Giuseppina Di Foggia, AD e DG di Terna, ha delineato gli sviluppi futuri del settore energetico italiano in un’intervista rilasciata a febbraio. La manager ha evidenziato l’importanza di aumentare la velocità negli investimenti infrastrutturali per rispondere alle crescenti esigenze di transizione energetica.
Giuseppina Di Foggia: 74 GW di rinnovabili entro il 2030
Uno dei punti chiave dell’intervista riguarda l’obiettivo nazionale di installare 74 gigawatt (GW) di energia rinnovabile entro il 2030, in linea con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. “Stiamo accelerando – ha sottolineato Giuseppina Di Foggia – da un Gigawatt nel 2021, tre nel 2022, lo scorso anno in Italia le nuove installazioni si sono attestate a circa 6 GW”. Le richieste di connessione alla rete, al 31 dicembre 2023, hanno raggiunto un totale di 328 GW, suddivisi principalmente tra solare (141,3 GW), eolico onshore (95 GW) e offshore (91,9 GW). Numeri che testimoniano la crescita della domanda di energia pulita e l’impegno del settore nel presentare nuovi progetti al Ministero dell’Ambiente e alle Regioni. L’AD e DG ha però sottolineato la necessità di infrastrutture adeguate “e tempi stretti per realizzarle”. Il 2023 è stato un anno cruciale per Terna, che ha registrato un aumento del 20% negli investimenti approvati rispetto al 2022, con 23 progetti per un valore complessivo di 3 miliardi di euro. Le principali opere includono il Tyrrhenian Link, un collegamento sottomarino tra Sicilia e Sardegna che raggiungerà i 2.000 metri di profondità, e il progetto Sa.Co.I3, volto a potenziare l’elettrodotto tra Sardegna, Corsica e Toscana, oltre ad alcuni interventi per la nuova rete elettrica per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Terna è anche coinvolta nel Piano Mattei per l’Africa, con un importante progetto che prevede il primo collegamento diretto tra Europa e Africa attraverso la Tunisia, a una profondità di 800 metri. Secondo Giuseppina Di Foggia, l’accelerazione nell’approvazione di questi progetti è dovuta “agli ottimali rapporti con il Mase e con l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ma anche con le istituzioni comunitarie e locali. In questo senso, Terna a livello europeo è considerata una best practice”.
Giuseppina Di Foggia: Terna punta su digitalizzazione e transizione energetica
Giuseppina Di Foggia ha poi riconosciuto la necessità di ridurre lo squilibrio tra la localizzazione degli impianti rinnovabili, prevalentemente al Sud, e i centri di consumo, concentrati nel Nord del Paese. A tale proposito, un nuovo strumento introdotto dal decreto Energia permetterà una pianificazione coordinata delle infrastrutture di rete, degli impianti rinnovabili e dei sistemi di accumulo attraverso un portale digitale accessibile a diversi enti. Un altro punto cruciale riguarda il dispacciamento, il cui costo grava sulle bollette degli italiani. Grazie agli interventi di Terna e alla collaborazione con Arera, questo costo è stato ridotto significativamente, passando da 8 euro per Megawattora a circa 1,5 euro nel 2023. Con l’aumento degli eventi climatici estremi, la resilienza della rete elettrica è fondamentale. La digitalizzazione gioca un ruolo chiave, non solo nel prevedere e mitigare l’impatto di tali eventi, ma anche nel migliorare la sicurezza contro i rischi legati ai cyber-attacchi, una minaccia sempre più presente nel mondo digitale. Come ricordato da Giuseppina Di Foggia, nonostante i progressi compiuti, l’Italia ha ancora molta strada da fare per raggiungere l’autonomia energetica. Nel 2023, il saldo estero di energia ha raggiunto i 51,3 Terawattora, con un import di 54,6 TWh e un export di 3,3 TWh. “Per questo serve una transizione più netta verso nuove fonti – ha commentato l’AD e DG – Dopodiché per la sicurezza aiuta anche diversificare le forniture: questo sarà tra gli elementi del nuovo piano”. Terna, ha quindi concluso la manager, è all’avanguardia nella gestione degli accumuli energetici grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, tra cui la manutenzione predittiva e la creazione di “digital twin” dei cantieri, ovvero repliche digitali che permettono una gestione più efficiente delle opere.
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