Vard Group AS, di Vard Holdings Limited, di Open Fiber S.p.A., di Risparmio Holding S.p.A., di Equam S.p.A. e membro del Comitato Investitori dell'Italian Recovery Fund.

mercoledì 2 ottobre 2019

Per un’Italia all’insegna della mobilità elettrica: Luigi Ferraris sull’accordo Terna-Fca

Un laboratorio dove sviluppare la ricarica "vehicle to grid" per auto elettriche: l'AD e DG di Terna Luigi Ferraris parla dell'accordo di collaborazione sottoscritto con Fca.
Luigi Ferraris, AD Terna

Luigi Ferraris: Terna insieme a Fca, accordo per nuovi progetti a sostegno della mobilità elettrica

La mobilità elettrica continuerà a rivestire un ruolo chiave nel futuro di Terna. Lo conferma anche l'accordo con Fca, firmato lo scorso 19 settembre a Torino dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris. "Due anni fa sono partiti i nostri progetti pilota e tra questi rientrano le vetture elettriche, vere e proprie batterie con le ruote. E come Terna vogliamo proseguire con decisione su queste risorse di flessibilità" ha sottolineato in merito l'AD e DG. Non a caso secondo l'impegno sottoscritto, le due realtà uniranno le competenze acquisite nei rispettivi settori in progetti di studio finalizzati alla creazione di un innovativo sistema "vehicle to grid", un'infrastruttura intelligente che agevoli l'interazione tra auto elettrica e rete consentendo l'interscambio di energia. L'ottica è riuscire, attraverso l'Ecomobility lab, a simulare lo scenario energetico di domani e testare nuove tecnologie capaci di gestirne la complessità. L'iniziativa, come illustrato anche dall'AD e DG di Terna Luigi Ferraris, prevede una prima fase con 64 veicoli connessi per arrivare ad un massimo di 6-700 vetture e un totale di 25 megawatt disponibili per i servizi di bilanciamento.

Luigi Ferraris: il valore della collaborazione con Fca nelle parole dell'AD e DG di Terna

Intervistato da Askanews, l'AD e DG di Terna Luigi Ferraris ha approfondito progetti e scenari in cui si inserisce la collaborazione con Fca. "Nel 2030 che cosa accadrà? Non avremo più il carbone, non avremo il termoelettrico, i combustibili fossili sono destinati a ridursi significativamente, avremo un parco di generazione distribuita quindi tra rinnovabili, eolico, solare, acqua. Avremo delle auto elettriche, che quindi cominceranno ad essere contemporaneamente consumatori di energia ma anche produttori di energia" ha spiegato l'AD e DG, evidenziando come il lavoro con Fca serva a capire "come questo impatterà sulla nostra Rete, per essere pronti a gestire un'ulteriore complessità che ci porta ad avere una capacità di analisi, di rilevazione delle informazioni e di elaborazione del dato". Luigi Ferraris ha fatto notare infatti come occorra sviluppare degli algoritmi per far coincidere la domanda con l'offerta di energia: "Non è più facile. Se uno ha una grande centrale l'accende e la spegne quando vuole. Domani avremo milioni di cittadini che si comporteranno secondo le loro esigenze e noi dovremo cercare di capire quando consumeranno e quando immetteranno energia in rete. Quindi è molto sofisticato".

venerdì 27 settembre 2019

Terna, accordo in Sicilia con CDP e Regione: i progetti del gruppo guidato da Luigi Ferraris

Regione Sicilia, accordo con Terna e CDP per la sicurezza, l'efficienza e la sostenibilità della rete elettrica: l'AD e DG Luigi Ferraris ne sottolinea il valore.
Luigi Ferraris, AD Terna

Luigi Ferraris: Terna in Sicilia, accordo con CDP e Regione

È stato sottoscritto lo scorso 18 settembre l'accordo di programma con cui Terna, il gruppo guidato da Luigi Ferraris, si impegna a collaborare con Cassa Depositi e Prestiti e Regione Sicilia nella realizzazione di progetti di sostenibilità ambientale e territoriale in ambito energetico. Le realtà coinvolte coopereranno in stretta sinergia con le Amministrazioni locali nel definire azioni e interventi necessari sui vari territori e con il coinvolgimento della popolazione. Sottolineandone il valore, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Luigi Ferraris ha parlato di un "ambizioso accordo di programma" che si inserisce "nel contesto degli investimenti finalizzati alla crescita strutturale della Sicilia e alla valorizzazione delle molte opportunità che la regione offre". L'AD e DG ha evidenziato inoltre come gli interventi che Terna ha in programma di realizzare siano "il frutto di un approccio di dialogo con il territorio che rappresenta oggi, insieme alla sostenibilità delle opere e all'attenzione per l'ambiente, un valore imprescindibile nella strategia del gruppo".

Sicilia: Luigi Ferraris illustra il ruolo di Terna nell'accordo con CDP e Regione

"I progetti consentiranno di rafforzare la rete siciliana, aggiungere capacità di trasporto oggi non esistente e anche ammodernare strutture che risalgono agli anni '50 e '60" ha spiegato l'AD e DG di Terna Luigi Ferraris. Come riportato da Askanews, uno dei progetti in cantiere porterà alla creazione di una dorsale di trasferimento energetico che collegherà la parte occidentale e la parte orientale dell'isola. L'accordo prevede per Terna investimenti per oltre 600 milioni di euro: di questi 140 milioni sono indirizzati a interventi di rinnovo per rafforzare la rete esistente. "Questo per renderla più resiliente e far fronte a eventi climatici sempre più forti" ha sottolineato l'AD e DG Terna Luigi Ferraris aggiungendo che dall'altro lato "mettiamo a disposizione della Regione le nostre competenze cercando di agevolare lo sviluppo e l'utilizzo di aree o dismesse appartenenti alla Regione Siciliana, come cave che possono essere trasformate in siti produttivi con annesse aree di stoccaggio".

lunedì 23 settembre 2019

Luigi Lusuriello e la trasformazione digitale di Eni

Dopo un importante percorso professionale, con esperienze sia in Italia che all'estero, Luigi Lusuriello è in questo momento l'uomo di riferimento per la trasformazione digitale di Eni.
Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer Eni

Luigi Lusuriello: formazione e prime esperienze professionali

Classe 1961, originario di Genova, Luigi Lusuriello si laurea con il massimo dei voti presso l'Università della città in Ingegneria Meccanica. Prima di dare avvio al suo percorso professionale, presta dal 1986 al 1988 servizio come ufficiale del Genio Navale nella Marina Militare Italiana. La sua carriera ha inizio all'interno di Agip S.p.A.: viene chiamato a operare in qualità di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria. Nel 1992 passa alla sede di Ravenna, dove assume la carica di Construction Yard Manager. Dopo aver ricoperto nel 1993 l'incarico di Platform Manager in Congo, dal 1994 al 1998 è attivo nella sede di Crema come Manager - Production and Maintenance Technologies. Project Manager, Production Manager e Capo Distretto di Ortona dal 1998 al 2004, Luigi Lusuriello ricopre quest'ultima carica anche in Val d'Agri.

Luigi Lusuriello: da Eni Congo all'incarico come Chief Digital Officer

Dopo l'esperienza in Val d'Agri, Luigi Lusuriello torna nuovamente all'estero: viene nominato, infatti, Managing Director di Eni Congo, carica che ricoprirà anche, dal 2007 al 2009, per Eni UK. In questi anni perfeziona, inoltre, la sua formazione iscrivendosi al corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme", presso la Said Business School University of Oxford. Rientrato in Italia, gli viene affidato il coordinamento gestionale in Kazakhstan - Karachaganak in qualità di Vice President. Senior Vice President Programma Iraq nel 2011, Luigi Lusuriello dal 2013 al 2018 assume la carica di Executive Vice President Operations di Eni, occupandosi in prima persona della direzione della funzione centrale tecnica del Gruppo, a presidio delle operazioni a livello mondiale. Attualmente è il punto di riferimento per la trasformazione digitale di Eni in qualità di Chief Digital Officer.

“Lunch Seminars di giustizia Costituzionale”: Nicolò Zanon vi partecipa in qualità di docente

Nicolò Zanon, in qualità di Giudice della Corte costituzionale e docente di Diritto costituzionale, ha sostenuto il progetto dei "Lunch Seminars" dedicati a svariate tematiche del settore giuridico, partecipandovi in prima persona in qualità di moderatore della discussione.
Nicolò Zanon

Nicolò Zanon: i "Lunch Seminars di Giustizia Costituzionale"

È stato inaugurato l'11 luglio 2019 presso l'Università degli Studi di Milano, in via Festa del Perdono: il ciclo dei "Lunch Seminars di Giustizia Costituzionale" è stato sostenuto e promosso dal Dipartimento di diritto pubblico, italiano e sovranazionale, e dall'attiva partecipazione degli allievi del Giudice costituzionale Nicolò Zanon. L'incontro di lunedì 11 è stato intitolato "Il parlamentare e l'autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni e dei tabulati telefonici". Gli studenti, presso la Sala seminari del Dipartimento, hanno avuto l'opportunità di confrontarsi tra loro e con i docenti partecipanti su un tema da sempre delicato e oggetto di ampi studi e discussioni tra i giuristi e le forze politiche: l'autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni e dei tabulati telefonici concernenti i parlamentari. Nicolò Zanon è intervenuto in qualità di docente di Diritto Costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano. Il Dipartimento di diritto pubblico, italiano e sovranazionale si occupa di promuovere e coordinare la ricerca scientifica, sia individuale che di gruppo, oltre a contribuire alla gestione didattica per gli studi giuridici.

L'excursus professionale di Nicolò Zanon in ambito accademico

Classe 1961, originario di Torino, Nicolò Zanon è attualmente Giudice della Corte costituzionale su nomina del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ricevuta in data 18 ottobre 2014. È inoltre Ordinario (fuori ruolo) di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. In seguito alla laurea presso l'Università di Torino, inizia la sua carriera in ambito accademico in qualità di professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università Bocconi di Milano. Al contempo, è Assistente di Studio del giudice costituzionale prof. Valerio Onida presso la Corte costituzionale di Roma. In seguito, insegna in altri importanti atenei quali l'Università di Padova, l'Università Milano-Bicocca e l'Università degli Studi di Milano. Gli anni della docenza coincidono con quelli dell'attività scientifica: Nicolò Zanon scrive in primis sul tema della posizione costituzionale dei parlamentari e la loro tradizionale libertà da vincoli di mandato. Si occupa inoltre di problematiche attinenti al diritto regionale, alla giustizia costituzionale, alla tutela dei diritti fondamentali nell'ordinamento italiano e in quelli stranieri. Sono molti gli articoli da lui pubblicati su riviste giuridiche nazionali e internazionali. Dal 2017, a conferma della rilevanza della sua carriera, è stato insignito del titolo di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

mercoledì 18 settembre 2019

Luca Valerio Camerano commenta i risultati straordinari conseguiti da A2A nel primo semestre del 2019

Corre veloce il fatturato di A2A. L'azienda guidata da Luca Valerio Camerano ha conseguito risultati degni di nota durante il secondo trimestre del 2019: importante crescita dei ricavi grazie all'aumento delle vendite di elettricità e gas, ma anche la conquista di nuovi clienti. Adesso si punta alla stabilità.
Luca Valerio Camerano

Luca Valerio Camerano: secondo trimestre di A2A molto forte

Prosegue il trend positivo di A2A. La multiutility guidata da Luca Valerio Camerano ha conseguito risultati degni di nota durante il secondo trimestre del 2019, grazie ad un aumento delle vendite. "Il secondo trimestre dell'anno è stato molto forte, meglio del 2018, e ha registrato una importante crescita dei ricavi, soprattutto per la maggiore vendita di elettricità e gas sul mercato libero" ha commentato l'Amministratore Delegato. Inoltre, si è verificato un aumento dei clienti da gennaio a giugno, nello specifico 110mila in più, la metà di questi provenienti dal mercato libero, oltrepassando la soglia dei 2,7 milioni di clienti totali. "Il numero equivale al nostro target di piano, ma vogliamo la stabilità e che tutti coloro che hanno scelto A2A siano da mercato libero. Quindi a fine piano i 2,7 milioni di clienti saranno diversi da quelli attuali" ha concluso Luca Valerio Camerano. Soddisfazione condivisa anche dal Presidente del Gruppo Giovanni Valotti: "Siamo molto soddisfatti dell'andamento del secondo trimestre, vediamo segnali positivi per la chiusura del 2019. La nostra azienda sta viaggiando alla velocità di crociera che avevamo stabilito".

Luca Valerio Camerano: dagli studi alla guida di A2A

Classe 1963, in seguito alla maturità Luca Valerio Camerano si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio presso l'Università LUISS Guido Carli, dove consegue la laurea a pieni voti. Decide di completare il proprio percorso formativo in Francia, frequentando l'Advanced Management Programme della INSEAD Business School di Fontainebleau. Nel 1992 presso CITIBANK, avvia la sua carriera professionale, occupandosi di investimenti e Corporate Banking fino al 2000, quando viene assunto dal Gruppo Industriale di Piacenza Camuzzi in qualità di Direttore Strategie e Sviluppo. Negli anni compresi tra il 2000 e il 2006 matura esperienze significative in aziende del calibro di Enel e GDF SUEZ Energie. È' in questo arco temporale che consolida le proprie competenze per affermarsi come uno dei manager più influenti d'Italia. Attualmente Luca Valerio Camerano, infatti, è l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A. Sotto la guida del dirigente romano, la multiutility italiana ha raggiunto molteplici traguardi, tra i quali 16 quarter positivi, il miglior risultato nella storia del Gruppo. Sulla base della professionalità dimostrata e dei successi riscontrati, nel 2018 è stato inserito dalla rivista Forbes tra le eccellenze dell'imprenditoria made in Italy.

venerdì 13 settembre 2019

Enel, l’AD Francesco Starace a “Il Sole 24 Ore”: “Imprese italiane più competitive”

"Il Sole 24 Ore" intervista l'AD di Enel Francesco Starace: i traguardi conseguiti dall'Italia nell'agenda per il clima, le ottime possibilità nel raggiungimento dei target fissati dalla Commissione Ue per il 2030 e la competitività delle aziende del nostro Paese.
Francesco Starace, AD Enel

Italia, un Paese tanto virtuoso: "Il Sole 24 Ore" intervista l'AD di Enel Francesco Starace

"L'Italia è ben posizionata nell'agenda per il clima e ha ottime possibilità di raggiungere i nuovi obiettivi fissati dalla Commissione Ue per il 2030. Il nostro Paese è tra le poche nazioni europee ad aver raggiunto i target per il 2020": lo sottolinea l'AD di Enel Francesco Starace in un'intervista a "Il Sole 24 Ore". Le aziende italiane, osserva l'AD, "abili nel fare efficienza e nel lavorare sulla circolarità" hanno davanti una grande opportunità: "Creare valore esportando la loro capacità in tutti gli altri Paesi nei quali questi aspetti sono problematici". Perché, spiega Francesco Starace, per quanto in Italia ancora molti non si rendano conto delle potenzialità delle tante aziende italiane all'avanguardia in questo settore, all'estero non è così: "Noi esportiamo pratiche virtuose da una parte all'altra del mondo senza troppa difficoltà".

Francesco Starace: l'Italia tra i Paesi con i tassi più elevati di economia circolare e di riciclo dei materiali

Parlando della questione climatica, Francesco Starace fa il punto sui traguardi raggiunti dal nostro Paese anche in relazione ai target definiti nel Piano nazionale per il clima. La soglia fissata per i consumi energetici da soddisfare con fonti rinnovabili è pari al 30% e sale al 55% per il settore elettrico: "Se il piano sarà implementato come previsto faremo anche meglio. Servono circa 30 mila megawatt di impianti solari e 10 mila di eolico. Sembrano cifre enormi, ma in realtà si tratta di una superficie di circa 90 mila ettari non necessariamente da allocare a terra". L'AD annuncia che presto partiranno le prime aste per le rinnovabili, mentre sull'eolico ritiene che il target del 10 mila megawatt sia raggiungibile se si prevedono anche i rifacimenti (revamping). Francesco Starace si sofferma anche sull'elettrificazione dei trasporti: "La diffusione dell'auto elettrica sarà spinta dalle stesse case automobilistiche, mentre nel trasporto pubblico ci sono città come Ancona, Torino, Genova e Teramo che stanno avviando le gare per acquistare autobus elettrici". E conclude: "L'Italia, comunque, è tra i Paesi europei che usa meno energia per produrre un'unità di Pil e ha i tassi più elevati di economia circolare e di riciclo dei materiali".

giovedì 12 settembre 2019

Ambiente: l’impegno di Maria Elisabetta Alberti Casellati nell’intervista a QN

Realizzare “una rivoluzione culturale che metta al centro il rispetto per ogni singola donna": l’auspicio del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati nell’intervista del 4 agosto al QN.

Quotidiano Nazionale intervista il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati: le battaglie di un anno di Presidenza, l'impegno per l'ambiente, la lotta alle fake news.
Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato

Al lavoro per garantire ai giovani un futuro ricco di opportunità: Maria Elisabetta Alberti Casellati al QN

Parla di fake news e libertà di informazione Maria Elisabetta Alberti Casellati nell'intervista al QN, pubblicata lo scorso 4 agosto. Non solo: anche di ambiente e sostenibilità, di cultura, di educazione. E di un tema a cui tiene particolarmente: promuovere "una rivoluzione culturale che metta al centro il rispetto per ogni singola donna". In carica dal 24 marzo dello scorso anno, il Presidente del Senato è impegnato quindi su diversi fronti, nella consapevolezza che l'Italia, così come ogni grande Nazione, debba fare dello sviluppo sostenibile una priorità: "Occorre limitare l'impatto ambientale, incentivare la responsabilità sociale d'impresa, sensibilizzare i cittadini sull'importanza di preservare le ricchezze naturali e storiche del nostro Paese, promuovere le pari opportunità". Per Maria Elisabetta Alberti Casellati infatti la sostenibilità è "un valore universale che non riguarda solo il rispetto dell'ambiente ma investe direttamente anche i campi del sociale, della cultura, dell'economia": l'unica strada percorribile "per garantire domani ai nostri giovani le stesse opportunità che abbiamo oggi". E il Senato, afferma il Presidente, è pronto a fare "la sua parte, con provvedimenti di carattere legislativo e iniziative di stimolo e sensibilizzazione culturale".

Maria Elisabetta Alberti Casellati: occorre lavorare per promuovere un uso responsabile del web

"I giovani hanno il diritto di inseguire i loro sogni così come le istituzioni hanno il dovere di metterli nelle condizioni di poter trasformare quei sogni in progetti concreti" dice Maria Elisabetta Alberti Casellati al QN, evidenziando come per scongiurare il pericolo di un Paese fermo, "incollato al presente e impossibilitato a coltivare il futuro" occorra un intervento urgente e lungimirante delle politiche pubbliche. Anche in quest'ottica è fondamentale garantire un'informazione corretta e libera, oggi minacciata dal proliferare di fake news: "Occorre lavorare per promuovere un uso responsabile del web, soprattutto tra i ragazzi. È un dovere al quale istituzioni e famiglie non possono più sottrarsi". Una battaglia culturale, sottolinea Maria Elisabetta Alberti Casellati , ma anche "una sfida educativa di portata storica": oggi più che mai, in un mondo in cui spesso le persone attribuiscono affidabilità a ciò che leggono su Internet senza verificare, è necessario "rilanciare e riqualificare il ruolo del giornalista, colui cioè che, con autorevolezza e competenza, dopo un'attenta verifica delle fonti, può sostenere la validità di un'informazione, della notizia stessa". Per il Presidente del Senato quindi "il giornalismo può fungere da sentinella della realtà dei fatti e dare ai lettori la possibilità di orientarsi nel mare delle notizie vere e false attraverso una bussola di affidabilità".

lunedì 9 settembre 2019

Assisi: il DG Luiss Giovanni Lo Storto interviene alla lectio magistralis del Premio Nobel Yunus

Il Direttore Generale Luiss Giovanni Lo Storto interviene in occasione della lectio magistralis del Premio Nobel Muhammad Yunus, organizzata nell'ambito del progetto di formazione interuniversitaria sull'economia "Percorsi Assisi".
Giovanni Lo Storto

"Percorsi Assisi": Giovanni Lo Storto alla lectio magistralis con il Premio Nobel Muhammad Yunus

Si è aperto con una lectio magistralis su economia circolare e micro credito "Percorsi Assisi", progetto di formazione interuniversitaria che coinvolge il Sacro Convento di Assisi, l'Istituto Teologico e alcuni dei maggiori atenei del Paese. Tra questi la Luiss Guido Carli: proprio il Direttore Generale Giovanni Lo Storto è intervenuto lo scorso 3 settembre in occasione della lectio magistralis tenuta dal Premio Nobel Muhammad Yunus. Oltre al DG della Luiss, hanno partecipato anche il Custode del Sacro Convento di Assisi, Padre Mauro Gambetti e il Rettore della Università Federico II di Napoli e Presidente CRUI, Gaetano Manfredi. "Percorsi Assisi" si configura come un percorso formativo per studenti e neolaureati che ad Assisi, nel corso della settimana, hanno la possibilità di incontrare personalità di rilievo culturale e prendere parte a corsi, lavori di gruppo e workshop, incentrati su temi dell'economia circolare, dell'etica di impresa e della comunicazione Una "contaminazione" di visioni ed esperienze permeata dei valori propri del cammino francescano: la tutela dell'ambiente, lo stupore davanti al reale, la condivisione fraterna, l'accoglienza. Così il progetto è stato presentato lo scorso 19 giugno alla Luiss Guido Carli, alla presenza, tra gli altri, del DG Giovanni Lo Storto. L'economista Carlo Cottarelli e il Presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali Stefano Zamagni sono solo due delle autorevoli voci coinvolte nell'iniziativa.

"Percorsi Assisi": il valore dell'iniziativa nelle parole di Giovanni Lo Storto, DG Luiss

"Il tempo che viviamo, con la sua frenetica rincorsa alla velocità del progresso a tutti i costi, ci impone di rallentare e ragionare sul valore che creiamo con le nostre azioni": le parole del Direttore Generale della Luiss Giovanni Lo Storto esprimono efficacemente il valore di "Percorsi Assisi". In occasione dell'evento di presentazione del progetto, il DG ha evidenziato come oggi infatti manchi "l'allenamento alla lentezza". "Non una lentezza sterile, fine a sé stessa, ma una lentezza ragionata, che stabilisce delle priorità e fissa degli obiettivi a lungo termine", ha spiegato Giovanni Lo Storto. La Scuola di Economia interuniversitaria "Percorsi Assisi", nell'esplorare temi economici legati alla sostenibilità, guarda anche a un importante appuntamento in programma nel 2020: l'incontro sull'economia con giovani economisti e imprenditori indetto da Papa Francesco proprio ad Assisi.