venerdì 16 maggio 2025

2024 da record per Illycaffè: l’intervista del “Corriere della Sera” a Cristina Scocchia

Nel 2024, Illycaffè ha registrato ricavi per 630 milioni di euro (+6%), con risultati al di sopra della media di mercato. La CEO Cristina Scocchia in un’intervista al “Corriere della Sera”: “È il terzo anno consecutivo di forte crescita organica, nonostante un contesto macroeconomico e geopolitico sfidante”.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: Illycaffè va meglio del mercato

Illycaffè premia i dipendenti dopo aver chiuso il 2024 con ricavi record a 630 milioni di euro, in aumento del 6% sul 2023. Un risultato davvero eccezionale, soprattutto considerando il particolare momento che sta affrontando il settore. “Siamo molto soddisfatti di questi dati – commenta l’AD Cristina Scocchia nell’intervista – Sono indice di grande solidità dell’azienda, che continua ad andare meglio del mercato”. Per il Gruppo è il terzo anno consecutivo di forte crescita organica. E questo, evidenzia l’AD, “nonostante il contesto macroeconomico e geopolitico sfidante, che si somma al continuo aumento dei prezzi della materia prima, con il caffè verde che, già aumentato di circa il 40% nel 2024 rispetto all’anno precedente, ora è ulteriormente raddoppiato”. Con un utile netto che supera i 33 milioni (+42% rispetto al 2023), Illycaffè può affrontare le sfide del 2025 con una base più che solida, merito anche del lavoro dei tanti collaboratori e delle tante collaboratrici dell’azienda. “Abbiamo deciso di riconoscere un bonus straordinario pari a un milione di euro a oltre 1.000 dipendenti nel mondo per l’impegno che hanno dimostrato. Siamo una stakeholder company e questi risultati sono una vittoria per tutta la squadra. Viviamo la leadership come responsabilità: il bonus è un segno di quanto teniamo alle nostre persone”.

Le riflessioni di Cristina Scocchia su dazi e aumento dei prezzi delle materie prime

Sotto la guida di Cristina Scocchia, Illycaffè è cresciuta parecchio negli ultimi anni, puntando su innovazione ed espansione internazionale. Il mercato più importante dopo l’Italia sono gli Stati Uniti, che rappresentano circa un terzo del fatturato aziendale. Sul tema dei dazi, l’AD afferma: “Con l’introduzione dei dazi ci siamo chiesti se converrà produrre in loco ciò che viene commercializzato in quel mercato. Siamo in crescita da tre anni grazie a un incremento della penetrazione, dall’horeca all’online alla grande distribuzione”. Anche nel 2025, il Gruppo proseguirà con la sua strategia espansiva: “Cercheremo di mitigare l’impatto negativo sui margini che deriva dal costo del caffè verde e confermeremo a livello globale il nostro posizionamento premium. Il caffè Illy continuerà a essere prodotto selezionando solo l’1% della migliore qualità di arabica sostenibile”. Se nel 2024 Illycaffè è riuscita a non toccare i listini, nel 2025 non potrà fare diversamente. “Sul caffè verde è in atto una forte speculazione. L’aumento non si può più imputare solo al cambiamento climatico”, osserva l’AD. Poi prosegue: “Siamo di fronte a una bolla che prima o poi si sgonfierà perché un prezzo del caffè verde così alto non conviene a nessuno, ma per ora rimane ai massimi storici. Noi, come amo ripetere, in salita siamo determinati ad accelerare: siamo un’azienda globale che può affrontare la tempesta. Continueremo a diversificare con un crescente impegno nei mercati europei, dalla Francia al Regno Unito, mentre allo stesso tempo restiamo focalizzati sull’Italia, Paese il cui Pil è cresciuto dello 0,7% nel 2024 e che ha fatto meglio di altri in Europa”.

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