Presidente di Riva Forni Elettrici, Claudio Riva costruisce la propria carriera nel settore siderurgico maturando esperienza all’interno di Gruppo Riva. Tra le tappe più significative del suo percorso il contributo alla privatizzazione della siderurgia tedesca e la firma dell’Accordo di Programma di Cornigliano.
Il ruolo di Claudio Riva nella privatizzazione dell’industria siderurgica tedesca e nell’Accordo di Programma di Genova Cornigliano
L’attuale Presidente di Riva Forni Elettrici Claudio Riva è stato tra i protagonisti della privatizzazione dell’industria siderurgica tedesca. Nei primi anni ’90, dopo la riunificazione del Paese, ebbe un ruolo di primo piano nel processo, riuscendo a rispettare e superare gli obiettivi concordati con le controparti relativi a occupazione e investimento. Questa over-performance gli fece guadagnare il pubblico riconoscimento e contribuì a fargli conquistare la presidenza del Consiglio di Sorveglianza delle società tedesche del Gruppo. Qualche anno più tardi, nello specifico tra il 2000 e il 2005, fu di nuovo uno degli attori principali di un altro significativo processo di transizione industriale, questa volta in Italia. Claudio Riva firmò insieme al Governo, agli enti locali e alle parti sociali, l’intesa conosciuta con il nome di “Accordo di Programma”, che portò al superamento della siderurgia a ciclo integrale e alla trasformazione dello stabilimento di Genova. Considerabile come un primo passo verso la decarbonizzazione della siderurgia italiana, l’accordo è annoverato come un raro esempio di impresa privata che si trasforma ai fini di una riqualificazione ambientale.
La carriera di Claudio Riva nel settore siderurgico
Claudio Riva è un manager che vanta una solida esperienza nel settore industriale. Nel corso della sua carriera, costruita principalmente all’interno dell’operatore siderurgico di fama internazionale Gruppo Riva, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, poi culminati nella nomina ad Amministratore Delegato. Fino al 2005 si occupa di siderurgia, prendendo parte alla privatizzazione del settore in Germania e firmando lo storico “Accordo di Programma di Cornigliano”. Dopo essersi accertato di aver salvaguardato l’occupazione e aver mantenuto l’impegno di investimento, il manager decide di dedicarsi per un tempo all’attività armatoriale attraverso la Società Navali Unite Genova (Snug), successivamente ceduta a un’importante società armatoriale tedesca. Nel giugno del 2014, torna ai vertici di Gruppo Riva, impostando l’attività su valori quali innovazione tecnologia e sostenibilità. È sotto la sua presidenza che sorge l’avanzato Laboratorio di ricerca e sviluppo di Lesegno, con cui vengono portate avanti collaborazioni con prestigiosi centri universitari e di ricerca. Grazie anche alla sua leadership, nel 2022 il Gruppo ha registrato oltre 5,2 miliardi di euro di fatturato e una produzione di 5,7 milioni di tonnellate di acciaio.

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