martedì 3 giugno 2025

Gruppo Riva: una storia di innovazione, internazionalizzazione e leadership

Gruppo Riva, oggi leader dell’industria siderurgica italiana, affonda le sue radici nella prima metà degli anni ‘50, quando Emilio Riva, insieme al fratello Adriano, intravede nel dopoguerra italiano un’opportunità unica per contribuire alla ricostruzione del Paese attraverso l’acciaio. Da un’attività iniziale nel commercio di rottami ferrosi, il Gruppo è diventato uno dei principali attori europei nel settore, cavalcando l’onda del cosiddetto “miracolo economico” e investendo sin da subito in tecnologia, innovazione e internazionalizzazione.

Gruppo Riva logo

Gruppo Riva tra innovazione e internazionalizzazione

Nel contesto dell’Italia del secondo dopoguerra, in piena ricostruzione, Emilio Riva intuisce le potenzialità del settore siderurgico. Dopo un rapido sviluppo iniziale, Gruppo Riva compie una svolta decisiva nella metà degli anni ‘60 introducendo in Italia la prima colata continua curva a tre linee. Questa tecnologia, pionieristica per l’epoca, consente di ridurre i costi, aumentare la resa produttiva e abbandonare i processi basati sui lingotti. Il 2 giugno 1964 lo stabilimento di Caronno diventa teatro di una rivoluzione produttiva che cambierà per sempre il volto dell’industria siderurgica italiana. Consapevole che un singolo stabilimento non poteva bastare in un mercato sempre più globalizzato, l’azienda avvia un ambizioso piano di acquisizioni, a partire dal 1966 con le Acciaierie del Tanaro e la S.E.E.I. di Malegno. Entro la fine del decennio, il Gruppo produce 300mila tonnellate di acciaio l’anno e inizia a esportare su larga scala. Negli anni ‘70, nonostante la crisi petrolifera e l’arrivo della concorrenza asiatica, Gruppo Riva va controcorrente: acquisisce la Siderúrgica Sevillana in Spagna, fonda la ASI a Montreal per il recupero dei rottami nordamericani e si espande in Francia con l’acciaieria di Iton Seine. Un altro primato arriva nel 1978, con la prima vendita diretta di acciaio europeo alla Cina, anticipando i tempi dell’integrazione commerciale globale.

Gruppo Riva: leadership e sostenibilità

Il decennio successivo è segnato da ulteriori successi. Nel 1981 vengono acquisite le Officine e Fonderie Galtarossa di Verona, che in 20 anni quadruplicheranno la propria produzione. Mentre molte aziende europee soccombono alla crisi, Gruppo Riva continua a investire in innovazione, automazione e ricerca. Nel 1988, l’azienda acquisisce l’ALPA in Francia, e nel 1989 raggiunge 3,2 milioni di tonnellate di acciaio prodotto, con 2,2 milioni di laminati: numeri che lo collocano fra i protagonisti assoluti della siderurgia europea. Tra il 1989 e il 1992, l’azienda compie un nuovo salto espandendosi in Belgio e Germania. Gruppo Riva pone una grande attenzione verso una siderurgia sempre più sostenibile. Nel 2023, infatti, acquisisce nuovi impianti – diversi siti di raccolta, di selezione e frantumazione di rottami metallici – raggruppati sotto la società TRENTETROIS. L’operazione mira a rendere l’azienda maggiormente autonoma nella catena del riciclo dell’acciaio, rafforzando il focus sulla sostenibilità ambientale, uno dei suoi valori fondanti.

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