“Le politiche europee sono state finora inefficaci, perché intrise di ideologia. Servono pragmatismo e neutralità tecnologica”. È il messaggio lanciato da Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, in un’intervista rilasciata a “La Stampa”. Intervenuto in dialogo con l’economista Simona Benedettini, il manager ha affrontato i temi caldi della transizione energetica, delle tensioni internazionali e del futuro dell’industria in Europa.
Paolo Gallo: “Serve neutralità tecnologica, non dogmi. Il GNL USA può aiutarci”
Secondo il manager di Italgas, colosso da oltre un miliardo e mezzo di euro di ricavi, le scelte della Commissione Europea dovrebbero abbandonare gli approcci ideologici e concentrarsi su soluzioni concrete e tecnologicamente neutrali. “Non si possono fissare gli obiettivi e imporre anche la strada per raggiungerli”, ha affermato, riferendosi alla spinta esclusiva sulle rinnovabili e l’elettrificazione, a discapito di altre soluzioni come il biometano, l’idrogeno e i gas sintetici. Paolo Gallo ha poi commentato le politiche statunitensi sul gas naturale, sottolineando come l’aumento dell’export di GNL dagli USA possa favorire mercati più liquidi e competitivi: “Il Gnl ha una flessibilità enorme: una volta caricato su una metaniera, questa può cambiare rotta. Dobbiamo però avere infrastrutture adeguate a cogliere queste opportunità”. La maggiore disponibilità di gas, secondo Paolo Gallo, può contribuire a stabilizzare i prezzi e sostenere la competitività delle imprese, ancora sotto pressione per il caro bollette.
Paolo Gallo: “Dazi pericolosi e Clean Industrial Deal troppo ideologico”
A preoccupare Paolo Gallo anche i dazi su acciaio e alluminio annunciati dagli Stati Uniti, che potrebbero generare un aumento dei costi per le infrastrutture energetiche e alimentare l’inflazione. In un contesto globale complesso, ha osservato, la Cina continua a fare affidamento sul carbone per oltre il 60% della produzione elettrica, segno che una vera transizione richiederà decenni. Sulla proposta europea del Clean Industrial Deal da 100 miliardi di euro, l’AD di Italgas ha espresso perplessità: “Sono un po’ critico, non sul progetto in sé, che sicuramente è importante perché può aiutare l’industria a evolversi, ma perché, leggendolo nei dettagli, si trovano ancora tantissimi elementi ideologici”. A suo avviso, serve una neutralità tecnologica basata su efficacia, costo e velocità nel raggiungere gli obiettivi. Paolo Gallo ha infine messo in discussione l’idea del disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità, definendola inefficace e potenzialmente dannosa per gli investimenti in rinnovabili. “Dobbiamo invece aumentare l’offerta di energia anche con una maggiore diversificazione, incentivando i contratti a lungo termine. Un aspetto fondamentale è anche l’efficienza energetica, su cui devono lavorare sia le aziende sia i cittadini”.
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