Ripercorrendo le esperienze maturate in carriera, Cristina Scocchia ha parlato anche di come le donne siano penalizzate nel mondo del lavoro in Italia.
Cristina Scocchia: da Procter&Gamble al presente professionale in Illycaffè
"Arriva in azienda un gruppo di fornitori, salutano con molti ossequi i miei dirigenti, io sono invisibile. Poi si girano verso di me e mi porgono il cappotto. 'Può appenderlo per favore?', mi chiedono. 'Volentieri' rispondo. E mi presento: 'Piacere, sono l'Amministratore Delegato'". Intervistata da "Fortune Italia", Cristina Scocchia parla senza mezzi termini di un mondo professionale ancora troppo penalizzante nei confronti delle donne. Una questione affrontata dal punto di vista di chi, in diversi anni di carriera, ha lavorato a contatto con realtà varie e dal respiro internazionale, spesso guidandone le redini. È questo il caso di L'Oréal Italia, KIKO Milano e, da inizio 2022, anche Illycaffè: tre grandi aziende che in Cristina Scocchia hanno visto la figura adatta a cui affidare il ruolo di Amministratore Delegato. Come raccontato nell'intervista, tutto ha inizio in un career day nella Facoltà di Economia e Commercio dell'Università Bocconi, dove entra in contatto con Procter&Gamble: "Sono rimasta folgorata da questa azienda che parlava di talento, di merito, di investimenti sui giovani, di uguaglianza di genere". Dopo uno stage di 3 mesi, la multinazionale le propone l'assunzione: "È stata dura, per 3 anni ho lavorato dalla mattina alla sera, il tempo per studiare era dalle 23 alle 3 del mattino. È stato faticoso, ma ne è valsa la pena. Ho capito che era un treno da prendere subito, uno di quelli che passa una volta nella vita". E quel treno l'ha portata a crescere professionalmente arrivando al vertice delle Cosmetics International Operations con responsabilità di Max Factor, brand della cosmetica presente in oltre 75 Paesi.
Mondo del lavoro in Italia, Cristina Scocchia: "Non è un Paese che offre pari opportunità a tutti. Le quote rosa sono una medicina amara, ma necessaria"
Come raccontato nell'intervista, il 2013 segna per Cristina Scocchia l'ingresso in l'Oréal, che la nomina AD della divisione italiana. "La sfida era costruire un team e fare un turn-around di vendite e di fatturato". La strategia si rivela un successo: "In 4 anni l'azienda è entrata nel retail, abbiamo investito in trasformazione digitale e lanciato nuovi prodotti e categorie di merce. Avevo 39 anni quando sono arrivata, ma l'annuncio ufficiale l'ho fatto al mio quarantesimo compleanno. Sapevo che in Italia sarei stata più credibile a 40, che a 39". Una battuta, specifica, "ma onestamente credo ci sia del vero": per la manager "l'Italia non è un Paese che offre pari opportunità a tutti, tende a penalizzare molto le donne e i giovani. Lo dico sempre con una punta di amarezza, ma dubito che in Italia avrei avuto le stesse opportunità che ho avuto quando avevo 20 anni. Le aziende italiane che investono sui giovani sono l'eccezione più che la regola". Una successiva sfida per Cristina Scocchia giunge nel 2017, quando diventa AD di KIKO Milano: "Anche stavolta avevo il compito di rilanciare l'azienda. Ebbene, il 14 febbraio del 2020 ho annunciato in CdA che in soli due anni avevamo fatto il turn-around". Nonostante l'imminente scoppio della pandemia, KIKO Milano torna a crescere nel 2021 e riesce anche ad assumere 100 persone a Bergamo. "La missione era compiuta, avevo bisogno di nuove sfide. Ed è arrivata Illycaffè", spiega la manager al termine dell'intervista: oggi Cristina Scocchia guida Illycaffè con l'obiettivo di crescere nel mondo e portare l'azienda alla quotazione in Borsa.
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