martedì 6 giugno 2017

"Cibo in Mente" Evento gratuito il 7 Giugno a Roma








Dalla collaborazione di una nutrizionista e una psicologa nasce il primo evento gratuito “Cibo in Mente” che si terrà a Roma il 7 giugno 2017.
L’evento, si articola in due diversi momenti in cui ogni singolo paziente incontrerà prima la nutrizionista che misurerà peso e circonferenze, in seguito la psicologa che somministrerà un test teso alla valutazione delle dinamiche emozionali e farà una prima indagine sul rapporto tra cibo e mente.


Perché non misurare solo peso e altezza? E non calcolare semplicemente l’indice di massa corporea (BMI o IMC)?

“Come nutrizionista mi trovo spesso a rispondere a chi mi chiede quale sia il proprio ICM, che si tratta di un valore non sempre attendibile. Questo indice infatti, si calcola a partire da peso e altezza.
Pensiamo quindi a 2 uomini alti 1,80 m che pesano 90 kg. Uno è un sedentario cronico e l’altro uno sportivo. Il loro IMC sarà quindi lo stesso, ma la loro composizione in termini di massa grassa e massa muscolare sarà completamente diversa.

Un parametro semplice e ripetibile è rappresentato dalla circonferenza vita il cui un aumento è determinato prevalentemente da un aumento di tessuto adiposo in eccesso non solo a livello sottocutaneo, ma anche a livello addominale. Il tessuto adiposo viscerale aumenta con l’età in entrambi i sessi sia nei normopeso che negli obesi e maggiormente negli uomini. Il grasso viscerale si comporta come un vero e proprio organo endocrino, ossia in grado di produrre ormoni e mediatori che modificano negativamente altri organi e quindi il nostro stato di salute. Da molti studi risulta evidente una correlazione tra l’aumento della circonferenza vita e il rischio per moltissime patologie cardiovascolari (es. formazione e progressione delle placche nelle arterie), metaboliche (diabete e insulino-resistenza), oncologiche, ecc.

I valori che indicano un rischio per le circonferenze sono:
· circonferenza vita ≥102 cm negli uomini e ≥ 88 cm nelle donne
· rapporto vita/fianchi ≥ 0,95 negli uomini e ≥ 0,85 nelle donne

Oltre alle circonferenze, nella pratica ambulatoriale utilizzo inoltre un Bioimpedenziometro, ossia uno strumento che tramite degli elettrodi e in maniera semplice ed immediata (come un elettrocardiogramma) fornisce informazioni riguardo alla massa grassa, alla massa magra e in particolare alla massa tissutale attiva (ossia il muscolo) e allo stato di idratazione totale e nei compartimenti intra ed extra cellulare"

Quante volte avete utilizzato il cibo come “strumento di consolazione o gratificazione”? quante volte rientrando a casa attacchiamo il cibo senza staccarcene?

L’assunzione di cibo è spesso collegata a componenti emotive profonde più che ad un bisogno fisiologico. Molto spesso il cibo rappresenta lo strumento elettivo per riempire la sensazione di “vuoto interno” e per metterla a tacere.
Il mangiare diventa anestetizzare i sentimenti negativi provocati da situazioni difficili.
Diventa quindi fondamentale esplorare i vissuti emotivi di ogni paziente e rispondere alla domanda di tanti “ perché continuo a mangiare senza saziarmi”? di che tipo di sazietà abbiamo bisogno? Quella del cuore o quella dello stomaco?
Quando le persone non trovano un modo adeguato e accettabile per consentire lo sfogo delle emozioni negative quali noia, tristezza, rabbia, solitudine, il cibo assume un ruolo consolatorio.

Un modo per esplorare il mondo emotivo è somministrare il Test Tas 20: un questionario di autovalutazione basato su una scala a 5 punti (da “non sono per niente d’accordo” a “ sono completamente d’accordo”). E’ un test che va a valutare il rapporto che ognuno di noi ha con le proprie emozioni in modo da avere un primo dato indicativo che verrà poi approfondito e supportato con altre indagini e colloqui.

Perché nella nostra società l’80% delle donne è insoddisfatta del proprio corpo e si ricorre ormai con sempre maggiore frequenza agli interventi di modificazione corporea e chirurgia estetica?

Un fattore di rischio importante per i disturbi alimentare è l’insoddisfazione verso il proprio corpo per via di un ideale di bellezza enfatizzato. Il confronto con corpi perfetti e cartelloni pubblicitari ha via via portato ad una profonda diminuzione dell’autostima e conseguente rapporto alterato col cibo.
Il cibo diventa nemico del corpo , strumento per dominare il proprio aspetto e renderlo più accettabile.
Indagare la propria immagine corporea ed esplorare le emozioni sottostanti diventa quindi fondamentale lavoro per lo psicoterapeuta che si occupa dei pazienti con un rapporto alterato verso il cibo.


L’evento è su appuntamento e si terrà presso lo studio medico in Via Laura Mantegazza, 75,  a pochi metri dall'Ospedale San Camillo Forlanini.


Dott.ssa Francesca Musaio, Biologa Nutrizionista 
Tel: 3397381068
e-mail: f.musaionutrizionista@gmail.com
www.francescamusaio.it


Dott.ssa Antonia Sasso, Psicologa, Psicoterapeuta
Tel: 338 877 8942
e-mail: sasso_antonia@libero.it



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