mercoledì 27 marzo 2024

Roma REgeneration Forum, Umberto Lebruto interviene al panel sulla crescita organica della città

L’evento Roma REgeneration Forum organizzato da FS Sistemi Urbani, società guidata dall’AD Umberto Lebruto capofila del Polo Urbano del Gruppo FS, ha affrontato temi cruciali per lo sviluppo di Roma, come la progettazione di soluzioni innovative e sostenibili per rendere la città sempre più green e smart.

Umberto Lebruto

Roma REgeneration Forum: l’evento organizzato dalla società guidata da Umberto Lebruto

Lo scorso 20 febbraio si è tenuto a Roma il Roma REgeneration Forum presso l'Auditorium della Tecnica di Confindustria. L'evento, organizzato da FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS, ha rappresentato un'importante occasione per discutere delle prospettive di sviluppo della città e di come renderla un polo attrattivo a livello internazionale. Tra i principali temi affrontati quello della rigenerazione urbana e della progettazione di soluzioni innovative e sostenibili per le aree urbane, una delle priorità strategiche della società guidata da Umberto Lebruto, al fine di realizzare città sempre più green, smart e a misura d'uomo. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di mostrare le potenzialità di utilizzo della città così da inserirla all'interno del più ampio processo di riqualificazione dei prossimi anni.

L’intervento di Umberto Lebruto al panel “Strategie per un modello organico di crescita”

Nel corso dell’evento ha avuto luogo il panel “Strategie per un modello organico di crescita”, al quale hanno preso parte importanti figure istituzionali e professionali. Tra queste l’Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto, che ha rimarcato il lavoro svolto finora dalla società: “La rigenerazione dell'area di Tiburtina è un tassello già iniziato anni fa. Stiamo lavorando anche su Trastevere, abbiamo lanciato un masterplan con cui la zona di Marconi si ricucirà con quella Gianicolense aprendo la porta sud della stazione”. Inclusi nella lista dei partecipanti all’iniziativa anche il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri.

A2A, Renato Mazzoncini: “Elettrificazione e gestione dei rifiuti le sfide per il Paese”

Intercettato a margine della sesta edizione de “La Ripartenza”, l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini ha parlato dell’urgenza di accelerare l’elettrificazione del Paese, puntando su infrastrutture e produzione di energia da fonti rinnovabili. Tra i temi affrontati anche la gestione dei rifiuti, un tema cruciale in Italia e non solo.

Renato Mazzoncini (A2A)

Renato Mazzoncini: “Al 2050 mancano solo 26 anni, col Climate Change non si fanno armistizi”

Dobbiamo assolutamente accelerare l’elettrificazione del Paese. Bisogna riuscire ad aumentare le infrastrutture elettriche e spingere sulla produzione di rinnovabili”: solo così, sostiene Renato Mazzoncini, sarà possibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. A Milano per prendere parte alla sesta edizione di “La Ripartenza”, l’AD di A2A ha espresso la sua visione sul futuro energetico del Paese. In un’intervista rilasciata a margine dell’evento, ha evidenziato la necessità di investire sulle infrastrutture che rendono il Paese competitivo: “Tutto questo ovviamente passa tramite l’accettazione di nuovi impianti, le procedure in Italia sono un po’ complesse. Siamo sempre riusciti a crescere come Paese e sono fiducioso che riusciremo a portare a termine anche questa importante transizione. Ormai mancano 26 anni al 2050 – ha ricordato il manager – e col Climate Change non si fanno armistizi”.

 Renato Mazzoncini: termovalorizzatori ed efficienza idrica le basi per la ripartenza

Puntare sulle infrastrutture, anche quelle per la gestione dei rifiuti e il recupero di materia ed energia, consentirebbe al Paese di accelerare anche la ripresa economica, frenata dalla crisi energetica: “Non possiamo più permetterci di esportare nei Paesi del nord Europa i nostri rifiuti per farli trasformare in energia – ha dichiarato Renato Mazzoncinibisogna completare i termovalorizzatori già programmati sul territorio nazionale”. Anche sul fronte idrico c’è ampio spazio di manovra: “Ad oggi abbiamo il 46% di perdite sulle reti idriche e per ridurle occorrono 30 miliardi di investimenti in Italia nei prossimi dieci anni”. La volontà di investire e le risorse ci sono, ma è necessario l’impegno congiunto di aziende e amministrazioni locali. Nella parte finale del suo intervento, l’Amministratore Delegato di A2A ha affrontato anche il tema della crescita della popolazione nordafricana e del conseguente aumento della produzione dei rifiuti, che oggi vengono gestiti in modo inadeguato. La Life Company ha proposto di adottare per le principali città nordafricane modelli simili a quelli lombardi, in cui raccolta differenziata, termovalorizzazione e produzione di energia fanno parte di un sistema integrato.

Terna sempre più centrale nella transizione energetica del Paese

Terna ha messo sul tavolo un piano di investimenti record per il 2023, con il Tyrrhenian Link e il Sa.Co.I 3 a rappresentare l’ambizione e l’impegno del Gruppo nella costruzione di un futuro energetico sostenibile.

Terna

Terna, investimenti record nel 2023: protagonista il Tyrrhenian Link

Nel 2023, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli enti regionali preposti, ha dato il via libera a 23 progetti per l’ampliamento dell’infrastruttura elettrica nazionale, con un investimento totale che supera i 3 miliardi di euro. Terna ha reso noto che questi numeri rappresentano un traguardo senza precedenti per il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia, ribadendo l’importanza cruciale dell’operatore nel cammino verso una transizione energetica sostenibile e sottolineando la sinergia continua con le autorità governative. Rispetto all’anno precedente, si registra infatti un incremento del 20% degli investimenti, che nel 2022 si fermarono a poco più di 2,5 miliardi di euro, triplicando il dato del 2021. Nella nota diffusa, Terna attribuisce il merito principale di tale crescita al segmento occidentale del Tyrrhenian Link, il tratto di cavo sottomarino che unirà la Sicilia alla Sardegna, con un valore di oltre 1,8 miliardi di euro. Il segmento complementare dell’opera, che connetterà la Sicilia con la Campania, aveva ottenuto l’approvazione nel 2022. Il Tyrrhenian Link, con 970 chilometri di lunghezza totale e 1.000 megawatt di potenza in corrente continua, è ad oggi uno dei progetti di trasporto di energia marino più ambiziosi: 3,7 miliardi di euro gli investimenti totali.

Terna: Sa.Co.I 3, il progetto  che cambierà il trasporto energetico sottomarino

Un altro progetto significativo approvato nel 2023 è il Sa.Co.I 3, che prevede la sostituzione, l’aggiornamento e il potenziamento dell’attuale collegamento elettrico sottomarino in corrente continua tra Sardegna, Corsica e Toscana. L’opera, che richiederà circa un miliardo di euro di investimenti, prevede l’installazione di un cavo sottomarino a corrente continua da 200 kV, con una capacità di trasmissione totale fino a 400 MW. Vale la pena menzionare anche due ulteriori progetti, ciascuno dal valore di circa 50 milioni di euro, che rientrano nel piano strategico di Terna per migliorare la sicurezza e l’efficienza della rete elettrica di alta e altissima tensione nelle zone che ospiteranno i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026: si tratta dell’elettrodotto sotterraneo di 19 km nella Val di Fassa (Trento), denominato ‘Moena-Campitello’, e del collegamento sotterraneo di 22 km tra Vandoies e Brunico, in provincia di Bolzano.

lunedì 25 marzo 2024

Maurizio Rota: True Italian Experience e la riscoperta delle bellezze locali in chiave sostenibile

Il turismo sostenibile è sempre più al centro dell’attenzione dei viaggiatori moderni, spingendo le aziende del settore a riconsiderare le pratiche tradizionali. In questo contesto, True Italian Experience si distingue per la sua visione innovativa che promuove non solo la sostenibilità ambientale, ma anche quella sociale. Maurizio Rota, Vice Presidente e Amministratore Delegato di TIE, condivide la mission aziendale: offrire esperienze di viaggio autentiche che valorizzino il territorio italiano e supportino le comunità locali.

Maurizio Rota

Maurizio Rota: le proposte di TIE sono in linea con i principi di sostenibilità e responsabilità sociale

Sempre più turisti – ha evidenziato Maurizio Rotasono attenti al tema della sostenibilità, per questo ritengo che il treno sia il mezzo da prediligere per gli spostamenti tra le varie località sparse sul territorio italiano”. A tale proposito, True Italian Experience si impegna a creare pacchetti di viaggio capaci di collegare le varie destinazioni del territorio nazionale tramite il sistema ferroviario. All’interno di tali pacchetti vengono proposte esperienze legate al territorio, integrate con attività come il cicloturismo e la mobilità elettrica, promuovendo così soluzioni di intermodalità in sintonia con i principi di sostenibilità e responsabilità sociale. Tale approccio non solo riduce l’impatto ambientale dei viaggi, ma favorisce anche una connessione più autentica con il territorio e le sue comunità.

Maurizio Rota: sostenibilità ambientale e sociale nella vision di TIE

Per True Italian Experience, ha sottolineato Maurizio Rota, la sostenibilità va oltre la salvaguardia dell’ambiente, include infatti anche il sostegno alle comunità locali e alla crescita economica inclusiva. “All’interno delle nostre proposte di viaggio vengono infatti favorite quelle start up giovanili sparse sui piccoli Comuni e sul territorio italiano che promuovono e quindi sviluppano un turismo in ottica digitale che altrimenti non avrebbe una via di accesso preferenziale a quello che è il mercato”, ha specificato il manager. TIE dà rilievo alle imprese turistiche, alle cooperative e alle start-up che operano nei piccoli Comuni situati nelle zone remote del Paese, contribuendo così alla promozione dell’occupazione e all’adozione di un modello di mobilità e turismo sostenibile, caratterizzato da un ritmo più lento.

GSA: il partner affidabile per la gestione della sicurezza

GSA Gruppo Servizi Associati è una realtà attiva da oltre 20 anni negli ambiti della safety Chain e del facility management, nei quali è diventata leader grazie alla sua solida base di competenza, innovazione e collaborazione con i clienti.

GSA

Innovazione ed expertise: GSA leader nella gestione della sicurezza

Fondata nel 1997, GSA si è affermata come leader nel settore dei servizi antincendio, fire engineering, gestione delle emergenze, alta formazione e facility management in Europa. Con una presenza capillare su tutto il territorio europeo e un team di oltre 4.000 dipendenti altamente qualificati, l’azienda si distingue per la sua capacità di offrire soluzioni integrate e personalizzate per proteggere infrastrutture critiche, edifici pubblici e impianti industriali. Grazie a una vasta gamma di servizi ingegnerizzati, innovazioni tecnologiche e brevetti, ha raggiunto il massimo dell'offerta europea nel campo della sicurezza. La società opera in progetti complessi in collaborazione con enti pubblici e organizzazioni private, garantendo un approccio completo e integrato alla sicurezza. La solidità del modello produttivo di GSA Gruppo Servizi Associati è stata riconosciuta con il Certificato Elite di Borsa Italiana nel 2016 e con l'entrata nel capitale societario di Armònia SGR nel 2018 e nel 2021 ITEЯ Capital Partners ha promosso e gestito l’ingresso dei fondi Eurizon ITER, che fanno capo a Eurizon Capital SGR – Società di gestione del risparmio del Gruppo Intesa Sanpaolo. ITEЯ Capital Partners ha acquisito il 67,5% di GSA con un Enterprise Value di 250 milioni di euro. Con 25 anni di storia, 14 brevetti attivi e un fatturato di 173 milioni di euro nel 2022, l'azienda ha lavorato ad appalti strategici a livello europeo nel settore delle infrastrutture viarie e della sicurezza antincendio in ambito sanitario.

GSA Gruppo Servizi Associati: la crescita attraverso le acquisizioni e le soluzioni personalizzate

Negli ultimi anni, GSA ha consolidato la propria posizione sul mercato attraverso importanti operazioni di acquisizione. Nel 2019 ha rilevato la quota di maggioranza di S.R.M.B. - Secours Routiers du Mont-Blanc SAS, società leader nell'intervento e soccorso in montagna di veicoli pesanti in condizioni estreme. Nel 2023, l'acquisizione del 75% del gruppo Previnsa Servicios Integrales ha permesso all’azienda di ampliare ulteriormente le proprie competenze nei settori in cui Previnsa è maggiormente specializzata: sorveglianza e prevenzione incendi nelle centrali nucleari; formazione di personale e sicurezza del lavoro anche in situazioni complesse: alta quota, emergenze chimiche, sicurezza marittima, impianti eolici, centrali termonucleari; produzione e commercializzazione di segnaletica e accessori per la sicurezza del lavoro. Con un’offerta distribuita attraverso tre divisioni (Safety, Academy e Facility), GSA ha dato più volte prova della sua capacità di operare con un approccio olistico alla sicurezza ed elevati standard qualitativi. Sempre impegnata a fornire risposte rapide, efficaci e continue alle esigenze dei suoi clienti, ponendoli al centro della propria evoluzione e adattando i servizi alle loro specifiche necessità, la società applica in maniera uniforme le procedure di analisi e progettazione dei programmi di lavoro.

Il percorso dell’avvocato Andrea Mascetti, tra Studio Legale e valorizzazione della cultura

Andrea Mascetti, titolare dell’omonimo Studio Legale, si distingue per il suo percorso professionale in diversi settori, anche in ambito pubblico.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti, dalla laurea alla fondazione dello Studio Legale Mascetti

Nato a Varese nel 1971, l’avvocato Andrea Mascetti è una figura di rilievo nel settore legale, in grado di coniugare una profonda conoscenza di diversi campi del diritto con una profonda passione per il mondo della cultura, oltre a competenze di carattere gestionale. Diplomatosi al Liceo Classico, ha poi conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, per poi svolgere la sua prima esperienza professionale presso lo Studio Legale Tributario associato a Ernst & Young. Dopo aver acquisito una vasta esperienza nel settore, Andrea Mascetti si mette nel 2004 in proprio, fondando lo Studio Legale che porta il suo nome. Lo Studio è specializzato nel diritto commerciale e amministrativo, ma ha più recentemente esteso la propria azione anche in altri ambiti.

Andrea Mascetti: l’impegno per la promozione della cultura e nel settore pubblico

Andrea Mascetti è noto anche per il suo profondo interesse per l’arte e la cultura, che si esprime non solo con la sua passione di bibliofilo, ma anche in collaborazioni con importanti fondazioni e realtà dedite alla preservazione della bellezza. In particolare, è collaboratore dell’Advisory Board di Valore Italia, centro di formazione e ricerca dedicato al restauro e alla valorizzazione del patrimonio culturale, che riflette la sua dedizione per l'arte e la storia. Ha svolto in passato, inoltre, la funzione di membro della Commissione Centrale di Beneficenze di Fondazione Cariplo, dove ha coordinato la Commissione Arte e Cultura. Andrea Mascetti vanta una serie di importanti incarichi in ambito pubblico. Come Presidente di Finlombarda, ad esempio, contribuisce alla crescita e al benessere dei territori locali. Ha presieduto inoltre al Comitato Nomine e Remunerazioni del CdA di Italgas, oltre a svolgere l’attività di consulente per diverse società pubbliche e private.

Netco: TIM prevede chiusura senza ostacoli, assicura Pietro Labriola

A seguito della pubblicazione dei dati preconsuntivi relativi al 2023, TIM ha recentemente tenuto un incontro con gli analisti per discutere i risultati e i progressi del Gruppo. Il CEO Pietro Labriola ha fornito una prospettiva chiara sul futuro dell’azienda, focalizzandosi in particolare sul prossimo scorporo di Netco: “Siamo a un punto di svolta, si tratta dell’ultimo appuntamento di TIM per come la conosciamo”.

Pietro Labriola, AD di Tim

Pietro Labriola: TIM al punto di svolta con scorporo di Netco

TIM si trova a un punto di svolta, ha dichiarato Pietro Labriola delineando il futuro dopo la vendita della rete e sottolineando che le attività italiane stanno intraprendendo una crescita strutturale significativa. Ha confermato inoltre che ServiceCo domestic è ben posizionata per continuare su questa traiettoria positiva. La roadmap aziendale comprende l’annuncio del piano industriale 2024-26 e della guidance. Una delle questioni principali riguarda le tempistiche per lo scorporo di Netco. Pietro Labriola ha rassicurato gli investitori, ribadendo la convinzione del mercato nella strategia aziendale di delayering e affermando che non sono previsti ostacoli significativi da parte dell’Antitrust europea. Il CEO ha quindi espresso fiducia nella chiusura tempestiva e di successo dell’operazione, prevedendo un closing tra giugno e luglio.

Pietro Labriola: strategie e crescita finanziaria di TIM

Per quanto riguarda invece il contesto europeo delle telecomunicazioni, Pietro Labriola ha evidenziato come il white paper dell’Unione Europea possa rappresentare un passo nella giusta direzione. Ha citato esempi di altri mercati, come gli Stati Uniti e il Brasile, dove la presenza di tre operatori ha dimostrato di essere sostenibile. Questo potrebbe indicare una direzione per il mercato europeo, anche per TIM che si prepara a un nuovo ruolo dopo il completamento dell’operazione con Netco. Passando ai dati finanziari del 2023, i ricavi del Gruppo sono aumentati del 3,1% fino a raggiungere i 16,3 miliardi di euro. L’EBITDA organico è cresciuto del 5,7%, mentre l’EBITDA after lease ha registrato un aumento del 6,1% rispetto all’anno precedente. I capex complessivi di TIM si attestano a 4 miliardi di euro, con la maggior parte degli investimenti concentrati nella rete fissa.

Ridurre il divario di genere: la visione di Cristina Scocchia

Nel panorama lavorativo attuale, il tema della parità di genere rimane una sfida cruciale. Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, è intervenuta su questo argomento, mettendo in luce il persistente ritmo lento di cambiamento e la resistenza del “tetto di cristallo”.

Cristina Scocchia

Verso la parità di genere: la lunga strada e l’impatto economico secondo Cristina Scocchia

Nonostante i significativi progressi compiuti nel corso degli anni, osserva Cristina Scocchia, il percorso verso una parità effettiva è ancora lungo. In Italia, non si sta procedendo abbastanza rapidamente e ciò è evidente soprattutto nei vertici aziendali, dove la presenza femminile è ancora nettamente sottorappresentata. Solo un terzo delle posizioni dirigenziali è infatti occupato da donne, e solo il 2% degli Amministratori Delegati delle società quotate è di sesso femminile L’AD di Illycaffè non si limita a una mera osservazione dei dati, ma offre una visione più ampia, evidenziando le motivazioni etiche ed economiche che sottendono alla promozione della parità di genere. Oltre al dovere morale di garantire pari opportunità, Cristina Scocchia sottolinea l’aspetto economico, evidenziando che un aumento del tasso di occupazione femminile a livello di quello maschile porterebbe a un incremento significativo del PIL, fino al 12%.

Cristina Scocchia: la proposta di azioni concrete

Per raggiungere tale obiettivo, Cristina Scocchia identifica quattro aree d’intervento chiave. La prima riguarda un profondo cambiamento culturale, che deve partire dalla consapevolezza che uomini e donne hanno diritto alle stesse opportunità professionali. Occorre affrontare inoltre la questione della divisione del lavoro domestico, ancora largamente a carico delle donne, che impedisce loro di dedicarsi pienamente alla carriera. L’AD di Illycaffè sottolinea anche l’importanza di fornire servizi di supporto alle famiglie, come asili nido e scuole a tempo pieno, al fine di consentire a entrambi i sessi di conciliare meglio lavoro e vita familiare. Sarebbe inoltre necessario, aggiunge quindi l’AD, incoraggiare le ragazze a interessarsi alle materie STEM, settori in cui le donne sono ancora sottorappresentate ma che offrono maggiori opportunità professionali e retribuzioni più elevate. Cristina Scocchia ha infine messo in evidenza l’importanza di promuovere il merito come criterio principale di selezione e promozione. In Illycaffè, il merito è considerato l’unica variabile rilevante per decidere chi assumere e chi promuovere, e ciò ha portato a un equilibrio tra donne e uomini nei ruoli dirigenziali.

giovedì 21 marzo 2024

Luigi Ferraris: l’impatto degli investimenti del Gruppo FS su PIL e occupazione

Un Piano investimenti da 200 miliardi di euro, con cantieri e grandi opere per un valore complessivo di 50 miliardi, che impatterà sul PIL per il 2% e genererà fino a 300.000 posti di lavoro: è così che Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS, intende rendere la società un leader a livello europeo nell’alta velocità, potenziando al tempo stesso le infrastrutture italiane.

Luigi Ferraris

Il Piano investimenti del Gruppo FS presentato da Luigi Ferraris nel corso del Meeting di Rimini

Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS, è intervenuto al Meeting di Rimini e ha fatto il punto sul Piano che cambierà il volto dell’alta velocità europea. Il manager ha parlato delle risorse messe in campo e dell’impatto positivo sull’economia italiana: “Oggi tra RFI e ANAS abbiamo 4.000 cantieri aperti, per un valore di opere complessive di 50 miliardi, quindi parliamo di interventi importanti. L’effetto di queste opere sul PIL è significativo, se prendiamo come base il piano industriale che vede una media di Capex (spesa in conto capitale, ndr) tra 12 e 15 miliardi l'anno, incidiamo per un 2% di PIL”. Le grandi opere, secondo quanto anticipato dall’AD, riguarderanno tutto il Paese, promuovendo l’occupazione e fornendo infrastrutture adeguate al suo sviluppo. I cantieri, infatti, “si portano dietro tra 200mila e 300mila addetti ai lavori, tra diretti e indiretti”, ha affermato Luigi Ferraris: “L'effetto sull'economia è sicuramente rilevante, le opere sono su tutto il territorio, da Nord a Sud.”

Luigi Ferraris: l’espansione del Gruppo FS in Europa

Il Piano del Gruppo FS, ha sostenuto Luigi Ferraris, non ha un respiro meramente nazionale: l’ambizione della società è quella di dare alla società una leadership europea. Man mano che i rapporti economici tra gli Stati dell’Unione si fanno sempre più stretti, cresce l’esigenza di infrastrutture di grande scala in grado di connettere le maggiori città e i grandi centri economici. L’Italia, secondo il manager, possiede un vantaggio notevole in termini di competenze, tecnologia e struttura: “L’orientamento dell'Europa è avere collegamenti tra le capitali principali prevalentemente via treno e via alta velocità. In Europa le infrastrutture sono variegate, non c’è una rete ad alta velocità unica e integrata, chi ha la vera rete alta velocità siamo noi, i francesi e gli spagnoli. Per l’Europa abbiamo completato la flotta di 20 treni alta velocità in Spagna, dove stiamo andando bene, siamo il terzo operatore privato assieme ai francesi e copriamo collegamenti nelle principali città spagnole”. Il Gruppo, in particolare, ambisce ad assumere un ruolo importante nella costruzione di una rete di trasporti ad alta velocità nel Continente: “Si sta lavorando anche per fare un collegamento Parigi-Barcellona e Barcellona-Madrid e questo credo che nel giro di qualche anno si possa fare”, ha concluso Luigi Ferraris. “L'altro collegamento è Milano-Monaco dove si andrà con un treno Frecciarossa”.

Renato Mazzoncini: dobbiamo accelerare il processo di elettrificazione del Paese

Nell’ambito della sesta edizione dell’evento “La Ripartenza, liberi di pensare”, Renato Mazzoncini, l’Amministratore Delegato di A2A ha condiviso una riflessione per affrontare le sfide del futuro.

Renato Mazzoncini

Elettrificazione e investimenti per la crescita del Paese: la riflessione di Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini ha sottolineato l’urgenza di accelerare il processo di elettrificazione del Paese. L’AD di A2A rimarca l’importanza di potenziare le infrastrutture elettriche a livello locale, aumentando la capacità di distribuzione e produzione di energia da fonti rinnovabili. “Dobbiamo aumentare la produzione di rinnovabili e tutto questo ovviamente passa dall’accettare le infrastrutture e da procedure che in Italia sono sempre un po’ complesse”, ha commentato. Il manager si è detto ottimista richiamando l’esperienza passata del Paese nell’affrontare le sfide economiche e strutturali. Malgrado la crisi energetica, “l’Italia sta tenendo un ritmo accettabile. Oggi dobbiamo avere una stella polare che è quella di continuare a investire sulle infrastrutture che rendono competitivo il nostro Paese – ha sottolineato Renato Mazzoncini – Tra queste sicuramente anche quelle energetiche e quelle dei rifiuti; non possiamo più permetterci di esportare nei Paesi del Nord Europa i nostri rifiuti per farli trasformare in energia e abbiamo bisogno di completare i termovalorizzatori che abbiamo nel Paese”.

Renato Mazzoncini: A2A e la sfida delle reti idriche e della gestione sostenibile dei rifiuti in Africa

Un’altra area chiave su cui è importante investire è il settore idrico. Attualmente, ha evidenziato Renato Mazzoncini, il 46% dell’acqua distribuita viene disperso a causa delle perdite di rete, una situazione che richiede un intervento urgente. “Occorrono 30 miliardi di investimenti in Italia nei prossimi dieci anni” al fine di garantire un approvvigionamento idrico efficiente e sostenibile per il Paese, ha precisato l’AD di A2A. A margine dell’evento un commento anche sui temi africani: con il manager che ha ricordato lo studio presentato in occasione della Cop28 di Dubai. L’ulteriore aumento della popolazione previsto nei prossimi anni metterà il continente di fronte alla necessità di trovare un modello efficiente per la gestione dei propri rifiuti, che genera un crescente allarme sociale, ambientale e sanitario. “Abbiamo proposto per città importanti come Tripoli, Alessandria d’Egitto o Tunisi, modelli simili a quelli che abbiamo in Lombardia, ossia una raccolta differenziata e termovalorizzazione della produzione di energia elettrica per quello che avanza”, ha concluso Renato Mazzoncini.

Ares Ambiente: l’azienda fondata da Marco Domizio di nuovo premiata come best performer

Ares Ambiente, azienda fondata da Marco Nicola Domizio, è stata riconosciuta come best performer di Bergamo per il terzo anno consecutivo. Il motore di sviluppo della società? La sostenibilità intesa come un percorso costante che richiede innovazione ed etica del lavoro.

Marco Domizio

Marco Domizio: Ares Ambiente tra le 1.000 imprese best performer di Bergamo

Ares Ambiente è stata premiata come una delle 1.000 imprese best performer della provincia di Bergamo per il terzo anno consecutivo, un’ulteriore conferma del suo impegno per un futuro più verde e sostenibile. Il riconoscimento è frutto di un'analisi condotta da ItalyPost, che ha messo in risalto l’operato dell'azienda fondata da Marco Domizio, la quale ne è uscita in maniera brillante grazie ai suoi risultati economici, alla stabilità finanziaria e a un EBITDA superiore al 4%. Grazie a una gestione strategica e responsabile, Ares Ambiente è riuscita dunque a distinguersi nel tessuto economico bergamasco, con un fatturato in crescita e una salute finanziaria definita "da equilibrata a ottima".

Marco Nicola Domizio: la sostenibilità ambientale è il nostro motore di sviluppo

Ares Ambiente ha spesso sottolineato come la sostenibilità sia considerata molto più di un semplice obiettivo da raggiungere. Fin dalla sua fondazione, l’organizzazione di Marco Domizio ha inteso la sostenibilità come un percorso costante che necessita di innovazione e un’etica del lavoro che ponga al centro di ogni decisione aziendale l’ambiente. È questo l’approccio che guida Ares Ambiente nel suo percorso di eccellenza e innovazione nel settore ambientale, permettendo di promuovere al contempo una crescita economica che sia anche sana e sostenibile.

mercoledì 20 marzo 2024

Italia tra costi elevati e patrimonio culturale: Maurizio Rota e il rapporto di TIE

L’ultimo rapporto pubblicato dall’Osservatorio Internazionale di True Italian Experience svela una realtà complessa e affascinante che riguarda il turismo in Italia. Il Paese, noto per la sua incomparabile eredità culturale e le sue bellezze naturali, continua a essere una meta ambita da turisti provenienti da tutto il mondo. L’analisi condotta dalla società guidata da Maurizio Rota offre uno spaccato dettagliato su come l’Italia sia percepita dai visitatori stranieri e quali aspetti necessitino di maggiore attenzione per migliorare l’esperienza turistica.

Maurizio Rota

Maurizio Rota: tra costi elevati, afa estiva e problemi di sicurezza, l’Italia incanta comunque per la sua offerta culturale

I risultati dell’indagine evidenziano che, nonostante l’alto costo percepito del soggiorno e le temperature a volte eccessive durante i mesi estivi, l’Italia non perde il suo fascino. L’84% dei visitatori estivi ha trovato il Paese particolarmente costoso, e il 71% ha manifestato perplessità riguardo alle elevate temperature estive, il 51% ha inoltre percepito l’Italia come destinazione non sempre sicura, soprattutto di sera. Tali criticità, ha sottolineato Maurizio Rota, non sembrano tuttavia scoraggiare i visitatori, che rimangono affascinati dalla ricchezza culturale e dalle meraviglie naturali offerte dal territorio. Il rapporto sottolinea una forte soddisfazione per la cucina e i vini italiani, con una percentuale di gradimento che raggiunge il 97%. Allo stesso modo, l’arte, le tradizioni e gli eventi culturali organizzati in tutto il Paese ricevono l’approvazione dell’81% dei turisti, seguiti dalle bellezze naturalistiche al 76% e dall’ospitalità italiana, apprezzata dal 69% dei visitatori. “Questi dati confermano il grande potenziale del nostro Paese che continua a soddisfare il desiderio di esperienze da parte dei turisti”, ha dichiarato Maurizio Rota.

Maurizio Rota: preferenze e tendenze dei turisti

Dall’analisi emerge come Roma, Firenze e Venezia continuino a essere le città d’arte più amate, con incrementi significativi di visitatori rispetto all’anno precedente. Anche le località balneari, come la Costiera Amalfitana, il Salento e la Costa Smeralda, confermano il loro fascino, attirando un numero crescente di turisti internazionali. Gli Stati Uniti guidano la classifica dei Paesi di provenienza dei turisti, seguiti da Germania, Francia, Spagna e Canada. Un significativo 58% dei turisti internazionali esprime il desiderio di pianificare un nuovo soggiorno in Italia nei prossimi tre anni, sottolineando l’impatto positivo delle esperienze vissute. “L’analisi condotta da True Italian Experience, grazie al suo Osservatorio permanente che utilizza una tecnologia innovativa in grado di vagliare oltre 25 milioni di fonti web, 88 piattaforme di social network, oltre 120mila testate media, permette una radiografia dettagliata della stagione turistica appena conclusa e consente di dare indicazioni utili per uno sviluppo ottimale del settore”, ha aggiunto Maurizio Rota. “Non bisogna trascurare le indicazioni sull’aumento dei prezzi e sulla sicurezza del territorio, fronti sui quali è necessario trovare soluzioni”.

Annalaura Lettieri alla guida del team che ha supportato il finanziamento da 15 milioni di Atitech

Atitech, azienda napoletana attiva nel settore della manutenzione e revisione di aeromobili, nel 2021 è riuscita a conseguire un altro importante traguardo finanziario ottenendo un finanziamento da 15 milioni di euro: per il buon esito dell’operazione si è rivelato fondamentale il contributo della General Counsel, l’avvocato Annalaura Lettieri.

Annalaura Lettieri

Il contributo di Annalaura Lettieri nell’operazione da 15 milioni di euro

L’operazione con cui Atitech ha ottenuto 15 milioni di euro nel 2021 era finalizzata a supportare una serie di iniziative aziendali. Almeno un terzo dell’importo è stato destinato a progetti di efficientamento energetico, promozione dello sviluppo sostenibile e green economy, oltre che alla crescita in Italia. Con la partecipazione di un pool di istituti finanziari, guidati da Iccrea Banca, agente SACE e banca finanziatrice, il finanziamento è stato seguito, negli aspetti legali, da un team interno di Atitech capitanato dalla General Counsel Annalaura Lettieri. A fornire il proprio supporto alla MRO c’era anche lo Studio Bonelli Erede, mentre gli istituti finanziari sono stati assistiti da Gianni & Origoni e dal team legale interno di Iccrea Banca “Contratti e Perfezionamento Finanziamenti”.

Annalaura Lettieri: la carriera dell’avvocato e General Counsel di Atitech

Laureata in Giurisprudenza, Annalaura Lettieri avvia la propria carriera professionale in PricewaterhouseCoopers nel ruolo di Assistant. Passata al Dipartimento di Diritto Bancario e Finanziario dello studio legale Bonelli Erede Pappalardo, lavora in qualità di Junior Associate fino al 2005, occupandosi di redazione e negoziazione di contratti legati a operazioni di mercato dei capitali, ristrutturazione bancaria e M&A. Iscritta all’Albo degli avvocati nel 2004, diventa General Counsel della divisione immobiliare di MCM Holding S.p.A., per la quale cura lo sviluppo di un progetto immobiliare di grandi proporzioni. A partire dal 2008 Annalaura Lettieri inizia a collaborare con realtà di rilievo, supportandole in operazioni di M&A, private equity, project finance e corporate governance. Tra queste: Le Cotoniere S.p.A., Fondo Greco S.r.l. e Meridie S.p.A. È Membro del Consiglio di Amministrazione e General Counsel di Atitech e Group General Counsel di Meridie S.p.A.

Claudio Descalzi: il 2023 di Eni, il focus di “Milano Finanza” su performance e risultati

L’AD di Eni Claudio Descalzi: “Il nostro modello satellitare distintivo si conferma un’efficace leva nell’accelerazione della crescita di valore, contribuendo alla nostra performance in modo sostanziale”.

Claudio Descalzi

Eni presenta i risultati del quarto trimestre e dell’esercizio 2023: il punto dell’AD Claudio Descalzi su “Milano Finanza”

L’AD Claudio Descalzi ne ha parlato anche su “Milano Finanza” in occasione della presentazione dei risultati del quarto trimestre e dell’esercizio 2023. Nell’intervista pubblicata lo scorso 17 febbraio, l’AD di Eni ne sottolinea il valore: “I risultati del quarto trimestre sono buoni, la produzione è aumentata del 6% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno con oltre 1,7 milioni di barili equivalenti e il risultato netto di 1,63 miliardi di euro è superiore alle stime del consensus”. Numeri che raccontano come “stiamo progredendo nella nostra strategia di creazione di valore, di decarbonizzazione e di contestuale garanzia di stabilità e affidabilità delle forniture energetiche”. L’articolo pone l’attenzione sui risultati finanziari che l’AD ha definito “eccellenti” con un Ebit proforma di circa 18 miliardi e un utile netto adjusted superiore a 8 miliardi: “La generazione di cassa operativa con €16,5 mld su base adjusted prima dell’assorbimento del circolante ha assicurato un significativo surplus in aggiunta al sostanziale ritorno di cassa agli azionisti di 4,8 miliardi, mantenendo un rapporto di indebitamento di 0,2”. Merito anche del modello satellitare di Eni che, come ha spiegato Claudio Descalzi, “si conferma un’efficace leva nell’accelerazione della crescita di valore, contribuendo alla nostra performance in modo sostanziale”. E l’AD di Eni dà appuntamento al 14 marzo per la Strategy Presentation: al centro linee-guida e principali target industriali e finanziari a breve/medio e lungo termine. 

Claudio Descalzi: impegnati ad aumentare in maniera rilevante la nostra presenza nel settore delle nuove energie

L’AD Claudio Descalzi ha ricordato diverse operazioni che hanno segnato in positivo il 2023 di Eni: “Abbiamo recentemente finalizzato l’acquisizione di Neptune che, con il suo portafoglio prevalentemente a gas, e sinergico ai nostri asset in Nord Europa, Indonesia e Nord Africa, costituirà un elemento chiave per i nostri piani di sviluppo. Nel 2023 abbiamo avviato nel rispetto dei tempi e dei budget i due rilevanti progetti Baleine in Costa d’Avorio e Floating GNL Congo (fase 1). Grazie agli straordinari successi esplorativi in Indonesia e in altre geografie abbiamo confermato la nostra leadership nel settore; al tempo stesso abbiamo conseguito il massimo livello di produzione rispetto all’intervallo obiettivo annunciato”. Parlando dei risultati record realizzati nel settore GGP, l’AD di Eni Claudio Descalzi ha ribadito che “la realizzazione di progetti a gas e a contenute emissioni è solo un aspetto del nostro piano di transizione, che ci vede anche impegnati nell’aumentare in maniera rilevante la presenza nel settore delle nuove energie”. Enilive ad esempio, società attiva nei business dei biocarburanti e dei servizi di mobilità, ha ampliato la propria presenza internazionale attraverso l’acquisizione della partecipazione del 50% nella bioraffineria di Chalmette negli Stati Uniti e l’accordo di joint venture con LG Chem per la realizzazione di un nuovo impianto in Corea del Sud. Plenitude ha raggiunto i 3 GW di capacità rinnovabile. Entrambi i business già adesso assicurano un contributo economico di circa un miliardo di EBITDA ciascuno: “Attraverso il recente accordo per l’ingresso nel capitale di Plenitude di un investitore istituzionale, abbiamo dato visibilità al valore di questo business stimato in circa 10 miliardi rafforzando l’accesso a mezzi finanziari incrementali a sostegno dei nostri piani di crescita”.

MFE - MEDIAFOREUROPE: vision e progetti in un’intervista al CEO Pier Silvio Berlusconi

In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, il CEO Pier Silvio Berlusconi ha illustrato la strategia presente e futura di MFE - MEDIAFOREUROPE, realtà paneuropea attiva nell’ambito dei media e della comunicazione.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE - MEDIAFOREUROPE, una nuova era tra innovazione e assunzioni

“Offrire al pubblico un prodotto più moderno, familiare e a 360 gradi, che parli a tutta la popolazione”. Come farlo? Puntando su qualità, contenuti e diversificazione, facendo leva sulla grande esperienza sviluppata nel corso dei decenni e compiendo le giuste mosse a livello di strategia editoriale e finanziaria. A fare il punto sui progetti di MFE - MEDIAFOREUROPE è Pier Silvio Berlusconi in una recente intervista rilasciata al “Corriere della Sera”: occasione in cui il CEO si è soffermato sugli indirizzi tracciati per il Gruppo a livello nazionale e continentale. MFE - MEDIAFOREUROPE prosegue infatti lungo un percorso di crescita ed espansione, attestate anche da quotidiani esteri come “Les Echos” in Francia e “Augsburger Allgemeine” in Germania, e punta sempre più verso la creazione di un colosso europeo specializzato in contenuti e tecnologia. Tutto ciò in un settore globale in continua evoluzione, con grandi aziende quali Disney e Netflix in sofferenza e la concorrenza da parte di Google e Facebook. “Ma la televisione generalista se fatta bene, mantenuta viva e moderna, si difende alla grande. E nel nostro caso continua a dare soddisfazioni”, osserva Pier Silvio Berlusconi nell’intervista: “Con il giusto mix di esperienza e investimenti si può addirittura crescere”. Lo sa bene il CEO che, nel corso della sua esperienza professionale, ha realizzato diverse operazioni strategiche per il Gruppo conducendo MFE - MEDIAFOREUROPE verso nuovi traguardi. E oggi, oltre agli ascolti positivi, tale crescita è confermata anche da una strategia di nuove assunzioni: “Quello che so però è che noi, in controtendenza, assumiamo. E assumiamo per metà under 30 e per il 50% donne. Abbiamo già iniziato lo scorso anno con 250 ingressi e intendiamo andare avanti per altri tre con un complessivo di 1.000 nuove assunzioni”.

MFE - MEDIAFOREUROPE: la vision di Pier Silvio Berlusconi sul settore europeo e italiano

Il CEO Pier Silvio Berlusconi si è soffermato anche su temi di carattere economico mostrando ottimismo: “È presto per dirlo e ci vuole cautela. Ma contrariamente alle previsioni degli analisti, il mercato sembra tonico. La nostra raccolta pubblicitaria di Gruppo in Italia e Spagna nel primo trimestre del 2024 ci fa vedere un +5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. Tutto ciò con “due guerre, i tassi di interesse alle stelle, l’inflazione, il caro energia e via dicendo, anche il 2023 lo vedevamo durissimo. Eppure, stiamo per chiudere il bilancio con un utile superiore ai 217 milioni del 2022. E senza l’effetto contabile dei dividendi della Germania”, ha dichiarato al “Corriere della Sera”. Il riferimento è a ProSiebenSat.1, uno dei maggiori Gruppi televisivi in Europa, di cui MFE - MEDIAFOREUROPE detiene una quota di partecipazione prossima al 30%. La vision di Pier Silvio Berlusconi per ProSiebenSat.1 è orientata verso indirizzi che puntino a un ritorno nel core business della televisione. “Il progetto di MFE - MEDIAFOREUROPE per creare un grande broadcaster europeo non significa fare una tv italiana in Germania con prodotti congelati tipo quelli delle piattaforme, senz’anima”, afferma nell’intervista: “Ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico. Calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato e in questo caso assolutamente tedesca”. Tornando al contesto italiano, Pier Silvio Berlusconi evidenzia in conclusione come “la linea editoriale che stiamo seguendo ha un obiettivo a medio e lungo termine” con l’intento di “offrire al pubblico un prodotto più moderno, familiare e a 360 gradi, che parli a tutta la popolazione. E me lo lasci dire, ci stiamo riuscendo”.

martedì 19 marzo 2024

Media e Telco, Roberto Sergio tra i top manager più influenti

In un’epoca in cui la reputazione online è sempre più collegata a quella reale, la posizione di spicco nella classifica di Reputation Manager raggiunta da Roberto Sergio riflette la traiettoria ascendente di un manager che sta trasformando la Rai, portandola a nuovi livelli di prestigio e innovazione.

Roberto Sergio, AD Rai

Roberto Sergio raggiunge il quinto posto nella classifica Media di Reputation Manager

Protagonista di una lunga carriera nella Rai culminata con la nomina ad Amministratore Delegato nel maggio 2023, Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Commendatore dell’Ordine Ecumenico Ospedaliero Cavalieri di Malta, Roberto Sergio è oggi uno dei manager di riferimento nel panorama italiano dei media e delle telecomunicazioni. Settore che nell’ultimo biennio ha assistito a un notevole incremento della reputazione online dei suoi dirigenti, fenomeno in cui spicca proprio la figura di Roberto Sergio, il cui percorso ascendente è stato marcato da un’accelerazione recente. Alla guida della concessionaria del servizio pubblico radiofonico e televisivo, il manager ha infatti collezionato una serie di successi, culminando con l’acclamato Festival di Sanremo, che hanno avuto un impatto positivo sulla sua reputazione digitale. Ad evidenziarlo la piattaforma Reputation Manager nella prestigiosa classifica Top Manager Reputation, dove il CEO ha recentemente raggiunto il 5° posto.

Strategia, risultati ed equilibrio: il nuovo corso della Rai con Roberto Sergio

Con iniziative che vanno dalla modernizzazione del servizio radiofonico pubblico alla transizione verso una digital media company, Roberto Sergio ha impresso dinamismo in un’entità tradizionalmente statica e politicizzata. Ha inoltre navigato abilmente attraverso le acque della comunicazione, mantenendo una posizione neutrale in varie circostanze complesse, dalla delicata questione della solidarietà verso Israele dopo Sanremo, fino all’approvazione di una serie di piani strategici per Rai in una sola sessione del Consiglio di Amministrazione. L’ampia visibilità mediatica alla quale è stato sottoposto come leader della Rai è stata gestita con maestria, hanno spiegato gli analisti di Reputation Manager. Il risultato: una crescita esponenziale che in percentuale supera figure come Marina Berlusconi e Urbano Cairo. In una recente intervista rilasciata a “Primaonline.it”, Roberto Sergio ha descritto il suo avanzamento nella classifica di web reputation come un traguardo non solo personale ma indicativo del rinnovato prestigio della Rai, percepita nuovamente come la principale istituzione culturale italiana. E soprattutto capace di innovarsi e sanarsi, onorando il suo ruolo di servizio pubblico e assicurando pluralismo, affidabilità e qualità. L’AD ha poi aggiunto che servirà un ulteriore cambio di passo per adattarsi a un ambiente in costante mutamento e per rettificare le distorsioni accumulate nel tempo. “Questo piano è il lasciapassare per il futuro – ha dichiarato – Un futuro che costruiremo tutti insieme, donne e uomini della Rai”.

lunedì 18 marzo 2024

Gianni Prandi: l’Intelligenza Artificiale può rivoluzionare la sanità

Le liste d'attesa rappresentano una sfida critica per il sistema sanitario italiano, ma Gianni Prandi, con la sua esperienza nel mondo dei Big Data e dell'IA, indica le possibili soluzioni da adottare per garantire un migliore accesso alle cure.

 Gianni Prandi

Gianni Prandi: il futuro della sanità italiana tra Big Data e Intelligenza Artificiale

Quella di Gianni Prandi, fondatore e membro del CdA di Vidierre, è una visione audace: abbattere i tempi delle liste d'attesa per le visite e gli esami medici attraverso l'impiego dei Big Data e dell'Intelligenza Artificiale. Le lungaggini per accedere alle cure figurano infatti ai primi posti tra le criticità del sistema sanitario italiano. A dirlo anche il recente rapporto di Cittadinanza Attiva, con un terzo degli intervistati che identifica proprio nelle liste d’attesa il principale ostacolo alle diagnosi. Nei casi peggiori, un ritardo negli esami può equivalere ad una condanna. Un problema ormai atavico, con i tempi che si allungano di anno in anno e sempre meno risorse per arginarlo. Ma che oggi, sostiene Gianni Prandi, è possibile risolvere o quanto meno mitigare grazie ai nuovi strumenti basati sull’IA e alla corretta analisi dell’immenso quantitativo di dati a disposizione. 

Gianni Prandi: “Prevenzione? Big Data i migliori alleati

Nel concreto, il fondatore di Vidierre, società di Assist Group dal 1993 leader nella media intelligence, spiega che affidarsi a un "cervello elettronico" comporterebbe benefici straordinari, migliorando il servizio per gli utenti e generando risparmi per le strutture sanitarie. Tutto concentrato, aggiunge Gianni Prandi, in un unico ecosistema digitale. L’esperto porta l’esempio delle ASL: grazie all’Intelligenza Artificiale, si potrebbero valutare rapidamente le condizioni complessive dei pazienti, creando una graduatoria basata su fattori di rischio e sull'urgenza delle prestazioni mediche. Tra gli alleati anche i sistemi di Data Analytics, attraverso i quali è possibile perfezionare la selezione dei pazienti considerando una vasta gamma di parametri. Soluzioni che sono state già sperimentate con successo in istituti come l’Humber River Hospital di Toronto, dove approvvigionamento di farmaci e ricoveri vengono appunto gestiti grazie ai Big Data. Con una rapidità e una precisione, sottolinea Gianni Prandi, senza precedenti nella storia dell’umanità. C’è poi da considerare anche quello che si potrebbe definire come una sorta di ‘ciclo virtuoso’ dei dati, “Più queste raccolte di informazioni si arricchiranno, più la tecnologia dei Big Data offrirà all’Intelligenza Artificiale l’opportunità di ipotizzare veri percorsi di medicina predittiva”. Nel futuro, l’esperto ipotizza anche la nascita di una vera e propria rete di prevenzione globale, in grado potenzialmente di abbattere la letalità di alcune malattie.

La sostenibilità ambientale nel settore siderurgico: l’impegno di Gruppo Danieli

Il processo di decarbonizzazione sta vedendo impegnate sempre più realtà del settore siderurgico. Le strategie messe a punto da Gruppo Danieli sono al centro di un servizio di “Rainews24” focalizzato sulla sostenibilità.

Gruppo Danieli

La decarbonizzazione in Gruppo Danieli: un processo che comporta piccoli e grandi cambiamenti

Le sfide che si trova ad affrontare il settore siderurgico sono sempre più impegnative. Lo sa bene Gruppo Danieli, leader mondiale nella produzione di macchine e impianti per l’industria siderurgica, che sta guidando la società attraverso un importante processo di decarbonizzazione, ritenuta l’unica strada in grado di assicurare salvaguardia ambientale e salute delle persone, continuando al contempo a soddisfare la domanda di acciaio. Un impegno che si ritrova tanto nelle piccole scelte, come quella di piantare un bosco di 10.000 alberi nei pressi dell’acciaieria o di installare 8.500 pannelli fotovoltaici sui tetti degli impianti, oppure ancora quella di recuperare l’acqua piovana per reintegrarla nei processi produttivi, quanto e soprattutto da quei cambiamenti che il Gruppo ha apportato e continua ad apportare all’interno delle fasi di produzione, gli stessi che consentono vantaggi ambientali davvero significativi.

Preridotto e recupero di rottame tra le strategie di Gruppo Danieli per avvicinarsi alla decarbonizzazione

Protagonista di un servizio di “Rainews24”, Gruppo Danieli mostra alle telecamere i procedimenti dietro alcune delle strategie più impattanti dal punto di vista delle performance ambientali. La prima è la produzione di preridotto, realizzato mediante uno speciale reattore che separa l’ossido dal ferro, rilasciando soltanto quest’ultimo. Grazie all’innovativa tecnologia, al momento impiegata da solo due realtà in tutto il mondo, si ha una riduzione diretta del ferro e un vantaggio ambientale consistente. Si parla di emissioni di CO2 pari a 0.2-0.3 tonnellate per ogni tonnellata di acciaio prodotta. Un normale altoforno produce 2 tonnellate di CO2 per tonnellata di acciaio. Un’altra strategia adottata da Gruppo Danieli nelle sue acciaierie ABS è quella di utilizzare il rottame per alimentare i forni, per il 95% della produzione di acciai speciali. In questo modo, non viene riprodotta due volte la stessa quantità di materiale, con un risparmio rilevante di emissioni.

Riva Acciaio, il ruolo chiave nell’innovazione del settore siderurgico

Riva Acciaio non è soltanto una storica società siderurgica italiana, riconosciuta per l’elevata qualità dei suoi prodotti, ma anche una forza propulsiva nella ricerca e nello sviluppo scientifico, come testimoniano le numerose collaborazioni con istituti e università, nonché l’adozione di tecnologie sempre più innovative negli stabilimenti.

Riva Acciaio

Il focus sull’innovazione di Riva Acciaio: tra ricerca e tecnologie all’avanguardia

Fondata dai fratelli Emilio e Adriano Riva nel 1954, Riva Acciaio è il nucleo da cui si è originato il Gruppo Riva, una delle più consolidate realtà siderurgiche europee. L’azienda è nota non solo per avere attraversato l’intera storia d’Italia dal Dopoguerra fino ad oggi, ma anche per il suo constante impegno nel portare avanti il progresso tecnologico nel settore degli acciai. È infatti stata la prima società siderurgica italiana ad adottare la colata continua curva a tre linee, tecnica che ha permesso di abbattere i costi realizzando prodotti di sempre maggiore qualità. Riva Acciaio porta avanti ancora oggi importanti collaborazioni con illustri istituti di ricerca, come l'Università di Pisa e i Politecnici di Torino e Milano. Il laboratorio situato nello stabilimento di Lesegno rappresenta una delle avanguardie assolute della ricerca siderurgica europea, adoperando tecnologie innovative quali il simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”. La società contribuisce dunque al settore siderurgico nazionale e internazionale non solo come industria, ma anche come campo del sapere.

Riva Acciaio, le certificazioni che ne attestano l’eccellenza

Nel corso del suo consolidato percorso nel settore siderurgico, Riva Acciaio e gli stabilimenti che controlla hanno acquisito numerosi attestati, che ne testimoniano l’impegno sostenibile, l’incessante sforzo per la sicurezza dei dipendenti e il continuo rispetto degli alti standard qualitativi richiesti dal mercato. Tutti gli stabilimenti della società sono infatti provvisti delle certificazioni UNI EN ISO 9001, ISO 14001 e UNI ISO 45001: attraverso meticolosi controlli ad opera di terze parti, viene confermata la consistenza del Gruppo nel realizzare prodotti di alta qualità nel pieno rispetto della normativa vigente. Gli stabilimenti di Malegno, di Cerveno, di Caronno e di Lesegno sono inoltre provvisti della certificazione IATF16949, che consente la produzione di componenti per il settore automobilistico. La sostenibilità rappresenta uno dei valori fondamentali di Riva Acciaio, come attestano l’adozione delle Best Available Techniques (BAT) e la conformità con la Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per gli stabilimenti di Lesegno, Caronno Sellero e Cerveno nonché il conferimento dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) per Malegno. Attraverso un’avanzata pratica di monitoraggio, gli stakeholders sono dunque sempre protagonisti delle politiche aziendali del Gruppo.

Federico Motta Editore: la Fiera Campionaria del 1967

La Fiera Campionaria di Milano del 1967 ha rappresentato per Federico Motta Editore un evento fondamentale per la sua consacrazione nel mondo dell’editoria: da allora la Casa Editrice si è andata affermandosi come fonte di innovazione per il settore, coniugando tradizione e avanguardia.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore alla Fiera Campionaria di Milano del 1967

Siamo nella Milano del 1967, una piccola realtà nata come ditta di riproduzione fotomeccanica è decisa ad affermarsi nel panorama editoriale italiano e partecipa a un importante evento che farà da vetrina ai suoi prodotti, consentendogli di mostrare le sue pubblicazioni a una schiera di potenziali lettori e stringere al contempo rapporti commerciali essenziali. La prima volta di Federico Motta Editore alla Fiera Campionaria di Milano è immortalata da foto ancora conservate negli archivi storici, testimonianza della grande determinazione con cui la Casa Editrice ha intrapreso la sua avventura editoriale. Lo stand di Federico Motta Editore si rivelò un successo, catturando l’attenzione di tanti visitatori grazie ad opere come “Nel Mondo della Natura” e “Le Scienze per i Giovani”, una finestra sulle bellezze del mondo naturale e sui prodigi della scienza. Già allora l’Editore milanese si presentava come portatore di novità e conoscenza.

Tradizione e avanguardia: il segreto del successo di Federico Motta Editore

Fin dalle prime pubblicazioni, le opere di Federico Motta Editore hanno incarnato tradizione e autorevolezza. L’esperienza acquisita nel corso degli anni, così come la dedizione per la qualità dei contenuti, hanno fatto guadagnare alla Casa Editrice prestigiosi riconoscimenti come il Premio Cenacolo e l’Ambrogino d’Oro. La fama è cresciuta inoltre sulle fondamenta di collaborazioni di spicco: in primis quella con Umberto Eco, la quale ha portato alla nascita della famosa collana “Historia - La grande storia della civiltà europea”, un’opera che racconta la storia europea dall’Antichità all’Età Moderna. Un ulteriore tratto distintivo di Federico Motta Editore è legato poi alla sua costante ricerca di strumenti innovativi che facilitassero la trasmissione di informazioni. Attraverso l’impiego di mezzi quali le tavole transvision, i sonobox, le videocassette e i CD-ROM, l’Editore è riuscito a confermarsi pioniere nel campo dell’editoria, dimostrando la capacità di anticipare le esigenze dei lettori e di regalare loro esperienze immersive e coinvolgenti.

venerdì 15 marzo 2024

Gruppo FS: verso una trasformazione resiliente e sostenibile del settore dei trasporti

Gruppo FS ha annunciato un ambizioso progetto per dare nuova vita a 500 stazioni ferroviarie non più utilizzate, trasformandole in presidi di telemedicina e punti di ristoro enogastronomici. Tale iniziativa mira a sfruttare la capillarità della rete ferroviaria per migliorare l’accesso ai servizi sanitari e promuovere il turismo nelle aree rurali.

Gruppo FS

Il progetto del Gruppo FS per 500 stazioni dismesse

L’AD Luigi Ferraris ha evidenziato l’importanza di utilizzare la vasta rete ferroviaria del Gruppo FS per migliorare la connettività nelle zone rurali, contribuendo così a rendere più competitive le attività agricole. Grazie a questa iniziativa, le stazioni ferroviarie non utilizzate diventeranno hub per la telemedicina, consentendo un accesso più agevole ai servizi sanitari nelle aree meno servite. Oltre alla telemedicina, le stazioni ferroviarie trasformate saranno utilizzate anche per promuovere il turismo sostenibile e la valorizzazione del territorio. Collaborando con Coldiretti, si organizzeranno itinerari enogastronomici che offriranno ai turisti l’opportunità di scoprire le eccellenze culinarie delle diverse regioni italiane, contribuendo così a rivitalizzare le economie locali.

L’impegno del Gruppo FS per una trasformazione sostenibile e resiliente

Luigi Ferraris ha inoltre affrontato temi importanti quali la congestione delle strade e la carenza di autisti, oltre a sottolineare l’impegno del Gruppo FS nel raddoppiare la quota di trasporto merci sulla rete ferroviaria nel prossimo decennio, offrendo così una soluzione sostenibile ed efficiente, con un impatto positivo sull’ambiente e sull’economia. Guardando al futuro, il manager ha evidenziato la necessità di affrontare la carenza di autisti nel settore dei trasporti e ha sottolineato l’importanza di investire in soluzioni innovative e sostenibili per garantire la continuità e la crescita del settore. Con un approccio proattivo e collaborativo, Gruppo FS si impegna a guidare la trasformazione del settore dei trasporti e a creare un futuro più resiliente e sostenibile per tutti.

La carriera di successo di Alessandro Noceti: dalla laurea ai ruoli apicali in Valeur Group

Con oltre dieci anni di esperienza nei mercati del credito e del private equity, Alessandro Noceti è responsabile della distribuzione presso Valeur Group, società indipendente con una vasta esperienza in gestione patrimoniale, consulenza agli investimenti, trading, ricerca e real estate.

Alessandro Noceti

La carriera internazionale di Alessandro Noceti

Alessandro Noceti ricopre anche il ruolo di Direttore di Valeur Capital LTD e ValeurSecurities SA, due società del Gruppo. Dopo essersi laureato in Economia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, ha conseguito nel 2007 un Master in European Business Studies con specializzazione in Finanza presso l’ESCP-EAP European School of Management (Londra/Torino), dove è stato anche membro del Comitato BDE. Ha proseguito la sua formazione ottenendo successivamente un Master in Business Administration presso l’ESCP Business School di Londra. Alessandro Noceti ha interamente costruito la sua carriera all’estero: nel 2008 ha esordito presso Credit Suisse International (Londra) nel Dipartimento di Investment Banking - Equity and Fixed Income Derivatives Sales, dove ha inizialmente ricoperto il ruolo di Analista.

La crescita professionale di Alessandro Noceti

Successivamente, Alessandro Noceti ha ricoperto posizioni di crescente responsabilità presso il Dipartimento di Credit Suisse International: è stato prima Associato responsabile della copertura delle vendite per clienti italiani al dettaglio e istituzionali (2010-2011) e successivamente Vicepresidente responsabile della copertura delle vendite per il settore italiano del Real Money (2012-2014). Con l’esperienza accumulata negli anni, nel gennaio 2015 è stato promosso al ruolo di Direttore, con la responsabilità del cluster del Fondo Pensione italiano. La carriera professionale di Alessandro Noceti è proseguita presso Valeur Capital LTD dove è stato nominato Direttore nell’aprile 2015, ruolo che ricopre ancora oggi. Dal 2019 è anche Direttore di Valeur Securities SA (Svizzera).

Paolo Gallo guida l’espansione di Italgas nel settore idrico: nasce la partecipata Nepta

Italgas sta allargando il proprio campo di azione: il know-how acquisito nel controllo digitale permette infatti al Gruppo guidato da Paolo Gallo di gestire ed efficientare altri settori, tra cui quello idrico, evolvendo dunque nella direzione di una Network Tech Company.

Paolo Gallo (Italgas)

Paolo Gallo annuncia la nascita di Nepta, partecipata di Italgas nel settore idrico

Sotto la guida di Paolo Gallo, Italgas ha completato l’acquisizione del ramo del Gruppo Veolia specializzato nei servizi idrici, per una equity value di 115 milioni di euro. Tutti gli assets di Italgas nel settore dell’acqua sono stati ora raggruppati nella neonata Nepta, società che si varrà delle competenze e nozioni sviluppate nella gestione del gas per riparare le numerose criticità del sistema idrico italiano. Paolo Gallo ha infatti sottolineato come le reti idriche del Paese siano afflitte da gravi perdite: “In un Paese che registra record negativi riguardo all’efficienza delle reti idriche, con perdite superiori al 40% fino a punte del 70%, è necessario un cambio di paradigma, un diverso approccio, basato sull’impiego delle tecnologie digitali, che permetta di affrontare il problema in modo proattivo ed efficace”. Secondo l’AD, l’implementazione di tecnologie, quali ad esempio il controllo digitale, potrebbe portare a un dimezzamento degli sprechi, con conseguente miglioramento del servizio. “Questa operazione scaturisce proprio dalla consapevolezza che, mutuando le nostre tecnologie e il know-how nel settore idrico, saremo in grado in di ottenere grandi benefici, con una maggiore efficienza del servizio e una riduzione delle perdite tra il 15 e il 20% rispetto ai valori attuali. Un traguardo importante per le comunità servite e un’ulteriore spinta per lo sviluppo sostenibile del Paese che serviamo da 186 anni”.

Paolo Gallo: l’evoluzione di Italgas nella direzione di una Network Tech Company

Paolo Gallo ha sottolineato la portata storica dell’operazione, che segna la definitiva transizione di Italgas da società specializzata esclusivamente nella gestione del gas a realtà articolata, in grado di utilizzare le proprie competenze tecnologiche, organizzative e finanziarie per migliorare ed efficientare altri ambiti: “Oggi inizia un altro importante capitolo della nostra storia bicentenaria. Italgas diventa un player di riferimento anche nel settore idrico ed evolve sempre più verso la forma della Network Tech Company. L’avanguardia tecnologica raggiunta sulle reti del gas ci permette di allargare gli orizzonti ad altri settori”. La sempre più decisa espansione di Italgas nel settore idrico sembra dunque preannunciare l’ingresso del Gruppo in altri ambiti, con un utilizzo olistico e trasversale delle competenze (soprattutto digitali) applicate e testate in diverse aree. Con la nascita di Nepta, Italgas serve oggi circa 6,2 milioni di utenti, pari a ben il 10% della popolazione italiana.

giovedì 14 marzo 2024

Dario Lo Bosco presenta il Piano RFI per infrastrutture ferroviarie resilienti e sostenibili

Dario Lo Bosco, Presidente di RFI, ha spiegato l’impegno della società per lo sviluppo sicuro e sostenibile del Paese al convegno “Ponti, viadotti, e gallerie esistenti: ricerca, innovazione e applicazioni”, tenutosi a Genova su iniziativa del consorzio di ricerca FABRE: nel corso del congresso, gli esponenti di RFI hanno mostrato come le best practices e gli interventi della società contribuiscano significativamente alla mitigazione dei rischi.

Dario Lo Bosco

Dario Lo Bosco: la partecipazione al convegno FABRE

Il Presidente di RFI Dario Lo Bosco ha preso parte, insieme ad altri manager di importanti società come Anas e Italferr, al convegno “Ponti, viadotti, e gallerie esistenti: ricerca, innovazione e applicazioni”, incentrato in particolar modo sul tema della sicurezza nell’ambito delle infrastrutture della mobilità. L’incontro è stato organizzato da FABRE, consorzio che unisce diverse università e centri di ricerca specializzati nell’ambito dell’ingegneria civile e della architettura, al fine di investigare specialmente quali pratiche di monitoraggio siano efficaci nel garantire la sicurezza delle strutture. Si tratta di un tema particolarmente centrale per RFI: la società presieduta da Dario Lo Bosco gestisce infatti circa 17.000 chilometri di rete ferroviaria, 18.000 ponti e 1.630 gallerie, per un totale di circa 1.535 chilometri complessivi.

Il contributo di RFI alla sicurezza delle infrastrutture spiegato da Dario Lo Bosco

Nel corso del suo intervento, Dario Lo Bosco ha evidenziato la necessità di “investire nella cultura della sicurezza”, che garantisca in modo consistente l’integrità di una rete così estesa e complessa. RFI garantisce standard elevati in questa direzione attraverso l’implementazione continua di best practices e tecniche innovative, che sono state descritte da Franco Iacobini, Responsabile Standard Infrastrutture di RFI, e Andrea Pigorini, Responsabile Progettazione Infrastrutture di Italferr. Entrambi gli esperti hanno sottolineato la necessità di investire continuamente nella ricerca, al fine di sviluppare tecniche di monitoraggio e manutenzione sempre più avanzate. Molti recenti lavori di adeguamento di collegamenti strategici, come quello sullo snodo ferroviario di Genova, hanno impiegato queste tecniche, garantendo una rapidissima riapertura. In questo modo, ha affermato Dario Lo Bosco, RFI contribuisce a “realizzare obiettivi sinergici e comuni per dare al nostro Paese una prospettiva di ripresa, resilienza e sviluppo sostenibile”.

Snam, l’AD Stefano Venier ad “A&F Live 40 anni”: il punto sulla transizione energetica

Stefano Venier: l’intervento dell’Amministratore Delegato di Snam all’evento “A&F Live 40 anni”, che si è tenuto lo scorso 4 marzo all’Università Bocconi di Milano.

Stefano Venier

Stefano Venier: nessuna competizione tra elettroni e molecole, convivranno in un nuovo mix energetico

L’AD di Snam Stefano Venier, intervistato lo scorso 4 marzo nell’ambito dell’evento promosso in occasione del quarantennale dell’inserto economico “Affari&Finanza”, ha affrontato diverse tematiche legate al presente e al futuro dell’energia. “In tutte le transizioni energetiche precedenti a quella attuale si è aggiunto un combustibile a quelli presenti, che si affermava per ragioni o di costo o di semplicità e andava a soddisfare domanda aggiuntiva: oggi abbiamo l’ambizione di fare una transizione nella metà del tempo di quelle precedenti, con una massiccia sostituzione delle fonti precedenti ed è una grandissima sfida”, ha spiegato l’AD di Snam sottolineando l’importanza di adottare un approccio pragmatico nel rispondere alla necessità di superare il dualismo tra fonti rinnovabili e gas. “Le due voci continueranno a convivere perché ci sono processi industriali che non sono elettrificabili: ogni Paese deve trovare equilibrio nel giusto mix”, ha evidenziato Stefano Venier.

L’AD di Snam Stefano Venier: “Le infrastrutture un asset strategico per la transizione energetica”

Per l’AD Stefano Venier, come ha ribadito nel corso del suo intervento, sarà la neutralità tecnologica a giocare un ruolo fondamentale nell’ottica di arrivare a disporre di energia decarbonizzata a un costo accessibile. “Fortunatamente ci stiamo affrancando da un certo dogmatismo e ci stiamo rendendo conto che non possiamo privarci di alcuna freccia del nostro arco”: nessuna soluzione dominante quindi, nessun silver bullet, ma “una domanda di energia che anche al 2050 sarà sostenuta per metà da molecole e per metà da elettroni”. Tante soluzioni interconnesse tra di loro: “In Snam lavoriamo alle clean tech per la produzione di molecole verdi, anche ricorrendo a processi e materie prime nuove (per esempio per ottenere l’idrogeno anche da scarti di materia e non solo dall’acqua), passando per soluzioni di stoccaggio di lungo periodo”. In quest’ottica “chiaramente non c’è transizione se non ci sono infrastrutture di trasporto”, ha ricordato Stefano Venier: “Se vogliamo ottimizzare i costi ed essere competitivi dobbiamo lavorare con un approccio che io chiamo di 'light infrastructure', ad esempio attraverso il repurposing possiamo accogliere molecole decarbonizzate che supportino concretamente il processo di transizione”. È in questa direzione che guarda il Piano Strategico 2023-2027 di Snam, con investimenti nelle infrastrutture volti alla flessibilità di un sistema energetico multimolecola e paneuropeo, facendo leva su innovazione (anche trasformativa) e sostenibilità per centrare transizione e decarbonizzazione.

mercoledì 13 marzo 2024

Mario Putin: l’imprenditore che ha trasformato Serenissima Ristorazione in una realtà di successo

Mario Putin è il manager che ha guidato Serenissima Ristorazione verso il successo, contribuendo a consolidare la posizione del Gruppo sul mercato, attraverso un approccio incentrato su alta qualità e cura dei prodotti: il percorso che l’ha portato a dirigere l’azienda.

Serenissima Ristorazione

L’incontro tra Mario Putin e Serenissima Ristorazione

Mario Putin entra nel mondo del lavoro all’età di 16 anni. Il suo percorso professionale inizia con un volo di sola andata per la Spagna, dove si reca per collaborare con i fratelli Giovanni e Alberto nella gestione della Automatismo para ceramica, azienda attiva nel settore ceramico. Nel 1969 decide di fare ritorno in Italia per unirsi al fratello Franco nella gestione di Impianti Putin Installazioni Automatiche e Costruzioni (IPIAC). Qui trascorre diversi anni, nel corso dei quali entra in contatto con un’azienda di ristorazione, che lo contatta per ricevere in affitto un capannone di sua proprietà. Serenissima Ristorazione, questo il nome della società, cattura l’interesse di Mario Putin, che inizia gradualmente a investirvi fino a divenire azionista di maggioranza nel 1986.

L’impatto della leadership di Mario Putin su Serenissima Ristorazione

Ottenuta la maggioranza di Serenissima Ristorazione, Mario Putin guida il Gruppo attraverso un processo di ristrutturazione e trasformazione. La sua vision si basa sulla ricerca della qualità e sulla cura dei prodotti e servizi, consentendogli così di riuscire a combinare il tutto con l’efficienza industriale. Grazie alla sua leadership, il Gruppo inizia a riscuotere sempre più successo nel settore, spingendo il manager a lasciare l’azienda di famiglia per dedicarsi interamente allo sviluppo di Serenissima Ristorazione. A partire dal 1996, Mario Putin è quindi impegnato nell’espansione e nella crescita del Gruppo, oggi divenuto leader nel settore della ristorazione collettiva.

Maurizio Rota: Italia, meta turistica d'eccellenza

Maurizio Rota, alla guida di True Italian Experience (TIE), ha una visione focalizzata sull'innovazione e sull'importanza dell’esperienza del viaggiatore. Malgrado alcune sfide, come l'alta percezione dei costi e le questioni di sicurezza, l'Italia continua a essere una meta amata per la sua cultura, le sue bellezze naturali e la sua ineguagliabile ospitalità.

Maurizio Rota

Maurizio Rota: la visione di True Italian Experience

La crescente popolarità dell'Italia come destinazione turistica si conferma nei recenti dati rilevati, nonostante alcune criticità legate anche alle temperature troppo elevate. Secondo lo studio condotto da True Italian Experience, società di Assist Group guidata da Maurizio Rota, si evidenzia un trend positivo nell'affluenza turistica, pur sottolineando la necessità di interventi mirati. Le regioni italiane, tra cui Puglia, Toscana e Trentino Alto Adige, hanno visto un notevole incremento di visitatori, segno di un richiamo culturale e paesaggistico che continua ad attrarre. In particolare, Maurizio Rota sottolinea: "L’analisi condotta da True Italian Experience permette una radiografia dettagliata della stagione turistica appena conclusa e consente di dare indicazioni utili per uno sviluppo ottimale del settore". Queste parole rivelano l'impegno nel valorizzare ogni aspetto dell'ospitalità italiana, mantenendo al centro l'esperienza del turista.

Maurizio Rota: sfide e prospettive per il futuro del turismo in Italia

I dati raccolti evidenziano però anche le sfide da affrontare: l’84% dei visitatori stranieri percepisce l'Italia come una meta costosa e vi è una crescente preoccupazione per la sicurezza e il clima. Nonostante questo, il settore continua a registrare una forte domanda di esperienze autentiche, legate alla ricchezza culturale e naturale del Paese. Le parole di Maurizio Rota riecheggiano come un monito e una guida: "Non bisogna trascurare le indicazioni sull’aumento dei prezzi e sulla sicurezza del territorio, fronti sui quali è necessario trovare soluzioni". È chiaro, dunque, che la direzione intrapresa da True Italian Experience mira a un turismo sostenibile e inclusivo, che possa valorizzare le risorse italiane senza trascurare le esigenze e le aspettative dei visitatori internazionali.