lunedì 30 novembre 2020

FS Italiane, inclusione e diversità: l’AD Gianfranco Battisti all’evento #lePersoneEilFare

 Gianfranco Battisti ha preso parte a #lePersoneEilFare, l'iniziativa promossa da FS Italiane per parlare di sostenibilità, inclusione e innovazione insieme ai giovani di tutte le società del Gruppo.

Gianfranco Battisti, AD FS Italiane

Gianfranco Battisti: il valore della sostenibilità e dell'inclusione per FS Italiane

Creare valore condiviso per promuovere percorsi di sviluppo sostenibile e rilanciare l'occupazione nel Paese. È questo il significato di #lePersoneEilFare, l'iniziativa di confronto organizzata da FS Italiane a cui, la scorsa estate, ha partecipato l'AD e DG Gianfranco Battisti insieme a 25 giovani dipendenti entrati da poco nel Gruppo. Dal confronto tra l'Amministratore Delegato e i giovani ferrovieri è emersa la necessità di porre l'accento su fattori quali sostenibilità, inclusione e diversità, elementi per cui FS Italiane è impegnata da tempo e che, anche grazie a incontri come questo, vengono promossi per la costruzione di modelli di business sostenibili. Ed è stata la condivisione di esperienze, unita al dialogo e al confronto, il cuore pulsante dell'evento #lePersoneEilFare: un'iniziativa che il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti ha sviluppato per incentivare l'ascolto reciproco e la condivisione di obiettivi e consigli, con il fine ultimo di guardare a un futuro più sostenibile e sempre più incentrato su inclusione e diversità.

Gianfranco Battisti: integrazione e sostenibilità, le parole chiave nel futuro di FS

#lePersoneEilFare ha proposto anche un ulteriore momento di confronto in cui i giovani ferrovieri hanno indicato diverse parole chiave per indirizzare le sfide future di FS Italiane: #Innovazione, #OsmosiDelleIdee, #Integrazione, #Sostenibilità, #ContinuousAuditing e #LavoroDiSquadra sono state alcune delle idee proposte su cui incentrare il futuro del Gruppo. E proprio l'AD e DG Gianfranco Battisti, che da novembre 2019 è Ambasciatore Europeo per la Diversità, fin dal suo arrivo in FS Italiane continua a portare avanti un grande impegno in tal senso. In un'ottica che pone persone, dipendenti, clienti e stakeholder al centro del Gruppo, l'attenzione di FS Italiane promuove diversità e inclusione come elementi su cui basare i modelli di business e le strategie. E non è un caso che, dei 25 giovani ferrovieri presenti all'evento, circa la metà sia costituita da donne, in rappresentanza delle famiglie professionali che compongono il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti. Oltre che grande opportunità di confronto, l'evento #lePersoneEilFare è stato anche occasione per presentare il blog railpost.it, con cui FS Italiane intende incentivare lo story doing: la narrazione che propone "chi fa" come narratore del suo stesso fare.

venerdì 27 novembre 2020

Sostenibilità, Gianfranco Battisti: “FS asset fondamentale per la crescita del Paese”

Ferrovie dello Stato Italiane, Gruppo guidato da Gianfranco Battisti, si impegna a partecipare alla ripresa economica del Paese in chiave green.

Gianfranco Battisti, AD FS

Gianfranco Battisti: "L'obiettivo di FS è generare valore condiviso"

Il Gruppo FS Italiane conferma il proprio cammino verso un modello di sviluppo incentrato sulla persona. Un iter delineato dal Piano Industriale 2019-2023 e che ora dovrà adattarsi alle sfide nate con l'emergenza sanitaria. "Serve cambiare rotta, cambiare paradigma - ha dichiarato Gianfranco Battisti in un'intervista rilasciata a "Formiche" - accelerando i percorsi intrapresi verso modelli più sostenibili, con il senso di solidarietà che ci contraddistingue". Il Gruppo accelera dunque sulla sostenibilità, mettendo in campo un piano di investimenti dedicato alle infrastrutture (fisiche e digitali) con l'intenzione di trasformare la crisi provocata dal Covid-19 in un'opportunità per consegnare al Paese una mobilità più integrata e a favore dell'ambiente. "Il nostro obiettivo è e continuerà ad essere quello di generare valore condiviso, un sistema di accessibilità diffuso, sia ferroviario che stradale. Il nostro ruolo - ha concluso Gianfranco Battisti - è quello di essere un asset fondamentale per la crescita del Paese".

Sostenibilità: le iniziative del Gruppo guidato da Gianfranco Battisti

Nella sua strategia FS Italiane considera la sostenibilità non solo a livello ambientale, ma anche economico e sociale. La trasformazione green messa in atto dal Gruppo guidato da Gianfranco Battisti ha portato come risultato ad una riduzione di 20 milioni di tonnellate delle emissioni di anidride carbonica negli ultimi dieci anni. Inoltre, grazie ai nuovi treni regionali Pop e Rock, riciclabili al 97% e acquistati grazie ai green bond, FS Italiane da un lato persegue nell'utilizzo di strumenti di finanza sostenibile e dall'altro mette sui binari convogli che consumano fino al 30% dell'energia in meno. L'obiettivo a lungo termine è raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. Anche per questo, recentemente FS Italiane e Snam hanno sottoscritto un accordo sullo sviluppo dei treni a idrogeno. La responsabilità sociale del Gruppo si espande, come detto, anche verso iniziative dedicate alle persone in difficoltà. Lo conferma la creazione degli Help Center, sportelli di ascolto nati nei pressi delle stazioni ferroviarie che il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti concede in comodato d'uso gratuito ad associazioni ed enti impegnati nel sociale.

mercoledì 25 novembre 2020

Gianfranco Battisti: l’AD e DG del Gruppo FS Italiane tra gli ospiti del Cortile di Francesco

Cortile di Francesco: l'intervento dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti alla sesta edizione dell'evento di Assisi.

Gianfranco Battisti

Coronavirus, la trasformazione dei mercati: l'AD e DG del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti ne parla ad Assisi

Ripensare al post Covid come a "una straordinaria occasione di discontinuità" con la consapevolezza che "dobbiamo cogliere tutte le opportunità per creare un nuovo mondo". È l'invito di Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane, intervenuto nel corso di una tavola rotonda sulla trasformazione dei mercati organizzata ad Assisi in occasione dell'edizione 2020 del Cortile di Francesco: "Insieme alle aziende, alle scuole, alle istituzioni va completamente ridisegnato il mondo in quanto le persone non possono viaggiare in treni strapieni. È una esigenza strutturale sulla quale il mondo del trasporto, insieme alle istituzioni, dovrà riflettere". L'AD ha spiegato inoltre che "l'Alta velocità come l'abbiamo immaginata sino ad oggi probabilmente non ci sarà più, perché il traffico tipico, che è quello business, si è praticamente dissolto". Per quanto riguarda il trasporto regionale "ad esempio abbiamo l'esigenza strategica di abbassare la curva di ingresso nelle ore di punta". Secondo Gianfranco Battisti quindi rivedere il modello di sviluppo dei trasporti "ci permetterà di far viaggiare i pendolari in sicurezza, facendo pagare meno e riempiendo treni che in altre fasce orarie viaggiano vuoti".

FS Italiane, Gianfranco Battisti al Cortile di Francesco: ridisegnare il mondo insieme ad aziende, scuole e istituzioni

"Nella pandemia abbiamo garantito i collegamenti, pur tagliandoli, non solo per i passeggeri, ma per le merci che hanno garantito la sopravvivenza del Paese", ha ricordato l'AD e DG del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti nel suo intervento al Cortile di Francesco. "Abbiamo realizzato un treno sanitario con le più alte tecnologie mediche disponibili per andare incontro alle esigenze del momento", ha aggiunto l'AD parlando di tutte le misure adottate e le iniziative avviate da FS Italiane per fronteggiare l'emergenza. "Abbiamo anche riconvertito un'area, ordinando macchinari in Cina, dove oggi produciamo 1milione e 200mila mascherine al mese e la produzione in eccesso la doniamo alla Protezione Civile", ha spiegato Gianfranco Battisti sottolineando come sia stato riconosciuto "il fatto che siamo un benchmark per come abbiamo gestito l'emergenza sanitaria ridisegnando completamente il modello del trasporto".

Sostenere maggiormente l’industria aerospaziale: il monito di Gianni Lettieri

I problemi del settore aerospaziale in Italia e le possibili soluzioni: Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, ne parla nell'intervista a "Il Mattino" dello scorso 9 settembre.

Gianni Lettieri

Lo Stato guardi con più convinzione al mondo dell'aerospazio: l'invito di Gianni Lettieri, Presidente di Atitech

"Peggio della crisi sarebbe non approfittare della crisi stessa. L'Italia può "usare" la crisi per risolvere i problemi del Paese e di interi settori": a sostenerlo è Gianni Lettieri nell'intervista pubblicata su "Il Mattino" lo scorso 9 settembre in cui parla della situazione del settore aerospaziale. "L'aerospazio non ha mai avuto la considerazione che merita. Non c'è mai stata la giusta attenzione al comparto da parte dei governi nazionali", sottolinea il Presidente di Atitech auspicando in una maggiore consapevolezza da parte del Governo sulla reale necessità di interventi strutturali. Gianni Lettieri rileva come in questi anni il Governo avrebbe dovuto concentrare gli investimenti anche sulla filiera dell'aerospazio e degli aeroporti e non solo sulle compagnie aeree: "Un errore colossale se si considera il numero degli addetti. È giusto l'aiuto alle compagnie ma bisognava fare altrettanti sforzi per il settore industriale".

Gianni Lettieri a "Il Mattino": si segua l'esempio di quei Paesi come Francia e Stati Uniti che sostengono il settore

Nell'intervista, Gianni Lettieri si sofferma ad analizzare le difficoltà del settore nel territorio, riscontrando, tra le ragioni, la mancanza di una visione generale e di rete: "In Campania pur producendo tutto, dalla fusoliera all'avionica, non è mai decollato un velivolo finito ma sempre pezzi da assembrare altrove, vedi ATR. Parliamo di aerei di grandi dimensioni, ovviamente. Si era arrivati quasi al punto di partire con il nuovo Turboprop". Raccontando con rammarico come il progetto si sia arenato, il Presidente di Atitech evidenzia come il settore disponga in Italia di "competenze, aziende efficienti con buoni prodotti, maestranze addestrate e soprattutto ci sono le Università". Eppure "non siamo mai riusciti a fare quello che hanno fatto in Francia con Toulouse, un territorio che vive di aerospazio con importanti investimenti da parte dello Stato". Gianni Lettieri invita dunque il Governo a seguire l'esempio di quei Paesi "a partire dalla Francia per non parlare degli Stati Uniti" che si stanno attivando nell'aiutare il settore aerospaziale a tutto tondo. Ora poi, con le risorse del Recovery Fund, si apre una nuova occasione: "Tutto si può fare se c'è la volontà e la capacità. Certo bisogna discuterne con l'Europa. Ma peggio della crisi sarebbe non approfittare della crisi stessa".

martedì 24 novembre 2020

Terna, guidata da Stefano Donnarumma, sigla una convenzione per il test sierologico ai dipendenti

Terna ha dato il via ad una convenzione con il Policlinico di Tor Vergata per consentire ai dipendenti del Lazio di eseguire volontariamente dei test sierologici: il gruppo guidato da Stefano Donnarumma estenderà lo screening a tutte le altre regioni.

Terna, guidata dall'AD e DG Stefano Donnarumma, ha avviato lo screening sierologico nella Regione Lazio grazie ad un accordo con il Policlinico di Tor Vergata.

Stefano Donnarumma: AD Terna

Terna, regione Lazio: il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma dà il via allo screening

La conclusione delle ferie estive e l'aumento dei casi di Covid-19 registrati nelle ultime settimane hanno portato le aziende e le Istituzioni ad una stretta sui controlli sanitari del personale. Tra le società che si stanno impegnando nella lotta alla diffusione del virus anche Terna, operatore energetico italiano. Il Gruppo, sotto la guida di Stefano Donnarumma, nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale lo scorso maggio, ha infatti recentemente attivato una convenzione con il Policlinico Tor Vergata di Roma. Grazie all'intesa, i 1.400 dipendenti della società attivi nella Regione Lazio potranno eseguire gratuitamente il test sierologico. L'iniziativa fa da apripista a tutta una serie di accordi con diversi istituti sanitari che garantiranno la possibilità, sempre su base volontaria, anche ai 2.500 lavoratori dislocati nelle altre regioni. Con l'obiettivo di limitare i danni dell'influenza stagionale, la società di Stefano Donnarumma ha preso in considerazione l'idea di integrare nel breve periodo anche la possibilità di vaccinarsi.

Stefano Donnarumma: le esperienze professionali del nuovo AD e DG di Terna

Risale al 18 maggio la notizia della nomina ad Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna per Stefano Donnarumma. Originario di Milano, classe 1967, il manager proveniva da 3 anni passati alla guida di Acea, multiservizi romana attiva nei settori energia, acqua e ambiente. Prima di intraprendere la carriera manageriale, è stato attivo come ingegnere meccanico iscritto all'Ordine dal 1994 al 2003 nel settore della componentistica, sia per autoveicoli che ferroviaria, anche grazie alla Certificazione di QING come "Esperto di Gestione Tecnica di Stabilimento Industriale". La svolta professionale arriva nel 2007, dopo circa 4 anni alla conduzione di stabilimenti di produzione di veicoli ferroviari: entra infatti in Acea Distribuzione, inizialmente come Direttore Operazioni. In seguito diventa sia Presidente che CEO, incarico ricoperto fino al 2012, quando viene assunto dal Gruppo Aeroporti di Roma come Direttore Airport Management e Accountable Manager per Ciampino e Fiumicino. Prima di passare in Acea, Stefano Donnarumma ricopre per due anni il ruolo di Direttore Business Unit Reti & Calore del Gruppo A2A.

giovedì 19 novembre 2020

La sfida della ripartenza economica nelle parole di Pierfrancesco Latini, AD di SACE

SACE, l’AD Pierfrancesco Latini al webinar organizzato con Il Sole 24 Ore per approfondire l’operatività “Garanzia Italia” e gli strumenti per rilanciare l’economia italiana

"Gli ultimi due mesi hanno rappresentato un periodo complesso ma che SACE, insieme agli stakeholder del mondo istituzionale e bancario, ha saputo fronteggiare": le parole dell'AD Pierfrancesco Latini sulle attività di SACE per supportare il rilancio delle imprese italiane.

Piefrancesco Latini

"SACE per l'Italia": l'AD Pierfrancesco Latini interviene all'evento online

Gli scorsi mesi hanno rappresentato una grande sfida per il comparto economico nazionale e globale, con uno scenario caratterizzato da un lato dalla gestione dell'emergenza Covid-19 e dall'altro dalla necessità della ripartenza. Ma qual è la situazione attuale e quali sono gli strumenti a disposizione delle imprese italiane? Questi sono stati i temi affrontati da Pierfrancesco Latini, AD di SACE, nel corso di un webinar organizzato insieme a Il Sole 24 Ore e intitolato "Sace per l'Italia, una garanzia per la ripartenza". "SACE è stata chiamata a svolgere un ruolo importante, tecnico e operativo nell'iniziativa proposta dal Governo ed ha risposto con grande impegno ed orgoglio", ha commentato l'AD, che ha sottolineato l'importanza di "Garanzia Italia": strumento previsto dal Decreto "Liquidità", l'operatività ha infatti garantito volumi pari a 8 miliardi di euro al 30 giugno 2020, a oggi saliti a oltre 10. Come confermato dall'AD Pierfrancesco Latini, tre sono stati i fattori che hanno permesso a SACE di affrontare i difficili mesi appena trascorsi: tra questi, "un'esperienza unica maturata in Italia nell'ambito delle Garanzie Finanziarie, incentrata sul lavoro di professionisti del settore e su un comprovato know how".

Pierfrancesco Latini: creare sinergia con istituzioni, banche e imprese

Come sottolineato nel corso del webinar, il secondo fattore su cui SACE ha incentrato la propria strategia durante il lockdown è stato quello della sinergia con gli stakeholder del mondo istituzionale e bancario. "Un confronto sempre virtuoso", ha dichiarato Pierfrancesco Latini, che ha posto l'accento su quanto sia importante creare connessione con le istituzioni e le banche, una sinergia emersa anche durante l'incontro online e più volte lodata dall'Amministratore Delegato di SACE. A ciò si aggiunge "un modello ormai consolidato di partnership con le aziende italiane: SACE mette a loro disposizione il lavoro delle nostre persone e soprattutto l'accesso ad una rete sempre più flessibile e digitale". Ciò è stato reso possibile da una gestione interamente digitale della procedura di accesso a "Garanzia Italia" e questo ha consentito di dar seguito velocemente a tutte le richieste di garanzia sui finanziamenti bancari. L'impegno di SACE nei confronti del tessuto imprenditoriale nazionale permette così alle imprese italiane di affrontare al meglio la sfida della ripartenza economica: come sottolineato dall'AD Pierfrancesco Latini, si tratta di imprese che "non smettono di investire nel loro futuro" e che grazie al supporto fornito da SACE "fanno muovere l'economia, offrendo lavoro e creando indotto".

mercoledì 18 novembre 2020

FS Italiane, accordo con Snam per treni a idrogeno: il focus dell’AD e DG Gianfranco Battisti

 Snam e FS Italiane insieme per lo sviluppo di progetti legati allo sviluppo dell'idrogeno nel sistema ferroviario: per l'AD e DG Gianfranco Battisti rappresenta una "innovazione fondamentale in grado di rendere più ecologici i viaggi di passeggeri e merci sulle residue tratte ferroviarie non ancora elettrificate".

Gianfranco Battisti

Treni a idrogeno: l'accordo FS Italiane - Snam nelle parole dell'AD Gianfranco Battisti

È il primo accordo in Europa tra un operatore energetico e una compagnia nazionale: a sottoscriverlo FS Italiane con Snam e pone al centro la sostenibilità, a riprova della crescente attenzione che il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti riserva a questo tema. Il Memorandum of Understanding, firmato lo scorso 21 ottobre, prevede la realizzazione di analisi e studi di fattibilità e lo sviluppo di progetti congiunti su linee ferroviarie convertibili all'idrogeno sul territorio nazionale. L'intenzione, in linea con quanto già avvenuto in alcuni Paesi europei come Germania e Olanda, è riuscire a far decollare anche in Italia il treno a idrogeno: un'alternativa totalmente sostenibile ai mezzi diesel ancora oggi in circolazione sulle linee non elettrificate. In base a quanto definito nell'accordo, FS Italiane e Snam lavoreranno quindi insieme per vagliare eventuali progetti pilota che prevedano la sostituzione dei combustibili fossili con idrogeno e per sperimentare congiuntamente soluzioni tecnologiche innovative legate alla produzione, al trasporto, alla compressione, allo stoccaggio, alla fornitura e all'utilizzo dell'idrogeno e quindi contribuire così allo sviluppo della mobilità sostenibile. Non a caso, come evidenziato dall'AD e DG Gianfranco Battisti, per FS Italiane l'accordo con Snam "conferma l'importanza di incentivare la mobilità sostenibile, in piena coerenza con gli indirizzi europei del Green New Deal".

Gianfranco Battisti: l'impegno di FS Italiane per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di mobilità sicure ed ecologiche

"Continuiamo a innovare e sviluppare soluzioni di mobilità sicure ed ecologiche che consentiranno alle nuove generazioni di vivere in un Paese più sostenibile e competitivo, secondo un modello che pone sempre di più le persone al centro", ha commentato in merito l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane Gianfranco Battisti, evidenziando come la sostenibilità occupi un ruolo sempre più rilevante nelle strategie del Gruppo. In questa ottica "i trasporti ferroviari a idrogeno rappresentano una fondamentale innovazione in grado di rendere più ecologici i viaggi di passeggeri e merci sulle residue tratte ferroviarie non ancora elettrificate", ha spiegato l'AD Gianfranco Battisti. Nei prossimi anni il settore dei trasporti in Italia sarà uno dei principali motori della diffusione dell'idrogeno, arrivando a ricoprire un ruolo fondamentale nello sviluppo di un intero nuovo settore industriale che potrebbe proiettare il Paese su questo fronte tra i protagonisti in Europa.

martedì 17 novembre 2020

Apertura anno accademico alla Luiss : il commento della Vice Presidente Paola Severino

L'Università Luiss Guido Carli è diventata un caso di studio per Cisco grazie agli ottimi numeri raggiunti nei mesi della pandemia: oltre 19mila lezioni online sono state svolte con successo, accorciando le distanze e promuovendo l'inclusività. Il commento della Vice Presidente Paola Severino.

Paola Severino

Paola Severino e gli altri vertici LUISS all'inaugurazione dell'anno accademico

All'inaugurazione del nuovo anno accademico 2020-2021 hanno preso parte la Vice Presidente Paola Severino, jl Presidente Vincenzo Boccia, il Rettore Andrea Prencipe e il Direttore Generale Giovanni Lo Storto, affiancati da altre figure istituzionali: il Premier Giuseppe Conte e il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Nonostante la difficoltà delle sfide affrontate, la resilienza dell'Università Guido Carli è diventata un case history mondiale secondo Cisco: la transizione digitale avviata a marzo ha infatti raggiunto quota 19mila lezioni online, 2.700 esami a distanza e oltre un milione e ottocento connessioni totali. Per recuperare un anno "sospeso" e colmare le distanze fisiche si è puntato a un obiettivo comune: costruire per i giovani un percorso di formazione e di crescita ancor più solido. Le parole chiave sono innovare, reagire, sperimentare, con lo sguardo sempre ben puntato sull'internazionalizzazione, come ha ricordato anche Paola Severino sulle pagine online de "Il Messaggero".

Paola Severino: sfruttare le difficoltà per progredire

"La presenza di Funmi Olonisakin, Vice Presidente del King's College di Londra, ne è la prova. L'ho incontrata anni fa quando fu avviato il percorso di internazionalizzazione che ha portato a numerosi ed importanti accordi di collaborazione e scambio con quella prestigiosa Università", spiega Paola Severino. "Oggi la LUISS conta 129 docenti di 13 diverse nazionalità, 46 visiting professor, 20 professori italiani “richiamati” da prestigiose università internazionali, circa 3.000 ammissioni di studenti internazionali". Un risultato che si estende a un altro dato: la presenza del 5% di studenti provenienti dall'estero per iscriversi ai corsi interdisciplinari, che uniscono cybersecurity, etica, innovazione e regolamentazione, analisi dei dati e modelli economici. "Dalla tragedia del Covid-19 stanno germogliando nuove idee", ha commentato Paola Severino. Nel futuro sarà fondamentale il legame tra università, innovazione e impresa: in questo contesto la didattica a distanza ha permesso di sperimentare e ampliare la platea dei percorsi educativi, aumentando le interazioni con i docenti e colmando le distanze sociali.

venerdì 6 novembre 2020

Una vita nel Private Equity e la passione per l’arte: Nicola Volpi si racconta a “Forbes”

"Forbes" intervista Nicola Volpi: l'esperto di Private Equity parla di una delle sue passioni per l'arte contemporanea.

Nicola Volpi

Il valore dell'arte per Nicola Volpi: l'intervista di "Forbes"

"La passione per l'arte è sicuramente una occasione per approfondire, per scoprire, per circondarsi di cose belle con cui vivere, per viaggiare con amici che condividono la stessa passione": Nicola Volpi è conosciuto a livello internazionale per i traguardi raggiunti in oltre trent'anni di carriera nel settore del Private Equity. Ma a "Forbes", in un'intervista pubblicata lo scorso 6 novembre, l'Amministratore Delegato di Movidea si racconta in uno dei suoi lati meno conosciuti: "Non mi definisco un collezionista o un esperto d'arte ma tutt'al più un appassionato di arte contemporanea". Un interesse che, come spiega, è cresciuto grazie all'amicizia con Giuseppe Iannaccone, grande collezionista ed esperto d'arte. Quando acquista un'opera: "Devono verificarsi due condizioni. La prima essenziale è che l'opera piaccia a me e a mia moglie. Non conservo opere in un caveau di una banca come alcuni grandi collezionisti, quindi dobbiamo avere il piacere di fruirne quotidianamente. Se l'opera ci piace allora mi confronto con Giuseppe Iannaccone sulla scelta anche in termini di valore dell'opera e dell'artista. Questa è la seconda condizione da verificare per battezzare l'acquisto". Non solo acquirente: Nicola Volpi non si lascia sfuggire "l'opportunità di commissionare un'opera direttamente all'artista che la realizza specificatamente per me". Un'emozione diversa, come la definisce nell'intervista, "questo ti riporta ad un concetto quasi rinascimentale di concepire l'arte che è molto coinvolgente. Poter conoscere l'artista, discutere con lui il progetto che ha in mente e quindi comprenderne intimamente il significato, capire la tecnica con cui dipinge o modella, fino a vedere la nascita dell'opera stessa". Ha commissionato 3 opere a TV Boy, il cosiddetto Banksy italiano: "Un artista che vuole parlare solo con le sue opere e che tende a celarsi da una immagine pubblica".

Nicola Volpi: l'arte tra passione, collezionismo e investimenti

Nell'intervista a "Forbes" Nicola Volpi, da esperto di finanza, analizza anche il doppio volto dell'arte: da un lato passione, dall'altro investimento: "In assoluto investire in arte, così come in selezionati beni da collezionismo come ad esempio auto storiche, è una scelta che combina una passione con l'opportunità di preservare e accrescere il valore dell'investimento". Nella finanza come nel mondo dell'arte l'importante è avere metodo: "Fa meglio chi approfondisce, chi studia di più, chi non si fa guidare dalla pura emozione o dalle mode del momento. Chiave è capire quali artisti lasceranno una traccia nella storia dell'arte, quelli che entreranno o sono già nei migliori musei del mondo, rispetto ad artisti che saranno delle meteore semplicemente perché supportati da mercanti d'arte senza scrupoli". È opportuno poi considerare un altro aspetto tipicamente finanziario: "Una differenza denaro-lettera, ovvero fra i prezzi a cui un privato compra e quello a cui può vendere la stessa opera, che è incredibilmente alto rispetto alle consuetudini dei mercati finanziari". Come osserva Nicola Volpi, i diritti d'asta per acquistare un'opera possono arrivare anche oltre il 20% del prezzo di aggiudicazione e questo "è purtroppo una inefficienza, un limite, per poter considerare a pieno titolo questo mercato al pari di mercati finanziari più tradizionali". Ripercorrendo opere a cui è legato, ricorda in particolare Kate Moss di Marc Quinn, "scultura che ho cercato per diverso tempo anche perché volevo una delle primissime edizioni", e cita fra gli artisti su cui puntare Kiki Smith e Hernan Bas: "Artisti molto diversi, ma accomunati da una sensibilità unica e che illustrano entrambi una diversa inquietudine dettata dal proprio trascorso personale".