mercoledì 30 giugno 2021

Nicola Bedin: l’esperienza professionale del fondatore di Lifenet Healthcare

Nicola Bedin, una volta completata la sua formazione con successo, avvia il percorso professionale in Mediobanca per poi entrare nel settore healthcare ed ospedaliero con diversi ruoli di rilievo. Fonda Lifenet Healthcare nel 2018, Gruppo che oggi vanta ben dieci sedi tra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna.

Nicola Bedin

Nicola Bedin: la formazione e i primi incarichi professionali

Nicola Bedin ha fondato Lifenet Healthcare, Gruppo focalizzato nel settore della salute con particolare riferimento alle attività ambulatoriali ed ospedaliere. Professore a contratto di Economia Applicata presso l'Università degli Studi di Pavia, ricopre la carica di Presidente di Snam da giugno 2020. Nicola Bedin è originario di Montebelluna (Treviso). Laureato con lode in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano, integra il suo percorso di studi con esperienze all'estero, frequentando sia l'University of Texas di Austin che l'University of California di Berkeley. Inizia la sua carriera in Mediobanca come analista finanziario, per poi diventare nel 2004 assistente di Giuseppe Rotelli, Fondatore del Gruppo Ospedaliero San Donato. È nominato Amministratore Delegato l'anno successivo, incarico che mantiene per ben 12 anni, guidando la società verso una concreta crescita dei ricavi.

Nicola Bedin: i ruoli di rilievo e la fondazione di Lifenet Healthcare

Forte della sua esperienza di successo, Nicola Bedin è Amministratore Delegato di IRCCS Ospedale San Raffaele dal 2012 al 2017. Si rende protagonista del suo risanamento e del successivo rilancio in seguito all'acquisizione da parte di Gruppo San Donato. Tra gli incarichi di rilievo ricoperti anche quelli come AD dell'Università Vita-Salute San Raffaele e come Amministratore non esecutivo di Italgas. È stato inoltre Presidente del Comitato Sostenibilità e componente del Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate. Nicola Bedin fonda Lifenet Healthcare nel 2018: il Gruppo specializzato nell'ambito della salute ha oggi dieci sedi tra Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. Nel 2020 Cassa Depositi e Prestiti lo nomina Presidente di Snam, la controllata attiva nel trasporto, nello stoccaggio e nella rigassificazione del metano.

martedì 29 giugno 2021

Siderurgia: ABS, divisione di Gruppo Danieli, apre la nuova acciaieria QWR 4.0

Gruppo Danieli, leader nel settore siderurgico, ha contribuito con un investimento di 190 milioni di euro alla realizzazione dell'impianto QWR 4.0 di ABS, divisione Steelmaking del Gruppo.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli: oltre 100 anni di esperienza nel settore siderurgico

Con filiali operative, officine e uffici di progettazione in Europa (Austria, Francia, Germania, Italia, Olanda, Regno Unito, Russia, Spagna, Svezia) e Asia (Cina, India, Tailandia, Vietnam, Turchia, Giappone), Gruppo Danieli conta oltre 25 divisioni e più di 10 mila addetti in tutto il mondo: il leader nel settore siderurgico - con sede principale a Buttrio (Udine) - opera globalmente occupandosi di design, produzione e installazione di impianti e macchine per la lavorazione dei metalli e dedicandosi all'intero processo di lavorazione di materiali ferrosi e non ferrosi. Negli ultimi otto anni gli investimenti di Gruppo Danieli in attività di ricerca e sviluppo hanno raggiunto un totale di 140 milioni di euro annui: soltanto nel 2020 il Gruppo ha fatturato 2,8 miliardi di euro, con un utile netto di oltre 62 milioni di euro. La multinazionale fornisce soluzioni per un'industria sostenibile e contribuisce per circa il 40% all'export annuo della provincia di Udine e per il 20% di quello del Friuli-Venezia Giulia.

ABS e Gruppo Danieli inaugurano il nuovo impianto QWR 4.0

Un investimento complessivo di 190 milioni di euro ha permesso ai team di Acciaierie Bertoli Safau e di Gruppo Danieli di realizzare il nuovo Quality Wire Rod 4.0: l'impianto di Cargnacco (Udine) produrrà a regime 500 mila tonnellate di vergella di acciai speciali destinati al settore dell'automotive e, secondo le stime, raggiungerà un fatturato annuo di 200 milioni di euro. QWR 4.0, che permetterà inoltre l'assunzione di 158 figure altamente specializzate, rappresenta l'impianto più evoluto nel settore siderurgico in termini di nuove tecnologie e industria 4.0. La nuova acciaieria sarà il simbolo di sostenibilità e innovazione: il forno di riscaldo brevettato da Gruppo Danieli permetterà alla divisione ABS di contribuire agli obiettivi di economia sostenibile riutilizzando il 50% dei materiali di scarto e riducendo i consumi del 20%; l'approccio "zero-man-on-the-floor" permetterà invece di controllare il processo da remoto grazie all'utilizzo di intelligenza artificiale e nuove tecnologie, evitando così di avere operatori sul campo e garantendo maggiore sicurezza sul posto di lavoro.

lunedì 28 giugno 2021

Nuovo green bond da 600 milioni emesso da Terna: gli ordini superano i 2 miliardi

La nuova emissione obbligazionaria targata Terna scade il 23 giugno 2029: prezzo pari a 99,819%, e spread di 45 punti base rispetto al Midswap.

Terna

Terna: i dettagli dell'operazione

Terna ha collocato lo scorso 16 giugno un nuovo green bond per un ammontare nominale pari a 600 milioni di euro. L'operazione è stata definita un "successo" dal gestore della rete elettrica nazionale. L'emissione obbligazionaria verde, come si legge nel comunicato ufficiale diffuso dal Gruppo, ha infatti "ottenuto grande favore da parte del mercato: richieste per 2,2 miliardi di euro, circa 4 volte l'offerta". Un risultato che conferma la "strategia volta a coniugare sostenibilità e crescita per favorire la transizione energetica". Il green bond, con scadenza fissata al 23 giugno 2029, ha un prezzo pari a 99,819%, e uno spread di 45 punti base rispetto al midswap. È inoltre previsto il pagamento di una cedola dello 0,375%. Rispetto al piano industriale di Terna, il tasso effettivo sarà dello 0,398%, inferiore dunque rispetto al costo medio complessivo del debito consolidato (1,3%).

Terna: le finalità del nuovo green bond

Come per i precedenti green bond collocati sul mercato, i proventi netti dell'operazione conclusa da Terna andranno a finanziare o rifinanziare i cosiddetti "eligible green project". Si tratta di progetti che, individuati sulla base del "Green Bond Framework" di Terna, forniscono un contributo positivo e sostanziale all'ambiente in conformità ai "Green Bond Principles 2021" stilati dall'ICMA (International Capital Market Association). La nuova obbligazione rientra nel "Programma Euro Medium Term Notes" (EMTN) da nove miliardi di Terna, che ha ottenuto un rating "BBB+" da Standard and Poor's, "(P)Baa2" da Moody's e "A-" da parte di Scope. Collocato da un sindacato di banche composto da Banca Akros, BNP Paribas, Deutsche Bank, IMI-Intesa Sanpaolo, JP Morgan, Natixis, Santander e UniCredit, il titolo potrebbe sbarcare a breve sulla Borsa di Lussemburgo. Il Gruppo ha infatti dichiarato che intende presentare richiesta di ammissione alla quotazione.

giovedì 24 giugno 2021

Francesco Milleri: la performance di EssilorLuxottica nel 2020 e nel primo trimestre 2021

EssilorLuxottica, l'Amministratore Delegato Francesco Milleri: "I solidi risultati per il 2020 dimostrano la forza del nostro modello di business e i vantaggi della nostra integrazione".

Francesco Milleri

Francesco Milleri: il messaggio dell'AD e del Vice AD di EssilorLuxottica sulla performance 2020

"I solidi risultati per il 2020 dimostrano la forza del nostro modello di business e i vantaggi della nostra integrazione": lo si legge nel messaggio che l'AD di EssilorLuxottica Francesco Milleri e il Vice Amministratore Delegato Paul du Saillant hanno indirizzato all'Assemblea degli Azionisti, riunitasi lo scorso 21 maggio per approvare i risultati annuali del 2020 e le nomine dei componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione. Nel primo triennio dalla fusione, contrassegnato da una governance paritaria, "siamo riusciti a rafforzare la nostra pipeline di innovazione sfruttando le risorse di entrambi, sia di Essilor che di Luxottica", spiega l'AD Francesco Milleri nel messaggio, firmato unitamente al Vice AD: "Abbiamo fatto passi da gigante sul fronte dell'integrazione e possiamo confermare sinergie cumulative per 300-350 milioni di euro entro la fine del 2021 e per 420-600 milioni entro la fine del 2023". Il Gruppo guarda quindi con grande fiducia al futuro: "Continueremo a perseverare per garantire la prosperità della nostra azienda e dei nostri dipendenti, con una chiara tabella di marcia in mente, per raggiungere i nostri obiettivi nel 2021 e oltre. Quello che abbiamo visto l'anno passato ci dà fiducia per il futuro e per le cose straordinarie che realizzeremo insieme come un'unica azienda".

EssilorLuxottica nel primo trimestre 2021: il commento dell'AD Francesco Milleri e del Vice AD Paul du Saillant

L'Assemblea degli Azionisti di EssilorLuxottica, riunitasi lo scorso 21 maggio, ha approvato tutte le 32 delibere presentate dal Consiglio di Amministrazione, incluse quelle relative alla nomina dei componenti del nuovo CdA che, nel corso della prima seduta, ha riconfermato Francesco Milleri nel ruolo di Amministratore Delegato e Paul du Saillant in quello di Vice AD. Il percorso del Gruppo riparte da qui, forte anche dei risultati positivi conseguiti nel primo trimestre 2021: un "ottimo inizio d'anno", come lo ha definito l'AD Francesco Milleri nel commentare la performance insieme al Vice AD. "Sebbene la pandemia ci abbia posto sfide sempre più impegnative le abbiamo affrontate con decisione, raggiungendo un aumento significativo dei ricavi che hanno superato i livelli pre-pandemia e rispondendo al bisogno strutturale di protezione o correzione visiva": basti pensare che al 31 marzo 2021 sono stati registrati ricavi consolidati per 4.060 milioni di euro, con un incremento su base annua del 7,3% rispetto al primo trimestre 2020 (+14,3% a cambi costanti) e sul primo trimestre del 2019 a +1,9% a cambi costanti. Non solo: nel primo trimestre "abbiamo capitalizzato con successo il recupero negli Stati Uniti e in Cina, facendo leva sia sui nostri marchi, sia sull'innovazione di prodotto, sulla distribuzione e sulla digitalizzazione ovunque nel mondo". Inoltre "l'integrazione ha acquisito ulteriore slancio e abbiamo fatto importanti passi avanti in diverse aree di attività, pur continuando a fare nuove acquisizioni". Oggi quindi EssilorLuxottica risulta ben posizionata "per sovraperformare e trasformare l'industria dell'eyewar e dell'eyecare". E "al centro della nostra mission e del nostro modello di business" permangono i temi di sostenibilità e responsabilità sociale e i programmi inclusivi.

Atitech, vaccinati tutti i dipendenti: il commento del Presidente Gianni Lettieri

Continua l'impegno di Atitech nella lotta al Covid-19: dopo il contributo alla campagna vaccinale napoletana, l'azienda guidata da Gianni Lettieri ha dato un ulteriore, importante verso il ritorno alla normalità.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: "Orgogliosi del nostro ruolo nell'accelerazione della campagna vaccinale"

In un video pubblicato lo scorso 22 maggio, il Presidente di Atitech Gianni Lettieri ha voluto esprimere la sua soddisfazione per l'ultimo risultato raggiunto dalla MRO in materia di sicurezza sanitaria. La realtà di Capodichino è una delle prime società di manutenzione aeronautica in tutta Europa ad essere diventata Covid free. Ad oggi, infatti, tutti i dipendenti risultano vaccinati. Nel messaggio diffuso sui social, l'imprenditore ha voluto inoltre ricordare il recente impegno di Atitech nella campagna vaccinale: è grazie al supporto dell'azienda che poco più di un mese fa è stato possibile attivare uno dei Centri vaccinali più grandi di tutto il Mezzogiorno. "Abbiamo messo a disposizione del sistema sanitario campano l'hangar Avio 2, liberandolo in tempi record dagli aerei in lavorazione che sono stati spostati in altri hangar, per accelerare la somministrazione dei vaccini ai cittadini napoletani - racconta Gianni Lettieri - facendone un hub vaccinale di eccellenza italiana. Siamo orgogliosi di averlo fatto, anche perché i nostri clienti sanno di poter contare su una struttura che ha a disposizione ulteriori hangar per ospitare 16 aerei in linea di lavorazione e 15 nelle aree di parcheggio".

Gianni Lettieri: l'evoluzione di Atitech

Da costola Alitalia a MRO di stampo internazionale, negli ultimi anni Atitech, sotto la guida di Gianni Lettieri, è stata protagonista di un'evoluzione che dal 2009, anno dell'acquisizione da parte di Meridie S.p.A., l'ha portata ad essere leader in Italia e in Europa. Oggi la società di Capodichino può contare su un parco di oltre 50 clienti sia nel settore privato sia in quello militare: oltre a nomi come Ryanair, Eurowings e Air France, l'azienda offre supporto alle flotte dell'Aeronautica e della Guardia di Finanza. Tuttavia il percorso di crescita è ancora in corso: dopo il rallentamento causato dall'emergenza sanitaria e dalle relative restrizioni, Atitech guarda infatti al futuro. Due gli obiettivi principali della strategia delineata da Gianni Lettieri. Il primo è quello di ottenere un approccio ancora più Customer Oriented tramite l'offerta di contratti chiavi in mano; l'altro è di estendere il proprio supporto anche alle Forze armate degli altri Paesi.

mercoledì 23 giugno 2021

Stefano De Capitani, Presidente di Municipia S.p.A.: esperienze formative e professionali

Con una carriera consolidata in oltre 30 anni di attività, Stefano De Capitani è un manager affermato nel campo dell'innovazione e della trasformazione digitale, con competenze che spaziano dalla digitalizzazione della PA alle smart city, dal partenariato pubblico-privato alla sostenibilità ambientale e sociale.

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: le prime esperienze professionali

Nato nel 1967 a Monza, Stefano De Capitani è diplomato in ragioneria presso il Collegio Villoresi San Giuseppe e ha conseguito una Laurea in Economia Aziendale presso l'Università Carlo Cattaneo LIUC. Avvia il suo percorso professionale nel 1991 in Delisa S.p.A.: dopo nove anni all'interno della società, nel 2002 approda in Opera S.p.A. in qualità di Amministratore Delegato, ricoprendo tale incarico fino al 2005. Vice President di IBM Italia dal 2008 al 2009, Stefano De Capitani ha guidato due delle principali società di innovazione e trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione: nello specifico, Insiel in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale (2005-2008) e CSI Piemonte come di Direttore Generale (2011-2013). È stato inoltre Presidente di Amag S.p.A. dove, tra il 2014 e il 2017, ha coordinato la trasformazione dell'azienda in multi-utility, con numerose linee di attività nell'ambito dei servizi pubblici locali: tra questi, distribuzione gas ed energia, gestione idrica, trasporto, igiene urbana e teleriscaldamento.

Stefano De Capitani: le attività condotte in Municipia S.p.A. e i successi raggiunti

Il 2017 segna l'ingresso di Stefano De Capitani in Municipia S.p.A.: esperto di innovazione, digitalizzazione e smart city, nonché di sostenibilità ambientale e sociale, nel ruolo di Presidente ha coordinato la pianificazione e attuazione della strategia di diversificazione delle linee di attività. Il suo impegno ha permesso alla società del Gruppo Engineering di raggiungere una posizione di leadership nei progetti per smart city e trasformazione digitale delle città di ogni dimensione. La gestione di Stefano De Capitani ha inoltre consentito una forte crescita delle attività produttive e commerciali: l'azienda ha infatti registrato un aumento nei ricavi, nel numero di clienti e nella realizzazione di partnership industriali, operazioni di acquisizione e internazionalizzazione. Completano il suo profilo professionale numerosi incarichi ricoperti in qualità di amministratore, consigliere o consulente per conto di aziende, fondazioni, associazioni e fondi di investimento.

martedì 22 giugno 2021

Banca Generali: la strategia europea sulla sostenibilità punta all’idrogeno verde

Banca Generali promuove una discussione sulle sfide riguardanti la sostenibilità: tra queste l'idrogeno, al centro del terzo incontro curato da Massimo Sideri, Direttore di "Corriere Innovazione".

Con idrogeno pulito maggiore sostenibilità: l'intervento del professor Crema

Sono 17 i cosiddetti obiettivi di sviluppo sostenibile, noti anche come SDGs, portati avanti dall'Agenda 2030 dell'ONU. L'impegno promosso dalla comunità internazionale è quello di porre fine alle povertà e alle disuguaglianze puntando ad un nuovo modello di sviluppo sociale ed economico che punti sulla sostenibilità. Una delle sfide più complesse riguarda la transizione energetica e in particolare il ruolo dell'idrogeno, uno dei potenziali alleati verso il raggiungimento degli obiettivi climatici. Banca Generali ha dedicato al tema la terza puntata di #BG4SDGs, ciclo di approfondimenti incentrati sugli SDGs delle Nazioni Unite a cura di Massimo Sideri, Direttore di "Corriere Innovazione". Ospite del Talk Luigi Crema, Direttore del Centro per l'energia sostenibile presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento. È importante, ha spiegato l'esperto, capire che l'energia è il "motore della nostra società attuale e futura". Di conseguenza è indispensabile riuscire a raggiungere "modelli sostenibili incentrati su elementi verdi". La sostenibilità rappresenta la strada vincente e l'impegno deve essere globale, ha detto Crema. Al momento, a livello europeo i maggiori sforzi sono concentrati sull'idrogeno verde.

Idrogeno verde: l'importanza nella sfida della sostenibilità

Tra gli SDGs, quello dell'energia è uno dei più trasversali. Da questa dipendono illuminazione, comunicazioni, accesso a internet e tutto ciò che concerne lo sviluppo economico e sociale di un Paese. Per questo ora l'Europa della sostenibilità guarda all'idrogeno. E non solo: gli investitori, grandi e piccoli, sono sempre più attenti a quei settori in grado di sviluppare tecnologie e infrastrutture che hanno a che fare con questa nuova fonte. Diverse le realtà che hanno incominciato già a testare l'elemento, in particolare nel settore della mobilità. Ma ancora lunga è la strada verso un idrogeno realmente green: "Ad oggi, il 95% idrogeno prodotto su scala globale è di natura grigia poiché proviene da combustibili fossili - ha detto il professor Crema, che poi ha aggiunto - La strategia europea va però in direzione di una maggiore sostenibilità con obiettivi importanti per implementare proprio idrogeno verde. Servono tecnologie come gli elettrolizzatori e infrastrutture in grado di generare un circolo virtuoso che crei energia pulita e restituisca elementi riutilizzabili".

L’intervista di Alessandro Benetton su “Money”: la giovane imprenditoria italiana e le sue potenzialità

Spirito di squadra, curiosità, passione, ma anche sempre meno distanza tra mondo della formazione e domanda di lavoro: è questo che serve, secondo Alessandro Benetton, per dar vita a una nuova generazione di imprenditori italiani di successo.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton a "Money": l'importanza di curiosità e apertura per diventare buoni imprenditori

Alessandro Benetton, imprenditore italiano alla guida di 21 Invest, ha parlato di esperienze personali e vita professionale in una recente intervista rilasciata a "Money": la tematica principale è l'imprenditoria in Italia. Che consigli dare ai giovani per avere successo? Di sicuro bisogna dar loro supporto attraverso percorsi di studi pragmatici e sempre più vicini al mondo del lavoro. È fondamentale, d'altro canto, avere passione, curiosità e determinazione. "Quando avrai trovato le risposte, saranno cambiate le domande", afferma, ricordando quello che è una sorta di mantra da tenere sempre a mente se si vuole diventare imprenditori. Alessandro Benetton stesso e ora anche i suoi figli hanno deciso di puntare a un percorso formativo negli Stati Uniti, Paese in cui vige maggior pragmatismo e investimenti da parte di pubblico e privati per "diminuire la distanza fra ciò che si studia e ciò che le aziende chiedono". Senza mai dimenticare l'enorme patrimonio storico, artistico e culturale d'Italia, come sottolineato dall'imprenditore.

Alessandro Benetton: le potenzialità dei giovani italiani e del nostro Paese

Nel mondo di oggi è importante fare squadra e incentivare i giovani a frequentare gli Istituti tecnici (ITS): l'obiettivo è avvicinarsi ai numeri di Francia e Germania, oltre a "favorire maggiormente l'assunzione dei giovani in tutta Italia attraverso piani di flessibilità in entrata, non solo nelle grandi città". Alessandro Benetton ha affermato con forza le enormi potenzialità del nostro Paese: "Questa pandemia è stata un acceleratore. Alcuni processi erano già in atto e si sono solo abbreviati i tempi. Si è rivelata un'opportunità per rivedere ed innovare il proprio modello di business, oltre che un'occasione per creare disintermediazione, attraverso nuovi canali che generano un rapporto più diretto con il consumatore e soprattutto per indirizzare importanti investimenti in nuove tecnologie e digitalizzazione". E per i cosiddetti "NEET", che non lavorano e non studiano? Bisogna intervenire sia dal punto di vista concreto che emozionale, ha spiegato Alessandro Benetton: "Troppo spesso il sistema creato dal nostro Paese fa sentire molti giovani "incapaci" di prendere una decisione in autonomia una volta finita la scuola dell'obbligo e spesso tra la ricerca di un impiego e la scelta di intraprendere o meno un percorso universitario si scoraggiano." Serve meno timidezza e più responsabilità: sta a noi il compito di supportare i nostri giovani in questo senso.

lunedì 21 giugno 2021

SACE, Pierfrancesco Latini: export in crescita, imprese italiane mostrano voglia di ripartenza

Le recenti dinamiche riguardanti l'export italiano fanno ben sperare per il futuro, ha detto l'AD di SACE Pierfrancesco Latini, ospite all'evento sul tema promosso da "Il Sole 24 Ore".

Pierfrancesco Latini

Pierfrancesco Latini (SACE): incertezza ancora forte, imprese italiane pronte a ripartire

Dopo il brusco impatto causato dalla pandemia, l'export italiano inizia a dare forti segnali di ripresa, al punto che, nonostante l'emergenza non sia ancora conclusa, il 2021 si potrebbe chiudere con una crescita a doppia cifra. A sostenerlo Pierfrancesco Latini, Amministratore Delegato di SACE: il manager alla guida della società di export credit ha partecipato lo scorso 8 giugno al primo evento di "Made in Italy: Setting a New Course". Organizzato da "Il Sole 24 Ore", "Financial Times" e Sky TG24, si tratta di una serie di incontri digitali incentrati sul Made in Italy e il suo ruolo nel rilancio dell'economia italiana. Il sentimento di incertezza è ancora forte, ha dichiarato l'AD di SACE durante il suo intervento, e a testimoniarlo l'aumento delle richieste delle coperture assicurative. Tuttavia, sottolinea Pierfrancesco Latini, oggi "c'è una grande voglia di ripartenza delle imprese italiane, confermata anche dalle dinamiche dell'export, tradizionalmente uno dei motori fondamentali della nostra economia".

Pierfrancesco Latini: "Imprese italiane possono contare sull'offerta di SACE"

Le previsioni di Pierfrancesco Latini si basano su quello che il manager definisce un "punto di osservazione privilegiato delle dinamiche di mercato". Attualmente, i prodotti SACE più richiesti riguardano il sostegno delle commesse estere: "In questo ultimo periodo abbiamo osservato un aumento delle operazioni (sia grandi che piccole) verso l'Africa Subsahariana - un'area ancora poco presidiata dalle imprese Made in Italy e quindi lo vedo come un ottimo segnale - ma anche verso il Medio Oriente (in particolare gli Emirati), verso l'Asia (Vietnam) e verso l'Area Stan". La società sta registrando una crescita nelle richieste di supporto delle linee di capitale circolante e in quelle relative all'emissione di bondistica e cauzioni, "entrambe funzionali per l'attivazione di nuovi contratti e commesse". Per l'AD di SACE si tratta di un "segnale sicuramente positivo che lascia intendere, da parte delle imprese, la ricostruzione di strategie e investimenti per la ripartenza". Dal canto suo, conclude Pierfrancesco Latini, la società continuerà a sostenere il tessuto produttivo sia attraverso la sua offerta assicurativo-finanziaria che la promozione di iniziative dedicate all'accompagnamento delle PMI verso i mercati internazionali.

A2A chiude il primo trimestre in crescita. Renato Mazzoncini: “Investimenti aumentati del 26%”

I numeri confermano la giusta direzione del Piano Decennale di A2A, ha sottolineato l'AD Renato Mazzoncini.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: i dati del primo trimestre 2021

Dopo l'approvazione del Bilancio 2020, che ha dimostrato la resilienza dell'azienda in piena emergenza sanitaria, anche il primo trimestre 2021 conferma l'andamento positivo di A2A. La Life Company guidata da Renato Mazzoncini ha registrato risultati particolarmente positivi. I ricavi, rispetto ai primi tre mesi del 2020, sono cresciuti del 27,4%, chiudendo a quota 2.174 milioni di euro. Aumentano anche Ebitda (20,5%) e utile netto (21,4%), raggiungendo rispettivamente quota 399 e 136 milioni. Doppia cifra anche per gli investimenti, che salgono a 155 milioni segnando un +26%. Invariato rispetto a dicembre 2020 l'indebitamento netto. Forte soddisfazione per l'AD del Gruppo: "Ricavi, margine operativo lordo e utile netto - ha dichiarato Renato Mazzoncini - hanno fatto registrare una crescita a doppia cifra, a conferma degli elementi fondanti del nuovo Piano Industriale decennale: uno scenario europeo estremamente positivo nei settori dell'economia circolare e della transizione energetica, il valore dei nostri asset nei settori delle reti, dell'ambiente e dell'energia e non ultimo il valore dell'importante know-how del Gruppo A2A e del nostro capitale umano".

Renato Mazzoncini: "2020 record, oggi A2A seconda nelle rinnovabili"

L'AD di A2A si è poi soffermato sull'aumento registrato negli investimenti: "Un incremento particolarmente significativo venendo da un 2020 record (+18% sul 2019) e che ci ha permesso di concludere operazioni strategiche in linea con il Piano annunciato a gennaio", ha spiegato Renato Mazzoncini. Primo nella storia del Gruppo ad avere scadenza decennale, il Piano approvato lo scorso gennaio ha come driver principali economia circolare e transizione energetica: "Con la recente acquisizione di un portafoglio di 17 impianti fotovoltaici da 173 megawatt - ha continuato il manager - abbiamo consolidato la seconda posizione tra gli operatori nelle rinnovabili e siamo tra i primi nel solare in Italia. Con queste basi vogliamo continuare a fornire il nostro contribuito alla realizzazione di infrastrutture innovative, strategiche per lo sviluppo sostenibile del Paese".

giovedì 17 giugno 2021

Eni: 15° Report di Sostenibilità, le dichiarazioni dell’AD Claudio Descalzi

"Eni for 2020" è il 15° Report di Sostenibilità pubblicato da Eni, Gruppo energetico guidato dall'Amministratore Delegato Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: i punti chiave dell'AD sulla strategia al 2050

"Eni for 2020 mostra il nostro impegno per una transizione energetica equa e inclusiva, che garantisca l'accesso all'energia per tutti, preservando l'ambiente": con questa riflessione l'AD di Eni Claudio Descalzi ha delineato i principi che risiedono alla base del 15° Report di Sostenibilità di Eni. Pubblicato volontariamente, il Report si inserisce in una prospettiva di sostenibilità declinata su più fronti e che, ispirandosi ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (ONU), intende promuovere una transizione energetica che sia equa e inclusiva. "Negli ultimi anni abbiamo impostato la nostra strategia su un'evoluzione del nostro modello di business", ha specificato l'AD, "fortemente orientato alla creazione di valore per tutti gli stakeholder nel lungo termine". Come evidenziato in diverse occasioni, l'importante obiettivo è raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050: "È perseguendo questa visione che abbiamo rafforzato le partnership con le agenzie e le organizzazioni internazionali e della cooperazione allo sviluppo". Tale strategia, ha aggiunto l'AD Claudio Descalzi, costituisce "un'efficace leva per mobilitare risorse non esclusivamente economiche e accompagnare la crescita dei Paesi che ci ospitano".

Claudio Descalzi: 15° Report di Sostenibilità, i progetti del Gruppo

Impegnata in 68 Paesi nel mondo, Eni intende così innalzare l'asticella sul versante della sostenibilità, consapevole di come le sfide ambientali siano sempre più impellenti anche in virtù dell'emergenza sanitaria sopraggiunta nel 2020. A tal fine, ha rimarcato l'AD Claudio Descalzi, l'impegno deve essere focalizzato su una transizione energetica che preservi l'ambiente e garantisca l'accesso all'energia. In questa direzione si orienta il 15° Report di Sostenibilità di Eni: costituito da tre volumi, "Eni for 2020" raccoglie i progetti del Gruppo in ambito sostenibile, raccontandone il percorso verso la neutralità carbonica. Il primo volume, "Eni for a Just Transition", si focalizza sulle iniziative per la promozione dei diritti umani, in linea con i Principi Guida su Imprese e Diritti Umani delle Nazioni Unite (UNGPs) e i 10 principi del Global Compact LEAD, includendo anche un capitolo sulla finanza sostenibile. Il secondo, "Eni for Neutralità Carbonica al 2050", ripercorre la strada verso il "net zero" delle emissioni GHG Scope 1, 2 e 3, in linea con l'Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C. "Eni for Performance di sostenibilità" illustra invece i risultati di tipo non finanziario, evidenziando in particolare i Key Performance Indicator (2016-2020) nel modello di business integrato. Nel frattempo, il Gruppo guidato da Claudio Descalzi punta dritto al 2050, con progetti per raddoppiare la capacità di bioraffinazione in 4 anni e accelerare su biometano e idrogeno. Non solo, la prospettiva include inoltre una crescita nelle energie rinnovabili (per arrivare a 60 GW nel 2050) e lo sviluppo di progetti di stoccaggio e utilizzo della CO2.

Cristina Scocchia: le tappe professionali dell’AD di KIKO Milano raccontate a “Quarta Repubblica”

AD di L'Oréal Italia fino al 2017, Cristina Scocchia oggi guida KIKO Milano verso il futuro. Nel suo intervento a "Quarta Repubblica" la CEO ha raccontato il suo percorso professionale e ha parlato della strategia da attuare per il post pandemia.

Cristian Scocchia

Cristina Scocchia: dalla Laurea alla nomina come AD di KIKO Milano

Da un paesino di tremila abitanti in provincia di Sanremo alla guida di una realtà da 600 milioni di fatturato: Cristina Scocchia, classe 1973, oggi è AD di KIKO Milano, leader italiano nel settore della cosmesi. Una carriera professionale iniziata già durante gli anni degli studi presso l'Università Bocconi di Milano, come ha rivelato la manager in un intervento a "Quarta Repubblica". "Un giorno andai alla presentazione di una grande azienda, la Procter&Gamble: mi colpì tantissimo per la valorizzazione che davano al merito e decisi di consegnare il mio curriculum". Inizia così il percorso nella realtà americana: inizialmente si occupa del marketing di prodotti per la cura della casa. Passa poi al settore beauty, arrivando ai vertici delle Cosmetics International Operations. Una gavetta internazionale che si consolida nel 2014, quando entra in L'Oréal Italia con il ruolo di AD della divisione italiana. Tre anni dopo il passaggio a KIKO Milano: "A me piacciono le sfide, risolvere situazioni complesse con una squadra forte - ha detto Cristina Scocchia - Dopo l'esperienza in L'Oréal, dove ho terminato la missione riportando la filiale alla crescita, ho accettato la nomina come AD di KIKO, che mi ha permesso di essere responsabile dell'intera azienda".

KIKO Milano: la strategia di Cristina Scocchia per il futuro post pandemico

Nell'ultimo anno la gestione di Cristina Scocchia è riuscita a limitare i danni causati dall'emergenza sanitaria. Dei 900 negozi diffusi in 27 Paesi (35 se si conta lo store online), la quasi totalità ha dovuto chiudere per diversi mesi in linea con le restrizioni imposte dai Governi. "Abbiamo deciso di accelerare nonostante la pandemia - ha commentato la manager - Ci ha aiutato molto il percorso di trasformazione dell'azienda avviato tra il 2018 e il 2019. Innovazione del prodotto, trasformazione digitale, e-commerce: tutti strumenti che ci hanno permesso di essere resilienti durante la pandemia". Grazie alla riorganizzazione, KIKO Milano ha potuto continuare a investire e aprire punti vendita all'estero. L'obiettivo è avviare 300 negozi entro il 2023. "Più la situazione è difficile, più devi trovare la determinazione per cercare di trasformare il problema in un'opportunità di rilancio - è il pensiero di Cristina Scocchia, che poi conclude - sono ottimista: ci sarà una ripartenza forte e parliamo di mesi. Bisogna investire già ora per essere pronti".

martedì 15 giugno 2021

Idrogeno, l’Italia può essere leader nel settore: l’auspicio di Renato Mazzoncini, AD di A2A

L'intervento dell'AD e DG di A2A Renato Mazzoncini all'Online Talk di Rcs Academy e "Corriere della Sera" su idrogeno e Green Economy: "Sul tema idrogeno c'è molta collaborazione. L'Italia può essere leader nel settore".

Renato Mazzoncini

A2A: la partecipazione dell'AD Renato Mazzoncini all'Online Talk di Rcs Academy e "Corriere della Sera"

L'Italia può diventare leader nel settore dell'idrogeno verde. È Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A, a sottolinearlo nel corso dell'Online Talk organizzato da Rcs Academy e "Corriere della Sera" lo scorso 25 marzo su idrogeno e Green Economy tra strategie, investimenti e tecnologie. "Parlare di idrogeno qualche mese fa sarebbe stato strano", ha osservato in merito l'AD e DG di A2A spiegando come oggi invece su questo tema ci sia un livello di collaborazione maggiore tra tutte le aziende. "Tutti abbiamo capito che bisogna fare in modo che l'Italia assuma una leadership in questo settore e abbiamo la possibilità di farlo", ha riassunto l'AD Renato Mazzoncini.

Renato Mazzoncini, AD e DG di A2A: il ruolo dell'idrogeno nel futuro della Life Company

Parlando più specificatamente di idrogeno, Renato Mazzoncini ha quindi evidenziato come A2A possa occuparsi sia di produzione che di utilizzo: "Dagli studi che stiamo facendo, in collaborazione con Snam e Ferrovie Nord, sull'Hydrogen Valley in Valcamonica è emerso che una fonte interessante possono essere i termovalorizzatori". Realtà come "la nostra, che opera sia nel settore della transizione energetica e nell'economia circolare, ha molte leve per affrontare un tema molto interessante", ha precisato in merito l'AD e DG Renato Mazzoncini: "E l'idrogeno sarà un elemento chiave per il futuro".

lunedì 14 giugno 2021

Paolo Gallo: la carriera del manager alla guida di Italgas

La carriera di Paolo Gallo annovera importanti esperienze manageriali intraprese in oltre 30 anni di attività: oltre all'attuale ruolo di AD in Italgas, opera anche nella Presidenza di Gas Distributors for Sustainability (GD4S).

Paolo Gallo

Paolo Gallo: formazione e primi incarichi professionali

Paolo Gallo è originario di Torino, città dove è nato nel 1961. Il suo percorso formativo include una Laurea in Ingegneria Aeronautica conseguita presso il Politecnico della sua città: prosegue successivamente gli studi ottenendo un MBA presso l'Università degli Studi di Torino. Avvia la sua carriera professionale nel 1988, anno in cui entra in Fiat Avio S.p.A.: è l'inizio di un percorso che durerà 13 anni, durante i quali arriva a ricoprire posizioni di crescente responsabilità. Nel 1997 inizia a occuparsi del settore energetico sviluppando iniziative di rilievo sia in Italia che nel contesto internazionale, in particolar nel mercato indiano e brasiliano. In seguito è protagonista dell'operazione che raggrupperà tutte le attività di generazione di energia elettrica del Gruppo Fiat: l'iniziativa conduce alla nascita di Fiat Energia, di cui è stato Amministratore Delegato fino al 2002. Lo stesso anno, Paolo Gallo entra a far parte del Gruppo Edison in qualità di Direttore Strategie e Innovazione. Successivamente è designato Direttore Generale e poi Amministratore Delegato di Edipower, incarichi ricoperti tra il 2003 e il 2011.

Paolo Gallo: presente professionale e attività accademiche

Nel triennio 2011 - 2014 la carriera di Paolo Gallo prosegue all'interno della multiutility Acea S.p.A., dove è prima Direttore Generale e poi Amministratore Delegato. Nel 2014 approda in Grandi Stazioni dove, nel ruolo di Amministratore Delegato, si occupa del processo di privatizzazione aziendale. Il 2016 è l'anno del suo ingresso in Italgas: leader in Italia nel settore della distribuzione del gas naturale e terzo operatore a livello continentale, ne è tuttora alla guida nel ruolo di Amministratore Delegato. Dal 2020 è inoltre Presidente di Gas Distributors for Sustainability (GD4S), organismo che riunisce i sei maggiori operatori nel settore europeo della distribuzione del gas. Tale incarico è stato confermato dall'Assemblea Generale di GD4S anche per il 2021. La sua carriera include diverse esperienze anche nel mondo accademico: tra il 1992 e il 1993 è stato infatti Direttore del Corso MBA presso la Scuola di Amministrazione Aziendale (Università di Torino), insegnando anche "Valutazioni economico-finanziarie di Investimenti Industriali" fino al 2002 e partecipando come co-autore in importanti pubblicazioni di settore. Dal 2018 Paolo Gallo è Professore di "Re-engineering Operational Processes" (Master Digital Ecosystem) e "Energy Management" (Master Energy Industry) presso Luiss Business School.

Esg, iniziative e progetti di Snam per una crescita sostenibile: intervista a Nicola Bedin

Nicola Bedin, la sostenibilità al centro delle strategie di Snam: la soddisfazione del Presidente per l'impegno del Gruppo su questo fronte nell'intervista dello scorso 21 marzo al "Corriere della Sera".

Nicola Bedin

Sostenibilità, siamo alla vigilia di una rivoluzione senza precedenti: la vision di Nicola Bedin

Impossibile oggi parlare di crescita senza pensare al ruolo della sostenibilità in quest'ottica. Lo ha sottolineato anche il Presidente di Snam Nicola Bedin nell'intervista al "Corriere della Sera" pubblicata lo scorso 21 marzo: "Siamo alla vigilia di una rivoluzione senza precedenti e l'impatto del Covid probabilmente ha accelerato questo processo". Oggi "si sta sedimentando anche nell'opinione pubblica la stringente necessità di produrre azioni che abbiano effetti positivi di lungo termine per tutti, non solo per chi lavora a diretto contatto con le aziende": un impegno sancito da Snam anche nel proprio statuto, dove su proposta del CdA presieduto da Nicola Bedin, è stato modificato l'articolo 2 con l'introduzione del "corporate purpose" aziendale. Il "successo sostenibile" è l'obiettivo che si è dato il Gruppo: "La società svolge attività d'impresa con la finalità di favorire la transizione energetica verso forme di utilizzo delle risorse e delle fonti di energia compatibili con la tutela dell'ambiente e la progressiva decarbonizzazione". Parole che il Presidente riprende anche nell'intervista, spiegando come gran parte degli investitori istituzionali ("e così sarà anche per i piccoli risparmiatori") decida di puntare sempre più su "aziende che perseguono l'obiettivo dell'interesse collettivo, del miglioramento della società in cui viviamo, delle ricadute ambientali delle strategie che mettiamo in campo, della lotta alle disparità di genere".

Nicola Bedin: in Snam abbiamo individuato 22 indicatori come parametri Esg da raggiungere entro il 2023

"Siamo stati la prima società italiana a costituire in seno al proprio cda un comitato Esg. E nel piano strategico, predisposto dal ceo Marco Alverà e dal management con la piena condivisione del consiglio, abbiamo anticipato al 2040 il raggiungimento della neutralità carbonica, con un calo delle emissioni del 50% già entro il 2030", ha ricordato nell'intervista il Presidente Nicola Bedin. "Abbiamo individuato 22 indicatori come parametri Esg da raggiungere entro il 2023. Significa adesso. Ad esempio nel 2020 sono cresciute del 15% le donne nel nostro organigramma, con posizioni via via sempre più apicali. Poi siamo impegnati nella finanza sostenibile: nel 2020 abbiamo collocato sul mercato due transition bond, uno da 500 e l'altro da 600 milioni, che hanno riscontrato una domanda molto superiore rispetto all'offerta. Un terzo è stato collocato a febbraio con tasso negativo". Il perché è presto detto: "Puntiamo convinti sulla transizione energetica, crediamo che i gas rinnovabili, dal biometano all'idrogeno, siano la strada da seguire. Una strada complementare, e non in contrasto, a quella dell'energia elettrica". Come sottolinea il Presidente Nicola Bedin, la pandemia ha lasciato una grande lezione che non solo è necessario cogliere ma anche doveroso: "Quello che conta davvero è l'impronta delle nostre azioni e delle nostre decisioni per la comunità che rappresentiamo e per il mondo in cui viviamo". La logica del profitto non può dunque essere "l'unico indicatore delle performance di un'azienda o di una classe dirigente": da qui oggi bisogna ripartire, per un futuro sempre più all'insegna della sostenibilità.

Sostenibilità: Gruppo Danieli è Supplier Engagement Leader per CDP

Gruppo Danieli ha raggiunto il "Rating A" rientrando nella "fascia di gestione" più elevata con posizionamento di Leadership: è quindi nel top 7% delle società mondiali che aderiscono al Carbon Disclosure Project 2020.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli è Supplier Engagement Leader per CDP

La sostenibilità per Gruppo Danieli è un punto di forza fondamentale per garantire il vantaggio competitivo dell'azienda: lo dimostra il recente riconoscimento ricevuto da CDP, entità no-profit che spinge aziende e Governi a ridurre le proprie emissioni di gas serra, in un'ottica generale di tutela dell'ambiente e diminuzione degli sprechi. CDP ha nominato Gruppo Danieli Supplier Engagement Leader, facendola così rientrare nel top 7% delle società mondiali che aderiscono al Carbon Disclosure Project 2020. Al Gruppo è stata riconosciuta la capacità di coinvolgere l'intera catena di valore per guidare i fornitori verso lo sviluppo sostenibile. Danieli ha così raggiunto il "rating A" rientrando nella "fascia di gestione" più elevata con un posizionamento di Leadership. Tale traguardo si riflette pienamente nel processo di transizione in atto, che punta ad abbassare le emissioni di carbonio: anche le relazioni con i partner vengono influenzate, così da rispecchiare i principi di mutua collaborazione per le prospettive di tutela ambientale e in ottica green.

Gruppo Danieli: una solida rete che punta alla riduzione delle emissioni

Gruppo Danieli dichiara con decisione che i fornitori devono essere in grado di garantire condizioni di lavoro sicure, efficienza e rispetto degli standard di qualità, ma devono anche ridurre le emissioni in ottica di miglioramento energetico. La promozione e la conoscenza delle norme ambientali sono ormai una prerogativa imprescindibile. Acciaierie Bertoli Safau (ABS), consociata di Gruppo Danieli, ne è l'esempio lampante: da principale consumatore di elettricità del Gruppo, si approvvigiona da fornitori che si auto-dichiarano a basso impatto ambientali. Tramite licenza inoltre, ha adottato la movimentazione autonoma su rotaia per favorire la transizione tecnologica verso una mobilità a basse emissioni. La decarbonizzazione della produzione di acciaio è un progetto mondiale al quale Gruppo Danieli partecipa in prima linea, in qualità di leader lungo l'intera filiera produttiva.

Enel: l’AD e DG Francesco Starace interviene all’EY Summit sulle Infrastrutture

Transizione digitale ed energetica: il punto dell'AD di Enel Francesco Starace nell'intervista dello scorso 26 maggio, realizzata in occasione dell'EY Summit sulle Infrastrutture.

Francesco Starace

Enel, intervento dell'AD Francesco Starace sul valore della digitalizzazione nella transizione energetica

"La parola digitale ha implicazioni molto profonde nella nostra industria": l'AD e DG di Enel Francesco Starace lo ha sottolineato lo scorso 26 maggio parlando di transizione digitale ed energetica in occasione di un evento realizzato nell'ambito dell'EY Summit sulle Infrastrutture. "Il digitale è il driver principale della transizione energetica e noi non potevamo essere soltanto spettatori, abbiamo utilizzato al massimo questa grande leva di valore", ha aggiunto l'AD di Enel. "Fino ad ora i fatti sono andati nella direzione che pensavamo e, avendo anticipato questi temi, siamo riusciti a coglierne il successo": secondo Francesco Starace infatti "la digitalizzazione delle reti è un passaggio inevitabile che richiede una capacità di investimento straordinaria e va accompagnata con grande decisione dai regolatori di tutto il mondo".

Piano nazionale di ripresa e resilienza: la vision dell'AD Francesco Starace all'EY Summit sulle Infrastrutture

Nel corso del suo intervento l'AD e DG di Enel Francesco Starace si è espresso anche sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dicendosi "fiducioso ma con cautela" sulle potenzialità del Paese nel riuscire a spendere le risorse europee del Recovery: "Il nodo principale della transizione energetica e digitale non è tanto semplificare i processi autorizzativi ma capire che cosa questa trasformazione comporta per le persone, qual è il cambiamento professionale a cui dobbiamo guardare, quanti tecnici nuovi dobbiamo formare, quanti operai specializzati abbiamo bisogno, quanti manager devono cambiare la testa, non è un tema di cambiare qualche legge". Dunque si tratta di impostare "una politica di sviluppo professionale che coinvolga milioni di persone e questo dà speranza, visto che gli italiani sono un popolo estremamente adattabile e in grado di fronteggiare al meglio situazioni del genere": la formazione, la riqualificazione professionale e le competenze secondo Francesco Starace sono quindi fondamentali perché per arrivare a "scaricare a terra quei 200 miliardi servono un sacco di persone al lavoro". L'AD ha specificato inoltre come Enel abbia portato "idee per investimenti per circa 27 miliardi di euro": in ambito Pnrr ce ne saranno alcuni "che potremo consegnare noi e altri che andranno a terzi".

venerdì 11 giugno 2021

Energie rinnovabili e decarbonizzazione in Sardegna: il commento di Stefano Donnarumma

Terna ha presentato un piano quinquennale di investimenti dal valore di 1 milione di euro destinati alla Sardegna: a parlarne è l'Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Stefano Donnarumma.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma illustra il piano di investimenti per la Sardegna

L'AD e DG di Terna Stefano Donnarumma ha reso noto che "circa il 10% degli investimenti complessivi, che ammontano a più di 9 miliardi nei prossimi cinque anni, sarà dedicato al territorio sardo". Si parla quindi di quasi un miliardo di euro di investimenti che la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale intende impiegare in una serie di interventi sulla rete elettrica sarda volti a risolvere le criticità e aumentare la sicurezza del sistema elettrico sull'isola, sia in quanto a qualità che in termini di continuità delle forniture di energia elettrica. Il miliardo di euro dovrebbe essere suddiviso in 800 milioni destinati ad opere già realizzate e 200 milioni indirizzati ad opere di sviluppo e manutenzione degli impianti esistenti ancora da realizzare.

Stefano Donnarumma parla del progetto più importante, il Tyrrhenian Link

Il progetto più importante sull'isola è il Tyrrhenian Link, l'elettrodotto marino che collegherà la Campania, la Sicilia e appunto la Sardegna con un doppio cavo sottomarino di circa 950 km e una potenza di 1000 mW. Secondo Terna, l'opera rappresenterebbe un ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili, in vista del completamento del processo di decarbonizzazione. A chi riporta l'attenzione sulla dorsale del metano, Stefano Donnarumma risponde che il progetto non è stato abbandonato, ma che per il momento gli sforzi sono concentrati sul Tyrrhenian Link. L'AD e DG ricorda infatti che persino l'autorità nazionale Arera ha valutato il tratto Sicilia-Sardegna come prioritario, e sottolinea inoltre che "sarà sempre un accoppiamento elettrico-gas a garantire la decarbonizzazione della Sardegna".

lunedì 7 giugno 2021

Claudio Machetti guida la Global Energy and Commodity Management di Enel verso la sostenibilità

Dal 2014 Claudio Machetti è alla guida della Global Energy and Commodity Management che, fino allo scorso marzo, era nota come Global Trading: la Business Line di Enel pone l'attenzione verso le energie rinnovabili e verso le principali tematiche di sostenibilità.

Claudio Machetti

Global Energy and Commodity Management: la mission della Divisione guidata da Claudio Machetti

La Global Energy and Commodity Management è nata dall'esperienza di Enel, che conta circa 68.000 dipendenti in tutto il mondo. Claudio Machetti, nel Gruppo Enel da oltre 20 anni, è a capo della Business Line che opera sui mercati all'ingrosso inerenti alle commodity energetiche come power, gas, emission e oil e che punta a offrire un accesso all'energia sempre più ampio utilizzando tecnologie e prodotti avanzati. "Al centro della nostra mission c'è la massimizzazione del margine lordo energetico del Gruppo": l'innovazione, la fiducia, la responsabilità e la proattività sono i valori fondamentali alla base della mission della Business Unit guidata da Claudio Machetti che mira a diventare un punto di riferimento nel panorama internazionale. "La nostra vera forza sta nel tracciare strade e percorsi che ancora non esistono: vogliamo essere i pionieri di un modo più consapevole, innovativo e sostenibile, di concepire l'energia e di vedere il futuro".

Business Unit e sostenibilità: la visione di Claudio Machetti

Gli anni 2000 segnano l'esordio di Claudio Machetti nel Gruppo Enel in qualità di Responsabile dell'Area Finanza. Nel 2014 viene nominato Direttore della Global Trading, che lo scorso marzo è diventata Global Energy and Commodity Management Business Line: nel corso del tempo la Business Unit di Enel ha focalizzato la propria attività sullo sviluppo sostenibile puntando principalmente sull'energia elettrica, sulla vendita all'ingrosso e sull'hedging della produzione diminuendo così gli acquisti di carbone. "Il nuovo nome è il risultato del lungo viaggio che la nostra linea di business ha iniziato alcuni anni fa - ha dichiarato Claudio Machetti - e rappresenta la forte attenzione alle energie rinnovabili, la strategia di decarbonizzazione del Gruppo e la crescente attività sui mercati wholesale dell'elettricità che hanno rimodellato il nostro modo di lavorare".

Paola Severino a “UnoMattina”: la legalità non è fatta di clamore ma di memoria lunga

Paola Severino a "UnoMattina" in occasione della Giornata della Legalità 2021: l'intervento della Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli.

Paola Severino

Paola Severino: la Vicepresidente dell'Università Luiss a "UnoMattina" per la Giornata della Legalità 2021

La legalità non è fatta di clamore ma di memoria lunga. Lo ha evidenziato lo scorso 21 maggio negli studi di 'UnoMattina' Paola Severino. Intervistata in occasione della Giornata della Legalità, ha ricordato lo spessore professionale e umano di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino: inevitabile parlare delle stragi del 1992 in cui persero la vita, quella di Capaci del 23 maggio e quella di Via D'Amelio del 19 luglio. Esaltandone il forte senso civico, il coraggio e l'impegno a favore della legalità, Paola Severino ha sottolineato come non servano parole strombazzate o post sui social per combattere davvero la criminalità organizzata: ieri come oggi innanzitutto è importante ricordare e mantenere vivo questo stesso ricordo. Tenere accesa quella fiammella che è la memoria secondo la Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli significa anche e soprattutto sensibilizzare i più giovani e quanti non erano ancora nati in quella dolorosa estate del 1992 in cui i due giudici vennero brutalmente assassinati.

Paola Severino: il valore della legalità al centro dell'intervista a "UnoMattina"

Durante lo spazio di "UnoMattina" dedicato alla Giornata della Legalità a cui ha preso parte anche Paola Severino sono state presentate diverse iniziative realizzate il 23 maggio per ricordare una delle pagine più dolorose della storia del Paese. Tra queste #unlenzuolocontrolamafia, promossa dalla Fondazione Falcone e dallo stesso Ministero della Giustizia: un lenzuolo simbolicamente esposto per dire no alla mafia e tenere viva la memoria in un percorso di riappropriazione urbana che punta a sottrarre le città alla criminalità organizzata e trasformarle in avamposti di legalità. Iniziative simboliche ma importanti per ricordare che ancora oggi, a 29 anni di distanza dalle stragi di Capaci e Via d'Amelio, è necessario continuare a impegnarsi contro la criminalità organizzata, come ha ribadito Paola Severino. È l'unico modo per dare continuità a quanto fatto da Falcone, Borsellino e da chi, senza timore, ha sacrificato la propria vita in nome della legalità.

ICS Maugeri S.p.A.: Lombardia inserisce gli Istituti di Pavia tra i presidi per le malattie rare

Insieme a ICS Maugeri S.p.A. di Pavia anche l'Humanitas San Pio X di Milano, il Centro Santa Maria Nascente Fondazione don Carlo Gnocchi di Milano e il Centro clinico NeMO di Brescia come nuovi presidi per le malattie rare individuati dalla Regione Lombardia.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: centro di esperienza al servizio della rete lombarda

Dallo scorso 10 maggio, ICS Maugeri S.p.A. di Pavia è entrata a far parte della Rete per le malattie rare della Regione Lombardia. A stabilirlo una delibera approvata dalla Giunta Regionale su proposta della Vicepresidente e Assessore al Welfare Letizia Moratti. Istituita nel 2001, la Rete Regionale si occupa delle attività di coordinamento operativo e di condivisione delle strategie comuni in materia. È composta da diversi presidi sul territorio che fanno capo ad un Centro di Coordinamento, ruolo attualmente svolto dal Centro di ricerche cliniche Aldo e Cele Daccò dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. Grazie alla delibera, è stato possibile aggiornare la rete e individuare 4 nuovi presidi in possesso di esperienza sia nelle attività diagnostiche che terapeutiche. Oltre alla struttura gestita da ICS Maugeri S.p.A., entrano anche l'Humanitas San Pio X di Milano, il Centro Santa Maria Nascente Fondazione don Carlo Gnocchi di Milano e il Centro clinico NeMO di Brescia.

ICS Maugeri S.p.A.: i dettagli della delibera

Ogni nuovo presidio della Rete si occuperà di seguire determinate patologie rare con l'obiettivo di fornire un supporto tempestivo a pazienti e familiari. All'ICS Maugeri S.p.A. di Pavia sono state ad esempio affidate patologie come la sindrome di Kallman e la malattia di Whipple. I nuovi presidi andranno a potenziare la copertura territoriale e a migliorare un coordinamento che ha già dato prova di efficienza. "L'aggiornamento della rete delle malattie rare - ha dichiarato Letizia Moratti - concretizza un passaggio fondamentale: la presa in carico dei pazienti da parte di strutture specializzate. Ma soprattutto, l'avvio delle cure di malattie delle quali si parla poco e che sono poco conosciute. Se non appunto dalle persone cui sono diagnosticate e dai loro familiari e da medici e specialisti delle strutture che se ne occupano. È un risultato per noi molto importante". Oggi ICS Maugeri S.p.A., impegnata nel campo clinico-assistenziale dal 1965, è presente in tutta Italia grazie agli Istituti Scientifici, i Centri di Ricerca e Prevenzione e le Unità di Riabilitazione.

Atitech, l’annuncio di Gianni Lettieri: “Prima Mro in Europa a vaccinare tutti i dipendenti”

Dopo aver donato un hangar per la creazione di un hub vaccinale, l'azienda guidata da Gianni Lettieri compie un altro passo in avanti nel contrasto alla pandemia.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: orgogliosi di aver collaborato all'hub vaccinale di Capodichino

Continua l'impegno di Atitech sul fronte dell'emergenza sanitaria. Dal 22 maggio scorso tutti i dipendenti dell'azienda di Capodichino risultano infatti vaccinati contro il Coronavirus. Ad annunciarlo il Presidente Gianni Lettieri, che in un video pubblicato sui social si è detto soddisfatto del risultato raggiunto. "Atitech è la prima società in Europa di manutenzione aeronautica Covid free", ha dichiarato l'imprenditore napoletano. La notizia giunge poche settimane dopo l'apertura dell'hub vaccinale in collaborazione con l'Asl Napoli Centro 1: "Abbiamo messo a disposizione del sistema sanitario campano l'hangar Avio 2 per accelerare la somministrazione dei vaccini ai cittadini napoletani facendone un hub vaccinale di eccellenza italiana. Siamo orgogliosi di averlo fatto - ha commentato Gianni Lettieri -anche perché i nostri clienti sanno di poter contare su una struttura che ha a disposizione ulteriori hangar per ospitare 16 aerei in linea di lavorazione e 15 nelle aree di parcheggio".

Gianni Lettieri: nel futuro di Atitech green economy e crescita nel Paese e all'estero

Contemporaneamente alle iniziative messe in campo nel contrasto al Covid-19, l'azienda guidata da Gianni Lettieri si muove per continuare la fase di crescita avviata nel periodo pre-pandemia. Un rilancio che vedrà Atitech punterare principalmente su green economy, efficientamento energetico ed espansione nel territorio italiano. Oggi la realtà di Capodichino, con i suoi oltre 50 clienti, è considerata leader nel panorama delle Mro europee. Un'evoluzione durata oltre 30 anni e che punta alla creazione di un polo di manutenzioni aeronautiche italiano in un settore considerato essenziale. La strategia di Gianni Lettieri per il futuro si basa su due pilastri: da un lato un'azienda dall'approccio sempre più Customer Oriented, capace di offrire veri e propri contratti chiavi in mano; dall'altro, come succede già con Aeronautica e Guardia di Finanza, una realtà pronta a estendere i propri servizi anche alle flotte dei Paesi oltreconfine.

Francesco Milleri continua a guidare EssilorLuxottica nel ruolo di AD

EssilorLuxottica, Francesco Milleri nominato Amministratore Delegato: "Ringrazio il consiglio e l'azienda intera per aver creduto in me e in tutto il management team del gruppo".

Francesco Milleri

EssilorLuxottica, Francesco Milleri Amministratore Delegato: la nomina in occasione dell'Assemblea degli Azionisti 2021

Il nuovo Consiglio di Amministrazione di EssilorLuxottica, designato lo scorso 21 maggio in occasione dell'Assemblea annuale degli Azionisti, ha nominato Francesco Milleri Amministratore Delegato: "Ringrazio il consiglio e l'azienda intera per aver creduto in me e in tutto il management team del gruppo". Vice Amministratore Delegato sarà invece Paul du Saillant, secondo quanto indicato dal CdA presieduto da Leonardo Del Vecchio. "Sono felice di continuare a lavorare con Paul e di guidare EssilorLuxottica attraverso un nuovo capitolo della sua storia, raggiungendo ulteriori traguardi e creando valore per tutti i nostri stakeholder", ha commentato in merito Francesco Milleri evidenziando inoltre come "al nostro fianco avremo migliaia di talenti per realizzare la nostra Mission: aiutare le persone a vedere meglio, vivere meglio e godere appieno della vita".

EssilorLuxottica: il messaggio ai soci dell'AD Francesco Milleri e del Vice AD Paul du Saillant

L'Assemblea annuale degli Azionisti di EssilorLuxottica è stata chiamata ad approvare i risultati dell'esercizio 2020: numeri che, come si legge nel messaggio ai soci dell'AD Francesco Milleri e del Vice AD Paul du Saillant, attestano "la forza del nostro modello di business e i vantaggi della nostra integrazione". Nell'anno segnato dalla pandemia "siamo riusciti a rafforzare la nostra pipeline di innovazione sfruttando le risorse di entrambi, sia di Essilor che di Luxottica". Sul fronte dell'integrazione "abbiamo fatto passi da gigante e possiamo confermare sinergie cumulative per 300-350 milioni di euro entro la fine del 2021 e per 420-600 milioni entro la fine del 2023": oggi EssilorLuxottica può considerarsi "ben posizionata per sovraperformare e trasformare l'industria dell'eyewear e dell'eyecare. Continueremo a lavorare per garantire il benessere della nostra azienda e dei suoi dipendenti". L'AD Francesco Milleri e il suo Vice AD sottolineano di avere "una tabella di marcia chiara in modo da raggiungere tutti i nostri obiettivi nel 2021 e oltre". Dal messaggio inviato agli azionisti emerge un forte ottimismo: "Quello che abbiamo visto l'anno passato ci dà fiducia per il futuro e per le cose straordinarie che realizzeremo insieme, come un'unica azienda".

giovedì 3 giugno 2021

Carlo Malinconico è ora titolare del nuovo studio legale Malinconico Gentile

Gli avvocati Carlo Malinconico (Studio Malinconico) e Domenico Gentile (Legal Reserach) hanno avviato una nuova partnership per la creazione dello Studio Legale Malinconico Gentile con sedi a Roma e Milano.

Carlo Malinconico

Malinconico Gentile: nasce il nuovo studio legale di Carlo Malinconico e Domenico Gentile

I legali Carlo Malinconico, titolare dello Studio Malinconico, e Domenico Gentile, founder di Legal Research, hanno unito le loro competenze, la loro professionalità e la loro esperienza per creare il nuovo studio legale Malinconico Gentile. La partnership si propone di offrire alla clientela servizi legali sempre più innovativi e avanzati: la sede di Roma è operativa da fine 2020, mentre l'ufficio di Milano da inizio 2021. Il team composto da 17 professionisti, di cui 2 equity partner e 15 collaboratori, offrirà consulenza nel campo del diritto amministrativo (servizi pubblici, appalti e concessioni, sanità, ambiente, beni culturali): Carlo Malinconico focalizzerà l'attenzione dei due studi anche sul diritto comunitario, societario e giuslavoristico e sul diritto della concorrenza.

La carriera professionale di Carlo Malinconico

Nato a Roma, Carlo Malinconico si diploma al liceo classico di Trieste e nel 1972 ottiene la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano con il massimo dei voti. Quattro anni più tardi consegue l'abilitazione all'esercizio della professione legale e nel 1980 è nominato Avvocato dello Stato. Dal 1984 ricopre la carica di Consigliere di Stato per quasi vent'anni. Il ruolo di Consigliere giuridico per diversi Ministeri lo ha portato a vantare una vasta esperienza nel campo del diritto amministrativo, del diritto pubblico dell'economia, del diritto dell'Unione Europea, del diritto degli appalti e delle concessioni e dell'ambiente. Nel 2002 Carlo Malinconico decide di dedicarsi alla carriera accademica entrando nel ruolo dei professori ordinari delle SSEF in qualità di Professore di diritto dell'Unione Europea e nel 2003 fonda lo Studio Legale Malinconico.

Alessandro Benetton, torna #UnCaffèConAlessandro: l’importanza della visione d’insieme

In una recente puntata della video rubrica #UnCaffèConAlessandro, Alessandro Benetton spiega con chiarezza l'Overview Effect, che ci porta ad avere una visione d'insieme e dall'alto: questo concetto è essenziale per chi oggi vuole fare impresa e generare nuovo valore per tutta la comunità in cui opera.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: l'Overview Effect

"Si tratta di una storia che secondo me ogni imprenditore dovrebbe conoscere": inizia così il video di Alessandro Benetton per la rubrica #UnCaffèConAlessandro, iniziativa social in cui l'imprenditore discute liberamente di diversi argomenti di attualità e di interesse per chi nella nostra epoca vuole fare impresa. Il video, ripreso anche sulle pagine online di "FruitBookMagazine", parte da una foto del 1972: l'equipaggio di Apollo 17 immortalò il Pianeta Terra dallo spazio, dando a tutti la possibilità di fare esperienza dell'Overview Effect. Si tratta di un vero e proprio cambiamento cognitivo che avviene dopo questo drastico mutamento di prospettiva che ci porta a considerare la Terra non più come un'entità enorme e potente, ma come qualcosa di isolato, piccolo e fragile. "Vedere il nostro Pianeta da quel punto di vista faceva sparire i confini delle nazioni e rendeva chiara la necessità di creare una società planetaria che lavorasse unita", ha spiegato Alessandro Benetton. Quella foto del 1972 ha portato grandi conseguenze, come ad esempio la nascita del movimento ambientalista, che portiamo avanti tutt'oggi.

Alessandro Benetton: essere imprenditori oggi

L'Overview Effect è un fenomeno esemplare anche per chi è imprenditore. Alessandro Benetton spiega infatti che la regola fondamentale per fare impresa oggi è non perdere mai di vista la visione d'insieme. "Troppo spesso mi capita di parlare con imprenditori la cui visione si limita alla propria azienda", spiega nel video. "Dobbiamo renderci conto che ogni azienda si muove in un ecosistema socio-economico molto più ampio ed è compito di ogni imprenditore farlo crescere e proteggerlo. È fondamentale per chi punta ad avere successo". Alessandro Benetton cita dunque il caso Carton Pack, azienda leader in Italia nel settore del packaging per frutta e verdura di cui 21 Invest è il principale stakeholder. Carton Pack ha avviato l'anno scorso un progetto con Plastic Bank per il recupero e il riciclo della plastica prelevata dall'ambiente. "Fare impresa oggi non vuol dire solo creare valore, ma condividerlo con tutto il territorio".

Stefano De Capitani, Presidente di Municipia S.p.A.: dettagli sulla partnership con BYE

La partnership tra Municipia S.p.A. e Be Your Essence (BYE) nelle parole del Presidente Stefano De Capitani: "Non può esserci cambiamento senza l'unione tra obiettivi di sostenibilità ambientale, sviluppo economico-sociale e tecnologia".

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani, Presidente di Municipia S.p.A.: i Comuni sono le fondamenta della nostra società

Municipia S.p.A., società del Gruppo Engineering guidata da Stefano De Capitani, e Be Your Essence (BYE) insieme per la ripresa post Covid. "La ripartenza del Paese, la trasformazione per la Next Generation passano dalla collaborazione tra Pubblico e Privato e i Comuni sono le fondamenta della nostra società, il primo gradino nella scala del cambiamento", ha sottolineato il Presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani in merito alla partnership avviata di recente con BYE per affiancare i Comuni e le loro partecipate nel percorso di rigenerazione urbana e offrire nuovi modelli di crescita in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile anche attraverso l'uso delle nuove tecnologie. Nei progetti per smart city e trasformazione digitale delle città che Municipia porta avanti ogni giorno emerge nettamente il ruolo decisivo che la tecnologia riveste nel migliorare l'efficienza della Pubblica Amministrazione, a beneficio di cittadini e imprese: dalla mobilità all'efficientamento energetico, dalla sicurezza urbana alla gestione dei rifiuti fino alla valorizzazione dei beni culturali, al welfare e al turismo.

Stefano De Capitani: Municipia S.p.A. insieme a BYE per accompagnare i Comuni nel percorso di rigenerazione urbana

"Non può esserci cambiamento senza l'unione tra obiettivi di sostenibilità ambientale, sviluppo economico-sociale e tecnologia", ha ribadito Stefano De Capitani, Presidente di Municipia S.p.A. Mettendo in luce le fragilità del sistema attuale, la pandemia ha reso ancor più evidente la necessità di un nuovo paradigma che metta al centro le persone e accompagni gli Enti verso una trasformazione digitale sostenibile. E, come ha ricordato il Presidente Stefano De Capitani, la collaborazione con BYE guarda "in questa direzione per offrire agli Enti visione e concretezza, sfruttando al meglio anche i fondi europei": non a caso ad improntare l'agenda 2021, secondo quanto annunciato dalla Presidenza italiana del G20, sarà il modello "Persone, Pianeta, Prosperità". In quest'ottica anche i Co-Presidenti della rete delle città europee Urban 20 hanno richiamato l'attenzione su ciò che i sindaci considerano fondamentale: una ripresa dal COVID-19 e un rilancio verde, giusto e locale. La tecnologia non è il fine ma il mezzo e aiuta ad affrontare e prevenire le emergenze, azzerare le disuguaglianze, ridurre l'inquinamento, combattere i reati, promuovere i territori al centro di uno sviluppo economico nuovo: l'esperienza quotidiana di Municipia S.p.A. lo conferma.

martedì 1 giugno 2021

Alessandro Azzi: la funzione delle BCC italiane tra pandemia e nuovi bisogni

Anche per le Banche di Credito Cooperativo è arrivato il tempo di guardare avanti e reagire alle sfide del mondo post pandemico. Lo ha dichiarato Alessandro Azzi, alla guida della Federazione Lombarda BCC.

Alessandro Azzi

Alessandro Azzi: l'impegno delle BCC in Italia e all'estero

L'emergenza sanitaria e la conseguente crisi economica sono state un banco di prova straordinario per le BCC italiane. È proprio durante i periodi più complessi e difficili, infatti, che le Banche di Credito Cooperativo possono maggiormente contribuire alla crescita sociale e responsabile dei territori più colpiti. Secondo il Rapporto 2020 di Federcasse, l'anno scorso in Italia le oltre 250 Banche sono state impegnate con 41 miliardi di euro di moratorie. Un dato che, spiega Alessandro Azzi, è in linea con l'impatto sempre più crescente che le attività delle BCC hanno sull'economia del Paese. Avvocato originario di Montichiari, classe 1950, Azzi è impegnato da oltre 35 anni nel mondo del credito cooperativo ed è attualmente Presidente della Federazione Lombarda, incarico conferitogli nel 1991 e ricoperto fino al 2017 assieme alla Presidenza di Federcasse. "Gli impieghi lordi dalle BCC alle imprese italiane, di qualsiasi dimensione, sono pari e ormai superiori a 75 miliardi di euro - ha detto il dirigente commentando i numeri del Rapporto - la quota di mercato di queste banche sul totale dell'utilizzato del sistema bancario è superiore al 10%". L'opera delle BCC italiane non si limita tuttavia ai confini nazionali. L'avvocato porta l'esempio di alcuni progetti legati ad attività inerenti al terzo settore: "L'impegno di tali enti si manifesta anche all'estero grazie all'operato della Fondazione Tertio Millennio che ho l'onore di presiedere - ha dichiarato Alessandro Azzi - in Ecuador abbiamo consentito la nascita di plurime casse rurali e in Togo stiamo sostenendo le attività imprenditoriali femminili".

Alessandro Azzi: come cambierà il rapporto tra BCC e imprese

La pandemia non si è limitata ad avere un pesante impatto sanitario ed economico. Le restrizioni legate all'emergenza hanno dato il via a tutta una serie di cambiamenti che hanno inciso anche sulle abitudini di consumo e i modelli di business delle imprese. Anche per le BCC, sostiene Alessandro Azzi, è giunto il momento di guardare al futuro e confrontarsi con le nuove dinamiche di crescita, senza mai perdere di vista la territorialità e le comunità di riferimento. Per il dirigente infatti le relazioni personali sono il punto di forza proprio del mondo del credito cooperativo. Un mondo che ha tuttavia davanti a sé le sfide della realtà post pandemica, "governata da una digitalizzazione sempre più importante e un distanziamento fino a poco tempo fa imprevisto". Si tratta di novità che avranno sicuramente un effetto nel rapporto tra le BCC e le imprese: "Servirà una relazione nuova basata magari su sistemi di comunicazione differenti e telematici ma - ci tiene a precisare Alessandro Azzi - sempre assolutamente fondata sulla sensibilità e sull'ascolto".