venerdì 26 febbraio 2021

A2A, guidata da Renato Mazzoncini, pronta a un cambio di passo sulle rinnovabili

Renato Mazzoncini: "A2A può giocare un ruolo importante nella partita nazionale".

Renato Mazzoncini, AD A2A

Forum Ambrosetti: l'intervento di Renato Mazzoncini

Lo scorso 4 settembre si è tenuta a Cernobbio la 46^ edizione del Forum Ambrosetti, una tre giorni di livello internazionale con incontri e dibattiti dedicati allo scenario economico e geo-politico mondiale. Tra i partecipanti anche Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, che ha colto l'occasione per illustrare gli obiettivi futuri dell'azienda. "Investiremo con grande determinazione nelle rinnovabili - ha dichiarato l'AD - e ci sarà un cambio di passo significativo anche nel modo con cui negli ultimi anni A2A è entrata nel settore con il fotovoltaico". Continua dunque il percorso di A2A verso una transizione sostenibile, che nelle parole del manager rappresenterà uno dei pilastri del nuovo Piano Industriale in arrivo all'inizio del prossimo anno. Tra le priorità del Gruppo anche le reti idriche: "Un'infrastruttura preziosa per il Paese - ha commentato Renato Mazzoncini - nella quale siamo estremamente interessati a investire".

Renato Mazzoncini: "Italia in ritardo sulla rinascita ambientale"

Nel corso del Forum, A2A e The European House Ambrosetti hanno presentato i risultati di una ricerca dal nome "Il ruolo chiave delle multiutility per il rilancio sostenibile dei territori italiani". Lo studio ha rivelato le carenze italiane che possono ripercuotersi sul raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030. "Energie rinnovabili, economia circolare e risorse idriche: in tutti e tre i pilastri delle politiche di rinascita ambientale europea - ha spiegato Renato Mazzoncini - l'Italia sconta un gap rilevante rispetto agli altri Paesi". Per recuperare il ritardo, secondo la ricerca, l'Italia ha bisogno di una programmazione efficiente di nuovi investimenti. Il Paese soffre soprattutto nel ciclo idrico, ha sottolineato l'AD: i problemi principali riguardano la scarsità di investimenti privati, la frammentazione dei bacini idrici presenti sul territorio e le grosse perdite che avvengono durante la distribuzione a causa di impianti obsoleti. "Serve un forte patto tra Stato, Enti regolatori e territoriali e multiutilities per un piano strategico di investimenti su energia, ambiente e acqua", ha dichiarato Renato Mazzoncini.

Gender Equality Index, Terna inserita per il terzo anno consecutivo

L’indice misura l’uguaglianza di genere secondo parametri che vanno dalla leadership femminile alle politiche contro le molestie. Nel 2021 Terna ha migliorato la sua posizione.

Terna migliora parità di genere

Performance sulla parità di genere: l’ottimo risultato di Terna

In una nota diffusa lo scorso 27 gennaio Terna, che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, ha comunicato che nel 2021 è stata nuovamente inserita nel Bloomberg Gender Equality Index. Per il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma si tratta del terzo anno consecutivo. L’indice nasce per misurare e allo stesso tempo promuovere le performance aziendali in tema di parità di genere. Sono cinque le aree sulle quali si concentra la valutazione: leadership femminile e valorizzazione dei talenti; equità e parità salariale di genere; cultura inclusiva; politiche di prevenzione e sanzione delle molestie; riconoscibilità del marchio come brand che supporta il genere femminile. Quest’anno Bloomberg ha analizzato ancora più realtà rispetto agli anni precedenti: circa 6.000 aziende sparse in 84 Paesi e regioni. Terna è rientrata tra le 380 aziende della composizione finale del GEI: in totale sono 17 le società italiane ammesse nel 2021.

Terna, registrato un miglioramento nel GDI

La presenza nell’indice per il terzo anno consecutivo non è l’unico risultato ottenuto da Terna. Secondo le valutazioni di Bloomberg, quest’anno la società ha anche registrato dei miglioramenti nel GEI score, in particolare per quanto riguarda le sezioni “Equal Pay & Gender Pay Parity” e “Inclusive Culture”: “La performance registrata – si legge nella nota ufficiale – è superiore alla media sia per quanto riguarda le società incluse nell’indice, sia con riferimento al sottoinsieme delle aziende del settore Utilities. In particolare, nella dimensione della disclosure è stato registrato un punteggio di 100/100 che premia la scelta di trasparenza e la qualità nella rendicontazione, caratteristiche distintive delle politiche di sostenibilità del Gruppo”. Il risultato di Terna sui temi della parità di genere e sulla qualità e la trasparenza nella rendicontazione pubblica è stato possibile soprattutto grazie all’applicazione delle linee guida contenute negli standard GRI del Global Reporting Initiative, che consentono di certificare al meglio la parità di trattamento tra uomini e donne.

FS Italiane: focus sull’intervento dell’AD Gianfranco Battisti a “Made in Italy - The Restart”

FS Italiane asset per il rilancio del Paese: la vision dell’AD e DG Gianfranco Battisti, intervistato nel corso dell’evento digitale “Made in Italy” promosso da “Il Sole 24 Ore” con il “Financial Times”.

Gianfranco Battisti

L’economia e il Made in Italy nel mondo post-Covid: le considerazioni dell’AD di FS Italiane Gianfranco Battisti

Stiamo atterrando qualcosa come 140 miliardi di investimenti che saranno la leva di sviluppo del Paese”: l’impegno di FS Italiane per l’Italia è nelle parole dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Gianfranco Battisti, intervenuto lo scorso 6 ottobre a “Made in Italy - The Restart”. L’evento, organizzato in forma digitale da “Il Sole 24 Ore” e dal “Financial Times”, è nato come occasione di confronto su temi di stretta attualità come il rilancio dell’economia italiana nel mondo dopo la pandemia. “Operiamo in 60 Paesi del mondo con 71 società e questo ci pone in grade visibilità e vantaggio competitivo”, ha spiegato l’AD e DG focalizzandosi sul ruolo di FS Italiane in questa prospettiva. Il rilancio del Made in Italy oggi non può prescindere da una necessaria e profonda rivisitazione del modello di sviluppo e dei modelli di business: per competere, secondo Gianfranco Battisti, mai come oggi fondamentale è puntare sul valore, investire nel sistema dei trasporti e colmare i gap. “Il nostro modello di alta velocità è un benchmark a livello europeo, un modello che nel mondo ci invidiano e che ci aiuterà a competere meglio sul mercato europeo e sul nuovo modello industriale dove la flessibilità sarà fondamentale”: FS Italiane riparte da qui.

FS Italiane, l’AD e DG Gianfranco Battisti: ci sono le condizioni per fare un buon servizio per il Paese

Siamo la terza forza europea del trasporto dopo francesi e tedeschi ma per competere nel mondo dove ci saranno 20 mila miliardi di dollari di investimenti nei prossimi 10 anni dobbiamo diventare più competitivi con un sistema di alleanze e conquistando pezzi importanti di mercato”, ha osservato l’AD e DG Gianfranco Battisti intervenendo lo scorso ottobre al forum “Made in Italy - The Restart”. In Europa FS Italiane lavora in Spagna, Regno Unito, Germania, Grecia, guardando anche ad altri continenti come Asia, America, Africa, e nel Medio Oriente: internazionalità e innovazione sono le direttrici su cui il Gruppo impronta la propria crescita. E in Italia “abbiamo avviato gare per 2,2 miliardi per l'alta velocità in Sicilia e il progetto di investimento per l'allungamento dell’AV Salerno - Reggio Calabria prolungando l’asse Torino - Salerno”. L’impegno del Gruppo però è destinato a rafforzarsi ulteriormente, come evidenziato dall’AD Gianfranco Battisti: “Dobbiamo diventare più grandi. Per la prima volta nella storia, nel 2019 abbiamo chiuso il conto economico del trasporto merci in equilibrio. Ci sono le condizioni per fare un buon servizio per il Paese”.

Verso un futuro green e inclusivo: l’apporto dell’AD di Enel Francesco Starace al B20 Italy

B20 Italy, l’AD e DG di Enel Francesco Starace guida la task force su Energia e Efficienza delle Risorse: “Ridefiniamo il nostro futuro in modo inclusivo e verde”.

Francesco Starace

B20 Italy: il contributo dell’AD e DG Francesco Starace nelle task force costituite per ridisegnare il futuro

È Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, a guidare la task force “Energy and Resource Efficiency” impegnata nell’ambito del B20 Italy a fornire proposte strategiche e concrete per stimolare un progresso sostenibile. Il B20 è stato istituito undici anni fa dal G20 per formulare raccomandazioni di policy in un ampio ventaglio di settori strategici indirizzate alla Presidenza di turno del G20: nelle prossime settimane, per la prima volta nella storia, ad assumerla sarà l’Italia. Nell’ottica di supportare il Paese in questo importante appuntamento di rilievo internazionale, Confindustria opererà in prima linea attraverso task force guidate da autorevoli CEO nazionali, ognuna composta da circa 100 delegati. “Ridisegnare il futuro: includere, condividere, agire” è la mission del B20 Italy: nel presentare il suo ruolo, Francesco Starace ha sottolineato come il gruppo di lavoro su energia ed efficienza delle risorse intenda “fornire raccomandazioni efficaci e realizzabili per stimolare un progresso sostenibile, ridefinendo il nostro futuro in modo inclusivo e verde”.

Francesco Starace: è giunto il momento di agire con forza verso una radicale decarbonizzazione dell'economia

Le fonti energetiche inquinanti e il consumo insostenibile delle risorse continuano a causare gravi effetti di riscaldamento globale, oltre a un continuo degrado dell'equilibrio naturale degli ecosistemi”, ha sottolineato Francesco Starace parlando dell’incarico che gli è stato affidato nell’ambito del B20 Italy: la guida della task force “Energy and Resource Efficiency”. Sono tre le sfide su cui si concentrerà il lavoro della task force: “Accelerare la transizione verso l'energia pulita, promuovendo una significativa accelerazione della transizione verso l'energia pulita e portando le emissioni prodotte dall'uomo verso un declino strutturale; rafforzare la crescita inclusiva e sostenibile, predisponendo un quadro globale efficace per sostenere la transizione verso l'energia sostenibile; promuovere la conservazione dell'ambiente, auspicando l'adozione globale di politiche efficaci per ridurre il consumo globale di risorse”. L’AD Francesco Starace ha evidenziato inoltre come il B20 Italy rappresenti un’opportunità: “È giunto il momento di agire con forza verso una radicale decarbonizzazione dell'economia globale e una transizione energetica sostenibile, in nome di un futuro più luminoso”.

Campionati Mondiali di Sci, Alessandro Benetton: ripartenza per Cortina e per il Paese

In una recente intervista, il Presidente di Fondazione Cortina 2021 Alessandro Benetton ha descritto i Campionati Mondiali di Sci come grande momento sportivo ma anche importante evento di partecipazione e unità per la ripartenza del Paese.

Alessandro Benetton

“Un Mondiale pieno di emozioni”: le riflessioni di Alessandro Benetton su Cortina 2021

In programma dal 7 al 21 febbraio 2021, i Mondiali di Cortina d’Ampezzo costituiscono il primo grande evento internazionale svolto nel cosiddetto new normal, con la partecipazione di oltre 600 atleti provenienti da 71 nazionalità. Organizzati da Fondazione Cortina 2021, organismo presieduto da Alessandro Benetton, si configurano come una manifestazione di grande rilevanza sia per Cortina sia per l’intero territorio nazionale. “Un Mondiale che porta con sé i segnali di una ripartenza, che vale per Cortina, vale per il Paese e speriamo valga anche per il mondo”, ha sottolineato infatti il Presidente in una recente intervista. Un evento di grande richiamo e su cui l’imprenditore ha voluto evidenziare il grande gioco di squadra che ne ha permesso la riuscita, in una sinergia di successo sia tra il mondo sportivo e le istituzioni locali e nazionali, sia all’interno della squadra che ha lavorato alla preparazione e allo svolgimento dei Campionati. Quella stessa squadra che, nel difficile periodo trascorso a causa della pandemia, ha fermamente creduto nella realizzazione dell’evento e che ha dimostrato “grande determinazione” anche di fronte a imprevisti impensabili fino all’anno scorso, come sottolineato in più occasioni da Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton: la sostenibilità di Cortina, una rotta da seguire per le Olimpiadi Invernali 2026

Nonostante quelli di Cortina saranno ricordati anche come i Mondiali di Sci senza la presenza del pubblico, a emergere con forza è il grande entusiasmo che su più livelli ha coinvolto l’evento. In sostanza, quell’effetto “palla di neve” che Alessandro Benetton ha illustrato diverse volte, sinonimo di grande momento di aggregazione, promozione del territorio e partecipazione da parte degli attori coinvolti, sia pubblici che privati. “Sarà un Mondiale televisivo, sarà però un Mondiale pieno di emozioni. Da una parte mancherà il calore e la presenza fisica degli spettatori e questo è un vero peccato. Dall’altra però, anche grazie al Governo e alle comunità locali, abbiamo disegnato un evento che sarà molto vissuto nel web e attraverso le televisioni, con più di 500 milioni di persone”. E affinché l’effetto “palla di neve” continui a rotolare e raggiunga anche le Olimpiadi Invernali 2026, in programma a Milano e Cortina, la rotta tracciata da Alessandro Benetton è quella per cui un ruolo importante deve essere assegnato alla sostenibilità: “Mi auguro verrà seguita la stessa traccia che abbiamo disegnato. La sostenibilità ambientale, la sostenibilità sociale e la sostenibilità economica non devono più essere viste come una esclusiva dell’altra. Possono avere tutte la stessa direzione”.

venerdì 19 febbraio 2021

CDP, nuovi acceleratori per start up e imprese. Fabrizio Palermo: “Formazione sarà centrale”

L'AD Fabrizio Palermo: "Crescita e innovazione delle aziende priorità per la ripartenza del Paese".

Fabrizio Palermo

Start-up e imprese, ufficiali i nuovi servizi CDP: il commento di Fabrizio Palermo

"Sono orgoglioso di poter annunciare oggi il lancio dei nuovi acceleratori per le imprese, strumenti che permettono a CDP di affiancarsi al mondo produttivo non soltanto come partner finanziario, ma come supporto strategico per lo sviluppo dell'impresa e del suo capitale umano": è iniziato così l'intervento di Fabrizio Palermo, AD e DG di Cassa Depositi e Prestiti, durante la conferenza stampa digitale dedicata ai due nuovi prodotti del Gruppo. Lo scorso 20 ottobre CDP ha presentato i due nuovi servizi di advisory, Acceleratore Imprese e Digital Xcelerator, dedicati al potenziamento del capitale umano delle aziende e alle start-up italiane. Gli acceleratori svolgeranno un ruolo fondamentale nello scenario attuale, pesantemente condizionato dall'emergenza Covid-19: "È necessario che il nostro frastagliato mondo imprenditoriale riesca a seguire le trasformazioni profonde che stiamo vivendo", ha dichiarato durante l'evento il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. CDP continua nella sua strategia di sostegno al settore produttivo e conferma il suo ruolo primario nel rilancio dell'economia: "Il nostro intento è di offrire un approccio d'insieme, a 360°, che ponga al centro l'impresa e tutti gli aspetti della sua vita", ha spiegato Fabrizio Palermo.

Fabrizio Palermo: i due nuovi acceleratori nel dettaglio

La parola d'ordine dei due nuovi strumenti di CDP è formazione: "Il tema sarà affrontato in modo molto ampio - ha specificato Fabrizio Palermo - dalla selezione del personale fino alla formazione manageriale, ma anche corsi che riguardano strategie di marketing, calati e personalizzati per singola azienda". Acceleratore Imprese è rivolto alle aziende ad alto potenziale: si tratta di una piattaforma di servizi nati per supportare la crescita delle imprese attraverso la promozione di una cultura manageriale che guarda alle best practice internazionali. CDP metterà a disposizione un team di professionisti provenienti da società di consulenza internazionali e primarie università italiane. La formazione è ancora più protagonista in Digital Xcelerator, piattaforma di e-learning dove sia le start-up che chi ha intenzione di avviarne una hanno la possibilità di seguire gratuitamente i corsi di formazione. Lo spazio online fornisce contenuti e strumenti che coprono tutte le fasi di un'azienda, dall'ideazione all'espansione internazionale. "Riteniamo - ha concluso Fabrizio Palermo - che il supporto alla crescita e all'innovazione delle aziende italiane, cuore pulsante del nostro sistema economico, sia una priorità per lo sviluppo e la ripartenza del Paese".

A2A per Milano: Renato Mazzoncini alla presentazione del quarto Bilancio di Sostenibilità

A2A presenta la quarta edizione del Bilancio di Sostenibilità territoriale di Milano: le considerazioni del Presidente Marco Patuano e dell'AD Renato Mazzoncini.

Renato Mazzoncini, AD A2A

A2A a Milano: la presentazione del quarto Bilancio di Sostenibilità territoriale

È nei numeri riportati nel quarto Bilancio di Sostenibilità territoriale il contributo di A2A per Milano: il valore economico distribuito lo scorso anno nell'area metropolitana ammonta a 665 milioni di euro, 479 le persone assunte, 415 mila le tonnellate di CO2 evitate grazie al termovalorizzatore e alla cogenerazione e 99,7 la percentuale di rifiuti urbani recuperata come materia o energia. Presentato lo scorso 23 ottobre nel corso dell'evento "Milano sostenibile. Tra bilancio e futuro", organizzato dal Gruppo insieme a L'Economia del "Corriere della Sera", il Bilancio di Sostenibilità territoriale che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali di A2A sul territorio milanese indica gli impegni e i risultati raggiunti nel 2019 e ascritti a 11 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda ONU 2030 (SDGs). "Uniamo due fattori estremamente importanti: la vicinanza al territorio, che fa sì che la conoscenza sia diretta e immediata, e la dimensione, che consente grandi investimenti e l'accesso all'innovazione", ha sottolineato il Presidente Marco Patuano intervenuto nel corso dell'evento insieme all'Amministratore Delegato e Direttore Generale Renato Mazzoncini.

La sostenibilità come leva di crescita dei territori: la formula di A2A nelle parole dell'AD Renato Mazzoncini

"Ci aspetta un lavoro gigante di transizione che passa tramite un'infrastruttura che consente l'elettrificazione massiccia dei consumi e lo sviluppo del teleriscaldamento, i due assi su cui ci stiamo muovendo", ha evidenziato l'AD e DG di A2A Renato Mazzoncini, parlando inoltre dell'impegno del Gruppo sul fronte dell'economia circolare. "Tra i progetti che sono candidati per il Recovery Fund c'è quello di recuperare il calore della centrale di Cassano d'Adda per la rete di teleriscaldamento di Milano", ha spiegato l'AD sottolineando come "andrebbe a scaldare a CO2 zero 150 mila famiglie": l'AD Renato Mazzoncini lo ha definito "straordinario", poiché consentirebbe di "raggiungere il 20 per cento del target di decarbonizzazione che si è data Milano per il 2030 con un solo maxi progetto". Ma l'impegno di A2A per la città si traduce anche nel progetto della nuova sede: un nuovo grattacielo futuristico che andrà ad arricchire lo skyline milanese. "Speriamo in primavera di posare la prima pietra", ha commentato in merito l'AD.

mercoledì 17 febbraio 2021

FS Italiane, Gianfranco Battisti: il punto sui progetti del Gruppo previsti nel Recovery Plan

FS Italiane, 28,3 miliardi per modernizzare alta velocità, logistica e rete stradale entro il 2027: l’AD e DG Gianfranco Battisti coordinerà la task force per velocizzare la realizzazione delle opere previste nell’ambito del Recovery Plan.

Gianfranco Battisti Direttore Generale FS Italiane

Gianfranco Battisti, FS Italiane:un sistema infrastrutturale più moderno, digitalizzato e sostenibile entro il 2027

Modernizzare alta velocità, logistica e rete stradale entro il 2027: a raccogliere una delle sfide cruciali per la ripartenza del Paese è Ferrovie dello Stato Italiane. Nell’ambito del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza o “Next Generation Italia”, sono stati destinati 32 miliardi di euro per la trasformazione delle infrastrutture del Paese nei prossimi sei anni: di questi 28,3 miliardi saranno gestiti dal Gruppo guidato da Gianfranco Battisti. In particolare a FS Italiane è affidato il compito di realizzare “un sistema infrastrutturale di mobilità moderno, digitalizzato e sostenibile dal punto di vista ambientale”, secondo quanto riportato nel documento del Governo che include lavori già avviati, previsti o nuove opere. In campo ci sono 31,98 miliardi, di cui 26,7 in “opere ferroviarie per la mobilità e la connessione veloce del Paese”: 15,5 per nuovi progetti e 11,2 miliardi già stanziati per cantieri aperti. Per la “messa in sicurezza e monitoraggio digitale di strade, viadotti e ponti” è previsto un altro miliardo e 600 milioni di euro mentre 3,68 miliardi sono destinati al piano per “intermodalità e logistica integrata”. Per velocizzare la realizzazione delle opere previste nel Piano lo scorso 22 gennaio FS Italiane ha costituito una task force, coordinata dall’AD e DG Gianfranco Battisti.

Recovery Plan, l’impegno di FS Italiane:Gianfranco Battisti coordina la task force per velocizzare la realizzazione delle opere

Lavori infrastrutturali su strade a ferrovie, interventi di digitalizzazione e upgrade dei sistemi attualmente utilizzati per monitorare traffico, treni e strade: gli interventi saranno seguiti “da una squadra di manager di primissima linea coordinati dal numero uno di FS Gianfranco Battisti”, come scrive “Repubblica” nell’articolo dello scorso 25 gennaio in cui fa un punto sui progetti realizzati nell’ambito del Recovery Plan per lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Nel Nord Ovest gli interventi riguarderanno il nodo di Genova, il corridoio Reno-Alpi, Terzo valico dei Giovi. E ancora l’alta velocità Genova-Milano-Torino e la “trasversale” Av da Torino a Venezia. Nel Centro Italia i fondi saranno impiegati nella Orte-Ancona-Falconara, nella Roma-Pescara e in alcuni segmenti della dorsale stradale adriatica. Numerosi progetti anche al Sud: il miglioramento delle infrastrutture ferroviarie tra Basilicata e Calabria (con upgrade delle tecnologie di controllo dei treni consentendo l’utilizzo dei binari anche con l’alta velocità), alta velocità e alta capacità merci per la Salerno-Reggio Calabria collegata al nodo aperto nel 2009 sulla Roma-Milano-Torino. Ulteriori lavori anche per la strada statale Ionica, per la tratta su rotaie Palermo-Messina-Catania con upgrade delle tecnologie di sicurezza, e investimenti aggiuntivi sulla tratta Av Napoli-Bari. L’obiettivo che il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti si è dato, come riporta “Repubblica”, è quello di “consegnare una nuova Italia ai cittadini entro il 2027”: Fs Italiane è già al lavoro.

lunedì 15 febbraio 2021

Enel, Francesco Starace a “Riparte l’Italia”: la transizione energetica nell’era della pandemia

 Il 2020 si è dimostrato un anno record per il comparto delle energie rinnovabili, con risultati significativi in particolare nel campo del fotovoltaico: le considerazioni di Francesco Starace su presente e futuro della transizione energetica.

Francesco Starace, AD e DG Enel

"Riparte l'Italia" intervista Francesco Starace: 2020 anno record per le rinnovabili

La pandemia come "effetto chiarificatore sul futuro": da un lato una situazione tragica, dall'altro un evento che ha dimostrato che "le rinnovabili sono affidabili, gestibili e più sicure di quello che molti pensavano". In una recente intervista rilasciata al think tank magazine "Riparte l'Italia", l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Francesco Starace ha tracciato un bilancio dell'anno appena trascorso, caratterizzato dall'emergenza pandemica e, al contempo, da una forte crescita delle rinnovabili. "La pandemia ha avuto un effetto di rallentamento durante il 2020 di un certo tipo di installazioni in giro per il mondo", ha evidenziato l'AD e DG, segnalando che, nonostante un crollo della domanda energetica, il 2020 si è rivelato "un anno record", con 18mila megawatt di fotovoltaico installati in Europa. Una crescita significativa che ha dimostrato il ruolo sempre più cruciale ricoperto dalle energie rinnovabili: "Molto più programmabili di quello che molti si aspettavano", ha sottolineato Francesco Starace, in un processo di transizione energetica che ha continuato il proprio percorso anche durante l'emergenza Covid-19 e su cui è necessario accelerare con maggiore intensità.

Francesco Starace: necessario semplificare la burocrazia e puntare sull'idrogeno verde

Tale progressione green, però, deve correre di pari passo con innovazione e semplificazione in ambito amministrativo, una questione che, come evidenziato da Francesco Starace, non coinvolge solo l'Italia, bensì anche altri Paesi europei. "C'è una cosa noiosa da fare, ridurre la confusione amministrativa che regola i permessi a costruire e fare", ha segnalato, aggiungendo: "Abbiamo strumenti amministrativi non adatti a questa intenzione. Abbiamo processi non adatti alla velocità e alla dimensione dello sforzo che vogliamo mettere in atto". Nell'intervista con l'Osservatorio "Riparte l'Italia", l'AD e DG di Enel ha parlato anche di un ulteriore elemento che, ai fini della transizione energetica, può apportare un contributo prezioso per favorire il cosiddetto salto tecnologico. Il tema è quello dell'idrogeno verde, "non una fonte di energia ma un modo per stoccare una fonte di energia prodotta in altra maniera", ha specificato. Un aspetto importante su cui anche il recente Recovery Plan ha puntato molto, in un'ottica di incentivazione dell'economia verde. Ma, sottolinea Francesco Starace, c'è bisogno di investimenti affinché "il prezzo dell'idrogeno verde scenda analogamente a quanto si è fatto per le rinnovabili". Un ultimo riferimento, invece, ai recenti sviluppi politici negli Stati Uniti, con l'elezione del nuovo Presidente Joe Biden: "La lotta al cambiamento climatico sarà tra le priorità della sua Amministrazione in politica estera".

giovedì 11 febbraio 2021

LaPresse S.p.A., operativa la sede a New York. Marco Durante: “Termina un processo iniziato 14 mesi fa”

Nel 2020 l'agenzia di stampa fondata da Marco Durante ha aperto ufficialmente 15 nuove sedi estere.

Marco Durante, Presidente LaPresse S.p.A.

Marco Durante (LaPresse S.p.A.): "Non siamo secondi a nessuno"

Lo scorso 25 novembre LaPresse S.p.A. ha realizzato un importante passo nel processo di internazionalizzazione cominciato nel 2019. L'agenzia di stampa italiana ha infatti aperto una nuova sede legale nella città di New York, alla quale si aggiungono due uffici dislocati negli Stati Uniti. Il Presidente e fondatore Marco Durante ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto in un periodo storico profondamente segnato dall'incertezza: "Con l'apertura di questo ufficio a New York, termina il processo iniziato ormai 14 mesi fa. Devo ringraziare Deloitte per il grande aiuto che ci ha dato aprendo queste 23 sedi nel mondo in un momento complicato per tutti". Grazie all'istituzione della nuova LaPresse Usa Inc, l'obiettivo di internazionalizzare l'azienda può dirsi raggiunto, così come quello di aumentare il numero di assunzioni: "Abbiamo assunto giornalisti e poligrafici iniziando come da programma a giugno e abbiamo inserito nelle sedi estere nostro personale". Un risultato reso possibile dall'impegno di tutti i dipendenti: "Grazie a tutti per quanto avete dato per far crescere questa azienda senza mai lamentarsi - ha dichiarato Marco Durante - questo è un vero esempio di quello che un'azienda italiana può fare. Non siamo secondi a nessuno. Bravi".

Marco Durante: LaPresse S.p.A. realtà con respiro sempre più internazionale

Sebbene il 2020 sia stato un anno caratterizzato dagli effetti economici della pandemia, LaPresse S.p.A. ha continuato dunque a puntare sulla crescita. Oltre alla sede nella Grande Mela, negli ultimi mesi dell'anno la realtà guidata da Marco Durante ha aperto numerosi altri uffici a livello internazionale. Una tendenza che continuerà di fatto anche nel 2021: "Manca la ciliegina - ha annunciato il manager - l'apertura dei siti LaPresse in Marocco, in Inghilterra, in Spagna e in Francia". Il rilancio dell'agenzia, oltre a nuovi uffici e personale, prevede nei prossimi mesi un ulteriore importante passo, ossia la quotazione della società a Wall Street. Il processo, iniziato nel 2019, è stato interrotto a causa del Covid-19: durante la scorsa primavera, il Presidente Marco Durante aveva dichiarato che le operazioni erano riprese. In caso di successo, potrebbe aprirsi la strada anche l'ipotesi Piazza Affari.

Le motivazioni della Legion d’Onore a Cristina Scocchia, manager alla guida di Kiko Milano

 Una carriera sempre orientata verso il futuro, che ha permesso ad aziende come Kiko Milano S.p.A. e L'Oréal Italia di crescere: è questo che ha portato al successo Cristina Scocchia, insignita anche del titolo di Cavaliere nell'Ordine della Legion d'Onore.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia insignita della Legion d'Onore

Un "percorso professionale straordinario, sempre orientato verso il futuro": questa la motivazione che ha portato Cristina Scocchia, attuale Amministratore Delegato di Kiko ed ex AD di L'Oréal Italia, ad essere insignita del titolo di Chevalier dans l'ordre de la Légion d'Honneur (Cavaliere nell'Ordine della Legion d'Onore). Il riconoscimento è stato consegnato alla manager da Christian Masset, ambasciatore francese in Italia, che ha ricordato "l'eccellenza del suo operato" alla guida, dal 2014 al 2017, del gruppo L'Oréal Italia. La cerimonia si è svolta a Palazzo Farnese, sede dell'Ambasciata di Roma. Cristina Scocchia, per l'occasione, si è detta "onorata ed emozionata. Ricevere la Legione d'Onore è un grande privilegio. Desidero ringraziare l'ambasciatore Christian Masset e con lui le autorità francesi per questo prestigioso riconoscimento che cercherò di onorare con impegno e orgoglio".

Cristina Scocchia: le principali tappe della carriera

Attuale Amministratore Delegato di Kiko Milano S.p.A., Cristina Scocchia è originaria di Sanremo. Trasferitasi a Milano per frequentare l'Università Luigi Bocconi, si laurea in Economia e Commercio col massimo dei voti, conseguendo inoltre un Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale presso l'Università di Torino. Entrata in Procter&Gamble, fa decollare la sua carriera ricoprendo ruoli di crescente responsabilità. Nel 2012 le viene affidato un ruolo importante al vertice delle Cosmetics International Operations, con la supervisione, nelle marche di sua competenza, di oltre 70 Paesi del mondo. Nel luglio 2013 Cristina Scocchia viene nominata CEO di L'Oréal Italia, riuscendo a conseguire l'obiettivo di riportare i conti in crescita nel giro dei tre anni in cui ne è alla guida. Entra in Kiko S.p.A. nel luglio 2017 in qualità di CEO. Tra i diversi riconoscimenti, oltre alla Legion d'Onore, si annoverano anche la Mela d'Oro per il Management (27esimo Premio Marisa Bellisario, 2015) e il titolo miglior CEO per la categoria Retail (CEO Italian Awards, 2019).

lunedì 8 febbraio 2021

Terna, infrastrutture e innovazione i pilastri del nuovo Piano Industriale

Green New Deal e Piano Nazionale Integrato Energia e Clima: il ruolo strategico di Terna nel documento presentato dall'AD e DG Stefano Donnarumma.

Terna

Terna, il nuovo Piano per far fronte a pandemia e questione ambientale

Nei prossimi cinque anni Terna investirà 8,9 miliardi per rafforzare la rete elettrica nazionale e adattarla alle sfide della transizione energetica. L'obiettivo del Gruppo è guidare il Paese verso il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità promossi sia dal Green New Deal che dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima: riduzione del 55% delle emissioni al 2030, zero emissioni al 2050. Lo ha affermato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma, il quale durante la presentazione del nuovo Piano Industriale 2021-2025 ha parlato anche di un'altra sfida imponente, quella del Covid-19: "Gli investimenti che metteremo in campo nei prossimi cinque anni rappresentano un formidabile volano per la ripresa e porteranno benefici a tutti gli italiani: è fondamentale agire oggi per consegnare alle prossime generazioni un sistema elettrico sempre più affidabile, efficiente e decarbonizzato". Secondo il documento, approvato dal CdA di Terna lo scorso 19 novembre, la strategia che il gestore della rete metterà in campo puntando su rinnovabili, collegamenti fondamentali e innovazione avrà un importante effetto moltiplicatore in termini di crescita del Prodotto Interno Lordo e porterà alla creazione di migliaia di posti di lavoro.

Terna, infrastrutture e innovazione per un futuro sostenibile

La quota maggiore degli investimenti annunciati da Terna verrà utilizzata con lo scopo di permettere al sistema elettrico di sfruttare appieno le fonti rinnovabili. Per farlo, è fondamentale potenziare i collegamenti Nord-Sud, quelli con le isole e infine le interconnessioni internazionali. Sono numerosi i progetti che il Gruppo ha programmato in vista dell'obiettivo: presto vedranno la luce opere come il Tyrrhenian Link, ossia la connessione tra Campania, Sicilia e Sardegna, e il SA.CO.I.3, il rafforzamento del collegamento tra Sardegna, Corsica e Penisola Italiana. Contemporaneamente, l'operatore continuerà nel suo processo di innovazione e digitalizzazione sia per rendere la rete resiliente e sicura che per generare valore e offrire nuove modalità di lavoro. Tra il 2021 e il 2025 l'azienda investirà infatti circa 900 milioni di euro su un sistema di controllo da remoto delle stazioni elettriche e delle principali infrastrutture e che prevede l'applicazione di sistemi di sensoristica, monitoraggio e diagnostica: "L'Italia ha delle opportunità eccezionali - ha dichiarato Stefano Donnarumma - Terna, regista e guida del sistema elettrico, vuole renderle possibili".

Claudio Descalzi: Eni insieme a Snam e CDP, sinergie all’insegna della sostenibilità

"Un'alleanza strategica che riunisce competenze d'eccellenza e le mette a servizio del percorso di decarbonizzazione che il nostro Paese sta intraprendendo": la soddisfazione dell'AD di Eni Claudio Descalzi per la collaborazione con Snam e CDP su progetti legati a decarbonizzazione, economia circolare e mobilità sostenibile.

Claudio Descalzi, AD Eni

Eni: l'AD Claudio Descalzi sigla accordo di collaborazione con Snam e CDP

Insieme per accelerare sulla decarbonizzazione. Eni, come sancito nella lettera d'intenti sottoscritta dall'AD Claudio Descalzi lo scorso 23 dicembre, collaborerà con Snam e CDP nella realizzazione congiunta di progetti in settori chiave come la filiera dell'idrogeno, dell'economia circolare (tra cui l'utilizzo di biometano) e la mobilità sostenibile. La collaborazione strategica punta in particolare su iniziative finalizzate allo sviluppo dell'idrogeno verde, grazie alle competenze di Eni nella produzione elettrica e da energie rinnovabili, e al suo utilizzo nei trasporti ferroviari. Non solo: l'obiettivo è anche promuovere la mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di stazioni di rifornimento multifunzione a CNG (gas naturale compresso), LNG (gas naturale liquefatto) e idrogeno, nonché di infrastrutture necessarie a garantire l'approvvigionamento di LNG sul territorio nazionale per i trasporti terrestri e marittimi. Il Gruppo guidato da Claudio Descalzi coopererà inoltre insieme a Snam e CDP anche nella decarbonizzazione dei settori industriali in cui è più difficile abbattere le emissioni di CO2, come le raffinerie, sia attraverso lo sviluppo del potenziale di Carbon Capture and Storage (CCS) per promuovere la produzione di idrogeno blu nella fase di transizione, sia progressivamente attraverso l'idrogeno verde. L'intesa, che sarà sviluppata in futuro attraverso ulteriori accordi vincolanti tra le parti, riguarderà anche la realizzazione di infrastrutture e attività di ricerca e sviluppo per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno o della CO2.

Alleanza strategica a servizio del Paese: il commento dell'AD di Eni Claudio Descalzi

"Oggi abbiamo dato vita a un'alleanza strategica per il nostro Paese, che riunisce competenze d'eccellenza e le mette a servizio del percorso di decarbonizzazione che il nostro Paese sta intraprendendo", ha evidenziato l'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi nel commentare la notizia della collaborazione con Snam e CDP. "Metteremo a fattor comune le nostre rispettive esperienze, risorse e tecnologie innovative per creare importanti sinergie in quegli ambiti della transizione energetica che rappresentano il futuro, come la cattura e stoccaggio della CO2, la filiera dell'idrogeno, verde e blu, le rinnovabili e i prodotti decarbonizzati per la mobilità sostenibile", ha spiegato l'AD sottolineando il valore dei progetti al centro dell'accordo. Claudio Descalzi ha parlato inoltre delle "importanti competenze economiche e industriali" che vanta l'Italia, in grado di garantire al Paese "una pluralità di soluzioni fondamentali per vincere questa grande sfida della decarbonizzazione". E queste, come rimarcato dall'AD, "avranno ancora più valore se realizzate sfruttando tutte le possibili sinergie".

giovedì 4 febbraio 2021

F2i annuncia l’acquisizione di MarterNeri per la gestione dei porti di Livorno e Monfalcone

L'acquisizione di MarterNeri è stata effettuata attraverso F2i Holding Portuale (FHP), società controllata dal Terzo Fondo F2i e dal Fondo F2i-ANIA: nasce così il primo operatore portuale nel settore delle rinfuse in Italia.

F2i

F2i acquisisce MarterNeri e punta a integrazione tra logistica portuale e ferroviaria

Il principale Fondo infrastrutturale italiano, F2i, ha annunciato l'acquisizione del Gruppo MarterNeri da VEI Log S.p.A.: il gestore dei terminali portuali di Livorno e Monfalcone (GO) passa dunque sotto il controllo della società guidata dall'AD Renato Ravanelli. Le attività di MarterNeri in Toscana e in Friuli Venezia Giulia vanno ad aggiungersi a quelle già condotte da F2i Holding Portuale (FHP) nei quattro terminal di Carrara, Marghera e Chioggia, acquisiti nel 2019. "Il settore della logistica portuale delle merci rinfuse è strategico per l'economia italiana", ha dichiarato l'Amministratore Delegato Renato Ravanelli, "ma è gestito in modo frammentato e manca di integrazione con la logistica di terra". Proprio a tal fine il Fondo ha avviato un progetto industriale per l'integrazione della logistica di terra via trasporto ferroviario, un programma che F2i sta portando avanti anche grazie alla recente acquisizione di CFI (Compagnia Ferroviaria Italiana), operatore indipendente che opera nel comparto nazionale del trasporto merci su rotaia.

F2i, l'AD Renato Ravanelli: "Crescente centralità delle coste italiane"

Con oltre 7 milioni di merci movimentate ogni anno, 7 terminali in gestione, 200 mezzi di sollevamento e movimentazione, magazzini e infrastrutture di interconnessione, F2i Holding Portuale (FHP) costituisce il primo operatore portuale italiano nel settore delle rinfuse. La posizione di leader è ulteriormente rafforzata oggi dall'acquisizione di MarterNeri, in seguito alla quale il volume d'affari delle società appartenenti a F2i e attive nel settore raggiungerà i 170 milioni di euro, per un numero di impiegati che supererà le 630 unità. Con un ruolo "strategico per l'economia italiana", come sottolineato dall'AD Renato Ravanelli, il settore delle merci rinfuse solide include prodotti siderurgici, cereali, cellulosa, fertilizzanti, moduli industriali speciali e altre merci non trasportate in container. "Nel corso dell'ultimo anno abbiamo assistito al grande interesse da parte di istituzioni e operatori stranieri, europei ed extra europei, verso i porti nazionali", ha proseguito l'AD di F2i, rimarcando che "la nuova geografia dei commerci e l'evoluzione geofisica dei trasporti stanno infatti determinando una crescente centralità delle coste italiane".

Alessandro Benetton: excursus sulla carriera dell’imprenditore italiano

Dopo aver conseguito una laurea presso l'Università di Boston e un MBA presso l'Harvard Business School, Alessandro Benetton affronta la sua prima esperienza professionale in Goldman Sachs. Oltre agli incarichi ricoperti in Benetton Group, l'imprenditore dà vita alla sua società di private equity, oggi 21 Invest. È inoltre Presidente di Fondazione Cortina 2021.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: dalla formazione alla fondazione di 21 Investimenti (oggi 21 Invest)

Classe 1964, Alessandro Benetton vanta un percorso di studi dall'ampio respiro internazionale. Laureatosi nel 1987 presso l'Università di Boston (Bachelor of Science Degree), ha conseguito un MBA presso la Harvard Business School. Nel 1988 lavora come analista in Goldman Sachs International, a Londra, occupandosi di M&A e di Equity Offering nel dipartimento di Global Finance. Diviene successivamente Presidente di Benetton Formula, incarico che riveste dal 1988 al 1998: la scuderia di Formula Uno ottiene grandi vittorie in quegli anni, tra cui due campionati mondiali piloti e uno costruttori. Alessandro Benetton fonda 21 Investimenti, oggi 21 Invest, nel 1992, che guida tutt'oggi: questa esperienza l'ha designato, di fatto, tra i pionieri del private equity nel nostro Paese.

Alessandro Benetton: 21 Invest e i riconoscimenti ottenuti

21 Investimenti cresce fino ad arrivare all'estero, in particolare in Polonia, Svizzera e Francia dove attualmente operano le realtà del gruppo 21 Partners. Tra le scommesse vinte va ricordata l'esperienza di Forno d'Asolo, che ha aumentato il fatturato da 73 milioni di euro a 125 milioni di euro negli anni tra il 2014 e il 2017. Oltre ai diversi incarichi ricoperti negli anni, Alessandro Benetton è membro di Confindustria. Nel 2017 è stato nominato Presidente di Fondazione Cortina 2021, l'ente organizzatore dei Campionati Mondiali di Sci del 2021: questo ruolo lo vede in prima linea per la gestione dell'evento, che riesce ad unire il suo animo e la sua profonda esperienza imprenditoriale con la passione per lo sci. Nonostante i difficili mesi di emergenza sanitaria, l'evento punta a rilanciare un territorio dal grandissimo potenziale come Cortina d'Ampezzo. Grazie ai successi ottenuti durante la sua carriera, Alessandro Benetton ha ricevuto negli anni riconoscimenti quali il titolo di Cavaliere del Lavoro (2010), il Premio EY Imprenditore dell'Anno (2011) e il Premio America della Fondazione Italia USA (2016).

Fabrizio Palermo all’inaugurazione dello “Spazio CDP” a Perugia: i progetti del Gruppo in città

L'AD e DG di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo inaugura a Perugia il nuovo punto informativo "Spazio CDP" e sottoscrive un accordo di collaborazione territoriale con la Fondazione Cassa di Risparmio, a riprova dell'attenzione del Gruppo per il territorio e dell'impegno nell'incentivarne lo sviluppo sostenibile.

Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo a Perugia: Cassa Depositi e Prestiti stabilisce un rapporto di grandissimo valore con i territori

Oggi anche Perugia ha il suo "Spazio CDP": il punto informativo è stato inaugurato lo scorso 17 settembre presso la sede locale della Fondazione Cassa di Risparmio. In occasione dell'evento, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabrizio Palermo ha sottoscritto per conto di Cassa Depositi e Prestiti un accordo di collaborazione territoriale con la Fondazione. L'apertura del punto informativo di Perugia è parte del più ampio progetto lanciato dal Gruppo nei mesi scorsi per promuovere lo sviluppo sostenibile dei territori e supportare realtà locali, sia pubbliche che private, nella gestione delle difficoltà legate all'emergenza Coronavirus e nella fase di ripartenza economica. Nuove sedi sono già state avviate a Verona, Genova, Napoli e Torino così come punti informativi "Spazio CDP" a Cagliari, Sassari, Trento e Rovereto: nei prossimi mesi sono in programma le aperture delle sedi di Firenze, Roma, Milano, Ancona, Bari, Palermo e Brescia e di ulteriori punti informativi nel territorio nazionale. Nello "Spazio CDP" di Perugia sarà dunque possibile incontrare i referenti del Gruppo a cui spetta il compito di fornire un supporto integrato a realtà locali pubbliche e private facendo sistema delle diverse necessità e aumentando la coesione con il territorio. "In questi mesi Cassa Depositi e Prestiti si è profondamente trasformata, diventando un vero agente di sviluppo per i nostri territori e per il nostro Paese. CDP sta stabilendo un rapporto con i territori di grandissimo valore. Sono convinto che anche a Perugia avverrà questo", ha sottolineato in merito l'AD e DG Fabrizio Palermo nel suo intervento.

I progetti di CDP a Perugia, l'AD e DG Fabrizio Palermo: puntiamo a interventi mirati da realizzare in tempi ragionevoli

L'accordo sottoscritto da CDP e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia si inserisce nel percorso di collaborazione che il Gruppo ha intrapreso con ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio S.p.A.): come sottolineato dall'AD e DG Fabrizio Palermo, gli accordi firmati nella città umbra "testimoniano e rafforzano il legame di Cassa Depositi e Prestiti con il territorio, reso ancora più solido dalla partnership con le Fondazioni bancarie con le quali condividiamo parte della nostra missione istituzionale". Non solo: "Oggi siamo pronti a lanciare nuove iniziative a supporto dell'economia del territorio e del tessuto imprenditoriale e siamo lieti di farlo in una città importante come quella di Perugia, confermando l'impegno già preso con il Comune in occasione della firma del Piano Città ad aprile del 2019". E a riprova Fabrizio Palermo ha parlato di "uno dei primi protocolli sottoscritti in giro per l'Italia un anno fa", quello di Torino: "Pochi giorni fa, abbiamo attestato che tutto il protocollo è stato eseguito. Puntiamo a fare lo stesso qui in Umbria, in modo tale da individuare degli interventi mirati da portare a compimento in tempi ragionevoli". Progetti che in particolare guardano alla realizzazione di infrastrutture digitali e sportive e alla transizione energetica, funzionali al rilancio dell'economia della città: nello specifico l'implementazione del sistema di trasporto 'Bus Rapid Transit' per la linea Castel del Piano-Fontivegge e la costruzione di un nuovo stadio: "Potrebbe essere uno dei primi progetti di riconversione di stadi verso destinazioni più ampie, che consentano di avere una infrastruttura sostenibile dal punto di vista economico finanziario".

martedì 2 febbraio 2021

Italia-Kuwait: l’AD di SACE Pierfrancesco Latini sigla accordo di cooperazione commerciale

L'impegno di SACE per la promozione dell'export e il rilancio dell'imprenditoria italiana: siglato dall'AD Pierfrancesco Latini l'accordo con la National Bank of Kuwait per rafforzare i rapporti commerciali tra i due Paesi.

Pierfrancesco Latini, AD SACE

SACE, Pierfrancesco Latini: gli obiettivi al centro dell'accordo

Inserita in una consolidata cooperazione già in essere tra SACE e National Bank of Kuwait, la partnership siglata con la banca leader nel Paese mediorientale ha lo scopo di facilitare la realizzazione di progetti e attività legati all'export e all'internazionalizzazione. L'accordo, che prevede un focus particolare su green finance e sviluppo sostenibile, è stato sottoscritto da Pierfrancesco Latini, Amministratore Delegato di SACE, e Salah Al-Fulaij, Amministratore Delegato di National Bank of Kuwait, alla presenza dell'Ambasciatore italiano in Kuwait Carlo Baldocci e di Michal Ron, Chief International Officer di SACE. In un'ottica di supporto verso il settore del Made in Italy, l'accordo rappresenta l'impegno di SACE per la ripartenza del comparto imprenditoriale italiano, un fine che la società guidata da Pierfrancesco Latini intende perseguire grazie a iniziative che facilitino la realizzazione di progetti di export e internazionalizzazione per le imprese nazionali.

Pierfrancesco Latini: l'esperienza di SACE al servizio dell'export

E nell'ottica di incentivare ancor di più la ripartenza del tessuto imprenditoriale nazionale, il Protocollo d'Intesa sottoscritto con la National Bank of Kuwait costituisce un passo in avanti nello sviluppo della cooperazione economica e commerciale tra l'Italia e il Paese mediorientale. Tra gli aspetti previsti, la partnership firmata da Pierfrancesco Latini consentirà di approfondire opportunità per l'attuazione di programmi di formazione e capacity building, anche relativi alla consulenza e all'assistenza tecnica, due ambiti in cui l'esperienza di SACE, specializzata in ambito assicurativo-finanziario, può contare su un comprovato know-how e sul supporto di professionisti del settore. L'accordo fa seguito al precedente programma Push Strategy realizzato dalla società guidata da Pierfrancesco Latini insieme a Kuwait National Petroleum Company (KNPC), principale società del gruppo petrolifero KPC: un'attività che, grazie alla copertura di un finanziamento di 625 milioni di dollari, ha consentito di realizzare incontri di business matching in favore di 200 imprese italiane.

Enel a “Made in Italy - The Restart”: il futuro dell’energia secondo l’AD Francesco Starace

La transizione energetica è già in corso ma ora è il momento di accelerare per raggiungere gli obiettivi del 2030 promuovendo innovazione, sviluppo sostenibile e competitività delle imprese: il pensiero dell'AD e DG di Enel Francesco Starace, intervistato in occasione di "Made in Italy - The Restart", l'evento digitale promosso da "Il Sole 24 Ore" e "Financial Times".

Francesco Starace

"Made in Italy - The Restart": le considerazioni dell'AD e DG di Enel Francesco Starace

L'annuncio è arrivato durante l'intervento dell'AD e DG Francesco Starace lo scorso 6 ottobre all'evento "Made in Italy - The Restart", nato su iniziativa de "Il Sole 24 Ore" e "Financial Times": Enel presenterà a novembre non solo il piano industriale 2021-2023 ma anche un Outlook relativo ai prossimi dieci anni. "Vediamo un'espansione delle rinnovabili che non ha limiti nei prossimi anni, limitata soltanto dalla nostra capacità di sostenerla senza fare errori", ha sottolineato l'AD ricordando come questa sia stata "la nostra tensione principale fin dal primo giorno e i risultati che abbiamo ottenuto ci stanno dando ragione". La transizione energetica è già in corso e, come ribadito da Francesco Starace, "nei prossimi dieci anni ci vedrete accelerare": farlo è indispensabile per raggiungere gli obiettivi del 2030 e promuovere innovazione, sviluppo sostenibile e competitività delle imprese.

Francesco Starace, il messaggio dell'AD e DG di Enel: accelerare la transizione energetica per ripartire

"Il Covid ci ha fatto viaggiare nel tempo. In questi sei mesi abbiamo fatto un salto in un futuro finora solo teorizzato, in cui la capacità di generazione di energia da fonte fossile è andata riducendosi e le rinnovabili sono state protagoniste", ha evidenziato Francesco Starace nel suo intervento al forum "Made in Italy - The Restart", invitando ad accelerare sul cambiamento e sul Green Deal: "Usiamolo come leva di rilancio trasformando l'economia per renderla più elettrificata, meno carbonizzata, molto più efficiente e resiliente e più competitiva nel gioco mondiale". L'AD traccia la direzione: "Decarbonizzazione per noi significa aumentare la crescita delle rinnovabili: da 3 anni abbiamo il record mondiale del rinnovabile installato all'interno delle aziende, con oltre 3mila MW installati l'anno". E sulla mobilità elettrica: "La nostra tecnologia non ci preoccupa per la produzione di punti di ricarica privati, negli USA li vendiamo anche su Amazon". Il problema, come ha spiegato Francesco Starace, riguarda "quelli pubblici, con le autorizzazioni ma, una volta superato come nelle autostrade, non lo è più".

lunedì 1 febbraio 2021

Transizione green, l’AD di Eni Claudio Descalzi sulle sfide del comparto dell’energia

 "Dobbiamo essere moderati, pensare a un mix energetico che per gradi diventi sempre più efficiente": le parole di Claudio Descalzi sul futuro del mondo dell'energia.

Claudio Descalzi

Sviluppo sostenibile, l'AD Claudio Descalzi: Eni pronta per la transizione energetica

"Da quando l'energia è il motore della civiltà siamo sempre stati in transizione. Oggi è tutto più accelerato: le nuove fonti di energia incalzano le vecchie": è il messaggio di Claudio Descalzi, AD di Eni, che fa il punto della situazione sulle sfide che il comparto energetico sta affrontando in questo periodo. La costante evoluzione della situazione legata al Covid-19 e il calo dei prezzi delle commodity affiancano infatti il cammino che l'intero settore sta percorrendo in ambiti quali decarbonizzazione e sviluppo sostenibile. E l'attenzione del Gruppo prosegue in tal senso nonostante le criticità di questi mesi, con circa 3,5 miliardi di euro di investimenti effettuati da Eni nell'ambito del rinnovabile. Un volume che però da solo non basta a rendere le energie green protagoniste nel settore energetico: c'è bisogno di sinergia tra mondo imprenditoriale e istituzionale, unita a competenza per gestire al meglio le risorse economiche a disposizione. "Dobbiamo ridurre la componente carbonica mantenendo la sicurezza energetica", spiega Claudio Descalzi, che aggiunge: "Saranno cruciali gli incentivi. Se il sistema viene lasciato a se stesso e al mercato vinceranno sempre le fonti di energia più accessibili, meno costose e che comportano minori interventi sulle infrastrutture".

Eni, l'AD Claudio Descalzi: proseguire con investimenti per un mix energetico più efficiente

Un approccio di tipo integrato è dunque ciò che l'AD di Eni Claudio Descalzi auspica per accelerare il percorso di transizione energetica nell'attuale periodo, caratterizzato dall'onda d'urto provocata dalla pandemia di Covid-19 e dal crollo dei prezzi delle commodity. Un periodo che Eni ha saputo fronteggiare senza rivedere gli investimenti, con l'obiettivo di sviluppare un modello di business improntato sull'energia rinnovabile. E si è trattato di una scelta vincente considerando che il Gruppo ha chiuso il trimestre con risultati sopra le attese del mercato, registrando un utile netto adjusted di 0,81 miliardi di euro, all'interno di un contesto di recessione economica generalizzata. Tale situazione di crisi viene affrontata da Eni guardando con fiducia al futuro e proseguendo con impegno il percorso verso la transizione energetica. Questa è la strada da percorrere secondo l'AD Claudio Descalzi, che conclude rimarcando quanto sia importante la realizzazione di "un mix energetico che per gradi diventi sempre più efficiente nel ridurre le emissioni".