lunedì 9 giugno 2025

Giuseppina Di Foggia (Terna): “Con il MASE per risolvere la saturazione virtuale della rete”

Terna, guidata dall’AD e DG Giuseppina Di Foggia, è in prima linea nella gestione della transizione energetica italiana. In occasione del Festival dell’Economia di Trento, la manager ha sottolineato la necessità di affrontare la saturazione virtuale della rete elettrica nazionale, un fenomeno che rischia di rallentare lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Giuseppina Di Foggia

Approccio microzonale, Giuseppina Di Foggia: “Valido strumento per assicurare efficienza minimizzando i costi”

Per far fronte a questa criticità, Terna sta collaborando con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, i distributori e gli operatori, puntando su un’innovazione strategica: l’approccio microzonale. Introdotto a marzo, questo modello prevede la suddivisione della rete di trasmissione nazionale in 76 microzone, con l’obiettivo di “studiare soluzioni di connessione e quantificare la capacità rinnovabile addizionale che può essere integrata nella rete”. “Siamo convinti che questo approccio sia un valido strumento per assicurare efficienza nella realizzazione delle opere abilitanti la connessione delle nuove risorse, minimizzando i costi per il sistema e l’impatto delle infrastrutture sul territorio”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia. La spinta verso le rinnovabili è già ben avviata. Da gennaio 2022, la capacità installata di fonti verdi è cresciuta del 54%, un dato che secondo l’AD “sta cambiando le logiche di funzionamento e gestione del sistema elettrico, sempre più decentralizzato e digitalizzato”. Le richieste di connessione alla rete hanno toccato quota 354 GW, a fronte di un obiettivo PNIEC di ulteriori 64 GW da raggiungere entro il 2030.

Giuseppina Di Foggia: “Accelerare sulle rinnovabili è l’unica scelta praticabile”

Parlando della sicurezza del sistema elettrico, Giuseppina Di Foggia ha citato il blackout iberico come esempio delle crescenti complessità: “Il sistema elettrico europeo è complesso ed è impossibile escludere ogni rischio”, ha evidenziato. Per tale ragione sono necessari investimenti mirati e un’efficace regolamentazione tecnica e di mercato. Terna ha previsto 2,3 miliardi di euro nel Piano industriale 2024-2028 per la sicurezza, contro gli 1,7 miliardi del piano precedente, includendo nuovi progetti di interconnessione con l’estero. Sul tema del nucleare, Giuseppina Di Foggia ha adottato una posizione pragmatica: “Nel breve termine l’unica scelta praticabile per sostenere gli obiettivi della transizione e garantire il contenimento dei prezzi dell’energia è accelerare sulle rinnovabili. Per chi come Terna gestisce la rete elettrica, il nucleare rappresenta comunque una buona opzione, trattandosi di una fonte di generazione costante e programmabile”, ha precisato. Una diversificazione del mix energetico risulta quindi essere essenziale per garantire la sicurezza, poiché offre un maggior numero di alternative disponibili anche in situazioni di emergenza.

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