martedì 30 aprile 2024

Luca Dal Fabbro guida Iren verso un futuro sostenibile con Open-es

Con l’adesione alla piattaforma digitale, il Gruppo presieduto da Luca Dal Fabbro segna l’inizio di un’era di trasformazioni guidate dalla consapevolezza ecologica e dalla governance etica.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: per Iren un passo avanti nella supply chain sostenibile

Nuovo importante capitolo nell’impegno di Iren per un futuro sempre più sostenibile. La multiutility ha recentemente annunciato la sua adesione a Open-es come Value Chain Leader Partner. Avviata nel 2021 da Eni con Boston Consulting Group e Google Cloud ad, Open-es è un’alleanza di sistema aperta e collaborativa che riunisce il mondo industriale, finanziario e istituzionale per favorire, attraverso una piattaforma digitale, la crescita e la trasformazione del tessuto imprenditoriale sulle dimensioni della sostenibilità. Il Gruppo presieduto da Luca Dal Fabbro si aggiunge quindi alle oltre 18.000 aziende partecipanti in 99 Paesi e 66 settori industriali, tra cui realtà italiane ed internazionali come Snam, Accenture, Saipem, Autostrade per l'Italia, WeBuild, ESG European Institute e SDA Bocconi. Open-es si concentra in particolare sulla supply chain, offrendo strumenti per misurare, analizzare e migliorare le performance ESG (Environmental, Social, Governance): una community che, grazie all’individuazione di best practices, punta a contribuire al percorso di crescita sostenibile dell’intero ecosistema.

Gurrieri (Iren): “Pronti a promuovere cultura ESG

L’adesione a Open-es è una testimonianza dell’ambizione di Iren di assumere un ruolo guida nella propria filiera, promuovendo un percorso di crescita condiviso con i propri fornitori e valorizzando le loro capacità di innovazione. L’impegno nelle tematiche di sostenibilità è evidente non solo nelle parole ma anche nelle azioni e negli investimenti mirati allo sviluppo sostenibile e resiliente. Così il Gruppo presieduto da Luca Dal Fabbro, ha sottolineato l’importanza di rafforzare i programmi di sostenibilità rivolti alla supply chain. Iren, ha aggiunto, si impegna a ingaggiare direttamente i fornitori primari e secondari, promuovendo la cultura e le soluzioni per le tematiche sociali, ambientali e di governance, gestendo così gli impatti lungo tutta la catena di fornitura.

Diana Bracco: con Bracco Japan il Gruppo è pronto per il mercato nipponico

Il Gruppo leader nella diagnostica per immagini ha reso noto l’avvio della propria attività diretta in Giappone con la creazione di Bracco Japan, frutto della trentennale esperienza nel Paese con la joint venture Eisai. Diana Bracco: “Un lungo viaggio dai grandi risultati”.

Diana Bracco

Diana Bracco: il nuovo corso del Gruppo Bracco nel Paese del Sol Levante

Il mercato giapponese della diagnostica per immagini vede la nascita di un nuovo importante player. Si tratta di Bracco Japan, neonata società del Gruppo Bracco. La storica multinazionale italiana, guidata da Diana Bracco, non è certo un nome sconosciuto nel panorama nipponico. È infatti dal 1990 che la società opera nel Paese grazie alla joint venture Bracco Eisai, sinergia rinnovata finora per ben due volte. Con Bracco Japan e un’esperienza trentennale accumulata, il Gruppo ora potrà operare in maniera diretta e indipendente in uno dei mercati considerati più strategici per il settore. Oltre ad un’età media tra le più elevate del Pianeta, il Paese del Sol Levante può infatti contare su un sistema sanitario nazionale di primo livello e in generale su una profonda attenzione collettiva alla prevenzione. A sottolineare l’importanza del Giappone come mercato chiave è stato Fulvio Renoldi Bracco, Vicepresidente e Amministratore Delegato di Bracco Imaging, che ha espresso orgoglio per la nuova entità aziendale autonoma. Il manager prevede una crescita rapida, in linea con quella dell’intera regione Asia-Pacifico.

La soddisfazione di Diana Bracco per il nuovo corso in Giappone

A guidare la nuova era di indipendenza di Bracco Japan, che già da questo mese prenderà possesso delle operazioni di Bracco Eisai, sarà il giapponese Tetsuaki Sakamoto. La nuova società, che grazie all’eredità della joint venture può contare su 140 dipendenti e un fatturato di 40 milioni di euro, sarà impegnata, oltre che nel commerciale, anche nella promozione dell’innovazione medica attraverso nuovi prodotti in sviluppo e un dialogo costante con la comunità radiologica. In una lettera inviata al Presidente di Eisai Haruo Naito, Diana Bracco, Presidente e AD, ha descritto il percorso del Gruppo nel Paese asiatico come “un lungo viaggio fatto insieme che ha portato grandi risultati, viaggio durante il quale abbiamo sapientemente rispettato le distinte culture dei nostri due Paesi”.

lunedì 29 aprile 2024

I numeri di Riva Acciaio: dipendenti, stabilimenti, i Paesi in cui opera

Riva Acciaio rappresenta una vera e propria eccellenza nel settore siderurgico europeo: con una forte attenzione alla sostenibilità e alla sicurezza dei dipendenti, il Gruppo investe in ricerca e innovazione.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: le origini e l’espansione internazionale

Resilienza, innovazione e attenzione alla qualità dei prodotti: queste sono le qualità che hanno consentito a Riva Acciaio di mantenere una posizione di grande rilevanza nel panorama siderurgico europeo e mondiale. Fondata nel 1954 da Emilio Riva, la società ha ottenuto fin dall’inizio un vantaggio sulla concorrenza adottando tecnologie e pratiche innovative, quali ad esempio la colata continua a tre linee. Nel corso dei decenni, Riva Acciaio ha adottato una strategia di acquisizioni mirate che ne hanno esteso la presenza in 6 Paesi: Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada. Evoluta in un grande Gruppo internazionale, annovera oggi 22 stabilimenti e 5.500 dipendenti.

Riva Acciaio: i segreti del successo nel settore siderurgico

Riva Acciaio deve il suo successo internazionale a una attentissima politica di controllo qualitativo dei prodotti, che vengono testati a ogni livello del processo produttivo. Questo focus sulla qualità ha consentito al Gruppo di arricchire la propria offerta con acciai dalle qualità meccaniche particolari, adatti all’utilizzo in settori che, come l’automotive, la meccanica e il movimento terra, richiedono metalli flessibili e resistenti. Riva Acciaio è anche attenta alla sicurezza dei dipendenti, che vengono formati attraverso corsi specifici sul tema. Notevole, infine, l’impegno in ambito ambientale: il Gruppo pratica il riutilizzo di rottami metallici in un’ottica di economia circolare.

Innovare per crescere: la mission di Gruppo Danieli

Gruppo Danieli si distingue nel settore siderurgico per la sua costante ricerca di eccellenza e innovazione. L’azienda investe in tecnologie all’avanguardia per garantire prodotti di alta qualità nel rispetto dell’ambiente.

Gruppo Danieli

L’Innov-action e gli altri valori fondamentali di Gruppo Danieli

È l’innovazione il motore principale di Gruppo Danieli che, insieme alla mission aziendale e agli altri valori fondamentali come la sostenibilità, l’eccellenza e la centralità del cliente, guida il leader siderurgico nel suo percorso di miglioramento continuo e di successo. Il motto “Innov-action to be a step ahead in CapEX and OpEx” sta a rappresentare proprio la propensione dell’azienda a tradurre l’innovazione in azione per raggiungere standard qualitativi sempre più elevati in ogni aspetto del proprio lavoro. Fornitore a ciclo completo, dai materiali grezzi ai prodotti finiti, nell’industria siderurgica, Gruppo Danieli può contare sul contributo di un team multiculturale con una profonda conoscenza del settore, considerato un altro asset essenziale per riuscire a comprendere e soddisfare le esigenze del cliente.

Gruppo Danieli: tecnologie all’avanguardia nel settore dei metalli

Nel mercato siderurgico, Gruppo Danieli ha introdotto il maggior numero di innovazioni, investendo in media 140 milioni di euro all’anno negli ultimi otto anni. Nel periodo 2016-2017, l’azienda ha investito 25 milioni di euro in attività di ricerca dirette e indirette e oltre 140 milioni nella gestione di commesse innovative, una dimostrazione dell’impegno profuso per lo sviluppo del settore. Attiva a livello globale, la società riconosce che il know-how non si limita al processo tecnologico e all’expertise di progettazione ma si estende anche alla capacità produttiva che ha sviluppato e consolidato nel tempo con l’obiettivo di offrire ai propri clienti apparecchiature all’avanguardia e un servizio tempestivo. Gli avanzati impianti di produzione di Gruppo Danieli sono presenti in tutti i più importanti mercati siderurgici: Cina, India, Thailandia ed Europa.

Pier Silvio Berlusconi, MFE - MEDIAFOREUROPE: la crescita del Gruppo nei risultati del 2023

Pier Silvio Berlusconi: “In controtendenza rispetto ai colossi dei media mondiali che lo scorso anno hanno tagliato quasi 100mila posti di lavoro abbiamo deciso, oserei dire per una questione di etica imprenditoriale, di tornare ad assumere”.

Pier Silvio Berlusconi, CEO di MediaForEurope

Pier Silvio Berlusconi: profitti e pubblicità in crescita, il 2023 di MFE “da incorniciare

Il CEO Pier Silvio Berlusconi lo ha definito “un anno da incorniciare”. Lo dicono anche i numeri che MFE ha presentato lo scorso 17 aprile: il Gruppo ha chiuso il 2023 con 217,5 milioni di utili, in crescita del 17,7% rispetto al 2022 e superiore alle previsioni di inizio anno. “Abbiamo fatto tutto ciò che un’azienda quotata in Borsa può e deve fare. Abbiamo investito sullo sviluppo consolidando la nostra televisione spagnola, crescendo nella partecipazione in Germania e abbiamo remunerato tutti gli azionisti, in più senza aumentare in modo significativo il nostro debito”, ha spiegato il CEO Pier Silvio Berlusconi nel sottolineare il valore della performance. Lo scorso anno inoltre sono state assunte più di 300 persone: “C’eravamo dati un obiettivo di 250 nuove assunzioni, posso dire che abbiamo chiuso con ben oltre 300 nuovi ingressi. E vorremmo fare la stessa cosa nel 2024 e nel 2025, assumendo soprattutto giovani e donne”. 

MFE, Pier Silvio Berlusconi: “Abbiamo fatto tutto ciò che un’azienda quotata in Borsa può e deve fare

I numeri presentati da MFE e di cui il CEO Pier Silvio Berlusconi ha sottolineato il valore in un’intervista rilasciata al TG5 confermano quanto scritto da “Milano Finanza” in un articolo dello scorso 6 aprile sulla vision del Gruppo anche in relazione al progetto di costruire un polo paneuropeo nel settore dei media e dell'intrattenimento: “Cologno è tra i gruppi tv più redditizi di tutta Europa. Merito del taglio dei costi, visto che il trend dei ricavi è in calo”. In merito, Pier Silvio Berlusconi nell’intervista al TG5 ha anticipato che i dati consolidati della raccolta pubblicitaria registrati nel primo trimestre 2024 risultano superiori al 5% precedentemente comunicato: “Abbiamo trovato un mercato davvero tonico. I nostri ricavi pubblicitari in Italia e Spagna hanno registrato una crescita nel primo trimestre del 6%. È bello per Mediaset, ma è un buon segnale per tutta l'imprenditoria, perché spesso la pubblicità è cartina di tornasole di ciò che avverrà a livello economico”.

venerdì 26 aprile 2024

Nuove opportunità di crescita per Ares Ambiente con l’iscrizione alla Categoria 1 Classe F

In un mondo sempre più consapevole dell’importanza della gestione dei rifiuti urbani per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, Ares Ambiente si posiziona come leader nel settore, segnando un traguardo significativo nel suo cammino di sostenibilità.

Ares Ambiente

Un nuovo capitolo nel percorso di Ares Ambiente

L’azienda, leader a livello nazionale per la sua competenza nella raccolta e nello smaltimento di rifiuti, ha recentemente annunciato con orgoglio l’iscrizione alla Categoria 1 Classe F dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, Sezione Regionale della Lombardia. Questa iscrizione è specificamente dedicata alla raccolta e al trasporto dei rifiuti urbani, ampliando così il portafoglio di servizi offerti da Ares Ambiente. La recente certificazione non solo rafforza la capacità dell’azienda di gestire con efficienza una vasta gamma di rifiuti urbani, ma apre anche nuove opportunità di crescita e sviluppo.

Le qualifiche ottenute da Ares Ambiente

L’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per la Categoria 1 Classe F si aggiunge ad altre qualifiche già ottenute da Ares Ambiente nel corso degli anni. L’azienda è infatti presente anche nelle seguenti categorie: Categoria 8 Classe A, intermediazione e commercio di rifiuti pericolosi e non pericolosi; Categoria 4 Classe F, trasporto di rifiuti non pericolosi; Categoria 5 Classe F, raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi. Questo ampio spettro di competenze testimonia l’impegno dell’azienda nel fornire soluzioni complete e affidabili per la gestione dei rifiuti, rispondendo alle esigenze più specifiche dei suoi clienti e dell’ambiente. “Mentre Ares Ambiente continua a crescere – si legge in una nota – rimaniamo impegnati a mantenere gli standard più elevati di responsabilità ambientale e protezione della salute pubblica”.

mercoledì 24 aprile 2024

Maurizio Rota: le proposte di True Italian Experience per viaggi rispettosi dell’ambiente

True Italian Experience (TIE), società di Assist Group guidata da Maurizio Rota, riconosce il valore del treno come mezzo sostenibile e propone pacchetti di viaggio che valorizzano tratte su binario, in un’ottica di sostenibilità e responsabilità sociale.

Maurizio Rota

L’approccio sostenibile al turismo di TIE spiegato da Maurizio Rota

Oggi l’automobile non è più la modalità di viaggio predominante: come osserva Maurizio Rota, AD e Vicepresidente di True Italian Experience, sempre più turisti, sensibili alle tematiche di carattere ecologico, scelgono mezzi di trasporto più sostenibili, come ad esempio il treno, o anche opzioni verdi quali il cicloturismo e la mobilità elettrica. “Un'attenzione condivisa anche da True Italian Experience, sempre più attenta al tema della sostenibilità”, ha commentato il manager: “Per questo ritengo che il treno sia il mezzo da prediligere per gli spostamenti tra le varie località sparse sul territorio italiano. True Italian Experience offre pacchetti di viaggio che interconnettono le diverse località sul territorio italiano attraverso spostamenti che utilizzino il sistema ferroviario”. La società propone dunque itinerari su binario suggestivi, con un occhio di riguardo per le zone del Paese che, nonostante l’apparente perifericità, nascondono straordinarie bellezze culturali e naturali.

Maurizio Rota promuove collaborazioni con giovani startup

Secondo Maurizio Rota, l’impegno etico di True Italian Experience non si limita alla sostenibilità ambientale, ma include anche quella sociale, in particolare in riferimento al ruolo che il turismo svolge nel contribuire alla prosperità dei territori e delle comunità locali. Di conseguenza, la società tende a prediligere collaborazioni con startup fondate da giovani, che si distinguono per la capacità di operare nel settore del turismo offrendo servizi innovativi e digitali. “In particolare”, afferma Maurizio Rota, “vengono valorizzate le imprese turistiche, le cooperative, le startup presenti sui Comuni in aree remote interne del Paese, che premiano quindi lo sviluppo del lavoro e di una mobilità e di un turismo sostenibile e lento”.

Industria italiana, l’appello di Gianni Lettieri: “Serve una nuova vision”

Il Presidente di Atitech Gianni Lettieri è intervenuto durante “Agenda Sud 2030” per parlare del futuro economico del Sud Italia. L’imprenditore ha delineato ciò che serve per trasformare il Paese in un hub di eccellenza globale, mettendo in luce criticità e potenzialità del sistema industriale italiano e invitando a un cambiamento radicale.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: “Italia assente in molti tavoli importanti, necessario cambio di passo”

Per navigare le acque turbolente dell’economia e rispondere alle sfide della competitività globale, l’Italia necessita più che mai di una vision industriale chiara e incentrata su innovazione e sostenibilità, e, soprattutto, di lungo respiro. A sostenerlo è l’imprenditore Gianni Lettieri, intervenuto di recente ad “Agenda Sud 2030 - Dove l’Europa incontra il Mediterraneo”, un importante forum di discussione tenutosi presso le Gallerie d’Italia a Napoli il 5 e 6 aprile scorsi. Promosso dalla Fondazione Merita in partnership con Cassa Depositi e Prestiti e con l’ospitalità di Intesa Sanpaolo, l’evento ha rappresentato un’occasione significativa per esplorare le prospettive di sviluppo del Sud Italia nel contesto europeo e mediterraneo. Secondo Gianni Lettieri, che dal 2009 è alla guida della MRO Atitech, l’Italia ha sofferto per l’assenza di una strategia coerente che proteggesse e valorizzasse le sue filiere produttive. Una mancanza di visione ha lasciato il Paese indietro in settori chiave come l’aerospazio e l’automotive. Il manager ha portato l’esempio del consorzio Airbus, con l’Italia fuori dai giochi, così come in altre operazioni di rilievo europeo e internazionale. 

Gianni Lettieri: le proposte per un tessuto industriale competitivo

Nonostante la mancanza di strategia, l’Italia può ancora vantare eccellenze riconosciute a livello mondiale. Tuttavia, ha ribadito Gianni Lettieri, per sfruttare appieno queste potenzialità è necessario un cambiamento radicale nell’approccio alla politica industriale. In particolare, secondo il Presidente di Atitech, è fondamentale concentrarsi sulla creazione di condizioni favorevoli per le imprese e l’innovazione, come testimoniato dalle basse posizioni dell’Italia nelle classifiche internazionali relative alla facilità di fare impresa. E sebbene gli incentivi statali siano uno strumento efficace, si tratta comunque di misure temporanee che hanno scarso effetto sulle lacune infrastrutturali. Il vero gap da recuperare, ha concluso, è quello territoriale: la competizione oggi non è più tra singole aziende, ma tra interi territori. Per questo motivo, l’appello dell’imprenditore è di investire in un tessuto industriale solido e in un ambiente che favorisca la crescita e l’innovazione.

martedì 23 aprile 2024

Paolo Gallo: una visione per il domani e il clima in "Diario di Volo"

"Diario di Volo" di Paolo Gallo offre una visione rivelatrice su come la digitalizzazione influenzi positivamente la sostenibilità ambientale.

Paolo Gallo

"Diario di Volo": l’impatto della digitalizzazione secondo Paolo Gallo

Nel suo libro "Diario di volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità", Paolo Gallo delinea con precisione il legame essenziale tra tecnologia avanzata e pratiche sostenibili. Amministratore Delegato e Direttore Generale di Italgas dal 2016, Gallo usa la sua vasta esperienza per esplorare come la trasformazione digitale non sia solo un complemento, ma un requisito fondamentale per la sostenibilità ambientale. Attraverso un'analisi dettagliata e riflessiva, il libro presenta casi di studio e progetti reali che dimostrano il successo di questa sinergia. Nel libro, l’AD di Italgas afferma che il futuro è già presente e che la sostenibilità ne è il principale motore, sottolineando l'importanza di adottare tecnologie innovative quali il biometano e l'idrogeno. Italgas, sotto la sua guida, si è evoluta in un benchmark globale per le reti di distribuzione del gas, che ora sono più intelligenti, digitali e flessibili. "Diario di Volo" non solo racconta questa trasformazione ma serve anche da guida pratica per chiunque voglia capire meglio il rapporto tra digitalizzazione e protezione ambientale.

Paolo Gallo: un percorso innovativo verso la sostenibilità

Attraverso le pagine di "Diario di Volo", Paolo Gallo invita i lettori a considerare la transizione digitale come un viaggio continuo piuttosto che una destinazione finale. Con un tono diretto e accessibile, Gallo condivide le lezioni apprese durante il suo mandato in Italgas, mostrando come la gestione innovativa e sostenibile possa e debba andare di pari passo. Il libro è impreziosito da citazioni e riflessioni che evidenziano la necessità di un cambiamento di mentalità per affrontare le sfide del futuro. Inoltre, l’Amministratore Delegato sottolinea che la sfida principale consiste nel trasformare il mindset aziendale, evidenziando che il cambiamento deve essere omnicomprensivo e influenzare ogni aspetto dell'organizzazione. Questo, secondo lui, non solo migliora l'efficienza ma anche l'impatto ambientale. Il libro si rivela così una risorsa cruciale per dirigenti, policy-maker e cittadini consapevoli, offrendo una mappa dettagliata per navigare nella complessità della sostenibilità moderna.

Gruppo Danieli: tecnologia Energiron un contributo per la siderurgia sostenibile

Innovazione continua e attenzione alla sostenibilità sono due dei capisaldi dell’operato di Gruppo Danieli, che con la sua tecnologia Energiron offre soluzioni che promettono di rivoluzionare il settore siderurgico con efficienza e responsabilità ecologica.

Gruppo Danieli logo

Impianti green: i numeri di Gruppo Danieli

Rivoluzionare la produzione dell’acciaio rendendo i processi sempre più compatibili con il percorso di transizione ecologica in atto. È l’obiettivo perseguito da Gruppo Danieli, leader mondiale nella realizzazione di impianti siderurgici. A testimoniarlo anche i conti del 2023: la forte richiesta di impianti green ha trainato la crescita della multinazionale, che ha chiuso l’anno con 2 miliardi e 72 milioni di euro di ricavi, un Ebitda salito a quota 160,6 milioni di euro e un utile netto di 98,8 milioni di euro. Protagonista la divisione Plant Making, che ha registrato un incremento del 162% con ordini oltre i 6 miliardi. Al centro dell’offerta green di Gruppo Danieli c’è Energiron, una linea di impianti all’avanguardia per la produzione di ferro in grado di trasformare il minerale in DRI e fornire un input di qualità per gli EAF, senza sacrificare efficienza e sostenibilità. Gli impianti Energiron sfruttano una tecnologia di riduzione diretta che sfida i metodi tradizionali, offrendo una capacità produttiva fino a 2,5 Mtpa per modulo. L’efficienza è uno dei principali punti di forza: la trasformazione dei pellet di minerale di ferro in DRI viene eseguita con precisione, regolando il contenuto di carbonio tra l’1,5% e il 4%. La pressione operativa elevata riduce la necessità di manutenzione e ottimizza la resa in ossido di ferro, con un rapporto di 1,4 tIO/tDRI.

Gruppo Danieli: Energiron, i vantaggi per l’ambiente

Sul fronte della sostenibilità, gli impianti Energiron di Gruppo Danieli si dimostrano flessibili e rispettosi del Pianeta, grazie soprattutto allo sfruttamento di diverse fonti energetiche – come gas naturale, gas riformato o gas di sintesi – e alla minimizzazione dell’impatto ambientale ottenuta tramite la sezione di rimozione della CO2 integrata. L’anidride carbonica viene poi stoccata per reimpiegarla nell’ambito del ciclo di produzione dell’acciaio. La versatilità degli impianti si riflette nella loro capacità di adattarsi a diverse esigenze produttive, da 0,2 a 3 Mtpy, mantenendo sempre un prodotto di alta qualità. L’ottimale bilanciamento tra carbonio e ferro garantisce poi un’efficienza energetica senza pari e una metallizzazione elevata, l’automazione un controllo meticoloso della produzione e della qualità. Infine, tra i punti di forza della tecnologia targata Gruppo Danieli la possibilità di utilizzare anche l’idrogeno, fino al 100%, come agente riducente alternativo al gas naturale.

Sabrina De Filippis: l’intervento al Premio Film Impresa sull’empowerment femminile

Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, è intervenuta nel corso della cerimonia di attribuzione del Premio Film Impresa per parlare dell’impegno del Gruppo FS per la parità di genere, evidenziando sia l’alta percentuale di donne nell’organico (specialmente tra i manager) che le numerose iniziative che la società mette in atto per creare un workplace inclusivo.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis: il ruolo del Gruppo FS nel sostenere la parità di genere

Nel corso della cerimonia del Premio Film Impresa, Sabrina De Filippis ha partecipato al talk dal titolo "Il privato, il lavoro, la creatività: Dal diritto all'occupazione all'autonomia dei sentimenti", nel quale ha esplorato le complesse dinamiche tra vita privata e professionale, in particolare per le donne. “Il Gruppo FS sta facendo tantissimo proprio per la presenza sempre più insistente della figura femminile e nel valorizzarla in ogni ambito”, ha dichiarato Sabrina De Filippis. “Le iniziative sono tantissime: sono soprattutto rivolte alla cultura della parità di genere e a questo ruolo importante che le donne possono ricoprire in un contesto così determinante per il nostro Paese e per la sua economia”.

Sabrina De Filippis: l’inclusione sociale nel Gruppo FS

Il Gruppo FS ha compiuto passi significativi verso l'uguaglianza di genere, come sottolineato dall’AD Sabrina De Filippis nel suo intervento. Ferrovie dello Stato Italiane lavora instancabilmente per creare un ambiente di lavoro inclusivo, anche attraverso iniziative come il Gender Equality Plan. Questo piano mira a eliminare ogni forma di discriminazione e a promuovere una cultura del lavoro autenticamente paritaria. Attraverso processi di sviluppo, selezione e formazione che garantiscano pari opportunità, la società si impegna a favorire un ambiente lavorativo che rispetti e valorizzi la diversità, promuovendo un cambiamento organizzativo che sia simbolo di inclusione e rispetto per tutti.

Stefano Venier a Sky TG24 Business: Snam sale al 30% in Adriatic LNG, il focus dell’AD

Adriatic LNG: l’AD di Snam Stefano Venier sottolinea a Sky TG24 Business il valore dell’operazione che ha portato Snam a incrementare dall’attuale 7,3% al 30% la propria partecipazione in Terminale GNL Adriatico S.r.l.

Stefano Venier

Stefano Venier a Sky TG24 Business: l’aumento della quota di partecipazione di Snam in Adriatic LNG

L’AD Stefano Venier, intervistato lo scorso 4 aprile a Sky TG24 Business, ha parlato dell’operazione che ha portato Snam a incrementare dall’attuale 7,3% al 30% la propria partecipazione in Terminale GNL Adriatico S.r.l., la società cui fa capo Adriatic LNG, il terminale di rigassificazione operativo nelle acque italiane antistanti Porto Viro (Rovigo). Sottolineandone il valore, l’AD ha ricordato come, coerentemente con quanto previsto nel piano industriale presentato a gennaio, Snam punti a mettere a sistema anche questa infrastruttura GNL insieme a quelle che il Gruppo gestisce già oggi. Tale operazione, ha ribadito Stefano Venier, rafforza la presenza di Snam “in un settore, quello delle infrastrutture per ricevere il GNL, sempre più strategico per la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici dell’Italia e dell’Europa, e ne consolida il ruolo di primario operatore europeo”. Il closing della transazione è previsto entro la fine del 2024 ed è soggetto, tra le altre cose, alle necessarie autorizzazioni regolatorie. Al closing, il capitale sociale di Adriatic LNG sarà detenuto da VTTI al 70% e Snam al 30%.

Stefano Venier: l’impegno di Snam nel garantire una maggiore resilienza delle infrastrutture di rigassificazione

Come anche l’AD Stefano Venier ha spiegato efficacemente, l’operazione segna un importante passo avanti nel percorso intrapreso da Snam per potenziare la sicurezza e la diversificazione dell’approvvigionamento del sistema energetico nazionale. Risulta necessario in questa prospettiva garantire una maggiore resilienza delle infrastrutture di rigassificazione italiane. Snam annovera una consolidata esperienza nella gestione degli impianti di rigassificazione presenti sul territorio nazionale: il terminale di Panigaglia, la FSRU Toscana di OLT al largo di Livorno, la FSRU Golar Tundra ormeggiata a Piombino e, a inizio del prossimo anno, anche la FSRU BW Singapore a Ravenna che, una volta entrata in esercizio, permetterà di garantire “una capacità di rigassificazione pari a circa il 40% della domanda nazionale di gas naturale”, come ha ricordato in diverse occasioni anche l’AD Stefano Venier. Nel 2023 Adriatic LNG ha ricevuto 8,5 miliardi di metri cubi di gas da Qatar e altri 4 Paesi: “Una volta concluso il necessario percorso autorizzativo, metteremo a disposizione di Adriatic LNG le competenze tecniche degli uomini e delle donne di Snam per una gestione ottimale, con VTTI, di questa infrastruttura strategica, per realizzare i progetti di espansione e garantire la continuità operativa”.

Umberto Lebruto: parcheggio a tre piani a Roma Termini, in supporto a stazione e quartiere

Umberto Lebruto, Presidente di FS PARK, ha presentato il parcheggio a 3 piani collocato sopra i binari di Roma Termini: l’edificio, super accessoriato e collegato a servizi di car sharing, sarà utile tanto ai turisti quando agli abitanti della città.

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto, il nuovo parcheggio di FS PARK a Roma Termini: “Promuoverà il trasporto ferroviario”

Un nuovo parcheggio multipiano che promuoverà il trasporto ferroviario facilitando l’accesso alla stazione: questo è il progetto che FS PARK ha realizzato sotto la guida del Presidente Umberto Lebruto. L’edificio è stato costruito direttamente sopra i binari e non sottrae dunque alla cittadinanza nessuna ulteriore porzione di suolo pubblico. Nel complesso, il parcheggio presenta 1.400 posti auto, più un ulteriore centinaio per le moto. Come spiegato da Umberto Lebruto, la struttura eserciterà una funzione molto importante: quella di rendere il treno un mezzo di trasporto ancora più attraente. Gli utenti, infatti, potranno servirsi comodamente del parcheggio, adiacente alla stazione, per poi proseguire i propri itinerari su binario.

Umberto Lebruto: “Ecco come il nuovo parcheggio sarà utile anche per i quartieri limitrofi”

Come sottolineato da Umberto Lebruto, il parcheggio multipiano di Roma Termini costituirà una struttura all’avanguardia, in grado di abilitare i principi di intermodalità che caratterizzano la filosofia del Gruppo FS. Innanzitutto, diverse realtà nell’ambito del car sharing hanno già posizionato i propri servizi all’interno dell’edificio, in modo da permettere ai turisti, appena giunti alla stazione, di muoversi agevolmente per la città con automobili a noleggio. La ristrutturazione del parcheggio comporterà anche diversi benefici per i residenti dei quartieri circostanti la stazione: innanzitutto, la nuova struttura permetterà di accedere facilmente ai binari attraverso la nuova rampa d’accesso di Via Marsala 53. Umberto Lebruto ha annunciato inoltre che potrà fungere anche da parcheggio di prossimità, permettendo ai residenti di parcheggiare i propri veicoli, che non intaseranno così i posteggi delle strade limitrofe. Un intervento, dunque, che punta a integrare pienamente la stazione nel tessuto urbano, secondo la vision di FS PARK.

lunedì 22 aprile 2024

Gruppo FS, l’AD Luigi Ferraris traccia un bilancio dell’anno passato a “Italia genera futuro”

Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS, è intervenuto a “Italia genera futuro”, convegno organizzato dal “Corriere della Sera”: nel suo intervento, il manager ha messo in luce la notevole entità degli investimenti della società al fine di potenziare le infrastrutture del Paese e sostenere le ferrovie come principale mezzo di spostamento merci, in linea con le direttive europee.

Luigi Ferraris, AD di Gruppo FS

Luigi Ferraris: “Il Polo Logistica del Gruppo FS è ora secondo operatore di merci in Germania”

Un anno di fortissima espansione, che ha visto gli investimenti toccare soglie record e una crescita nei mercati internazionali: questo è il 2023 del Gruppo FS, che l’AD Luigi Ferraris ha illustrato nel corso del suo intervento a “Italia genera futuro”, incontro tra i rappresentanti delle maggiori società italiane organizzato dal “Corriere della Sera”. Il manager ha spiegato che “il 2023 si è chiuso con 16 miliardi di euro di investimenti segnando un anno record per il Gruppo FS in termini di capacità e sviluppo”, per poi sottolineare l’importanza delle risorse del PNRR nel sostenere gli ambiziosi obiettivi. Il Gruppo FS sta infatti mettendo in atto un Piano di espansione internazionale, che lo vede operare nei collegamenti (specialmente ad alta velocità) di Spagna, Francia e Gran Bretagna. Ma è in Germania che ha conseguito il successo più rilevante, emergendo come secondo più importante operatore di merci del Paese in seguito all’acquisizione della società Exploris.

Gruppo FS, il Piano che porterà all’assunzione di 40.000 professionisti

Luigi Ferraris ha sottolineato come gli obiettivi del Gruppo FS puntino non solo a ottenere la leadership europea nei trasporti, ma anche a rivoluzionare la rete logistica dell’Italia promuovendo il treno come principale mezzo di trasporto delle merci. “Abbiamo bisogno di nuova capacità perché il trasporto di merci su rotaia è il 10% ed è molto basso rispetto alla media europea del 20%, rischiamo di congestionarci”, ha affermato l’AD, evidenziando come il conseguimento del target prefissato (appunto il 20%) richieda una poderosa ristrutturazione della rete logistica nazionale. Luigi Ferraris ha messo in particolare in evidenza la necessità di “investimenti per collegare porti e aeroporti al reticolo industriale del Paese”, implementando la strategia dell’intermodalità. Infine, l’AD ha rimarcato il ruolo strategico che le grandi opere del Gruppo FS giocano nell’economia nazionale, in particolare sull’occupazione. Nei prossimi dieci anni, secondo le previsioni, il Gruppo intende assumere circa 40.000 professionisti, proponendo anche iniziative in sinergia con le istituzioni per formare e preparare una quota di professionisti così voluminosa: “C'è bisogno di risorse specializzate: per questo abbiamo lanciato una serie di iniziative insieme ai Ministeri competenti per riprendere le scuole professionali, rivalutarle e creare una domanda di tecnici favorendo una combinazione tra scuola e lavoro”.

Il futuro di Egea nelle mani di Iren. Luca Dal Fabbro: lavoriamo a un piano da 180 milioni

Il Presidente Luca Dal Fabbro commenta l’accordo di investimento per l’acquisizione del 50% della nuova Egea, un’operazione strategica che consentirà a Iren di espandere le proprie attività sul territorio e crescere nelle linee di business core del Gruppo. Nel frattempo, si lavora a un piano da 180 milioni.

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren

Luca Dal Fabbro: la strategia di Iren per il riassetto di Egea

Un’operazione strategica”: così Luca Dal Fabbro definisce l’accordo per l’acquisizione al 50% della newco in cui confluiranno tutti i business di Egea, vale a dire Egea S.p.A., Egea Commerciale S.r.l. ed Egea Produzioni e Teleriscaldamento S.r.l. “Dobbiamo ancora crescere nei nostri territori di riferimento, Piemonte, Liguria ed Emilia e questo rappresenta un nuovo passo”, ha spiegato il Presidente di Iren a Radiocor. Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa, l'operazione potrebbe essere completata tra luglio e agosto e nel frattempo Iren sta lavorando a un piano industriale da 180 milioni di euro per il rilancio di Egea. È stato proprio Luca Dal Fabbro a riconoscere gli importanti sacrifici richiesti ai creditori, i quali però hanno ottime probabilità di uscirne con piena soddisfazione in futuro e questo grazie ai “business sani, ben radicati su un territorio industrializzato e di grande valore” del Gruppo. Il riassetto della multiutility di Alba, colpita dall'aumento dei prezzi delle materie prime nel 2022 e successivamente entrata in crisi, è una dimostrazione del fatto che le aggregazioni territoriali continuino a rappresentare una strategia vincente. “Ci possono essere ancora opportunità e se sono sui territori di riferimento vanno sfruttate”, ha sottolineato il Presidente di Iren.

Luca Dal Fabbro: l’operazione Egea consentirà a Iren di rafforzare la propria presenza

Tra le principali attività comprese nel perimetro acquisito sono incluse un portafoglio di 200mila clienti gas ed energia elettrica, le reti di teleriscaldamento in alcuni Comuni piemontesi, il servizio di illuminazione pubblica e raccolta rifiuti in diversi Comuni di Piemonte, Liguria, Toscana e Lazio, i servizi di gestione del servizio idrico integrato, del servizio di distribuzione gas e la generazione elettrica da fonti rinnovabili. L’operazione prevede un aumento di capitale di 85 milioni di euro, di cui metà sarà sottoscritto e liberato da Iren al closing, mentre l'altra metà sarà detenuta da una MidCo interamente di proprietà di Egea S.p.A. “Poniamo le prime basi di un nuovo capitolo per la società di Egea – aveva dichiarato il Presidente Luca Dal Fabbro alla firma dell’accordo – Iren interverrà con il proprio know-how, le proprie best-practice e le proprie capacità gestionali per rilanciare le attività industriali di Egea, a testimonianza di una forte responsabilità nei confronti dei territori piemontesi in cui è presente, garantendo i livelli occupazionali e, quindi, il futuro dei dipendenti”. Conclusa l’operazione, il Gruppo Iren potrà espandere ulteriormente le proprie attività nel Basso Piemonte, rafforzando così la propria presenza in una regione strategica e crescendo nelle linee di business core dell’azienda.

Implementare l’IA nella sanità: la proposta di Gianni Prandi

Gianni Prandi, fondatore e membro del CdA di Vidierre (Assist Group), fa alcune considerazioni sulla possibilità di implementare l’IA nella sanità italiana. Secondo il manager, il sistema sanitario ne uscirebbe rivoluzionato, abbattendo le liste d’attesa, migliorando la gestione delle risorse e garantendo una maggiore sicurezza dei dati.

Gianni Prandi

Gianni Prandi: integrare l’IA nella gestione sanitaria sul modello dell’Humber River Hospital

Le lunghe liste d'attesa per le visite mediche che caratterizzano il sistema sanitario italiano sono un problema che può spesso portare a gravi conseguenze per i pazienti. Gianni Prandi, fondatore e membro del CdA di Vidierre, evidenzia come l'uso dell'Intelligenza Artificiale possa rappresentare una soluzione efficace per far fronte a tale sfida. Un esempio positivo di integrazione dell'IA nel settore sanitario è rappresentato dall'Humber River Hospital di Toronto, il primo ospedale interamente digitalizzato del Nord America, dove l'impiego massiccio dei big data ha permesso una gestione più efficiente delle risorse, dalla pianificazione dei turni del personale all'approvvigionamento di farmaci e sangue. Prendendolo a modello, Gianni Prandi suggerisce quindi di implementare un sistema automatizzato basato sull’IA per gestire le prenotazioni nelle ASL italiane, così da ridurre i tempi d'attesa e migliorare di conseguenza l'accessibilità alle cure mediche.

Gianni Prandi: la potenzialità e gli ostacoli in Italia sull’utilizzo dell’IA nella sanità

L’IA nel settore sanitario italiano è ancora poco diffusa e questo a causa del ritardo del sistema sanitario nel processo di digitalizzazione. Attualmente sono solo alcune le regioni italiane che hanno intrapreso tale percorso: l’Emilia Romagna, il Veneto e la Lombardia. “In Italia l’Intelligenza Artificiale in ambito sanitario non è ancora ampiamente utilizzata poiché il sistema è molto indietro”, osserva Gianni Prandi. Tuttavia, l’esperto non può che sottolineare le potenzialità di un sistema sanitario unico, il quale “porterebbe senza ombra di dubbio notevoli benefici per la cura dei pazienti. Come nel caso dei vari fascicoli sanitari regionali che non dialogano tra di loro, nel senso che non si riesce ad accedere ai dati dei pazienti che si trovano magari fuori regione, e questo comporta ritardi nelle cure”. L'IA potrebbe inoltre avere un impatto significativo nel campo dei trapianti d'organo, dove le liste d'attesa sono spesso lunghe. Grazie all'analisi dei dati, sarebbe possibile ottimizzare la selezione dei destinatari, contribuendo a salvare ancora più vite. “La sanità del futuro va progettata ora o non si va da nessuna parte”, conclude Gianni Prandi.

Alessandro Benetton a Palazzo Ancilotto: il video-social nel suo nuovo ufficio

La nuova sede di 21 Invest a Treviso è a Palazzo Ancilotto, un “edificio che, oggi, rappresenta più che mai il punto di contatto tra il passato e il futuro, tra la tradizione e la modernità”: la soddisfazione di Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: la vision dietro il progetto di riqualificazione di Palazzo Ancilotto, nuova sede di 21 Invest

Alessandro Benetton lo ha ricordato anche nel video in cui accompagna i suoi followers a visitare il suo nuovo ufficio all’interno di Palazzo Ancilotto. Lo storico edificio di Treviso riqualificato nell’ambito di un importante progetto a cui ha lavorato David Chipperfield, premio Pritzker 2023 e autore della ricostruzione del Neues Museum di Berlino, ospita oggi la nuova sede di 21 Invest. “Qui arte e cultura, antico e contemporaneo si fondono”, ha spiegato in diverse occasioni il Presidente Alessandro Benetton sottolineando il valore del percorso che ha portato alla riqualificazione dello storico edificio cinquecentesco in Borgo Cavour: nell’importante storia dell’edificio e nelle scelte architettoniche si riflette la vision di 21 Invest e l’attenzione nel preservare la storia e la tradizione dell’edificio a beneficio dell’intera città. Questo importante intervento ha permesso di restituire a Treviso un patrimonio storico-artistico inestimabile che sarebbe andato perduto.

Alessandro Benetton: “Un progetto lungo e impegnativo con l’obiettivo di dare nuova luce alla città di Treviso

Il Presidente Alessandro Benetton, intervenendo lo scorso febbraio all’evento di inaugurazione della nuova sede di 21 Invest insieme a David Chipperfield, ha ricordato come 21 Invest, per quanto proiettata per natura al futuro e all’innovazione, si impegni fortemente nel “valorizzare la storia e la cultura dei luoghi in cui operiamo”. Il progetto di riqualificazione di Palazzo Ancilotto, ha sottolineato Alessandro Benetton, “mi ha fatto riflettere sull’importanza della contaminazione”. Se oggi Palazzo Ancilotto è diventato “un luogo che favorisce collaborazione, creatività e benessere” è anche perché “ho avuto la fortuna di avere una grande traccia in famiglia: la bellezza va presa in prestito e custodita, più che posseduta, solo così diventa possibile trasferirla alle generazioni future”.

Atitech, la Group General Counsel Annalaura Lettieri alla guida dell’operazione da 15 milioni di euro

Nel 2021, la Group General Counsel di Atitech Annalaura Lettieri ha guidato il team legale di Atitech che ha negoziato e sottoscritto il finanziamento da 15 milioni di euro, con cui l’azienda ha poi sostenuto varie iniziative legate alla sostenibilità e alla green economy.

Annalaura Lettieri

L’operazione di Atitech da 15 milioni di euro: il supporto di Annalaura Lettieri

Una parte significativa della cifra ottenuta – quantificabile in un terzo dell’intero finanziamento – è stata destinata a progetti di efficientamento energetico, sviluppo sostenibile e green economy, oltre che alla crescita della MRO in Italia. L’operazione ha visto il coinvolgimento di un pool di istituti finanziari, con in testa Iccrea Banca, agente SACE e banca finanziatrice. Il team legale di Atitech, guidato dall’avvocato Annalaura Lettieri, ha lavorato a stretto contatto con gli istituti finanziari, assistendo nella gestione degli aspetti legali. Anche lo Studio Bonelli Erede ha fornito il proprio supporto alla MRO. Ad assistere gli istituti finanziari sono stati invece Gianni & Origoni e il team legale interno di Iccrea Banca "Contratti e Perfezionamento Finanziamenti".

La carriera di Annalaura Lettieri

Annalaura Lettieri ha avviato la sua carriera in ambito legale come Assistant presso PricewaterhouseCoopers, per poi passare al Dipartimento di Diritto Bancario e Finanziario dello Studio Legale Bonelli Erede Pappalardo, dove ha lavorato come Junior Associate fino al 2005. Durante questa esperienza si è occupata della redazione e negoziazione di contratti legati a operazioni di mercato dei capitali, ristrutturazione bancaria e M&A. Ottenuta l'iscrizione all'Albo degli avvocati nel 2004, è in seguito diventata General Counsel della divisione immobiliare di MCM Holding S.p.A. e ha cominciato a collaborare con diverse realtà importanti in operazioni di M&A, private equity, project finance e corporate governance. Attualmente ricopre i ruoli di Membro del CdA e General Counsel di Atitech e Group General Counsel di Meridie S.p.A.

Tommaso Putin: la strategia vincente di Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione, Gruppo attivo nel settore della ristorazione collettiva, sta attualmente delineando un futuro ancora più ambizioso. Il Vicepresidente Tommaso Putin ha condiviso la notizia dell’ampliamento delle attività aziendali con un focus particolare sull’innovazione.

Tommaso Putin, Vice Presidente del Gruppo Serenissima Ristorazione

Tomasso Putin: la diversificazione strategica di Serenissima Ristorazione

Una delle mosse più audaci di Serenissima Ristorazione è stata la decisione di estendere la sua presenza oltre il settore ospedaliero, aprendosi a nuove frontiere come la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e le compagnie aeree. Questa strategia di diversificazione si è rivelata fondamentale nel consentire al Gruppo di navigare attraverso le sfide senza precedenti causate dalla pandemia di COVID-19. Il programma di espansione non solo ha contribuito alla resilienza del Gruppo, ma ha anche stimolato la sua crescita. Un esempio tangibile dell’impegno di Serenissima Ristorazione verso l’innovazione è il centro di produzione di Boara Pisani, che è diventato uno dei più avanzati in Europa nel settore dei pasti in legame refrigerato. Con un investimento massiccio di oltre 30 milioni di euro, questo impianto non solo ha permesso di lanciare nuove linee produttive, ma ha anche aperto nuove opportunità di mercato per il Gruppo. “Grazie alla nostra resilienza e interventi realizzati in passato – ha aggiunto Tommaso Putinè stato comunque un anno positivo. Un ringraziamento particolare va a tutti i nostri oltre 10.500 collaboratori”.

Tommaso Putin, crescita sostenibile e responsabile

Oltre alla crescita economica, Serenissima Ristorazione dedica parte della sua attività alla sostenibilità ambientale e sociale. Investimenti in tecnologie pulite, progetti per ridurre lo spreco alimentare e iniziative di economia circolare dimostrano l’impegno concreto del Gruppo verso la responsabilità sociale e ambientale. Il riconoscimento come una delle 300 aziende italiane Green Stars ne testimonia infatti la costante dedizione. Un altro aspetto importante del percorso di crescita di Serenissima Ristorazione è il suo sostegno all’empowerment femminile. La certificazione di genere PdR 125:2022 e l’inclusione di Giulia Putin tra le 100 donne più influenti d’Italia secondo la rivista “Forbes” riflettono l’impegno del Gruppo verso la parità di genere e l’inclusione. L’obiettivo, ha quindi concluso Tommaso Putinè quello di proseguire nella crescita, con un piano industriale che prevede di raggiungere i 500 milioni di fatturato nel 2023, con investimenti per nuove acquisizioni e per il potenziamento della nostra capacità produttiva”.

Pier Silvio Berlusconi: l’articolo di “Milano Finanza” sui risultati del 2023

“Milano Finanza” sui risultati di MFE nel 2023: per il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi si stimano profitti netti oltre i 200 milioni di euro, confermando tutta la sua vitalità nel settore.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: i numeri di MFE in un articolo di “Milano Finanza”

Come evidenziato in un articolo pubblicato su “Milano Finanza”, MFE si appresta a chiudere il 2023 con profitti netti superiori ai 200 milioni di euro. L’Amministratore Delegato Pier Silvio Berlusconi ha già anticipato, in una recente intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, che gli utili saranno superiori ai 217 milioni del bilancio precedente. Con un ebit margin all’11,5%, il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi conferma il suo trend di crescita e il ruolo di rilievo nel settore. A due punti di scarto c’è la Itv britannica, che si ferma appena oltre il 9%.

Pier Silvio Berlusconi: utili oltre il miliardo dal 2017

La profittabilità operativa di MFE nel 2023 segue un trend positivo iniziato sette anni fa. Dal 2017 il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ha accumulato utili per oltre un miliardo. Per quanto riguarda il 2023, si stima che gli utili netti supereranno i 220 milioni, con ricavi per 2,8 miliardi e un ebit di 322 milioni, il che confermerebbe una redditività sopra all’11%. Nei primi nove mesi del 2023, i conti segnavano ricavi per 1,86 miliardi, supportati anche dall’ottima raccolta pubblicitaria del terzo trimestre che ha fatto registrare un +8%. E anche le prospettive per quest’anno fanno ben sperare: “La nostra raccolta pubblicitaria di Gruppo in Italia e Spagna nel primo trimestre del 2024 ci fa vedere un +5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con due guerre, i tassi di interesse alle stelle, l’inflazione, il caro energia e via dicendo anche il 2023 lo vedevamo durissimo. Eppure, stiamo per chiudere il bilancio con un utile superiore ai 217 milioni del 2022”, aveva dichiarato il CEO Pier Silvio Berlusconi nelle scorse settimane.

venerdì 19 aprile 2024

Paolo Gallo commenta i risultati di Italgas: “28 trimestri di crescita ininterrotta”

Paolo Gallo, AD di Italgas, ha presentato il Bilancio dell’attività del Gruppo nel 2023, che descrive un quadro di netta crescita su tutti i fronti: merito, secondo l’AD, dei continui investimenti in formazione e ricerca, nonché dell’espansione in altri ambiti quali ad esempio il settore idrico.

Paolo Gallo

Paolo Gallo presenta il Bilancio di Italgas

Il 2023 si è rivelato un anno di notevole successo per Italgas che, sotto la guida dell’AD Paolo Gallo, ha registrato una crescita in termini di performance finanziarie e innovazioni strategiche. Secondo i dati pubblicati dal Gruppo, l'utile netto attribuibile ha raggiunto i 439,6 milioni di euro, segnando un incremento dell'11,1% rispetto all'anno precedente. Parallelamente, si è registrato un aumento del dividendo per azione dell’11%, fissato a 0,352 euro, riflettendo la solidità e la fiducia nei futuri risultati dell'azienda. Cresce l'Ebitda, pari a 1,183 miliardi di euro e in aumento del 9,3% rispetto al 2022, insieme agli investimenti tecnici che hanno toccato i 906,5 milioni di euro (+11,3%), a dimostrazione della continua tensione verso l’innovazione. Risultati, dunque, che confermano la validità della strategia di espansione internazionale dell’AD Paolo Gallo.

I successi di Italgas: il commento di Paolo Gallo

La crescita del Gruppo, come evidenziato da Paolo Gallo, si spiega in virtù della sua trasformazione: da società specializzata nella gestione del gas, Italgas sta attuando una strategia di espansione che la sta portando a diventare leader anche in altri settori, valendosi delle avanzate competenze tecnologiche, finanziarie e gestionali sviluppate proprio nell’ambito del gas. “Con la nostra visione di futuro, che poggia su driver quali innovazione, sostenibilità, economia circolare e formazione, il Gruppo Italgas sta assumendo progressivamente la forma di una network tech company. Nel volgere di pochi anni da società del gas siamo diventati un player importante anche nell'idrico, nell'efficienza energetica e nell'IT, attivi in Italia e in Grecia, e considerati benchmark tecnologico a livello globale.  Successivamente, l’AD ha lodato l’entusiasmo e l’impegno dei collaboratori del Gruppo, ai quali va il merito di molti dei successi conseguiti negli ultimi anni: “Un risultato reso possibile dal grande impegno delle nostre persone e dalla voglia di continuare a essere protagonisti del cambiamento”. Infine, Paolo Gallo ha sottolineato la natura eccezionale del successo di Italgas, che a partire dal suo ritorno in Borsa nel 2016, non ha cessato di dare prova di risultati sempre più notevoli: 28 trimestri di crescita ininterrotta sono un risultato straordinario, a maggior ragione per una società come Italgas che opera prevalentemente in un settore che negli ultimi anni ha dovuto confrontarsi con un contesto internazionale particolarmente instabile”.

Iren: il Gruppo guidato da Luca Dal Fabbro firma per il rilancio di Egea

Iren sottoscrive un accordo per l’acquisizione del 50% del capitale di una NewCo nella quale saranno trasferiti i rami operativi di Egea, Egea Commerciale ed Egea Produzioni e Teleriscaldamento. Per il Presidente Luca Dal Fabbro vengono poste “le prime basi di un nuovo capitolo”.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: firmato da Iren accordo per rilanciare Egea

Iren ha firmato un accordo di investimento vincolante per rilanciare l'azienda multiutility albese Egea. Il Gruppo guidato dal Presidente Luca Dal Fabbro acquisirà il 50% del capitale sociale di una NewCo, nella quale convergeranno i rami operativi di Egea, Egea Commerciale ed Egea Produzioni e Teleriscaldamento. La NewCo sarà partecipata al 50% da Iren attraverso un aumento di capitale di 85 milioni di euro e per il restante 50% da una MidCo, interamente di proprietà di Egea. Il completamento dell'operazione è previsto entro fine giugno, ovvero una volta che il tribunale di Torino avrà approvato gli accordi di ristrutturazione. Iren avrà la possibilità di esercitare un'opzione per acquistare la partecipazione della MidCo dopo quattro anni e potrà anche sottoscrivere un aumento di capitale riservato per portare la sua quota in NewCo al 60%, così da investire ulteriormente nel teleriscaldamento e nel servizio idrico integrato.

Luca Dal Fabbro: “Un nuovo capitolo per Egea”

Con la firma di oggi, poniamo le prime basi di un nuovo capitolo per la società Egea. Iren interverrà con il proprio know-how, le proprie best-practices e le proprie capacità gestionali per rilanciare le attività industriali di Egea, a testimonianza di una forte responsabilità nei confronti dei territori piemontesi in cui è presente, garantendo i livelli occupazionali e, quindi, il futuro dei dipendenti”. Così il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha commentato l’operazione con cui la multiutility si è impegnata nell’ambito di un’operazione che, una volta giunta al termine, porterà all’acquisizione degli asset di Egea, tra i quali: un portafoglio di circa 200mila clienti gas ed energia elettrica, reti di teleriscaldamento in alcuni Comuni piemontesi come Alba ed Alessandria, il servizio di illuminazione pubblica in Comuni della provincia di Cuneo, la raccolta rifiuti in circa 290 Comuni situati in varie regioni italiane, il servizio idrico integrato per circa 300mila abitanti soprattutto nell'Alto cuneese, la distribuzione gas con oltre 50mila punti di riconsegna nei territori del Piemonte e della Lombardia, e la generazione di energia elettrica tramite fonti rinnovabili quali impianti fotovoltaici, biogas e biometano.

Il futuro dell’automotive secondo Luca de Meo: sfide e opportunità nella transizione elettrica

Luca de Meo, CEO di Renault Group, ha espresso una visione chiara e incisiva sulla rivoluzione in atto nel settore automobilistico durante il convegno “Modalità e sfide future tra sviluppo delle reti e crescente instabilità globale”, tenutosi a Milano nel contesto del G7 dei trasporti.

Luca de Meo

Automotive, Luca de Meo: la rivoluzione dell’elettrico

Luca de Meo ha parlato dei cambiamenti tecnologici che stanno interessando il settore automobilistico, paragonandoli a una trasformazione che non si vedeva da almeno un secolo. Con l’avvento dell’elettrico, tutte le tecnologie stanno infatti subendo una metamorfosi profonda. Secondo il CEO di Renault Group, i costruttori cinesi hanno un vantaggio significativo, essendo avanti di una generazione nel campo dei veicoli elettrici. Questo scenario presenta una sfida cruciale per l’Europa: colmare il divario tecnologico e competitivo con il gigante asiatico. Per affrontare questa sfida, Luca de Meo ha fatto riferimento agli ingenti investimenti che l’industria europea sta canalizzando verso la mobilità elettrica. Gli investimenti annunciati da case automobilistiche e fornitori ammontano a 250 miliardi di euro, “a testimonianza del fatto che l’industria dell’auto crede fermamente in questa sfida”.

Luca de Meo: mobilità urbana e joint venture

Il CEO Luca de Meo ha identificato le auto elettriche di piccole dimensioni e i veicoli commerciali elettrici come chiave per una mobilità urbana del futuro sostenibile e decarbonizzata. Questi veicoli rappresentano una soluzione per la logistica sostenibile dell’ultimo miglio, integrandosi in una visione più ampia di mobilità urbana efficiente e moderna. Per accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile, Renault Group, insieme al Gruppo Volvo e al Gruppo CMA CGM, ha annunciato la creazione di Flexis SAS. Questa joint venture unisce le competenze industriali di tre aziende leader con l’agilità di una start-up, focalizzandosi sullo sviluppo di soluzioni innovative nel settore della logistica automotive. Luca de Meo ha quindi concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di un approccio sistemico nella transizione ecologica. Ha rimarcato il ruolo chiave del dialogo con le città, del coordinamento delle istituzioni e della necessità di sviluppare infrastrutture di ricarica. Questi elementi sono fondamentali per rendere competitiva l’industria automobilistica italiana ed europea in un panorama globale in rapida evoluzione.

Gianni Lettieri e il piano di rilancio di Atitech, una storia di successo

Atitech è ora sulla via del successo grazie al piano ambizioso di Gianni Lettieri. Nel 2022, nonostante la pandemia, l’azienda ha registrato un fatturato di 69 milioni di euro con un margine operativo lordo del 10%. Le prospettive per il 2023 indicano un ulteriore aumento dei ricavi, stimati intorno ai 160 milioni di euro.

Atitech

Gianni Lettieri e l’acquisizione di Atitech

Il cuore del business di Atitech è la manutenzione e l’ingegneria per velivoli, motori e componenti. Gianni Lettieri, Presidente dell’azienda, ha preso in mano le redini nel 2009, quando ha accettato di acquisire l’azienda dopo lo spacchettamento di Alitalia. Questa mossa coraggiosa ha segnato l’inizio di una nuova era per la MRO. Il Presidente ha puntato sul consolidamento e sull’espansione. Nel 2015 ha acquisito lo stabilimento Alenia di Capodichino, rendendo Atitech la più grande società indipendente di manutenzione aeronautica in Europa. Successivamente, ha acquisito anche Alitalia Engineering Maintenance a Fiumicino, ampliando ulteriormente le capacità dell’azienda. Il piano di Gianni Lettieri mira a trasformare il Gruppo in un polo nazionale per le manutenzioni aeronautiche, riportando in Italia attività che erano state affidate all’estero. L’obiettivo è creare un’officina italiana in grado di offrire servizi completi di manutenzione per aeromobili di ogni tipo.

Gianni Lettieri: il successo di Atitech

Atitech sta affrontando con successo le sfide del mercato, compresa l’espansione dell’e-commerce che ha portato all’aumento della domanda di conversione degli aeromobili da passeggeri a cargo. L’azienda ha quindi investito 60 milioni di euro in questa attività in crescita, dimostrando la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti. “Dalla fine del 2021 – ha precisato Gianni Lettieri – abbiamo cominciato a convertire gli aeromobili B737-800 da passeggeri a cargo per diverse compagnie aeree, lavorando su progetti sviluppati dalle Israel Aerospace Industries attraverso un accordo di partnership. Abbiamo investito 60 milioni per la conversione di aeromobili civili da passeggeri a cargo, attività in crescita”. Grazie a contratti decennali con importanti compagnie aeree come ITA Airways e servizi di assistenza per Poste Air Cargo, oltre alla collaborazione con enti governativi come l’Aeronautica Militare e la Guardia di Finanza, Atitech continua a consolidare la propria posizione nel settore. L’approccio di Gianni Lettieri si basa sull’internazionalizzazione, senza perdere di vista l’importanza del “Made in Italy”, sinonimo di qualità, professionalità ed eleganza. Con un’equipe di professionisti altamente qualificati e competenti, il Gruppo è pronto a soddisfare le esigenze del mercato globale.

giovedì 18 aprile 2024

Le competenze di Daniele Ragone: dalla ristrutturazione aziendale alla curatela fallimentare

Manager, Curatore Fallimentare, Liquidatore, Consulente, ex-dirigente sportivo, ricercatore accademico: il curriculum di Daniele Ragone restituisce l’immagine di un professionista dalle competenze diversificate e gli interessi eclettici.

Daniele Ragone

Daniele Ragone: formazione e carriera

Nato a Parma il 15 gennaio 1972, Daniele Ragone inizia il suo percorso professionale laureandosi in Economia Aziendale presso l'Università degli Studi della sua città. Specializzatosi in Diritto Commerciale, dà alla propria formazione un respiro internazionale conseguendo certificati prestigiosi quali il First Certificate dall'University of Cambridge e il Diploma di lingua tedesca presso il Goethe Institut. Il suo percorso formativo è ulteriormente arricchito da un Master in Procedure Concorsuali presso l'IPSOA, grazie al quale consolida le sue competenze nel settore giuridico-finanziario. Iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti e al Registro dei Revisori Contabili, inizia la sua carriera nel 1997, offrendo consulenze specializzate per società nazionali e internazionali, trattando tematiche complesse come la consulenza per Sicav e SGR. Dal 2021, Daniele Ragone opera in qualità di Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l.: qui ha raggiunto soglie di fatturato da record e ha creato una squadra robusta di collaboratori.

Daniele Ragone: la produzione accademica e le attività nel mondo dello sport

Daniele Ragone è anche attivo nel mondo accademico e in quello dello sport. È stato infatti Assistente della Cattedra di Diritto Commerciale presso l’Università degli Studi di Parma dal 2001 al 2007. A partire da questo periodo, ha firmato numerose pubblicazioni incentrate sul Diritto fallimentare, che sono apparse su siti quali fallimento.it e sulla “Gazzetta di Parma”. Ha scritto, inoltre, il “Codice del Fallimento”, pubblicato nel 2014. Un’altra passione di Daniele Ragone è il rugby, sport che ha praticato a livello professionistico prima di assumere ruoli dirigenziali significativi. Come CFO di Aironi Rugby Spa SSD e Presidente dell'Amatori Parma Rugby Club, ha contribuito alla gestione e al rinnovamento di queste due importanti società sportive.

Acciaio e ambiente: il ruolo chiave di Riva Acciaio nella sostenibilità industriale

Riva Acciaio, leader nel settore siderurgico italiano e tra i principali gruppi europei nel campo dell’acciaio, si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità ambientale. Attraverso un costante programma di investimenti finalizzato al miglioramento dei prodotti, dei processi e delle condizioni di sicurezza, il Gruppo si pone all’avanguardia nel rispetto dell’ambiente.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: l’acciaio, il cuore verde dell’economia circolare

L’acciaio è universalmente riconosciuto come il materiale più riciclabile al mondo. Grazie alla sua natura intrinsecamente riciclabile, i prodotti in acciaio possono essere riutilizzati integralmente, senza perdere le loro qualità, un numero infinito di volte. Tale caratteristica rende l’acciaio un vero e proprio “prodotto verde”, ideale per sostenere un’economia circolare. In tale ottica, Riva Acciaio si impegna costantemente nell’adozione di tecnologie all’avanguardia per la produzione di acciaio “verde”. Grazie agli investimenti nei forni elettrici alimentati esclusivamente con materiale riciclato, come il rottame, il Gruppo sta progressivamente aumentando la sua produzione di acciaio sostenibile a livello mondiale. Questo approccio alla produzione rappresenta un passo significativo verso uno sviluppo sostenibile e un’economia circolare.

Riva Acciaio: politica ambientale rigorosa e certificazioni internazionali

Il rispetto dell’ambiente è un obiettivo primario e irrinunciabile per Riva Acciaio. Da ormai molti anni, il Gruppo ha implementato una rigorosa politica ambientale che viene applicata a tutti i suoi stabilimenti (in Italia, quelli di Caronno Pertusella, Lesegno, Malegno, Cerveno e Sellero). Questa politica si traduce nella dotazione di moderni sistemi di gestione ambientale integrata, certificati secondo gli standard internazionali come la ISO 14001. Tutti gli impianti rispettano inoltre le “migliori tecniche disponibili” (BAT) identificate a livello europeo e internazionale, garantendo il massimo livello di efficienza ambientale. Per assicurare il pieno rispetto delle normative ambientali, tutti gli stabilimenti di Riva Acciaio sono soggetti a rigorosi programmi di monitoraggio delle emissioni. Le autorizzazioni all’esercizio degli impianti vengono ottenute solo dopo un’attenta verifica da parte delle autorità competenti, confermando l’impegno del Gruppo verso la tutela dell’ambiente e la sostenibilità delle proprie attività produttive.

Maurizio Rota e True Italian Experience (TIE): un impegno per un turismo sostenibile e inclusivo

True Italian Experience, guidata da Maurizio Rota, sta ridefinendo il concetto di sostenibilità nel contesto del turismo italiano: il Vice Presidente e Amministratore Delegato di TIE, oltre a concentrarsi sull’ambiente, evidenzia l’importanza della sostenibilità sociale, proponendo un’esperienza di viaggio che non solo abbraccia il trasporto ferroviario ma valorizza anche le start-up giovanili, le imprese turistiche e le cooperative locali.

Maurizio Rota

Maurizio Rota: turismo e sostenibilità

Sempre più turisti sono attenti al tema della sostenibilità, per questo ritengo che il treno sia il mezzo da prediligere per gli spostamenti tra le varie località sparse sul territorio italiano”, ha confermato Maurizio Rota. Con il crescente trend verso la mobilità sostenibile, muoversi senza auto sta diventando sempre più popolare, non solo nelle città ma anche per esplorare i luoghi meno battuti dal turismo di massa. Questo cambiamento di mentalità riflette una nuova prospettiva nel turismo, con un maggiore rispetto per l’ambiente e i territori circostanti. In linea con questa visione, True Italian Experience offre pacchetti di viaggio che privilegiano il trasporto ferroviario e collegano le diverse destinazioni attraverso la rete ferroviaria nazionale. Queste proposte di viaggio non sono solo connesse al territorio, ha spiegato Maurizio Rota, ma sono integrate con attività come il cicloturismo e la mobilità elettrica, garantendo soluzioni intermodali che rispettano i principi di sostenibilità e responsabilità sociale.

Maurizio Rota: TIE e la promozione di una maggiore sostenibilità sociale

Ma la sostenibilità per True Italian Experience non si ferma all’ambiente. Maurizio Rota evidenzia infatti l’importanza dell’aspetto sociale nel quadro della sostenibilità complessiva. Non è sufficiente valutare il benessere e la protezione dei territori solo in base al rispetto dell’ambiente: tali concetti abbracciano un significato più profondo che comprende anche il coinvolgimento e il sostegno attivo delle comunità locali. Le proposte offerte da TIE consentono di promuovere “quelle startup giovanili sparse sui piccoli Comuni sul territorio italiano, che sviluppano un turismo in ottica digitale che altrimenti non avrebbe una via di accesso preferenziale a quello che è il mercato”. Il Gruppo mira a valorizzare le imprese turistiche, le cooperative e le start-up presenti nei Comuni delle aree più remote del Paese: questo non solo premia lo sviluppo economico locale, ma promuove anche una forma di turismo sostenibile e lento, in sintonia con i valori di responsabilità sociale promossi da TIE.

mercoledì 17 aprile 2024

Green Food Week: Serenissima Ristorazione ha aderito all’iniziativa

Serenissima Ristorazione ha aderito all’iniziativa sostenuta da FoodInsider per promuovere l’alimentazione a basso impatto ambientale nel settore: menù vegetariani e a chilometro zero per la Green Food Week.

Serenissima Ristorazione

La Green Food Week di Serenissima Ristorazione

Dal 5 febbraio, per una settimana, Serenissima Ristorazione ha portato nelle mense scolastiche, universitarie e aziendali piatti sostenibili. A base di cereali integrali e verdure, i menù scelti dal Gruppo sono stati realizzati con ingredienti biologici e locali, per dei piatti rispettosi dell’ambiente senza rinunciare al gusto e al giusto apporto di nutrienti. Impegnata nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030, attraverso l’adesione alla Green Food Week, Serenissima Ristorazione si è fatta promotrice di una cultura che mette la salvaguardia ambientale e il benessere delle persone al primo posto, anche a tavola.

I consigli di Serenissima Ristorazione per un’alimentazione a basso impatto ambientale

Sugli opuscoli forniti in occasione della Green Food Week, Serenissima Ristorazione ha elencato alcuni accorgimenti che si possono avere a casa per sostenere un’alimentazione a basso impatto ambientale. Il primo valido suggerimento sarebbe quello di fare degli alimenti di origine vegetale i protagonisti dei nostri piatti, dal momento in cui richiedono l’impiego di meno risorse rispetto a quelli di origine animale. Un altro consiglio potrebbe essere quello di prediligere prodotti locali e chilometro zero, così da non incentivare il consumo di alimenti che, provenendo da lontano su mezzi di trasporto inquinanti, hanno un impatto ambientale rilevante.

martedì 16 aprile 2024

Stefano Venier: Sustainable Finance, Snam si aggiudica il premio “Transition Bond of the Year”

In linea con la vision dell’AD Stefano Venier, la transizione rappresenta un elemento cardine della strategia di Snam nel percorso verso la finanza sostenibile, per supportare le iniziative di decarbonizzazione.

 Stefano Venier

Stefano Venier: Snam si aggiudica il premio "Transition Bond of the Year" per il secondo anno consecutivo

L’AD Stefano Venier in occasione della presentazione del Piano Strategico 2023-2027 lo scorso gennaio aveva sottolineato il peso sempre più grande che la finanza sostenibile avrà nel futuro di Snam anche in relazione all’obiettivo dell’85% sul funding complessivo che il Gruppo prevede di raggiungere entro il 2027, migliorativo rispetto all’80% del precedente arco di piano e tra i più elevati del settore. Parole che oggi acquisiscono ancora più valore alla luce del premio "Transition Bond of the Year" che Snam si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo: assegnato da “Environmental Finance”, rinomata rivista specializzata nella finanza sostenibile, il riconoscimento è stato ottenuto quest’anno per il successo del collocamento dell'EU taxonomy-aligned transition bond convertibile in azioni ordinarie esistenti di Italgas, il primo di questo tipo mai emesso sul mercato. Questo bond riflette l’impegno continuo del Gruppo guidato da Stefano Venier nell’adottare soluzioni innovative nel campo della finanza sostenibile: con un valore di 500 milioni di euro e una scadenza fissata al 29 settembre 2028, il bond offre un tasso di cedola annuo del 3,250%.

Stefano Venier: la vision ESG di Snam e il valore della finanza sostenibile

La transizione, come anche l’AD Stefano Venier ha ribadito in diverse occasioni, rappresenta un elemento cardine della strategia di Snam nel percorso verso la finanza sostenibile per supportare le iniziative di decarbonizzazione riaffermandone la leadership nel settore. L’emissione dell'EU taxonomy-aligned transition bond ha contribuito al raggiungimento dell'obiettivo di finanza sostenibile di Snam, tre anni prima del previsto. Snam ha recentemente pubblicato il Sustainable Finance Framework aggiornando il Framework del 2021: un ulteriore passo nella strategia che integra il mondo Green a quello Sustainability-Linked in risposta alla necessità di rispondere alle sfide di un mercato in costante evoluzione, sempre più incentrato sulla trasparenza e sullo sviluppo di strategie di transizione credibili e ambiziose. In linea con questo impegno il Gruppo guidato da Stefano Venier nel febbraio 2024 ha emesso il primo bond che combina una tranche Green volta al finanziamento di specifici progetti e una tranche Sustainability-linked legata ad obiettivi di riduzione delle emissioni scope 3, oltre che scope 1&2. L’operazione ha consentito di associare, da parte di una Società europea, per la prima volta in assoluto due strumenti in un'unica emissione, rispondendo così alle crescenti esigenze del mercato. Nelle scorse settimane, a riprova dell’efficacia delle iniziative legate alla sostenibilità che promuove, Snam è stata riconfermata al vertice dell’indice Sustainalytics per il settore gas utility (prima su 96), una delle principali società indipendenti di analisi, rating e ricerca ESG e corporate governance.

Vidierre, Gianni Prandi: resistenza al cambiamento alimentare per motivi ambientali

Negli ultimi anni, l’attenzione degli italiani verso una dieta equilibrata e consapevole è cresciuta notevolmente, riflettendo una società sempre più orientata verso il benessere individuale. I dati forniti dall’analisi di Vidierre e il commento del fondatore e membro del CdA Gianni Prandi.

Gianni Prandi

Gianni Prandi: i dati dell’analisi di Vidierre

Nonostante una maggiore consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione per la salute personale sia in costante aumento tra gli italiani, emerge una resistenza significativa nel cambiare le proprie abitudini alimentari per motivi ambientali. Secondo uno studio condotto da Vidierre, azienda fondata da Gianni Prandi che fa parte di Assist Group, il 56% degli intervistati mostra scetticismo o negatività riguardo all’idea di modificare la propria dieta per proteggere l’ecosistema. Soltanto il 33% degli intervistati giudica positivo il cambiamento delle abitudini alimentari per salvaguardare l’ambiente. Questo dato evidenzia un divario tra l’attenzione crescente verso la salute personale e la consapevolezza ecologica. “I dati mostrano come le tendenze alimentari siano in continua evoluzione perché influenzate da una società sempre più attenta a una dieta bilanciata e legata a scelte oculate”, ha commentato Gianni Prandi.

Gianni Prandi: le sfide future per un’alimentazione sostenibile

Positivo l’approccio a un cambiamento di abitudini se dettate dalla necessità di abbattere gli sprechi alimentari”, ha quindi aggiunto Gianni Prandi. L’utilizzo di tecnologie avanzate come il sistema WOSM© di Media Intelligence ha consentito a Vidierre di effettuare uno studio dettagliato sulle tendenze alimentari e sulla percezione pubblica riguardo alla dieta e alla sostenibilità. Questo approccio innovativo fornisce una panoramica accurata sulle sfide e sulle opportunità nel promuovere un’alimentazione che sia al contempo salutare per le persone e rispettosa dell’ambiente. L’analisi di Vidierre pone quindi delle domande cruciali sul futuro dell’alimentazione in Italia. Il cammino verso un’alimentazione sostenibile appare ancora lungo e complesso, ma è essenziale lavorare a soluzioni che armonizzino il benessere individuale con la salvaguardia dell’ecosistema. Con un impegno collettivo e un dialogo aperto, possiamo sperare di costruire un futuro in cui la salute personale e la sostenibilità ambientale vadano di pari passo.