mercoledì 30 settembre 2020

Alessandro Benetton, come affrontare gli hater: online il nuovo video della rubrica

Alessandro Benetton spiega come comportarsi e come provare a dialogare con quelle persone che sui social esprimono odio gratuito.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: "Non tutti gli hater sono uguali"

"Seneca diceva che la prima arte che devono imparare quelli che aspirano al potere è di saper sopportare l'odio": è con questa citazione che Alessandro Benetton apre il suo ultimo video Youtube, pubblicato anche sul portale del "Corriere della Sera". Protagonisti del nuovo #UnCaffèConAlessandro sono i cosiddetti "hater", quelle persone che sui social si esprimono prevalentemente con insulti o espressioni d'odio, in particolare nei confronti dei personaggi più noti. Per via del suo cognome, l'imprenditore affronta quotidianamente il fenomeno: per questo motivo ha pensato di condividere con i suoi follower alcuni consigli su come gestire gli "odiatori". Come prima cosa, è necessario tenere a mente un assunto fondamentale: gli hater non sono tutti uguali. È importante infatti distinguere le critiche vuote da quelle costruttive: "Ci sono ad esempio quelli che semplicemente scrivono 'zitto, idiota': nessuna argomentazione, solo insulti. Ecco, secondo me il modo migliore per interagire con queste persone è quello di non farlo. Rispondere - spiega Alessandro Benetton - sarebbe solo un modo per dargli risonanza".

Informazioni e gentilezza: la ricetta di Alessandro Benetton

Capita però che alcuni hater diano una sorta di spiegazione al loro livore: è in questi casi che secondo Alessandro Benetton si presentano i presupposti per provare a creare un dialogo. Per farlo, è fondamentale rispondere cercando di dare il maggior numero possibile di informazioni: "Nel 90% dei casi le persone commentano senza sapere chi tu sia e quale sia la tua storia". Il fondatore di 21 Invest parla delle sue recenti esperienze dovute ad alcuni casi di cronaca che hanno coinvolto la famiglia Benetton, che hanno causato ondate di commenti e messaggi di odio sui suoi canali: "In quel caso per me è stato importante rispondere a più commenti possibile spiegando che per quanto il cognome fosse lo stesso, io ero completamente estraneo ai fatti ed è capitato più di una volta che sulla base della mia risposta si aprisse un dialogo costruttivo in cui a farla da padrone non era l'odio ma la comprensione". Nell'ultima parte del video Alessandro Benetton parla infine della gentilezza: "La cosa più importante da fare quando si interagisce con gli hater è essere gentili. Forse dietro quel commento pieno di odio si nasconde qualcuno che non sta bene, che non è felice: allora è nostra responsabilità rompere il cerchio, essere gentili per non diventare hater a nostra volta".

A2A, Renato Mazzoncini: “Consumi energetici ai livelli pre-Covid entro l’anno”

Renato Mazzoncini, alla guida di A2A, prospetta un futuro positivo per l’azienda grazie anche alla ripresa dei consumi energetici: secondo l’AD, già entro la fine dell’anno si tornerà ai livelli pre-Covid 19.

Secondo l'Amministratore Delegato Renato Mazzoncini, quest'anno A2A potrebbe superare il record di investimenti raggiunto nel 2019.

A2A

Renato Mazzoncini, A2A: "Positivo il trend di crescita dei consumi"

Lo scorso weekend, dal 4 al 6 settembre, si è tenuto a Cernobbio il consueto appuntamento del Forum promosso da The European House Ambrosetti. La tre giorni, giunta alla sua quarantaseiesima edizione, quest'anno è stata incentrata sulla ripresa dell'economia post Coronavirus. Tra i partecipanti Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A in carica da maggio, che è stato intervistato da Affariitaliani.it sull'andamento della società. "Stiamo mantenendo un livello di investimenti record, in particolar modo grazie ad una guidance molto positiva. Potremmo chiudere il 2020 con investimenti ancora maggiori, poco sotto i 700 milioni di euro", ha affermato Mazzoncini. Previsioni basate sul trend di crescita dei consumi energetici che l'azienda ha osservato recentemente: "È chiaro che in questo momento c'è ancora una quota importante di smartworking che in parte sta ancora tenendo contenuti i consumi delle aziende, ma la gran parte delle attività economiche ha ripreso. Ci aspettiamo che si tornerà ai consumi energetici classici che avevamo sui nostri territori entro la fine dell'anno". Merito anche dell'Unione Europea, che durante la pandemia ha deciso di puntare gli investimenti verso la direzione giusta: "Transizione energetica, economia circolare e mobilità sono i settori chiave - ha concluso l'AD di A2A - per rendere il Continente più sostenibile e competitivo".

A2A, le origini della multiutility

Nata nel 2008, A2A è un'azienda con sede a Milano e a Brescia attiva in diversi settori quali la generazione, la vendita e la distribuzione di energia elettrica e gas, il teleriscaldamento, l'ambiente, la mobilità elettrica, l'illuminazione
Pubblica, il servizio idrico integrato, le smart cities. Il Gruppo è stato costituito in seguito alla fusione delle storiche AEM, ASM e AMSA, ex aziende municipali operative nelle due città lombarde. Oggi la società è arrivata a diventare la più grande multiutility italiana, grazie ai suoi oltre 12mila dipendenti divisi nelle numerose business unit. Con oltre 2,5 milioni di clienti nella vendita di elettricità e gas, è inoltre uno dei leader nazionali per quanto riguarda l'economia circolare: A2A è infatti attiva nei servizi ambientali e gestisce il ciclo integrato dei rifiuti, con un'ampia dotazione di impianti tecnologicamente innovativi per il trattamento e il recupero di materia ed energia. La società è inoltre impegnata nella transizione energetica, con lo sviluppo delle energie rinnovabili e di tecnologie smart dedicate all'ambiente, e la realizzazione delle cosiddette "Citta2a", intelligenti e sostenibili.

martedì 29 settembre 2020

Fondo Italiano, Fabrizio Palermo annuncia il nuovo Piano Industriale

"Il Fondo continuerà nel suo ruolo di supporto al rilancio dell'economia": lo ha annunciato Fabrizio Palermo, alla guida di CDP, che ha presentato il nuovo Piano Industriale della SGR.

Fabrizio Palermo

Il Piano per FII SGR nel commento di Fabrizio Palermo

Cassa Depositi e Prestiti procede con la strategia di sostegno al tessuto imprenditoriale italiano. Il Gruppo guidato da Fabrizio Palermo agirà, oltre che con investimenti diretti, attraverso il nuovo Piano Industriale del Fondo Italiano d'Investimento. L'obiettivo è il rilancio dell'economia italiana e la crescita delle Piccole e Medie Imprese, fondamentali per l'economia del Paese. "Prosegue con impegno sempre maggiore l'attività di Cassa Depositi e Prestiti a supporto della produttività del Paese, guidando le aziende lungo tutto il loro ciclo di vita", ha dichiarato l'Amministratore Delegato in una nota pubblicata il 29 luglio scorso. "Nel corso degli anni, tramite fondi di Private Equity e Private Debt gestiti dal FII SGR, CDP ha veicolato nell'economia reale risorse per circa 1,2 miliardi di euro. Con la logica e la consapevolezza di un investitore di lungo periodo - ha concluso Fabrizio Palermo - Cassa Depositi e Prestiti può anche svolgere il ruolo di catalizzatore per gli investimenti e fornire un contributo fondamentale per la crescita dimensionale delle Pmi, per il sostegno e il rilancio dell'economia italiana".

Fabrizio Palermo: "Favorire ricapitalizzazione e crescita"

Il Fondo, partecipato per il 68% da CDP Equity e per la parte restante da alcune delle principali istituzioni e banche italiane, attualmente gestisce nove fondi di investimento mobiliari chiusi, riservati a investitori qualificati, per un totale di asset under management target pari a circa €3 miliardi. Recentemente Fabrizio Palermo, commentando l'ultima operazione di investimento di CDP a supporto del Fondo, ha dichiarato: "Quella di oggi è un'ulteriore iniziativa di CDP a favore delle imprese del nostro Paese, che assume particolare rilevanza considerando l'attuale contesto emergenziale. Grazie all'ulteriore investimento di 100 milioni di euro, il FOF Private Equity Italia potrà investire indirettamente in moltissime società, favorendone così processi di ricapitalizzazione e di crescita". Il FOF Private Equity è stato lanciato nel 2019 per promuovere lo sviluppo delle Pmi presenti sul territorio italiano. Il nuovo Piano presentato da Fabrizio Palermo arriva a confermare l'impegno preso da Cassa Depositi e Prestiti: "Continuerà a sostenere, in tutto l'arco del nuovo Piano Industriale, altre iniziative per supportare il Paese".

martedì 22 settembre 2020

OSCE: Paola Severino a Skopje per la conferenza regionale sulla lotta alla corruzione

L'importanza di un approccio sovranazionale nella lotta alla corruzione: intervenuta a Skopje nel corso di una conferenza sul tema, la Rappresentante Speciale della Presidenza OSCE Paola Severino invita a riflettere sul ruolo decisivo di organizzazioni internazionali in questa prospettiva.

Paola Severino intervento a Skopje

Skopje: la lotta alla corruzione nell'intervento di Paola Severino alla conferenza della Missione OSCE-Skopje

La corruzione: un fenomeno sempre più "senza confini", sfaccettato e complesso, che oltre a minare la crescita democratica, la sicurezza dei cittadini e dello Stato, impedisce anche una allocazione ottimale delle risorse provocando gravi inefficienze in termini di costi economici diretti e indiretti. È stata Paola Severino, Rappresentante Speciale della Presidenza OSCE in esercizio per la lotta alla corruzione, a inquadrare con queste parole le criticità legate al fenomeno intervenendo lo scorso febbraio alla conferenza organizzata dalla Missione OSCE-Skopje "Preventive measures and enforcing the law: building resilience to corruption in South East Europe". Per la Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli, invitata in qualità di ospite d'onore e keynote speaker, la due giorni a Skopje si è rivelata una importante occasione di incontro anche con le autorità locali. “L'OSCE, nel supportare i Paesi balcanici in questo sforzo congiunto, si pone come piattaforma ideale per la fondamentale armonizzazione delle leggi anticorruzione'', ha quindi sottolineato Paola Severino spiegando come contrastare la corruzione non sia quindi “solo una necessità politica e morale” ma anche “un'opportunità economica, in quanto la legalità, la certezza e la velocità della giustizia e la trasparenza sono fattori di incentivazione degli investimenti interni e di attrazione degli investitori esteri'.

Paola Severino: l'importanza di un approccio sovranazionale nella lotta alla corruzione

Nel suo intervento alla conferenza della Missione OSCE-Skopje, Paola Severino ha sottolineato inoltre come, per contrastare efficacemente il fenomeno della corruzione, sia necessaria una maggiore regolamentazione dei meccanismi di controllo e un coinvolgimento più grande della società civile e del settore privato. In quest'ottica il contrasto alla corruzione “sia in fase preventiva che repressiva deve essere olistico e multilivello". La Rappresentante Speciale della Presidenza OSCE in esercizio per la lotta alla corruzione, confermata in tale incarico dall'attuale Presidenza albanese, ha quindi ribadito l'importanza di un approccio sovranazionale nella lotta alla corruzione evidenziando il contributo decisivo che le organizzazioni internazionali possono apportare nell'affiancare gli Stati anche attraverso la promozione di iniziative basate su dialogo, condivisione e coordinamento, nel pieno rispetto delle peculiarità nazionali. In occasione della visita che si è tenuta il 10 e 11 febbraio scorsi, Paola Severino, in qualità di Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli, ha incontrato il Rettore dell'Università "Ss. Cirillo e Metodio" di Skopje, per esplorare le opportunità di cooperazione tra i due atenei, e il Pro Rettore dell'"University American College Skopje".

mercoledì 16 settembre 2020

Pierfrancesco Latini: la presentazione dei risultati registrati da SACE al 30 giugno 2020

Risultati finanziari e operativi al 30 giugno 2020, SACE rafforza l’impegno nel supportare le imprese del Paese: le considerazioni dell’AD Pierfrancesco Latini.

"Nel periodo di lockdown abbiamo intensificato i nostri sforzi, non solo a livello operativo, ma anche incrementando le iniziative di accompagnamento": l'AD Pierfrancesco Latini parla dei risultati finanziari e operativi registrati da SACE al 30 giugno 2020.

Piefrancesco Latini

Pierfrancesco Latini: in sei mesi mobilitati 20 miliardi di euro a sostegno delle imprese

"Le risorse che abbiamo mobilitato in questo semestre a supporto di export e internazionalizzazione e i volumi totalizzati dall'operatività Garanzia Italia sono un chiaro segnale che SACE, soprattutto in questo momento difficile, è al fianco delle imprese italiane": fa parlare i numeri l'AD Pierfrancesco Latini nel commentare i risultati finanziari e operativi registrati al 30 giugno 2020. Nei primi sei mesi dell'anno, segnati dall'emergenza sanitaria ed economica dovuta al Coronavirus, sono stati mobilitati volumi per 20 miliardi di euro: in particolare 11 miliardi di euro a supporto dell'export e dell'internazionalizzazione (+37% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), con più di 7.500 imprese servite di cui oltre il 90% appartengono al segmento MId Cap e PMI. In aprile 2020 SACE, alle sue tradizionali attività, ha affiancato l'operatività della nuova "Garanzia Italia" che, a fine giugno, ha registrato 8 miliardi di volumi garantiti, saliti a fine luglio a oltre 10 miliardi e 260 garanzie emesse. "Nel periodo di lockdown abbiamo intensificato i nostri sforzi, non solo a livello operativo ma anche incrementando le iniziative di accompagnamento, specialmente quelle rivolte alle filiere produttive, particolarmente impattate da questa emergenza" ha aggiunto in merito l'AD Pierfrancesco Latini.

Pierfrancesco Latini, SACE: approfondimento su risultati finanziari e operativi al 30 giugno 2020

Come ricordato anche dall'AD Pierfrancesco Latini, SACE dunque in questi mesi di particolare difficoltà ha rafforzato il proprio impegno nell'affiancare e sostenere le imprese italiane. Nello specifico, dai risultati finanziari e operativi emerge come la linea di business focalizzata sul sostegno alle esportazioni abbia registrato un incremento dell'82%, sia relativamente ai prodotti dedicati alle grandi commesse estere che agli strumenti utilizzati dalle PMI. Il supporto di SACE ha riguardato in particolare i principali settori dell'economia del Paese, quali infrastrutture e costruzioni, chimico, petrolchimico, oil&gas, crocieristico e meccanica strumentale, con un focus primario su Americhe, Europa e Africa. Inoltre, come segnala ancora SACE, l'operatività "Garanzia Italia" è stata utilizzata in prevalenza dalle imprese nel settore dei servizi, dell'industria metallurgica e di quella meccanica. "Abbiamo attivato in tempi rapidi la nuova operatività di Garanzia Italia, consentendo di dar seguito velocemente e online a tutte le richieste di garanzia sui finanziamenti bancari, anche di decine e centinaia di milioni di euro, i cui impatti si estendono ben oltre gli importanti volumi erogati" ha spiegato Pierfrancesco Latini. Dietro ogni operazione realizzata con "Garanzia Italia" infatti "non c'è mai la sola azienda beneficiaria, ma tutto l'indotto generato sul territorio, i lavoratori, i fornitori, le famiglie". Un impatto che, come sottolinea l'AD, "si moltiplica attraverso le filiere sostenute con quest'operatività: dall'agri-food alla moda, dall'automotive ai servizi turistici a altri comparti cardine del tessuto imprenditoriale manifatturiero italiano".

La giustizia e l'economia al tempo del Covid-19: Paola Severino a Cernobbio

"Investire di più nella giustizia a servizio di imprese e cittadini”: al Forum The European House - Ambrosetti l'intervento di Paola Severino intitolato "Giustizia ed economia: un binomio necessario, anche in tempo di Covid, ma difficile da coniugare”.

Paola Severino investire nella giustizia

Paola Severino: investire di più nella giustizia porterà benefici economici

La Vicepresidente dell'Università Luiss "Guido Carli” di Roma Paola Severino è intervenuta nel corso dell'edizione 2020 del Forum The European House - Ambrosetti, invitata nell'ambito del panel "Intelligence on the world, Europe, and Italy - Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive” ad analizzare i legami tra il settore giudiziario ed economico oggi, anche in relazione alle loro prospettive di sviluppo. Secondo quanto indicano i dati di Eurostat e dell'EU Justice Scoreboard elaborati da The European House Ambrosetti, la spesa per il sistema giudiziario, in rapporto alla popolazione, posiziona l'Italia all'undicesimo posto in Europa. Individuare soluzioni per il sistema giustizia porterebbe quindi a un beneficio economico, in termini di minori costi, compreso tra l'1,3% e il 2,5% del Pil (equivalenti a 22-40 miliardi di euro). In parallelo, l'allineamento delle performance giudiziarie alla media di Germania, Francia e Spagna determinerebbe un aumento dell'attrattività degli investimenti, a fronte di un loro incremento stimato fino a 170 miliardi di euro. Come sottolineato quindi da Paola Severino, "se ne ricava che un maggiore finanziamento della Giustizia non solo risponde a esigenze primarie, fortemente avvertite dai cittadini come attuazione di diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione, ma rappresenterebbe un investimento anche economicamente apprezzabile”.

Paola Severino: il valore della lotta alla corruzione per la competitività del Paese

La spesa per la giustizia rappresenta dunque un investimento, come rimarcato da Paola Severino al Forum Ambrosetti. Nel suo intervento la Vicepresidente dell'Università Luiss si è soffermata ad analizzare gli effetti dell'emergenza Coronavirus sul sistema giustizia: "Credo che l'emergenza Covid e le conseguenze che essa ha prodotto in termini di rinvii dei processi evidenzieranno ancor più le croniche carenze di personale e richiederanno un importante ricambio generazionale”. La giurista ha invitato quindi a cogliere da un evento come questo "tragico e portatore di immani conseguenze negative” l'occasione "per la formazione e la selezione di giovani particolarmente dotati in materia di elaborazione, programmazione e gestione dati, destinati a costituire l'ossatura di supporto della giustizia digitale e quindi contribuire in maniera significativa al miglioramento della performance giudiziaria”. Paola Severino si è espressa inoltre sul fenomeno della corruzione analizzando come possa incidere sulla reputazione del sistema e quanto la sua diffusione possa condizionare le scelte di un investitore. "Dobbiamo pretendere che la rappresentazione del fenomeno e la sua misurazione avvengano in maniera oggettiva e corretta” ha auspicato la Vicepresidente dell'Università Luiss, ricordando come il fenomeno criminoso cercherà "di sfruttare l'irripetibile occasione della distribuzione di un enorme ammontare di fondi pubblici”. È altrettanto necessario "pretendere regole di concorrenza leale anche nella rappresentazione di fenomeni che incidono profondamente sulla reputazione dell'Italia”.

martedì 15 settembre 2020

Fabrizio Palermo: la mission di CDP nel Protocollo sottoscritto con Iccrea Banca

Cassa Depositi e Prestiti, 250 milioni di euro per nuovi finanziamenti a PMI e Mid-Cap attive nei settori agricolo e agroindustriale: l'accordo con Iccrea Banca nelle parole dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabrizio Palermo.

Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo: l'impegno di CDP nel sostenere le imprese al centro del Protocollo d'Intesa con Iccrea Banca

È stato sottoscritto lo scorso 22 luglio il Protocollo d'Intesa tra Cassa Depositi e Prestiti e Iccrea Banca, Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, che impegna le due realtà a collaborare nella realizzazione di iniziative finalizzate a sostenere le imprese italiane. Come sottolineato dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabrizio Palermo, nell'accordo si esprime quanto definito nel Piano industriale 2019-2021 di CDP che prevede azioni specifiche di supporto alle imprese, in piena sinergia e complementarietà con il sistema bancario: l'ottica, anche attraverso l'allargamento delle scadenze dei finanziamenti, è di sostenerle concretamente nell'attuale fase di emergenza da Covid-19. Il Protocollo definisce in primo luogo l'erogazione di un finanziamento a lungo termine da parte di CDP per 250 milioni di euro che sarà impiegato dal Gruppo Iccrea per concedere nuovi finanziamenti a PMI e Mid-Cap attive nei settori agricolo e agroindustriale. Questi, come si legge nella nota, potranno avere fino a 15 anni di durata e supportare la realizzazione di progetti complessi, tipici dei settori destinatari dell'iniziativa. L'accordo prevede inoltre l'estensione della collaborazione tra il Gruppo guidato da Fabrizio Palermo e l'istituto bancario anche in altri settori di rilievo come il comparto turistico-alberghiero. Ulteriore ambito di collaborazione riguarderà lo sviluppo di strumenti di finanza alternativa quali i cosiddetti "basket bond", operazioni di cartolarizzazione di mini-bond appositamente emessi da imprese PMI e Mid-Cap, in relazione a cui CDP e Iccrea agirebbero in qualità di investitori principali per attrarre ulteriori capitali privati.

CDP: il valore dell'accordo con Iccrea Banca nel commento dell'AD e DG Fabrizio Palermo

"L'intesa sottoscritta con il Gruppo Iccrea conferma la strategia di CDP per sostenere l'accesso al credito delle imprese italiane, attraverso la collaborazione con le principali istituzioni finanziarie nazionali e l'attrazione di ulteriori capitali privati" ha spiegato in merito l'AD e DG di CDP Fabrizio Palermo aggiungendo che "in particolare, l'operazione appena perfezionata a sostegno delle aziende del comparto agricolo e agroindustriale, consentirà di fare affluire importanti risorse a medio-lungo termine in uno dei settori chiave dell'economia italiana". L'obiettivo indicato da Fabrizio Palermo è "favorire, in linea con la nostra mission, un processo virtuoso di sviluppo e crescita e supportare il superamento della fase di emergenza da Covid-19". In base al Protocollo saranno realizzate inoltre operazioni dirette in co-finanziamento a favore di Mid-Large Corporate a supporto di investimenti nei settori della ricerca, innovazione, infrastrutture, real estate, valorizzazione del patrimonio culturale, ambiente ed energia, lo sviluppo sostenibile (ESG), nonché il potenziamento delle iniziative a favore dell'export e dell'internazionalizzazione.

lunedì 14 settembre 2020

Roma, al via Progetto Italia: Carlo Malinconico a capo del nuovo movimento di centrodestra

"La priorità è l'economia e noi mettiamo al centro l'impresa": le parole di Carlo Malinconico al primo incontro del movimento "Progetto Italia".

Carlo Malinconico

L'intervento di Carlo Malinconico

"L'Italia è un grande Paese oggi sottodimensionato in ambito internazionale: dobbiamo recuperare un ruolo soprattutto sullo scacchiere europeo". Carlo Malinconico enuncia gli obiettivi di "Progetto Italia per la buona politica", il movimento di centrodestra moderato presentato lo scorso 4 marzo a Roma, data in cui si è tenuta anche la prima Assemblea nazionale. Il giurista, fondatore dell'omonimo Studio Legale e con importanti esperienze istituzionali, ricopre la carica di Presidente, mentre Massimo Baldini, ex sottosegretario alle Comunicazioni con l'ultimo governo Berlusconi, è il coordinatore nazionale della nuova forza. "Vogliamo unire l'elettorato laico, riformista, cattolico per formare un nuovo soggetto - ha commentato Baldini - che affronti i problemi con equilibrio, responsabilità, cultura politica e rispetto delle istituzioni. Oggi oltre il 40% dell'elettorato si rifugia nell'astensione: dobbiamo ricreare fiducia e un rapporto con le istituzioni". "Progetto Italia" si rivolge dunque a quegli elettori che hanno smarrito la propria identità politica ma che sono culturalmente contrari agli estremismi di una certa fetta di destra. Elettori che desiderano un ritorno alla "buona politica", in modo da poter agire a testa alta nei rapporti internazionali: "Francia e Germania lavorano a una conferenza sul futuro dell'UE - ha dichiarato Carlo Malinconico - mentre noi siamo assenti a questi tavoli".

Carlo Malinconico, studi e carriera professionale

Fondatore e titolare dello Studio Legale Malinconico, Carlo Malinconico è un avvocato con competenze nel Diritto Amministrativo e specializzato in Diritto Pubblico dell'Economia e degli Appalti e delle Concessioni. Negli anni della sua carriera ha ricoperto diversi incarichi pubblici: tra i vari, è stato Capo Ufficio Legislativo del Ministero del Tesoro, Consigliere Giuridico dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e infine Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nato a Roma, dopo un brillante percorso in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano, supera numerosi concorsi pubblici. Entra nell'Avvocatura dello Stato di Milano, dove resta dal 1976 al 1985, per poi cedere poi al Consiglio di Stato. Agli inizi degli anni 2000 dà il via alla sua carriera come docente, collaborando con diversi Atenei: inizialmente alla Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze, poi all'Università degli Studi di Udine e infine a Roma Tor Vergata. Nello stesso periodo Carlo Malinconico fonda lo Studio Legale che dirige ancora oggi: grazie ai suoi risultati, recentemente la legal firm ha ottenuto il premio Le Fonti Awards 2020 come Boutique di Eccellenza dell'Anno Diritto Amministrativo.

Nuovo traguardo di FS, Gianfranco Battisti: “2019 anno da record”

Ricavi e utile netto da record per la società guidata da Gianfranco Battisti. Il Gruppo conferma la volontà di investire nel Paese, coniugando sia crescita che sostenibilità.

Gianfranco Battisti

Progetti per strade e ferrovie: il Piano di Gianfranco Battisti

Ferrovie dello Stato si riconferma come una delle società italiane più solide. Il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti ha infatti registrato un 2019 estremamente positivo, definito dall'Amministratore Delegato come "il migliore della storia". Un risultato raggiunto grazie alla razionalizzazione dei costi e alla crescita dei ricavi operativi, con un incremento complessivo del 3%, ossia 363 milioni di euro in più rispetto al bilancio precedente. Ma gli obiettivi di Ferrovie non si fermano, soprattutto in considerazione della crisi causata dall'emergenza sanitaria. "La vera sfida è il 2020 che la pandemia rischia di rendere uno dei più difficili per l'economia italiana. Per questo la società che gestisce i treni italiani si sta preparando alla ripresa con l'accelerazione del piano di investimenti sulle infrastrutture ferroviarie e sulle strade. Si tratta di 20 miliardi di euro - ha dichiarato Gianfranco Battisti - già nel Piano Industriale che saranno spesi con la velocizzazione delle gare e degli appalti". Un investimento che verrà finalizzato entro il 2020 e che andrà a sostenere lo sviluppo dei settori trasporto, infrastruttura e logistica.


Trasformazione digitale e sicurezza: la strategia di Gianfranco Battisti

La crescita di FS nel 2019 ha avuto il merito di sostenere il PIL italiano, le cui previsioni non sono di certo rosee, ma allo stesso tempo, illustra Gianfranco Battisti, ha inciso anche sulla sostenibilità: "Con un valore economico distribuito pari a 10,2 miliardi di euro, un contributo dell'1,4% al Pil italiano e minori emissioni pari a 2,6 milioni di tonnellate di CO2 in atmosfera". Adesso, oltre agli investimenti annunciati, la strategia di Ferrovie dello Stato verterà su digitale e sicurezza, in modo da riuscire a tenere il passo in un settore profondamente sconvolto dalla pandemia. I pilastri: la ricerca di misure preventive sempre più efficaci da un lato e l'aggiornamento della customer experience dall'altro. Attraverso questi cambiamenti, conclude Gianfranco Battisti, il Gruppo proseguirà gli obiettivi del Piano Industriale 2019 - 2023 cercando di integrare sia la trasformazione digitale che la transizione verde: con l'augurio che tali misure possano riportare l'economia del Paese sui giusti binari.

Terna cresce anche nel primo semestre 2020: la soddisfazione dell’AD e DG Stefano Donnarumma

Investimenti, ricavi, EBITDA e utile netto in crescita: l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma commenta i risultati del primo semestre 2020 di Terna, sottolineando il ruolo guida del Gruppo per una transizione energetica sostenibile.

Stefano Donnarumma, AD Terna

Stefano Donnarumma: primo semestre 2020 in crescita per Terna

Sono stati approvati i risultati al 30 giugno 2020 di Terna: a confermarlo è l'AD e DG Stefano Donnarumma, che ha commentato i dati esaminati dal Consiglio di Amministrazione riunitosi sotto la presidenza di Valentina Bosetti. Il Gruppo ha fatto registrare in questo semestre una crescita di tutti gli indicatori, accelerando in particolare a partire dalla fase 2 dell'emergenza, segnatamente nei mesi di giugno e luglio. Aumentano i ricavi, che toccano quota 1.183,1 milioni di euro, 85,3 milioni di euro in più rispetto al corrispondente periodo del 2019 (+7,8%). È soprattutto nel secondo trimestre dell'anno che si verifica la maggiore crescita dei ricavi (+9,8%). Segno positivo anche per l'EBITDA (Margine Operativo Lordo), che si assesta a 876,0 milioni di euro, incrementando di 29,8 milioni di euro il risultato conseguito nello stesso periodo del 2019 (+3,5%). A valle di ammortamenti e svalutazioni, cresce anche l'EBIT (Risultato Operativo), che passa dai 557,5 milioni di euro del primo semestre 2019 ai 573,7 milioni di euro del primo semestre 2020 (+2,9%). In miglioramento, inoltre, il risultato ante imposte (+3,1%), le imposte (+3,1%), l'utile netto di Gruppo (+3,0%) e gli investimenti complessivi (+8%), dato che conferma la grande capacità di Terna nel perseguire i propri obiettivi, nonostante la sospensione delle attività nei cantieri dovuta all'emergenza sanitaria. In crescita anche i dipendenti, che a fine giugno 2020 sono pari a 4.668, 378 in più rispetto al 31 dicembre 2019.

Stefano Donnarumma: "Terna rivedrà in chiave evolutiva il suo piano pluriennale"

Illustrando i dati del primo semestre 2020, Stefano Donnarumma ha sottolineato come "la fase di lockdown, iniziata il 9 marzo e terminata il 3 maggio, ha determinato un inatteso quanto importante stress test della rete elettrica di trasmissione". Questo ha comportato un forte decremento della domanda di elettricità, a cui ha fatto seguito un incremento della produzione da fonti rinnovabili, che a maggio 2019 ha raggiunto il valore più alto di sempre (51,2%). "Le prospettive economiche", ha aggiunto l'AD e DG di Terna, "a livello globale rimangono improntate alla debolezza, in considerazione dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, che ha caratterizzato la prima parte del 2020 e che ha avuto un pesante impatto sui mercati e sull'economia nazionale e mondiale, nonché dell'attuale contesto in continua evoluzione e comunque caratterizzato da una maggiore incertezza legata ai possibili sviluppi della pandemia". In questo contesto, conclude Stefano Donnarumma, "il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella realizzazione di nuove infrastrutture di rete a conferma del ruolo guida di Terna per una transizione energetica sostenibile, facendo leva su innovazione, competenze e tecnologie distintive a beneficio di tutti gli stakeholder". Il supporto alle iniziative indispensabili per una rapida ripresa del Paese sarà offerto anche grazie a una revisione in chiave evolutiva del piano pluriennale del Gruppo, favorendo "ulteriori accelerazioni nella realizzazione delle infrastrutture".

venerdì 11 settembre 2020

Autostrade per l’Italia, il punto sugli investimenti: l’AD Roberto Tomasi a Radio 24

Roberto Tomasi a Radio 24: “Da luglio del 2019 dialoghiamo con il Governo per cercare un componimento della situazione. Abbiamo sette miliardi di investimenti pronti a partire”.

7 mila dipendenti, 7 miliardi di investimenti pronti a partire con progetti esecutivi approvati: l'intervista di Radio 24 all'Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi.

Roberto Tomasi

Roberto Tomasi a "24Mattino": investimenti per 7 miliardi pronti per essere sbloccati

Investimenti per 7 miliardi di euro pronti a partire con progetti esecutivi approvati: lo sottolinea l'Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi intervistato lo scorso 23 giugno a Radio24. "Nel ruolo che ricopro non posso che cercare di essere ottimista. È da luglio del 2019 che dialoghiamo con il Governo per cercare un componimento della situazione" ha spiegato l'AD sottolineando che sono state messe in atto "tutte le azioni di tutela necessarie sia nei confronti dell'Europa che dei tribunali amministrativi per salvaguardare gli interessi dell'azienda". Sono 7 mila i dipendenti della società, come ricorda l'AD, e 7 miliardi gli investimenti in piano: "Quindi un quadro di riferimento complesso e che deve essere considerato un valore per il sistema Paese". In passato è emersa "una non gestione o una non corretta gestione del sistema infrastrutturale del Paese" per il quale è indispensabile "una pianificazione di medio e lungo termine" secondo Roberto Tomasi. Nell'ultimo anno di collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture "sono stati fatti grandissimi passi in avanti" ma "è mancata una visione strategica della manutenzione". "La mancanza di una chiara definizione non ha prodotto un piano di manutenzione coerente con le necessità" ha aggiunto l'AD.

Roberto Tomasi: innovazione e sostenibilità, il piano di trasformazione di ASPI

In Autostrade per l'Italia (ASPI) da luglio 2015, Roberto Tomasi ne è stato prima Co-Direttore Generale, incarico che lo ha portato a supervisionare lo sviluppo di nuove opere gestendo complessivamente investimenti per 14,5 miliardi: tra queste la realizzazione della Variante di Valico, il completamento dei lavori sulla dorsale Adriatica A14, l'avvio di nuovi progetti di potenziamento. Nominato nel 2018 Direttore Generale, ne diventa Amministratore Delegato nel gennaio dello scorso anno. Ricerca, sviluppo, sostenibilità e digitalizzazione sono gli assi intorno a cui il futuro della società deve essere costruito: questa è la vision di Roberto Tomasi. Il piano di trasformazione della società lanciato lo scorso febbraio guarda proprio verso la realizzazione di una "green infrastructure": 7,5 miliardi di euro per investimenti e manutenzioni fino al 2023, oltre 1.000 assunzioni e massima priorità a sicurezza su strade, cantieri e luoghi di lavoro.

mercoledì 9 settembre 2020

Management: Luigino Lusuriello e l’esperienza in Eni

Luigino Lusuriello è in Eni dal 1988: nel corso della sua carriera il manager ha ricoperto per il Gruppo diversi incarichi di responsabilità, fino a quello attuale di Chief Digital Officer.

Dopo oltre trent'anni di collaborazione, oggi Luigino Lusuriello è al centro della trasformazione digitale di Eni.

Luigino Lusuriello

Luigino Lusuriello: studi e prime responsabilità

Genovese, classe 1961, Luigino Lusuriello è uno dei manager che hanno fatto la storia del Gruppo Eni. Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Meccanica presso l'Università della sua città natale, le sue competenze lo portano a prestare servizio nella Marina Militare italiana per due anni come ufficiale del Genio Navale. È il 1988 quando fa il suo ingresso in Agip S.p.A.: il suo primo incarico è quello di progettista delle strutture onshore. Pochi anni più tardi è già Yard Manager per il sito di Ravenna. Nel 1993 la sua prima esperienza internazionale, nello specifico in Congo, come Platform Manager. In seguito ritorna in Italia, nella sede di Crema, dove viene promosso Manager - Production and Maintenance Technologies. Dal 1998 Luigino Lusuriello è a Ortona, dove, per circa sei anni, assume il ruolo di Project Manager, Production Manager e Capo Distretto. Svolgerà lo stesso incarico anche per il sito della Val d'Agri.

Luigino Lusuriello: l'affermazione internazionale e gli incarichi al vertice di Eni

In seguito alle esperienze di Ortona e Val d'Agri, Luigino Lusuriello ritorna in Congo: il manager opera in Africa fino al 2004 sia come Managing Director che come Deputy Managing Director and Technical Director. Dopo un anno come Regional Vice President dell'Estremo Oriente, si trasferisce nel Regno Unito. Qui, nel Canale della Manica, è responsabile delle estrazioni oil&gas come Managing Director. Nel frattempo rafforza le sue competenze manageriali partecipando al corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme". Nel 2009 continua la sua ascesa nel Gruppo grazie alla nomina a Vice President della regione Kazakhstan - Karachaganak, per poi diventare due anni dopo Senior Vice President del Programma Iraq. È il 2012 quando Luigino Lusuriello viene nominato Executive Vice President Operations di Eni: l'incarico dura fino al 2018, anno in cui il manager diventa responsabile della digital transformation del Gruppo.

Percorso formativo e professionale di Nicola Volpi, CEO di Movidea

Nel corso di una carriera ultratrentennale, Nicola Volpi si è reso protagonista di operazioni di successo portate a termine nel settore degli investimenti e del Private Equity su scala internazionale.

Nicola Volpi
Nicola Volpi: background accademico ed esperienze nel settore del Private Equity

CEO e Socio fondatore di Movidea, società di investimento nel settore dei beni e dei servizi di lusso in Italia e all'estero, Nicola Volpi è nato a Milano nel 1961. Esperto di Private Equity, si è laureato in Business Administration presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano e ha proseguito il suo percorso formativo con una specializzazione in Finance conseguito presso la SDA Bocconi. La sua prima esperienza professionale è in Sefimeta S.p.A. (Gruppo Montedison) nella posizione di Analista Finanziario. In seguito, entra in Sanpaolo Finance S.p.A. (attuale Gruppo Intesa Sanpaolo), realtà in cui Nicola Volpi, in qualità di Responsabile della Divisione Leverage Finance, è protagonista dell'organizzazione del finanziamento delle prime operazioni di buy-out realizzate in Italia. Il 1995 segna il suo ingresso in Schroder Ventures Italy, una delle prime realtà in Italia ad occuparsi di Private Equity, di cui diventa partner due anni dopo.

Nicola Volpi: la nascita di Permira e di Movidea

La carriera di Nicola Volpi prosegue nel 1999 con la fondazione, insieme ad altri soci, di Permira, realtà che negli anni ha acquisito una posizione di primo piano nel settore del Private Equity a livello europeo e in seguito mondiale, con un capitale di oltre 40 miliardi di euro in gestione. I successi ottenuti lo conducono a ricoprire ulteriori posizioni apicali: nel 2005, infatti, viene nominato Amministratore Delegato di Permira Associati S.p.A. e successivamente entra a far parte dell'Executive Committee che guida Permira nel mondo. Permira in Italia realizza numerose operazioni di acquisizione e dismissione di marchi internazionali sotto la sua gestione. Basti citare Ferretti Yachts, Marazzi, Veneta Cucine, Tfl, Valentino e Sisal. Il 2013 segna l'inizio di una nuova avventura professionale grazie alla nascita di Movidea, società di investimento nel settore dei beni e dei servizi di lusso in ambito italiano e internazionale, fondata insieme ad Emilio Petrone. Guidata da Nicola Volpi con il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato, la società realizza operazioni di investimento di capitali in società non quotate, accompagnandole nella crescita e nella valorizzazione nel lungo periodo. Tra gli investimenti compiuti, l'ingresso nel capitale di Pagani Automobili S.p.A., di cui Nicola Volpi è ancora oggi Membro del CdA. Tra il 2014 e il 2018 ha ricoperto lo stesso ruolo in FC Internazionale S.p.A., con contributi nell'area finanza straordinaria, organizzazione e pianificazione strategica.

martedì 8 settembre 2020

A2A, Marco Patuano e Renato Mazzoncini ai vertici del Banco dell’Energia Onlus

Marco Patuano e Renato Mazzoncini, rispettivamente Presidente e AD di A2A,  ai vertici della Onlus promossa dalla multi-utility e dalle Fondazioni Aem e ASM.

Marco Patuano e Renato Mazzoncini di A2A ai vertici all'Ente senza scopo di lucro impegnato nel contrasto al disagio economico e sociale.

A2A

A2A, Banco dell'Energia Onlus ufficializza le cariche di Marco Patuano e Renato Mazzoncini

Il Banco dell'Energia Onlus è un ente senza scopo di lucro, nata dalla volontà di A2A e delle Fondazioni Aem e ASM, chesi occupa di raccogliere fondi a sostegno delle persone in difficoltà presenti nei territori in cui opera la multiutility. Lo scorso 3 luglio, Marco Patuano e Renato Mazzoncini sono stati nominati dal Consiglio dei Promotori della Onlus come Presidente e Consigliere. I due manager, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato della multi-utility italiana, ricopriranno gli incarichi a titolo gratuito. Il Banco dell'energia è una Onlus indipendente che, per la prima volta in Italia, ha reso la bolletta dell'energia elettrica o del gas uno strumento per poter donare. "Doniamo energia" è il nome del bando che, nelle prime edizioni svolte nel 2018 e nel 2019, ha raccolto 4 milioni di euro - 2 raccolti dall'Ente no profit promosso da A2A e 2 messi a disposizione da Fondazione Cariplo. Ad oggi sono state aiutate circa 10.000 persone attraverso il lavoro di Organizzazioni Non Profit selezionate, che hanno realizzato 31 progetti su tutto il territorio lombardo.

Marco Patuano e Renato Mazzoncini: il curriculum dei manager di A2A

Lo scorso 13 maggio l'assemblea degli azionisti di A2A si è riunita e ha nominato Presidente Marco Patuano; è stato scelto, inoltre, il nuovo Consiglio d'Amministrazione per il prossimo triennio, con Renato Mazzoncini, che ha assunto il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale. Entrambi i manager vantano esperienze in realtà societarie di alto livello. Prima dell'ingresso nella multi-utility, Marco Patuano è stato protagonista di un percorso di successo in Telecom, inizialmente come Direttore Generale di SIP, per poi spostarsi sempre più in ambito internazionale: dal 2003 al 2008 ha ricoperto infatti ruoli di responsabilità per Tim Brasil, Telecom Italia Latam (America Latina) e infine Telecom Argentina. Tornato in Italia, nel 2011 è stato nominato AD di Telecom Italia, incarico ricoperto fino al 2016, passando poi alla holding finanziaria Edizione S.r.l. Il percorso professionale del nuovo AD di A2A è incentrato invece sul settore dei trasporti. Renato Mazzoncini è stato prima progettista per Ansaldo poi ha guidato Aziende private, pubbliche e miste, di servizi pubblici locali fino ad approdare nel 2012 al Gruppo Ferrovie dello Stato come AD della controllata Busitalia. Arriva al vertice del Gruppo FS, come Amministratore Delegato e Direttore Generale nel 2015 fino al 2018.

Claudio Descalzi: integrarsi puntando su valore e investimenti a lungo termine, la soluzione Eni

L’AD Claudio Descalzi ad Adnkronos: “In Africa abbiamo investito più di due miliardi nelle politiche di sviluppo dell'energia, una scelta rischiosa da un certo punto di vista ma che a lungo andare ripaga”.

"Puntare su valori e investimenti a lungo termine ha reso Eni credibile sui mercati internazionali": le dichiarazioni dell'AD Claudio Descalzi nella video-intervista ad Adnkronos.

Claudio Descalzi, AD Eni

Eni, la video-intervista di Adnkronos all'AD Claudio Descalzi: "In Africa un patrimonio energetico incredibile"

La credibilità di Eni sui mercati internazionali è frutto di una strategia efficacemente capace di coniugare investimenti a lungo termine e creazione di valore. È l'AD Claudio Descalzi a sottolinearlo nel corso dell'intervista rilasciata ad Adnkronos lo scorso 23 luglio: "La nostra storia in Africa non è recente. Recente è semmai il fatto che siamo diventati tra le prime società che operano nel Continente". Ripercorrendone dunque le tappe, l'AD ha evidenziato come il modello Eni, dagli anni '50 in poi, si sia differenziato "perché siamo entrati come una piccola società e quindi la nostra crescita è stata basata su un modello che non guardasse solo alla creazione di profitto ma anche ai valori che si radicano solo se si diventa parte organica della società dove operi ed eserciti un'attività". Il patrimonio energetico che detiene l'Africa secondo Claudio Descalzi è "incredibile": "Ha il 13-14% della popolazione mondiale ma dal punto di vista energetico consuma solo il 3-4%. Per questo abbiamo deciso di affiancare, oltre alle risorse destinate all'export, una parte destinata al mercato interno. Risorse africane per l'Africa. Su questo obiettivo noi abbiamo investito più di due miliardi nelle politiche di sviluppo dell'energia".

Claudio Descalzi: la crescita di Eni nel mondo tra creazione di valore e investimenti a lungo termine

Decidere di investire oltre due miliardi nelle politiche di sviluppo dell'energia per l'Africa può sembrare una scelta "rischiosa da un certo punto di vista" osserva nell'intervista ad Adnkronos l'AD Claudio Descalzi: "Orientarsi sull'export ha certamente un ritorno più sicuro, ma vendere energia localmente vuol dire potersi permettere di costruire infrastrutture, centrali e reti elettriche, distribuzione, sviluppo del know-how e quindi lavoro, formando professionalità e competenze. Con un ritorno che all'inizio può essere inferiore ma che a lungo andare ripaga". L'AD evidenzia dunque come il modello Eni in Africa abbia una doppia valenza: "La creazione del profitto deve esserci sempre altrimenti la società non va avanti ma deve essere correlato alla creazione di valori. Il profitto ti può avvantaggiare sul breve termine ma se un'impresa o una società devono vivere, integrarsi, diventare una componente del Paese, puntare sui progetti a lungo termine. Solo ti prendi dei rischi e se credi in un Paese dove vai ad investire ti può rendere credibile e affidabile". Concludendo, Claudio Descalzi ha ribadito quindi come in Africa e anche in Indonesia "abbiamo fatto una politica che puntava a farci diventare parte integrante della società nella quale operiamo". Questa strategia ha permesso ad Eni "di crescere, di diventare più credibili".

venerdì 4 settembre 2020

Mauro Sentinelli: l’esperienza internazionale nel settore delle telecomunicazioni

Mauro Sentinelli è stato un professionista chiave per lo sviluppo della telefonia mobile: ha contribuito alla nascita e alla diffusione del GSM, standard usato tutt'oggi, oltre ad ideare il primo servizio cellulare in Italia a tecnologia analogica TACS e al lancio su scala mondiale della carta prepagata.

Mauro Sentinelli

Mauro Sentinelli: dalla laurea al GSM

Mauro Sentinelli è stato una figura professionale di primo piano che ha contribuito ampiamente allo sviluppo della telefonia mobile su larga scala. Ha fatto in modo che il modello di abbonamento ricaricabile si diffondesse in Italia, oltre a sostenere una telefonia mobile accessibile a tutti. Dopo la laurea in Ingegneria Elettronica conseguita col massimo dei voti presso l'Università La Sapienza di Roma, Mauro Sentinelli si è specializzato in Telefonia al Politecnico di Torino per poi frequentare un MBA in Francia presso CEDEP-INSEAS. Ha lavorato in SIP (attuale Telecom Italia) come ingegnere di ricerca e sviluppo. Nel 1983 è stato membro fondatore del Global System for Mobile Communications: il GSM si è rivelato un'intuizione vincente, diventando uno standard in uso ancora oggi. In seguito, nel 1988, è stato nominato responsabile della business unit Servizi Radiomobili, incarico che gli ha dato l'opportunità di ideare il primo servizio cellulare in Italia a tecnologia analogica TACS. Ha inoltre contribuito alla creazione e alla diffusione sul mercato della scheda ricaricabile Tim Card.

Mauro Sentinelli: gli altri incarichi ricoperti

Nel 1991 Mauro Sentinelli è stato nominato Direttore Marketing & Planning per la divisione mobile SIP. Passato ad ETNO (European Telecommunications Network Operators) l'anno successivo con il ruolo di Presidente, ha assunto in seguito il ruolo di vicario della divisione Servizi Mobili di Telecom Italia, contribuendo alla nascita e alla diffusione del servizio prepagato "Tim Card": tale incarico di prestigio gli ha consentito di guadagnarsi l'Outstanding Marketing Award della GSM MoU Association. Direttore Generale del Gruppo TIM dal 1999 al 2004, Mauro Sentinelli è stato inoltre Membro del CdA di Telecom dal 2009 al 2012. Da sempre attivo e affezionato al mondo accademico, è diventato Affiliate Member della University of California (UCLA, USA) nel 2008, centro nevralgico in cui nacquero i protocolli di rete alla base di internet. Ha fatto parte, inoltre, del CdA di Barthi Airtel, primo gestore mobile indiano. Ha dedicato gli ultimi anni della carriera al ruolo di Consigliere di Amministrazione per compagnie di telecomunicazioni, aziende per energie rinnovabili e fondazioni filantropiche. In segno di riconoscimento, gli è stata intitolata la sala riunioni del CdA di Tim.

mercoledì 2 settembre 2020

Meeting di Rimini: l’AD e DG del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti ospite dell’edizione 2020

Meeting di Rimini, l’AD e DG Gianfranco Battisti: il Gruppo FS Italiane sostiene lo sviluppo dell’economia e del settore turistico italiano investendo in infrastrutture, digitalizzazione e sostenibilità.

Meeting di Rimini, l'intervento dell'AD del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti: "Per contribuire a generare valore prevediamo un piano di investimenti in nuove infrastrutture sia fisiche che digitali in piena coerenza con gli indirizzi europei del Green New Deal e dell'agenda digitale".

Gianfranco Battisti, AD Gruppo FS Italiane

Gianfranco Battisti: Gruppo FS Italiane, piano di investimenti per lo sviluppo dell'economia e del turismo in Italia

"È importante tornare a quei valori fondamentali che sono la centralità della persona e, come aziende, non solo pensare alla massimizzazione del profitto ma puntare a generare valore condiviso soprattutto nelle aree dove ce n'è più bisogno": emerge anche nelle parole dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale Gianfranco Battisti il forte impegno del Gruppo FS Italiane nel supportare lo sviluppo dell'economia e del settore turistico italiano. Intervenuto lo scorso 20 agosto nel corso del Meeting per l'Amicizia fra i Popoli di Rimini, l'AD ha sottolineato come nei prossimi dieci anni FS Italiane punti a generare crescita, lavoro e reddito consentendo quindi alle nuove generazioni di vivere in un Paese più sostenibile e competitivo, migliore nei servizi per cittadini e turisti. In questa prospettiva "sarà fondamentale ripensare all'offerta dell'esperienza di viaggio, mettendo al centro le persone e la sicurezza sanitaria, rivedendo il modello sui traffici business e leisure, riscoprendo anche forme di turismo lento attraverso i treni notte e i treni storici, e ridistribuendo i flussi turistici" ha aggiunto in merito l'AD e DG Gianfranco Battisti.

Gruppo FS Italiane, l'AD e DG Gianfranco Battisti: generare valore condiviso sia la priorità

Nel corso del suo intervento al Meeting per l'Amicizia fra i Popoli di Rimini, l'AD e DG Gianfranco Battisti ha parlato anche del piano di investimenti predisposto dal Gruppo FS Italiane con l'obiettivo di rilanciare il turismo e sostenere quindi la ripresa economica del Paese, segnato in questi mesi dall'emergenza sanitaria ed economica legata al Coronavirus. "Per contribuire a generare valore prevediamo un piano di investimenti in nuove infrastrutture sia fisiche che digitali in piena coerenza con gli indirizzi europei del Green New Deal e dell'agenda digitale. Abbiamo destinato 12 miliardi di euro per l'acquisto di 2.000 nuovi mezzi di trasporto fra treni e bus ecologicamente sostenibili e 4 miliardi per la digitalizzazione per migliorare la relazione con il cliente finale e recuperare il gap tecnologico" ha evidenziato l'AD del Gruppo FS Italiane, ricordando inoltre come le nuove infrastrutture serviranno a garantire "lo sviluppo sostenibile a quelli che sono oggi i 'millennials' per consegnargli un Paese più competitivo nel contesto globale". Inoltre secondo Gianfranco Battisti "nel trasporto pubblico locale bisogna puntare alla completa mobilità elettrica, mentre nel trasporto delle merci sarà fondamentale accorciare la filiera degli approvvigionamenti": altrettanto importante sarà integrare le piattaforme sulla mobilità. Infine, in merito alla crisi generata dal Coronavirus: "È un acceleratore per mettere in piedi quei cambiamenti di discontinuità che finora non ci sono stati. C'è poi anche il tema della formazione perché formare verso nuove professioni è un modo per affrontare in maniera innovativa questa crisi".