Atlantia, Giovanni Castellucci confermato Amministratore Delegato: il suo intervento all'Assemblea dei Soci 2019, convocata lo scorso 18 aprile a Roma.
Atlantia, Assemblea Soci 2019: progetti e obiettivi del gruppo nelle parole dell'AD Giovanni Castellucci
Oltre 10 miliardi di ricavi e 7,3 miliardi di Ebitda, la maggioranza fuori dall'Italia, 30 mila dipendenti, 63 milioni di passeggeri aeroportuali: i numeri registrati da
Atlantia nel 2018, come evidenziato dall'AD
Giovanni Castellucci nel corso dell'Assemblea ordinaria dei Soci dello scorso 18 aprile parlano "di un Gruppo leader nel mondo per diversificazione, per dimensioni e per opzionalità". Riconfermato nel ruolo di Amministratore Delegato,
Giovanni Castellucci ha citato anche l'acquisizione di Abertis, un'operazione che
"ha ampiamente e brillantemente superato la verifica del mercato, non solo azionario ma anche del debito". Non a caso
"il complessivo del debito residuo dopo le vendite di asset non strategici è circa 7,8 miliardi, che ci lasciano in Abertis circa 1 miliardo di liquidità disponibile". L'AD di
Atlantia è fiducioso: a partire da questi risultati
"potranno arrivare grandi opportunità e soddisfazione per questa assemblea e per gli azionisti".
Giovanni Castellucci: focus sulla performance 2018 di Atlantia e delle società del gruppo
Intervenendo all'Assemblea dei Soci di
Atlantia, chiamata il 18 aprile ad approvare il bilancio relativo allo scorso anno, la distribuzione di un dividendo per l'esercizio 2018 pari a 90 centesimi per azione, e a riconfermare i vertici del gruppo, l'AD
Giovanni Castellucci ha parlato anche di Aeroporti di Roma e Autostrade per l'Italia, società del gruppo. Per AdR
"il nostro obiettivo è crescere, crescere in maniera efficiente, far crescere la capacità per tener dietro alla crescita del traffico". L'AD ha inoltre annunciato che è in fase di studio
"in stretto collegamento con l'ENAC" una soluzione alternativa rispetto al progetto di Fiumicino nord
"per crescere più gradualmente senza consumo di territorio". In merito ad Aspi invece, c'è una
"situazione di forte dialettica con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, circa le cause, modalità e motivi per il crollo del ponte di Genova". La società, ha aggiunto l'AD,
"è in attesa di autorizzazione su progetti pronti a partire, cantierizzabili entro fine anno, per circa 4,9 miliardi di euro" destinati alla Gronda e al progetto del Passante di Bologna.
Giovanni Castellucci ha concluso il suo intervento ribadendo come l'efficienza del debito, la solidità finanziaria e la cautela negli investimenti restino
"priorità essenziali per noi nei prossimi anni, avendo già fatto un grande investimento di cui siamo ad oggi molto soddisfatti".