venerdì 10 ottobre 2025

Renato Mazzoncini (A2A): “Autonomia energetica, la chiave per il futuro dell’Europa”

Per il futuro dell’energia in Italia e in Europa gli operatori energetici hanno un ruolo decisivo. Lo ha sottolineato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A, in un’intervista rilasciata a “Il Giornale d’Italia” in occasione della tavola rotonda “L’Italia dell’energia che cambia: dialogo tra istituzioni e operatori sul futuro dell’energia”, organizzata da EP Produzione.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: “Autonomia energetica decisiva per l’Europa”

Il ruolo degli operatori energetici è sempre stato fondamentale nel panorama industriale – ha spiegato Renato Mazzoncini – e a maggior ragione negli ultimi anni, anche per via del contesto geopolitico molto complesso. Dopo l’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, la questione dell’autonomia strategica del nostro Paese, e più in generale dell’Europa, è diventata centrale”. Secondo il manager, “L’autonomia strategica passa inevitabilmente attraverso l’autonomia energetica”. Renato Mazzoncini ha posto l’accento anche sulla sfida rappresentata dai data center, che a livello globale consumano mediamente circa l’1% dell’energia elettrica installata, con una crescita attesa al 2035 fino al 4%. Un consumo che in alcune aree è già molto più elevato: “A Dublino, ad esempio, i data center consumano già il 21% dell’energia disponibile”, ha osservato. La Lombardia sarà tra le regioni italiane più impattate dal loro sviluppo. Per questo diventerà cruciale valorizzare l’energia altrimenti dispersa. Un modello arriva dal Nord Europa, in particolare da Helsinki, dove il calore generato dai data center viene recuperato. “A Milano – ha ricordato l’AD Renato Mazzoncinisi stima che fino a 500.000 appartamenti potrebbero essere riscaldati con il calore di recupero dei data center”. Sarebbe un passo importante verso la decarbonizzazione del riscaldamento urbano, rendendo più sostenibili sia i data center sia le città.

Renato Mazzoncini: il piano Capacity Market

Un altro tema affrontato riguarda il gas naturale liquefatto: “Il GNL è più costoso rispetto al gas trasportato via pipeline, perché per liquefarlo occorrono grandi quantità di energia e perché comporta costi di trasporto via nave e rigassificazione – ha sottolineato l’AD – Tutto questo raddoppia praticamente il costo del gas stesso”. In questo scenario l’efficienza delle centrali assume un ruolo importante. L’Italia, ha spiegato Renato Mazzoncini, sta già lavorando in questa direzione con il Capacity Market, un piano coordinato da Terna e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) che prevede la costruzione di nuove centrali più performanti e resilienti. “La nuova capacità in costruzione equivale all’intera capacità nucleare della Spagna – ha ricordato il manager – Queste nuove centrali, oltre a garantire resilienza, potranno anche sostenere l’aumento dei consumi”. Con il passaggio dal 30% di efficienza degli impianti dismessi al 62% delle nuove centrali, il prezzo dell’energia prodotta potrebbe ridursi notevolmente.

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