Gian Maria Mossa, sul “Corriere della Sera” la vision dell’AD di Banca Generali: “Nel nostro settore, la differenza la fanno i professionisti con cui si lavora, e sono davvero onorato di guidare un team così capace”.
Gian Maria Mossa: l’intervista all’AD di Banca Generali
L’AD Gian Maria Mossa, intervistato dal “Corriere della Sera”, ha parlato delle sfide a cui Banca Generali e le altre realtà del settore devono far fronte oggi: “Negli ultimi tre anni è successo di tutto, e dopo il Covid abbiamo avuto a che fare con una politica monetaria molto espansiva. La guerra ha causato uno shock inflazionistico enorme a cui, per reazione, si è risposto con la più grande stretta monetaria sincronizzata della storia. Tutti questi avvenimenti hanno creato una situazione senza precedenti, che ha complicato alla Banche Centrali il perseguimento degli obiettivi di stabilità dei prezzi e di stabilità finanziaria”. In questo scenario “con l’inflazione che non molla, i risparmiatori continuano a chiedere solo una cosa: protezione”, ha spiegato Gian Maria Mossa: “Oggi la propensione a prendersi dei rischi è al minimo, per cui la cosa più semplice è offrire cedole, con titoli governativi o soluzioni obbligazionarie”.
Gian Maria Mossa: vorrei riuscire ad amplificare la portata della figura del consulente finanziario in Italia
Gian Maria Mossa, nell’intervista pubblicata lo scorso 8 aprile, traccia un bilancio dei suoi dieci anni d’attività all’interno dell’Istituto: “Siamo riusciti a posizionare Banca Generali sul podio dei gruppi con le maggiori masse gestite nel private banking, e questo è un risultato importante, insperabile all’inizio del mio percorso nel gruppo, ma che ha portato grande soddisfazione”. La differenza, ha spiegato inoltre l’AD Gian Maria Mossa, “nel nostro settore la fanno i professionisti con cui si lavora, e sono davvero onorato di guidare un team così capace”. Ed è su di essi che Banca Generali continuerà a investire e puntare sempre più anche nei prossimi anni: “Guardando avanti, vorrei riuscire ad amplificare la portata della figura del consulente finanziario in Italia, soprattutto attraendo i nuovi talenti e centrando gli obiettivi del nostro piano industriale”.
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