A distanza di un anno dal suo ingresso in Illycaffè, Cristina Scocchia prosegue gli impegni professionali per guidare il Gruppo verso nuovi traguardi a livello nazionale e internazionale. Tra questi anche la preparazione dell’ingresso in Borsa.
“La Stampa” intervista Cristina Scocchia
La carriera professionale come “una maratona” in cui è importante rialzarsi e tornare a correre nonostante le battute d’arresto. Per Cristina Scocchia è questo il modo giusto di intendere il percorso professionale: “Si possono ottenere dei riconoscimenti ma ci sono anche cadute”, ha dichiarato in un’intervista a “La Stampa”, specificando che “bisogna saperne gioire ma anche guardare indietro, per aiutare chi sta affrontando la propria maratona. Mi riferisco non solo al mondo del lavoro, ma a tutti gli ambiti della vita”. Un approccio che la manager ha promosso nelle sue diverse esperienze alla guida di importanti realtà aziendali – quali L’Oréal Italia e KIKO Milano – e che viene affiancato da grandi capacità manageriali e di leadership. Quanto ai piani di crescita per Illycaffè, l’AD ha spiegato che la strategia è ora “sviluppare i piani strategici per raddoppiare nei prossimi anni il mercato in Usa, che è il secondo più importante dopo l’Italia”, puntando al contempo verso nuovi cicli di sviluppo, l’espansione nel mercato nazionale e internazionale e la strutturazione di basi solide per avviare la quotazione in Borsa.
Cristina Scocchia: “La leadership non è portare medaglie”
Cristina Scocchia ha evidenziato nell’intervista di essere “contenta di avere la fortuna di poter lavorare molto con tantissima passione e impegno raggiungendo importanti risultati”. La carriera, aggiunge, “non è uno sprint ma una maratona: si possono ottenere dei riconoscimenti ma ci sono anche cadute e ti puoi sbucciare le ginocchia per poi rialzarti, tirare il fiato e tornare a correre”. In questo è importante portare avanti anche una solida etica del lavoro, con la consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa e del significato della condivisione dei risultati. “Se nel mio piccolo posso dare ispirazione, la giusta grinta, se posso dare una mano ne sono felice”, specifica a “La Stampa”, rimarcando l’importanza di una leadership che non ambisca a “portare medaglie”, quanto piuttosto a “prendersi cura delle persone: questa è la mia etica del lavoro. Il raggiungimento di risultati va condiviso”, sottolinea Cristina Scocchia a chiusura dell’intervista.
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