lunedì 4 agosto 2025

Completata l’acquisizione da NEC: Fabio Lazzerini artefice del debutto di Comtel Innovation

Completata l’acquisizione delle attività Unified Communication di NEC da parte di Comtel: il CEO Fabio Lazzerini guida la trasformazione del Gruppo verso una multinazionale dell’innovazione. Il rebranding delle società affidato a Inarea.

Fabio Lazzerini

Il CEO di Comtel Fabio Lazzerini protagonista dell’operazione

Comtel ha finalizzato l’acquisizione della divisione Unified Communication della multinazionale giapponese NEC Corporation per l’area EMEA. A seguito dell’operazione, NEC Italia è diventata dunque Comtel Innovation, mentre NEC Nederland si è trasformata in Comtel International. Ad occuparsi del rebranding dei marchi, realizzando un’immagine chiara e coordinata che rispecchia appieno la nuova strategia del Gruppo è Inarea, la società di riferimento per l’identità visiva corporate. I nuovi nomi e il posizionamento sono stati pensati per accompagnare la trasformazione della società verso una multinazionale dell’innovazione, capace di consolidare l’eredità di NEC, ricoprendo un ruolo di primo piano nell’ecosistema ICT. A fare da regista nell’operazione che ha portato al debutto di Comtel Innovation è stato invece il CEO Fabio Lazzerini, il quale ha stretto la mano al Presidente e CEO di NEC Corporation Takayuki Morita.

Fabio Lazzerini guida la trasformazione di Comtel verso una multinazionale dell’innovazione

Grazie all’accordo sancito tra Fabio Lazzerini, principale artefice dell’intesa, e la giapponese NEC Corporation, Comtel adesso è pronta a proiettarsi nel futuro come partner di riferimento per la Unified Communication nell’area EMEA. La nuova organizzazione del Gruppo vede Comtel Innovation nel ruolo di centro di ricerca e sviluppo che si occuperà di integrare le competenze tecnologiche di NEC, stimolando nuove soluzioni per la multiconnettività. Con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento internazionale di Comtel, Comtel Innovation avrà il compito di spingere le attività commerciali nei mercati di Europa, Medio Oriente e Africa. Il legame industriale con NEC resterà comunque solido, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo congiunto di soluzioni come la biometria (NeoFace Watch), e l’apertura a nuove collaborazioni su fibra ottica, IoT e Intelligenza Artificiale. A Carlo Nardello, Vicepresidente di Comtel, è stato affidato il ruolo di Presidente di Comtel Innovation, mentre Stefano Asperti guiderà entrambe le società in qualità di Amministratore Delegato. L’incarico di Presidente di Comtel International è andato invece a Fabio Lazzerini.

SACE rafforza il capitale umano con le nuove tecnologie: Gianfranco Chimirri al Workday Horizon

Gianfranco Chimirri, Chief People Officer di SACE, ha preso parte al Workday Horizon, evento per celebrare i 20 anni di Workday. L'incontro ha evidenziato l’importanza delle tecnologie come l’AI per migliorare le performance aziendali e liberare le persone da mansioni ripetitive e noiose a favore di attività ad alta soddisfazione.

SACE

Il People Officer di SACE Gianfranco Chimirri ospite al Workday Horizon

Il Chief People, Culture & Agile Organization Officer di SACE Gianfranco Chimirri è stato tra gli ospiti del Workday Horizon, l’evento organizzato dall’azienda statunitense che integra l’AI nei software a supporto delle imprese. Tenutosi lo scorso maggio a Milano, l’incontro è stato un’occasione per festeggiare i 20 anni di attività di Workday insieme ad alcuni degli oltre 700 clienti del mercato italiano. Tra questi c’è anche il Gruppo assicurativo-finanziario partecipato al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha intrapreso un importante cambiamento organizzativo, sfruttando le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, grazie alla quale è riuscito a liberare risorse ed energie dalle mansioni ripetitive a favore di attività ad alta soddisfazione. “In SACE – ha rimarcato Gianfranco Chimirri – due anni fa abbiamo intrapreso un viaggio per evolvere in una organizzazione skill-based, e lo abbiamo fatto con una convinzione: investire in innovazione, robotica, automazione e AI generativa non è di per sé sufficiente a migliorare performance e risultati aziendali. È necessario investire anche nella formazione delle nuove skills di cui le persone hanno bisogno per utilizzare al meglio la tecnologia e guidare la trasformazione in un mondo altamente digitalizzato”.

Più benessere, innovazione e produttività in SACE grazie al nuovo modello organizzativo

Grazie al nuovo modello organizzativo adottato da SACE, si è reso possibile lo sviluppo di competenze attraverso iniziative di upskilling e reskilling. Partendo dai dati raccolti da Workday, i collaboratori e le collaboratrici dell’azienda possono adesso creare dei piani di sviluppo personalizzati con il supporto della piattaforma che suggerisce quali sono i gap di competenze da colmare e fornisce loro delle soluzioni per farlo. A dare il via a questa rivoluzione nel Gruppo assicurativo-finanziario è stato il progetto “Flex4Future”, il quale ha portato a una rivisitazione in chiave agile e sostenibile del lavoro. Eliminando il controllo formale, adottando modelli ibridi activity-based e facendo della fiducia un pilastro culturale, l’organizzazione è diventata più attrattiva, innovativa e centrata sulle persone, alle quali è stata data la possibilità di scegliere come, quanto, dove e quando lavorare. Oltre a migliorare il benessere dei lavoratori che hanno visto migliorare significativamente l’equilibrio vita-lavoro, a beneficiarne è stata inoltre la produttività dell’azienda, aumentata in modo rilevante dal lancio del progetto.

Cristina Scocchia alle giovani donne: “Vale sempre la pena lottare per i propri obiettivi”

L’AD di Illycaffè Cristina Scocchia ha condiviso il suo percorso formativo in un’intervista al “Corriere della Sera” e si è rivolta ai giovani invitandoli a non temere l’assertività: “Se non sai dove vuoi andare, non ci sarà buon vento che ti ci porti”.

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

La crescita professionale di Cristina Scocchia tra studi ed esperienze internazionali

Ha iniziato all’Università Bocconi di Milano dopo essersi trasferita dalla sua città natale e, come tanti ragazzi a quell’età, non aveva ancora le idee molto chiare. Cristina Scocchia, AD di Illycaffè e in passato di L’Oréal Italia e KIKO Milano, si rivolge ai giovani che oggi si trovano a dover scegliere il percorso da intraprendere per costruire il proprio futuro, condividendo il suo. “Sapevo che mi piaceva l’idea di non specializzarmi in un’area ma diventare una sorta di direttore d’orchestra”, racconta in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. Per identificare il ciclo di studi che facesse al caso suo, si è focalizzata sui corsi omnicomprensivi che fornissero una preparazione a tutto tondo sugli aspetti della vita aziendale. Alla fine, ha deciso di iscriversi a Gestione delle imprese internazionali. "Sono sempre stata molto soddisfatta della mia scelta, perché la Bocconi mi ha mostrato opportunità che non pensavo neanche di avere, ma soprattutto mi ha fatto capire che potevano essere alla mia portata e a quella di tutti”, afferma. È proprio nel contesto dell’università milanese, durante un career day, che ha conosciuto la sua “mamma professionale”: Procter&Gamble. “Dopo un primo stage, sono rimasta a lavorare in azienda, facendo la vita da ufficio di giorno e studiando di notte per tre anni fino a che non mi sono laureata. Si può dire che mi ha cresciuto per 16 anni e mi ha insegnato tutto ciò che oggi conosco e mi rende manager”. La formazione professionale di Cristina Scocchia si è arricchita di importanti esperienze all’estero, dove ha trascorso 13 anni occupandosi di Paesi maturi e in via di sviluppo. Convinta che “continuare a imparare, a investire su se stessi può essere un acceleratore della crescita personale professionale”, ha poi conseguito un PhD in Business Administration, nonostante fosse già una giovane dirigente di Procter&Gamble. A 40 anni è diventata AD di L’Oréal Italia, posizione raggiunta anche grazie al coraggio di lasciare il proprio Paese: “Aver scelto una multinazionale americana che crede nel merito, vivere culture diverse, parlare lingue diverse. Sono tutti cambiamenti che mi hanno arricchita e che farebbero crescere moltissimo i nostri giovani oggi”.

“Il coraggio di provarci”: il consiglio di Cristina Scocchia a giovani e donne

Fare esperienze in un Paese straniero ha sicuramente il vantaggio di arricchire professionalmente, aprendo a nuovi orizzonti e scenari, con il rischio però di allontanare dal nostro Paese i suoi talenti. Sono tantissimi i giovani italiani che abbandonano la patria, attratti dalle opportunità offerte loro dalle aziende fuori confine. Un’attrattività che, purtroppo, la maggior parte delle realtà italiane non hanno. Dopo un’esperienza all’estero, però, è bello tornare per contribuire alla crescita del proprio Paese. “Ci sono, ovviamente, eccezioni – precisa Cristina ScocchiaFaccio l’esempio di Essilor Luxottica, perché è una realtà che conosco, essendone Consigliere di Amministrazione da nove anni: dà grandissime opportunità, offre training di formazione e investe sulla crescita professionale dei propri dipendenti. Dobbiamo anche essere onesti e ammettere che in Italia non esistono tante aziende di questo tipo. Mi piacerebbe un giorno poter dire che rimanendo in Italia, i nostri giovani possono avere le stesse occasioni, ma per adesso non è così”. Il consiglio dell’AD di Illycaffè per i giovani è quindi quello di non temere l’assertività: “Se non sai dove vuoi andare, non ci sarà buon vento che ti ci porti. Dare il massimo è importante, investire energie e passione è essenziale, ma lo è altrettanto aver chiaro dove si vuole andare e avere il coraggio di provarci”. Parlando di giovani e opportunità lavorative, Cristina Scocchia rivolge infine un pensiero alle donne, le principali destinatarie del suo libro “Il coraggio di provarci. Una storia controvento”: “In troppe occasioni abbiamo aspettato di essere perfette per una figura professionale, troppe volte abbiamo aspettato che una promozione ci venisse offerta. Essere donna è ancora una discriminante. Ma vale sempre la pena lottare per provare a raggiungere i propri obiettivi, anche se c’è un prezzo da pagare. A trarne i benefici non saremo solo noi, bensì anche tutte le donne che arriveranno dopo”.