venerdì 29 marzo 2019

Costituzione ed emancipazione femminile secondo Marilisa D’Amico

Da sempre impegnata a combattere le disuguaglianze di genere, Marilisa D'Amico è intervenuta sul tema emancipazione femminile durante l'incontro organizzato a Milano in occasione dell'8 marzo: c'è ancora molto da fare e le Università oggi sono fondamentali per continuare a parlare di democrazia e parità di genere.
Marilisa D'Amico

"Donne e potere oggi": l'intervento di Marilisa D'Amico

In occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, la Casa della Cultura e il Centro di Ricerca Interuniversitario "Culture di Genere" hanno organizzato un incontro intitolato "Donne e potere oggi", per riflettere sul ruolo del genere femminile tra passato e presente. Durante la serata sono intervenute Marilisa D'Amico e Annalisa Murgia dell'Università degli Studi di Milano, Susanna Camusso, già segretaria generale CGIL, e Carmen Leccardi dell'Università Milano-Bicocca, anche coordinatrice dell'incontro. Marilisa D'Amico, Professore ordinario di Diritto costituzionale e Giustizia costituzionale e Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di diritti, si è occupata di studiare approfonditamente il periodo fascista dal punto di vista costituzionale, per elaborare un interessante confronto tra passato e modernità sul tema della democrazia paritaria. La Professoressa ha messo in luce le motivazioni per le quali la parità potenziale tra uomo e donna in Italia di fatto non è stata ancora raggiunta: le donne, ad esempio, possono votare ma non sono votate. "Non possiamo dimenticarci", ha affermato Marilisa D'Amico, "che noi stesse negli anni in cui sono avvenute determinate conquiste abbiamo combattuto, ma abbiamo anche sottovalutato la necessità di un vero cambiamento culturale". La Professoressa ha concluso l'intervento citando il pensiero di Teresa Mattei, che evidenzia con forza il legame tra democrazia ed emancipazione femminile. "Nella storia italiana questa forza e questa determinazione si sono arrestate": le Università oggi diventano luoghi fondamentali per portare avanti con determinazione il punto di vista femminile, consapevoli degli esempi positivi degli anni passati.

Marilisa D'Amico: gli incarichi e l'impegno accademico

Marilisa D'Amico è stata Componente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, di cui è stata vice-presidente negli anni 2013 e 2014, oltre che Presidente della seconda commissione dal 2015. Ha svolto il ruolo di Presidente per il Comitato Pari Opportunità dell'Università degli Studi di Milano e Delegata del Rettore alle disabilità. È stata coordinatrice scientifica di Direct, Team strategico di Ateneo sulle Discriminazioni e disuguaglianze. È inoltre coordinatrice scientifica di diversi Corsi di perfezionamento. All'interno dell'Università degli Studi di Milano ha promosso l'istituzione del Centro di Ricerca Coordinato "Garanzie difensive e processo penale in Europa", di cui è componente del comitato di indirizzo scientifico. È membro del Consiglio del Centro Interdipartimentale di ricerca "Studi e Ricerche Donne e Differenze di Genere", oltre a far parte del Consiglio scientifico del Centro Interuniversitario "Culture di Genere". Dall'agosto del 2018 Marilisa D'Amico è membro del Women and Gender in Global Affairs Network, Columbia University, New York. Attualmente è Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità dei diritti dell'Università degli Studi di Milano.

lunedì 25 marzo 2019

Eni: Claudio Descalzi illustra il piano industriale aggiornato al 2022

Claudio Descalzi spiega il piano strategico aggiornato al 2022 e mette in luce il futuro di Eni, basato sul business pulito, sulla raffinazione e sulle rinnovabili.

Il piano strategico di Eni punta a emissioni zero nell'upstream entro il 2030 e a crescere nell'estrazione e nella produzione di idrocarburi: l'ha spiegato l'AD Claudio Descalzi presentando l'aggiornamento del piano industriale a San Donato, alle porte di Milano.
Claudio Descalzi, AD Eni

Claudio Descalzi: il futuro di Eni è il business pulito

"Siamo in una fase di transizione ed Eni deve trasformarsi per essere qui tra venti o trent'anni. Cinque anni fa ho iniziato a lavorare sulle rinnovabili, ma poi devi rassicurare gli azionisti, pagare i dividendi e realizzare il buy back." Così si è espresso Claudio Descalzi il 15 marzo, durante la presentazione del nuovo piano strategico aggiornato al 2022. "Tutte le scoperte che abbiamo fatto ovviamente ci danno un asset base molto importante, ma l'altra novità fondamentale è l'impegno sul clima". La svolta verde di Eni è stata annunciata in concomitanza con lo sciopero degli studenti per il Climate Change. Una coincidenza positiva secondo l'AD, che si ricollega all'importanza di convincere gli azionisti: "Si può rinunciare a qualche punto di profitto per creare valore". Nel futuro di Eni c'è l'accelerazione sulle energie rinnovabili e sulla decarbonizzazione: si prevede di raggiungere l'obiettivo "emissioni zero" entro il 2030, grazie ai progetti legati all'economia circolare e alle iniziative di forestazione. "Facendo leva sulla nostra dimensione", ha spiegato Claudio Descalzi, "porteremo benefici concreti alle comunità locali grazie alle iniziative di forestazione diretta, che comprenderanno anche la creazione di nuovi posti di lavoro". Secondo l'AD la strada è chiara e già ben avviata: "É il business pulito che può qualificare la compagnia e fra quattro o cinque anni potremmo essere veramente forti".

Claudio Descalzi: gli altri obiettivi previsti dal piano industriale

Eni avvierà un programma di buy back per un ammontare di 400 milioni di euro nel 2019, mentre negli anni successivi il programma sarà di 400 milioni con uno scenario del petrolio Brent a 60-65 dollari al barile o di 800 milioni con un Brent sopra i 65 dollari. "È un ottimo valore", ha detto Claudio Descalzi . "Un prezzo del petrolio a 62-65 dollari per noi va bene. Se l'efficienza dei costi in una società è buona, questi prezzi vanno bene". Sul piano entro il 2022 l'utile operativo del mid-downstream del Gruppo dovrebbe arrivare a quota 2 miliardi di euro, oltre il doppio rispetto al 2018. È previsto inoltre un importante aumento del free cash flow, che nel periodo del piano sarà di 5 miliardi. Anche il business della raffinazione è stato rafforzato grazie alle acquisizioni negli Emirati Arabi Uniti, mentre il piano di investimenti per l'upstream è diversificato in termini geografici con gli sviluppi in Medio Oriente, Norvegia e Messico. Circa 3 miliardi verranno impiegati principalmente per progetti di efficienza energetica, abbattimento del flaring, economia circolare e fonti rinnovabili. Il Gruppo nel 2019 investirà complessivamente 8 miliardi di euro, di cui circa 2,3-2,4 miliardi in Italia. "La nostra intenzione", ha spiegato Claudio Descalzi, "è investire nell'upstream, nella raffinazione, nella chimica, sulle rinnovabili e sull'economia circolare".

giovedì 21 marzo 2019

“Manager Utilities 2018 - Energia”: il premio va all’AD di Terna Luigi Ferraris

Luigi Ferraris soddisfatto per il conseguimento del premio "Manager Utilities 2018": "Bisogna sviluppare una cultura dell'ascolto costante e soprattutto spiegare fin dal primo giorno cosa si vuole fare". In questo contesto, ha sottolineato l'importanza di iniziative come "Terna incontra".
Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: le motivazioni legate all'assegnazione del premio

L'Amministratore Delegato di Terna, Luigi Ferraris, si è aggiudicato il premio "Manager Utilities 2018 - Energia". Il riconoscimento è stato assegnato in occasione del diciannovesimo seminario annuale sulle utilities organizzato da Agici e Accenture. Tra le motivazioni dell'assegnazione del premio vi è l'impegno dimostrato da Terna verso l'attuazione di un modello energetico sempre più sostenibile, efficiente, sicuro e innovativo. Il gruppo ricopre un ruolo chiave nella transizione energetica in Italia: si punta a un sistema basato su auto elettriche, più pompe di calore, meno capacità produttiva termoelettrica e maggiore impiego di fonti rinnovabili non programmabili. Queste, in particolare, non possono variare la produzione in base alla richiesta di energia del momento. Luigi Ferraris è Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna da maggio 2017. Dal 2015 al 2017 è stato Chief Financial Officer del Gruppo Poste Italiane, mentre dal 1999 al 2015 ha ricoperto varie posizioni manageriali di primo piano in Enel.

Premio "Manager Utilities 2018": il commento di Luigi Ferraris

L'impegno di Terna nel ruolo di apripista verso modelli energetici sempre più attenti alla sostenibilità e alla tutela dell'ambiente, ha portato l'Amministratore Delegato Luigi Ferraris a trattare il tema in diverse occasioni: la transizione è in atto, ed è sempre più necessaria per guardare al futuro in un'ottica rispettosa del nostro pianeta. "Al lato pratico", ha spiegato l'AD in occasione dell'assegnazione del premio "Manager Utilities 2018", "significa essere molto coinvolti nelle interazioni con le comunità locali, col territorio. Bisogna sviluppare una cultura dell'ascolto costante e soprattutto spiegare fin dal primo giorno cosa si vuole fare". Luigi Ferraris ha menzionato "Terna incontra", sottolineando l'importanza di queste iniziative e la necessità di intrattenere relazioni quasi quotidiane con gli stakeholders. "Cito un dato dell'International Energy Agency, secondo la quale nei prossimi vent'anni ci saranno investimenti per circa 20.000 miliardi di dollari a livello mondiale, di cui un 40% in rinnovabili e 40% in reti. È evidente che noi dobbiamo fare la nostra parte in termini di investimenti sulla rete italiana e sulle interconnessioni con i Paesi vicini. È importante il contributo di tutti, dalle istituzioni agli enti regolatori, alle imprese che devono investire".

Valerio Camerano: A2A al lavoro per dare nuova illuminazione alla città di Bergamo

L'AD di A2A Valerio Camerano ha commentato l'importanza della luce per ridare smalto a uno dei simboli di Bergamo, riconosciuto Patrimonio dell'Unesco nel 2017. Si tratta di un progetto da un milione di euro, realizzato in collaborazione con il Comune di Bergamo.
Valerio Camerano, AD A2A

Valerio Camerano: la nuova illuminazione in città

Il Gruppo A2A, guidato dall'Amministratore Delegato Valerio Camerano, lavora al fianco del Comune di Bergamo per la completa sostituzione dell'impianto di illuminazione della città: l'area interessata è quella dei bastioni delle Mura Veneziane, che verranno valorizzati dalle nuove luci. L'imponente costruzione architettonica che sorge nella Città Alta possiede un inestimabile valore artistico, tanto da essere diventata Patrimonio dell'Unesco nel luglio 2017. Il Gruppo A2A si impegna così a valorizzare la bellezza storica italiana, che si esprime in tutta la sua grandiosità nelle Mura Veneziane. L'intervento, del valore di un milione di euro, si inserisce in un più ampio progetto che ha portato alla sostituzione di 15mila lampade presenti a Bergamo Bassa. Il rinnovo dell'illuminazione mira anche al risparmio e al rispetto dell'ambiente, per uno stile di vita all'insegna della sostenibilità. Il nuovo sistema infatti consentirà di risparmiare 50mila euro l'anno, oltre a ridurre le emissioni di C02 nell'atmosfera. L'AD Valerio Camerano ha commentato l'intervento, mettendo in luce l'importanza di valorizzare uno dei simboli più famosi della città di Bergamo: "il progetto permetterà di illuminare le mura e le quattro porte di accesso alla Città Alta in modo diffuso, puntuale e con maggior efficienza energetica, restituendo ai luoghi piena armonia e una visione nella loro bellezza e complessità".

L'iter professionale dell'AD Valerio Camerano

Valerio Camerano entra in A2A nel 2014: durante gli anni alla guida della multiutility, il manager ha da sempre dimostrato grande attenzione verso lo sviluppo orientato all'innovazione sostenibile. Da giugno 2017 è anche Direttore Generale del Gruppo. Vicepresidente di Elettricità Futura, fa parte della Giunta Esecutiva di Utilitalia ed è Vicepresidente del Gruppo Energia Assolombarda. Nato nel 1963 a Roma, consegue la Laurea in Economia e Commercio presso l'Università LUISS Guido Carli. In seguito alla specializzazione all'estero presso la INSEAD Business School di Fontainbleau, nel 1991 fa il suo ingresso in CITIBANK per occuparsi di investimenti e di Corporate Banking. È impegnato in questa attività per 9 anni, per poi entrare in Camuzzi nel 2000 e ricoprire la posizione di Direttore Strategie e Sviluppo. L'anno successivo diventa anche Direttore Generale di Plenia, nata dalla separazione societaria tra rete gas e clienti. Dal 2002 al 2006 ricopre incarichi dirigenziali in Enel, entrando nel Gruppo come Direttore Generale di Enel Gas. Prima di arrivare in A2A, Valerio Camerano prosegue la sua carriera in GDF Suez Energie.

Top manager reputation: Auro Palomba e Andrea Barchiesi guidano Reputation Science

Reputation Science, joint venture guidata da Auro Palomba e Andrea Barchiesi, stila la classifica dei 100 top manager con la migliore reputazione online per il mese di febbraio. La società nasce dall'unione tra Community Group e Reputation Manager.
Auro Palomba

Auro Palomba: i top manager di febbraio secondo Reputation Science

Già alla guida di Community Group, Auro Palomba dirige in qualità di Chairman anche Reputation Science, joint venture nata in collaborazione con Andrea Barchiesi. L'Osservatorio permanente curato da Reputation Science si occupa di analizzare ogni mese l'andamento della Web Reputation dei top manager italiani, stilando una classifica dei 100 più quotati. Per quanto riguarda febbraio, rimangono sul podio i manager legati al settore energia: sono loro infatti a registrare i punteggi di performance più alti. L'analisi ha confermato al primo posto Urbano Cairo, mentre al secondo posto si colloca Francesco Starace, AD di Enel. Quest'ultimo è stato favorito dagli eccellenti risultati della società. Il terzo posto è occupato da Claudio Descalzi, AD di Eni, che conquista l'ottimo posizionamento in seguito al maxi accordo con gli Emirati Arabi che ha rafforzato la presenza del Gruppo nel Golfo. La joint venture Reputation Science nasce dall'iniziativa di Auro Palomba e Andrea Barchiesi, rispettivamente Chairman e CEO, che decidono nel 2018 di unire i team di esperti che compongono le loro società, Community Group e Reputation Manager: lo scopo della nuova attività è gestire in modo scientifico e integrato la reputazione di aziende, manager e istituzioni, usando strategie data driven per un'analisi rigorosa e basata su metodi matematici.

Auro Palomba: la carriera del Presidente di Community Group

Presidente di Community Group, società leader nel reputation management, Auro Palomba è stato insignito nel 2017 del premio come Professionista dell'anno nell'ambito dei Financecommunity Awards, nella categoria "Financial PR". Giornalista economico per 15 anni per Il Messaggero e Il Giornale, è stato direttore della comunicazione all'interno di aziende e istituzioni finanziarie di primo piano. Auro Palomba ha affrontato il mondo della comunicazione studiandolo da ogni punto di vista. In qualità di advisor ha curato la gestione e la difesa della reputazione di grandi gruppi internazionali, finanziari e industriali, oltre che di importanti famiglie imprenditoriali italiane. È stato conduttore di talk show e trasmissioni televisive a tema economico e finanziario per Class CNBC, TeleLombardia e Canale Italia. Attualmente, ricopre il ruolo di Presidente in Community Group, oltre ad essere Chairman di Reputation Science. È membro del CdA di Save the Children Italia e fa parte della Consulta di Esperti della Presidenza della Commissione Finanze della Camera.

mercoledì 20 marzo 2019

#21Changemakers: Alessandro Benetton incontra Omar Hassan

Ospite della terza puntata della video rubrica di Alessandro Benetton, #21ChangeMakers, Omar Hassan ha raccontato la sua arte, ispirata dai teatrali Fontana e Pollock.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton incontra Omar Hassan, l'artista che dipinge con il guantone

Colpi di colore, macchie di significato sulle pareti: ecco cosa si scorge entrando nello studio di Omar Hassan. L'artista italo-egiziano ha aperto le porte del suo mondo ad Alessandro Benetton, in occasione del terzo episodio della video rubrica #21ChangeMakers. Nato dalla Street Art, si è iscritto all'Accademia di Brera per studiare i grandi artisti del passato. Colpito da Fontana, Pollock e dal loro gesto artistico, ha dato un'impronta ben precisa al suo stile: un colpo di colore. Si tratta di un omaggio ad una vecchia passione, il pugilato, diventato poi uno stile di vita. Hassan prende a colpi la tela con il suo guantone per creare qualcosa di unico, irripetibile, che rappresenti l'emozione del momento. "Tutti nella vita siamo dei pugili, noi combattiamo, ma una volta al tappeto, ci rialziamo" ha raccontato a Benetton. Ecco perché Hassan è una personalità complessa, ben oltre il semplice "artista pugile", epiteto che rigetta. Tra i punti di contatto tra l'imprenditore e l'artista, il valore del tempo. Entrambi riprendono gli antichi e rivalutano il presente, dissociandosi dalla schiacciante pressione del futuro.

Alessandro Benetton: il profilo del fondatore di 21 Invest

Aveva solo 28 anni quando Alessandro Benetton decise di svincolarsi dalle attività familiari per fondare 21 Investimenti, oggi nota come 21 Invest. La società di private equity è tra le prime in Italia e ha all'attivo 90 investimenti completati e 1,6 miliardi di euro di capitali raccolti presso investitori istituzionali. L'acquisizione di Forno d'Asolo, che in tre anni è stata in grado di duplicare il proprio fatturato, rappresenta una delle operazioni più rilevanti. Dal 1992 ad oggi, la società si è sviluppata arrivando ad aprire nuove sedi a Milano, Parigi, Ginevra e Varsavia. Le tre controllate sono poi confluite in Gruppo 21. Per sviluppare delle competenze significative e ampliare i propri orizzonti, Alessandro Benetton ha trascorso gli anni nella formazione negli Stati Uniti, dove si è laureato in Business Administration all'Università di Boston nel 1987 e ha conseguito il Master presso la Harvard Business School. A Londra, invece, ha avviato la propria carriera in qualità di analista presso la Goldman Sachs International.

giovedì 14 marzo 2019

Claudio Descalzi: accordo di partnership triennale per Eni e Università Luiss

Claudio Descalzi protagonista della Luiss Leadership Series: a margine dell’evento, l’AD di Eni sottoscrive il rinnovo della partnership che vede il gruppo e l’ateneo cooperare per i prossimi tre anni.

Rinnovata la partnership Eni-Luiss: la firma dell'accordo arriva a margine di un incontro tra l'AD Claudio Descalzi e gli studenti dell'ateneo, nell'ambito dell'iniziativa Luiss Leadership Series.
Claudio Descalzi, CEO Eni

Claudio Descalzi: Eni rinnova la partnership con l'Università Luiss Guido Carli

Una partnership triennale con l'Università Luiss Guido Carli per la realizzazione congiunta di programmi nell'ambito della formazione, dell'orientamento e dell'analisi geopolitica. Eni rinnova il proprio impegno con il prestigioso ateneo: l'accordo è stata sottoscritto lo scorso 7 marzo dall'AD Claudio Descalzi e dal DG Luiss Giovanni Lo Storto, alla presenza della Presidente Luiss Emma Marcegaglia, della Vicepresidente Paola Severino e del Rettore Andrea Prencipe. La collaborazione si realizzerà su più fronti. Innanzitutto il "Progetto Africa subsahariana", grazie al quale Eni contribuirà alla formazione della classe dirigente africana permettendo, tramite borse di studio, ai giovani di talento di intraprendere un percorso formativo di eccellenza, seguendo corsi di laurea triennale o magistrale tenuti dalla Luiss in Italia. Inoltre il gruppo guidato da Claudio Descalzi contribuirà alla realizzazione del "Festival dei giovani", manifestazione organizzata per incentivare la creazione di momenti di condivisione, confronto e informazione tra diplomandi. Al centro di workshop ed eventi le sfide e le trasformazioni del mondo dell'energia che caratterizzeranno il prossimo futuro: digitalizzazione, decarbonizzazione, economia circolare, sviluppo sostenibile e salvaguardia dell'ambiente. Prosegue poi la collaborazione iniziata già tre anni fa con l'ateneo intitolato a Guido Carli anche in relazione al progetto "Geopolitica dell'Energia", promosso dall'Osservatorio sulla sicurezza internazionale della Luiss nell'ottica di analizzare approfonditamente i fenomeni di natura sociale, politica e culturale che caratterizzano i Paesi dell'area mediterranea e del Medio Oriente e del loro impatto sul business dell'energia.

Luiss Leadership Series: Claudio Descalzi incontra gli studenti

Il 7 marzo l'AD di Eni Claudio Descalzi è stato protagonista di un incontro con gli studenti della Luiss, organizzato nell'ambito della Luiss Leadership Series, dedicati a personalità del mondo delle imprese e delle istituzioni. L'AD è stato quindi chiamato a condividere insieme ad alcuni studenti il proprio percorso professionale e la vision manageriale. "Per fare carriera non bisogna pensare a fare carriera ma a essere generosi, umili, ricordarsi da dove vieni e chi sei, che non sei niente senza la tua comunità, senza fare diventare forti quelli intorno a te" ha detto Claudio Descalzi che, a margine dell'incontro, ha firmato la nuova intesa che porterà Eni a cooperare con l'ateneo nei prossimi tre anni.

Rinnovabili: Terna, guidata dall’AD e DG Luigi Ferraris, lancia un’importante operazione in Perù

Terna continua a investire in Sud America: dopo il Brasile, la società guidata da Luigi Ferraris ha annunciato l’avvio dell’Operazione Mato Grosso, finalizzata a favorire la crescita delle rinnovabili in Perù per sostenere le popolazioni andine disagiate.

Con l'Operazione Mato Grosso, Terna, guidata dall'AD e DG Luigi Ferraris, avvia una nuova linea in Perù che porterà a un accrescimento della produzione di rinnovabili e a un conseguente miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni andine disagiate.
Terna S.p.A.

Nuova linea elettrica in Perù: Terna, sotto la guida di Luigi Ferraris, annuncia l'Operazione Mato Grosso

Sviluppata nel più ampio ambito dei progetti di "business solidale", l'Operazione Mato Grosso nasce da un accordo tra Terna e la Parrocchia di Chacas, proprietaria della centrale idroelettrica di Huallin. La società guidata dall'AD e DG Luigi Ferraris collegherà l'importante fonte energetica alla rete elettrica nazionale grazie alla realizzazione di una linea in alta tensione che attraverserà il Perù per oltre 16 km. Un progetto da record, considerando che sarà portato a termine a un'altitudine pari a 4.100 metri sulle Ande. L'operazione sarà molto importante perché accrescerà la produzione di rinnovabili in Perù, con un conseguente beneficio per le popolazioni andine disagiate. I lavori prenderanno il via alla fine delle primavera e saranno conclusi in 12-15 mesi, con il coinvolgimento di imprese locali e fornitori Europei come Siemens e Tamini. Già nel settembre del 2017 Terna si era aggiudicata in Perù una gara finalizzata alla costruzione di una nuova linea elettrica in grado di unire le stazioni di Aguaytía e Pucallpa (nella regione di Ucayali), il cui completamento è previsto per la seconda parte del 2020.

Terna: i numeri di una realtà leader nel settore energetico

72.900 Km di linee in alta tensione gestite; 25 linee di interconnessione con l'estero; 3.897 dipendenti al 31 dicembre 2017; 5,3 miliardi di euro di investimenti nelle attività regolate previsti nel quinquennio 2018-2022; 2,2 miliardi di euro di ricavi al 2017. Sono questi i numeri principali di Terna, operatore indipendente di reti per la trasmissione dell'energia elettrica che ha acquisito negli anni un ruolo di attore centrale nella trasformazione del mercato elettrico verso fonti eco-compatibili. In un momento di grande cambiamento, la società guidata dall'AD e DG Luigi Ferraris ha saputo interpretarlo promuovendo la dismissione degli impianti di generazione tradizionali e sviluppando soluzioni innovative e di alta tecnologia. La costante attenzione alla sostenibilità ha portato Terna a diventare uno dei principali operatori per la trasmissione dell'energia su scala europea.

Roberto Casula: la formazione, l’esperienza professionale e gli incarichi attuali

L’iter professionale di Roberto Casula, dirigente in Eni S.p.A.: il manager entra nella società nel 2000, per poi assumere incarichi di crescente responsabilità.

Originario di Cagliari e laureato in Ingegneria Meccanica, Roberto Casula è Chief Development, Operations & Technology Officer di Eni S.p.A. il manager vanta un'esperienza consolidata all'interno del Gruppo, iniziata nei primi anni 2000 con l'incarico di Department Manager in Iran.
Roberto Casula, manager Eni

Roberto Casula: la formazione e gli incarichi professionali prima di Eni

Roberto Casula è un manager che ha attualmente un importante ruolo dirigenziale in Eni S.p.A. Classe 1962, si laurea in Ingegneria Mineraria presso l'Università degli Studi di Cagliari nel 1988. Dopo aver ottenuto l'abilitazione alla professione di ingegnere, inizia il suo percorso professionale in Agip S.p.A., dove ricopre fino al 1991 l'incarico di Reservoir Engineer (ingegnere di giacimento). Si occupa del production test (prove di produzione) e del well logging (acquisizione di dati) sui pozzi, per poi venire coinvolto anche nell'attività di reservoir modelling presso Beicip - Franlab a Sophia Antipolis (Antibes, Francia). Nel 1992 viene trasferito a Luanda per occuparsi della consociata Agip Angola Ltd e svolgere mansioni di Reservoir Engineer e Petroleum Engineer. Grazie all'esperienza maturata, diventa Chief Development Engineer nel 1994. Tornato in Italia, Roberto Casula lavora presso la sede di San Donato Milanese di Eni S.p.A. come Development and Production Coordinator, occupandosi delle attività di business e di quelle operative nei Paesi dell'area relativa all'Africa occidentale e nella zona centro-asiatica.

Gli incarichi di Roberto Casula in Eni S.p.A.

Nel 2000 Roberto Casula riceve la nomina come Department Manager (Responsabile dei Servizi Tecnici di Progetto) per le operazioni in Iran, mentre l'anno successivo diventa Dirigente e Project Director del progetto giant South Pars Gas fasi 4-5, attivo a Tehran. Managing Director di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A. nel 2004, conduce attività di produzione ed esplorazione relative al territorio della Sicilia. L'anno seguente ricopre la stessa carica per Eni Nord Africa BV, con sede a Tripoli (Libia). Torna in Italia nel 2007 per ricevere la carica di Senior Vice President per l'area della Regione Sub-Sahariana. Si trasferisce in Nigeria, ad Abuja, per ricoprire anche il ruolo di Chairman (Presidente) delle tre consociate di Eni nel Paese. Nel 2011 Roberto Casula diventa Vice President, assumendo responsabilità sui territori di Africa e Medio Oriente. Consegue ottimi risultati, conducendo attività di successo con le autorità americane, europee, e con le più alte personalità di Libia, dell'Angola, Kenya, Congo, Gabon, Mozambico e Sud Africa. Viene nominato Chief Development, Operations & Technology Officer in Eni S.p.A. nel 2014.

mercoledì 6 marzo 2019

Terna, linea elettrica per crescita rinnovabili in Brasile: il commento dell’AD Luigi Ferraris

Terna promuove il valore della sostenibilità anche in Brasile: l’AD e DG Luigi Ferraris inaugura il nuovo elettrodotto dello Stato di Rio Grande do Sul che integra nella rete energia prodotta da fonti rinnovabili.

L'AD e DG di Terna Luigi Ferraris all'Ambasciata italiana a Brasilia per inaugurare la nuova linea elettrica in alta tensione nello Stato di Rio Grande do Sul: un'opera che coniuga innovazione e sostenibilità.
Luigi Ferraris

Terna, nuovo elettrodotto in Brasile: il commento dell'AD Luigi Ferraris

Una nuova linea elettrica in alta tensione, estesa per 158 Km nello Stato di Rio Grande do Sul, che permetterà di integrare nella rete brasiliana grandi quantitativi di energia prodotta da fonti rinnovabili, in particolare eolica. Completato con due mesi di anticipo sui tempi previsti, il nuovo elettrodotto è stato inaugurato dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Luigi Ferraris lo scorso 19 febbraio in una cerimonia a Brasilia. "È un'opera importante, di centocinquanta chilometri che collega un'area dove c'è una produzione da fonti rinnovabili, fonti eoliche" ha spiegato l'AD e DG di Terna in un'intervista rilasciata a margine, sottolineando come i lavori di costruzione si siano svolti nel massimo rispetto dell'ambiente. Sono stati necessari appena dodici mesi e coinvolti dieci imprese e 500 tecnici: l'80% del tracciato è stato realizzato con sostegni 'monostelo', che minimizzano l'ingombro al suolo e l'impatto ambientale. Come sottolinea il gruppo guidato da Luigi Ferraris in una nota, l'opera è stata anche accompagnata da un programma di responsabilità e inclusione sociale a cui hanno preso parte decine di famiglie di etnie locali.

Luigi Ferraris: i nuovi progetti di Terna in Brasile e Uruguay

"Non c'è dubbio che per Terna è una opportunità per valorizzare le proprie competenze, per capitalizzare quanto abbiamo fatto e stiamo facendo sia in Italia che in Europa" ha detto Luigi Ferraris nell'intervista. L'AD ha evidenziato come il gruppo abbia sviluppato competenze molto avanzate nell'attività di integrazione delle rinnovabili e quindi di sviluppo di linee che accompagnino questo processo di transizione e decarbonizzazione, tema "importante e discusso in Europa ma evidentemente anche in Brasile e in tutte le parti del mondo". La costruzione del nuovo elettrodotto è parte di un percorso più ampio: "Abbiamo una seconda opera nella pipeline che verrà ragionevolmente completata entro la fine dell'anno in Brasile e quindi ci vedrà con un investimento complessivo di 160 milioni di euro. Stiamo lavorando su un'opera altrettanto importante in Uruguay". Infine, Luigi Ferraris ha fatto notare come "questi due grandi progetti, che vedranno ragionevolmente la luce entro la fine dell'anno, ci permetteranno di consolidare la nostra presenta con una valorizzazione importante delle nostre competenze e della nostra tecnologia".