La sezione Emilia-Romagna della Sipps, sotto la guida della professoressa Susanna Esposito, ordinaria di pediatria all’Università di Parma, ha espresso forte preoccupazione per la proposta di emendamento che intende abolire l’obbligo vaccinale per l’ingresso a scuola. Con un tasso di copertura vaccinale ancora insufficiente, la Società avverte che la salute dei bambini sarebbe in pericolo e che le vaccinazioni sono un mezzo fondamentale per prevenire le epidemie.
Susanna Esposito: la sezione Emilia-Romagna della Sipps preoccupata per l’abolizione dell’obbligo vaccinale
La sezione Emilia-Romagna della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, presieduta dalla professoressa Susanna Esposito, ha di recente diffuso una nota in cui esprime la sua preoccupazione circa l’emendamento proposto dal senatore della Lega Claudio Borghi al decreto sulle liste d’attesa, proponendo di trasformare i vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella da “obbligatori” a “raccomandati”. Prendendo ad esempio il morbillo, la Sipps riporta che prima dell’introduzione della legge sull’obbligo vaccinale per l’accesso a scuola, la copertura vaccinale entro i 24 mesi di età per i nati nel 2014 era dell’87,21%. Per i nati nel 2020, la percentuale è salita al 94,38%, ma ci sono ancora 22.755 bambini entro i 24 mesi che non sono protetti contro il morbillo. Analizzando la fascia di età 5-6 anni, il numero di bambini che non risultano adeguatamente protetti sale a 73mila. Considerando che il morbillo è una malattia altamente contagiosa, con un tasso di mortalità di circa 0,1-0,2% nei Paesi sviluppati, la Società mostra preoccupazione per l’abolizione dell’obbligo vaccinale, ritenuta un rischio per la salute pubblica.
Susanna Esposito: “Eliminare l’obbligo vaccinale sarebbe irrazionale”
In un quadro epidemiologico che riporta 556 casi di morbillo solo nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 maggio 2024, la professoressa Susanna Esposito, anche Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, ha espresso chiaramente la sua contrarietà alla proposta del senatore Borghi: “Alla luce di queste evidenze, appare chiaro che eliminare l'obbligo vaccinale in questo momento sarebbe irrazionale. In un contesto dove la disinformazione è diffusa, una proposta di questo tipo rischia di compromettere la salute pubblica, mettendo in pericolo sia i singoli cittadini sia l'intera società”. Ha inoltre ribadito che “le vaccinazioni rappresentano uno degli strumenti più efficaci nella prevenzione delle malattie infettive e sono fondamentali per garantire la salute e il benessere dei bambini”.
Nessun commento:
Posta un commento