giovedì 25 giugno 2020

Coronavirus, la risposta di LaPresse S.p.A. all’emergenza: intervista al Presidente Marco Durante

Il potenziamento dell'offerta video, l'apertura di nuove sedi all'estero, lo sbarco a Wall Street: i nuovi progetti di LaPresse S.p.A. nelle parole di Marco Durante, fondatore e Presidente.
Marco Durante

Il Presidente Marco Durante: sempre più internazionalità nel futuro di LaPresse S.p.A.

Il più internazionale dei multimedia content provider italiani è pronto a raggiungere nuovi traguardi e a espandersi ulteriormente all'estero. È il fondatore e Presidente Marco Durante a delineare in un'intervista il futuro di LaPresse S.p.A., l'agenzia che ha fondato nel 1994 insieme al fratello Massimo. Due le direttrici del nuovo piano: la quotazione a Wall Street nei primi mesi del 2021 e l'apertura di 24 uffici di corrispondenza a Londra, Madrid, Dubai, Singapore, Sydney e altre metropoli nelle sedi di Associated Press. Le due realtà già collaborano nell'ambito dell'accordo siglato lo scorso anno per la distribuzione reciproca di contenuti foto, video e testuali. "Nelle varie sedi avremo nostri fotografi, video-operatori e giornalisti che dirameranno le notizie dall'Italia, grazie ad AP, e sempre con l'agenzia che ci ospita diffonderemo tutto quanto riguarda quei Paesi" ha spiegato Marco Durante nell'intervista ripresa da "Il Giornale" in cui ha parlato anche del piano di sbarco a Wall Street: l'intenzione è di chiudere l'operazione nei primi mesi del 2021, sempre che l'emergenza Coronavirus non ne rallenti ulteriormente i tempi.

Marco Durante: l'emergenza Coronavirus riporta al centro l'autorevolezza dell'informazione

Quella di LaPresse S.p.A. è una storia di intuizioni vincenti. Figlia di un'altra felice esperienza professionale che porta il nome di Publifoto Torino, la storica agenzia fotografica torinese nata anche su iniziativa del padre di Marco Durante, ha saputo nel tempo adeguarsi a codici di comunicazione sempre più innovativi diventando oggi la più internazionale delle agenzie di stampa multimedia del Paese. "Siamo diventati i primi, in Italia, ad avere teche video, oltre a quelle della Rai, e possediamo il più grande archivio di foto in Europa. E così forniamo i nostri contenuti a oltre il 90% del mercato editoriale e broadcast del Paese" racconta nell'intervista il fondatore e Presidente di LaPresse S.p.A. Oggi l'emergenza Coronavirus ha aperto nuove sfide per il mondo dell'informazione ma secondo Marco Durante anche opportunità: "Si stava imponendo, da un po' di tempo, una tendenza negativa, quella che poneva i social in una posizione di privilegio anche nell'informazione. Il Covid-19 ha invece premiato l'autorevolezza, marginalizzando tutto quello che sono social e influencer. Un'agenzia seria, in proposito, non può far circolare notizie prese dai social". Credibilità, verità, autorevolezza: occorre ripartire da qui.

mercoledì 24 giugno 2020

Paola Severino: la carriera accademica e la Laurea Honoris Causa dall’Università di Glasgow

Paola Severino è Vicepresidente Luiss con delega alla promozione delle Relazioni Internazionali. Nel giugno 2018 l'Università di Glasgow le ha conferito la Laurea Honoris Causa in Law per i risultati raggiunti in ambito accademico, professionale e istituzionale.
Paola Severino

Paola Severino: i motivi della Laurea Honoris Causa

Paola Severino è stata insignita della Laurea Honoris Causa in Law dall'Università di Glasgow nel giugno del 2018 per "gli straordinari risultati raggiunti in ambito accademico, professionale e istituzionale come ministro della Giustizia". L'ateneo è tra i più prestigiosi del Regno Unito, fondato nel 1451 per volere di Papa Niccolò V. La cerimonia di consegna del riconoscimento si è svolta nell'aula d'onore dell'ateneo britannico, mentre la laudatio è stata pronunciata da Sir Anton Muscatelli, Principal della Glasgow University e italiano di origini. La laudatio ha messo in luce il brillante percorso di Paola Severino, che ha svolto al contempo l'attività accademica, nonché, con grande equilibrio il ruolo di Ministro, raggiungendo una serie di primati significativi. La cerimonia è stata l'occasione per firmare un nuovo protocollo d'intesa tra la Luiss Guido Carli e l'ateneo britannico con l'obiettivo di promuovere e ravvivare gli scambi internazionali tra professori e studenti appartenenti alle due realtà accademiche.

Paola Severino: gli incarichi presso Luiss Guido Carli

Vicepresidente della Luiss Guido Carli con delega alla promozione delle Relazioni Internazionali dal giugno 2018, Paola Severino ha in precedenza ricoperto la carica di Prorettore Vicario e di Rettore presso lo stesso ateneo. Dal 1998 è stata Professore ordinario di Diritto penale presso l'ateneo romano nonché titolare della Cattedra di Diritto Penale per il corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Dal 2018 è Professore Straordinario di Diritto Penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza della Luiss Guido Carli, nonché titolare della Cattedra di Cybersecurity dello stesso dipartimento. Il 7 agosto 2019 le è stato conferito il titolo di Professore Emerito Paola Severino è altresì Presidente del Consiglio Scientifico della Luiss School of Law e membro del Gruppo strategico della Luiss School of European Political Economy. È inoltre Direttore del Master in "Diritto Penale d'Impresa", del Master in "Compliance e Prevenzione della Corruzione nei Settori Pubblico e Privato" e del Master in "Cybersecurity: Politiche pubbliche, normative e gestione".

Vicini ai nostri dipendenti: il commento dell’AD Roberto Tomasi su “Autostrade Insieme”

“Autostrade Insieme”, l’AD di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi: “Uno spazio in cui trovare servizi e contenuti che ci aiuteranno a trascorrere il tempo a casa e in famiglia”.

"Lo stare insieme è per noi da sempre un valore": il videomessaggio ai dipendenti dell'AD di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi in occasione della presentazione della piattaforma digitale "Autostrade Insieme".
Roberto Tomasi

Roberto Tomasi: "Autostrade Insieme", l'iniziativa di Autostrade per l'Italia a beneficio dei dipendenti

Stare "vicino" alle persone temporaneamente costrette a casa e al contempo supportare i dipendenti che ogni giorno hanno continuato ad andare al lavoro fisicamente per garantire la prosecuzione dei servizi autostradali con regolarità. Che per Autostrade per l'Italia lo stare insieme sia un valore, come ha sottolineato l'Amministratore Delegato Roberto Tomasi, lo conferma anche "Autostrade Insieme", l'iniziativa lanciata nelle settimane di lockdown dalla società per i suoi 5.000 dipendenti. "Uno spazio in cui trovare servizi e contenuti che ci aiuteranno a trascorrere il tempo a casa e in famiglia": film, libri, podcast e webinar di sport, wellness, salute e alimentazione, caricati sull'innovativa piattaforma digitale con lo scopo di "offrirci stimoli in più per utilizzare questo tempo sospeso per stare in contatto con i colleghi e per passare momenti sereni con i nostri famigliari". Per questo la società, guidata da Roberto Tomasi, ha deciso di investire risorse e dare un supporto quotidiano "a distanza" a tutti i propri lavoratori costretti, durante il lockdown, a restare a casa. L'iniziativa è volta a mantenere un contatto diretto a supporto della comunità, continuando ad alimentare il dialogo azienda - famiglia.

Autostrade per l'Italia, l'AD Roberto Tomasi: iniziative per fronteggiare l'emergenza Coronavirus

Nel presentare "Autostrade Insieme" l'AD Roberto Tomasi ne ha evidenziato il valore di "collante aziendale", ricordando anche i dipendenti che hanno continuato ad andare fisicamente al lavoro. È anche pensando a loro che Autostrade per l'Italia ha organizzato una serie di incontri virtuali per discutere e dialogare su temi riguardanti la mobilità, coinvolgendo personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Il primo a raccogliere l'invito è stato Pino Insegno, che ha postato sulla piattaforma un saluto personale ai dipendenti di ASPI raccontando, con un taglio ironicamente nostalgico, la propria esperienza di viaggiatore. Ma "Autostrade Insieme", come si rileva dalle parole dell'AD Roberto Tomasi, è solo una delle numerose iniziative messe in campo dal Gruppo Atlantia, di cui ASPI fa parte, per far fronte all'emergenza: oltre a donazioni per 5 milioni di euro in attività di contrasto al Covid-19, sono stati avviati nuovi progetti di diagnosi, assistenza e ricerca sanitaria. E sempre sul fronte "welfare", Atlantia è stata la prima grande azienda in Italia a sottoscrivere una polizza sanitaria per i 13.500 dipendenti italiani del gruppo e i loro famigliari, da attivare in caso di ricovero per Coronavirus.

martedì 23 giugno 2020

Economia circolare: l’esempio di Riva Acciaio

Leader in Italia e in Europa, Riva Acciaio è una realtà del settore della siderurgia che si contraddistingue per la rilevanza data alla ricerca e alla tutela dell'ambiente.
Riva Acciaio

Riva Acciaio: una storia "ciclica"

All'inizio degli anni '50 del secolo scorso i fratelli Riva gestivano un modesto commercio di rottami. In quegli anni l'Italia era in piena ricostruzione: i due imprenditori decisero quindi di puntare sull'industria siderurgica, fondando Riva Acciaio. Un'intuizione che si è rivelata estremamente felice: oggi infatti l'azienda possiede ben 5 stabilimenti nel Nord della Penisola e dà lavoro a un migliaio di dipendenti. I rottami sui quali è stata creata la storia di uno dei leader europei del settore sono divenuti nel tempo "end of waste", secondo il Regolamento Europeo 333/2011, e alimentano infatti i forni elettrici utilizzati nella lavorazione dell'acciaio, rendendo il processo produttivo particolarmente sostenibile. L'acciaio infatti è già di per sé uno dei materiali più adatti al riciclo: se ben trattato infatti è riutilizzabile praticamente all'infinito, ed è per questo motivo che si conferma come una risorsa particolarmente significativa in un contesto di economia circolare. Acciaio, forni elettrici e individuazione costante delle Best Available Techniques permettono quindi a Riva Acciaio di essere considerata un buon esempio di siderurgia "green".

Ricerca e Sviluppo: l'impegno di Riva Acciaio

L'attenzione che Riva Acciaio dedica alla tutela ambientale è frutto anche delle continue migliorie apportate durante tutte le fasi del processo produttivo. Perfezionamenti che sono possibili grazie all'enorme lavoro svolto dal reparto di Ricerca e Sviluppo dell'azienda. Il laboratorio è attivo nello stabilimento di Lesegno dagli anni '90 ed è un Centro che collabora con diverse e importanti università, come ad esempio il Politecnico di Milano o la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. La collaborazione ha permesso lo svolgimento di progetti europei sull'innovazione siderurgica, stage e dottorati di ricerca dedicati agli studenti. Attraverso un continuo scambio di idee, il Laboratorio ha la possibilità di poter migliorare e innovare costantemente gli stabilimenti della società, tutti rispettosi di norme quali la UNI EN ISO 9001 e IATF 16949. L'impegno di Riva Acciaio nella ricerca ha un effetto importante anche sull'ambiente: gli stabilimenti, di Caronno, Lesegno, Cerveno e Sellero sono in possesso di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) e quello di Malegno di AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) e tutti sono certificati secondo le norme UNI EN ISO 14001 e BS OHSAS 18001.

venerdì 19 giugno 2020

Gianfranco Battisti: da Torino a Reggio Calabria il Frecciarossa di Trenitalia

Dal 3 giugno il Frecciarossa Torino-Reggio Calabria si mette in viaggio, l'AD del Gruppo FS Gianfranco Battisti: "Contribuirà al rilancio dell'economia e del settore turistico dellʼintero Sud Italia".
Gianfranco Battisti, AD Ferrovie dello Stato

Gianfranco Battisti: in partenza il Frecciarossa Torino-Reggio Calabria

In Frecciarossa da Torino a Reggio Calabria. È l'Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti ad annunciare il nuovo collegamento di Trenitalia che dal 3 giugno unirà per la prima volta senza cambi intermedi le due città. È questa la principale novità dell'offerta di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) che da inizio giugno prevede 74 Frecce e 48 InterCity sulle principali direttrici del Paese, raddoppiando il numero di treni a disposizione dal secondo step della Fase 2 dell'emergenza sanitaria Covid-19. Dallo scorso 24 maggio i biglietti sono disponibili sui sistemi di vendita di Trenitalia. Non solo: il gruppo guidato da Gianfranco Battisti ha pensato anche ai passeggeri bisognosi di arrivare in Sicilia dalle città servite dall'alta velocità. È quindi possibile acquistare insieme al biglietto delle Frecce anche quello della nave veloce BluJet fra Villa San Giovanni e Messina: per garantire un rapido interscambio fra i due mezzi di trasporto gli orari delle navi e dei treni sono integrati.

Gianfranco Battisti: il nuovo collegamento per la ripartenza dell'economia e del settore della Calabria e del Sud Italia

"Con questo nuovo collegamento per la prima volta il Frecciarossa arriva a Reggio Calabria, il treno simbolo dell'eccellenza italiana nell'Alta velocità" ha commentato in merito l'AD di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti ricordando l'impegno del Gruppo nell'offrire un nuovo servizio per avvicinare le persone oggi in un momento così importante per il Paese. "L'arrivo del Frecciarossa contribuirà alla ripartenza e al rilancio dell'economia e del settore turistico della Calabria e dell'intero Sud Italia" ha precisato inoltre Gianfranco Battisti. Per la ripartenza FS ha distribuito a bordo di Frecciarossa e Frecciargento un safety kit gratuito che include mascherina, gel igienizzante per mani, guanti in lattice e poggiatesta monouso, oltre a una lattina d'acqua per tutti i passeggeri. Inoltre, inquadrando con lo smartphone il QR code posizionato sui tavolini, i passeggeri possono visualizzare le informazioni sulle attività e i processi di pulizia e sanificazione dei treni.

giovedì 18 giugno 2020

Onorati di poter aiutare l’Arma: la donazione di CDP nelle parole dell’AD Fabrizio Palermo

Emergenza Coronavirus, la vicinanza del Gruppo CDP all’Italia si esprime nelle numerose iniziative messe in campo dal Gruppo: la soddisfazione dell’AD e DG Fabrizio Palermo.

Due milioni di mascherine alle donne e agli uomini dell'Arma dei Carabinieri: il valore dell'iniziativa nelle parole espresse dall'AD e DG Fabrizio Palermo in occasione della cerimonia di consegna presso il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri lo scorso 19 maggio.
Fabrizio Palermo, AD e DG Cassa Depositi e Prestiti

Fabrizio Palermo: CDP vicina all'Italia, donate due milioni di mascherine all'Arma dei Carabinieri

"Questa iniziativa va oltre le misure di sistema che il Gruppo ha già messo in campo per sostenere le imprese e le pubbliche amministrazioni e testimonia la vicinanza del Gruppo CDP all'Italia": è l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabrizio Palermo a ricordare con queste parole il forte impegno messo in campo da Cassa Depositi e Prestiti per sostenere il Paese, duramente segnato dall'emergenza sanitaria. L'occasione è stata la consegna delle mascherine che il Gruppo ha acquistato per le donne e gli uomini dell'Arma dei Carabinieri. In totale due milioni: un primo lotto era già stato distribuito nelle scorse settimane ai militari delle Regioni del Nord più colpite dal Coronavirus. Le altre sono state consegnate da Fabrizio Palermo lo scorso 19 maggio al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Giovanni Nistri. Intervenendo presso il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, l'AD e DG di CDP ha sottolineato il valore di quanti ogni giorno combattono contro il contagio e a tutela della sicurezza dei cittadini.

Fabrizio Palermo: indispensabile poter operare in condizioni di sicurezza per chi è in prima linea nell'emergenza

Come evidenziato dall'AD e DG Fabrizio Palermo, CDP si è impegnata fin dai primi giorni dell'emergenza per sostenere tutte le forze coinvolte in questa battaglia epocale contro il contagio: non solamente il sistema sanitario e la Protezione Civile, già destinatari di diverse iniziative intraprese dal Gruppo, ma anche i militari dell'Arma a cui è indispensabile poter garantire di operare in condizioni di sicurezza. "Siamo onorati, come Istituzione a servizio del Paese, di poter contribuire al lavoro che i Carabinieri, presidio fondamentale sul territorio per la sicurezza nazionale, svolgono ogni giorno per tutelare tutti i cittadini" ha spiegato in merito l'AD e DG Fabrizio Palermo, ribadendo quanto sia importante, per coloro che operano in prima linea, poter essere dotati "di adeguati dispositivi di protezione individuale".

Open Fiber, l’AD Elisabetta Ripa: investire in maniera preventiva sull’evoluzione tecnologica

"Trovare soluzioni che rendano più semplice un roll-out più rapido di quella che è una delle più importanti opere per l'Italia": l'invito dell'AD di Open Fiber Elisabetta Ripa al Business Tech Forum.
Elisabetta Ripa, AD Open Fiber

Semplificare la burocrazia per accelerare sulla rete: l'AD di Open Fiber Elisabetta Ripa al Business Tech Forum

Grazie alla collaborazione tra pubblico e privato riusciremo a garantire più rapidamente il diritto di accesso ad una rete internet di ultima generazione. Ne è certa Elisabetta Ripa, intervenuta lo scorso 25 maggio al Business Tech Forum. Nel corso del webinar d'apertura, l'Amministratore Delegato di Open Fiber si è confrontata con diversi esponenti del mondo imprenditoriale e politico sulla ripartenza dell'Italia dopo l'emergenza sanitaria e in particolare sulla necessità di semplificare la burocrazia anche nell'ottica di consentire al Paese di dotarsi di una rete ad alta capacità, capace di garantire a famiglie, imprese e alla Pubblica Amministrazione prestazioni che le vecchie tecnologie non permettono più. Accelerare su questo fronte significa mettere il Paese nelle condizioni di poter lavorare a distanza e le esigenze vissute nelle settimane di lockdown lo hanno ulteriormente dimostrato: "Quello che ci ha insegnato questa situazione è l'importanza di investire in maniera preventiva per farci trovare pronti sia in ambito privato che professionale che pubblico e che l'Italia ha bisogno di accelerare le infrastrutture in fibra". In merito al webinar, Elisabetta Ripa ha osservato come siano emersi importanti spunti durante la conversazione: "Il viceministro allo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni, ha sottolineato la necessità di semplificare l'iter burocratico per quelle attività considerate strategiche per il Paese tramite un sistema di autocertificazioni". Introdurle, secondo l'AD di Open Fiber Elisabetta Ripa, permetterebbe "di evitare le lungaggini cui andremmo incontro per ottenere i circa 80mila permessi di cui avremmo bisogno".

Elisabetta Ripa: l'importanza di collaborare per garantire a tutti l'accesso a una rete internet di ultima generazione

"Guardiamo quindi con fiducia al futuro e alle prossime azioni di governo per trovare soluzioni che rendano più semplice un roll-out più rapido di quella che è una delle più importanti opere per l'Italia" ha evidenziato Elisabetta Ripa che, durante il webinar del Business Tech Forum, ha ripercorso anche l'esperienza di Open Fiber: "Ha iniziato i lavori nel 2018 e in poco più di due anni è riuscita a coprire circa 8 mln di unità immobiliari quindi un terzo del paese. Lo ha fatto velocemente nelle aree metropolitane. Nell'ambito delle concessioni, dove operiamo come soggetto pubblico, tutto diventa estremamente lento a causa ad esempio del non ottenimento delle autorizzazioni da parte delle soprintendenze o da un ente di bonifica. Ciò ci costringe a ricominciare daccapo". Per l'AD dunque se il primo modello, privato, ha dimostrato di poter accelerare, l'altro invece "va incontro a più difficoltà e abbiamo bisogno del supporto di tutti gli enti che devono autorizzare la realizzazione di una infrastruttura". La semplificazione dunque è la strada: da parte sua Open Fiber "si sta impegnando ulteriormente per allargare il perimetro del suo piano ed avere quella flessibilità necessaria a garantire il diritto di accesso ad una rete internet di ultima generazione". La società ha già aggiornato gli obiettivi di copertura per la rete in fibra ottica in tecnologia FTTH, come fa notare Elisabetta Ripa: "Siamo certi che grazie alla collaborazione tra pubblico e privato riusciremo più rapidamente nell'impresa che ci siamo prefissati".

martedì 9 giugno 2020

Paola Severino: “Donne riducano il gap tra merito e potere”

In un'intervista pubblicata sul "Corriere della Sera", Paola Severino interviene sulla mancanza di parità di riconoscimento tra donne e uomini.
Paola Severino

Coronavirus e i meriti delle donne: l'opinione di Paola Severino

L'emergenza sanitaria che ha colpito l'Italia ha messo in evidenza pregi e difetti della società, che si è trovata a dover fare i conti con consuetudini che riflettono un pensiero comune ancorato a convinzioni errate. Tra questi, la difficoltà delle donne nell'ottenere un giusto riconoscimento dei traguardi realizzati. Paola Severino, intervistata sul tema da Antonio Polito del "Corriere della Sera", ha evidenziato una caratteristica del comportamento femminile, ossia quella di separare il merito dal potere, contrariamente a come accade per gli uomini. L'ex Ministro della Giustizia porta l'esempio di una dottoressa, Annalisa Malara, che ha avuto il merito di riconoscere il Coronavirus nel primo caso di Codogno: sebbene la donna abbia dimostrato valore e abbia apportato un enorme contributo alla battaglia contro il virus, ha preferito nobilmente tornare al suo lavoro senza essere colpita dal "tipicamente maschile" complesso dell'eroe. Secondo Paola Severino tuttavia, "troppo spesso ci accontentiamo di essere brave: il 53% dei magistrati ad esempio sono donne, ma non ce ne sono ai vertici degli uffici giudiziari". In questo momento una delle priorità è quella di dimostrare di poter accettare il potere come forma di riconoscimento.

Paola Severino: "La strada inizia dalla famiglia"

Fin dai primi giorni dello scoppio dell'epidemia, l'opinione pubblica ha fortemente sostenuto medici e operatori sanitari, in prima linea contro i pericoli del Covid-19. La fotografia di un'infermiera italiana che si accascia su una scrivania dopo un turno di lavoro massacrante è diventata uno dei simboli della battaglia al virus. Nell'intervista Paola Severino ha sottolineato il protagonismo di dottoresse, ricercatrici e infermiere: un protagonismo che però non ha avuto un riflesso nella composizione del Comitato Tecnico Scientifico dedicato al Coronavirus e che coadiuva il Governo: "I primari sono tutti uomini? I dirigenti dei ministeri sono tutti uomini? E che attrito fa questo con l'immagine delle tantissime operatrici sanitarie che il Coronavirus lo combattono nelle corsie e nei laboratori?". Per la Vice Presidente della Luiss il cammino che porterà al riconoscimento paritario è ancora lungo e tortuoso. Alcune leggi, come ad esempio la Golfo-Mosca, che ha imposto quote rosa nei CdA delle aziende, sembrano aver avuto un impatto positivo. Ma tutto ha inizio dalla famiglia: "Si dice 'Dietro un grande uomo c'è sempre una donna intelligente': perché non utilizzare la parola 'accanto'? O ancora - conclude Paola Severino - quando cominceremo a dire che dietro una donna di successo c'è sempre un uomo intelligente?".

lunedì 8 giugno 2020

Roberto Tomasi: “Autostrade Insieme”, la piattaforma per i dipendenti Aspi

"Film, libri, podcast e webinar di sport, wellness, salute e alimentazione, non aiutano soltanto a trascorre queste settimane a casa e in famiglia, ma offrono stimoli in più per utilizzare questo tempo, apparentemente sospeso, rimanendo comunque in contatto con i colleghi": l'AD di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi presenta "Autostrade Insieme".
Roberto Tomasi

"Autostrade Insieme": il lancio dell'iniziativa a cura dell'AD Roberto Tomasi

"Uno spazio in cui trovare servizi e contenuti che ci aiuteranno a trascorrere il tempo a casa e in famiglia"Roberto Tomasi , Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia, riassume con queste parole lo spirito dell'iniziativa lanciata dalla società del gruppo Atlantia a beneficio dei suoi 5.000 dipendenti. "Autostrade Insieme", questo il nome, nasce per cercare di mantenere attivo il legame professionale e umano tra i professionisti dislocati in tutto il Paese che quotidianamente lavorano per garantire i servizi forniti da Aspi. Anche a fronte delle misure organizzative (dal telelavoro agli ammortizzatori sociali previsti dal DL Cura Italia) attivate nelle settimane di lockdown, caratterizzate da un calo di traffico sulla rete, la società attualmente guidata da Roberto Tomasi ha pensato a un'iniziativa che fungesse da "collante aziendale". È nata quindi una nuova piattaforma digitale di contenuti culturali ed entertainment, che vanno dalla possibilità di scaricare gratuitamente e-book editi da Minimum fax, all'accesso a una videoteca digitale di oltre 1.000 film, video e fiction on demand (in collaborazione con Chili Tv), passando per corsi di lingua e-learning per tutta la famiglia, senza trascurare il benessere fisico e l'educazione alimentare.

Autostrade per l'Italia, l'AD Roberto Tomasi: l'importanza dello stare insieme

"Lo stare insieme è per noi da sempre un valore" ha sottolineato in merito Roberto Tomasi nel videomessaggio rivolto a tutti i dipendenti in cui illustra "Autostrade Insieme". L'AD di Autostrade per l'Italia ha quindi parlato della decisione di investire risorse per fornire un supporto quotidiano "a distanza" a tutti i propri lavoratori che, nel periodo del lockdown, sono stati costretti a rimanere in casa, proprio nell'ottica di mantenere un contatto diretto a beneficio della comunità e di continuare ad alimentare il dialogo azienda/famiglia. "Ogni settimana verranno selezionati film, libri, podcast e webinar di sport, wellness, salute e alimentazione, con lo scopo di offrirci stimoli in più per utilizzare questo tempo sospeso per stare in contatto con i colleghi e per passare momenti sereni con i nostri famigliari" ha aggiunto Roberto Tomasi. Ma questa non è l'unica iniziativa adottata dal gruppo Atlantia, di cui Aspi fa parte, in risposta all'emergenza Coronavirus: oltre a donazioni per 5 milioni di euro destinati a supportare attività di contrasto al Covid-19 e l'avvio di nuovi progetti di diagnosi, assistenza e ricerca sanitaria, sul fronte welfare è stata sottoscritta una polizza sanitaria a beneficio dei 12 mila dipendenti italiani del gruppo e dei loro famigliari in caso di ricovero per Coronavirus. Inoltre, nel corso del CdA del 24 aprile, è stato deliberato un piano di assegnazione gratuita di azioni proprie ai dipendenti delle società italiane del Gruppo.

Nicolò Zanon organizza il seminario online “Invito a Corte ma…con juicio”

Giovedì 28 maggio Nicolò Zanon darà il suo contributo in un dibattito online dedicato alla Giustizia Costituzionale.

Nicolò Zanon

Contraddittorio e istruttoria: il contributo di Nicolò Zanon

Durante l'emergenza sanitaria e le conseguenti restrizioni sugli assembramenti, un gruppo di studiosi afferenti al Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale dell'Università degli Studi di Milano ha pianificato una serie di incontri online rivolti agli studenti. Nicolò Zanon, Giudice della Corte Costituzionale, ne sarà uno dei protagonisti. Il seminario, che si terrà sulla piattaforma Zoom il prossimo 28 maggio, ha come titolo "Invito a Corte ma...con juicio" e tratterà del contraddittorio e dell'istruttoria nei giudizi davanti alla Corte Costituzionale. Il dibattito a distanza, ad accesso libero previa iscrizione, fa parte dei "Web Seminars", una serie di appuntamenti di Giustizia costituzionale. A introdurre il dibattito sarà la relazione di un ospite prestigioso, Massimo Luciani, Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all'Università La Sapienza di Roma, già Presidente dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti per il triennio 2015-2018.

Nicolò Zanon, l'esperienza in ambito accademico e istituzionale

Nicolò Zanon è stato nominato membro della Corte costituzionale nel 2014. Professore ordinario presso l'Università degli Studi di Milano, è autore di una vasta produzione saggistica e di manuali divenuti punto di riferimento accademico. Ha collaborato con le più prestigiose riviste giuridiche e scritto articoli per testate come il Sole 24 ORE. Originario di Torino, frequenta la facoltà di Giurisprudenza della sua città e dopo la laurea consegue un dottorato di ricerca in Diritto Pubblico Comparato presso l'Università di Firenze. In quegli stessi anni perfeziona la sua formazione anche all'estero e diviene nel 1991 Ricercatore in Diritto Costituzionale Comparato nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino. Qualche anno dopo gli viene affidata la prima docenza: diventa docente a contratto di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università Bocconi di Milano, la prima di numerose tappe accademiche (Padova, Milano-Bicocca). Il primo approccio al lavoro della Corte costituzionale arriva con l'incarico di assistente di studio del giudice costituzionale prof. Valerio Onida. Seguono diverse mansioni istituzionali per la Regione Lombardia. Prima di essere nominato Giudice della Corte Costituzionale dal Presidente Napolitano, Nicolò Zanon ha fatto parte del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa ed è stato eletto dal Parlamento in seduta comune componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura.

venerdì 5 giugno 2020

Private Equity: il successo di Nicola Volpi

Oggi Amministratore Delegeto di Movidea, Nicola Volpi è stato uno dei protagonisti nello sviluppo del settore del Private Equity in Italia.

Con un percorso nel settore del Private Equity di oltre 25 anni, Nicola Volpi oggi è a capo di una società di investimenti specializzata nel settore dei beni di lusso.
Nicola Volpi

Nicola Volpi: la carriera in Permira

Nicola Volpi, è uno dei soci fondatori nel 1999 di Permira, realtà specializzata in Private Equity che si afferma come uno dei leader nel Private Equity in Europa e rapidamente come uno dei grandi operatori nel mondo con i suoi 40 miliardi gestiti. Nel 2005 assume il ruolo di Amministratore Delegato di Permira in Italia e successivamente entra a far parte dell'Executive Committee che guida Permira nel mondo. Sotto la sua guida, Permira realizza in Italia diverse operazioni di acquisizione e dismissione di successo legate a realtà leader nei propri settori quali Ferretti Yachts, Marazzi, Veneta Cucine, Tfl, Valentino e Sisal.

Movidea: gli investimenti di Nicola Volpi

Insieme a Emilio Petrone, Nicola Volpi nel 2013 da avvio a Movidea, società di investimento di capitali dei soci per l'acquisto di partecipazioni in aziende selezionate con l'obiettivo di accompagnarle in un percorso di crescita e valorizzazione nel lungo periodo. Una delle operazioni della società coinvolge Pagani Automobili S.p.A., di cui Nicola Volpi diventa sia Azionista che Membro del Consiglio di Amministrazione, offrendo ancora oggi il proprio supporto strategico a questo marchio di auto sportive di superlusso. Nel 2014 viene chiamato a far parte del Consiglio di Amministrazione di FC Internazionale S.p.A., incarico che ricoprirà per quattro anni con contributi legati all'area finanza straordinaria, organizzazione e pianificazione strategica. Laureato presso l'Università Bocconi di Milano in Business Administration, ha conseguito il Master in Finanza presso la SDA. Il suo primo incarico professionale è in qualità di analista finanziario per Sefimeta S.p.A., controllata del Gruppo Montedison. Nel 1987, Nicola Volpi diviene Responsabile della divisione di Leverage Finance per Sanpaolo Finance S.p.A. dove ha avuto modo di organizzare i primi Buy Out realizzati in Italia.

Eni, l’AD Claudio Descalzi agli azionisti: situazione difficile ma noi più forti e resilienti

Scenario difficile e incerto, ma Eni oggi è più forte e resiliente: il messaggio dell’AD Claudio Descalzi agli azionisti, in vista dell’assemblea del prossimo 13 maggio.

L'AD Claudio Descalzi scrive agli azionisti: grazie al processo di trasformazione intrapreso negli ultimi sei anni, Eni è oggi una società forte, in grado di rispondere all'emergenza e di riconfermare l'impegno nel generare un valore di lungo termine, anche sul fronte della transizione energetica e della decarbonizzazione.
Claudio Descalzi, AD Eni

Eni nell'emergenza Coronavirus, l'AD Claudio Descalzi agli azionisti: pronti a difendere il business

È "il periodo più complesso degli ultimi settanta anni, una crisi economica vicina ai livelli della grande recessione degli anni 1930": per il settore dell'Oil & Gas inoltre "la complessità è ancora maggiore dato il sovrapporsi degli effetti della pandemia al crollo dei prezzi delle commodities". Ma Eni, grazie ai processi di trasformazione attuati negli ultimi sei anni, è oggi una società "più forte e resiliente, capace di adattarsi rapidamente a un mercato in continua evoluzione": lo scrive l'Amministratore Delegato Claudio Descalzi nel messaggio indirizzato gli azionisti che ha redatto insieme alla Presidente Emma Marcegaglia in vista dell'assemblea del prossimo 13 maggio. Se il prezzo del barile continuasse a mantenersi sui livelli molto bassi di queste settimane, Eni è pronta ad assumere "ulteriori azioni" a difesa del business, come precisa l'AD. Tuttavia, nonostante uno scenario di emergenza e di incertezza, "continueremo a perseguire con fermezza la strategia di lungo termine che abbiamo disegnato coniugando la sostenibilità economica con quella ambientale, per costruire una nuova Eni, in grado di crescere nella transizione energetica fornendo energia in maniera redditizia e, al contempo, ottenendo un'importante riduzione dell'impronta carbonica" evidenzia Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi: periodo complesso ma l'impegno per la transizione energetica resta immutato

"Dobbiamo trovare dentro di noi la motivazione per reagire, per ridurre, in ogni azione che facciamo, i costi e gli sprechi. Dobbiamo anche aiutare i colleghi a fare meglio, dobbiamo rendere la macchina operativa molto più fluida" spiega l'AD di Eni Claudio Descalzi nel messaggio inviato agli azionisti. "La proattività, la condivisione e la comunicazione costruttiva mai come ora sono essenziali. Dobbiamo fare del nostro meglio per migliorare la situazione in tutti i campi. I responsabili devono dare l'esempio, sempre" aggiunge l'AD, ricordando anche l'impegno di Eni sul fronte della transizione energetica. "Nonostante le grandissime sfide che stiamo affrontando oggi" per il gruppo la priorità resta garantire valore a lungo termine. Immutati quindi "i nuovi sfidanti obiettivi di decarbonizzazione al 2050, ovvero la riduzione dell'80% delle emissioni nette scope e la riduzione del 55% dell'intensità emissiva rispetto al 2018". Obiettivi "concreti", come li definisce Claudio Descalzi, perché basati su progetti e azioni che Eni ha già dimostrato di sapere implementare: "Gran parte delle iniziative che contribuiranno al loro raggiungimento sono già state avviate. Tra queste saranno rilevanti lo sviluppo delle fonti rinnovabili per raggiungere una capacità installata superiore a 55 GW al 2050, anche in sinergia con la crescita del mercato retail, dove la Società punta ad un aumento dei contratti di fornitura ad oltre 20 milioni al 2050 e a un'offerta di soli prodotti bio e rinnovabili al 2050 oltre che innovativi servizi alla mobilità".

Crisi del petrolio, Pompeo Pontone: “Commodity curve carry ai suoi massimi”

Da oltre 25 anni nel settore della finanza, l'esperto Pompeo Pontone affronta gli effetti sul mercato dei futures causati dalla crisi del petrolio.

Stoccaggio e riduzione dei consumi: la tesi di Pompeo Pontone

Nelle ultime settimane, la domanda di petrolio ha registrato un calo del 30% rispetto ai mesi precedenti alle misure di lockdown decise dai Paesi. Il 20 aprile, il prezzo del greggio West Texas Intermediate ha registrato un collasso senza precedenti. Ciò ha comportato, come spiega Pompeo Pontone, un'accentuazione della condizione conosciuta come "contango", in cui i contratti futurse a lunga scadenza trattano a prezzi superiori a quelli di prossima consegna. I contratti con consegna a maggio per i futures sul WTI hanno subito un collasso a causa di fattori quali il crollo della domanda causata dal Covid-19 e la capacità sempre minore di stoccaggio. "Attualmente si tratta di 'super' contango - scrive Pompeo Pontone - una delle curve più ripide nella storia dei futures sul petrolio".

Finanza e Data Science: il percorso professionale di Pompeo Pontone

Esperto di Investment Management e Capital Markets, Pompeo Pontone è un consulente finanziario e investitore privato: appassionato di informatica, attualmente è impegnato in progetti nell'ambito della FinTech. Negli ultimi mesi, grazie alle sue conoscenze di Data Science, ha realizzato una serie di articoli incentrati sull'analisi dell'aspetto sanitario ed economico dell'emergenza causata dal Coronavirus. Laureato presso l'Università Bocconi in Economia e specializzato in Quantitative Finance presso il Birkbeck College di Londra, prima di intraprendere la carriera da consulente ha collaborato con diverse realtà di calibro internazionale. Tra il 2010 e il 2012 ha ricoperto rispettivamente l'incarico di Managing Director per Amstel Securities LLP e di Senior Financial Advisor presso Method Investments & Advisory Ltd. In precedenza, Pompeo Pontone per circa 8 anni è stato Managing Director presso la sede londinese di Mps, occupandosi principalmente di derivati; ha ricoperto lo stesso ruolo anche per Fineco Bank agli inizi degli anni 2000.

giovedì 4 giugno 2020

Alessandro Benetton chiede che gli italiani siano più consapevoli delle proprie capacità

All'estero vedono nel nostro Made in Italy prodotti di qualità e valore imprenditoriale, caratteristiche che spesso noi stessi non riusciamo a rilevare. Gli italiani hanno poca fiducia nelle loro potenzialità, ma quali sono i motivi? Ci ha riflettuto Alessandro Benetton, imprenditore alla guida di 21 Invest.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: impariamo a raccontare la forza dell'Italia

"Vorrei che in questa ripartenza fossimo più convinti delle nostre potenzialità, del nostro saper fare impresa, della nostra arte e cultura e del nostro gusto per il buono e per il bello": si esprime così Alessandro Benetton, imprenditore alla guida di 21 Invest e Presidente di Fondazione Cortina 2021. Nella sua video rubrica settimanale "#UnCaffèConAlessandro", ha parlato delle potenzialità del Made in Italy e di come, al contempo, gli italiani tendano a sminuire il proprio Paese, vedendolo come inferiore rispetto alle altre grandi potenze economiche. "Vorrei che imparassimo a raccontare tutto quello che sappiamo fare e che non fossero solo gli altri paesi ad invidiarcelo", ha commentato Alessandro Benetton. Soprattutto in seguito alla ripartenza che ci accingiamo ad affrontare, bisogna che tutti impariamo davvero a "raccontare l'Italia", considerando non solo le problematiche, ma soprattutto il patrimonio artistico, culturale, civile e legato all'innovazione e all'imprenditorialità che fa del nostro Paese una grande nazione.

Alessandro Benetton: i motivi della sfiducia nelle nostre capacità

Alessandro Benetton ha scelto come sfondo dei suoi video un quadro dell'artista Lucio Fontana, conosciuto per i suoi famosi "tagli". Proprio come fece Fontana nel momento storico in cui la pop-art americana guidata da Andy Warhol aveva la meglio su altre correnti artistiche, anche l'Italia deve tirare fuori il talento e mostrare ciò di cui è capace: l'importante è lasciarsi contaminare per trarre ispirazione dagli altri Paesi, non sentirsi sminuiti nelle proprie capacità. Il problema sta nella percezione che gli stessi italiani hanno del loro Paese: l'abitudine di sentirci sempre ultimi diventa alla lunga un atteggiamento malsano, che non fa che demoralizzare. Dobbiamo invece essere dei novelli Fontana e mostrare, in ogni momento, le peculiarità che ci contraddistinguono. "Per questo ho voluto il quadro nello sfondo dei miei video", ha concluso Alessandro Benetton, "perché rappresenta la forza degli italiani nel mondo, una forza che spesso dimentichiamo di avere". Non a caso, è importante non guardare sempre all'estero come a una "terra promessa", ha spiegato l'imprenditore. Dovremmo prima imparare a valorizzarci e a raccontarci con maggiore efficacia anche agli altri Paesi.

Emergenza sanitaria: per Luigi Lusuriello dobbiamo cogliere l’opportunità e spingere sull’innovazione

Per uscire vincenti dalla crisi servirà cooperazione e innovazione, senza mai dimenticare che il know-how umano rimane al centro del processo di digitalizzazione. Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni, ha parlato delle prospettive future in un recente webinar.
Luigi Lusuriello

Luigi Lusuriello: investire sul digital

"In questo periodo il digitale ha avuto un ruolo fondamentale sia per le nostre persone, perché ha contribuito a tenere i team compatti, focalizzati sui valori e i target della società, sia per l'operatività perché ha permesso ai nostri manager e ai nostri tecnici di gestire molti processi a distanza grazie a un'importante digitalizzazione delle attività che stiamo portando avanti da tempo": queste le parole di Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni. Durante il webinar organizzato da Nedcommunity e Russel Reynolds Associates, il dirigente di Eni ha riflettuto insieme ad altri importanti esponenti del mondo digital, finanziario e del lusso, sullo scenario che ci si prospetta davanti in seguito ai mesi rivoluzionari dell'emergenza sanitaria. Il Coronavirus ha costretto a cambiamenti rapidi, che probabilmente si sarebbero verificati solo in un tempo molto più dilatato. La necessità di gestire da remoto il lavoro, le risorse e i processi, si è rivelata una opportunità da cogliere: oggi più che mai, ha sottolineato Luigi Lusuriello, "bisogna investire nelle persone, sui processi di change management interni, per uscire da questa crisi più forti e più resilienti".

Luigi Lusuriello: l'importanza della parola "solidarietà"

Lo smart working durante la pandemia è stato fondamentale. L'Italia e il mondo hanno spinto sull'acceleratore dell'innovazione, portando professionisti, cittadini e imprese a favorire la rivoluzione digitale già in atto. Eni e Luigi Lusuriello da tempo si concentrano su questa trasformazione, tenendo sempre ben a mente che la tecnologia non serve se non è sostenuta da solide capacità e know-how umano. "La parola che mi suggerisce questo periodo è solidarietà", ha spiegato il manager. "Essa porta alla consapevolezza di poter uscire dall'emergenza solo operando insieme come una squadra compatta". Luigi Lusuriello ha aggiunto una riflessione su come uscire dalla crisi basandosi proprio su innovazione e cooperazione, grazie a interventi sinergici. Il manager ha incitato ad unirsi per accelerare i processi di digitalizzazione e per uscire vincenti e più resilienti dalla crisi: nessuno riuscirà a salvarsi da solo, per questo alle innovazioni tecnologiche va affiancato un grande lavoro di squadra.