Guidato dall'AD Luigi Ferraris, il Gruppo FS Italiane mette in campo oltre 190 miliardi di investimenti nel Piano Industriale 2022-2031, presentato a Roma il 16 maggio scorso.
FS Italiane, l'AD Luigi Ferraris delinea il futuro del Gruppo
Nasce da una vision di pianificazione e completamento delle infrastrutture il nuovo Piano Industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Una progettualità di lungo periodo sostenuta da un volume di investimenti che supera i 190 miliardi di euro in dieci anni. Ne ha parlato in una recente intervista rilasciata al "Corriere della Sera" l'AD Luigi Ferraris. "Quando si parla di infrastrutture non dovremmo più considerare i singoli lotti nei quali si divide una linea ferroviaria o una strada, quanto quello che i tecnici chiamano l'opera a vita intera", ha dichiarato l'AD, richiamando l'attenzione sull'importanza del finanziare e pianificare la realizzazione completa delle opere. Ciò significa "dare certezze sulla sua esecuzione e sui tempi e creando così le condizioni per realizzare investimenti sull'indotto turistico o imprenditoriale", specifica nell'intervista. Su queste direttrici si sviluppa il Piano Industriale 2022-2031, con quattro target primari verso cui concentrare gli sforzi. "Realizzare tutti gli investimenti programmati" e "rendere attraente il trasporto collettivo rispetto a quello individuale", così l'AD Luigi Ferraris al "Corriere della Sera": inoltre, "raddoppiare la quota di trasporto merci su rotaia" e "arrivare a coprire almeno il 40% del nostro fabbisogno energetico da soli, in autoproduzione, da fonti rinnovabili". Obiettivi di grande portata che, come evidenziato dall'Amministratore Delegato, puntano alla modernizzazione delle infrastrutture e all'accrescimento della capacità competitiva del Paese.
Luigi Ferraris: i quattro poli di FS Italiane e i progetti del Piano
Il nuovo Piano Industriale è stato accompagnato da una riorganizzazione interna al Gruppo FS Italiane, diretta attraverso "una solida governance e un approccio di sistema", dichiara Luigi Ferraris nell'intervista. Il nuovo assetto ha generato quattro poli - Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano - per l'aggregazione di tutte le società del Gruppo, con un coordinamento centrale delle attività internazionali: "Ogni polo ha una propria missione, ma il progetto è unico: rendere la mobilità merci e quella collettiva passeggeri più efficace, semplice e sostenibile, rivitalizzando le città e i territori e sostenendo attività produttive e turismo". Le persone e l'innovazione digitale saranno i "due fondamentali fattori abilitanti" per dare impulso allo sviluppo, come rimarcato dall'AD. Sul tema del digitale, Luigi Ferraris ha poi evidenziato come le nuove piattaforme tecnologiche consentano di "rendere rapidi ed efficaci processi aziendali complessi, dalla logistica al monitoraggio delle infrastrutture fino a creare le condizioni per una mobilità passeggeri smart e integrata, per rendere la vita facile a chi viaggia, con un biglietto unico, orari sincronizzati, informazioni in tempo reale". Nel Piano, inoltre, è in programma l'estensione della fibra sui 17.000 chilometri di rete ferroviaria, fino a raggiungere le 2.200 stazioni sul territorio. L'obiettivo è integrare le infrastrutture ai servizi e fare sistema con la rete stradale. Lo sguardo è puntato anche sul settore della transizione energetica con la produzione da rinnovabili: "Con un presidio unico di Gruppo su consumo, approvvigionamento e produzione di energia, potremo sostenere fino al 40% del nostro fabbisogno e contribuire alla transizione ecologica del Paese", ha evidenziato in conclusione l'AD.
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