venerdì 25 febbraio 2022

L’ex Ministro della Giustizia Paola Severino e il docufilm Rebibbia Lockdown

Avvocato, professore di Diritto penale, ex Ministro della Giustizia e Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli, Paola Severino racconta in un'intervista a "Il Mattino" il legame indissolubile che la unisce alla sua città natale, Napoli, la sua lotta contro l'illegalità e il lavoro per le carceri.

Paola Severino e la sua Napoli

L'ha lasciata quando aveva solo 14 anni, la sua Napoli. Per tutto il tempo che ha vissuto a Roma con la sua famiglia, Paola Severino però non l'ha mai dimenticata, ripromettendosi che prima o poi ci sarebbe tornata. E l'ha fatto, anche in veste di Ministro, ritornando in tutte quelle zone che continuavano a lottare per conquistarsi la legalità. "Ricordo ancora l'accoglienza straordinaria", dice la Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli, "tutti mi esprimevano un profondo senso di gratitudine, dovuto al fatto che, grazie al mio ruolo, veniva finalmente rappresentata l'immagine di una Napoli legale". Era il marzo 2013 quando fece visita per la prima volta da Ministro. In quei giorni, nel quartiere della Pignasecca i commercianti si erano ribellati al pizzo, decidendo di non pagare più tangenti alla camorra. "Entrai in tutti i negozi che esponevano il cartello No pizzo, li esortai a non mollare e dissi loro che mai avrebbero dovuto sentirsi soli", ricorda la Vicepresidente. La risposta degli esercenti fu straordinaria: "Minì, non vi preoccupate. Ci difendiamo uno con l'altro. Insieme, contro la camorra, siamo una forza".

Paola Severino: come è nata l'idea di "Rebibbia lockdown"

Nel periodo in cui dirigeva il dicastero della Giustizia, Paola Severino fece visita a parecchie carceri con lo scopo di individuare i principali problemi che affliggevano quei luoghi e trovare delle soluzioni. Durante la visita al carcere di Poggioreale i detenuti espressero enorme gratitudine nei suoi confronti. Quando poi venne invitata dall'Università di Santa Maria Capua Vetere per tenere una lezione sulla legalità, i ragazzi mostrarono grande interesse per il tema. Così la Vicepresidente decise di introdurre alla Luiss un progetto in cui gli studenti diventavano ambasciatori nelle carceri e nelle scuole a rischio. È proprio a loro che è venuta l'idea del docufilm. Girato durante il lockdown all'interno del carcere di Rebibbia, il film documentario descrive le paure che la pandemia ha generato tra i carcerati, ai quali viene data la possibilità di raccontare i propri sogni, le loro speranze e i sacrifici.

mercoledì 23 febbraio 2022

Municipia S.p.A., Stefano De Capitani: città e sviluppo razionale, il punto del presidente

Stefano De Capitani: dalla "Città razionale" lo spunto per la razionalizzazione degli ambiti urbanistici, ambientali, socio-economici e culturali dei centri urbani di oggi.

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: città e sviluppo razionale dei contesti socio-economici, perché è sempre più importante

L'importanza delle tecnologie digitali per la razionalizzazione degli ambiti urbanistici, sociali, ambientali, economici nelle città di oggi. Ne parla sui suoi profili social il presidente di Municipia S.p.A. - Gruppo Engineering Stefano De Capitani rifacendosi al concetto di "Città razionale": "Espressione di una progettazione urbana che immetteva un'architettura nuova in cui il ruolo di primo piano era dato alla distribuzione razionale di elementi abitativi, verde, servizi, trasporti e luoghi per il governo locale, facilmente accessibili per favorire la partecipazione alla vita sociale e, quindi, per la costruzione di una nuova società". Presupposto era l'utilizzo di "ciò che nel momento erano materiali e tecnologie innovative": il presidente di Municipia S.p.A. traccia quindi un parallelismo con il contesto attuale, anche in virtù del fatto che "siamo abituati a una terminologia ricorrente per descrivere le città in base alle finalità o funzionalità a loro associate". L'ispirazione dei termini aggettivanti, come osserva, è "di carattere evolutivo e di ritorno alla consapevolezza del ruolo svolto proprio dalle città nell'ambito socio-economico, ambientale e culturale". Basti pensare a "sostenibile" e "resiliente", due esempi di termini ricorrenti: "L'Agenda2030 ne ha data la legittimazione universale riferendosi proprio alla concezione di città che devono provvedere al benessere sociale, all'inclusione, al rispetto dell'ambiente e delle espressioni culturali e, infine, alla capacità di resistere a eventi contrari non programmati". Finalità che, come ribadisce Stefano De Capitani, impongono "una visione integrata degli ambiti urbani e l'adozione di risorse tecnologiche d'avanguardia".

Municipia S.p.A., il presidente Stefano De Capitani: il digitale per progettare indirizzi di benessere collettivo

Il quadro che delinea Stefano De Capitani rimanda quindi al concetto di "Città razionale". E "in qualche modo stiamo recuperando proprio quei principi di città razionale, abbracciando non solo l'ambito strettamente urbanistico quanto anche quello di governance cittadina". Il presidente di Municipia S.p.A. cita ad esempio la razionalizzazione dei consumi energetici e idrici, la razionalizzazione dei processi operativi sul territorio e, ancora, la razionalizzazione della conduzione dei temi della mobilità, dell'ambiente, delle politiche del welfare e dell'inclusione. Non si tratta però di un esercizio puramente linguistico: come spiega Stefano De Capitani, razionalizzare un settore "non porta solo al suo solo efficientamento o alla sua ottimizzazione ma riconduce all'azione derivante da una concertazione con gli altri ambiti del contesto urbano". In quest'ottica, indispensabile nel supportare e implementare l'integrazione delle varie direttive e delle diverse operazioni sul territorio è la condivisione delle informazioni: si realizza quindi "attraverso infrastrutture digitali evolute e l'analisi dei dati messi in condivisione un criterio di sviluppo razionale perché basato su riscontri multisettoriali elaborati scientificamente" funzionale a preparare "città capaci di fornire alla popolazione condizioni di benessere condiviso ed equamente distribuito e, con riscontri predittivi, per sostenere in futuro adeguamenti mirati ad affrontare nuove esigenze". Senza dimenticare, come ricorda infine il presidente di Municipia S.p.A., di collocare sempre e comunque le persone al centro.

martedì 22 febbraio 2022

Investimenti sostenibili ESG, Banca Generali punta al 40% delle masse gestite entro il 2024

Banca Generali scommette ancora una volta sul trend degli investimenti sostenibili ESG: nel prossimo triennio l'Istituto intende superare, e non di poco, il record del 2021 di masse gestite.

Banca Generali: investimenti sostenibili ESG al centro del nuovo Piano strategico

Dopo un 2021 da record chiuso con 6,5 miliardi di masse investite in prodotti ESG, pari al 14,6% delle soluzioni gestite, Banca Generali punta ancora più in alto e lo fa grazie al nuovo Piano strategico e finanziario 2022-2024. L'Istituto leader negli investimenti sostenibili ESG ha reso noti i principali obiettivi del prossimo triennio: tra questi, l'intenzione di raggiungere il 40% in prodotti ESG sul totale delle soluzioni gestite complessive. "La sostenibilità ha sempre avuto un ruolo importante nella strategia di Banca Generali in scia all'eccellenza del Gruppo Generali in materia - si legge nel comunicato stampa ufficiale - Il contesto degli ultimi due anni ha favorito il cambiamento di stili di vita (Pandemia, Smart Working, Diversity & Inclusion), che hanno aumentato le sensibilità alle tematiche sociali e ambientali". Non è un caso che la sostenibilità sia uno dei tre Pillar su cui si basa la strategia dell'Istituto per il prossimo triennio. Oltre ad accelerare sugli investimenti sostenibili ESG, la Banca intende portare avanti e rafforzare diverse iniziative di work-life balance e Diversity e Inclusion. Spazio alle assunzioni degli under 35 e coinvolgimento del personale sui temi del digitale e della sostenibilità ne sono un esempio, così come la possibilità per tutti i dipendenti di scegliere se adottare un modello di lavoro ibrido.

Nuovi segmenti di clientela e data driven bank nel futuro di Banca Generali

Il target sugli investimenti sostenibili ESG non è l'unico obiettivo ambizioso dell'Istituto. I restanti Pillar strategici riguardano infatti l'aumento dei segmenti di clientela e il rafforzamento del modello "Open banking". A illustrarli è l'AD di Banca Generali Gian Maria Mossa: "Il primo punta ad avvicinare ulteriormente la Banca ai nostri professionisti ed ai nostri Clienti, grazie all'evoluzione dell'offerta e del modello di servizio e a un crescente supporto alla rete. Il secondo si fonda sulla costruzione di una Banca data driven, digitale e aperta". Nel prossimo triennio l'Istituto si concentrerà in particolare sulla clientela High Net Worth (HNW) e Affluent, da un lato ampliando l'offerta con soluzioni dedicate e dall'altro rafforzando il modello di servizio incentrato sul Consulente. Sul fronte della digitalizzazione, Banca Generali punterà sull'utilizzo integrato dei dati attraverso la nuova unità di Data Management e su un ulteriore sviluppo dell'ecosistema di piattaforme digitali proprietarie.

Francesco Milleri: innovazione e sostenibilità, gli obiettivi di EssilorLuxottica

Francesco Milleri: Essilorluxottica punta a migliorare la vita delle persone estendendo a tutti i benefici di una buona vista per studiare, lavorare, scoprire ed esprimere al meglio il loro potenziale.

Francesco Milleri

Francesco Milleri: EssilorLuxottica, l'importanza della salute degli occhi nel migliorare la qualità della vita

La nostra mission è aiutare il mondo a vedere meglio e vivere meglio. Lo ha ricordato in diverse occasioni l'AD Francesco Milleri parlando dell'impegno di EssilorLuxottica nel sensibilizzare l'opinione pubblica sulla qualità della vista: "Ci adoperiamo con passione perché tutti abbiano piena consapevolezza della sua importanza". Lo dicono le numerose iniziative che coinvolgono sempre più istituzioni e consumatori promosse nell'ottica di estendere a tutti, ovunque, i benefici di una buona vista, in grado di migliorare la vita di tutti i giorni. Ma anche i prodotti "all'avanguardia nel correggere, proteggere ed esaltare la bellezza degli occhi, gli organi sensoriali più preziosi". EssilorLuxottica si avvale infatti di competenze uniche nella realizzazione di lenti e nella produzione di occhiali a marchi amati dai consumatori, unite a una capacità distributiva globale: una "combinazione unica" che, come sottolineato anche dall'AD Francesco Milleri, "ci permette di aiutare miliardi di persone in tutto il mondo a studiare, lavorare, scoprire ed esprimere al meglio il loro pieno potenziale". EssilorLuxottica sostiene il Vision Impact Institute, la cui missione è rendere la qualità della vista una priorità globale.

Francesco Milleri: Eyes on the Planet guarda al benessere delle persone e del pianeta

"Questo pianeta appartiene a tutti noi. E sta a tutti noi prendercene cura. Insieme": è in queste parole il valore di "Eyes on The Planet", il programma globale di sostenibilità promosso dal Gruppo che Francesco Milleri guida in qualità di Amministratore Delegato. Un impegno trasversale che riguarda svariati ambiti: l'inclusione, l'economia circolare ma anche la neutralità carbonica. Non a caso proprio l'AD Francesco Milleri nei mesi scorsi ha annunciato che EssilorLuxottica punta a raggiungere la carbon neutrality nelle attività aziendali entro il 2025, a partire dall'Europa entro il 2023. Ma per il Gruppo "aiutare le persone a vedere meglio, vivere meglio e godere appieno della vita" significa anche garantire i più alti standard etici ovunque opera e lavorare per estendere un diritto umano fondamentale come quello legato a una buona vista: l'obiettivo in quest'ottica è di eliminare i difetti visivi non corretti entro il 2050. Non a caso è stato definito un piano d'azione volto a catalizzare maggiori risorse e partecipazione e a ispirare un cambiamento diffuso dei sistemi: il percorso è delineato nel report "Eliminating Poor Vision in a Generation", sottoscritto da più di 20 luminari nelle cure oculistiche e oltre 100 esperti della salute degli occhi.

lunedì 21 febbraio 2022

Claudio Descalzi: World Energy Outlook 2021, il focus dell’AD di Eni

"Eni sta compiendo da fine 2014 un percorso globale, avendo sentito il bisogno di trovare alternative al crollo dei prezzi di petrolio e gas, alternative che abbiamo ricercato in tecnologie e prodotti con minore contenuto di CO2": l'AD di Eni Claudio Descalzi interviene alla presentazione a Roma del World Energy Outlook 2021.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: impossibile pensare a una transizione energetica senza norme

La lotta ai cambiamenti climatici è un percorso "molto difficile" che richiede "sacrifici": intorno c'è sempre più attenzione ma non basta. Secondo l'AD Claudio Descalzi serve maggior impegno: basti pensare solamente che "il mondo non sta applicando una carbon tax e il carbon pricing è solo europeo, perché noi facciamo le cose sul serio". L'AD di Eni lo ha sottolineato lo scorso 2 dicembre intervenendo all'evento organizzato a Roma da Eni per la presentazione del World Energy Outlook 2021 dell'Agenzia internazionale dell'energia (Iea). Erano presenti anche il Direttore Esecutivo dell'Agenzia internazionale per l'Energia Fatih Birol, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. Non si può pensare a una transizione energetica senza norme: "Se non possiamo chiedere ai Paesi africani di tassare le loro emissioni", pari comunque ad appena il 2% del totale globale, "chiediamo a Usa, Cina, India e Russia di avere un carbon pricing come il nostro perché è fondamentale per un commercio equilibrato". Nel suo intervento l'AD Claudio Descalzi ha spiegato infatti che diversamente "l'Europa avrà un'energia molto più cara pagando la carbon tax" e converrà importare dai Paesi extra-Ue dove i prezzi saranno molto più bassi. È un aspetto fondamentale che tuttavia non è stato approfondito nel corso della Cop26 di Glasgow: "Si sono fatte cose bellissime ma senza fare i conti con chi deve investire materialmente, addestrare il personale, creare profitto". Necessario quindi colmare questo 'ponte' altrimenti "ci sarà sempre distanza fra le parole e i fatti".

Claudio Descalzi: il percorso verso il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050

"La necessità di una collaborazione tra tutte le parti istituzionali, i Paesi, le normative, tra chi crea le tecnologie ma anche con chi investe su queste ultime" è il Take Away del World Energy Outlook 2021: lo ha ricordato nel suo intervento l'AD Claudio Descalzi spiegando come la transizione energetica sia "di fatto una transizione tecnologica" e quindi "l'unico modo per decarbonizzare e combattere i prezzi del gas e dell'elettricità attuale è utilizzare delle tecnologie che possano sostituire i vettori presenti che devono incominciare a cambiare". Eni lo ha intuito da tempo: dal 2014 infatti la ricerca di innovazioni tecnologiche improntate sugli obiettivi di sostenibilità ne permea le attività. Lo dicono oggi le bioraffinerie, i progetti avviati nell'ambito della chimica verde e della cattura della CO2 per tutto quello che è hard to abate ma anche le nuove tecnologie che sfruttano il moto ondoso perché "le tecnologie del futuro non le trovi nel presente". Il lavoro impegnativo sul fronte Ricerca e Sviluppo, come ricordato dall'AD Claudio Descalzi, ha portato all'implementazione di tecnologie proprietarie che "permettono di andare al di là dell'elettrificazione", anche perché "dobbiamo dare il tempo alle rinnovabili di crescere". Erano 150 i ricercatori quando Eni ha deciso di intraprendere questo percorso: oggi sono più di 1.200, impegnati nei sette centri di ricerca dove "abbiamo cominciato a sperimentare le tecnologie del futuro". In particolare Eni per quanto riguarda la transizione energetica ha individuato "alternative al petrolio e al gas nelle tecnologie per raggiungere i clienti con prodotti con meno CO2": su molte di queste il time to market è di tre anni e mezzo-quattro. E oggi il Gruppo viaggia tra bioraffinerie, rinnovabili e biogas: "Negli ultimi due anni questo ci ha permesso di prendere impegni precisi per arrivare alla neutralità carbonica nel 2050".

venerdì 18 febbraio 2022

Municipia S.p.A.: infrastrutture e finanza sostenibili, la vision della società

"Nelle città la sfida è applicare il digitale alle infrastrutture. Necessario superare gap territoriali e gestionali": il Presidente Stefano De Capitani porta l'esperienza di Municipia S.p.A. all'evento su infrastrutture e finanza sostenibili che si è tenuto lo scorso 4 febbraio presso il Comune di Genova.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A. al convegno promosso dal Centro di Eccellenza sulle Smart Cities

Municipia S.p.A. lo sperimenta quotidianamente nei progetti che realizza nell'intero Paese: una pianificazione attenta e lungimirante nei centri urbani può impattare significativamente sul raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu. Infrastrutture e finanza sostenibili mai come oggi sono fondamentali: lo ha ricordato il Presidente Stefano De Capitani lo scorso 4 febbraio intervenendo a un convegno promosso dal Centro di Eccellenza sulle Smart Cities, nato dall'accordo tra UNECE e LIUC - Università Cattaneo. Focus sui notevoli progressi compiuti dalle città italiane sul fronte dell'innovazione nonché sulla crescente necessità di digitalizzare le infrastrutture per efficientare i processi sul territorio. "Le infrastrutture sono fondamentali, così come le risorse finanziarie che le supportano nel tempo", ha ribadito il Presidente di Municipia S.p.A. rifacendosi all'esperienza della società del Gruppo Engineering. Finora l'approccio che valuta il rendimento delle opere è stato distante dalle logiche della Pubblica Amministrazione, ma attinente all'ambito privato: "L'impatto del processo che porta a un payback assume una valenza significativa se si guarda anche nell'ottica del reinvestimento sul territorio delle risorse o di arrivare a politiche di inclusione, potendo ridurre le tasse alle fasce di popolazione meno abbienti".

Municipia S.p.A.: per progettare le città del futuro, le PA devono essere aperte al supporto del privato

La collaborazione fra pubblico e privato rappresenta per Municipia S.p.A. una efficace soluzione. "Dà una nuova visione strategica all'interno degli Enti pubblici e colma le carenze gestionali e amministrative", ha spiegato in merito il Presidente Stefano De Capitani: in quest'ottica per la PA diventa quindi necessario capire che se "la scelta degli obiettivi, la governance e il controllo degli interventi rimane di sua pertinenza, l'adozione di una partnership con il privato giova all'esecuzione di progetti investibili". Un'opportunità per dare slancio alla rigenerazione urbana è rappresentata oggi "senza dubbio" dai fondi del PNRR ma non bisogna dimenticare che "in buona parte sono a debito". È grazie ai finanziamenti che arrivano dall'Europa se gli Enti pubblici possono mettere a terra una serie di interventi importanti ma è fondamentale che siano sostenibili anche a seguire: "Per progettare le città del futuro, le PA devono essere quindi aperte al supporto del privato. La strada è segnata e l'importante è non abbandonarla". Una strada che Municipia S.p.A. percorre già da anni, con lungimiranza e consapevolezza.

ICS Maugeri S.p.A.: la storia, l’attività odierna e la mission

La storia di ICS Maugeri S.p.A. segue quella della Fondazione pro-Clinica del Lavoro, divenuta Fondazione Salvatore Maugeri, che mette al centro della sua attività la persona.

ICS Maugeri S.p.A.

La storia di ICS Maugeri S.p.A.: dalla fondazione all'attività odierna

ICS Maugeri S.p.A. nasce in seno alla Fondazione Salvatore Maugeri, dalla quale eredita le attività sanitarie e la tradizione di clinica e cura. La Fondazione, avviata nel 1965 da Salvatore Maugeri con il nome di "Fondazione pro-Clinica del Lavoro", nel 1995 cambia nome in onore del suo fondatore, venuto a mancare nel 1985. È nel 2016 che le attività sanitarie passano dalla Fondazione alla ICS Maugeri S.p.A., attiva nell'ambito clinico-assistenziale, preventivo, della ricerca e della formazione degli operatori della sanità. La sua sede principale è a Pavia ma gli Istituti sono presenti anche a Tradate (VA), Montescano (PV), Veruno (NO), Lumezzane (BS), Telese (BN) e Bari. La Società Benefit possiede infatti su tutto il territorio nazionale Istituti Scientifici, Unità di Riabilitazione all'interno di strutture sanitarie pubbliche, Centri di Ricerca e Prevenzione e oltre 50 laboratori. I rami della medicina riabilitativa in cui gli Istituti Maugeri sono specializzati contanto: neurologia riabilitativa, pneumologia riabilitativa e cardiologia riabilitativa. Attualmente, ai vertici della società vi sono il Presidente Gualtiero Brugger e l'Amministratore Delegato Mario Melazzini.

La mission di ICS Maugeri S.p.A.

Fin dalla nascita della "Fondazione pro-Clinica del Lavoro", la mission di Salvatore Maugeri è sempre stata prendersi cura dei pazienti fragili. Portata avanti dai professionisti di ICS Maugeri S.p.A., oggi potrebbe essere meglio articolata in questi termini: "Offrire la migliore qualità di vita e la massima autonomia alle persone sofferenti di malattie post-intervento acute e croniche". Uno dei principali obiettivi è infatti l'individuazione di modelli sanitari che permettano di gestire in maniera sempre più efficiente le persone affette da malattie croniche, le quali sono anche le più esposte a contrarre nuove patologie. L'attività di ricerca, moderna e all'avanguardia, viene messa a disposizione di tutto il Servizio Sanitario e si basa sempre sulla centralità della persona. Valore che ritroviamo anche nelle altre attività della società, la quale considera appunto l'individuo il fulcro di ogni azione, in tutta la sua ricchezza e unicità. ICS Maugeri S.p.A., costituita con il profilo di Società Benefit, persegue oltre agli obiettivi economici, anche finalità di beneficio comune ed opera in modo del tutto responsabile e trasparente.

Il progetto di Terna per realizzare una nuova rete elettrica sostenibile in Trentino

Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha recentemente presentato il progetto sullo sviluppo della nuova rete elettrica del Trentino Alto Adige.

Terna

In che cosa consiste il piano di Terna

Le opere di Terna avranno come scopo il riassetto infrastrutturale della Val d'Isarco, in provincia di Bolzano. Gli interventi andranno infatti a rafforzare e migliorare, sia in quanto ad efficienza che a sostenibilità, la rete elettrica della regione autonoma. In particolare, verrà potenziata l'alimentazione della direttrice ferroviaria lungo l'asse del Brennero, attraverso la realizzazione di 190 km di nuove linee interrate. In questo modo, potranno essere demoliti 260 km di elettrodotti aerei e 900 tralicci che da anni deturpano il paesaggio, a danno anche delle comunità locali. Il progetto, che segue il Protocollo d'intesa siglato dalla società e da Rete Ferroviaria Italiana con la Provincia Autonoma di Bolzano per trovare le soluzioni migliori del piano di riassetto infrastrutturale, è frutto di una collaborazione tra gli enti, le amministrazioni locali e la cittadinanza.

Terna si conferma tra le prime società alla guida della transizione energetica

Con la progettazione della nuova rete elettrica del Trentino, il cui piano è stato autorizzato dal Ministero della Transizione Ecologica e che rappresenta per l'azienda una delle opere più grandi e complesse mai realizzate per un solo intervento, Terna si conferma tra le società che attualmente guidano la transizione energetica in Italia. Per portare a termine il progetto, nel totale rispetto del territorio e nell'ottica di una rete elettrica quanto più sostenibile possibile, sono stati necessari studi ambientali approfonditi ed elaborati, data anche l'estensione dell'area interessata e la sua locazione, prevalentemente in zone di alta montagna. Solo nel 2021, il gestore della rete elettrica nazionale ha preso in carico 37 interventi di sviluppo rete autorizzati dal Ministero della Transizione Ecologica.

Ideal Standard: LINDA-X, la collezione ispirata al lavoro del maestro Achille Castiglioni

Disegnata da Ludovica e Roberto Palomba, la linea LINDA-X è parte di "Atelier Collections", laboratorio di idee promosso da Ideal Standard con l'obiettivo di creare prodotti di design senza tempo.

Ideal Standard

LINDA-X, da Ideal Standard un connubio tra storia del design ed esigenze moderne

È il 1977 quando Ideal Standard, azienda leader nella produzione di soluzioni per il bagno, dà il via alla produzione degli apparecchi sanitari "LINDA", una serie affidata ad una delle icone del design italiano, Achille Castiglioni. Una linea che ha rappresentato un punto di svolta nel concept del bagno contemporaneo e che, forte del suo successo, risulta tuttora apprezzata. A distanza di oltre 30 anni, Ideal Standard propone l'iconica serie in una nuova chiave. Firmata da Ludovica e Roberto Palomba, LINDA-X è il risultato dell'incontro tra l'eredità di Castiglioni e le opportunità offerte dall'evoluzione tecnologica. Composta da una gamma di lavabi e da una vasca da bagno, si distingue per il suo design minimal, ultraleggero e pulito, senza tuttavia accettare compromessi sull'estetica e soprattutto sull'impatto emozionale.

LINDA-X di Ideal Standard: quando l'innovazione incontra le nuove tecnologie

La nuova linea targata Ideal Standard fa parte di "Atelier Collections", una collezione lanciata nel 2019 con lo scopo di creare nuovi masterpieces prendendo spunto proprio dalle storiche collaborazioni che l'azienda ha sempre portato avanti con le figure più illustri del design. "Eterno valore del design significa progettare oltre la funzione oggetti e arredi empatici - spiega Roberto Palomba - silenziosi compagni della quotidianità, testimoni e coprotagonisti della ritualità giornaliera di ognuno di noi". LINDA-X è una collezione che si rifà ai valori senza tempo del design coniugando tuttavia i vantaggi delle nuove tecnologie. Una di queste è Diamatec®: brevettata da Ideal Standard, consente di realizzare linee ceramiche estremamente sottili, con uno spessore minimo di 3 mm, senza tuttavia perdere solidità e resistenza. Grazie a questa nuova tecnologia, i lavabi e la vasca da bagno LINDA-X vengono inoltre realizzati utilizzando un minore quantitativo di energia, di acqua, di smalto e materia prima. Prodotti leggeri, dall'estetica eterea e dal minore impatto ambientale che risultano perfettamente in linea con le esigenze del vivere moderno.

Edizione, nominato nuovo CdA. Alessandro Benetton: “Team solido passaggio fondamentale”

Alessandro Benetton, Presidente della Holding, ha reso nota la composizione del nuovo CdA di Edizione tramite un annuncio sui social.

Alessandro Benetton

Edizione, ufficiale il nuovo CdA: il commento di Alessandro Benetton

Dopo la trasformazione in S.p.A. e la decisione di affidare il nuovo corso di Edizione ad Alessandro Benetton, l'Assemblea dei Soci ha dato il via libera al nuovo Consiglio di Amministrazione. A presentare i membri del CdA, composto da nove consiglieri, è lo stesso Presidente sui suoi canali social. Una modalità che non sorprende e che anzi suona come un'anticipazione dei cambiamenti che stanno prendendo piede nella storica Holding di famiglia: "Naturalmente ci sarò io, insieme ai miei cugini e all'amministratore delegato, Enrico Laghi - si legge nel post pubblicato da Alessandro Benetton - Oltre a noi, sono stati nominati quattro consiglieri indipendenti. Due di questi sono in realtà due gradite conferme: Claudio De Conto e Vittorio Pignatti-Morano Campori, persone che hanno dimostrato negli anni il valore del loro contributo". A rappresentare i quattro rami della famiglia, oltre al fondatore di 21 Invest, saranno quindi Carlo Bertagnin Benetton, Christian Benetton ed Ermanno Boffa.

Alessandro Benetton: Irene Boni e Francesca Cornelli, due "indipendenti" dalla caratura internazionale

A portare una ventata di novità nel nuovo CdA di Edizione due donne, annuncia Alessandro Benetton. Si tratta di Irene Boni e Francesca Cornelli. La prima è oggi alla guida di Talent Garden, noto operatore europeo di digital education proprietario della più grande community in Europa di innovatori dell'ecosistema tech. Dean and Professor of Finance alla Kellogg School of Management, Francesca Cornelli è invece un'economista conosciuta per aver collaborato con la London School of Economics. Entrambe porteranno il loro contributo nelle vesti di consigliere indipendenti: "Figure di caratura internazionale che sono orgoglioso di poter contare tra i membri di questo Consiglio - commenta Alessandro Benetton, che poi conclude - un team di primissimo livello: sono convinto che insieme potremo fare un grande lavoro".

giovedì 17 febbraio 2022

Francesco Starace: obiettivi climatici, la vision di Enel al 2030

Fondamentale accelerare: l'AD di Enel Francesco Starace illustra il piano strategico 2022-2024 e la "vision" al 2030 in occasione del Capital Markets Day.

Francesco Starace

Enel, Francesco Starace: il Piano di quest'anno, con 170 miliardi di euro di investimenti diretti, un punto di svolta

Il piano strategico 2022-2024 di Enel rappresenta "un punto di svolta". È quanto sottolineato dall'AD e DG Francesco Starace lo scorso 24 novembre in occasione del Capital Markets Day. Enel prevede investimenti per circa 210 miliardi di euro entro il 2030, di cui 170 diretti nell'ottica di accelerare sensibilmente il percorso verso il taglio delle emissioni. L'attuazione del piano "ci consente di avanzare dal precedente Decennio della Scoperta dell'Energia Rinnovabile all'attuale Decennio dell'Elettrificazione", ha spiegato l'AD Francesco Starace: le rinnovabili sono diventate negli ultimi dieci anni il trend dominante nella generazione di energia incentivando la decarbonizzazione ma il prossimo decennio sarà cruciale anche per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall'Accordo di Parigi nel 2015. Studi pubblicati di recente indicano come in questa prospettiva, oltre a un massiccio impiego di energia a zero emissioni, sia sempre più necessario anche imprimere una significativa accelerazione per quanto riguarda l'elettrificazione dei consumi energetici. Nell'ottica di Enel, parte attiva in questo processo saranno proprio i clienti: "Stiamo accelerando la crescita in tutte le aree di business creando valore per i nostri clienti, che sono al centro della Strategia del Gruppo. Valore che si traduce nella prevista riduzione della loro spesa energetica, aumentando al contempo la loro domanda di elettricità entro il 2030".

Francesco Starace: il raggiungimento del "Net Zero" entro il 2040, in anticipo di dieci anni

Il decennio sarà quindi caratterizzato da un numero considerevole di interventi a favore dell'elettrificazione che permetterà ai clienti di Enel di convertire gradualmente i propri consumi energetici verso l'elettricità, con miglioramenti a livello di spesa, efficienza, emissioni e stabilità dei prezzi. Inoltre, come rimarcato dall'AD Francesco Starace, "stiamo anticipando di dieci anni l'obiettivo della completa decarbonizzazione del Gruppo, con il raggiungimento del "Net Zero" entro il 2040". Le parole dell'AD esprimono chiaramente la vision di Enel e il forte impegno nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici, mai come oggi necessario per evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5°C. "Continueremo a crescere nelle rinnovabili, valorizzando quello che è già oggi il più grande portafoglio privato di asset rinnovabili al mondo", ha ribadito Francesco Starace lo scorso 24 novembre nel corso del Capital Markets Day: "Il business di Infrastrutture e Reti e la nuova business line Global Customers ci consentiranno di cogliere le incredibili opportunità offerte dall'elettrificazione. Il lavoro pionieristico svolto da tutti i colleghi di Enel e la trasformazione digitale avanzata del Gruppo ci consentiranno di soddisfare le esigenze in evoluzione dei clienti nel corso di questo decennio".

giovedì 10 febbraio 2022

Il Premio Menorah D’Oro a Paola Severino: riconosciuta la grande vicinanza alla comunità ebraica

In una cerimonia di premiazione tenutasi presso il Museo Ebraico di Roma, la Professoressa Paola Severino, giurista ed ex Ministro della Giustizia, è stata insignita del Premio Menorah D'Oro dell'organizzazione ebraica Bené Berith. Il messaggio della Senatrice a vita Liliana Segre: "Prestigioso riconoscimento assegnato a una figura limpida, meritevole e brillante come quella della Professoressa".

Paola Severino

Paola Severino insignita dell'importante Premio conferito dalla comunità ebraica

La vicinanza verso il mondo ebraico, l'impegno personale per trasmettere alti valori morali, le attività a sostegno dei più deboli contraddistinguono l'operato personale e professionale di Paola Severino e coincidono con i valori fondanti del Bené Berith. Con questa motivazione è stato conferito alla Professoressa, nonché giurista ed ex Ministro della Giustizia, il prestigioso Premio Menorah D'Oro dell'organizzazione ebraica Bené Berith. Il riconoscimento è stato consegnato dal Presidente del Bené Berith Sandro Di Castro, nel corso di una cerimonia tenutasi il 16 dicembre 2021 presso il Museo Ebraico di Roma. Alla premiazione hanno presenziato il Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e la Presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello, i Ministri dell'Interno Luciana Lamorgese, degli Esteri Luigi Di Maio, per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna, per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini, insieme a numerose alte cariche provenienti dal mondo istituzionale.

Menorah D'Oro: le toccanti parole di Liliana Segre inviate a Paola Severino

Diversi i messaggi di stima ricevuti da Paola Severino, tra cui spicca quello inviato dalla Senatrice a vita Liliana Segre: "Sono davvero lieta di sapere che il prestigioso riconoscimento quest'anno sia stato, giustamente, assegnato a una figura limpida, meritevole, e brillante come quella della Professoressa", ha comunicato la Senatrice in un "affettuoso messaggio" inviato per il tramite della Presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello. "I principi ispiratori del Premio rispecchiano gli alti valori della tolleranza di cui la Nostra è una perfetta portavoce", ha aggiunto, descrivendo l'impegno della Professoressa Paola Severino come "un percorso umano e professionale sempre dalla parte giusta della storia". Una vicinanza che la giurista, oggi anche Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli e Presidente della Scuola Nazionale dell'Amministrazione, ha sempre portato avanti nel solco dei valori appresi da suo padre. Questi, in fuga dai tedeschi che volevano arruolarlo forzosamente, riuscì a salvare diversi ebrei fornendo loro carte d'identità e lasciapassare falsi: un gesto di grande nobiltà che permise di salvare tante vite umane nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Ispirata da questi valori, la Professoressa ha continuato l'impegno in favore della comunità ebraica, difendendola, da penalista, nel processo Priebke e, da Ministro, organizzando iniziative con i giovani per approfondire la realtà dello Stato d'Israele. Allo stesso modo ha trasmesso i valori della solidarietà attraverso l'insegnamento e grazie all'istituzione, due anni fa, della Fondazione Severino, impegnata con progetti di reinserimento sociale degli ex detenuti.

lunedì 7 febbraio 2022

Ideal Standard presenta Intellimix e Sensorflow, i miscelatori touch-free per l’igiene delle mani

Massima igiene, minimo spreco: è la filosofia dietro Intellimix e Sensorflow, i nuovi miscelatori pensati da Ideal Standard per la pulizia delle mani nei luoghi pubblici.

Ideal Standard

Ideal Standard: Intellimix e Sensorflow, i miscelatori al passo coi tempi

Negli ultimi anni, causa pandemia, il tema dell'igiene delle mani è tornato prepotentemente alla ribalta. È ormai assodato che lavarsi le mani riduce i rischi di infezione. Ancora oggi tuttavia l'adesione all'igiene delle mani rappresenta un problema. A ricordarlo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che attraverso uno studio ha dimostrato che il 30% degli impiegati europei non utilizza il sapone, mentre il 95% lo usa male. Intellimix e Sensorflow sono i miscelatori elettrici touch-free che Ideal Standard ha progettato proprio per andare incontro ai nuovi elevati standard di igiene richiesti negli spazi condivisi. Scuole, uffici, ristoranti: i nuovi prodotti lanciati da Ideal Standard, grazie ad un design che sfrutta al meglio le ultime tecnologie disponibili, sono un valido alleato per tutti i gestori di edifici pubblici che intendono ridurre eventuali contagi e tutelare la salute degli utenti.

Ideal Standard: caratteristiche e dettagli dei nuovi miscelatori

Realizzato in ottone massiccio, Sensorflow è un miscelatore dotato di sensore a infrarossi che permette un rapido e semplice passaggio dalla modalità manuale a quella temporizzata. Caratterizzato da un design pulito e moderno, il prodotto di Ideal Standard è facilmente installabile in qualsiasi tipo di ambiente, anche senza collegamento elettrico, grazie alla batteria integrata e alla valvola solenoide. La presenza di un aeratore a flusso lamellare da 5l/m e della chiusura automatica dell'acqua consente inoltre un elevato risparmio d'acqua. La riduzione degli sprechi è una caratteristica in comune con Intellimix. Il miscelatore, totalmente touch-free, è infatti in grado di erogare la quantità ottimale di acqua e sapone ad ogni lavaggio, garantendo allo stesso tempo efficacia e un notevole risparmio (80% di sapone, 85% di acqua). Grazie ad un display TFT integrato e all'app dedicata, Intellimix di Ideal Standard offre un elevato livello di personalizzazione e permette ai gestori degli edifici di scegliere le impostazioni più adatte alle loro esigenze.

Alessandro Noceti, l’esperto in soluzioni di investimento

La formazione in ambito nazionale e internazionale, una gavetta come analista e le esperienze fino all'ingresso in Valeur Group: il ritratto di Alessandro Noceti, protagonista della finanza internazionale.

Alessandro Noceti

Alessandro Noceti: i ruoli ricoperti in Valeur Group

Dal 2015 Direttore di Valeur Capital Ltd, dal 2019 alla guida di Valeur Securities SA, entrambe controllate di Valeur Group, oltre ad essere Responsabile della Distribuzione della holding. Esperto di equity e fixed income, Alessandro Noceti è attivo da oltre dieci anni nell'ambito della finanza internazionale. Alla guida delle due realtà, si occupa nello specifico di asset management e strutturazione di soluzioni di investimento (Valeur Capital), oltre a dirigere la piattaforma di trading proprietaria (Valeur Securities), entità autorizzata ad operare anche come Distributore di investimenti collettivi di capitale. I ruoli di responsabilità ottenuti negli ultimi anni non hanno tuttavia impedito ad Alessandro Noceti di aggiornare le sue competenze. Nel 2018 ha infatti conseguito un Master in Business Administration presso l'ESCP Europe di Londra. Ed è proprio nella capitale del Regno Unito che il giovane manager si è formato, diventando un punto di riferimento in Credit Suisse International.

Alessandro Noceti: il percorso in Credit Suisse International

Prima di entrare in Valeur Group, Alessandro Noceti era già riuscito a formare una brillante carriera in Credit Suisse International. Terminati gli studi in Economia e Commercio, il manager parte per Londra, dove ottiene un Master in European Business Studies presso l'ESCP-EAP European School of Management. Qui inizia il suo percorso professionale, entrando in Credit Suisse come Analista nell' Area Investment Banking - Equity and Fixed Income Derivatives Sales. È il 2008: pochi anni più tardi opera già come Associate, ottenendo la responsabilità nella copertura commerciale dellaclientela italiana di tipo retail e istituzionale. Nel 2012 viene nominato Vice Presidente e alle sue competenze aggiunge anche quelle nel settore italiano del Real Money. Tre anni più tardi, poco prima del passaggio a Valeur Group, Alessandro Noceti accetta per Credit Suisse anche il ruolo di Direttore con responsabilità nella copertura commerciale per il cluster italiano dei Fondi Pensione.

Banca Generali accelera sugli investimenti sostenibili ESG, record per le masse: oltre 6,5 miliardi

Una raccolta pari a 1,4 miliardi di asset ESG. Banca Generali: aumento degli investimenti sostenibili ESG merito della piattaforma sviluppata con MainStreet Partners.

Investimenti sostenibili ESG, Banca Generali: le cifre del record

Banca Generali spinge sul pedale della sostenibilità e chiude il 2021 con un nuovo record nell'ambito degli investimenti sostenibili ESG. Lo scorso anno le masse in gestione certificate ESG (Environmental, Social and Governance) hanno infatti superato quota 6,5 miliardi di euro. Un dato particolarmente rilevante: si tratta infatti del 18% del risparmio gestito complessivo, mentre l'obiettivo prefissato da Banca Generali per il 2021 si attestava intorno al 10%. Nel corso dei 12 mesi l'Istituto ha raccolto 1,4 miliardi di asset ESG, un quinto degli afflussi totali dell'intero 2021 (7,7 miliardi). La crescita registrata nell'ambito degli investimenti sostenibili ESG, ha commentato il Gruppo, è frutto della piattaforma proprietaria, "Bg Personal Portfolio". Sviluppata in collaborazione con MainStreet Partners, "Bg Personal Portfolio" utilizza un algoritmo per misurare concretamente i contributi sulle tematiche ambientali, di supporto sociale e a favore di governance efficienti e solide nelle aziende.

Banca Generali: i dettagli della piattaforma dedicata agli investimenti sostenibili ESG

Fin dal 2019, anno del suo lancio, la piattaforma di Banca Generali è stata in grado di mappare oltre 5mila titoli che vantano una descrizione qualitativa relativa ai rating ESG. In totale, grazie all'algoritmo proprietario, sono 250 i fondi che sono stati selezionati come "top" in relazione ai principi di sostenibilità, di cui il 60% generalisti e il 40% tematici legati ai megatrend. Il record raggiunto nell'ambito degli investimenti sostenibili ESG va ad aggiungersi al recente miglioramento dell'Outlook ottenuto da Standard Ethics, agenzia londinese di rating non finanziari, che per il terzo anno consecutivo ha assegnato alla Banca il rating "EE" per le policy adottate in materia di ambiente, società e governance. L'impegno dell'Istituto guidato da Gian Maria mossa sulla sostenibilità si estende dunque sia all'interno che all'esterno, con l'integrazione dei principi ESG nei processi chiave del Gruppo e lo sviluppo di strumenti sempre più innovativi a disposizione di clienti e consulenti.

Stefania Bariatti: dai primi ruoli in ambito accademico agli incarichi attuali

Oltre alle pubblicazioni e all'impegno accademico, Stefania Bariatti porta parallelamente avanti una carriera giuridica di spessore, con incarichi anche a livello internazionale. Svolge, tra i tanti impegni, un'intensa attività in rappresentanza o su indicazione del Governo italiano.

Stefania Bariatti

Stefania Bariatti: l'impegno accademico

Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano, Stefania Bariatti è stata docente di Diritto dell'Unione Europea, Diritto della Concorrenza e Diritto Internazionale nelle Università di Sassari e Milano-Bicocca. Nel 2002 si dedica agli insegnamenti del Diritto Internazionale, del Diritto Internazionale Privato e Processuale e International Insolvency Law presso l'Università degli Studi di Milano. Il suo impegno in ambito accademico, negli anni, si arricchisce di ulteriori incarichi di livello internazionale. Stefania Bariatti è stata visiting professor a Tolosa e alla LUISS di Diritto Internazionale Privato, oltre ad aver tenuto diversi corsi e seminari all'estero. Ha pubblicato oltre 150 testi in italiano, inglese, francese e tedesco incentrati sui temi del Diritto Internazionale Privato, del Diritto dell'Unione Europea e del Diritto Internazionale.

Stefania Bariatti: la carriera in ambito professionale

Iscritta all'Ordine degli Avvocati di Milano e patrocinante in Cassazione, Stefania Bariatti ha dato inizio alla sua carriera in ambito professionale nel 2002, anno in cui comincia a operare in qualità di avvocato esperto in diritto della concorrenza, contenzioso internazionale e arbitrato commerciale internazionale. Arriva a ricoprire ruoli di partner e of counsel presso un primario studio italiano, anche come responsabile dello studio di Bruxelles e della practice di diritto della concorrenza europeo e italiano: tali esperienze le permettono di seguire con successo diverse operazioni di concentrazione, procedimenti per intese e abusi di posizione dominante, procedure di insolvenza cross-border e procedimenti arbitrali. Stefania Bariatti ha assunto recentemente incarichi di Board Member negli organi di governo di società quotate, mettendosi al servizio di organi accademici e fondazioni no profit. Oggi è nel CdA di A2A S.p.A., MediaForEurope NV e BNL S.p.A., dove ricopre anche la carica di presidente e membro di comitati endoconsiliari. Grazie alle sue competenze e passate esperienze, è giunta a ricoprire incarichi dirigenziali in diverse associazioni come l'Associazione Bancaria Italiana, per la quale ha inoltre svolto il ruolo di Vicepresidente, ed è attualmente membro del Consiglio e presidente del Comitato tecnico Antitrust. Ha operato nel Comitato per la Corporate Governance di Borsa italiana. A livello internazionale ha svolto e tuttora svolge un importante lavoro in rappresentanza o su indicazione del Governo italiano.

mercoledì 2 febbraio 2022

Municipia S.p.A.: servizi innovativi per città sempre più tecnologiche, efficienti e sostenibili

Municipia S.p.A. disegna le città del futuro: nel modello "Augmented City" il valore dell'innovazione tecnologica e della sostenibilità per il progresso delle città.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: mission e attività della società guidata da Stefano De Capitani

Il futuro delle città si costruisce a partire da oggi con lo sviluppo di tecnologie innovative e di modelli economico-finanziari sempre più sostenibili. È la filosofia di Municipia S.p.A., la società del Gruppo Engineering che opera al fianco dei Comuni italiani supportandoli nel percorso di trasformazione digitale attraverso l'implementazione di servizi innovativi. Municipia S.p.A. promuove progetti e investimenti nell'intero Paese nella consapevolezza che innovare nei servizi pubblici significhi soprattutto ripensare i processi per rendere la gestione pubblica più semplice, efficiente, trasparente, sicura, sostenibile, meno costosa. Per gli Enti mai come oggi, anche alla luce degli scenari aperti dalla pandemia che richiedono una rapida accelerazione sul fronte della trasformazione digitale, è fondamentale poter contare su una guida efficace per innovare in settori chiave come la fiscalità, mobilità sostenibile, servizi sociali, turismo, cultura, sicurezza, efficientamento energetico, gestione dei rifiuti.

Municipia S.p.A.: nuove tecnologie e modelli economico-finanziari sempre più sostenibili

Nel costruire il futuro delle città Municipia S.p.A. ha improntato un modello a cui ispirarsi che guarda oltre la concezione di "Smart City". La vision della società guidata da Stefano De Capitani è infatti nel modello "Augmented City", che si erge su cinque pilastri fondamentali: Sostenibilità, Sicurezza, Mobilità, Interattività e Welfare. Il modello di "Augmented City" apre inoltre a una nuova immagine della tecnologia: nelle città del domani non più il fine a cui aspirare ma il mezzo fondamentale per raggiungere un miglioramento della qualità della vita e dell'ambiente circostante. Tecnologia e sostenibilità: i progetti "Augmented City" su cui lavora Municipia S.p.A. guardano infatti al raggiungimento degli Obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU al fine di disegnare città sempre più efficienti, sicure, sostenibili, dinamiche e inclusive.