L’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa: “Sicuramente le nuove tecnologie giocano a favore dei giovani, ma quello che fa la differenza è la relazione umana”.
Gian Maria Mossa: “Vogliamo essere la prima realtà private per innovazione e sostenibilità”
L’AD Gian Maria Mossa, parlando lo scorso 30 settembre agli studenti dell’Università Milano-Bicocca nell’ambito dell’evento “Ricette di Innovazione”, ha ripercorso quanto Banca Generali ha fatto in questi anni sul fronte dell’innovazione digitale e dell’intelligenza artificiale a vantaggio dei clienti e di quanti vi lavorano. Impossibile oggi definire strategie di crescita senza tenere conto del ruolo che l’innovazione tecnologica e digitale riveste per il futuro: nel corso dell’evento promosso in collaborazione con Banca Generali in particolare ne è stato approfondito l’impatto negli ambiti della formazione universitaria, dei servizi finanziari e dell’industria del calcio. “Vogliamo essere la prima realtà private per innovazione e sostenibilità”, ha ribadito l’AD Gian Maria Mossa sottolineando come transizione energetica e inclusione siano “temi sostanziali” e “gestire i rapporti intergenerazionali sarà la chiave di successo di qualsiasi azienda”. È anche qui che si concentra sempre più l’attenzione di Banca Generali: “Qualsiasi istituzione finanziaria che guardi al futuro deve parlare ai giovani per alimentare un cambio culturale dettato anche dai nuovi strumenti digitali e avere nuova linfa. Al centro rimane il professionista, nel nostro caso il banker, ma la tecnologia è un elemento che può essere di grande supporto”. Da una parte le generazioni passate che “sanno come approcciare la finanza e hanno esperienza” e dall’altra quelle nuove, in grado di far collaborare tecnologie e persone: “Il connubio di queste generazioni potrebbe portare a un salto di produttività e a un salto nel servizio”, ha spiegato l’AD.
Gian Maria Mossa: l’opa su Intermonte per abbracciare anche le esigenze degli imprenditori
Nel suo intervento, l’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa ha evidenziato inoltre che “per creare un ambiente accogliente per le nuove generazioni, è necessario scardinare la logica delle gerarchie”. Sono diverse le iniziative che Banca Generali ha avviato in quest’ottica: “L’Hackathon, ovvero una due giorni di lavoro in cui si confrontano le diverse generazioni. Abbiamo poi introdotto il Progetto Giovani dove i ragazzi hanno la possibilità di incontrare con una certa frequenza il management. In più, il mio staff building è fatto di persone che hanno da un minimo di 25 anni ad un massimo di 35. Questo lo facciamo perché siamo convinti che non sia l’età a definire le deleghe”. Entrando più nel dettaglio del percorso intrapreso da Banca Generali sul fronte dell’innovazione digitale e dell’intelligenza artificiale, Gian Maria Mossa si è soffermato sul metodo: “La prima fase è stata fondamentale nel creare le premesse per sfruttare queste nuove tecnologie. Abbiamo lavorato moltissimo sui dati, costruendo le basi per avere tutti i dati dei nostri clienti per migliorare il servizio, anche grazie a prodotti dedicati”. Oggi più che mai Banca Generali può considerarsi protagonista di “una rivoluzione tecnologica che semplifica”: in questa direzione oggi guarda anche “l’opa che abbiamo lanciato su Intermonte, per abbracciare anche le esigenze degli imprenditori”. Infine, spazio a una riflessione sui rischi a cui l’intelligenza artificiale ci espone. “Nel mondo bancario, oltre i benefici che tutti conosciamo delle piattaforme digitali, vista l’età media di chi ha più soldi in banca, circa 56 anni, ci sono anche delle problematiche da considerare: per questo è fondamentale che le piattaforme siano innanzitutto sicure”, ha spiegato in merito l’AD di Banca Generali.
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