venerdì 29 aprile 2022

Claudio Machetti (Enel): la Global Energy and Commodity Management sostituisce la Global Trading

Stando al passo coi tempi, Enel ha deciso di rinominare la linea business guidata da Claudio Machetti in modo da riflettere meglio i cambiamenti che hanno interessato il settore dell'energia negli ultimi anni, meno focalizzato sui combustibili fossili e più sulle energie rinnovabili.

Claudio Machetti

Claudio Machetti: un nome che risponde ai recenti modelli di business

Inizialmente denominata Global Trading, la linea business di Enel è diventata Global Energy and Commodity Management con lo scopo di allinearsi, anche nel nome, ai più recenti modelli di business del Gruppo Enel, incentrati principalmente su energie rinnovabili, decarbonizzazione e sostenibilità. Le attività di approvvigionamento di combustibili di cui si è occupata finora la business line vanno infatti ad occupare uno spazio sempre meno rilevante; il focus oggi è indirizzato soprattutto alla vendita all'ingrosso, ai mercati dell'energia elettrica, all'ottimizzazione e all'hedging della produzione. "La forte attenzione alle energie rinnovabili, la strategia di decarbonizzazione del Gruppo e la crescente attività sui mercati wholesale dell'elettricità - spiega il responsabile della Global Energy and Commodity Management Claudio Machetti - hanno rimodellato il nostro modo di lavorare, che è ben rappresentato nel nuovo nome della linea di business".

Claudio Machetti: la sostenibilità è oggi parte integrante dell'attività

La linea business è stata interessata da un profondo cambiamento derivato specialmente dalla crescita forte e costante della produzione da energie rinnovabili e anche dalla riduzione dell'incidenza degli impianti termici sul portafoglio del Gruppo. A partire dal 2014, l'acquisto di carbone è diminuito del 95%, mentre sono aumentati enormemente i volumi gestiti dall'attività di hedging. Claudio Machetti sottolinea che "il nuovo nome Global Energy and Commodity Management è il risultato del lungo viaggio che la nostra linea di business ha iniziato alcuni anni fa per rispecchiare l'evoluzione della mission del Gruppo Enel". A dimostrazione del fatto che la sostenibilità costituisca ormai un fattore determinante nell'attività del Gruppo vi è anche l'evoluzione dell'unità Global Fuels, cambiata in Global Fuels, Logistic and Circular Management, che si basa sui principi dell'economia circolare, riciclando materie prime secondarie, materiali e beni utilizzati.

Dal settore tessile agli aeromobili: la carriera di Gianni Lettieri, Presidente di Atitech

Gianni Lettieri: l'esordio nel tessile, il passaggio al settore finanziario con la fondazione di Meridie S.p.A. e l'acquisizione di Atitech, azienda di Capodichino leader nella manutenzione dei velivoli.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: i primi passi del "self-made man"

Oltre 40 anni di attività, numerosi successi imprenditoriali e altrettanti incarichi di responsabilità tra sostegno alla categoria e impegno politico. Una vita piena quella di Gianni Lettieri, oggi alla guida della holding Meridie S.p.A. nelle vesti di Presidente e Amministratore Delegato. Ruoli che dal 2009 ricopre anche per la controllata Atitech, diventata in pochi anni la società indipendente di manutenzioni aeronautiche più grande d'Europa, in grado di ospitare nella sua sede di Capodichino un totale di 35 aerei. Napoletano, classe 1956, avvia la sua carriera professionale già durante i primi anni di università, collaborando nella divisione commerciale di un'azienda di La Spezia. A 23 anni i primi passi nell'imprenditoria, con l'apertura di uno stabilimento produttivo per la lavorazione di tessuti con sedi a Monza (MI) e Casandrino (NA). Una vera e propria svolta per Gianni Lettieri, che in soli dieci anni arriva a fondare la prima azienda europea attiva nella produzione di tessuto denim ring. I suoi prodotti riscuotono un ampio successo anche oltreconfine, in particolare nel mercato statunitense. La sua rete si espande fino all'India, dove nel 1995 avvia una joint venture con il Gruppo Raymond per costituire la Raymond Calitri India, prima realtà del Paese specializzata in denim.

Gianni Lettieri: la fondazione di Meridie e il successo di Atitech

In quegli anni Gianni Lettieri concorre anche all'asta pubblica per la privatizzazione delle Manifatture Cotoniere Meridionali. Ormai importante imprenditore sullo scenario partenopeo, dal 1992 al 1997 è membro del CdA di Edi.Me S.p.A., casa editrice del quotidiano "Il Mattino". Da sempre impegnato nel supporto alla categoria degli imprenditori, nel 2000 viene nominato Presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Avellino, passando poi nel 2004 alla guida dell'Unione di Napoli, incarico che mantiene fino al 2010. Nel 2007, dopo aver fondato CO.S.ER. S.r.l., attiva nel settore delle rinnovabili, è tra i fautori della nascita di Meridie, la prima investment company del Mezzogiorno quotata nella Borsa Italiana. Due anni più tardi la holding di famiglia acquisirà Atitech. Oggi la MRO è tra le aziende punto di riferimento del mercato EMEA. Tra i suoi clienti le compagnie aeree più note (Ryanair, Air France e Lufthansa per citarne alcune). Per i successi ottenuti, nel 2011 l'Università degli Studi di Napoli Parthenope ha deciso di conferirgli la Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza. Attivo in politica, Gianni Lettieri è stato anche candidato Sindaco di Napoli e Consigliere comunale. Tra le sue passioni la lettura, la musica, la sartoria napoletana e il jogging, che condivide nel tempo libero insieme alla moglie Maria e ai tre figli Annalaura, Geppi e Federica.

Ideal Standard: Salone del Mobile 2022, la partecipazione dell’azienda

Da più di 100 anni Ideal Standard unisce design e funzionalità per offrire ispirazione e soluzioni per l'ambiente bagno: l'azienda annuncia la partecipazione alla 60esima edizione del Salone del Mobile.

Ideal Standard

Ideal Standard al Salone del Mobile 2022: i dettagli della partecipazione

È un'edizione storica quella di quest'anno per il Salone del Mobile. E a celebrare i 60 anni della manifestazione ci sarà anche Ideal Standard, azienda leader nella produzione di soluzioni per il bagno. In programma dal 7 al 12 giugno 2022 negli spazi di FieraMilano a Rho, il Salone del Mobile ritorna nella sua formula originaria dopo un anno di pausa e il supersalone dello scorso settembre, con più di 1.200 espositori. Tra loro anche Ideal Standard che, nell'occasione, presenterà in anteprima la nuova Atelier Collections, progettata dello studio Palomba Serafini Associati per garantire la massima personalizzazione per l'ambiente bagno.

Ideal Standard: storia e profilo dell'azienda leader nella produzione di soluzioni per il bagno

Rubinetteria, sanitari, docce, vasche, mobili e accessori esclusivi: Ideal Standard, da oltre un secolo specializzata nella progettazione e nella realizzazione di prodotti e soluzioni per ogni tipologia di ambiente bagno, è diventata oggi un punto di riferimento nel settore anche perché ha contribuito a introdurre diverse innovazioni che ne hanno inesorabilmente segnato il corso. La produzione di Ideal Standard si contraddistingue per la capacità di coniugare funzionalità e design: non a caso emerge anche nel percorso espositivo inaugurato di recente all'interno del nuovo showroom di via Borsi a Milano. Negli undici siti produttivi dislocati tra Europa, Medio Oriente e Nord Africa più di 8.500 professionisti lavorano quotidianamente servendo gli oltre 100 Paesi in cui l'azienda è presente con soluzioni di ceramica, rubinetteria, cabine doccia, piatti doccia e mobili in ambito di sviluppo urbano, architettura e design residenziale.

giovedì 28 aprile 2022

Private Banking, Banca Generali accelera sulla raccolta: da inizio 2022 raggiunta quota 1,5 miliardi

Per l'Istituto di private banking guidato da Gian Maria Mossa si prospetta un 2022 in linea con il trend positivo iniziato lo scorso anno: "La solidità dei flussi dimostra la qualità del lavoro così come l'efficacia della nostra offerta", ha dichiarato l'AD di Banca Generali.

Private Banking, Banca Generali si conferma leader nella raccolta

Le mutate condizioni del panorama geopolitico non hanno frenato la crescita di Banca Generali, che nei primi tre mesi dell'anno ha registrato una raccolta complessiva di 1,46 miliardi di euro. Un risultato non troppo lontano dai numeri record del 2021 (1,66 mld). A marzo, nonostante l'inizio del conflitto in Ucraina e gli effetti sui mercati, la raccolta netta dell'Istituto di private banking ha raggiunto quota 480 milioni. A trainare il flusso positivo le soluzioni di risparmio amministrato (383 milioni di euro a marzo e 917 da inizio 2022). La Banca ottiene risultati positivi anche per quanto riguarda la raccolta in soluzioni gestite (101 milioni nel mese, 567 in totale), dove spicca il dato dei fondi (62 milioni nel mese, 213 milioni da inizio anno). Numeri incoraggianti anche per il servizio di consulenza evoluta, con 99 milioni di euro di nuovi flussi e masse totali per 7,1 miliardi. Banca Generali si conferma ancora una volta tra i leader italiani del private banking: "Un risultato robusto - ha commentato l'AD Gian Maria Mossa - in un mese complesso per le preoccupazioni legate al conflitto che si aggiungono a criticità come inflazione e politiche delle banche centrali che hanno tenuto alta la volatilità".

Private Banking, Mossa (Banca Generali): diversificazione e tecnologia i nostri punti di forza

Con un 2022 all'insegna della crescita, Banca Generali rafforza le fondamenta sulle quali intende avviare il nuovo Piano industriale presentato a febbraio: "L'impegno nelle soluzioni di risparmio progressivo, nella diversificazione tematica e negli strumenti tecnologici a supporto della consulenza evoluta - ha dichiarato Mossa - si confermano punti di forza con cui confrontarsi con le famiglie che riconoscono nel nostro modello un punto di riferimento per la protezione del patrimonio". Tra gli obiettivi strategici del prossimo triennio quello di avvicinare la Banca a professionisti e clienti attraverso un'evoluzione dei servizi private banking: "I nostri banker sono quotidianamente al fianco dei clienti nelle sfide per la tutela dei portafogli e la solidità dei flussi dimostra la qualità del lavoro così come l'efficacia della nostra offerta. L'interesse che ci arriva da professionisti di elevato standing interessati ad entrare in contatto con la nostra realtà e la crescente fiducia dai clienti - conclude l'AD di Banca Generali - ci fanno guardare con cauto ottimismo alla crescita dei prossimi mesi".

mercoledì 27 aprile 2022

Mezzogiorno ed energia: Stefano Donnarumma (Terna) al convegno di Fondazione Merita

Stefano Donnarumma ha preso parte all'incontro intitolato "Il ruolo del Mezzogiorno per la sicurezza energetica italiana ed europea": focus sulle considerazioni dell'AD e DG di Terna.

Stefano Donnarumma

Transizione energetica, stoccaggi e tecnologie: il punto di Stefano Donnarumma

"Se si parla di rinnovabili è fondamentale ed essenziale parlare anche degli stoccaggi, degli accumuli, perché senza questi non si può effettuare una transizione energetica con vettore trainante elettrico": è quanto evidenziato da Stefano Donnarumma, intervenuto il 4 aprile al webinar promosso da Fondazione Merita. L'incontro, a cui hanno preso parte esponenti del Governo e i vertici delle principali aziende energetiche del Paese, si è focalizzato sullo scenario attuale del mondo dell'energia, analizzando in particolare il ruolo del Mezzogiorno per la sicurezza energetica nazionale ed europea. Un contesto in cui l'AD e DG di Terna ritiene che anche il gas possa essere presente per "fare da accompagnamento per molti anni alla transizione energetica": allo stesso modo, "l'idrogeno può essere interessante proprio su questo aspetto degli stoccaggi energetici: non tanto per accumularlo e trasformarlo in energia elettrica, cosa che ritengo poco efficiente, quanto invece per gli usi industriali", ha osservato Stefano Donnarumma nel corso del dibattito.

Stefano Donnarumma: il contributo del Mezzogiorno per il sistema energetico

Per quanto concerne, invece, il tema della supply chain, Stefano Donnarumma ha ricordato come Terna abbia messo in campo investimenti complessivi pari a 18 miliardi di euro fino al 2030. Tra questi, grande spazio è dedicato alla rete infrastrutturale: "Un'infrastruttura abilitante deve fare il lavoro che serve per tutto ciò di cui abbiamo parlato", ha puntualizzato l'AD e DG, sottolineando inoltre la necessità di sviluppare parallelamente un settore industriale coerente con gli obiettivi. "Componentistica di potenza, trasformatori, cavi, tecnologie digitali" che forniscano al Paese un buon livello di autonomia per procedere lungo la rotta della transizione energetica, da un lato, e tecnologica, dall'altro. In questo, il Mezzogiorno può dare un grande contributo in termini di strategia energetica, con un focus particolare sulla tematica dell'approvvigionamento. A tal proposito, Terna ha previsto per il Sud Italia "tra i 3,5 e i 4 miliardi di euro di investimenti in soli 5 anni", ha ricordato Stefano Donnarumma: "Complessivamente il 36% del totale dei nostri investimenti è concentrato non a caso in queste regioni".

I 3 protagonisti dello sport che hanno ispirato Alessandro Benetton

Nella sua lunga carriera, Alessandro Benetton ha avuto la possibilità di incontrare diverse personalità del mondo dello sport. Kelly Slater, Michael Schumacher e Muhammad Ali le figure che più di tutte hanno influenzato la sua vita.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: "Kelly Slater un esempio, da lui ho imparato a mettermi costantemente in gioco"

Sono molti gli sportivi capaci di raggiungere risultati eccezionali in campo. Meno quelli che grazie alla loro personalità e alle loro idee riescono ad andare oltre la competizione e diventare leggende. Fonti di ispirazione per la vita e la carriera di milioni di persone. A parlarne in un video su Youtube è Alessandro Benetton. Nell'ultimo episodio della rubrica #UnCaffèConAlessandro, il fondatore di 21 Invest ha deciso di svelare i 3 personaggi iconici del mondo dello sport che hanno avuto il maggiore impatto sul suo percorso personale e imprenditoriale. Sullo sfondo del video una tavola da surf, un casco di Formula 1 e un guantone da boxe: "Mi sono stati regalati da tre grandi atleti, tre figure iconiche, di cui voglio parlarvi - spiega l'imprenditore - Il primo viene dal mondo del surf, per il quale ho una grande passione condivisa con mio figlio Tobias. Sto parlando di Kelly Slater, un atleta straordinario, surfista incredibile, descritto da molti come "senza età", che recentemente, all'età di 50 anni, si è guadagnato il primo posto nella Billabong Pro Pipeline alle Hawaii, tappa fondamentale nel Word Surfing Championship". La caratteristica principale di Slater è la capacità di mettersi costantemente in gioco, continua Alessandro Benetton. Ne è un esempio la decisione di lasciare uno sponsor noto come QuickSilver e creare Outerknow, marchio di abbigliamento realizzato con materiali recuperati dagli oceani: "Puntare completamente sulla sostenibilità quando ancora non era una tendenza copiata dalle aziende. Diciamo che se oggi ho il coraggio di affrontare sempre nuove sfide, mi piace pensare che glielo devo".

In pista e sul ring, Alessandro Benetton: "Schumacher il leader che tutti vogliono, Ali fedele ai suoi ideali"

L'altra fonte di ispirazione proviene dall'esperienza nella Formula 1, con l'imprenditore dal 1988 al 1998 alla guida della scuderia Benetton: "Il casco mi è stato regalato da Michael Schumacher. Non dimenticherò mai la prima volta che l'ho incontrato - ricorda Alessandro Benetton - aveva 22 anni e, come me, all'epoca era nuovo in Formula 1, ma anche allora la sua macchina volava sull'asfalto". Ma i risultati non erano mai abbastanza per il pilota tedesco: "Era il tipo di ragazzo che, nonostante si fosse guadagnato il primo posto, rompendo anche il record, a fine gara si sarebbe recato in tutti i reparti per parlare e scoprire soluzioni per migliorarsi per la prossima volta. In breve, era il leader che tutti volevano. Vicini alla squadra, pronti a spingere tutto e tutti per avere il meglio. Una cosa è certa, avere la fortuna di aver lavorato con lui, per certi versi mi ha reso un uomo migliore". La parte conclusiva del video è dedicata a Muhammad Ali, noto anche come Cassius Clay, uno dei più grandi pugili di tutti i tempi: "Ho avuto il piacere di incontrarlo circa 30 anni fa a New York. Più della sua incredibile storia atletica, quello che mi ispira è ciò che ha fatto fuori dal ring - sottolinea Alessandro Benetton - Dal 1967 non ha combattuto per tre anni, poiché si è rifiutato di partecipare alla guerra del Vietnam. Ha sacrificato la sua più grande passione, il suo lavoro, per rimanere fedele ai suoi grandi ideali, fino a quando la Corte Suprema non ha annullato la sua condanna nel 1971 e ha potuto tornare a combattere. Ali - conclude - ha dimostrato che un vero leader deve essere disposto a sacrificare tutto per ciò in cui crede".

venerdì 22 aprile 2022

Crisi energetica: il punto di Renato Mazzoncini all’Energy Forum 2022 di Cernobbio

Il nucleare e la riapertura delle centrali a carbone non sono la soluzione alle difficoltà energetiche: le considerazioni di Renato Mazzoncini, AD e DG di A2A, intervenuto all'Energy Forum 2022 di Cernobbio.

Renato Mazzoncini

Transizione energetica: il monito di Renato Mazzoncini a non guardare verso il passato

"Dopo la guerra in Ucraina ci troviamo in un nuovo mondo. Lo shock energetico è una cosa terribile, dobbiamo quindi decidere di andare in una direzione", così Renato Mazzoncini intervenendo all'Energy Forum 2022, tenutosi il 10 marzo a Cernobbio. L'evento ha riunito i protagonisti del comparto energetico per discutere dei cambiamenti in corso nel settore. Una transizione per cui, anche alla luce del conflitto russo-ucraino, è fondamentale prendere scelte ben ponderate e lungimiranti: "Se dovessimo andare indietro dovremmo riaprire le centrali a carbone, ma non mi sembra il modo giusto", ha osservato Renato Mazzoncini, sottolineando come sul nucleare "nessuno parla del fatto che l'Italia ha risorse di uranio per mandare avanti una sola centrale per 30 anni". La situazione richiede invece un maggiore sforzo sul fronte delle energie rinnovabili: è un ambito che vede l'Italia ben posizionata e con grandi disponibilità di sole, vento e acqua, ha aggiunto l'AD e DG di A2A.

Renato Mazzoncini: per superare lo shock energetico investire nelle rinnovabili

Per Renato Mazzoncini il punto è dunque quello di non fare passi indietro verso il passato: è una scelta che implicherebbe, ad esempio, la riapertura delle centrali a carbone. La strada non può essere neanche quella del nucleare, per cui il Paese non presenta disponibilità nella materia prima necessaria. La direzione verso il futuro è invece quella legata a doppio filo con le energie rinnovabili: "L'Italia è un Paese che ha più acqua e più sole rispetto ad altri Paesi europei, per cui credo che la soluzione siano le rinnovabili", ha dichiarato Renato Mazzoncini nel corso dell'Energy Forum 2022, rimarcando come questo comporti "un modello di business molto diverso che richiede un modello di mercato diverso". In sostanza, un sistema che venga incontro ai bisogni energetici dell'Italia e che fornisca un punto di equilibrio tra le istanze delle realtà energivore e quelle dei produttori di energia.

“Club House”: Cristina Scocchia esamina i trend del lavoro che cambia

Innovare dal punto di vista della cultura aziendale facendo leva su merito, talento, inclusione e responsabilità: l'intervento di Cristina Scocchia per "Club House", serie di incontri organizzati da SHR Italia e dedicati ai professionisti del lavoro e delle risorse umane.

Cristina Scocchia

Come cambia il mondo del lavoro: l'analisi di Cristina Scocchia

Oltre alla ripartenza economica, quella del Paese deve essere anche una ripartenza di tipo culturale, incentrata su valori indispensabili oggi: la parità di genere, la responsabilità sociale e ambientale, l'etica abbinata alla capacità di leadership. A fare il punto sullo scenario attuale è l'AD di Illycaffè Cristina Scocchia: "Nuovi stimoli puramente di natura economica non bastano. Perché ci sia una ripresa concreta del nostro Paese è necessario e doveroso portare avanti un cambiamento culturale", ha osservato la manager nell'intervento a "Club House". Organizzato da SHR Italia, l'incontro ha esaminato i mutamenti del mondo del lavoro approfondendo in particolare il ruolo delle aziende in termini culturali, sociali e ambientali. Come specificato da Cristina Scocchia, si tratta di "valori chiave che tutti noi dobbiamo tenere presente", insieme a una visione di leadership che ponga le fondamenta in un solido sistema valoriale.

Cristina Scocchia: leadership valoriale, etica e complementarietà

Le sfide a cui fa riferimento Cristina Scocchia richiedono alle aziende di accelerare in ambiti quali innovazione, digitale e omnicanalità: elementi spesso descritti dalla manager come cruciali per il mondo professionale odierno. Lo stesso vale per quel modello di 'servant leadership' che l'AD di Illycaffè indica come esempio a cui ispirarsi: "È importante che si diffonda un modello di leadership che il mondo anglosassone ama definire servant leadership", sottolinea nell'intervista, "a me piace definirla leadership di servizio o leadership valoriale". Un modello che, oltre a far leva su capacità decisionali e di visione, pone l'accento sulla dimensione etica del ruolo. "Un giuramento di Ippocrate anche per noi manager, come per i medici" è quanto auspicato da Cristina Scocchia: un giuramento "che leghi il nostro operato a un codice etico più elevato", aggiunge, segnalando come sia "tramontata l'idea che l'azienda debba solo generare profitto. C'è più consapevolezza che i portatori di interesse sono tanti: gli azionisti ma anche i collaboratori, i clienti, i fornitori e la comunità". A ciò si aggiunge l'importanza di creare team con provenienze e competenze diverse: "Le squadre sono forti solo quando sono diverse", sottolinea in conclusione, "non solo a livello di gender ma anche di nazionalità, cultura, orientamenti. Quando le persone sono veramente complementari nasce un team fortissimo".

giovedì 21 aprile 2022

Ideal Standard: l’azienda presenta Singular™, i dettagli

Ideal Standard: Singular™ consente di abbinare prodotti scelti tra diverse collezioni, modelli, finiture e dimensioni, per ottenere infinite soluzioni, ognuna con una propria identità.

Ideal Standard

Ideal Standard: Singular™, soluzioni per un bagno personalizzato e ineccepibile dal punto di vista funzionale

Migliaia di prodotti che attraversano differenti stili, misure, prestazioni tecniche e funzioni specifiche: per agevolare il cliente nella scelta della soluzione più giusta per ogni spazio e campo d'applicazione, Ideal Standard ha lanciato Singular™, approccio innovativo per la progettazione del bagno. L'expertise dell'azienda in termini di prodotto, design innovativo e alto livello di performance, unitamente all'attenzione per clienti, utilizzatori e più in generale per il settore che ne permea la storia ultra-centennale hanno portato Ideal Standard a sviluppare oggi un processo unico che permette a progettisti, rivenditori e utenti finali di avere un solo punto di contatto dedicato e creare la propria personale soluzione, sia per un'area specifica che per l'intero ambiente bagno, valutando svariate alternative all'interno della gamma completa di prodotti offerti dell'azienda: sanitari, rubinetteria, ceramiche, arredi, ambienti vasca e doccia e altri accessori.

Singular™, dove tutto si unisce: l'innovativo approccio proposto da Ideal Standard

Sviluppato da Ideal Standard specificamente come supporto per la progettazione del bagno e per semplificare il processo di selezione ispirando al contempo la creatività, Singular™ permette una grande personalizzazione nell'allestimento di ambienti bagno per ogni settore, dal residenziale, all'hotellerie, agli uffici fino ad arrivare a spazi pubblici, scuole o strutture sanitarie. L'azienda offre infinite possibilità e alternative per la perfetta soluzione cross-category facendo sì che i prodotti selezionati possano abbinarsi tra loro sia da un punto di vista estetico che funzionale, in relazione a diversi aspetti importanti, dal design al comfort fino al consumo d'acqua e all'igiene. Ideal Standard Singular™ sancisce una ulteriore tappa di crescita nel percorso dell'azienda, la cui mission resta da oltre 100 anni quella di combinare design e performance per migliorare la vita dei propri clienti. Molti i materiali ispirazionali creati per raccontare tale nuovo approccio: tra questi Sector Books dedicati alle tendenze ed esigenze di specifici settori (Hotel & Hospitality, Home, Education, Healthcare, Offices) che potranno supportare i clienti nell'ottimizzazione del processo di definizione delle specifiche all'interno del pensiero progettuale.

Municipia S.p.A.: il digitale per città più sicure, efficienti e sostenibili, parte “Le città possibili”

Municipia S.p.A.: le città del futuro tra digitale, Pnrr e rigenerazione urbana al centro dell'iniziativa "Le città possibili" che attraverserà l'intero Paese.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: "Le città possibili", focus sull'iniziativa organizzata in collaborazione con Fondazione Italia Digitale

Nasce dalla collaborazione tra Fondazione Italia Digitale e Municipia S.p.A., società del Gruppo Engineering, l'iniziativa "Le città possibili": una serie di cinque incontri in alcune città italiane per approfondire diversi temi legati al digitale e alla rigenerazione urbana, anche in relazione alle sfide che il Pnrr pone oggi. Il primo si è tenuto a Napoli lo scorso 12 aprile presso l'Aula Consiliare Città Metropolitana di Napoli alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi e dell'assessora all'Innovazione della Regione Campania Valeria Fascione. Presenti anche il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani, il presidente di Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo ed Emiliana Mellone, in rappresentanza dell'associazione Cleanap Napoli. La chiusura dei lavori è stata invece affidata ad Anna Ascani, sottosegretaria MISE. "Le città possibili" farà tappa anche a Milano, Firenze, Trieste e Roma.

Municipia S.p.A.: l'intervento del presidente Stefano De Capitani

Nel suo intervento, il presidente Stefano De Capitani ha ricordato come Municipia S.p.A. affianchi "circa mille città in Italia nel percorso di trasformazione digitale dei servizi pubblici locali (come mobilità e trasporti, igiene urbana, welfare, sicurezza, equità fiscale)". L'esperienza della società del Gruppo Engineering ha permesso di evidenziare come la collaborazione tra pubblico e privato risulti fondamentale "per la trasformazione digitale di servizi pubblici che mettano al centro le persone". Migliorare le città secondo Stefano De Capitani significa soprattutto "creare valore sul territorio nel tempo con servizi pubblici, come trasporti o rifiuti o sicurezza, più vicini alle esigenze dei cittadini": solo in questo modo si può "parlare davvero di rigenerazione urbana". Partire da Napoli con 'Le città possibili', ha aggiunto il presidente di Municipia S.p.A., risponde "anche all'invito del premier Draghi di rendere questa città il motore dello sviluppo del Mezzogiorno, una città simbolo del percorso di rinascita che la città stessa sta compiendo".

giovedì 14 aprile 2022

Terna Ideas, la cultura dell’innovazione è trainante verso il futuro

Terna favorisce l'imprenditorialità aziendale puntando su creatività e competenze: progredire nella cultura dell'innovazione è "l'elemento più importante e trainante per costruire insieme il futuro", ha osservato Stefano Donnarumma, AD e DG del Gruppo.

Terna

Imprenditorialità, innovazione e cultura d'impresa nel progetto Terna Ideas

Avviata la seconda edizione di Terna Ideas, programma dedicato all'imprenditorialità aziendale e incentrato sul valore delle persone: il progetto promuove il capitale umano e incentiva la nascita di idee imprenditoriali. L'edizione 2021 ha coinvolto l'intera popolazione aziendale del Gruppo: 400 i dipendenti che hanno partecipato e 143 le idee pubblicate, confluite in un percorso di sviluppo dedicato alle 3 iniziative vincitrici. "Siamo in un'epoca in cui abbiamo un grande vantaggio, che è quello per cui l'imprenditorialità all'interno dell'azienda si associa ad altri aspetti molto interessanti come quello dell'innovazione tecnologica, uno degli elementi cardine dello sviluppo di un'attività industriale", ha commentato l'AD e DG Stefano Donnarumma, parlando di un "forte entusiasmo" tra i colleghi nel presentare le idee imprenditoriali. "Alcune di queste stanno andando avanti e sono diventate dei progetti", ha aggiunto l'AD e DG di Terna: "L'azienda intanto progredisce non solo nell'identificazione di nuove tecnicalities da applicare, ma anche nella cultura dell'innovazione, che è l'elemento più importante e trainante per costruire insieme il futuro".

Terna Ideas punta su sostenibilità e diffusione sul territorio

In linea con gli indirizzi sostenibili del Gruppo, l'edizione 2022 di Terna Ideas assegna un valore più importante alla sostenibilità, sia nella proposizione che nella valutazione delle idee. "La sostenibilità entra a pieno titolo come criterio di valutazione. L'anno scorso era il leitmotiv delle challenge, quest'anno la sostenibilità deve essere un criterio misurabile dell'idea", ha osservato Massimiliano Garri, Direttore Innovation e Market Solutions di Terna : "Quest'anno abbiamo voluto dare maggiore consistenza al percorso formativo, per cui a differenza della prima edizione tutte le idee che passeranno lo stage iniziale di valutazione arriveranno in fondo, alla fine quindi al pitch finale e seguiranno tutto l'iter di formazione completa, di incubazione, con coach, attività di presentation e di preparazione, ad esempio, di un business plan". Inoltre, come illustrato durante la presentazione, grande attenzione sarà data alla diffusione del progetto attraverso le varie sedi del Gruppo sul territorio nazionale, con il fine di favorire un pieno coinvolgimento dei dipendenti anche nei cantieri.

Private Banking, Banca Generali tra i protagonisti degli MF Awards con la comunicazione BG4Real

Ai Milano Finanza Global Awards 2022 Banca Generali si distingue grazie al progetto BG4Real ottenendo il premio come "Miglior Campagna prodotto del Private Banking".

Private Banking e comunicazione, il successo di Banca Generali

Banca Generali ancora una volta tra le eccellenze del settore bancario. Lo scorso 31 marzo, in occasione dei Milano Finanza Global Awards 2022, l'Istituto guidato da Gian Maria Mossa è stato premiato con il Leone d'Oro per la "Miglior Campagna prodotto del Private Banking". L'evento si è tenuto nella cornice del Melià Hotel di Milano alla presenza di numerosi protagonisti del settore. Gli MF Awards, organizzati da Class Editori, sono dedicati al mondo del credito e della finanza italiana e nascono per puntare i riflettori sulle migliori performance realizzate dalle società. Nell'ambito della comunicazione, la campagna di BG4Real è risultata quella maggiormente apprezzata dalla giuria, che di Banca Generali ha evidenziato soprattutto la capacità di mettere al centro valori come sostegno all'eccellenza, innovazione e approccio sostenibile. Lanciato nel giugno 2020, BG4Real è una piattaforma di soluzioni di investimento che punta a mettere in contatto economia reale e risparmio privato. "Quella di BG4Real - si legge nel comunicato stampa diffuso dall'Istituto di private banking - è una campagna che coniuga le peculiarità delle nostre soluzioni con elementi dai forti tratti emozionali e che racchiudono il vero valore aggiunto dell'italianità: dalla bellezza di Roma alla verticalità di Milano, dalla grande manualità dei nostri artigiani all'ingegneria evoluta di molte pmi sul territorio, dall'eleganza della moda alla forza della logistica".

Banca Generali: i dettagli sul progetto BG4Real

Il progetto BG4Real prende forma pochi mesi dopo lo scoppio della pandemia da Covid-19. L'obiettivo di Banca Generali era mettere a disposizione del tessuto imprenditoriale italiano un programma di soluzioni e strumenti di investimento destinati ai mercati privati, collegati direttamente all'economia reale e quindi meno soggetti a fenomeni di volatilità. Prodotti di private banking in grado di intercettare le esigenze di stabilità e di ricerca di valore nel lungo termine delle famiglie e connetterle alla domanda sempre più crescente di credito e capitale privato da parte delle aziende, con un focus specifico su pmi innovative e startup. A poco più di un anno e mezzo dal suo lancio, attraverso l'istituzione di 8a+ Real Innovation (nuovo Fondo di Investimento Alternativo) e di 8aa+ Real Italy Eltif (European Long Term Investments Fund), Banca Generali ha portato a termine numerose operazioni di aumento di capitale che hanno interessato realtà come Treedom, Inxpect, Webidoo e SkinLab. "Si rafforza il ponte di servizi e soluzioni che unisce la nostra advisory patrimoniale per le famiglie e le imprese alle opportunità a favore dell'economia reale - ha dichiarato l'Amministratore Delegato Gian Maria Mossa - La nostra sfida è creare valore per una crescita sostenibile coinvolgendo i clienti, la collettività e il Paese".

martedì 12 aprile 2022

Gianni Lettieri: biografia e percorso imprenditoriale

Nel 2007 Gianni Lettieri dà vita a Meridie S.p.A., prima investment company del Sud Italia a essere quotata in Borsa, di cui è Presidente e Amministratore Delegato. Oggi è, inoltre, alla guida di Atitech S.p.A. nel ruolo di Presidente.

Gianni Lettieri

La carriera di Gianni Lettieri: le attività nel settore tessile e la rappresentanza istituzionale

Gianni Lettieri è un imprenditore poliedrico e dall'esperienza consolidata: a partire dal primo progetto, avviato sul finire degli anni '70, ha intrapreso una lunga carriera professionale con esperienze di rilievo nel mondo dell'impresa e della rappresentanza istituzionale. Originario di Napoli, a 19 anni avvia la sua prima attività partendo dal comparto tessile: insieme a un industriale lombardo lancia uno stabilimento produttivo per la lavorazione di tessuti, tintoria e finissaggio, con sedi a Monza (MB) e Casandrino (NA). Negli anni si fa strada nel settore e fonda la prima realtà europea per la produzione di tessuto denim-ring. I suoi progetti giungono anche negli Stati Uniti, dove una nota rivista internazionale gli dedica la copertina titolando: "Giovanni Lettieri selling Denim to the Americans". Gianni Lettieri ha successo anche in India dove, in joint venture con il gruppo Raymond, avvia la prima azienda specializzata nella produzione di denim. Parallelamente è impegnato in attività di rappresentanza istituzionale: già Presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Avellino, tra il 2004 e il 2010 ricopre lo stesso ruolo per l'Unione della Provincia di Napoli. È stato l'unico in carica per sei anni consecutivi. Opera anche nel Comitato Centrale Mezzogiorno di Confindustria Nazionale e nel Comitato Consultivo del Fondo di Promozione del Capitale di Rischio per il Mezzogiorno NHS Mezzogiorno SGR APA, oltre che nella Giunta e nel Direttivo di Confindustria Nazionale.

Meridie S.p.A. e Atitech S.p.A.: il presente professionale di Gianni Lettieri

In seguito, Gianni Lettieri avvia nuovi progetti imprenditoriali connessi alle energie rinnovabili. Nel 2006 nasce CO.S.ER. S.r.l., società specializzata nell'eolico e nel fotovoltaico, mentre nel 2008 crea MEDSOLAR S.p.A., startup attiva nel settore delle rinnovabili. In precedenza, attraverso la holding di famiglia, aveva fondato Meridie S.p.A., società di cui tuttora è Presidente e Amministratore Delegato: Meridie S.p.A. è la prima investment company del Sud Italia a essere quotata sul segmento MIV di Borsa Italiana. Acquisisce, inoltre, Atitech S.p.A., azienda leader nella manutenzione aeromobili civili e militari con sede a Napoli. Dal 2009 ne è alla guida in qualità di Presidente. Numerosi i riconoscimenti ricevuti da Gianni Lettieri nel corso della carriera, tra cui il Premio Guido Dorso XXIX Edizione, il Premio Masaniello, il Premio Cuore d'Oro e il Premio Mediterraneo Economia e Impresa. Nel 2011 l'Università degli Studi di Napoli Parthenope gli ha conferito una Laurea Honoris Causa in Amministrazione e Legislazione d'Impresa. Ha raccontato la propria storia professionale in "L'imprenditore scugnizzo: la mia Napoli, le mie sfide" (Iuppiter Edizioni).

Ideal Standard, il valore intramontabile del design: l’impegno dell’azienda

Ideal Standard: l'azienda leader nel settore delle soluzioni per il bagno è protagonista di un'importante storia ultra-centennale che l'ha portata oggi a diventare un punto di riferimento per l'eccellenza e la qualità dei prodotti.

Ideal Standard

Design e funzionalità: la leadership nella performance di Ideal Standard

Da oltre un secolo porta innovazione nel design e nella performance: nella vision di Ideal Standard, azienda leader nella produzione di soluzioni per il bagno, l'uno senza l'altro non può esistere. Dai sanitari ai mobili e accessori per il bagno, miscelatori, rubinetteria, docce e vasche, l'azienda coniuga funzionalità e design nella progettazione di prodotti e soluzioni per ogni tipologia di ambiente bagno. Non è un caso che le collezioni lanciate da Ideal Standard si combinino tra di proprio loro per permettere ai clienti di creare la loro soluzione perfetta, in grado di soddisfare molteplici necessità.

Ideal Standard: oltre un secolo di storia all'insegna dell'innovazione e della qualità

Punto di riferimento nella cultura del design, Ideal Standard collabora da sempre a stretto contatto con i più importanti maestri del settore nell'ottica di plasmare il futuro del Modern Living: nei prodotti dell'azienda si esprime l'attenzione per il cliente nonché l'impegno nel soddisfarne le necessità non solo attuali ma anche future. Dai sanitari alle vasche, i suoi prodotti sono studiati e realizzati proprio con l'obiettivo di migliorare la vita delle persone attraverso elevati standard in termini di funzionalità, innovazione e design. L'azienda, come testimonia la sua storia ultra-centennale, è artefice di alcune delle innovazioni che più hanno influenzato e dato forma all'intero settore: sono oltre 8.500 i professionisti di cui si avvale, dislocati in undici siti produttivi tra Europa, Medio Oriente e Nord Africa. Ideal Standard serve quotidianamente oltre 100 Paesi proponendo soluzioni di ceramica, rubinetteria, cabine doccia, piatti doccia e mobili in ambito di sviluppo urbano, architettura e design residenziale.

“Incontri ad Arte”: l’intervento di Carlotta Ventura, manager di A2A

Puntare sul patrimonio culturale dell'Italia attraverso comunicazione, digitale e approcci sostenibili: ne ha parlato Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura: sostenibilità al centro delle strategie

Tenutosi presso Casina Valadier, all'interno di Villa Borghese a Roma, l'ultimo dei tre "Incontri ad Arte" organizzati da Massimiliano Montefusco ha affrontato il tema del "Rapporto tra innovazione, comunicazione e patrimonio culturale". Un evento multidisciplinare tra enti, strutture e istituzioni per riflettere sul settore artistico-culturale e generare prospettive di rilancio. Presente all'incontro anche Carlotta Ventura, manager di A2A, per sottolineare l'importanza di percorsi che valorizzino il patrimonio culturale unendo competenza, strumenti digitali e modelli sostenibili. "Oggi la sostenibilità è al centro delle strategie aziendali, una bussola per definire il modo corretto di investire e garantire il futuro alle nuove generazioni", ha commentato la manager. Il percorso deve essere condiviso tra tutti i soggetti presenti nella società: per far sì che la sostenibilità si trasformi in "un'azione concreta" serve infatti "un cambio culturale che investa aziende, istituzioni e cittadini", ha specificato Carlotta Ventura.

Carlotta Ventura: unire approcci di tipo aziendale e culturale

Ma è anche attraverso la comunicazione e il marketing che il brand Italia può ritrovare vigore per la ripartenza post-pandemia. A tal proposito Carlotta Ventura ha delineato un quadro del settore in cui molte grandi aziende italiane hanno deciso di puntare sul fattore della cultura per la propria pubblicità e comunicazione. Lo segnala anche un report del 2019, che mostra come 120 aziende italiane con budget adeguato a disposizione abbiano investito su attività e partnership di tipo culturale. L'intenzione è continuare a farlo anche oggi e nel futuro. Il terzo e ultimo evento di "Incontri ad Arte" è stato organizzato da Massimiliano Montefusco e moderato dalla storica dell'arte Giulia Silvia Ghia, in collaborazione con RDS, la Scuola Politica "Vivere nella Comunità" e la non profit Verderame Progetto Cultura. Insieme a Carlotta Ventura sono intervenuti anche Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (Presidente della Fondazione Re Rebaudengo), Francesca Cappelletti (Direttrice della Galleria Borghese), Stefano De Alessandri (CEO Ansa), Paolo Boccardelli (Dean LUISS Business School), Stefano Ciurli (CEO Ptsclas) e Monica Lucarelli (Assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità del Comune di Roma).

Francesco Milleri: l’intervista del “Corriere della Sera” all’AD, il focus

"L'insegnamento che portiamo, troppe volte sottovalutato nel nostro Paese, è che sono le azioni, e non le relazioni, a trasformare e migliorare il mondo": l'AD Francesco Milleri al "Corriere della Sera".

Francesco Milleri

EssilorLuxottica un'azienda dalle infinite possibilità: intervista all'AD Francesco Milleri

Parla chiaro l'AD Francesco Milleri nell'intervista al "Corriere della Sera" dello scorso 14 marzo: "Questa non è una Luxottica semplicemente trasformata". Parole che trovano conferma nei numeri: "Se Luxottica, quattro anni fa, realizzava circa 9 miliardi di ricavi, oggi parliamo di una realtà da oltre 21 miliardi. Di una società che ha superato gli 80 miliardi di capitalizzazione e vuole arrivare ai 100. E che ha più di 180 mila dipendenti nel mondo". Tutto con un solo prodotto: gli occhiali. "Abbiamo 18 mila negozi, quasi mezzo milione di punti vendita serviti: siamo il più grande sistema distributivo del mondo dell'ottica, e forse non solo", spiega ancora l'AD per sottolineare come si tratti di "un'organizzazione totalmente diversa, un'azienda nuova che si basa su tre forze fondamentali che sono le tre prime aziende del mercato: Luxottica, Essilor, GrandVision". L'esperienza di EssilorLuxottica, come evidenzia Francesco Milleri, porta un insegnamento "troppe volte" sottovalutato nel nostro Paese: "Sono le azioni, e non le relazioni, a trasformare e migliorare il mondo".

Francesco Milleri: la prima base di crescita è rappresentata dall'aumento dell'uso degli occhiali

"EssilorLuxottica è ora una delle prime società quotate del CAC40 e nell'indice europeo EuroStoxx 50, con un'azionista forte e di lungo periodo come la famiglia Del Vecchio, in grado di dare continuità e stabilità alla sua crescita futura": nell'intervista al "Corriere della Sera" l'AD Francesco Milleri rimarca le "infinite possibilità" che si sono aperte oggi per quella che a tutti gli effetti può definirsi "un'azienda bellissima". Oggi "lo possiamo dire con orgoglio, assieme a Paul du Saillant, che mi affianca come vice AD, e con la squadra di management che abbiamo messo assieme in tutto il mondo". Un "campione europeo senza pari" che quotidianamente si impegna per "aiutare il mondo a vedere meglio, il mercato a crescere", grazie a "piattaforme digitali, produttive e logistiche" che sono "aperte a tutti". Forte dei risultati conseguiti nel 2021, un anno "straordinario", EssilorLuxottica guarda già verso nuovi traguardi: "La prima base di crescita è rappresentata dall'aumento dell'uso degli occhiali, perché è in aumento il bisogno di correzione, e di correzioni sempre più personalizzate". Nel futuro del Gruppo anche ulteriori "acquisizioni mirate, perché siamo sempre alla ricerca di nuove idee da sviluppare, magari anche in mercati e settori limitrofi". Infine "le tecnologie di realtà aumentata su cui stiamo facendo grossi investimenti". Perché, come spiega l'AD Francesco Milleri, "pensiamo che l'occhiale farà quello che ha fatto finora il telefono cellulare nella telefonia. L'occhiale è il posto dove, attraverso le tecnologie di proiezione sulle lenti, si ascolterà, parlerà e vedrà e si interagirà con il mondo".

Nicola Volpi: excursus professionale e ultime operazioni dell’esperto di private equity

Esperto nel settore del private equity, Nicola Volpi è stato protagonista recentemente nell'acquisizione della quota di minoranza di Landoll da parte di Milano Capital.

Nicola Volpi

Nicola Volpi: il percorso professionale nel settore del private equity

Milanese, classe 1961, Nicola Volpi inizia la sua carriera come analista finanziario. Dopo aver conseguito la laurea in Business Administration presso l'Università Luigi Bocconi e aver completato la sua formazione con una specializzazione in Finace presso la SDA Bocconi School of Management, avvia il suo percorso professionale in Sefimeta (Gruppo Montedison). Pochi anni più tardi passa a Sanpaolo Finance, Investment Bank del Gruppo San Paolo, conosciuto oggi come Intesa. Un'esperienza che dura nove anni e gli consente di gestire il finanziamento delle prime operazioni italiane di Buy-Out. Nel 1995 entra a far parte di Schroder Ventures Italy, una delle prime società italiane specializzate nel private equity, per poi diventarne Partner fino al 1999. È l'anno in cui Nicola Volpi è tra i fautori della nascita di Permira, importante fondo di private equity internazionale. Nel 2005 viene nominato Chief Executive Officer di Permira Associati, per poi fare il suo ingresso anche nell'Executive Comittee. Sotto la sua direzione, Permira porta a termine numerosi Buy-Out di aziende di rilievo (Ferretti Yachts, Marazzi, Valentino, Sisal, TFL, Veneta Cucine).

Nicola Volpi: la nascita di Movidea e il ruolo in Pagani

Il percorso di Nicola Volpi in Permira termina nel 2013. Con Emilio Petrone fonda Movidea, società di investimento specializzata nel settore luxury in ambito italiano e internazionale, grazie alla quale diventa azionista e membro del CdA di Pagani Automobili, dove opera tutt'oggi. Parallelamente, entra nel CdA di FC Internazionale, incarico che mantiene fino al 2018. Tra le operazioni più recenti che hanno visto la partecipazione di Nicola Volpi il round da 5 milioni chiuso da The Hundred, startup attiva nello scouting, e l'ingresso del Public Investment Fund nel capitale di Pagani. Lo scorso gennaio ha inoltre guidato un gruppo di investitori coinvolti da Milano Capital nell'acquisizione della quota di minoranza del Gruppo Landoll, proprietaria dei noti marchi Nashi e Nashi Argan.

“Diario di volo”, nel libro di Paolo Gallo focus su digitale e transizione ecologica

Paolo Gallo (Italgas): abbracciare il digitale "in senso ampio" coinvolgendo persone e processi l'unico modo che le aziende hanno per contribuire alla lotta al cambiamento climatico.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: digitalizzazione, un processo complesso e perennemente in fieri

Un fenomeno che ha un inizio ma che non può avere certo una fine. E che deve apportare significativi cambiamenti sia nel modo di lavorare che nel mindset aziendale. È la definizione di trasformazione digitale contenuta nelle pagine di "Diario di volo", il libro dell'Amministratore Delegato di Italgas Paolo Gallo. Edito da Luiss University Press, il volume è stato presentato lo scorso febbraio nella cornice della Microsoft House di Milano. Al suo interno il bilancio del processo di digitalizzazione che negli ultimi cinque anni ha interessato la società. Un percorso complesso, iniziato con il passaggio al cloud e l'installazione di contatori smart. Primi cambiamenti che hanno permesso a Italgas di affrontare con successo un test inaspettato come la pandemia. L'accelerazione del digitale, tra le conseguenze più evidenti del Covid-19, oggi impone un impegno continuo in tema di innovazione: "Chi non abbraccia la trasformazione digitale in senso ampio - ha spiegato Paolo Gallo durante l'evento di presentazione - certamente alla fine del suo percorso avrà digitalizzato, magari avrà lanciato delle app e fatto qualcosa di attraente ma alla fine resterà in superficie e non avrà cambiato il modo di lavorare dell'azienda". Per l'AD si tratta di un passaggio fondamentale: solo rivoluzionando i processi interni, la cultura aziendale e il rapporto con gli stakeholder è possibile prendere parte efficacemente alla lotta al cambiamento climatico.

Paolo Gallo: il digitale come precondizione tecnica del cambio di paradigma energetico

Il legame tra digitale e transizione ecologica è uno dei temi principali affrontati nel libro. Per l'AD di Italgas l'innovazione tecnologica rappresenta al momento il miglior alleato per raggiungere il target della neutralità climatica al 2050. Paolo Gallo non ha dubbi al riguardo: "La transizione digitale - ha dichiarato - è la precondizione tecnica della transizione energetica, è il suo fattore abilitante". Per una realtà come Italgas, che opera nel settore dell'energia, una rete digitalizzata in grado di trasmettere e ricevere milioni di dati in tempo reale risulta fondamentale, soprattutto in vista dell'integrazione dei nuovi gas rinnovabili: "Si renderanno disponibili diverse tipologie come il biometano, l'idrogeno e il metano sintetico e a questo punto sarà l'infrastruttura full digital a permettere di gestirle, anche sotto forma di miscele. Ed è per questo che come Italgas - ricorda Paolo Gallo - abbiamo destinato oltre due miliardi di euro che ci condurranno entro l'anno a essere la prima utility al mondo con un network interamente digitalizzato".

giovedì 7 aprile 2022

Gianni Lettieri si allontana dall’Unione industriali di Napoli: “Non condivido più visione e modello”

"Una decisione meditata a lungo e presa in modo sofferto", ha detto Gianni Lettieri. Tra litigi e allontanamenti, l'Unione industriali di Napoli ha smesso di essere una "casa davvero comune".

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: "Allontanamento del Vice Presidente Tavassi provvedimento a dir poco discutibile"

Anche Gianni Lettieri si allontana dall'Unione industriali di Napoli. Il Patron di Atitech, che ha annunciato le proprie dimissioni lo scorso 21 febbraio, si aggiunge così alla lunga fila di imprenditori che hanno lasciato Palazzo Partanna. Una fuga che in poche settimane ha visto l'uscita di scena di nomi quali Antonio Prezioso, Paolo Graziano e Luca Moschini. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'espulsione di Francesco Tavassi, Vice Presidente dell'Unione industriali, avvenuta a gennaio a seguito delle polemiche nate sulla costituzione di Est(ra)Moenia, malvista dai vertici dell'Unione e considerata alla stregua di un'associazione ombra. "Non si tratta di un gesto contro le persone, semplicemente non mi riconosco nel modello e nella visione che l'Unione vuole imporre - ha dichiarato Gianni Lettieri, che poi ha aggiunto - I provvedimenti presi su alcune persone, per esempio il Vice Presidente Francesco Tavassi e altri, sono a dir poco discutibili, mai visti prima".

Gianni Lettieri: "Nuovo Presidente? Mi sarei aspettato un candidato del mondo manifatturiero"

Un clima sempre più teso che ha convinto Gianni Lettieri, alla guida dell'Unione dal 2004 al 2010, a inviare un segnale forte: "Una decisione meditata a lungo e presa in modo sofferto, avendo dedicato all'associazione tempo e impegno, nel periodo della mia presidenza, per dare risposte ai problemi degli imprenditori e del territorio". Per il Presidente della MRO di Capodichino, la vicenda di Est(ra)Moenia testimonia il modus operandi particolarmente divisivo che nell'ultimo periodo ha caratterizzato i vertici: "Gli associati pagano per ottenere servizi, per avere soccorso, per essere aiutati nella soluzione dei problemi, liberi di esprimere le proprie opinioni in una casa davvero comune. Oggi invece assistono a liti incomprensibili e allontanamenti arbitrari". Una gestione impropria di Palazzo Partanna, con l'Unione che oggi "si è ridotta a un lumicino", con diverse aziende che hanno abbandonato: "Sono lontani i tempi che la vedevano protagonista in Città, guida regionale e faro del Mezzogiorno di Confindustria nazionale". Le elezioni per il nuovo Presidente dell'Unione, previste il prossimo maggio, non contribuiscono di certo a rasserenare gli animi. Al momento l'unico candidato è ancora Costanzo Jannotti Pecci. Un nome non condiviso da Gianni Lettieri: "Personalmente, ritengo che il presidente degli Industriali debba essere un industriale, non può essere un manager se non per particolari momenti, né può essere un albergatore, con tutto il rispetto e la stima per Jannotti Pecci che nel suo settore è bravo. Tuttavia, dopo l'interregno di un presidente poco rappresentativo della realtà locale mi sarei aspettato un esponente del mondo manifatturiero per il rilancio della nostra industria e dell'occupazione".

Paola Severino: “Bisogna contare su se stessi e non lasciarsi intimidire dalle sfide”

Senso di responsabilità e soprattutto amore per il proprio lavoro. È su queste basi che Paola Severino ha costruito la sua lunga carriera. I dettagli in un'intervista pubblicata sul "Corriere".

Paola Severino

Paola Severino: "All'università ho avuto il coraggio di sfidare me stessa"

Prima donna della storia italiana ad essere nominata Ministro della Giustizia, oggi Presidente della Scuola Nazionale dell'Amministrazione nonché Vice Presidente della Luiss. Paola Severino è l'esempio perfetto di una donna che, nonostante gli ostacoli e le difficoltà, è riuscita a raggiungere i vertici della sua professione. Di recente, la professoressa è stata scelta come relatrice della prima edizione di "Obiettivo 5", il campus di formazione sulla parità di genere lanciato il mese scorso dal "Corriere" in collaborazione con l'Università "La Sapienza" di Roma. A latere dell'evento, l'ex Ministro ha raccontato le principali sfide incontrate lungo il suo percorso. Il primo ricordo l'università e la laurea in Giurisprudenza: "Sfidai me stessa con una tesi sulla responsabilità penale del presidente della Repubblica. Nessuno ne aveva mai scritto. Osai, perché avevo la volontà di dare un contributo personale". "Quando esposi le mie idee su quel tema inesplorato - spiega Paola Severino - l'intera commissione, presieduta da Giuliano Vassalli, iniziò a discutere con me e tra di loro le conclusioni della tesi. Ebbi 110 e lode e la mia carriera accademica iniziò con la telefonata del mio relatore che mi propose di collaborare alla cattedra di diritto penale. Questo per dire: bisogna contare su se stessi, non lasciarsi intimidire dalle sfide, ma un pizzico di fortuna aiuta".

Paola Severino: "Maternità una sfida. Le funzioni non hanno genere"

Il successo è poi arrivato gradualmente, grazie a impegno e supporto familiare. Numerosi i concorsi da superare, in contemporanea la nascita di una figlia: "È stata dura - racconta Paola Severino - quando scrivevo il mio primo libro da presentare per il concorso da professore mi chiudevo nello studio e la piccolina mi si metteva accanto con un piccolo banco, facendo finta di scrivere e ci facevamo compagnia. Mio marito mi aiutava a correggere le bozze. Non era facile, ma mi hanno sempre supportato". Parallelamente alla carriera accademica, Paola Severino si fa strada anche nel mondo dell'avvocatura: "L'esperienza nei tribunali mi ha insegnato il rispetto dei ruoli, l'importanza del confronto e a non essere arrogante. Perché si è in tre, accusa, difesa e giudice. E sai che non sarai tu a dover decidere, ma devi convincere il giudice della bontà delle tue idee. Così impari a ragionare, a prevedere le eccezioni che farà il pubblico ministero e anche a guardarti intorno con molta attenzione". Dopo aver ricoperto diversi incarichi istituzionali, nel 2011 la chiamata di Monti e la nomina a Ministro della Giustizia: "Senti di rappresentare lo Stato, cosa che ti riempie di orgoglio, ma anche di paura di sbagliare. E ciò rende l'impegno faticoso, ma pieno di soddisfazione". Conclusasi l'esperienza al Governo, per due anni è Rettrice della Luiss, per poi diventarne Vicepresidente. Oggi, oltre a guidare la Sna, è a capo di una Fondazione che sostiene le detenute offrendo supporto legale e inserimento lavorativo.

mercoledì 6 aprile 2022

ICS Maugeri S.p.A.: una storia di crescita e traguardi

Al servizio dei cittadini e dell'intera comunità, ICS Maugeri S.p.A. ha ereditato le attività sanitarie della Fondazione e da sempre promuove una ricerca scientifica all'avanguardia.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A. erede della Fondazione Salvatore Maugeri

Fondata da Salvatore Maugeri nel 1965, la Fondazione pro clinica del lavoro di Pavia diventa nel 1969 il primo istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. Il 1° ottobre del 2016 le attività sanitarie dell'istituzione, che oggi porta il nome del suo fondatore, vengono affidate a ICS Maugeri S.p.A. Per anni l'attività di Salvatore Maugeri, clinico e scienziato, si è focalizzata sui rischi generati dallo sviluppo industriale e sulle necessità di curare le patologie causate dalle malsane condizioni lavorative. Il percorso di costante crescita ha consentito alla Fondazione di raggiungere importanti traguardi e creare nuovi centri di ricerca e istituti su tutto il territorio nazionale, diventando un punto di riferimento nella Medicina riabilitativa e nelle cure correlate: l'individuo è tutt'oggi al centro dei servizi offerti dal Gruppo. Guidata dal Presidente Luca Damiani e dall'Amministratore Delegato Mario Melazzini, ICS Maugeri S.p.A. propone servizi clinico-assistenziali e una ricerca scientifica all'avanguardia.

ICS Maugeri S.p.A.: una rete nazionale integrata

Con Istituti Scientifici, Unità di Riabilitazione all'interno di strutture sanitarie pubbliche e Centri di Ricerca e Prevenzione, ICS Maugeri S.p.A. è presente, da nord a sud, in sei regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Liguria, Campania, Puglia e Sicilia). Il Gruppo, con sede a Pavia, offre servizi focalizzati sulla diagnosi e sulla cura delle malattie professionali, nonché sulla prevenzione e definizione dei rischi derivanti da attività produttive. Le attività clinico-assistenziali e di ricerca includono inoltre la riabilitazione di pazienti affetti da disturbi di natura cardiovascolare, respiratoria o neuromotoria (dovuti a patologie post-acute e croniche fortemente disabilitanti) e la riabilitazione di pazienti oncologici. Un organico complessivo di 3.600 dipendenti, di cui 600 medici, ha consentito la creazione di una rete nazionale al servizio del cittadino e dell'intera comunità. Fin dalla sua istituzione, ICS Maugeri S.p.A. ha assunto il profilo di Società Benefit: persegue la cura dei pazienti e la ricerca per l'innovazione delle terapie operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente.

I traguardi professionali di Fabrizio Di Amato, imprenditore a capo del Gruppo Maire Tecnimont

Imprenditore e Fondatore di Maire Tecnimont, Fabrizio Di Amato guida la capogruppo nelle vesti di Presidente. Cavaliere del Lavoro, è membro del Consiglio Generale di Unindustria e di Assolombarda e componente del Consiglio Direttivo di Assonime.

Fabrizio Di Amato

Fabrizio Di Amato: le prime operazioni imprenditoriali

Il primo contatto di Fabrizio Di Amato con il mondo dell'imprenditoria arriva in gioventù. Originario di Roma, dopo una breve ma già formativa esperienza in una ditta di impiantistica, a soli 19 anni si mette in proprio costituendo una società di fatto con tre dipendenti. Nel frattempo si dedica anche allo studio, ottenendo una laurea in Scienze Politiche presso l'Università "La Sapienza". Grazie ad una strategia basata sulla continua ricerca di nuove competenze e concretizzata in una lunga serie di piccole acquisizioni, la nuova società continua a crescere di anno in anno prendendo sempre più la forma di un gruppo di ingegneria di medie dimensioni. Un'evoluzione che subisce un'importante accelerazione nel 2004, quando tramite la Maire Holding Fabrizio Di Amato acquisisce Fiat Engineering e si affaccia come contractor anche sui mercati esteri. A un anno di distanza, con l'acquisizione di Tecnimont (Gruppo Edison), specializzata nell'ingegneria per oil&gas e petrolchimica, viene ufficialmente costituito il Gruppo Maire Tecnimont.

Fabrizio Di Amato: l'evoluzione di Maire Tecnimont

Nel 2007 la società viene quotata in Borsa, con Fabrizio Di Amato che, oltre ad essere il maggior azionista, viene nominato Presidente e Amministratore Delegato. Poco dopo, il Gruppo completa l'acquisizione dell'intero capitale sociale di Tecnimont ICB, società leader in India nei servizi di ingegneria. Negli anni successivi tocca all'olandese Stamicarbon e all'italiana Technip KTI (oggi Kinetics Technology). Nel 2013 viene confermato come Presidente di Maire Tecnimont, mentre il ruolo di AD va a Pierroberto Folgiero. Dopo aver avviato una nuova fase di apertura verso le energie rinnovabili e la chimica verde, nel 2018 il Gruppo lancia NextChem, società dedicata alle tecnologie della transizione energetica. Contemporaneamente alle attività di Maire Tecnimont, negli anni Fabrizio Di Amato ha contribuito alla valorizzazione del settore. È stato infatti Presidente di Animp dal 2009 al 2011, oltre ad aver fondato Federprogetti - Federazione dell'impiantistica italiana, di cui è stato Presidente fino al 2015. Nel maggio 2016 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella dell'onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Oggi è inoltre membro del Consiglio Generale di Unindustria, del Consiglio Generale di Assolombarda (Vice Presidente per Energia e Centro Studi dal 2016 al 2020) e del Consiglio Direttivo di Assonime. Per l'impegno profuso in oltre 40 anni di carriera, nel 2021 il Politecnico di Milano gli ha conferito la laurea ad honorem in Ingegneria Chimica.

Banca Generali: investimenti sostenibili ESG, i target del nuovo Piano 2022-2024

Investimenti sostenibili ESG: Banca Generali accelera nel percorso intrapreso a febbraio 2019, i nuovi obiettivi del Piano strategico e finanziario 2022-2024.

Investimenti sostenibili ESG, la crescita di Banca Generali: il focus

Forte dei risultati registrati negli ultimi anni, Banca Generali continua a puntare sugli investimenti sostenibili ESG. Era il febbraio 2019 quando lanciò il proprio progetto per declinare i criteri ESG nel campo degli investimenti finanziari: oggi la sostenibilità occupa un posto sempre più di rilievo nelle strategie dell'Istituto. In meno di 36 mesi, al 30 settembre 2021 Banca Generali era riuscita a convogliare verso strumenti di investimento certificati ESG oltre 5 miliardi di masse, portando così il totale delle masse sostenibili a 6,3 miliardi di euro. Numeri ulteriormente cresciuti a fine 2021 quando l'Istituto ha stabilito un nuovo record di masse gestite certificate ESG: 6,5 miliardi di euro, pari al 18% del risparmio gestito totale. Un dato quasi doppio rispetto all'obiettivo del 10% definito al termine del 2020, a riprova del forte impegno nell'ambito degli investimenti sostenibili ESG.

Investimenti sostenibili ESG: l'impegno di Banca Generali nel Piano 2022-2024

La sostenibilità è anche uno dei pilastri del nuovo Piano strategico e finanziario 2022-2024 di Banca Generali presentato lo scorso febbraio. Da sempre in prima linea negli investimenti sostenibili ESG, l'Istituto punta nei prossimi tre anni a rafforzare il proprio posizionamento nell'ambito della sostenibilità in modo da diventare ancora di più punto di riferimento su tematiche ESG per gli stakeholder. Innovazione e digitale sono invece gli altri due pilastri intorno a cui Banca Generali continuerà a costruire la propria crescita: si punta infatti ad avvicinare al mondo della consulenza e alla propria gamma di soluzioni nuovi segmenti di clientela con offerte più personalizzate nonché a rafforzare l'impostazione di data driven bank estendendo ulteriormente l'ecosistema di piattaforme e strumenti digitali per creare soluzioni più adeguate ai bisogni di clienti e consulenti finanziari. Per quanto riguarda l'impegno sul fronte degli investimenti sostenibili ESG, l'Istituto prevede di raggiungere nell'arco di piano una percentuale del 40% in prodotti ESG (fondi e wrappers) sul totale delle soluzioni gestite complessive.

Terna rinnova il suo impegno per la transizione green con 10 miliardi di nuovi investimenti

Il CdA di Terna ha esaminato e approvato l'aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025. Stefano Donnarumma: "Investimenti fondamentali per raggiungere target ambientali".

Terna

Terna: rinnovabili, accumulo e aumento delle interconnessioni per un futuro sostenibile

Dare ulteriore impulso alla transizione ecologica e contribuire al processo di decarbonizzazione e all'indipendenza energetica del Paese. Sono gli obiettivi che Terna intende raggiungere grazie ai nuovi investimenti previsti dalla versione aggiornata del Piano Industriale 2021-2025 "Driving Energy". Approvato lo scorso 24 marzo dal CdA presieduto da Valentina Bosetti, l'aggiornamento mette sul tavolo 10 miliardi di euro complessivi destinati allo sviluppo sostenibile della rete elettrica italiana. La strategia di Terna, presentata dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma, punta non solo alla realizzazione di infrastrutture sempre più green, ma anche a migliorare l'integrazione delle fonti rinnovabili, implementare i sistemi di accumulo e aumentare le interconnessioni con l'estero. Un Piano coerente con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima e i target del Green Deal fissati a livello internazionale: "I nostri investimenti, fondamentali per raggiungere i traguardi che l'Italia e l'Europa si sono prefissati, consentiranno di abilitare l'integrazione delle fonti rinnovabili e l'elettrificazione dei consumi - ha dichiarato l'AD di Terna - nonché di garantire una sempre maggiore sicurezza ed efficienza dell'approvvigionamento, l'adeguatezza del sistema e i più elevati livelli di qualità del servizio, al minor costo per cittadini e imprese".

Terna: i risultati finanziari previsti dall'aggiornamento

La nuova dote di 10 miliardi andrà quindi a rafforzare il ruolo di Terna come regista della transizione energetica italiana. E non solo. Grazie agli investimenti, il Gruppo vedrà un aumento anche nei principali risultati finanziari attesi. Nel 2025 i ricavi, che secondo le precedenti stime si attestavano a 2,6 miliardi, raggiungeranno infatti quota 3,08 miliardi (+18%). Aumento simile anche per l'EBITDA, che da 1,85 miliardi passerà a 2,14 (+15%). Un trend positivo che si concretizzerà già a partire da quest'anno, con Terna che prevede una crescita sia dei ricavi (2,74 miliardi di euro) che del margine operativo lordo (1,9 miliardi di euro). "Un significativo aumento degli investimenti per lo sviluppo e l'ammodernamento della rete elettrica, un futuro ancor più sostenibile e privo di emissioni inquinanti, un'azione tesa a favorire una maggiore autonomia energetica del Paese grazie a un più incisivo sviluppo delle energie rinnovabili: sono questi - riassume Stefano Donnarumma - gli obiettivi che ci siamo dati e che sono alla base dell'aggiornamento del Piano".

martedì 5 aprile 2022

Mario Melazzini: “Tutti hanno il diritto di sentirsi vivi, anche i malati”

Mario Melazzini, Amministratore Delegato di ICS Maugeri S.p.A., da anni affetto dalla sclerosi laterale amiotrofica, ha affrontato il tema della malattia in occasione della Giornata Mondiale del Malato.

Mario Melazzini

Il pensiero di Mario Melazzini sull'idea cha la vita di un malato possa essere indegna

Sono in tanti, forse in troppi, a pensare che qualora le condizioni di salute di un individuo dovessero peggiorare e costringerlo a convivere con una qualche patologia, la sua vita diventerebbe indegna e il malato o disabile si convertirebbe in un peso sociale. Nel suo discorso, Mario Melazzini porta l'attenzione sulla pericolosità di una simile concezione, che infonderebbe nel malato un profondo senso di solitudine e il dubbio che sia ormai inesistente agli occhi della società. Per questo motivo, le Istituzioni dovrebbero impegnarsi nel donare loro la certezza di poter ricevere i trattamenti, le cure e i sostegni adeguati. L'AD di ICS Maugeri S.p.A. sottolinea inoltre che "un corpo malato può portare salute all'anima, rendendola più forte, più tenace, più determinata, più disponibile a buttarsi con tutta se stessa in quello che si vuole".

Mario Melazzini: "Superati i limiti imposti dalla malattia questa diventa una forma di salute"

"Quando si è colpiti da una malattia, - afferma Mario Melazzini - qualunque essa sia, ma soprattutto se grave e invalidante, a prima vista pare impossibile, se non insensato, coniugarla con il concetto di salute", ciononostante questa potrebbe "rappresentare una vera e propria medicina per chi deve forzatamente vivere con essa senza la possibilità di alternative". Questo è il punto di vista dall'AD di ICS Maugeri S.p.A., secondo il quale se è vero che la malattia porti ad erigere una serie di barriere, le stesse potrebbero essere viste come una sorta di Colonne d'Ercole, "superate le quali non è possibile tornare indietro, ma è ancora consentito guardare avanti". Ciò che importa è riuscire a focalizzarsi su quanto è possibile conseguire, piuttosto che su ciò che non è più possibile fare. Alla medicina e alla scienza spetterebbe invece il compito di "eliminare o alleviare" quel dolore fisico o psicologico che affligge le persone malate o con disabilità, al fine di "migliorare la loro qualità di vita, evitando ogni forma di accanimento terapeutico".

lunedì 4 aprile 2022

Terna, Stefano Donnarumma sul gas russo: “Flusso regolare, pronti a colmare gap sulle rinnovabili”

La dipendenza dal gas russo può essere ridotta grazie soprattutto alle rinnovabili, ed è quello che Terna intende fare: lo ha detto l'AD e DG Stefano Donnarumma rispondendo agli analisti durante la conference call dedicata al bilancio 2021.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma (Terna): "Con il gas stiamo per entrare in fase di accumulo"

Con l'inverno ormai alle spalle, si allontanano i possibili rischi causati da un eventuale blocco delle forniture di gas russo. Se ciò dovesse accadere, il Paese ha comunque tutte le carte in regola per rispondere e prepararsi al prossimo inverno. A spiegarlo è l'AD e DG di Terna Stefano Donnarumma durante il suo intervento alla conference call di presentazione del bilancio 2021. "È difficile immaginare uno stop delle forniture del gas russo - ha dichiarato il manager - e al momento il flusso è regolare. Se dovesse avvenire possiamo aumentare le importazioni di energia da altri Paesi, chiedere una produzione da differenti fonti, utilizzare il carbone, aumentare le rinnovabili". Ora che le condizioni meteorologiche si faranno via via più favorevoli, aggiunge, sarà possibile accumulare gas. E soprattutto pensare all'inverno prossimo che, nelle previsioni di Stefano Donnarumma, "eventualmente potrebbe essere il periodo più critico".

Stefano Donnarumma (Terna): "L'Italia dovrà raggiungere produzione da rinnovabili del 50-60%"

Per ridurre la dipendenza dal gas russo, e più in generale dalle fonti fossili, per Stefano Donnarumma lo sviluppo delle rinnovabili resta la priorità: "L'attuale contesto internazionale dimostra con ancor maggior forza come l'Italia debba puntare con decisione su quei combustibili di cui il nostro Paese è ricco come pochi al mondo, sole e vento". E Terna è pronta a stare al passo: "Le nuove installazioni di rinnovabili saranno autorizzate in maniera più veloce. Stiamo andando avanti con il nostro piano che è in linea con la necessità di colmare il gap di 40-50 Gw in Italia. Possiamo accelerare e lo stiamo già facendo per consentire queste condizioni". Nel 2021 Terna ha continuato ad accelerare sugli investimenti destinati alle fonti alternative. Il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma è inoltre impegnato nella realizzazione di nuove opere strategiche per aumentare il flusso di rinnovabili dal Sud al Nord del Paese. "Bisogna arrivare nei prossimi anni ad una produzione da rinnovabili del 50-60% - conclude l'AD e DG - e a provvedere all'installazione di batterie, ma anche altre tecnologie di conservazione di energia".

Trasformazione digitale: Paolo Gallo (Italgas) presenta “Diario di volo”

Nel volume "Diario di volo", Paolo Gallo racconta come la rivoluzione digitale coinvolga processi, persone, mentalità e non si limiti a trasformare gli asset di un'azienda.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: digitalizzazione in "continuo divenire" per la cultura aziendale

È stato presentato a Milano, nella cornice del Microsoft House, il libro di Paolo Gallo "Diario di volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità" (Ed. Luiss University Press). Un volume che focalizza la grande questione della trasformazione digitale in un'ottica di cambiamento nell'approccio manageriale e organizzativo, contribuendo, altresì, al percorso di transizione ecologica dei nostri giorni. "La trasformazione digitale ha come impatto un cambiamento importante nel modo di lavorare delle persone all'interno dell'azienda", ha illustrato l'AD durante l'evento, definendo tale processo come "qualcosa in continuo divenire e non 'semplicemente' la trasformazione degli asset da tradizionali a digitali". Al contrario, il cambiamento coinvolge processi e persone, veri protagonisti nell'evoluzione della cultura aziendale. In tal senso, per Paolo Gallo "chi non abbraccia la trasformazione digitale in senso ampio, certamente alla fine del suo percorso avrà digitalizzato, magari avrà lanciato delle app e fatto qualcosa di attraente ma alla fine resterà in superficie e non avrà cambiato il modo di lavorare dell'azienda".

Paolo Gallo: la connessione tra digitale, sostenibilità e aspetti burocratici

Nelle pagine di "Diario di volo" Paolo Gallo descrive inoltre un'importante correlazione tra la trasformazione digitale e il raggiungimento degli obiettivi climatici. Tale sfida necessita di una vera e propria rivoluzione all'interno delle aziende, coinvolgendo aree quali l'innovazione e lo sviluppo tecnologico, la sostenibilità, la leadership e la formazione. Come emerso durante la presentazione, in ciò il PNRR può fornire un impulso notevole per agevolare il percorso: "Il PNRR aiuterà il Paese a rinnovarsi", sottolinea l'AD di Italgas, aggiungendo che "se la pubblica amministrazione avviasse un percorso di trasformazione digitale per semplificare i processi e offrire servizi migliori potrebbe sbloccare un'economia bloccata, con un riflesso incredibile sul Paese". La trasformazione, infatti, può portare benefici anche dal punto di vista burocratico: "Italgas ha 2.000 cantieri aperti in Italia, se pensiamo che per ottenere un'autorizzazione per un lavoro che dura 2-3 mesi ce ne mettiamo 18 abbiamo un'idea di quanto sia bloccata la situazione", ha commentato Paolo Gallo in conclusione.