Serenissima Ristorazione, leader nel settore della ristorazione collettiva, ha tracciato un ambizioso piano industriale con l’obiettivo di raggiungere un fatturato di 650 milioni di euro entro il 2025. L’azienda ha registrato un fatturato di oltre 530 milioni di euro nel 2023, con un incremento del 17% rispetto al 2022, nonostante le sfide poste dall’inflazione e dall’aumento dei costi delle materie prime.
Serenissima Ristorazione: strategie di crescita e innovazione nel mercato della ristorazione collettiva
Il Vicepresidente Tommaso Putin ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando la determinazione nel raggiungere gli obiettivi futuri: “Il nostro piano industriale prosegue: prevediamo nel 2024 di raggiungere i 600 milioni di fatturato e contiamo di superare i 650 milioni entro il 2025”, ha fatto sapere. Serenissima Ristorazione, capogruppo di 14 società collegate, impiega oltre 11.000 dipendenti e produce 50 milioni di pasti all’anno. Con sede a Vicenza, opera nei principali segmenti della ristorazione, tra cui sociosanitario, scolastico, aziendale e commerciale, estendendo la sua presenza a livello nazionale ed europeo. L’azienda ha recentemente intrapreso un percorso di diversificazione e crescita, investendo in nuove linee produttive a Boara Pisani, nel padovano. Tali investimenti sono finalizzati alla produzione di piatti pronti per la GDO, oltre a servizi di catering per compagnie aeree straniere e società crocieristiche. Una delle novità più rilevanti riguarda il settore della ristorazione collettiva. Serenissima Ristorazione sta registrando ottimi risultati anche nell’ambito della ristorazione automatica, grazie ai quali si prevedono ulteriori sviluppi futuri.
Sostenibilità ambientale, l’impegno di Serenissima Ristorazione
Nel corso degli anni, Serenissima Ristorazione si è inoltre distinta per il suo impegno concreto verso la sostenibilità ambientale. L’azienda è infatti una delle sole 27 in Italia ad aver investito nell’acquisto di 100 crediti di sostenibilità, ciascuno equivalente a una tonnellata di CO2 assorbita dall’Appennino Tosco Emiliano. Tale investimento conferma la determinazione del Gruppo nella lotta contro il cambiamento climatico e nella tutela dell’ambiente, puntando a neutralizzare l’impatto ambientale del proprio processo produttivo. Il Vicepresidente Tommaso Putin ha quindi concluso ribadendo l’obiettivo aziendale di continuare a lavorare per un futuro più sostenibile, integrando pienamente le esigenze di sostenibilità ambientale con le dinamiche di mercato. “Continueremo a lavorare per un futuro più sostenibile, con l’augurio che il nostro impegno possa ispirare gli altri a seguire la stessa strada”.
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