sabato 3 giugno 2017

La cultura dell'olio e del piccolo produttore

La cultura dell'olio nel bacino del Mediterraneo ha radici antichissime, svariate le applicazioni sin dall'epoca dei romani, questi ultimi i primi grandi cultori dell'oro giallo, dall'utilizzo come unguento unito a profumi, come protettivo dal freddo per i soldati combattenti e non ultimo, come sostanza nutritiva e da condimento.

Oggi, come non mai, al tempo della ricerca di uno stile di vita slow ed eco-sostenibile l'olio extra vergine di oliva entra appieno nel panorama degli alimenti genuini e dei condimenti molto utili alla salute.

Noi dell'oleificio Todisco crediamo molto nei nuovi valori di rispetto di se, degli altri e della terra e come tanti altri piccoli produttori, che amiamo definire colleghi, amici e non sicuramenti concorrenti o competitors, manteniamo alto il valore del prodotto finito utilizzando le uniche variabili  che ci consentono di mantenere i clienti fidelizzati nel tempo e di prenderne di nuovi che abbiano la stessa nostra attenzione per il rapporto qualità/prezzo che come si evidenzia in questo articolo


non può andare materialmente sotto una certa soglia a meno che non intervengono, sfruttamento delle piante con fertilizzanti da tuta bianca monouso e mascherina oppure delle persone nella raccolta, sistemi di raccolta invasivi, promozioni da invenduto per chi ha produzioni di grossi quantitativi oppure sofisticazioni e addirittura frodi.

La nostra non è assolutamente un'accusa verso produttori di piccola, media o grande entità che siano è solo l'invogliare il consumatore che condivide l'attenzione ai valori precedentemente divulgati ad uno spunto di riflessione.

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