martedì 31 ottobre 2023

Gruppo Danieli, Gianpietro Benedetti: il processo di decarbonizzazione fa lievitare i ricavi

Nel bilancio 2022-2023, Gruppo Danieli registra 4,1 miliardi di ricavi con margine operativo lordo di 423,9 milioni: la tecnologia green del Gruppo dà i suoi frutti. Gianpietro Benedetti: nei prossimi due anni lavoreremo più serenamente, intanto ci concentriamo sulla decarbonizzazione della divisione Steel Making.

Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: la decarbonizzazione guida la nostra crescita

La tecnologia da “front runner” è alla base dei numeri in crescita nel bilancio di Gruppo Danieli. Descritta così anche dalla stampa giapponese, la tecnologia green del Gruppo di Buttrio ha fatto lievitare i ricavi, facendo raggiungere i 4,1 miliardi nel corso dell’anno fiscale giugno 2022 - giugno 2023. Il processo di decarbonizzazione avviato nella divisone Plant Making del Gruppo ha dunque avuto effetti notevoli sul bilancio. “Gli introiti per i forni elettrici destinati alle acciaierie hanno raggiunto il miliardo nel bilancio approvato. Un risultato straordinario – ha commentato l’AD Giacomo Mareschi Danieli – che potrà avere futuro proprio perché legato alla decarbonizzazione in atto”. USA, Cina e India detengono invece le prime tre posizioni. I risultati raggiunti hanno permesso al Presidente Gianpietro Benedetti di poter quindi affermare: “Nei prossimi due anni lavoreremo di più, ma più serenamente”.

Gianpietro Benedetti: 200 milioni di euro da CDP per gli investimenti nella divisione Steel Making

La divisione Plant Making del colosso friulano è affiancata dalla divisione Steel Making ed è a quest’ultima che sono destinati i 200 milioni di euro provenienti dalla Cassa depositi e prestiti. Il finanziamento servirà a sostenere gli investimenti legati alla decarbonizzazione e alla costruzione di una filiera integrata. La divisione degli acciai speciali ha un centro di ricerca in cui si studiano gli acciai del futuro e la realizzazione di acciai ‘personalizzati’ per i clienti. Solo negli ultimi dieci anni, il Gruppo guidato da Gianpietro Benedetti ha investito circa 250 milioni in ricerca e sviluppo. “Molta della tecnologia sviluppata è stata pensata per diminuire i costi di produzione, rivelandosi però in contemporanea efficace per l'abbattimento della produzione di C02”, ha affermato il Presidente.

Stefano Venier: Snam a OMC, la Med Energy Conference and Exhibition di Ravenna

L’AD di Snam Stefano Venier: “Ravenna è la capitale italiana dell’energia, la “casa” della storia del gas e per questo anche incubatore di una parte importante del nostro percorso di decarbonizzazione”.

Stefano Venier

Snam: l’AD Stefano Venier a Ravenna per OMC, la Med Energy Conference and Exhibition

Ravenna, scrive l’AD di Snam Stefano Venier su LinkedIn, “è la capitale italiana dell’energia, la “casa” della storia del gas e per questo anche incubatore di una parte importante del nostro percorso di decarbonizzazione”. Intervenuto a Ravenna lo scorso 23 ottobre per l’anteprima al teatro Alighieri di OMC, la Med Energy Conference and Exhibition in programma dal 24 al 26 ottobre nella città romagnola, l’AD ha rimarcato il valore del percorso verso la decarbonizzazione che anche Snam ha intrapreso: “Oggi più che mai, non può prescindere dalla necessità di garantire sicurezza e diversificazione degli approvvigionamenti, e accessibilità agli stessi”. Stefano Venier, alla presenza, fra gli altri, delle istituzioni regionali e cittadine, ha parlato dei progetti in cui Snam è impegnata nel territorio: dalla nuova FSRU, la nave rigassificatrice che entrerà in esercizio entro la fine dell’anno prossimo, all’iniziativa con Eni per la cattura e lo stoccaggio della CO2 al largo della costa ravennate fino al raddoppio della dorsale adriatica, fondamentale anche per lo sviluppo dell’idrogeno.

Stefano Venier: Snam a Ravenna, il punto sui progetti che ci vedono direttamente coinvolti nel territorio

L’AD Stefano Venier nel post LinkedIn scritto in occasione della partecipazione a OMC, la Med Energy Conference and Exhibition, ha ribadito l’intenzione di Snam di “giocare una sorta di twin role nel percorso di decarbonizzazione”. Da un lato “usando la rete di trasporto per abilitare lo sviluppo di nuovi mercati e nuove filiere, come quella dell’idrogeno (per esempio con il SoutH2 Corridor che vedrà in Emilia-Romagna, a Minerbio, uno snodo cruciale per l’energia europea)”. Dall’altro lato “assieme ad Eni offrendo la CCS, soluzione capace di contenere l’impatto ambientale delle industrie hard-to-abate”. Il progetto in sviluppo al largo della costa ravennate permetterà infatti alle realtà energivore della Pianura Padana di avvalersi di soluzioni decarbonizzanti, come ha spiegato l’AD Stefano Venier: “Il posizionamento e la capacità di stoccaggio dell’hub CCS di Ravenna lo renderanno uno dei principali a livello continentale, rendendo l’Italia un Paese di riferimento per la decarbonizzazione del Sud Europa”.

Luca de Meo: “Elaborare strategia che permetta all’Europa di competere con americani e cinesi”

“Il tema di fondo sul lungo periodo non è solamente lo sbilanciamento sulle tasse d'importazione: è quello di fare una strategia che permetta all'Europa di giocare con le stesse regole di americani e cinesi e di posizionare la propria industria in questa transizione”: lo ha affermato Luca de Meo, CEO di Renault Group.

 Luca de Meo, CEO di Renault Group

Luca de Meo: “Necessaria una strategia europea sull’automobile, multe e regolamenti non sono sufficienti”

La sfida dell'industria automobilistica europea nell'era dell'elettrificazione è una questione complessa e richiede una strategia politica comune. Luca de Meo ha recentemente sottolineato l'importanza di una visione chiara per l'Europa in questa transizione. Secondo il CEO di Renault Group, alzare semplicemente le barriere doganali non basterà a proteggere l'industria europea dall'avanzata cinese e, a lungo termine, questa strategia darà luogo e inefficienza e snaturamenti nel mercato. È necessario creare un piano che permetta all'Europa di competere con gli Stati Uniti e la Cina e di posizionare l'industria europea in modo vantaggioso in questo cambiamento epocale. Luca de Meo ha sottolineato l’importanza di studiare le tecniche impiegate da Tesla e dall’industria cinese per alzare il livello della proposta elettrica.

Luca de Meo: la situazione dell’elettrico in Italia

Secondo Luca de Meo, la lentezza con cui il pubblico italiano si approccia alle automobili elettriche non dovrebbe sorprenderci: “È un processo classico, non mi sorprende per niente: in Europa le nuove tecnologie si sono sempre diffuse dal Nord al Sud. Tutti ci aspettiamo che l'Italia si agganci al treno il più velocemente possibile perché è un grande mercato, ma dipende da potere d'acquisto, infrastrutture e altri fattori. E poi il mercato dell'elettrico è molto sensibile agli incentivi: non è ancora un mercato naturale dettato solo dalla domanda dei clienti”. Il CEO di Renault Group ha sottolineato che, al momento, l’elettrico sembra essere rivolto più a una clientela ricca e dunque in grado di provvedere alle infrastrutture necessarie a mantenere una macchina elettrica, piuttosto che a una utenza di disponibilità economica media. In ogni caso, la transizione verso l’elettrico è un percorso inarrestabile: gli investimenti sono già divenuti troppo voluminosi. Il CEO ritiene dunque che la marca Renault riuscirà a rispettare il suo obiettivo: rendere la marca elettrica in Europa entro il 2030.

lunedì 30 ottobre 2023

Gruppo FS punta all’Alta velocità, Luigi Ferraris: “Collegherà le capitali europee”

L’Alta velocità è il futuro delle infrastrutture ferroviarie in Italia e in Europa. Lo ha affermato Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS, al Meeting di Rimini, dove ha presentato il piano decennale che prevede investimenti per 125 miliardi di euro. Il manager ha anche illustrato gli effetti economici degli investimenti su PIL e occupazione, e i progetti per collegare le principali capitali europee con i treni Frecciarossa.

L'Amministratore Delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: il piano del Gruppo FS per l’Alta velocità in Italia e in Europa

Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS, ha presentato all’ultimo Meeting di Rimini il piano decennale per lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie in Italia e in Europa. Si tratta di un progetto ambizioso, che prevede investimenti per 125 miliardi di euro, di cui 25 miliardi provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), e altre fonti di finanziamento pubblico. L’obiettivo primario è potenziare la rete ad Alta velocità, considerata dal Gruppo e dal suo AD come il futuro dell’infrastruttura ferroviaria europea. Attualmente solo Italia, Spagna e Francia possono contare su una rete AV integrata, con la Germania che invece si prepara ad investire ingenti risorse per colmare il gap. Ampliarla a livello europeo consentirebbe di collegare le principali capitali e Gruppo FS intende guidare questa evoluzione. Non a caso il piano prevede sia alcuni progetti per collegare l’Italia con altri Paesi europei, come ad esempio il Frecciarossa Milano-Monaco, che nuovi collegamenti nei Paesi d’Oltralpe come Parigi-Barcellona e Barcellona-Madrid.

L’impatto economico e sociale: il punto di Luigi Ferraris

Gruppo FS non ha solo una visione strategica per le infrastrutture ferroviarie, ma anche una consapevolezza degli effetti economici e sociali delle risorse messe in campo con il piano decennale. Nel suo intervento a Rimini, Luigi Ferraris ha infatti illustrato gli impatti positivi degli investimenti su PIL e occupazione, sia diretti che indiretti. Con 4.000 cantieri aperti da Nord a Sud e un valore complessivo di 50 miliardi di euro, gli interventi delle controllate Rfi (Rete ferroviaria italiana) e Anas (Azienda nazionale autonoma delle strade) incidono infatti per il 2% sul prodotto interno lordo italiano. Opere che coinvolgono, secondo i dati del Gruppo FS, tra i 200mila e i 300mila addetti ai lavori.

Luca Dal Fabbro: focus su inflazione, energia e Rete TIM

L’intervista a Luca Dal Fabbro ha messo in luce importanti spunti su tematiche quali l’inflazione, la produzione di energia rinnovabile e il futuro dell’infrastruttura della Rete TIM. La visione del Presidente del Gruppo Iren.

Luca Dal Fabbro, dal 2022 Presidente di Iren

Luca Dal Fabbro: la natura dell’inflazione in Italia

L’inflazione in Italia, ha specificato Luca Dal Fabbro, ha radici diverse da quella negli Stati Uniti. Mentre negli USA è spesso legata al consumo, in Italia è guidata da fattori come il prezzo delle commodity. E ciò richiede un approccio diverso: “Non si può intervenire con la regolazione dei tassi, come vuole fare la Bce”, ha sottolineato il Presidente di Iren. L’aumento dei tassi di interesse non è la soluzione, poiché non ridurrebbe l’inflazione dovuta alle materie prime. La chiave, invece, sta nel lavorare sulle materie prime e nella produzione di energia rinnovabile così da ridurre i costi di importazione. Luca Dal Fabbro ha enfatizzato l’importanza di produrre energia rinnovabile in Italia come parte di “una politica di approvvigionamento strategica per prevenire eventuali crescite o l’innalzamento dei prezzi delle commodity, che saranno inevitabili”. Ha suggerito che l’Italia dovrebbe sfruttare al massimo l’energia solare, eolica e il biogas, con la possibilità di produrre oltre 10 miliardi di metri cubi di biogas all’anno. Tale produzione locale non solo ridurrebbe la dipendenza dalle importazioni ma contribuirebbe anche a contenere l’inflazione.

Luca Dal Fabbro: il futuro della Rete TIM

il Presidente Luca Dal Fabbro ha poi offerto una panoramica generale sul futuro della Rete TIM, come parte di una più ampia riflessione sulle infrastrutture strategiche. Sul tavolo c’è attualmente un’offerta congiunta che coinvolge la partecipazione dello Stato e un importante partner americano come Golden Power. Nel caso in cui l’assemblea accettasse l’offerta, si andrebbe verso la nascita di una nuova società. Al contrario, se l’offerta congiunta non dovesse essere accettata, si aprirebbero scenari diversi, tra cui la possibilità di un’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA). In tale contesto, è fondamentale considerare attentamente i dettagli dell’accordo, poiché la Rete TIM è un’infrastruttura strategica per il Paese. Luca Dal Fabbro ha infine auspicato un maggiore coinvolgimento del Governo e delle istituzioni nella governance di queste reti che rappresentano per l’Italia un aspetto di rilevanza strategica.

Investimenti sostenibili ESG in Banca Generali: inaugurata la mostra Time to Change

Investimenti sostenibili ESG: Time to Change di Banca Generali nasce come progetto fotografico per approfondire il mondo della sostenibilità attraverso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L’iniziativa è approdata a Milano in Corso Vittorio Emanuele con una mostra che ospita le fotografie di Stefano Guindani.

Banca Generali

Banca Generali: la fotografia insieme agli investimenti sostenibili ESG

Banca Generali con Stefano Guindani per un progetto di grande rilevanza e sensibilizzazione sui progressi legati ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. L’iniziativa è denominata Time to Change e mette in luce la questione sotto un punto di vista duplice: l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente ma, al tempo stesso, anche le soluzioni realizzate negli anni puntando sulla sostenibilità e sull’innovazione, dimostrando quanto sia necessario invertire rotta. Tale impegno è allineato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, pietra angolare per le strategie connesse agli investimenti sostenibili ESG. In tale contesto, Banca Generali ha presentato a Milano la mostra fotografica del progetto, che illustra il percorso compiuto da Stefano Guindani in giro per il mondo: quasi due anni e mezzo di viaggio, ha evidenziato il fotografo durante la presentazione, con l’obiettivo di “raccontare a che punto siamo nel perseguire i 17 Obiettivi SDGs dell’Agenda ONU e sensibilizzare più persone possibili, motivo per cui una mostra aperta, diffusa e fruibile gratuitamente. Cercare davvero di sensibilizzare tutte le persone affinché ognuno di noi si senta in dovere di cominciare a far qualcosa per migliorare la situazione”.

Investimenti sostenibili ESG: Banca Generali, un messaggio di consapevolezza e speranza

Come sottolineato dal Vice Direttore Generale di Banca Generali Andrea Ragaini durante la presentazione, la mostra Time to Change è itinerante per amplificare la portata del progetto: un primo palcoscenico è stata la città di Venezia a settembre, per poi giungere a Milano a ottobre e successivamente in altre località per tutto il 2024. “Un modo per fotografare gli Obiettivi dell’Agenda ONU, i 17 Obiettivi di Sostenibilità”, ha dichiarato il Vice Direttore Generale di Banca Generali: “Quello che ci piaceva è fotografare ciò che ha fatto l’uomo in questi decenni, ma anche ciò che può fare nei decenni futuri per migliorare quello che è stato fatto in passato. Un messaggio di consapevolezza ma anche di grossa speranza verso il futuro”. L’iniziativa rientra in un progetto più ampio avviato dall’Istituto leader nel settore degli investimenti sostenibili ESG. Tra le attività in programma anche la raccolta delle fotografie in un volume, le cui vendite finanzieranno i progetti della Fondazione The Human Safety Net del Gruppo Generali: un contributo ulteriore, ad esempio, per il Progetto Esir e Aula 162, in collaborazione con la Croce Rossa e dedicato alla formazione e all’inserimento lavorativo delle persone rifugiate.

Wikiceo: arriva il portale con le biografie aggiornate dei top manager

Wikiceo è il portale di riferimento per esplorare il mondo manageriale italiano, con approfondimenti e profili dettagliati sui principali leader aziendali. L’obiettivo è condividere informazioni accessibili a tutti, contribuendo a diffondere la conoscenza e ispirare il talento imprenditoriale.

Wikiceo

Wikiceo: le biografie dei top manager

Storie di successo, profili, strategie aziendali: questo e altro su Wikiceo, il nuovo portale dedicato al settore manageriale italiano. Una finestra sul mondo del management che mette in luce i profili dei principali leader e imprenditori del Paese. La piattaforma, strutturata in pieno stile Wikipedia, offre accesso gratuito e aperto sull’intero portale, con possibilità di aggiungere informazioni o suggerimenti tramite il form “Contatti”. Disponibile anche l’inserimento di top manager italiani per proporne la pubblicazione: anche in questo caso il punto di partenza è il form “Contatti”. Come specifica il sito in homepage, è possibile condividere i contenuti di Wikiceo su altri siti web a condizione che venga inserito un link diretto al portale. Non è possibile copiare su altri siti i contenuti presenti sulla piattaforma.

Le sezioni e la struttura di Wikiceo

Wikiceo mette a disposizione una sezione specifica dedicata ai CEO, presentando i profili dettagliati dei leader del settore imprenditoriale. Sono presenti inoltre approfondimenti sulla nascita dell’industria in Italia, sui precursori dell’imprenditoria nel Paese e sui primi imprenditori moderni. Wikiceo propone anche una sezione speciale dedicata ai top manager di sempre, ovvero persone che hanno lasciato un’impronta significativa nella storia e nell’attività imprenditoriale italiana, contribuendo a elevare il Paese a livello internazionale. Il progetto fa leva sullo stile aggregante di Wikipedia: il portale è infatti basato su MediaWiki, software molto diffuso online per raccogliere e organizzare contenuti mettendoli a disposizione di tutti. MediaWiki è multilingue, open source, gratuito e personalizzabile.

venerdì 27 ottobre 2023

Eletto il CdA di Consap: Vincenzo Sanasi d’Arpe sarà AD per il secondo mandato

Consap ha approvato il bilancio di esercizio 2022 e nominato il Consiglio di Amministrazione. Vincenzo Sanasi d’Arpe viene confermato come Amministratore Delegato, mentre il ruolo di Presidente viene affidato a Sestino Giacomoni.

Vincenzo Sanasi d'Arpe

Vincenzo Sanasi d’Arpe al secondo mandato come AD di Consap

Consap, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 e ha eletto il Consiglio di Amministrazione in carica per il triennio 2023-2025. Tra le conferme, quella di Vincenzo Sanasi d’Arpe come Amministratore Delegato, il quale continuerà dunque a guidare la società per un secondo mandato. Sestino Giacomoni è invece stato nominato come Presidente di Consap e lavorerà con il supporto degli altri componenti eletti del CdA: Francesca Ceruti, Silvia Triggiani e Antonio Zennaro. Nel corso dell’assemblea è stato inoltre nominato il Collegio Sindacale che sarà presieduto da Angela Affinito e composto dai Sindaci Giovanni De Summa, Silvio Salini, Giuseppe Farese e Cinzia Vincenzi.

Vincenzo Sanasi d’Arpe tra i maggiori esperti di amministrazione straordinaria delle grandi imprese

Vincenzo Sanasi d’Arpe è avvocato cassazionista, docente e dirigente pubblico. È considerato tra i maggiori esperti italiani in materia di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. Dal 2020 guida Consap S.p.A. in qualità di Amministratore Delegato. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Modena e formatosi sul piano manageriale all’interno di Honeywell Information System Italia, Vincenzo Sanasi d’Arpe è stato Vicepresidente e Amministratore Delegato del Consorzio S.a.s.t.ca e ha collaborato con l’ex Presidente del Consiglio Emilio Colombo come consigliere in tema di società a partecipazione statale. È docente di Diritto dell’Economia all’Università degli Studi di Roma La Sapienza e titolare della cattedra di Controlli pubblici sulle crisi di impresa all’Università degli Studi di Roma Guglielmo Marconi. Dal 2017 è inoltre Presidente del World Food Programme Italia.

giovedì 26 ottobre 2023

Maurizio Rota (True Italian Experience): boom di turisti in Italia nonostante sia cara e insicura

Secondo un’analisi dell’Osservatorio Internazionale di True Italian Experience, i turisti considerano l’Italia una meta costosa e insicura ma non riescono comunque a rinunciare al suo fascino. Il Vice Presidente e AD dell’hub digitale Maurizio Rota: “Questi dati confermano il grande potenziale del nostro Paese”.

Maurizio Rota, AD True Italian Experience

I risultati dell’analisi condotta dall’Osservatorio dell’hub digitale guidato da Maurizio Rota

Troppo cara e poco sicura: è così che percepiscono l’Italia i turisti che vengono a visitarla, secondo un’analisi condotta dall’Osservatorio Internazionale di True Italian Experience. Guidato dal Vice Presidente e AD Maurizio Rota, l’hub digitale effettua degli studi periodici sull’appeal del Bel Paese nel mondo. Secondo il rapporto, l’84% degli stranieri ritiene che l’Italia sia molto cara e più della metà dei vacanzieri la considera una destinazione non sempre sicura, specialmente di sera. Continuano invece ad essere apprezzatissimi il cibo e il vino, che si aggiudicano un 97% di gradimento. Molto bene anche la cultura, le bellezze naturalistiche e l’ospitalità che nel complesso continuano nonostante tutto ad attirare tantissimi turisti. È Roma la città italiana più apprezzata (quest’anno si è registrato un incremento del numero di turisti stranieri del +5,1%), seguono Firenze e Venezia. Tra le regioni boom di presenze in Puglia, Toscana e Trentino Alto Adige, mentre la Costiera Amalfitana è in cima alla lista delle località balneari, seguita da Salento e Costa Smeralda. Sono soprattutto gli americani a visitare il nostro Paese, con una buona percentuale anche di tedeschi, francesi, spagnoli e canadesi.

Il commento del Vice Presidente e AD di True Italian Experience Maurizio Rota

Nonostante le ombre emerse dal rapporto relative ai costi elevati dei servizi turistici e alla poca sicurezza riscontrata, quello che viene fuori dall’analisi è un quadro positivo per il turismo italiano. Il 68% dei turisti dichiara che tornerebbe di nuovo in Italia e il 58% annuncia di voler programmare un soggiorno a lunga permanenza già entro i prossimi tre anni. “Questi dati confermano il grande potenziale del nostro Paese che continua a soddisfare il desiderio di esperienze da parte dei turisti”, sottolinea il Vice Presidente e AD di True Italian Experience Maurizio Rota. “L’analisi condotta da True Italian Experience, grazie al suo Osservatorio permanente che utilizza una tecnologia innovativa in grado di vagliare oltre 25 milioni di fonti web, 88 piattaforme di social network e oltre 120mila testate media, permette una radiografia dettagliata della stagione turistica appena conclusa e consente di dare indicazioni utili per uno sviluppo ottimale del settore”, prosegue l’AD. Poi avverte: “Non bisogna trascurare le indicazioni sull'aumento dei prezzi e sulla sicurezza del territorio, fronti sui quali è necessario trovare soluzioni”.

Gruppo FS, l’ambizioso obiettivo di Luigi Ferraris: “Aumentare del 20% in dieci anni la capacità di passeggeri”

Il servizio del Gruppo FS è “basato sulla qualità, in grado di far fronte alle aspettative di crescita ma tenendo conto del rispetto del delicato equilibrio paesaggistico e ambientale, parte del sorprendente patrimonio italiano”: lo ha affermato l’AD Luigi Ferraris alla International Business Exchange Conference.

 Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: “Gruppo FS primo appaltatore del Paese

L’AD del Gruppo FS, Luigi Ferraris, ha preso parte al convegno International Business Exchange Conference organizzato da Newest Corporation a New York. In questa occasione, ha annunciato che il Gruppo riceverà ben 26 miliardi di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ossia il finanziamento più ingente in Italia. “La nostra azienda è il più grande appaltatore del Paese”, ha concluso l’AD nel suo intervento. Gruppo FS si accinge infatti a ricoprire un ruolo strategico nel potenziamento della mobilità italiana: Luigi Ferraris ha anticipato importanti piani per ridurre il divario tra Settentrione e Meridione nell’ambito dei trasporti, oltreché a collegare infrastrutture strategiche come aeroporti, stazioni, terminal merci e porti navali.

Luigi Ferraris: 200 miliardi per rivoluzionare la mobilità su rotaie in Italia

26 miliardi che rappresentano poco più di un decimo degli investimenti totali che Gruppo FS si accinge a investire nei prossimi dieci anni, con un effetto sul PIL stimato al 2%. L’AD Luigi Ferraris ha annunciato obiettivi ambiziosissimi per questo corposo portfolio di investimenti: il raddoppiamento della quota di merci che viaggia su rotaie, e l’aumento del 20% della capacità di trasporto. Nel complesso, Gruppo FS investirà 180 miliardi nel Polo Infrastrutture, 18 miliardi nel Polo Passeggeri e 3 miliardi nel Polo Logistica. I nuovi progetti di costruzione delle infrastrutture, secondo Luigi Ferraris, si atterranno a rigidi parametri in modo da rispettare la ricchezza paesaggistica del Paese, che rappresenta una delle maggiori spinte per il turismo.

mercoledì 25 ottobre 2023

L’intervista a Luca Dal Fabbro sulle materie critiche: l’Italia dipende dalla Cina

Nello studio condotto in collaborazione tra Iren e Ambrosetti emergono quali sia la situazione dell’Italia in relazione alle materie critiche. Nell’intervista, Luca Dal Fabbro ha esposto i risultati dello studio e proposto alcune soluzioni per evitare di ricadere in una crisi simile a quella scaturita l’anno scorso.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: l’Italia dipende dalla Cina per le materie critiche, investire negli impianti di recupero

L’anno scorso ci ha dimostrato quanto sia pericoloso dipendere da un altro Paese per l’approvvigionamento di materie prime fondamentali. Dallo studio condotto da Iren e Ambrosetti viene fuori che l’Italia è un grosso importatore di materie critiche importanti come il platino, l’oro e il rame. “Tutte materie che noi oggi importiamo dall’estero per più del 95%”, ha precisato Luca Dal Fabbro nell’intervista rilasciata nell’ambito del forum “The European House Ambrosetti”. Si tratta di materiali che sono essenziali per le industrie strategiche del Paese, dato che sono impiegati nei settori più disparati. La grande criticità, come emerso dallo studio, risiede nel fatto che “la maggior parte di queste materie vengono in realtà prodotte, raffinate ed estratte da un unico Paese”: la Cina. La proposta è dunque quella di verificare dove potersi approvvigionare in maniera alternativa. “Abbiamo scoperto – ha evidenziato il Presidente di Iren Luca Dal Fabbroche con un investimento di circa mezzo miliardo di euro e una decina di impianti in tutto il Paese, noi potremmo recuperare dal 20 al 30% minimo delle materie critiche che servono più all’Italia”.

Luca Dal Fabbro: Iren si candida a diventare il leader nel recupero delle materie critiche

Iren si è candidata e si candida per essere il leader nel recupero di queste materie critiche”, ha dichiarato Luca Dal Fabbro. Poi ha sottolineato: “Abbiamo già un impianto a Volpiano, a Torino, che recupera gli schermi LED e le materie critiche. Stiamo autorizzando un progetto e un impianto avveniristico ad Arezzo che usa la idrometallurgia per recuperare queste materie critiche. Oggi noi siamo il leader nel recupero di queste materie critiche in Italia e vogliamo crescere”. Lo studio condotto è quindi servito per comprendere meglio dove crescere e su quali materiali focalizzare il recupero. “A noi viene bene perché essendo una multiutility che si occupa di energia ma anche del recupero e valorizzazione dei rifiuti, dell’acqua e del gas, noi abbiamo un vantaggio competitivo”, ha proseguito il Presidente di Iren. Oggi, in Italia più del 90% delle materie critiche viene gettato in discarica. Telefonini, impianti elettrotecnici ed elettronici, schermi, LED, iPad: tutti materiali ritenuti un rifiuto ma che in realtà rappresentano una ricchezza. “Occorre ripensare al nostro modello industriale con un’ottica più rigenerativa, di recupero”, ha concluso infine Luca Dal Fabbro.

Sotto la guida di Gianpiero Strisciuglio, RFI accelera verso il 2027

Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI, ha delineato una visione ambiziosa per la Rete Ferroviaria Italiana in un recente convegno a Bari. Mettendo in luce l'importanza degli investimenti in infrastrutture, innovazione e sostenibilità, e sottolineando l'importanza di un approccio olistico alla gestione e allo sviluppo del sistema ferroviario italiano.

 Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI

Gianpiero Strisciuglio: RFI in pista con PNRR e investimenti ambiziosi

Gianpiero Strisciuglio è intervenuto al convegno "Innovazione e sostenibilità, dove va il Sud", organizzato a Bari da Ance Giovani, e ha delineato un futuro ambizioso e tangibile per la Rete Ferroviaria Italiana. "Oltre l'83% dei 24 miliardi assegnati a RFI dal PNRR è già in fase realizzativa", ha dichiarato. E non è tutto. “Il nostro piano industriale prevede, in dieci anni, 180 miliardi di investimenti in infrastrutture ferroviarie e stradali”, sottolineando l'impegno di RFI nel colmare il divario infrastrutturale tra il Nord e il Sud d'Italia. Con una visione decennale che spazia dalla manutenzione delle linee esistenti all'implementazione di nuove opere strategiche, il Direttore Generale e AD di RFI è chiaramente concentrato su un futuro resiliente. “Già il prossimo anno contiamo di rilasciare le prime opere del cantiere, che permetteranno quell’iniziale abbattimento dei tempi di viaggio”, evidenziando l'importanza di progetti come la linea di alta velocità tra Bari e Napoli.

Innovazione, sostenibilità e giovani: le parole d'ordine di Gianpiero Strisciuglio e RFI

L'approccio di Gianpiero Strisciuglio va oltre la mera logistica e l'efficienza. "Non solo promuoviamo un trasporto sempre più intermodale e vicino all'ambiente, ma ormai, per noi, è un mantra. Tutte le volte che ci confrontiamo con il territorio è imprescindibile avere un approccio sostenibile”. Questa filosofia è amplificata dall'utilizzo di tecnologie avanzate come il Building Information Modeling (BIM), che RFI utilizza per monitorare con precisione ogni fase dei cantieri. Inoltre, non ha tralasciato il tema delle risorse umane e del capitale sociale, un fattore chiave per la realizzazione dei piani ambiziosi di Rete Ferroviaria Italiana. "Investiamo nelle generazioni del futuro e puntiamo sempre più sui giovani", rivelando che l’azienda prevede 3.000 nuove assunzioni nei prossimi mesi, un impegno che ridurrà ulteriormente l'età media della squadra, già scesa da 48 a 40 anni.

Cristina Scocchia: “L’Italia sta reagendo bene alle difficoltà”

Fatturato e redditività in rapida crescita, rafforzamento sui mercati internazionali e un modello di business basato su innovazione e sostenibilità: a un anno e mezzo dall’ingresso di Cristina Scocchia in qualità di AD, Illycaffè raccoglie i frutti del suo piano industriale.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia, l’AD che ha fatto crescere Illycaffè a doppia cifra

Il caffè è una delle bevande più amate e consumate al mondo, ma anche una delle più esposte alle fluttuazioni dei prezzi e alle sfide della sostenibilità. In questo scenario, Illycaffè è riuscita a distinguersi. Merito soprattutto del nuovo corso avviato con Cristina Scocchia, la manager che da gennaio 2021 ha preso in mano le redini del Gruppo portandolo a raggiungere nel 2022 risultati economici straordinari e a proiettarsi verso il futuro. Nonostante le sfide imposte dalla pandemia e dalla crisi globale, Cristina Scocchia ha saputo applicare la sua visione strategica e innovativa, frutto di una lunga esperienza nel settore della bellezza e della cosmesi, al mondo del caffè, valorizzando la qualità e la sostenibilità del prodotto. A parlare sono i numeri: lo scorso anno Illycaffè ha registrato un fatturato consolidato di 567,7 milioni di euro, con una crescita del 13,6% rispetto al 2021, il più alto tasso di incremento degli ultimi dieci anni. Il Gruppo ha beneficiato della ripresa dei consumi nei canali horeca e retail, sia in Italia che all’estero, in particolare negli Stati Uniti, dove ha aumentato i ricavi del 16%. La redditività è cresciuta del 21%, grazie anche alle iniziative di efficienza e digitalizzazione avviate dalla nuova AD.

Ottimista per il futuro, il Paese sta reagendo bene alle difficoltà”: le parole di Cristina Scocchia

Per il 2023 le previsioni di Illycaffè restano positive, con Cristina Scocchia che, in una recente intervista rilasciata a “Business People”, si dice convinta che grazie alle strategie declinate nel piano industriale il Gruppo riuscirà a rafforzare il posizionamento premium e a espandere la presenza sui mercati internazionali. La manager appare ottimista anche sul futuro del Paese, nonostante la pressione inflazionistica e la frenata del PIL nel secondo trimestre. Secondo l’AD di Illycaffè l’Italia ha reagito bene alle sfide degli ultimi anni, mostrando una crescita solida e un miglioramento del mercato occupazionale. Le difficoltà restano ma al momento, sottolinea, il Paese ha fatto meglio di molti partner europei, Germania compresa: “L’italica caratteristica che ci porta a dare il meglio di noi quando le circostanze si fanno più difficili sta dando i suoi frutti. Quando il contesto macroeconomico e geopolitico si è fatto più sfidante, l’Italia ha saputo rimboccarsi le maniche e reagire in maniera positiva. È un vantaggio competitivo del nostro Dna”. Finora, conclude, i segnali sono incoraggianti e la recessione lontana, con il 2024 che potrebbe rivelarsi ancora più positivo.

martedì 24 ottobre 2023

Vincenzo Sanasi d’Arpe: un percorso professionale di alto livello

Avvocato e Professore Straordinario di Diritto dell’Economia, Vincenzo Sanasi d’Arpe è un professionista, giurista d’impresa e manager specializzato nella gestione della crisi e del risanamento dei grandi gruppi industriali. La carriera professionale.

L'avvocato, accademico e dirigente d’azienda Vincenzo Sanasi d'Arpe

Gli incarichi ricoperti da Vincenzo Sanasi d’Arpe


Vincenzo Sanasi d’Arpe è un accademico e professionista di rilievo nel campo del Diritto dell’economia. Ricopre la carica di Professore Straordinario presso l'Università degli Studi G. Marconi, dove tiene il corso di “Controlli pubblici sulle crisi d’impresa” nel dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali. È altresì docente del corso di Diritto dell’economia avanzato presso l'Università di Roma “La Sapienza”, dove ha guadagnato grande rispetto e apprezzamento come studioso e sostenitore dell’intervento dello Stato nel mercato. La sua vasta esperienza nel settore comprende ruoli di alto profilo, come quello di Consigliere nel tema delle partecipazioni statali per l'ex Presidente del Consiglio Emilio Colombo e Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica nel Governo Goria. Inoltre, la sua competenza e l’impegno sociale si riflettono nel ruolo di Presidente del Comitato Italiano per il World Food Programme. Con una carriera che abbraccia anche la consulenza per società multinazionali pubbliche e private, Vincenzo Sanasi d’Arpe ha dimostrato di possedere una vasta gamma di competenze.

Vincenzo Sanasi d’Arpe, esperto nel risanamento d’impresa


L’opera di Vincenzo Sanasi d’Arpe “L’amministrazione straordinaria dei grandi gruppi in crisi: lineamenti giuridici” è considerata un testo di riferimento nella materia, citata persino dai Giudici Costituzionali. La sua competenza è stata dimostrata in operazioni di risanamento aziendale, come quella compiuta come Commissario Straordinario del Gruppo Cablelettra, dove ha portato avanti una cessione strategica delle sole attività industriali con la massima salvaguardia dei livelli occupazionali. Questo ha consentito all’azienda di superare una grave crisi finanziaria e raggiungere un accordo con l’acquirente giapponese Yazaki Corporation, leader mondiale nel settore automobilistico. La carriera di Vincenzo Sanasi d’Arpe annovera anche incarichi come quelli di Amministratore Delegato di Consap S.p.A., Commissario Straordinario in terna commissariale di Maflow S.p.A., Maflow Polska e MAN Servizi S.r.l. in Amministrazione Straordinaria e Liquidatore di SO.GE.SI. S.p.A.

lunedì 23 ottobre 2023

Amplifon, Enrico Vita annuncia l’acquisizione dell’Hometown Hearing Centre in Ontario: “Aggiunti 20 centri acustici”

Amplifon genera dal Nordamerica circa 400 milioni all’anno, quasi un quinto dei ricavi complessivi. Per questo, sotto la guida di Enrico Vita, il Gruppo sta attuando un importante piano di espansione nel Continente, che include la crescita del marchio Miracle Ear.

Enrico Vita

Enrico Vita annuncia l’acquisizione dell’Hometown Hearing Centre nell’Ontario

Non si arresta l’espansione di Amplifon nel mercato nordamericano: sotto la guida del CEO Enrico Vita, Amplifon ha recentemente annunciato l'acquisizione dell’Hometown Hearing Centre, un importante gruppo di cliniche auditive con una forte presenza nella regione canadese dell’Ontario, per un totale di 20 nuovi centri. Con la nuova acquisizione, Amplifon porta a 130 il numero di negozi sul suolo canadese: una cifra considerevole, se si osserva che solamente l’anno scorso il numero totale di punti vendita non superava i 90. Il Canada è il secondo mercato più importante nel settore dell’hearing care dopo gli Stati Uniti, nel contesto americano. Nella macro-regione delle Americhe, Amplifon possiede più di 2.000 negozi, in larga parte concentrati negli Stati Uniti (Paese in cui ha anche sede Miracle Ear, progetto di Amplifon che conta 5.500 collaboratori), ma il Gruppo è attivo anche in 6 Paesi dell’America Latina: Messico, Panama, Colombia, Cile, Argentina ed Ecuador.

Enrico Vita: “Il continente americano produce circa il 20% dei ricavi di Amplifon

La strategia dell’AD Enrico Vita di espandere Amplifon nelle Americhe è ben giustificata dai dati: questa macro-regione genera infatti quasi il 20% dei ricavi di Amplifon, per un totale di circa 400 milioni (con una crescita del 24% rispetto a due anni fa). L’indotto previsto in virtù delle nuove acquisizioni (in totale, 140 negozi per una spesa di 60 milioni di euro) è tale, secondo gli analisti di Amplifon, da aumentare i ricavi del Gruppo di 2 punti percentuale. Nel primo semestre, il ricavo delle Americhe è infatti arrivato a 212,7 milioni, un aumento del 17,6% rispetto ai 180,8 dell’anno scorso. Gli analisti prevedono dunque una forte crescita organica di Amplifon, che ha chiuso la prima metà dell'anno con ricavi consolidati per 1.113,8 milioni. L'Ebitda su base ricorrente è stato di 276 milioni di euro, evidenziando la solidità finanziaria del Gruppo e il successo del piano di espansione proposto da Enrico Vita.

Risparmio privato, Banca Generali entra nel mercato svizzero

Il risparmio privato in Svizzera ha un nuovo protagonista: Banca Generali. L’Istituto ha ottenuto la licenza e potrà offrire i suoi servizi di private banking. Annunciate sinergie con la controllante Generali e una politica di acquisizioni nel Paese.

Banca Generali, leader nel risparmio privato

Banca Generali apre ai risparmiatori svizzeri

Nuovo importante traguardo per il leader italiano del risparmio privato: Banca Generali ha infatti ottenuto la licenza in Svizzera, dove si prepara ad operare come una vera e propria private bank. L’ultima licenza concessa dalle autorità elvetiche ad una banca italiana risale a 15 anni fa. Un passo decisivo per la strategia di espansione portata avanti dall’Amministratore Delegato Gian Maria Mossa che, a seguito dell’annuncio dell’ingresso di Banca Generali nel mercato elvetico, ne ha evidenziato le opportunità di business. Sul piatto nuove partnership commerciali attraverso la controllante Generali, già presente in Svizzera con i suoi servizi assicurativi, e nuove acquisizioni per rafforzare la presenza nel Paese.

Come Banca Generali intende diventare punto di riferimento in materia di risparmio privato nel mercato elvetico

Ci sono diversi punti di contatto tra l'attività dell'assicurazione e quella della banca – ha dichiarato l’AD di Banca Generalied esistono tutti i presupposti per avere sinergie tra noi e il nostro azionista di maggioranza anche in Svizzera, mercato in cui Assicurazioni Generali peraltro ha da molto tempo una sua presenza diretta”. Ma l’Istituto ha già dato prova negli scorsi mesi del suo interesse verso il mercato elvetico del risparmio privato, in particolare nel Ticino. A Lugano ha già comprato la maggioranza di Valeur, ora BG Valeur, e non esclude altre operazioni in futuro, come acquisizioni di piccole banche, fiduciarie e family office. Nel frattempo, la Banca conferma il trend positivo sugli indicatori finanziari: dopo i 274 milioni di agosto, ha chiuso la raccolta netta di settembre raggiungendo quota 373 milioni di euro e portando il totale annuo a oltre 4,3 miliardi.

venerdì 20 ottobre 2023

Tommaso Putin tra gli ospiti di “Disegnare il futuro”

Tommaso Putin, Vicepresidente di Serenissima Ristorazione, tra gli ospiti del forum sull’innovazione “Disegnare il futuro”, un evento promosso da Italia Economy.

Tommaso Putin

Tommaso Putin tra gli ospiti del forum “Disegnare il futuro”

“Disegnare il futuro” è il nome dell’evento organizzato da Italia Economy presso Le Village by CA Triveneto, nella cornice di Piazza Giacomo Zanellato (Padova), rivolto a imprenditori, manager, professionisti e giovani che svolgono la propria attività in Veneto. Tra gli ospiti anche Tommaso Putin, Vicepresidente della società leader nei servizi di ristorazione collettiva Serenissima Ristorazione. Incentrato sul tema dell’innovazione, il forum è stato un’occasione di confronto tra gli attori istituzionali e il mondo delle imprese sulle attuali tendenze riguardanti l’innovazione e sulle iniziative e risorse messe in campo dalla Regione Veneto per promuovere la crescita del territorio.

Tommaso Putin: Vicepresidente di Serenissima Ristorazione da luglio 2022

Tommaso Putin è Vicepresidente del Gruppo Serenissima Ristorazione da luglio 2022. Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Luigi Bocconi di Milano nel 2002, si specializza in Amministrazione e Controllo di Gestione e frequenta numerosi corsi di formazione per approfondire la propria conoscenza nell’ambito del business internazionale. Dopo un’esperienza presso una società di revisione, prosegue la carriera nell’azienda di famiglia, Serenissima Ristorazione, tra le principali realtà italiane attive nel campo della ristorazione collettiva. Il Gruppo, che oggi conta oltre 10.000 collaboratori e sedi anche in Polonia, Spagna e a New York, gestisce i servizi di ristorazione di importanti strutture ospedaliere e socio-assistenziali, scuole, locali pubblici e aziende.

giovedì 19 ottobre 2023

Alessandro Benetton: ancoraggio, come riconoscere il bias cognitivo sfruttato da Steve Jobs

Alessandro Benetton parla dell’ancoraggio, il bias cognitivo che ci fa decidere in modo irrazionale in base a un riferimento iniziale, e mostra come prevenirlo con la consapevolezza e la valutazione.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: il caso iPad e la tecnica di Steve Jobs

Quando dobbiamo prendere una decisione, la nostra mente tende sempre a cercare un riferimento iniziale. Tuttavia questi si basano spesso su informazioni parziali o addirittura errate. Il fenomeno prende il nome di ancoraggio ed è un bias cognitivo di cui tutti siamo inconsapevolmente vittime. A spiegarlo è Alessandro Benetton, che ha affrontato il tema sul suo canale Youtube. Il fondatore di 21 Invest e Presidente di Edizione porta l’esempio del primo iPad, lanciato da Apple nel 2010. Durante la ormai nota presentazione tenuta da Steve Jobs, il prezzo di 999 dollari inizialmente presentato dall’azienda venne improvvisamente ridotto a 499: “Il pubblico impazzì. Quei 999 dollari iniziali ormai erano diventati un valore di riferimento: acquistare un iPad a $499 era un vero e proprio affare. Questa è una tecnica che sfrutta un bias cognitivo di cui tutti siamo vittime: l’ancoraggio”. A poco più di un anno dal lancio, il numero di iPad venduti ha superato quota 25 milioni: “Nella testa di tutti il messaggio era chiaro: l’iPad vale $999 perché era un’innovazione incredibile che permetteva allora di fare cose mai viste prima. Poi, all’improvviso, il fondatore di Apple cambia le carte in tavola: l’iPad non costerà più $999 ma 499. A quel punto, nella mente di tutti è arrivato un nuovo messaggio: risparmierò $500”.

Alessandro Benetton: “Non abbiate paura di affidarvi all’istinto, ma siate sempre pronti a metterlo in discussione”

La tecnica utilizzata da Apple fa leva proprio sull’ancoraggio: tante volte le decisioni vengono prese velocemente, in modo non del tutto razionale. La nostra mente tenderà sempre a cercare scorciatoie: “Sfruttando il neuromarketing – spiega Alessandro Benettonè possibile utilizzare questo bias per influenzare il consumatore: da un acquisto di un prodotto su Amazon, a che cosa mangiare al ristorante, fino a decidere quale film guardare su Netflix”. È possibile prevenire questo bias cognitivo? Secondo l’imprenditore è importante essere consapevoli che si tratta di un comportamento del quale siamo tutti vittime, sia nella nostra vita da consumatori che in altri ambiti. La consapevolezza è quindi la prima cosa da tenere a mente per diminuire le probabilità che questo accada: “L’unico modo per evitare il bias è quello di raccogliere informazioni sempre: non agire di impulso ma prendersi sempre il tempo per valutare altre possibilità”. Ma l’istinto, come ricorda Alessandro Benetton citando Edmund Burk, deciderà quasi sempre cosa fare prima della mente: “L’istinto serve a farsi una prima idea; l’analisi approfondita a confermarla o distruggerla. Non abbiate paura di essere istintivi ma siate sempre pronti a mettere in discussione quello che l’istinto vi suggerisce”.

Gian Maria Mossa: a Banca Generali la licenza per operare in Svizzera, il valore dell’operazione

Banca Generali in Svizzera, l’AD Gian Maria Mossa: “Si tratta della realizzazione concreta di un capitolo di rilievo della nostra strategia”.

Gian Maria Mossa, AD di Banca Generali

Banca Generali: l’AD Gian Maria Mossa commenta l’ottenimento della licenza per operare in Svizzera

L’AD Gian Maria Mossa lo ha definito “un passaggio molto importante”: Finma, l’autorità di vigilanza bancaria svizzera, ha ufficialmente accordato all’Istituto bancario italiano la licenza per operare nella Confederazione elvetica come BG Suisse Private Bank. “Possiamo ora operare come vera e propria banca anche in Svizzera. Si tratta della realizzazione concreta di un capitolo di rilievo della nostra strategia”, ha sottolineato in un’intervista rilasciata al “Corriere del Ticino” l’AD Gian Maria Mossa. Che le autorità elvetiche accordassero la licenza a una private bank italiana non accadeva da 15 anni: “Noi puntiamo infatti a radicarci sempre più e quindi ad ampliare ulteriormente le nostre attività sul mercato elvetico. L’Italia continua per noi ad essere naturalmente il punto di riferimento principale, ma fuori dai confini italiani è proprio la Confederazione elvetica a costituire un approdo di spessore, che abbiamo da tempo identificato”.

Gian Maria Mossa: Banca Generali, in Svizzera potremmo espanderci su altre piazze e non escludiamo acquisizioni

L’AD Gian Maria Mossa ha confermato che quella della crescita organica è la direzione in cui Banca Generali continua a guardare ma “restiamo aperti ad acquisizioni, sia in Italia sia in Svizzera”. L’attenzione è per le piccole banche, ma anche per fiduciarie e family office. “A Lugano abbiamo rilevato la maggioranza della fiduciaria Valeur, diventata BG Valeur, e non escludiamo di poter attuare in Ticino altre acquisizioni, cogliendo le eventuali opportunità che si presentassero”, ha spiegato l’AD Gian Maria Mossa. Private banker e tecnologia, ha poi ricordato l’AD nell’intervista, sono i due fattori di successo di Banca Generali: “Nel quadro della nostra strategia un elemento fondamentale chiaramente è la figura del private banker, nel senso che sono particolarmente importanti la sua qualità professionale, la sua reputazione, la sua capacità di essere flessibile nel rapporto con la clientela”. Altro elemento fondamentale è quello delle tecnologie “per quel che riguarda sia le piattaforme operative sia i servizi digitali per la clientela".

La carriera di Lorenzo Vangelisti nel settore della finanza tra Svizzera, Italia e Stati Uniti

La formazione e il background professionale di Lorenzo Vangelisti: dagli inizi in Svizzera, alle prestigiose certificazioni internazionali, fino al successo di Valeur Group.

Lorenzo Vangelisti

Lorenzo Vangelisti: gli studi, le certificazioni e l’esordio professionale

Lorenzo Vangelisti è nato a Mendrisio nel 1977, manifestando fin dalla giovinezza una forte attitudine per gli affari e una grande passione per la finanza. Studia dunque nella Scuola cantonale di commercio di Bellinzona, per poi conseguire – mentre compie le prime esperienze professionali – una serie di importanti certificazioni che cementeranno la sua competenza e la sua reputazione nel settore. La prima è lo Swiss Certified Banking Specialist Certificate, presso il Centro di Studi Bancari di Vezia; in seguito ottiene il Chartered Financial Analyst (CFA) Certificate rilasciato dal CFA Institute in Virginia. Avvia il suo percorso professionale presso il Credit Suisse Group, dando inizio a una rapida serie di promozioni e successi che lo porteranno a ricoprire incarichi di crescente responsabilità. Il primo impiego è nella Divisione Private Banking, come Assistant Relationship Manager. Poco dopo, viene promosso al ruolo di Specialista di Prodotti Strutturati e Derivati, per poi assumere l’incarico di Vice Presidente del Private Banking Network. A partire dal 2007 è a Londra: qui opera come Direttore della Divisione Fixed Income and Equity Derivatives, ricoprendo nel frattempo il ruolo di Responsabile dei clienti istituzionali in Italia, Svizzera e Montecarlo.

Lorenzo Vangelisti e la fondazione di Valeur Group

Nonostante i numerosi successi conseguiti nel corso della sua esperienza presso Credit Suisse, Lorenzo Vangelisti non abbandona l’ambizione di mettersi in proprio creando una società specializzata in investimenti e finanza. L’anno decisivo è il 2010: fonda infatti Valeur Group, specializzato in asset management, advisory, trading, ricerca e real estate, assumendo il ruolo di Amministratore Delegato. Il Gruppo viene strutturato in cinque società: Valeur Capital Ltd, con sede a Londra, specializzata in asset management; Valeur Securities SA, che funge da piattaforma di trading; Valeur SA, incentrata su investimenti collettivi di capitale e analisi di mercato; Valeur Concept SA, con focus sull’immobiliare; infine, LinkedTrade Technologies, che svolge attività di pricing e trading di prodotti strutturati.

Lorenzo Vangelisti ha inoltre fondato Valeur Foundation, ente no-profit che realizza opere di beneficenza e progetti di carattere umanitario, culturale ed ecologico.

mercoledì 18 ottobre 2023

Luigi Ferraris al Foro Italia-Spagna: il Gruppo FS e il futuro dei trasporti pubblici

Il PNRR rappresenta un’opportunità senza precedenti per l’Italia, offrendo la possibilità di ammodernare le infrastrutture e ridurre il divario tra il nord e il sud del Paese. Durante il recente Foro di dialogo Italia-Spagna, tenutosi a Roma nella sala della Protomoteca in Campidoglio, Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS, ha sottolineato l’importanza di questo ambizioso progetto e ha espresso la necessità di maggiore flessibilità nel suo sviluppo.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: investimenti e flessibilità per il futuro delle infrastrutture

Il Foro di dialogo Italia-Spagna, giunto alla sua 19esima edizione, è un evento dedicato alla discussione dei temi dello sviluppo comuni tra i due Paesi. L’Italia e la Spagna condividono numerosi legami culturali, economici e storici, rendendo questa collaborazione ancora più rilevante. Entrambi stanno attuando programmi di sviluppo focalizzati sulla digitalizzazione, l’ambiente e le infrastrutture, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e stimolare la crescita economica. Le infrastrutture sono al centro di questo processo di sviluppo, con un’enfasi particolare sull’infrastruttura ferroviaria in Italia. L’AD Luigi Ferraris ha sottolineato l’importanza degli interventi attualmente in corso per migliorare la rete ferroviaria italiana. Questi mirano a ridurre le distanze e a realizzare collegamenti più rapidi, come nel caso della Napoli-Bari, ma anche a investire in regioni come la Sicilia, che necessitano di importanti miglioramenti infrastrutturali. “Il Gruppo FS – ha aggiunto Luigi Ferrarisvuole essere protagonista del cambiamento, ma consideriamo anche le criticità affrontate in questi periodi. Guerra in Ucraina, crisi energetica, aumento delle materie prime hanno reso più difficile il percorso e il rispetto dei tempi imposti dal PNRR”.

Luigi Ferraris: il Gruppo FS e la trasformazione digitale delle ferrovie italiane

Parallelamente al miglioramento delle infrastrutture, la digitalizzazione rappresenta un altro elemento cruciale del programma di sviluppo. La rete ferroviaria italiana si estende per oltre 17.000 chilometri e l’obiettivo, ha spiegato Luigi Ferraris, “è dotarla totalmente di fibra ottica”. Questo progetto, denominato Gigabit Rail and Road, non solo migliorerà l’esperienza dei viaggiatori che desiderano lavorare durante il viaggio in treno, ma renderà anche la fibra ottica accessibile a tutte le comunità servite dalla rete ferroviaria. Questo consentirà un migliore monitoraggio delle infrastrutture e la condivisione di dati essenziali. Per il Gruppo FS, la digitalizzazione è un fattore abilitante per rimanere competitivi nel settore dei trasporti. Luigi Ferraris ha inoltre rivelato l’intenzione del Gruppo di introdurre una nuova piattaforma che consentirà ai viaggiatori di acquistare uno o più biglietti con un unico accesso, combinando diversi tipi di trasporto, sia urbano sia nazionale, su gomma e su rotaia. Tale iniziativa mira a rendere il trasporto pubblico una scelta più conveniente e accessibile, promuovendo al contempo l’intermodalità e contribuendo alla riduzione del traffico stradale.

martedì 17 ottobre 2023

Susan Carol Holland: le iniziative della Fondazione Amplifon a favore degli anziani

La promozione dell’inclusione sociale attraverso i servizi di hearing care è il fulcro della filosofia aziendale di Amplifon, e la Fondazione Amplifon, presieduta da Susan Carol Holland, svolge un ruolo di primaria importanza promuovendo iniziative e progetti a favore delle persone più anziane.

Susan Carol Holland, Presidente della Fondazione Amplifon

Susan Carol Holland: l’impegno della Fondazione Amplifon

Fondata nel Secondo Dopoguerra dal soldato inglese Algernon Charles Holland, Amplifon ha un obiettivo che va ben oltre il semplice business: restituire la possibilità di sentire e, di conseguenza, di partecipare pienamente alla vita sociale. L’amore di Holland per l’Italia lo ha portato a stabilirsi a Milano dopo la guerra, dando vita alla sua idea imprenditoriale. Oggi, guidata dall’Amministratore Delegato Enrico Vita, Amplifon è diventata il leader mondiale nel settore dell’hearing care, con quasi 20.000 dipendenti in oltre 25 Paesi e un fatturato di più di 2,1 miliardi di euro nel 2022. La missione di Amplifon di promuovere l’inclusione attraverso l’udito è centrale nella sua filosofia aziendale, e la Fondazione Amplifon, istituita nel 2020 in occasione del 70esimo anniversario del Gruppo, è il cuore pulsante di questa missione. L’ente filantropico, guidato dalla Presidente Susan Carol Holland, si è trovato ad affrontare una sfida senza precedenti a causa dell’insorgere della pandemia di COVID-19 poco dopo la sua nascita. Nonostante le difficoltà, la Fondazione ha reagito con determinazione, fornendo respiratori e mascherine e ristrutturando il padiglione otorinolaringoiatrico dei bambini presso l’Ospedale Pediatrico Buzzi di Milano.

Susan Carol Holland: l’inclusione sociale degli anziani

Gli anziani, tra le persone più a rischio durante la pandemia sia dal punto di vista sanitario che sociale, sono stati al centro dell’attenzione della Fondazione. Per combattere la solitudine imposta dal distanziamento sociale, l’ente ha finanziato l’installazione di sistemi di video connessione avanzata in dieci case di riposo a Milano. Tali sistemi hanno permesso agli anziani di ristabilire legami con le loro famiglie e di partecipare a varie attività interattive. Guidata da Susan Carol Holland, la Fondazione non si è limitata a fornire solo gli strumenti, ha offerto contenuti appositamente progettati per gli anziani come concerti, lezioni di yoga, performance teatrali, giochi online, viaggi digitali e arteterapia. La Fondazione ha quindi lanciato iniziative innovative come “Inside Out”: il progetto artistico ha coinvolto lo street artist Jr nell’affissione dei ritratti di 1.000 anziani delle case di riposo sulle facciate del Museo del Novecento di Milano. Inoltre, l’iniziativa “Let’s Dream” si è concentrata sul rendere realtà i sogni degli anziani, offrendo loro esperienze speciali come concerti privati e la possibilità di rivedere luoghi amati. Fondazione Amplifon, come sottolineato più volte dalla Presidente Susan Carol Holland, ambisce a esportare il suo approccio culturale al di fuori dei confini nazionali.

In cura nella clinica guidata da Susanna Esposito il paziente neonato che ha contratto l’influenza A: “Sta migliorando”

“Febbre e sintomatologia respiratoria ma anche inappetenza; nel nostro paziente si è presentato un quadro clinico di bronchite asmatica. Quello che possiamo dire è che i sintomi sono stati quelli fondamentalmente tipici delle sindromi influenzali degli ultimi anni”: così Susanna Esposito, Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Ospedale Pietro Barilla di Parma, descrive la sintomatologia del primo malato stagionale di influenza di tipo A.

 Susanna Esposito

Susanna Esposito riporta la diagnosi del primo malato di influenza di tipo A della stagione: è un lattante di 4 mesi

La professoressa Susanna Esposito ne ha dato notizia: l’influenza stagionale di tipo A è tornata. Il primo paziente, un lattante di 4 mesi, ha cominciato a manifestare sintomi di inappetenza, febbre e bronchite che non hanno lasciato dubbi sulla diagnosi agli esperti della Clinica Pediatrica dell’Ospedale Pietro Barilla, a Parma. Fortunatamente, dopo la conferma virologica, il piccolo è già sottoposto alla terapia antivirale, assunta per via orale, e sta dando notevoli segni di miglioramento. Tuttavia, il ritorno dell’influenza desta attenzione. Susanna Esposito, che è Direttrice della Clinica Pediatrica, nonché della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di Parma, ha dichiarato: “Da due anni, dopo la pandemia da Covid, è stato sottolineato dalle autorità competenti (come, ad esempio, il Ministero della Salute) come sia importante monitorare la circolazione dei virus respiratori durante tutto l’anno perché ci possono essere epidemie sporadiche o, con i viaggi internazionali, casi sporadici di importazione”.

I consigli di Susanna Esposito su come combattere l’influenza stagionale: “Vaccini e prevenzione primaria fondamentali

Susanna Esposito è tra le maggiori esperte di infettivologia pediatrica sul territorio nazionale, nonché Presidentessa dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici. In virtù della sua comprovata competenza, la professoressa ha fornito preziosi consigli su come affrontare il ritorno dell’influenza. La pediatra ha specificato che il vaccino antiinfluenzale è ormai divenuto prassi per tutti i bambini dai 6 mesi ai 6 anni. Il suo utilizzo può infatti “evitare i rischi medici che l’influenza può determinare in questa fascia di età, ridurre l’abuso di antibiotici e contenere la diffusione dell’infezione tra i familiari”. Tra gli altri pazienti per cui il vaccino è raccomandato ci sono le donne incinte, i fragili di qualsiasi sesso ed età e infine il personale sanitario. Susanna Esposito ha inoltre messo l’accento sull’importanza della prevenzione primaria: lavarsi le mani, indossare la mascherina in luoghi affollati, evitare di uscire se si presentano sintomi respiratori di moderata entità. In un periodo in cui Covid e influenza sono ancora pericolosi, l’esperta ha inoltre invitato a non perpetuare lo “stigma della mascherina”: bisogna evitare di prendere in giro bambini e anziani se la indossano in pubblico, perché potrebbe evitargli grossi problemi medici.

Focus sulla carriera di Alessandro Noceti, Responsabile della distribuzione presso Valeur Group

Esperto nel settore del credito e dell’equity, Alessandro Noceti è Responsabile della distribuzione per Valeur Group, Direttore presso Valeur Capital LTD e Valeur Securities SA.

Alessandro Noceti

Alessandro Noceti: le competenze e gli incarichi

Dotato di forti competenze in ingegneria finanziaria e una specializzazione in asset management e soluzioni di investimento, Alessandro Noceti oggi guida, in qualità di Direttore, le due società affiliate a Valeur Group: Valeur Capital Ltd, con sede a Londra, e Valeur Securities SA, con sede a Pfäffikon (Svizzera). Presso il Gruppo, realtà indipendente attiva nell’ambito dell’asset management, dell’advisory, del trading, della ricerca e del real estate, Alessandro Noceti ricopre anche l’incarico di Responsabile della Distribuzione. Sono ormai oltre dieci anni che opera in quest’ambito, assumendo posizioni apicali in realtà di carattere internazionale, come Valeur Group e Credit Suisse International.

Alessandro Noceti: formazione e prime esperienze professionali

Laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Alessandro Noceti prosegue il suo percorso formativo frequentando l’ESCP-EAP European School of Management (Londra/Torino) e conseguendo un Master in European Business Studies e un altro in Business Administration. Alessandro Noceti avvia la propria carriera nel settore finanziario assumendo l’incarico di Analista presso l’Area Investment Banking - Equity and Foxed Income Derivatives Sales di Credit Suisse International. La crescita professionale gli consente di aspirare ad incarichi di maggiore responsabilità e così diventa dapprima Associate, occupandosi della copertura commerciale verso la clientela italiana retail e istituzionale, e poi nel 2015 Vicepresidente, ruolo che lo porta a curare il settore italiano del Real Money. Dopo una breve parentesi come Direttore, passa a Valeur Group.

lunedì 16 ottobre 2023

Federico Motta Editore racconta la Champions League: storia, record e protagonisti della competizione

Nella scorsa stagione, il Manchester City ha ottenuto il suo primo titolo di Champions League strappando all’Inter un combattutissimo 1-0. In occasione del grande evento, Federico Motta Editore ha ripercorso la storia della Coppa dei Campioni attraverso i dati e le statistiche riportate nei suoi Annuari e nei Decenni di Storia Contemporanea.

 Federico Motta Editore, un punto di riferimento nell’Editoria italiana

Federico Motta Editore: la storia della Champions League fino alla finale Inter-Manchester City

Quando Manchester City e Inter si sfidarono come finalisti della Champions League del 2023, i favori del pronostico pendevano tutti per la squadra inglese, nonostante l’Inter avesse già vinto il titolo tre volte (nel 1964, nel 1965 e nel 2010, quest’ultimo anno del glorioso “triplete” conquistato da José Mourinho), mentre il Manchester zero. Eppure, come evidenziato da Federico Motta Editore, la squadra inglese disponeva di un grande vantaggio: l’allenatore Josep Guardiola, veterano del Barcellona che aveva già vinto la Coppa dei Campioni prima come giocatore (nel 1992) e poi come allenatore (nel 2009 e 2011). L’esperienza di Guardiola ha permesso infatti al Manchester di trionfare dopo una partita combattuta ed emozionante. In occasione dell’importante evento sportivo, Federico Motta Editore ha pubblicato un articolo sulla Champions League, che la Casa Editrice italiana ha già trattato in due cicli di opere molto importanti: gli Annuari e i Decenni di Storia Contemporanea.

Federico Motta Editore: i record e i grandi protagonisti della Champions League

Nel dettagliato approfondimento, Federico Motta Editore spiega come la UEFA Champions League sia l’evoluzione (a partire dal 1992) della Coppa dei Campioni, prestigiosissimo torneo inaugurato nel 1955 che vede confrontarsi tra di loro i più affermati club europei. Quasi 80 anni dopo, la Champions League rimane uno degli eventi più seguiti in assoluto nel mondo calcistico. La squadra che detiene il maggior numero di successi è il Real Madrid, con un impressionante record di 14 trofei. Al secondo posto troviamo il Milan, con 7 titoli, mentre Bayern Monaco e Liverpool si contendono l’ultimo gradino del podio con 6 trofei. Il Paese con il miglior storico di vittorie in Champions League è la Spagna, che oltre ai 14 del Real Madrid aggiunge i 5 titoli ottenuti dal Barcellona. Francisco Gento, attaccante del Real Madrid negli anni 50’, è il giocatore che ha innalzato più coppe, partecipando a 6 vittorie; l’allenatore di maggiore successo è Carlo Ancelotti, che ha vinto 2 titoli con il Milan e 2 con il Real Madrid, a cui si sommano le 2 vittorie a cui ha contribuito come giocatore al Milan.

Gruppo FS, ricavi da 7 miliardi nel primo semestre 2023: “Passeggeri tornati a livelli pre-pandemici”

La ripresa del numero di passeggeri a livelli pre-pandemici, unita alla propulsione dei fondi del PNRR, fa lievitare tutti i maggiori indicatori economici del Gruppo FS. La Relazione finanziaria semestrale, recentemente approvata dal CdA e dalla Presidente Nicoletta Giadrossi, descrive un quadro di notevole crescita per tutto il 2023.

Gruppo FS

Gruppo FS, approvata la Relazione finanziaria semestrale: “Crescita nei più importanti margini economici

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo FS, sotto la guida della Presidente Nicoletta Giadrossi, ha recentemente approvato la Relazione finanziaria semestrale relativa al semestre consolidato al 30 giugno 2023. La Relazione ha mostrato gli effetti positivi della leadership dell’AD Luigi Ferraris: tutti i principali margini economici hanno registrato miglioramenti importanti. L'EBITDA è cresciuto del 7,4%, raggiungendo la cifra di 974 milioni di euro, mentre l'EBIT è aumentato del 18,2%, arrivando a 99 milioni di euro. Solo l’utile netto, che ammonta a 4 milioni, è inferiore rispetto al 2022, riflettendo sia l’aumento dei prezzi dovuto alla guerra in Ucraina, che soprattutto i notevoli investimenti che il Gruppo FS sta attuando in Italia e in tutto il continente europeo.

Fondi del PNRR e ripresa dei passeggeri tra le cause della buona performance del Gruppo FS

Due congiunture favorevoli stanno rafforzando il trend positivo del Gruppo FS. Innanzitutto, è stata registrata una forte ripresa del numero di passeggeri trasportati, che sono tornati ai livelli precedenti allo scoppio della pandemia di Covid-19. Il ritorno dei passeggeri ha influito fortemente sull’aumento dei ricavi operativi, che hanno toccato i 7,1 miliardi di euro registrando un aumento del 15,8% rispetto all’anno precedente. In secondo luogo, il Gruppo sta attuando un imponente piano di investimenti: un impressionante aumento del 64,2% rispetto al 2022, avvalendosi anche dei fondi del PNRR. Secondo l’AD Luigi Ferraris, gli investimenti sono destinati ad aumentare ancora di più nei prossimi anni, non solo potenziando la mobilità italiana ma anche garantendo al Gruppo FS una posizione di leadership a livello europeo nei trasporti ad alta velocità. Gli investimenti hanno toccato la cifra complessiva di 6,6 miliardi di euro, spesi in particolar modo per potenziare il Polo Infrastrutture.

giovedì 12 ottobre 2023

Luigi Ferraris: “Il treno ha superato l’aereo come mezzo di trasporto sulle principali rotte italiane”

Gli investimenti del Gruppo FS hanno già potenziato il settore dei trasporti in Italia in modo estremamente significativo, ma l’AD Luigi Ferraris ha obiettivi ancora più ambiziosi: rendere le Ferrovie dello Stato Italiane un player centrale nell’alta velocità dell’intero continente europeo. I notevoli risultati sono stati presentati nel corso del convegno “High-Speed Rail Crossing Borders”, organizzato a Bruxelles presso il Parlamento Europeo.

 Luigi Ferraris

Luigi Ferraris ha presentato di fronte al Parlamento Europeo i risultati ottenuti dal Gruppo FS nel decennio 2009-2019

Nel corso del convegno “High-Speed Rail Crossing Borders”, organizzato presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS, ha evidenziato gli straordinari progressi ottenuti nello scorso decennio. La domanda di mobilità è infatti cresciuta del 200% dal 2009 al 2019, mentre i prezzi hanno subito un calo del 40% grazie alla grande disponibilità di tratte. L’alta velocità ha inoltre scalzato il predominio dell’aereo su molte rotte di importanza fondamentale: è il caso della Roma-Milano, le cui quote sono al 70% occupate dal trasporto su rotaie e solo al 30% degli aeroplani. Una inversione di rotta che ha comportato indubbi benefici ambientali, nonché spese molto più contenute per i passeggeri. Tra le nuove linee realizzate in questo arco temporale spicca la Torino-Salerno, i cui passeggeri, ha sottolineato Luigi Ferraris, sono quadruplicati, passando dai 15 ai 60 milioni. Sono state annunciate, inoltre, nuove linee che collegheranno alla rete nazionale anche le città di Bari e Reggio Calabria: il Gruppo FS si sta ritagliando una posizione di spicco nell’alta velocità europea.

Luigi Ferraris: “Guardiamo all’Europa come nostro mercato domestico

I risultati degli investimenti del Gruppo FS sono già tangibili in Italia, ma presto potrebbero esserlo anche nel resto d’Europa. Guidato da Luigi Ferraris, il Gruppo ha intrapreso un imponente processo di espansione internazionale che ha portato alla fondazione di Trenitalia France e all’avvio della linea che collega Parigi, Milano e Lione. In Spagna, il Gruppo FS ha preso parte alla partnership ILSA, che vede collaborare Trenitalia, Air Nostrum e Globalvia. A partire da novembre 2022, il progetto ha visto un sempre più massiccio impiego di treni Frecciarossa. Luigi Ferraris ha annunciato che l’impegno del Gruppo FS “si sta progressivamente espandendo fino a un totale di 70 collegamenti giornalieri sui tre corridoi principali del Paese: Madrid-Barcellona; Madrid-Valencia/Alicante; Madrid-Malaga/Siviglia con l’obiettivo anche di connettere Lisbona a Madrid e La Coruña”. Mentre il sogno di uno spazio unico europeo dei trasporti si fa sempre più vicino, Luigi Ferraris ha anticipato ulteriori progetti per nuove linee: “Abbiamo in programma di lanciare più servizi internazionali, ad esempio da Parigi a Barcellona, da Parigi a Bruxelles-Amsterdam e infine a Berlino. Inoltre, Trenitalia con Deutsche Bahn lancerà due distinte connessioni da Roma e Milano a Monaco entro il 2026, con una possibile espansione verso Berlino”.

martedì 10 ottobre 2023

Paolo Gallo invitato al Forum delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Gli SDG, Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sull’ambiente, l’equità sociale e i diritti umani, sono il tema del vertice delle Nazioni Unite del 2023. Il Private Sector Forum, organizzato a margine del grande evento, riunisce capi di Stato ed esponenti delle maggiori società internazionali, tra cui l’AD di Italgas Paolo Gallo, per elaborare strategie di collaborazione virtuose tra settore pubblico e settore privato.

 L'AD di Italgas Paolo Gallo

Cos’è il Private Sector Forum, l’importante convegno ONU a cui ha partecipato Paolo Gallo

Paolo Gallo, AD e DG del Gruppo Italgas, ha presenziato il 18 settembre al Private Sector Forum, importante evento organizzato dal Global Compact delle Nazioni Unite nel contesto del vertice ONU sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG). Lo scopo della tavola rotonda era quello di imprimere una accelerazione agli sforzi congiunti di Stati, privati, aziende e società nello sviluppo sostenibile e nel raggiungimento degli SDG. Attraverso il lancio del programma Forward Faster, i rappresentanti delle Nazioni Unite intendono esortare imprenditori e manager a investire in questi aspetti, dimostrando che la sostenibilità non è solo un obiettivo etico, ma anche una straordinaria opportunità di business. “Non c’è miglior piano aziendale dello sviluppo sostenibile”, ha affermato il Segretario ONU António Guterres di fronte ai numerosi AD presenti, tra cui Paolo Gallo.

Paolo Gallo: “Italgas continua ad aumentare gli sforzi per una economia net zero”

A margine del prestigioso evento, Paolo Gallo ha sottolineato l’importanza di simili occasioni di confronto, che permettono alle società internazionali di misurare i propri risultati in un ambito fondamentale come quello degli obiettivi SDG. “Un importante momento di approfondimento e riflessione e un’occasione per misurare il grado di maturazione delle politiche messe in campo da Italgas in materia di SDGs che in questi anni ci hanno permesso di raggiungere risultati significativi in termini di riduzione delle emissioni climalteranti, efficientamento energetico e parità di genere”. Gli sforzi di Italgas a favore della gender equity sono stati infatti confermati attraverso l’ottenimento della certificazione UNI/PdR 125:2022, che ne ha attestato la capacità di creare un ambiente di lavoro autenticamente inclusivo e paritario, tanto per l’equità salariale quanto per le opportunità di carriera. Paolo Gallo ha concluso il suo intervento affermando: “Questi confronti confermano l'importanza del lavoro svolto e la validità del percorso che abbiamo intrapreso per continuare a contribuire all'obiettivo di un'economia net zero e alla realizzazione di un mondo migliore”.