mercoledì 16 dicembre 2020

Gianni Lettieri: Napoli in bancarotta, ormai è troppo tardi anche per una legge ad hoc

"Il Riformista" intervista Gianni Lettieri: nove anni fa auspicava in una norma ad hoc per salvare la città dal default ma il suo appello rimase inascoltato e oggi che la necessità è sempre più evidente è ormai troppo tardi.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri a "Il Riformista": per salvare la città dal default serviva una legge ad hoc

Il legame tra Gianni Lettieri e Napoli è nella sua autobiografia del 2014, L'imprenditore scugnizzo: un libro attraverso cui il Presidente di Meridie S.p.A. "vuole restituire a Napoli un po' di quello che la città gli ha dato, vuole dare un incoraggiamento con la sua storia a tanti giovani che credono di partire svantaggiati perché nascono in una realtà difficile, in qualsiasi parte del mondo essi si trovino". Impegni che ha portato avanti nel corso della sua prolifica carriera su più fronti, come ricorda anche in occasione di un'intervista pubblicata da "Il Riformista" lo scorso febbraio. Per due volte candidato alle comunali partenopee nel 2011 e nel 2016, Gianni Lettieri sostenne la necessità di una norma ad hoc per salvare la città dal default. La sua proposta all'epoca non trovò però il consenso del primo cittadino ancora in carica, per il quale la legge speciale era inutile e pericolosa nonché capace di aumentare gli sprechi e le ruberie. Oggi, a quasi dieci anni di distanza, a invocare una legge speciale per Napoli e per il Mezzogiorno è il giornalista Sandro Ruotolo, ora candidato al Senato nel collegio Campania 07 in virtù del patto tra Partito Democratico, Italia Viva e Dema. Ma, come sottolinea a "Il Riformista" il Presidente di Meridie S.p.A., la legge speciale per Napoli rappresentava una soluzione praticabile per salvare il Comune dal dissesto nove anni fa: "Oggi è troppo tardi, con buona pace di Sandro Ruotolo".

Gianni Lettieri, Napoli: nel 2011 il Comune aveva ancora la possibilità di evitare il dissesto

"La legge per Napoli andava approvata nel 2011, quando il Comune aveva ancora la possibilità di evitare il dissesto. Proprio per questo la proposi riuscendo persino a concordarne le linee-guida con Gianni Letta (all'epoca Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Berlusconi, ndr)", ricorda Gianni Lettieri su "Il Riformista". "De Magistris sosteneva che Napoli non avesse bisogno di aiuti esterni e che potesse cavarsela da sola. Non solo: per l'attuale Sindaco la legge speciale avrebbe fatto aumentare le malversazioni di denaro pubblico": la sua proposta all'epoca trovò l'appoggio anche di molti intellettuali "anche perché non c'era altra scelta per salvare la città dal dissesto". Nello specifico la norma assegnava 500 milioni di euro al Comune di Napoli e ciò avrebbe ridotto il disavanzo che all'epoca ammontava a circa 700 milioni: "In più, riconosceva poteri speciali al Sindaco in modo tale da snellire l'iter di rilancio di Bagnoli e affidava la gestione dei rifiuti allo stesso primo cittadino e non più alla Regione: così il Comune avrebbe potuto individuare più rapidamente nuovi siti di compostaggio, stabilire come sfruttare il termovalorizzatore di Acerra, valutare la costruzione di altri impianti simili". E sul fronte dell'urbanistica "era previsto un canale diretto per l'utilizzo di due miliardi e mezzo di euro di fondi europei destinati alla riqualificazione delle periferie di Napoli": l'intenzione di Gianni Lettieri era di "riqualificare ogni quartiere di Napoli sulla base di un preciso piano di spesa e sotto la regia di un architetto di fama internazionale come Renzo Piano". Non se n'è fatto nulla e oggi non ci sono le condizioni: "La situazione economico-finanziaria di Napoli è talmente peggiorata che l'unico intervento utile potrebbe consistere nel trasferimento di almeno un miliardo e mezzo di euro dallo Stato all'amministrazione comunale".

venerdì 11 dicembre 2020

Rete unica, Memorandum CDP-TIM: le considerazioni dell’AD e DG Fabrizio Palermo

Un "capitalismo paziente" per cambiare il nostro Paese: la formula dell'AD e DG di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo, intervistato da "La Repubblica" in merito all'operazione che porterà il Gruppo a dare vita insieme a TIM alla società per la rete unica delle telecomunicazioni.

Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo a "La Repubblica": il capitalismo paziente investe dove ci sono i fattori per lo sviluppo

La rete unica per le telecomunicazioni è realtà. Lo scorso 31 agosto il CdA di Cassa Depositi e Prestiti ha dato il via libera alla firma della lettera di intenti con TIM che sancisce la nascita della società per la rete unica nazionale: un'operazione necessaria per l'accelerazione dello sviluppo digitale dell'Italia. Intervistato da "La Repubblica" all'indomani del CdA, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo ha sottolineato come questa non sia "la nuova via italiana al capitalismo misto, pubblico e privato", ma "è il capitalismo paziente che investe lì dove ci sono i fattori per lo sviluppo". Un "capitalismo paziente e spesso permanente, come dimostra la nostra presenza nella Snam e in Terna" che, come rileva l'AD, è nel Dna di CDP da 170 anni: "Abbiamo dotato il Paese delle principali reti e infrastrutture, dalle scuole agli ospedali, dagli acquedotti alle strade, dalle reti elettriche a quelle del gas, e siamo azionisti delle principali società strategiche. Bene, oggi il fattore decisivo per lo sviluppo è la connettività: il nostro compito è esserci". La rivoluzione digitale in Italia passa dunque attraverso CDP: "Un investitore paziente come la Cassa non può che promuovere progetti di questa natura". Fabrizio Palermo si è soffermato inoltre sul ruolo del Gruppo nell'operazione, quello "di garante della stabilità della società che sta nascendo e degli investimenti infrastrutturali". E sui tempi: "Noi correremo, ma non dipende solo da noi": l'obiettivo è "molto più vicino a due anni. Cinque anni sono troppi. Puntiamo ad una forte accelerazione perché non è affatto banale l'integrazione delle reti e bisogna superare l'esame delle Autorità di controllo, nazionali ed europea".

CDP insieme a TIM nella Newco per la rete unica: il commento dell'AD e DG Fabrizio Palermo

"Cassa Depositi e Prestiti è un investitore di lungo termine che supporta da sempre la crescita del Paese con particolare attenzione alle persone e al territorio" ha commentato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP Fabrizio Palermo a margine del CdA del 31 agosto in cui è stato dato il via libera alla firma di una lettera di intenti con TIM finalizzata alla costituzione della società per la rete unica di telecomunicazioni a banda larga. "La connettività rappresenta un fattore abilitante essenziale per supportare in modo efficace le principali leve di sviluppo quali l'istruzione, il lavoro, le infrastrutture e la sanità. Proprio per questo, l'impegno di CDP in questo dossier è stato massimo e conferma il sostegno già avviato da anni per lo sviluppo della fibra ottica in Italia" ha spiegato l'AD e DG di Cassa Depositi e Prestiti evidenziando come la firma del memorandum rappresenti "il primo importante passo verso la realizzazione di un'infrastruttura digitale unica in banda ultralarga, che potrà garantire parità di accesso a tutti gli operatori, velocità, affidabilità e distribuzione capillare". Un percorso tracciato con il supporto degli azionisti che, come sottolineato da Fabrizio Palermo, "dopo l'approvazione da parte delle autorità di regolazione e di vigilanza, potrà consentirci di creare una rete Tlc di ultima generazione, necessaria per la competitività del Paese e cruciale per il rilancio dell'economia": in questo contesto "Open Fiber continua ad avere per CDP un ruolo fondamentale che si consoliderà sempre più nel percorso verso la creazione della rete unica".

Gruppo Danieli e OMK insieme per un impianto green in Russia

Gruppo Danieli, la multinazionale di Buttrio, ha avviato un'importante commessa da 430 milioni in Russia per costruire un impianto green che produca acciaio riducendo del 64% l'impatto ambientale dovuto all'emissione di anidride carbonica.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli rafforza la partnership con OMK in Russia

Gruppo Danieli si è aggiudicata una importante commessa in Russia: l'investimento complessivo della multinazionale friulana è di 430 milioni, l'impianto verrà avviato nel 2024. La partnership con la leader di nicchia del panorama siderurgico russo OMK diventa così ancor più solida. OMK e Gruppo Danieli daranno vita insieme al primo impianto in Paneuropa a ciclo integrale, che produrrà acciaio riducendo del 64% le emissioni di anidride carbonica rispetto ai migliori altiforni di ultima generazione. La cerimonia di firma del contratto, in videoconferenza, ha collegato Mosca e Trieste. Per siglare l'accordo sono giunti nella sede della Regione a Trieste i vertici di Danieli, l'ingegner Gianpietro Benedetti e il Governatore Massimiliano Fedriga. Da Mosca hanno partecipato il Ministro dell'Industria della Federazione russa Denis Manturov, l'ambasciatore italiano Pasquale Terracino e i vertici di OMK e della Danieli Russia. L'impianto, dall'animo "green", consentirà di passare dal minerale all'acciaio senza l'utilizzo del carbone.

Gruppo Danieli: la visione e la carriera di Gianpietro Benedetti

Gruppo Danieli è la multinazionale di Buttrio riconosciuta a livello mondiale per la produzione di impianti siderurgici. Gianpietro Benedetti è Presidente e Amministratore Delegato dell'azienda, oltre a essere Presidente della Fondazione "ITS - Istituto Tecnico Superiore nuove tecnologie per il Made in Italy, indirizzo per l'industria meccanica e Aeronautica" (Udine). Benedetti ha dato inizio alla sua carriera in Gruppo Danieli nel 1961 in qualità di ingegnere progettista, per poi passare alla direzione dell'Ufficio Tecnologie e Processo di Laminazione. La sua ascesa professionale l'ha portato ad assumere gli attuali incarichi nel 2003. Co-Amministratore Delegato nel 1986, ha assunto la carica di Direttore Generale nel 1991. È Amministratore Delegato dal 1999. Ha condotto l'azienda attraverso un processo costante di trasformazione e crescita, pur mantenendo invariato negli anni il suo sistema valoriale legato alla qualità della produzione e al rispetto dell'ambiente.

giovedì 10 dicembre 2020

Napoli in emergenza Covid-19, Gianni Lettieri (Atitech): “Lockdown e aiuti promessi”

Gianni Lettieri: "A distanza di mesi a buon fine solo 3 su 10 delle richieste di finanziamento fatte dalle imprese".

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: "Sì al lockdown, subito le risorse a sostegno delle imprese"

La crisi economica causata dal Covid-19 sta mettendo in ginocchio numerose realtà produttive italiane. A differenza dei mesi di marzo e aprile, la seconda ondata ha colpito tutte le regioni italiane senza distinzione. La Campania oggi è uno dei territori che registra quotidianamente più contagi e gli effetti delle nuove restrizioni rischiano di dare il colpo di grazia a numerose aziende locali. Intervistato dal quotidiano "Il Mattino" Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, mette in guardia il Governo sulle decisioni da prendere per contrastare l'emergenza, spingendo in primis per un nuovo ma definitivo lockdown: "Non vedo alternative, bisogna farlo prima possibile, nella speranza di ritornare ad avere un po' di agibilità per il periodo natalizio". Tuttavia, secondo l'imprenditore napoletano, stavolta non sono accettabili i ritardi negli aiuti economici verificatisi negli scorsi mesi: "Alle aziende è arrivato poco o niente e molte industrie, come la nostra, stanno anticipando la cassa integrazione ai dipendenti per milioni. Il governo deve continuare a concedere cassa integrazione ma azzerando completamente i costi per le aziende", ha specificato Gianni Lettieri.

Gianni Lettieri: "Crisi come opportunità"

Solo attraverso il sostegno al tessuto produttivo sarà dunque possibile il rilancio dell'economia: "Le crisi devono essere una opportunità per rinnovare, efficientare: non utilizzare le crisi per migliorare è peggio della crisi stessa - ha spiegato Gianni Lettieri - Gli imprenditori lo sanno bene e devono adottare tutti gli strumenti necessari per salvare le aziende. Ed è proprio per questo che non ci possiamo permettere di licenziare i nostri lavoratori". Un rilancio che secondo il patron di Atitech non potrà avvenire subito: "Abbiamo davanti dei mesi difficili, la situazione potrebbe ancora peggiorare, ma dobbiamo tutelare la nostra manodopera qualificata, necessaria per la prossima ripresa. E per farlo serve uno sforzo comune, senza egoismi". Durante l'intervista, il Presidente di Atitech ha elogiato l'operato del Governatore della Campania, una delle prime regioni italiane a prevedere un Piano Economico e Sociale: "De Luca si è mosso nel modo giusto - ha dichiarato Gianni Lettieri - siamo stati i primi in Italia ad avere disponibilità del vaccino antinfluenzale, ad aumentare la pensione minima a mille euro, a far arrivare i soldi a commercianti e piccole imprese".

Gianfranco Battisti: FS Italiane aggiudica a “Fondo Porta Romana” l’ex scalo

FS Italiane, la vendita dell'ex Scalo di Porta Romana a Milano nelle parole dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale Gianfranco Battisti: "Con orgoglio possiamo dichiarare che si tratta di uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana, in un ambito di città già in fase di forte evoluzione, che sarà di impulso e speranza per il futuro".

Gianfranco Battisti

Gianfranco Battisti, Milano-Cortina 2026: il Villaggio Olimpico nell'ex scalo di Porta Romana venduto da FS Italiane

L'AD e DG Gianfranco Battisti lo ha presentato come "uno dei più grandi interventi di rigenerazione urbana": FS Italiane ha venduto l'ex scalo ferroviario di Porta Romana a Milano, area di circa 20 ettari su cui sorgerà il Villaggio Olimpico per i Giochi invernali Milano-Cortina 2026. È stato il "Fondo Porta Romana", gestito da Coima e partecipato da Covivio, Prada Holding e Coima Esg City Impact Fund, ad aggiudicarsi la gara con un'offerta del valore di 180 milioni di euro, di poco superiore alla media delle precedenti offerte non vincolanti. La vendita rientra nell'ambito dell'accordo siglato tre anni fa dal Gruppo guidato da Gianfranco Battisti insieme a Comune di Milano e a Regione Lombardia che prevede la riqualificazione di sette ex scali ferroviari della città (Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo) e contestualmente la creazione di spazi verdi di aggregazione per la cittadinanza per il 65% della superficie complessiva degli scali, il 50% dell'intera area di Porta Romana. Nell'area di Porta Romana, oggetto della recente vendita, sarà costruito il Villaggio Olimpico per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 con gli alloggi per gli atleti olimpici e paraolimpici. Il progetto però guarda oltre: gli spazi, una volta terminati i Giochi, saranno riconvertiti a social housing e student housing in chiave di sostenibilità ambientale a beneficio della collettività.

Gianfranco Battisti: dalla vendita dell'ex scalo ferroviario di Porta Romana "una speranza per il futuro"

"In un momento così complesso che coinvolge trasversalmente molti settori economici, abbiamo portato avanti con determinazione, in sinergia con Regione Lombardia e Comune di Milano, la vendita dell'ex scalo ferroviario di Porta Romana", ha evidenziato in merito l'Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti spiegando come l'area sarà oggetto di grandi interventi "di riqualificazione urbana di verde pubblico, di student e social housing conseguenti alla realizzazione del Villaggio Olimpico per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026". Il Villaggio Olimpico sarà "un'importante vetrina internazionale per la città e contribuirà ad attrarre rilevanti flussi turistici che genereranno a loro volta un ulteriore indotto economico": l'AD e DG ha evidenziato inoltre come la riqualificazione dell'area rappresenti "nel suo complesso un esempio unico in Italia di visione a lungo termine, in quanto ogni attività ruota attorno al concetto di sostenibilità sociale, ambientale ed economica". Secondo Gianfranco Battisti dunque si può "con orgoglio dichiarare che si tratta di uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana, in un ambito di città già in fase di forte evoluzione, che sarà di impulso e speranza per il futuro".

giovedì 3 dicembre 2020

Atitech, Gianni Lettieri guida il Prefetto di Napoli negli hangar della società

 Durante la visita del Prefetto di Napoli Marco Valentini, il Presidente Gianni Lettieri ha ripercorso i momenti più importanti della storia dell'azienda.

Alessandro Benetton

Atitech: l'incontro tra Gianni Lettieri e il Prefetto Valentini

Nelle prime settimane di ottobre Marco Valentini, Prefetto di Napoli, è stato in visita nella sede di Atitech, attualmente una delle realtà più importanti nel settore della manutenzione aeronautica. Ad accoglierlo il Presidente Gianni Lettieri, che ha condotto il Prefetto negli hangar di Capodichino Sud e Capodichino Nord insieme al board aziendale. Il Rappresentante del Governo ha potuto assistere a diverse attività, come la sostituzione di uno "skin" di una fusoliera A319 e le ispezioni endoscopiche dei motori di un Airbus A330. Durante la visita, Il Prefetto ha espresso il suo apprezzamento per una delle più grandi MRO (Maintenance, Repair and Overhaul) indipendenti d'Europa, sottolineando la complessità dell'organizzazione, la qualità garantita e infine sicurezza e risultati economici. Nella fase finale della giornata, il Presidente Gianni Lettieri ha voluto ricordare al Prefetto la storia dell'azienda, attiva dalla fine degli anni '80.

Gianni Lettieri: le tappe salienti del successo di Atitech

Fondata nel 1989 per volere di Alitalia, inizialmente Atitech si occupava di manutenzione di aerei esclusivamente per la compagnia aerea. Nel suo intervento Gianni Lettieri ha ricordato al Prefetto le tappe che hanno portato a rivoluzionare l'azienda. La svolta nel 2009, quando Atitech viene acquisita dalla NewCo Manutenzioni Aeronautiche, controllata della società di Private Equity di Lettieri, Meridie S.p.A. Da allora, negli ultimi dieci anni l'azienda si è trasformata, passando da cliente captive di Alitalia a realtà che vanta numerosi clienti quali Ryanair, Air France e Aeronautica Militare. Oggi l'azienda dà lavoro ad oltre 650 dipendenti e nel 2019 ha registrato un fatturato di 70 milioni di euro. Durante l'incontro, spazio anche al racconto della storia professionale di Gianni Lettieri prima di giungere a Capodichino. Il manager ha iniziato nel settore tessile, dove ha operato per oltre trent'anni, arrivando a gestire diversi impianti di produzione e ad affermarsi anche a livello internazionale. L'attuale patron di Atitech ha inoltre ricoperto incarichi istituzionali, tra i quali quello di Presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Avellino e della Provincia di Napoli

lunedì 30 novembre 2020

FS Italiane, inclusione e diversità: l’AD Gianfranco Battisti all’evento #lePersoneEilFare

 Gianfranco Battisti ha preso parte a #lePersoneEilFare, l'iniziativa promossa da FS Italiane per parlare di sostenibilità, inclusione e innovazione insieme ai giovani di tutte le società del Gruppo.

Gianfranco Battisti, AD FS Italiane

Gianfranco Battisti: il valore della sostenibilità e dell'inclusione per FS Italiane

Creare valore condiviso per promuovere percorsi di sviluppo sostenibile e rilanciare l'occupazione nel Paese. È questo il significato di #lePersoneEilFare, l'iniziativa di confronto organizzata da FS Italiane a cui, la scorsa estate, ha partecipato l'AD e DG Gianfranco Battisti insieme a 25 giovani dipendenti entrati da poco nel Gruppo. Dal confronto tra l'Amministratore Delegato e i giovani ferrovieri è emersa la necessità di porre l'accento su fattori quali sostenibilità, inclusione e diversità, elementi per cui FS Italiane è impegnata da tempo e che, anche grazie a incontri come questo, vengono promossi per la costruzione di modelli di business sostenibili. Ed è stata la condivisione di esperienze, unita al dialogo e al confronto, il cuore pulsante dell'evento #lePersoneEilFare: un'iniziativa che il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti ha sviluppato per incentivare l'ascolto reciproco e la condivisione di obiettivi e consigli, con il fine ultimo di guardare a un futuro più sostenibile e sempre più incentrato su inclusione e diversità.

Gianfranco Battisti: integrazione e sostenibilità, le parole chiave nel futuro di FS

#lePersoneEilFare ha proposto anche un ulteriore momento di confronto in cui i giovani ferrovieri hanno indicato diverse parole chiave per indirizzare le sfide future di FS Italiane: #Innovazione, #OsmosiDelleIdee, #Integrazione, #Sostenibilità, #ContinuousAuditing e #LavoroDiSquadra sono state alcune delle idee proposte su cui incentrare il futuro del Gruppo. E proprio l'AD e DG Gianfranco Battisti, che da novembre 2019 è Ambasciatore Europeo per la Diversità, fin dal suo arrivo in FS Italiane continua a portare avanti un grande impegno in tal senso. In un'ottica che pone persone, dipendenti, clienti e stakeholder al centro del Gruppo, l'attenzione di FS Italiane promuove diversità e inclusione come elementi su cui basare i modelli di business e le strategie. E non è un caso che, dei 25 giovani ferrovieri presenti all'evento, circa la metà sia costituita da donne, in rappresentanza delle famiglie professionali che compongono il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti. Oltre che grande opportunità di confronto, l'evento #lePersoneEilFare è stato anche occasione per presentare il blog railpost.it, con cui FS Italiane intende incentivare lo story doing: la narrazione che propone "chi fa" come narratore del suo stesso fare.

venerdì 27 novembre 2020

Sostenibilità, Gianfranco Battisti: “FS asset fondamentale per la crescita del Paese”

Ferrovie dello Stato Italiane, Gruppo guidato da Gianfranco Battisti, si impegna a partecipare alla ripresa economica del Paese in chiave green.

Gianfranco Battisti, AD FS

Gianfranco Battisti: "L'obiettivo di FS è generare valore condiviso"

Il Gruppo FS Italiane conferma il proprio cammino verso un modello di sviluppo incentrato sulla persona. Un iter delineato dal Piano Industriale 2019-2023 e che ora dovrà adattarsi alle sfide nate con l'emergenza sanitaria. "Serve cambiare rotta, cambiare paradigma - ha dichiarato Gianfranco Battisti in un'intervista rilasciata a "Formiche" - accelerando i percorsi intrapresi verso modelli più sostenibili, con il senso di solidarietà che ci contraddistingue". Il Gruppo accelera dunque sulla sostenibilità, mettendo in campo un piano di investimenti dedicato alle infrastrutture (fisiche e digitali) con l'intenzione di trasformare la crisi provocata dal Covid-19 in un'opportunità per consegnare al Paese una mobilità più integrata e a favore dell'ambiente. "Il nostro obiettivo è e continuerà ad essere quello di generare valore condiviso, un sistema di accessibilità diffuso, sia ferroviario che stradale. Il nostro ruolo - ha concluso Gianfranco Battisti - è quello di essere un asset fondamentale per la crescita del Paese".

Sostenibilità: le iniziative del Gruppo guidato da Gianfranco Battisti

Nella sua strategia FS Italiane considera la sostenibilità non solo a livello ambientale, ma anche economico e sociale. La trasformazione green messa in atto dal Gruppo guidato da Gianfranco Battisti ha portato come risultato ad una riduzione di 20 milioni di tonnellate delle emissioni di anidride carbonica negli ultimi dieci anni. Inoltre, grazie ai nuovi treni regionali Pop e Rock, riciclabili al 97% e acquistati grazie ai green bond, FS Italiane da un lato persegue nell'utilizzo di strumenti di finanza sostenibile e dall'altro mette sui binari convogli che consumano fino al 30% dell'energia in meno. L'obiettivo a lungo termine è raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. Anche per questo, recentemente FS Italiane e Snam hanno sottoscritto un accordo sullo sviluppo dei treni a idrogeno. La responsabilità sociale del Gruppo si espande, come detto, anche verso iniziative dedicate alle persone in difficoltà. Lo conferma la creazione degli Help Center, sportelli di ascolto nati nei pressi delle stazioni ferroviarie che il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti concede in comodato d'uso gratuito ad associazioni ed enti impegnati nel sociale.

mercoledì 25 novembre 2020

Gianfranco Battisti: l’AD e DG del Gruppo FS Italiane tra gli ospiti del Cortile di Francesco

Cortile di Francesco: l'intervento dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti alla sesta edizione dell'evento di Assisi.

Gianfranco Battisti

Coronavirus, la trasformazione dei mercati: l'AD e DG del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti ne parla ad Assisi

Ripensare al post Covid come a "una straordinaria occasione di discontinuità" con la consapevolezza che "dobbiamo cogliere tutte le opportunità per creare un nuovo mondo". È l'invito di Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane, intervenuto nel corso di una tavola rotonda sulla trasformazione dei mercati organizzata ad Assisi in occasione dell'edizione 2020 del Cortile di Francesco: "Insieme alle aziende, alle scuole, alle istituzioni va completamente ridisegnato il mondo in quanto le persone non possono viaggiare in treni strapieni. È una esigenza strutturale sulla quale il mondo del trasporto, insieme alle istituzioni, dovrà riflettere". L'AD ha spiegato inoltre che "l'Alta velocità come l'abbiamo immaginata sino ad oggi probabilmente non ci sarà più, perché il traffico tipico, che è quello business, si è praticamente dissolto". Per quanto riguarda il trasporto regionale "ad esempio abbiamo l'esigenza strategica di abbassare la curva di ingresso nelle ore di punta". Secondo Gianfranco Battisti quindi rivedere il modello di sviluppo dei trasporti "ci permetterà di far viaggiare i pendolari in sicurezza, facendo pagare meno e riempiendo treni che in altre fasce orarie viaggiano vuoti".

FS Italiane, Gianfranco Battisti al Cortile di Francesco: ridisegnare il mondo insieme ad aziende, scuole e istituzioni

"Nella pandemia abbiamo garantito i collegamenti, pur tagliandoli, non solo per i passeggeri, ma per le merci che hanno garantito la sopravvivenza del Paese", ha ricordato l'AD e DG del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti nel suo intervento al Cortile di Francesco. "Abbiamo realizzato un treno sanitario con le più alte tecnologie mediche disponibili per andare incontro alle esigenze del momento", ha aggiunto l'AD parlando di tutte le misure adottate e le iniziative avviate da FS Italiane per fronteggiare l'emergenza. "Abbiamo anche riconvertito un'area, ordinando macchinari in Cina, dove oggi produciamo 1milione e 200mila mascherine al mese e la produzione in eccesso la doniamo alla Protezione Civile", ha spiegato Gianfranco Battisti sottolineando come sia stato riconosciuto "il fatto che siamo un benchmark per come abbiamo gestito l'emergenza sanitaria ridisegnando completamente il modello del trasporto".

Sostenere maggiormente l’industria aerospaziale: il monito di Gianni Lettieri

I problemi del settore aerospaziale in Italia e le possibili soluzioni: Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, ne parla nell'intervista a "Il Mattino" dello scorso 9 settembre.

Gianni Lettieri

Lo Stato guardi con più convinzione al mondo dell'aerospazio: l'invito di Gianni Lettieri, Presidente di Atitech

"Peggio della crisi sarebbe non approfittare della crisi stessa. L'Italia può "usare" la crisi per risolvere i problemi del Paese e di interi settori": a sostenerlo è Gianni Lettieri nell'intervista pubblicata su "Il Mattino" lo scorso 9 settembre in cui parla della situazione del settore aerospaziale. "L'aerospazio non ha mai avuto la considerazione che merita. Non c'è mai stata la giusta attenzione al comparto da parte dei governi nazionali", sottolinea il Presidente di Atitech auspicando in una maggiore consapevolezza da parte del Governo sulla reale necessità di interventi strutturali. Gianni Lettieri rileva come in questi anni il Governo avrebbe dovuto concentrare gli investimenti anche sulla filiera dell'aerospazio e degli aeroporti e non solo sulle compagnie aeree: "Un errore colossale se si considera il numero degli addetti. È giusto l'aiuto alle compagnie ma bisognava fare altrettanti sforzi per il settore industriale".

Gianni Lettieri a "Il Mattino": si segua l'esempio di quei Paesi come Francia e Stati Uniti che sostengono il settore

Nell'intervista, Gianni Lettieri si sofferma ad analizzare le difficoltà del settore nel territorio, riscontrando, tra le ragioni, la mancanza di una visione generale e di rete: "In Campania pur producendo tutto, dalla fusoliera all'avionica, non è mai decollato un velivolo finito ma sempre pezzi da assembrare altrove, vedi ATR. Parliamo di aerei di grandi dimensioni, ovviamente. Si era arrivati quasi al punto di partire con il nuovo Turboprop". Raccontando con rammarico come il progetto si sia arenato, il Presidente di Atitech evidenzia come il settore disponga in Italia di "competenze, aziende efficienti con buoni prodotti, maestranze addestrate e soprattutto ci sono le Università". Eppure "non siamo mai riusciti a fare quello che hanno fatto in Francia con Toulouse, un territorio che vive di aerospazio con importanti investimenti da parte dello Stato". Gianni Lettieri invita dunque il Governo a seguire l'esempio di quei Paesi "a partire dalla Francia per non parlare degli Stati Uniti" che si stanno attivando nell'aiutare il settore aerospaziale a tutto tondo. Ora poi, con le risorse del Recovery Fund, si apre una nuova occasione: "Tutto si può fare se c'è la volontà e la capacità. Certo bisogna discuterne con l'Europa. Ma peggio della crisi sarebbe non approfittare della crisi stessa".

martedì 24 novembre 2020

Terna, guidata da Stefano Donnarumma, sigla una convenzione per il test sierologico ai dipendenti

Terna ha dato il via ad una convenzione con il Policlinico di Tor Vergata per consentire ai dipendenti del Lazio di eseguire volontariamente dei test sierologici: il gruppo guidato da Stefano Donnarumma estenderà lo screening a tutte le altre regioni.

Terna, guidata dall'AD e DG Stefano Donnarumma, ha avviato lo screening sierologico nella Regione Lazio grazie ad un accordo con il Policlinico di Tor Vergata.

Stefano Donnarumma: AD Terna

Terna, regione Lazio: il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma dà il via allo screening

La conclusione delle ferie estive e l'aumento dei casi di Covid-19 registrati nelle ultime settimane hanno portato le aziende e le Istituzioni ad una stretta sui controlli sanitari del personale. Tra le società che si stanno impegnando nella lotta alla diffusione del virus anche Terna, operatore energetico italiano. Il Gruppo, sotto la guida di Stefano Donnarumma, nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale lo scorso maggio, ha infatti recentemente attivato una convenzione con il Policlinico Tor Vergata di Roma. Grazie all'intesa, i 1.400 dipendenti della società attivi nella Regione Lazio potranno eseguire gratuitamente il test sierologico. L'iniziativa fa da apripista a tutta una serie di accordi con diversi istituti sanitari che garantiranno la possibilità, sempre su base volontaria, anche ai 2.500 lavoratori dislocati nelle altre regioni. Con l'obiettivo di limitare i danni dell'influenza stagionale, la società di Stefano Donnarumma ha preso in considerazione l'idea di integrare nel breve periodo anche la possibilità di vaccinarsi.

Stefano Donnarumma: le esperienze professionali del nuovo AD e DG di Terna

Risale al 18 maggio la notizia della nomina ad Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna per Stefano Donnarumma. Originario di Milano, classe 1967, il manager proveniva da 3 anni passati alla guida di Acea, multiservizi romana attiva nei settori energia, acqua e ambiente. Prima di intraprendere la carriera manageriale, è stato attivo come ingegnere meccanico iscritto all'Ordine dal 1994 al 2003 nel settore della componentistica, sia per autoveicoli che ferroviaria, anche grazie alla Certificazione di QING come "Esperto di Gestione Tecnica di Stabilimento Industriale". La svolta professionale arriva nel 2007, dopo circa 4 anni alla conduzione di stabilimenti di produzione di veicoli ferroviari: entra infatti in Acea Distribuzione, inizialmente come Direttore Operazioni. In seguito diventa sia Presidente che CEO, incarico ricoperto fino al 2012, quando viene assunto dal Gruppo Aeroporti di Roma come Direttore Airport Management e Accountable Manager per Ciampino e Fiumicino. Prima di passare in Acea, Stefano Donnarumma ricopre per due anni il ruolo di Direttore Business Unit Reti & Calore del Gruppo A2A.

giovedì 19 novembre 2020

La sfida della ripartenza economica nelle parole di Pierfrancesco Latini, AD di SACE

SACE, l’AD Pierfrancesco Latini al webinar organizzato con Il Sole 24 Ore per approfondire l’operatività “Garanzia Italia” e gli strumenti per rilanciare l’economia italiana

"Gli ultimi due mesi hanno rappresentato un periodo complesso ma che SACE, insieme agli stakeholder del mondo istituzionale e bancario, ha saputo fronteggiare": le parole dell'AD Pierfrancesco Latini sulle attività di SACE per supportare il rilancio delle imprese italiane.

Piefrancesco Latini

"SACE per l'Italia": l'AD Pierfrancesco Latini interviene all'evento online

Gli scorsi mesi hanno rappresentato una grande sfida per il comparto economico nazionale e globale, con uno scenario caratterizzato da un lato dalla gestione dell'emergenza Covid-19 e dall'altro dalla necessità della ripartenza. Ma qual è la situazione attuale e quali sono gli strumenti a disposizione delle imprese italiane? Questi sono stati i temi affrontati da Pierfrancesco Latini, AD di SACE, nel corso di un webinar organizzato insieme a Il Sole 24 Ore e intitolato "Sace per l'Italia, una garanzia per la ripartenza". "SACE è stata chiamata a svolgere un ruolo importante, tecnico e operativo nell'iniziativa proposta dal Governo ed ha risposto con grande impegno ed orgoglio", ha commentato l'AD, che ha sottolineato l'importanza di "Garanzia Italia": strumento previsto dal Decreto "Liquidità", l'operatività ha infatti garantito volumi pari a 8 miliardi di euro al 30 giugno 2020, a oggi saliti a oltre 10. Come confermato dall'AD Pierfrancesco Latini, tre sono stati i fattori che hanno permesso a SACE di affrontare i difficili mesi appena trascorsi: tra questi, "un'esperienza unica maturata in Italia nell'ambito delle Garanzie Finanziarie, incentrata sul lavoro di professionisti del settore e su un comprovato know how".

Pierfrancesco Latini: creare sinergia con istituzioni, banche e imprese

Come sottolineato nel corso del webinar, il secondo fattore su cui SACE ha incentrato la propria strategia durante il lockdown è stato quello della sinergia con gli stakeholder del mondo istituzionale e bancario. "Un confronto sempre virtuoso", ha dichiarato Pierfrancesco Latini, che ha posto l'accento su quanto sia importante creare connessione con le istituzioni e le banche, una sinergia emersa anche durante l'incontro online e più volte lodata dall'Amministratore Delegato di SACE. A ciò si aggiunge "un modello ormai consolidato di partnership con le aziende italiane: SACE mette a loro disposizione il lavoro delle nostre persone e soprattutto l'accesso ad una rete sempre più flessibile e digitale". Ciò è stato reso possibile da una gestione interamente digitale della procedura di accesso a "Garanzia Italia" e questo ha consentito di dar seguito velocemente a tutte le richieste di garanzia sui finanziamenti bancari. L'impegno di SACE nei confronti del tessuto imprenditoriale nazionale permette così alle imprese italiane di affrontare al meglio la sfida della ripartenza economica: come sottolineato dall'AD Pierfrancesco Latini, si tratta di imprese che "non smettono di investire nel loro futuro" e che grazie al supporto fornito da SACE "fanno muovere l'economia, offrendo lavoro e creando indotto".

mercoledì 18 novembre 2020

FS Italiane, accordo con Snam per treni a idrogeno: il focus dell’AD e DG Gianfranco Battisti

 Snam e FS Italiane insieme per lo sviluppo di progetti legati allo sviluppo dell'idrogeno nel sistema ferroviario: per l'AD e DG Gianfranco Battisti rappresenta una "innovazione fondamentale in grado di rendere più ecologici i viaggi di passeggeri e merci sulle residue tratte ferroviarie non ancora elettrificate".

Gianfranco Battisti

Treni a idrogeno: l'accordo FS Italiane - Snam nelle parole dell'AD Gianfranco Battisti

È il primo accordo in Europa tra un operatore energetico e una compagnia nazionale: a sottoscriverlo FS Italiane con Snam e pone al centro la sostenibilità, a riprova della crescente attenzione che il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti riserva a questo tema. Il Memorandum of Understanding, firmato lo scorso 21 ottobre, prevede la realizzazione di analisi e studi di fattibilità e lo sviluppo di progetti congiunti su linee ferroviarie convertibili all'idrogeno sul territorio nazionale. L'intenzione, in linea con quanto già avvenuto in alcuni Paesi europei come Germania e Olanda, è riuscire a far decollare anche in Italia il treno a idrogeno: un'alternativa totalmente sostenibile ai mezzi diesel ancora oggi in circolazione sulle linee non elettrificate. In base a quanto definito nell'accordo, FS Italiane e Snam lavoreranno quindi insieme per vagliare eventuali progetti pilota che prevedano la sostituzione dei combustibili fossili con idrogeno e per sperimentare congiuntamente soluzioni tecnologiche innovative legate alla produzione, al trasporto, alla compressione, allo stoccaggio, alla fornitura e all'utilizzo dell'idrogeno e quindi contribuire così allo sviluppo della mobilità sostenibile. Non a caso, come evidenziato dall'AD e DG Gianfranco Battisti, per FS Italiane l'accordo con Snam "conferma l'importanza di incentivare la mobilità sostenibile, in piena coerenza con gli indirizzi europei del Green New Deal".

Gianfranco Battisti: l'impegno di FS Italiane per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di mobilità sicure ed ecologiche

"Continuiamo a innovare e sviluppare soluzioni di mobilità sicure ed ecologiche che consentiranno alle nuove generazioni di vivere in un Paese più sostenibile e competitivo, secondo un modello che pone sempre di più le persone al centro", ha commentato in merito l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane Gianfranco Battisti, evidenziando come la sostenibilità occupi un ruolo sempre più rilevante nelle strategie del Gruppo. In questa ottica "i trasporti ferroviari a idrogeno rappresentano una fondamentale innovazione in grado di rendere più ecologici i viaggi di passeggeri e merci sulle residue tratte ferroviarie non ancora elettrificate", ha spiegato l'AD Gianfranco Battisti. Nei prossimi anni il settore dei trasporti in Italia sarà uno dei principali motori della diffusione dell'idrogeno, arrivando a ricoprire un ruolo fondamentale nello sviluppo di un intero nuovo settore industriale che potrebbe proiettare il Paese su questo fronte tra i protagonisti in Europa.

martedì 17 novembre 2020

Apertura anno accademico alla Luiss : il commento della Vice Presidente Paola Severino

L'Università Luiss Guido Carli è diventata un caso di studio per Cisco grazie agli ottimi numeri raggiunti nei mesi della pandemia: oltre 19mila lezioni online sono state svolte con successo, accorciando le distanze e promuovendo l'inclusività. Il commento della Vice Presidente Paola Severino.

Paola Severino

Paola Severino e gli altri vertici LUISS all'inaugurazione dell'anno accademico

All'inaugurazione del nuovo anno accademico 2020-2021 hanno preso parte la Vice Presidente Paola Severino, jl Presidente Vincenzo Boccia, il Rettore Andrea Prencipe e il Direttore Generale Giovanni Lo Storto, affiancati da altre figure istituzionali: il Premier Giuseppe Conte e il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Nonostante la difficoltà delle sfide affrontate, la resilienza dell'Università Guido Carli è diventata un case history mondiale secondo Cisco: la transizione digitale avviata a marzo ha infatti raggiunto quota 19mila lezioni online, 2.700 esami a distanza e oltre un milione e ottocento connessioni totali. Per recuperare un anno "sospeso" e colmare le distanze fisiche si è puntato a un obiettivo comune: costruire per i giovani un percorso di formazione e di crescita ancor più solido. Le parole chiave sono innovare, reagire, sperimentare, con lo sguardo sempre ben puntato sull'internazionalizzazione, come ha ricordato anche Paola Severino sulle pagine online de "Il Messaggero".

Paola Severino: sfruttare le difficoltà per progredire

"La presenza di Funmi Olonisakin, Vice Presidente del King's College di Londra, ne è la prova. L'ho incontrata anni fa quando fu avviato il percorso di internazionalizzazione che ha portato a numerosi ed importanti accordi di collaborazione e scambio con quella prestigiosa Università", spiega Paola Severino. "Oggi la LUISS conta 129 docenti di 13 diverse nazionalità, 46 visiting professor, 20 professori italiani “richiamati” da prestigiose università internazionali, circa 3.000 ammissioni di studenti internazionali". Un risultato che si estende a un altro dato: la presenza del 5% di studenti provenienti dall'estero per iscriversi ai corsi interdisciplinari, che uniscono cybersecurity, etica, innovazione e regolamentazione, analisi dei dati e modelli economici. "Dalla tragedia del Covid-19 stanno germogliando nuove idee", ha commentato Paola Severino. Nel futuro sarà fondamentale il legame tra università, innovazione e impresa: in questo contesto la didattica a distanza ha permesso di sperimentare e ampliare la platea dei percorsi educativi, aumentando le interazioni con i docenti e colmando le distanze sociali.

venerdì 6 novembre 2020

Una vita nel Private Equity e la passione per l’arte: Nicola Volpi si racconta a “Forbes”

"Forbes" intervista Nicola Volpi: l'esperto di Private Equity parla di una delle sue passioni per l'arte contemporanea.

Nicola Volpi

Il valore dell'arte per Nicola Volpi: l'intervista di "Forbes"

"La passione per l'arte è sicuramente una occasione per approfondire, per scoprire, per circondarsi di cose belle con cui vivere, per viaggiare con amici che condividono la stessa passione": Nicola Volpi è conosciuto a livello internazionale per i traguardi raggiunti in oltre trent'anni di carriera nel settore del Private Equity. Ma a "Forbes", in un'intervista pubblicata lo scorso 6 novembre, l'Amministratore Delegato di Movidea si racconta in uno dei suoi lati meno conosciuti: "Non mi definisco un collezionista o un esperto d'arte ma tutt'al più un appassionato di arte contemporanea". Un interesse che, come spiega, è cresciuto grazie all'amicizia con Giuseppe Iannaccone, grande collezionista ed esperto d'arte. Quando acquista un'opera: "Devono verificarsi due condizioni. La prima essenziale è che l'opera piaccia a me e a mia moglie. Non conservo opere in un caveau di una banca come alcuni grandi collezionisti, quindi dobbiamo avere il piacere di fruirne quotidianamente. Se l'opera ci piace allora mi confronto con Giuseppe Iannaccone sulla scelta anche in termini di valore dell'opera e dell'artista. Questa è la seconda condizione da verificare per battezzare l'acquisto". Non solo acquirente: Nicola Volpi non si lascia sfuggire "l'opportunità di commissionare un'opera direttamente all'artista che la realizza specificatamente per me". Un'emozione diversa, come la definisce nell'intervista, "questo ti riporta ad un concetto quasi rinascimentale di concepire l'arte che è molto coinvolgente. Poter conoscere l'artista, discutere con lui il progetto che ha in mente e quindi comprenderne intimamente il significato, capire la tecnica con cui dipinge o modella, fino a vedere la nascita dell'opera stessa". Ha commissionato 3 opere a TV Boy, il cosiddetto Banksy italiano: "Un artista che vuole parlare solo con le sue opere e che tende a celarsi da una immagine pubblica".

Nicola Volpi: l'arte tra passione, collezionismo e investimenti

Nell'intervista a "Forbes" Nicola Volpi, da esperto di finanza, analizza anche il doppio volto dell'arte: da un lato passione, dall'altro investimento: "In assoluto investire in arte, così come in selezionati beni da collezionismo come ad esempio auto storiche, è una scelta che combina una passione con l'opportunità di preservare e accrescere il valore dell'investimento". Nella finanza come nel mondo dell'arte l'importante è avere metodo: "Fa meglio chi approfondisce, chi studia di più, chi non si fa guidare dalla pura emozione o dalle mode del momento. Chiave è capire quali artisti lasceranno una traccia nella storia dell'arte, quelli che entreranno o sono già nei migliori musei del mondo, rispetto ad artisti che saranno delle meteore semplicemente perché supportati da mercanti d'arte senza scrupoli". È opportuno poi considerare un altro aspetto tipicamente finanziario: "Una differenza denaro-lettera, ovvero fra i prezzi a cui un privato compra e quello a cui può vendere la stessa opera, che è incredibilmente alto rispetto alle consuetudini dei mercati finanziari". Come osserva Nicola Volpi, i diritti d'asta per acquistare un'opera possono arrivare anche oltre il 20% del prezzo di aggiudicazione e questo "è purtroppo una inefficienza, un limite, per poter considerare a pieno titolo questo mercato al pari di mercati finanziari più tradizionali". Ripercorrendo opere a cui è legato, ricorda in particolare Kate Moss di Marc Quinn, "scultura che ho cercato per diverso tempo anche perché volevo una delle primissime edizioni", e cita fra gli artisti su cui puntare Kiki Smith e Hernan Bas: "Artisti molto diversi, ma accomunati da una sensibilità unica e che illustrano entrambi una diversa inquietudine dettata dal proprio trascorso personale".

giovedì 8 ottobre 2020

Misericordia di Montepulciano: la donazione nel 2015 della famiglia di Mauro Sentinelli

Tra i pionieri della telefonia mobile in Italia, Mauro Sentinelli è ricordato oggi anche per lo spessore umano, non solo professionale: in ambito sociale si è distinto come promotore di numerose iniziative di carattere socio-assistenziale.

Mauro Sentinelli

Iniziative solidali e sociali promosse da Mauro Sentinelli: l'ambulanza donata alla Misericordia di Montepulciano

"Vorrei che tutti quanti ricordassero non solo le sue capacità manageriali, ma anche le qualità sul lato umano e personale" aveva auspicato di Mauro Sentinelli l'amico ed ex collega Luigi Gambardella nel corso dello speciale evento online organizzato in ricordo del professionista lo scorso 30 maggio da Key4Biz. Noto per le sue spiccate doti in ambito manageriale e il rilevante contributo apportato allo sviluppo delle TLC in Italia, Mauro Sentinelli si è distinto anche per l'impegno in ambito sociale e solidale, ben espresso nelle numerose iniziative da lui promosse sia a livello pubblico che privato. Tra queste la donazione nel 2015 di un'ambulanza di classe A alla Misericordia di Montepulciano da parte della famiglia Giannini-Sentinelli: un nuovo mezzo, dotato di unità di rianimazione mobile e strumentazioni di ultima generazione per la gestione di emergenze e urgenze, che è stato recapitato in occasione delle festività natalizie all'associazione.

Montepulciano: il profondo legame tra la famiglia di Mauro Sentinelli e la città

Mauro Sentinelli intervenne insieme alla moglie alla cerimonia organizzata nel 2015 in occasione della consegna dell'ambulanza: erano presenti anche numerosi componenti della famiglia Giannini per ricordare la mamma (nonché nonna) Iole. È a lei, alla sua memoria infatti che si deve il loro gesto, come spiegarono i coniugi nel corso della cerimonia. Parteciparono inoltre l'allora Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, il Vescovo Monsignor Stefano Manetti e il Presidente della Pia Arciconfraternita Adriano Giuliotti, oltre ai numerosi soci e volontari della Misericordia. Non solo: in quell'occasione la famiglia Giannini-Sentinelli consegnò al Sindaco anche una simbolica maxi-chiave, a riprova del profondo affetto e della riconoscenza che li lega da sempre a tutta la comunità di Montepulciano. È solo uno dei numerosi episodi che parlano dello spessore umano di Mauro Sentinelli, conosciuto a livello internazionale per il suo valore come manager e innovatore: fu lui a dare vita al Global System for Mobile Communications (GSM) e a lanciare la carta prepagata su scala globale, imprimendo una svolta significativa al settore della telefonia.

Il profilo biografico e professionale di Marco Durante, Presidente di LaPresse S.p.A.

Con alle spalle numerose esperienze formative e professionali, Marco Durante guida LaPresse S.p.A. in qualità di Presidente. L'agenzia di stampa da lui fondata insieme al fratello è tra le media company più innovative nel panorama dell'informazione e della comunicazione in Italia.

Marco Durante

Marco Durante: formazione ed esperienze in ambito accademico e sportivo

Presidente e fondatore di LaPresse S.p.A., Marco Durante è nato a Torino nel 1962. Suo padre Silvio è tra i fondatori di Publifoto Torino, storica agenzia di fotogiornalismo. L'imprenditore avvia il proprio percorso formativo con il conseguimento del diploma di maturità scientifica presso la Sacra Famiglia, a cui segue una Laurea ottenuta nel 1988 presso ISEF, istituto dove svolge attività di docenza per la cattedra di nuoto. La sua formazione include inoltre un corso in Business Administration presso Rotman School of Management di Toronto, una Laurea in discipline sportive (Université Claude Bernard, Lione) e una Laurea con lode e menzione in Giurisprudenza (Università di Napoli/Pegaso) ottenuta nel 2015. Nello stesso anno gli viene conferita la cattedra di docente di Strategie di Comunicazione d'Impresa presso la Facoltà di Economia Aziendale dell'Università di Napoli. Attualmente è iscritto al corso di Corporate Finance presso la NYU Stern School of Business. Marco Durante è conosciuto in ambito sportivo per aver militato nelle giovanili del Torino F.C. nel ruolo di mediano e per la sua esperienza come allenatore di Libertas SAFA, squadra di nuoto con cui ha vinto quattro scudetti e ha partecipato a campionati Europei, Mondiali e tre Olimpiadi.

Marco Durante: la fondazione di LaPresse S.p.A. e lo sviluppo delle attività

È il 1992 quando Marco Durante inizia a collaborare con Publifoto. Due anni più tardi intraprende una nuova sfida professionale insieme al fratello Massimo: il 1994 è infatti l'anno della fondazione di LaPresse S.p.A., agenzia di stampa italiana che nel tempo diventerà uno dei provider italiani di contenuti multimediali più riconosciuti a livello internazionale e uno dei più innovativi sullo scenario italiano. La prima a portare il formato delle videonews in Italia, LaPresse S.p.A. ha introdotto inoltre le attività di foto reporting e, grazie all'internazionalizzazione avviata nel 2008, ha acquisito i diritti di distribuzione della produzione Associated Press, ampliando così la propria offerta di servizi di informazione. A completezza delle attività, nel 2018 l'agenzia guidata da Marco Durante dà vita a una divisione dedicata alle produzioni televisive, che viene affidata a Elisa Ambanelli (tra i suoi incarichi Direttore Intrattenimento e Palinsesto per La7, Direttore del canale All Music e Responsabile dei programmi dell'intrattenimento di Endemol Italia). L'offerta viene ulteriormente estesa con l'introduzione di un'area di celebrity management che include nomi del calibro di Barbara d'Urso, Elisabetta Gregoraci, Barbara Pedrotti, Laura Barth, Andrea Iannone, Monica Bertini, Manuela Arcuri, Gaia Bermani Amaral, Adriana Volpe, Ilenia Arnolfo, Gianluca Saragò, Piergiorgio Pirrone, Rita dalla Chiesa e Giovanni Ciacci. Con sette sedi in Italia e diverse all'estero (Parigi, Londra, Berlino, Ginevra, Hong Kong, Los Angeles, Madrid, New York, Praga, Tokyo, Varsavia, Vienna e Washington), LaPresse S.p.A. è la prima agenzia di stampa multimedia italiana a guida imprenditoriale. È supportata da oltre 150 dipendenti e sei unit internazionali.

mercoledì 7 ottobre 2020

Finance: il percorso professionale di Nicola Volpi, CEO di Movidea

Oggi CEO di Movidea, Nicola Volpi ha alle spalle una carriera di oltre 30 anni: è tra i fondatori del Private Equity Permira, dove si è fatto conoscere a livello internazionale per le numerose acquisizioni realizzate.

Professionista affermato nel settore del Private Equity con oltre 30 anni di esperienza, Nicola Volpi è tra i soci fondatori di Permira di cui è stato CEO per l'Italia, mettendo a segno numerose acquisizioni di società anche a livello globale.

Nicola Volpi

Nicola Volpi: il ritratto del CEO di Movidea

È il 2013 quando su iniziativa di Nicola Volpi e di Emilio Petrone nasce Movidea, attiva nel settore dei servizi e dei beni di lusso in ambito italiano e internazionale. La guida in qualità di CEO. L'intento del professionista, particolarmente conosciuto nel Private Equity per i rilevanti traguardi raggiunti nel corso della sua carriera, è di investire in realtà con importanti idee di business e con una visione a lungo termine supportandole attraverso l'immissione di capitali e di know-how strategico e finanziario. Forte delle sue passioni per le auto sportive e per il calcio, negli ultimi anni ha investito nel capitale ed è entrato a far parte del CdA della Pagani Automobili S.p.A. (dove opera tuttora) e in quello di FC Internazionale S.p.A. (dal 2014 al 2018).

La crescita professionale di Nicola Volpi

Manager e imprenditore, Nicola Volpi si è fatto strada nel settore del Private Equity anche per il contributo significativo apportato alla nascita e alla crescita di Permira, oggi tra le realtà di spicco nel panorama mondiale con fondi gestiti per oltre 40 miliardi di euro. Dopo la laurea in Business Administration alla Bocconi e il conseguimento di un Master in Finanza presso la SDA dell'Istituto, entra in Sefimeta S.p.A. come analista finanziario per poi approdare nel 1987 in Sanpaolo Finance SpA, Investment Bank dell'attuale Gruppo Intesa Sanpaolo, nel ruolo di Responsabile del Leverage Finance. È lui ad organizzare in questi anni il finanziamento dei primi Buy‑Out realizzati in Italia: tale esperienza lo porta nel 1995 a entrare in Schroder Associati, che gestisce i fondi di Private Equity per l'Italia promossi dalla banca d'affari inglese Schroders. Ne diventa Partner due anni dopo. Nel 1999 insieme ad altri soci dà vita al Private Equity Permira: successivamente sarà chiamato a ricoprire l'incarico di CEO per l'Italia e ad entrare nell'Executive Committee che guida Permira a livello globale. Sotto la guida di Nicola Volpi, il Fondo di Private Equity realizza in Italia numerose acquisizioni e dismissioni di successo di marchi leader nel proprio settore come Ferretti Yachts, Marazzi, Veneta Cucine, Valentino, Sisal.

FS Italiane, Gianfranco Battisti: “Rilancio del turismo nel pieno rispetto della sicurezza”

Più soluzioni e nuovi collegamenti per aiutare il turismo e contribuire a far scoprire le bellezze paesaggistiche del Paese: nelle parole dell'AD e DG Gianfranco Battisti l'impegno del Gruppo FS Italiane.

Gianfranco Battisti

L'estate del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti: pronti a rilanciare il turismo

"Le nuove fermate delle Frecce, insieme ai collegamenti con InterCity e treni regionali, sono parte integrante del più ampio piano di sviluppo del turismo nazionale" ha spiegato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti, parlando dei nuovi collegamenti e delle iniziative attivate in occasione dell'estate 2020. Numerose le tratte inaugurate nell'ottica di contribuire significativamente al rilancio del turismo nel Paese: il primo collegamento diretto tra Firenze e la Puglia, i collegamenti con Frecciarossa e Frecciargento da Reggio Calabria a Torino e Venezia e infine una nuova corsa con Frecciarossa 1000 che unisce Milano e Roma al Levante ligure, alla Versilia e all'Argentario. Il Gruppo ha deciso di puntare anche sulla mobilità sostenibile. Nuove promozioni per chi sceglie le modalità treno + bus o treno + bici. Per la prima volta dall'11 luglio scorso sono attivi il Cilento Link, che permette di visitare i posti più belli della costiera cilentana con un biglietto integrato. E ancora lo Jesolo Link: 65 collegamenti quotidiani tra la stazione di Mestre e le spiagge del Veneto. Infine il Conero Link, per cui sono stati predisposti 43 bus al giorno tra Ancona e Portonovo: "È fondamentale offrire collegamenti per scoprire e riscoprire le bellezze d'Italia in treno che, con la sua fitta rete di linee e stazioni, riesce a unire facilmente gli angoli del Belpaese" ha aggiunto in merito Gianfranco Battisti.

Gianfranco Battisti: Gruppo FS Italiane punta su turismo sostenibile e mobilità condivisa

Nel periodo estivo il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti promuove inoltre l'utilizzo della biciletta. Ne è un esempio l'accordo sottoscritto in Emilia Romagna tra Trenitalia Tper, Bike Park Rimini e Comune di Rimini: per i viaggiatori che arrivano alla stazione è infatti possibile approfittare di sconti sul noleggio biciclette o e-bike, consigliate per chi vuole visitare la città attraverso le sue numerose piste ciclabili. Non solo: a bordo dei treni regionali è possibile trasportare gratuitamente monopattini pieghevoli (elettrici e no), hoverboard e monowheel. Tra le iniziative di FS Italiane anche diverse di carattere storico: i turisti interessati possono raggiungere facilmente in treno anche il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, situato sulla tratta tra Napoli e il Comune di Portici. Il sito possiede una collezione di 55 treni tra locomotive e carrozze d'epoca e un meraviglioso giardino botanico. Cultura, sostenibilità e nuovi collegamenti per aiutare il turismo italiano messo a dura prova dalla pandemia, con l'obiettivo di "distribuire i flussi turistici non solo nelle grandi città d'arte o sulle spiagge e montagne più conosciute, ma anche nei luoghi di medie e piccole dimensioni ad alta attrattività turistica, paesaggistica e culturale" come precisato dall'AD e DG Gianfranco Battisti.

Claudio Machetti: focus su carriera e competenze

Vent’anni fa l’ingresso di Claudio Machetti in Enel: il manager si è affermato professionalmente arrivando a ricoprire incarichi di crescente responsabilità e oggi dirige la Global Trading Business Line del Gruppo.

Laureato in Scienze Statistiche presso L'Università di Roma La Sapienza, Claudio Machetti si è distinto nel corso della sua carriera ricoprendo incarichi di notevole responsabilità in Banco di Roma, Ferrovie dello Stato e in Enel, dove attualmente ricopre la posizione di Direttore della Global Trading Business Line del Gruppo.

Claudio Machetti

Claudio Machetti: le precedenti esperienze professionali

Oggi in Enel nel ruolo di Direttore della Global Trading Business Line del Gruppo, Claudio Machetti ha ricoperto nel corso del suo percorso professionale una serie di incarichi di notevole responsabilità. Conseguito il diploma di maturità classica presso il liceo Tito Lucrezio Caro di Roma, sua città natale, si iscrive a Scienze Statistiche presso l'Università di Roma La Sapienza, dove si laurea nel 1982. Successivamente si trasferisce a Milano per lavorare all'interno della filiale lombarda del Banco di Roma. Due anni dopo gli viene affidato il ruolo di analista finanziario presso la Direzione Centrale di Roma. In seguito si specializza in equity: nel ruolo di funzionario all'interno della Direzione Finanziaria, precisamente nell'Ufficio Analisi Finanziarie, cura l'IPO di diverse società in Borsa. Nel 1990 diventa Vicedirettore responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. Forte delle competenze acquisite, due anni più tardi Claudio Machetti entra in Ferrovie dello Stato: inizialmente alla guida dell'Unità Mercati Finanziari, viene nominato nel 1996 Direttore della Finanza Operativa. In questi anni contribuisce inoltre alla nascita di Fercredit, società di servizi finanziari di cui diventerà Amministratore Delegato.

Claudio Machetti: il presente professionale in Enel

È il marzo del 2000 quando prende il via la lunga esperienza professionale di Claudio Machetti in Enel. Inizialmente nel ruolo di Responsabile dell'Area Finanza del Gruppo, partecipa alla costituzione di Enelfactor, società di factoring di cui diventerà Amministratore Delegato, e di Enel Insurance, realtà del settore assicurativo che fino al 2014 lo vede ricoprire l'incarico di Presidente. Dal 2005 al 2009 Direttore Finanziario del Gruppo, oltre a guidare la funzione Risk Management ha ricoperto il ruolo di Consigliere d'Amministrazione nei Board di Endesa, Terna, Wind e di altre realtà legate ad Enel. Già Presidente dei fondi pensione FondEnel e Fopen, a metà del 2014, a seguito di una ristrutturazione del Gruppo, Claudio Machetti è stato chiamato a dirigere la Global Trading Business Line, con il compito di gestire il sourcing di carbone, gas ed olio combustibile e di supervisionare i mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica in tutti i Paesi dove Enel è presente. In curriculum anche il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel Global Trading S.p.A., società del Gruppo specializzata nelle attività di Global Trading.

venerdì 2 ottobre 2020

Carlo Malinconico: studi, avvocatura e carriera istituzionale

Carlo Malinconico, oltre all'attività legata allo Studio omonimo da lui fondato, è stato protagonista di una carriera istituzionale che lo ha portato alla nomina come Sottosegretario di Stato.

Carlo Malinconico

Carlo Malinconico: il successo dello Studio legale

Romano di nascita, Carlo Malinconico vive nella Capitale con la moglie e uno dei due figli. È qui infatti che il giurista ha deciso nel 2003 di fondare lo Studio Legale omonimo, oggi una delle realtà legali più importanti del Paese: è stato infatti insignito nel 2016, nel 2018 e nel 2019 del Premio "Le Fonti" come boutique specializzata nel diritto amministrativo. Si occupa inoltre di diritto civile dei contratti e dei danni, di diritto pubblico dell'economia e di diritto UE. Infine, è anche attivo nella consulenza sui rapporti di servizio con le PA. Lo Studio ha raggiunto notorietà e successo da quando Carlo Malinconico, dopo aver ricoperto l'importante carica di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Monti, nel 2012 ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla carriera forense, dopo un percorso professionale sia in ambito istituzionale che accademico.

Carlo Malinconico: la carriera giuridica e gli incarichi nella Pubblica Amministrazione

Dopo aver conseguito con successo nel 1972 la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano, Carlo Malinconico decide di misurarsi con diversi concorsi pubblici. In pochi anni arriva a diventare Procuratore dello Stato, Uditore Giudiziario e Avvocato dello Stato. È il 1976 quando entra a far parte dell'Avvocatura dello Stato di Milano, dove resta fino al 1985. Nel frattempo è vincitore anche dei concorsi come giudice del TAR e giurista della Comunità europea. Il successo più importante nel 1984, anno in cui risulta primo in graduatoria nel concorso per Consigliere di Stato, carica che manterrà fino al 2002. Negli anni 2000 inizia quindi il suo percorso accademico: prima come professore di Diritto Ue della Scuola superiore dell'economia e delle finanze, passando poi per l'Università di Udine e ritornando infine nella sua città natale presso l'Università Roma Tor Vergata. Oltre alla carriera giuridica, Carlo Malinconico ha ricoperto numerosi ruoli nella Pubblica Amministrazione: è stato Capo del Dipartimento degli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1996 al 2001 e Direttore Generale dell'Autorità dell'energia elettrica e del gas. Infine, dal 2006 al 2008 è stato Segretario generale della Presidenza del Consiglio del Governo Prodi.

giovedì 1 ottobre 2020

Eni in Africa: l’intervista di Adnkronos all’AD Claudio Descalzi

Eni, l'intervento dell'Amministratore Delegato Claudio Descalzi ad Adnkronos Live: "In Africa e Indonesia abbiamo fatto una politica che puntava a farci diventare parte integrante della società nella quale operiamo. Questo ci ha permesso di crescere, di diventare più credibili".

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi ad Adnkronos Live: valore e investimenti a lungo termine, la crescita di Eni in Africa

Ospite di Adnkronos Live lo scorso 23 luglio, l'AD di Eni Claudio Descalzi ha parlato delle attività del gruppo in Africa: "Siamo diventati tra le prime società che operano nel Continente. Dagli anni '50 in poi, il nostro modello si è sempre differenziato, perché siamo entrati come una piccola società e quindi la nostra crescita è stata basata su un modello che non guardasse solo alla creazione di profitto ma anche ai valori che si radicano solo se si diventa parte organica della società dove operi ed eserciti un'attività". Integrarsi puntando sui valori e sugli investimenti a lungo termine è dunque la formula adottata da Eni in Africa, come ha ricordato l'AD Claudio Descalzi: "Abbiamo lavorato fin dall'inizio su una diversificazione industriale. Ad esempio i primi progetti agricoli, che oggi occupano centinaia di migliaia di persone, sono nati negli anni '80".

Eni, l'AD Claudio Descalzi: il nostro modello di integrazione ha una doppia valenza

"L'Africa ha un patrimonio energetico incredibile. Ha il 13-14% della popolazione mondiale ma dal punto di vista energetico consuma solo il 3-4%" ha sottolineato Claudio Descalzi intervenendo nel corso di Adnkronos Live. "Per questo abbiamo deciso di affiancare, oltre alle risorse destinate all'export, una parte destinata mercato interno. Risorse africane per l'Africa" ha spiegato l'AD sottolineando come il Gruppo abbia investito in questa prospettiva più di 2 miliardi nelle politiche di sviluppo dell'energia. Una scelta che "da un certo punto di vista può sembrare rischiosa, perché orientarsi sull'export ha certamente un ritorno più sicuro, ma vendere energia localmente vuol dire potersi permettere di costruire infrastrutture, centrali e reti elettriche, distribuzione, sviluppo del know how e quindi lavoro, formando professionalità e competenze": il ritorno all'inizio può essere inferiore ma "a lungo andare ripaga". Come ha ulteriormente precisato Claudio Descalzi, la creazione del profitto deve esserci sempre altrimenti la società non va avanti ma deve essere correlata alla creazione di valori: "Il profitto ti può avvantaggiare sul breve termine ma se un'impresa o una società devono vivere, integrarsi, diventare una componente del Paese, puntare sui progetti a lungo termine. Solo ti prendi dei rischi e se credi in un Paese dove vai ad investire ti può rendere credibile e affidabile". In Africa come in Indonesia la scelta di Eni è stata dunque quella di adottare "una politica che puntava a farci diventare parte integrante della società nella quale operiamo". E "questo ci ha permesso di crescere, di diventare più credibili" ha ribadito infine l'AD.

Paola Severino a “Voci sul Futuro”: dare ai giovani i mezzi per creare un mondo solidale

Non possiamo lasciare alle prossime generazioni solo il peso dei debiti che abbiamo contratto o l'inquinamento che abbiamo provocato, ma dobbiamo dare loro i mezzi per costruire un mondo solidale: a "Voci sul Futuro" il monito di Paola Severino, Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli.

Paola Severino

Paola Severino: semplificazione e snellimento obiettivi importantissimi per il futuro del sistema normativo

Ospite del primo dei dieci forum "Voci sul Futuro" organizzati da ASviS e Ansa, la Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli Paola Severino si è espressa sul futuro del sistema normativo italiano e della sua evoluzione. Nel suo intervento ha rilevato come l'Italia ma anche altri Paesi scontino una scarsa chiarezza in materia di leggi: "Il cittadino deve comprendere ciò che è permesso e che è vietato". La ragione è forse da ricercare nell'eccesso numerico: "Troppe leggi non servono, ce lo diceva già Tacito secoli fa. Servono soltanto ad accompagnare le repubbliche corrotte, perché nella moltitudine di norme si nasconde la possibilità di eludere la legge stessa". Il tema della semplificazione e dello snellimento secondo la Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli è dunque "un obiettivo importantissimo per il futuro". Un altro aspetto riguarda la misurabilità degli effetti: "Noi tendiamo a cambiare troppo spesso le leggi senza occuparci della sorte di quelle precedenti, per capire se hanno avuto effetti o no". Paola Severino ha quindi invitato a riflettere su come oltre a lavorare per "dare grandi spinte all'approvazione delle leggi in Parlamento" il Governo debba anche "semplificare il modello di approvazione delle stesse, così da avere delle strade percorribili che non siano l'esercizio di ripetizione della stessa proposizione, alla commissione di turno o all'aula" in entrambe le camere: un meccanismo da riformare profondamente "per avere un equilibrio tra spinta governativa e funzione legislativa del Parlamento".

Paola Severino: il futuro del mondo tra sviluppo sostenibile e digitalizzazione

Il diritto alla vita è il diritto del futuro. Lo ha ricordato Paola Severino nel corso del forum "Voci sul Futuro", parlando di come sarebbe sbagliato lasciare alle prossime generazioni solo "il peso dei debiti che abbiamo contratto o l'inquinamento che abbiamo provocato". Ai giovani, come evidenziato dalla Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli, "dobbiamo dare i mezzi per costruire in maniera solidale il nostro mondo". Paola Severino si è soffermata in particolare su due temi: l'inquinamento e la redistribuzione delle risorse economiche. Fare delle riforme sul contenimento dell'inquinamento è impossibile "se le imprese non vengono dotate dei mezzi economici per farlo". Per quanto riguarda il secondo tema "le diseguaglianze ci sono e sono tante": rispetto a queste "è nostra cura cercare di capire cosa fare". Se è chiaro che "in Europa il tema sarà quello della decarbonizzazione", per altri Paesi invece "il tema è la fame". Qui si gioca "il problema della divaricazione sociale e di ricchezza tra Paesi: la forbice è sempre più alta". Oggi poi, alla luce dell'emergenza Coronavirus, secondo Paola Severino anche nei Paesi più benestanti "dobbiamo iniziare a parlare di bisogno". Nel mondo che verrà, al centro dell'iniziativa organizzata da Ansa e ASviS, un ruolo determinante lo ricoprirà il digitale: "Noi lo vediamo come un fenomeno a due anime: negativo, perché ci porta fake news e disinformazione, però è anche un modo per fare muovere la società. L'uso di un computer o un tablet è quasi alla portata di tutti". Fenomeni negativi potrebbero essere evitati "se le persone fossero più informate e maggiormente educate a comprendere una notizia, a dubitare, a temere che quando si riceve una notizia incredibile questa possa anche essere falsa". Nelle parole della Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli emerge dunque il valore della formazione: "Credo fortemente nell'educazione dei giovani, dei bambini, su questo tema. D'altro canto c'è la grande funzione di intermediazione, di selezione, della stampa. Esiste il reato di diffamazione, esiste il decalogo a cui deve ispirarsi il giornalista. Tutte queste regole devono essere trasferite nell'immensità del digitale".

“Voci sul Futuro”: l'autorevole parere di Paola Severino sul futuro del mondo

Non possiamo lasciare alle prossime generazioni solo il peso dei debiti che abbiamo contratto o l'inquinamento che abbiamo provocato, ma dobbiamo dare loro i mezzi per costruire un mondo solidale: a "Voci sul Futuro" il monito di Paola Severino, Vice Presidente dell'Università Luiss Guido Carli.

Paola Severino

Paola Severino: semplificazione e snellimento obiettivi importantissimi per il futuro del sistema normativo

Ospite del primo dei dieci forum "Voci sul Futuro" organizzati da ASviS e Ansa, la Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli Paola Severino si è espressa sul futuro del sistema normativo italiano e della sua evoluzione. Nel suo intervento ha rilevato come l'Italia ma anche altri Paesi scontino una scarsa chiarezza in materia di leggi: "Il cittadino deve comprendere ciò che è permesso e che è vietato". La ragione è forse da ricercare nell'eccesso numerico: "Troppe leggi non servono, ce lo diceva già Tacito secoli fa. Servono soltanto ad accompagnare le repubbliche corrotte, perché nella moltitudine di norme si nasconde la possibilità di eludere la legge stessa". Il tema della semplificazione e dello snellimento secondo la Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli è dunque "un obiettivo importantissimo per il futuro". Un altro aspetto riguarda la misurabilità degli effetti: "Noi tendiamo a cambiare troppo spesso le leggi senza occuparci della sorte di quelle precedenti, per capire se hanno avuto effetti o no". Paola Severino ha quindi invitato a riflettere su come oltre a lavorare per "dare grandi spinte all'approvazione delle leggi in Parlamento" il Governo debba anche "semplificare il modello di approvazione delle stesse, così da avere delle strade percorribili che non siano l'esercizio di ripetizione della stessa proposizione, alla commissione di turno o all'aula" in entrambe le camere: un meccanismo da riformare profondamente "per avere un equilibrio tra spinta governativa e funzione legislativa del Parlamento".

Paola Severino: il futuro del mondo tra sviluppo sostenibile e digitalizzazione

Il diritto alla vita è il diritto del futuro. Lo ha ricordato Paola Severino nel corso del forum "Voci sul Futuro", parlando di come sarebbe sbagliato lasciare alle prossime generazioni solo "il peso dei debiti che abbiamo contratto o l'inquinamento che abbiamo provocato". Ai giovani, come evidenziato dalla Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli, "dobbiamo dare i mezzi per costruire in maniera solidale il nostro mondo". Paola Severino si è soffermata in particolare su due temi: l'inquinamento e la redistribuzione delle risorse economiche. Fare delle riforme sul contenimento dell'inquinamento è impossibile "se le imprese non vengono dotate dei mezzi economici per farlo". Per quanto riguarda il secondo tema "le diseguaglianze ci sono e sono tante": rispetto a queste "è nostra cura cercare di capire cosa fare". Se è chiaro che "in Europa il tema sarà quello della decarbonizzazione", per altri Paesi invece "il tema è la fame". Qui si gioca "il problema della divaricazione sociale e di ricchezza tra Paesi: la forbice è sempre più alta". Oggi poi, alla luce dell'emergenza Coronavirus, secondo Paola Severino anche nei Paesi più benestanti "dobbiamo iniziare a parlare di bisogno". Nel mondo che verrà, al centro dell'iniziativa organizzata da Ansa e ASviS, un ruolo determinante lo ricoprirà il digitale: "Noi lo vediamo come un fenomeno a due anime: negativo, perché ci porta fake news e disinformazione, però è anche un modo per fare muovere la società. L'uso di un computer o un tablet è quasi alla portata di tutti". Fenomeni negativi potrebbero essere evitati "se le persone fossero più informate e maggiormente educate a comprendere una notizia, a dubitare, a temere che quando si riceve una notizia incredibile questa possa anche essere falsa". Nelle parole della Vicepresidente dell'Università Luiss Guido Carli emerge dunque il valore della formazione: "Credo fortemente nell'educazione dei giovani, dei bambini, su questo tema. D'altro canto c'è la grande funzione di intermediazione, di selezione, della stampa. Esiste il reato di diffamazione, esiste il decalogo a cui deve ispirarsi il giornalista. Tutte queste regole devono essere trasferite nell'immensità del digitale".

mercoledì 30 settembre 2020

Alessandro Benetton, come affrontare gli hater: online il nuovo video della rubrica

Alessandro Benetton spiega come comportarsi e come provare a dialogare con quelle persone che sui social esprimono odio gratuito.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: "Non tutti gli hater sono uguali"

"Seneca diceva che la prima arte che devono imparare quelli che aspirano al potere è di saper sopportare l'odio": è con questa citazione che Alessandro Benetton apre il suo ultimo video Youtube, pubblicato anche sul portale del "Corriere della Sera". Protagonisti del nuovo #UnCaffèConAlessandro sono i cosiddetti "hater", quelle persone che sui social si esprimono prevalentemente con insulti o espressioni d'odio, in particolare nei confronti dei personaggi più noti. Per via del suo cognome, l'imprenditore affronta quotidianamente il fenomeno: per questo motivo ha pensato di condividere con i suoi follower alcuni consigli su come gestire gli "odiatori". Come prima cosa, è necessario tenere a mente un assunto fondamentale: gli hater non sono tutti uguali. È importante infatti distinguere le critiche vuote da quelle costruttive: "Ci sono ad esempio quelli che semplicemente scrivono 'zitto, idiota': nessuna argomentazione, solo insulti. Ecco, secondo me il modo migliore per interagire con queste persone è quello di non farlo. Rispondere - spiega Alessandro Benetton - sarebbe solo un modo per dargli risonanza".

Informazioni e gentilezza: la ricetta di Alessandro Benetton

Capita però che alcuni hater diano una sorta di spiegazione al loro livore: è in questi casi che secondo Alessandro Benetton si presentano i presupposti per provare a creare un dialogo. Per farlo, è fondamentale rispondere cercando di dare il maggior numero possibile di informazioni: "Nel 90% dei casi le persone commentano senza sapere chi tu sia e quale sia la tua storia". Il fondatore di 21 Invest parla delle sue recenti esperienze dovute ad alcuni casi di cronaca che hanno coinvolto la famiglia Benetton, che hanno causato ondate di commenti e messaggi di odio sui suoi canali: "In quel caso per me è stato importante rispondere a più commenti possibile spiegando che per quanto il cognome fosse lo stesso, io ero completamente estraneo ai fatti ed è capitato più di una volta che sulla base della mia risposta si aprisse un dialogo costruttivo in cui a farla da padrone non era l'odio ma la comprensione". Nell'ultima parte del video Alessandro Benetton parla infine della gentilezza: "La cosa più importante da fare quando si interagisce con gli hater è essere gentili. Forse dietro quel commento pieno di odio si nasconde qualcuno che non sta bene, che non è felice: allora è nostra responsabilità rompere il cerchio, essere gentili per non diventare hater a nostra volta".

A2A, Renato Mazzoncini: “Consumi energetici ai livelli pre-Covid entro l’anno”

Renato Mazzoncini, alla guida di A2A, prospetta un futuro positivo per l’azienda grazie anche alla ripresa dei consumi energetici: secondo l’AD, già entro la fine dell’anno si tornerà ai livelli pre-Covid 19.

Secondo l'Amministratore Delegato Renato Mazzoncini, quest'anno A2A potrebbe superare il record di investimenti raggiunto nel 2019.

A2A

Renato Mazzoncini, A2A: "Positivo il trend di crescita dei consumi"

Lo scorso weekend, dal 4 al 6 settembre, si è tenuto a Cernobbio il consueto appuntamento del Forum promosso da The European House Ambrosetti. La tre giorni, giunta alla sua quarantaseiesima edizione, quest'anno è stata incentrata sulla ripresa dell'economia post Coronavirus. Tra i partecipanti Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A in carica da maggio, che è stato intervistato da Affariitaliani.it sull'andamento della società. "Stiamo mantenendo un livello di investimenti record, in particolar modo grazie ad una guidance molto positiva. Potremmo chiudere il 2020 con investimenti ancora maggiori, poco sotto i 700 milioni di euro", ha affermato Mazzoncini. Previsioni basate sul trend di crescita dei consumi energetici che l'azienda ha osservato recentemente: "È chiaro che in questo momento c'è ancora una quota importante di smartworking che in parte sta ancora tenendo contenuti i consumi delle aziende, ma la gran parte delle attività economiche ha ripreso. Ci aspettiamo che si tornerà ai consumi energetici classici che avevamo sui nostri territori entro la fine dell'anno". Merito anche dell'Unione Europea, che durante la pandemia ha deciso di puntare gli investimenti verso la direzione giusta: "Transizione energetica, economia circolare e mobilità sono i settori chiave - ha concluso l'AD di A2A - per rendere il Continente più sostenibile e competitivo".

A2A, le origini della multiutility

Nata nel 2008, A2A è un'azienda con sede a Milano e a Brescia attiva in diversi settori quali la generazione, la vendita e la distribuzione di energia elettrica e gas, il teleriscaldamento, l'ambiente, la mobilità elettrica, l'illuminazione
Pubblica, il servizio idrico integrato, le smart cities. Il Gruppo è stato costituito in seguito alla fusione delle storiche AEM, ASM e AMSA, ex aziende municipali operative nelle due città lombarde. Oggi la società è arrivata a diventare la più grande multiutility italiana, grazie ai suoi oltre 12mila dipendenti divisi nelle numerose business unit. Con oltre 2,5 milioni di clienti nella vendita di elettricità e gas, è inoltre uno dei leader nazionali per quanto riguarda l'economia circolare: A2A è infatti attiva nei servizi ambientali e gestisce il ciclo integrato dei rifiuti, con un'ampia dotazione di impianti tecnologicamente innovativi per il trattamento e il recupero di materia ed energia. La società è inoltre impegnata nella transizione energetica, con lo sviluppo delle energie rinnovabili e di tecnologie smart dedicate all'ambiente, e la realizzazione delle cosiddette "Citta2a", intelligenti e sostenibili.