Negli ultimi anni Atitech, guidata dall'imprenditore Gianni Lettieri, ha dimostrato un impegno costante nel miglioramento del welfare aziendale attraverso l'istituzione di un innovativo Fondo di supporto. Con 500mila euro, il fondo è stato creato per supportare i dipendenti nelle sfide economiche legate alla salute, alla creazione di un patrimonio formativo e all’avviamento lavorativo dei figli.
Gianni Lettieri: l’obiettivo del Fondo welfare
Il fondo è stato creato da Atitech, su iniziativa del Presidente Gianni Lettieri, con un obiettivo preciso: mettere a disposizione dei dipendenti le risorse finanziarie per coprire i costi di avvio professionale e imprenditoriale dei giovani, nonché le spese universitarie e mediche non coperte da previdenza o assicurazioni. Dotato di 500mila euro, in questi anni il Fondo ha potenziato il welfare aziendale, supportando la ripresa post-pandemica. "Investire sui giovani è sempre stata una nostra priorità", aveva dichiarato l’imprenditore napoletano, conscio che il Fondo avrebbe aiutato a migliorare la copertura sanitaria del personale e a supportare il futuro lavorativo dei figli dei dipendenti. E che la disoccupazione, allora come adesso, è un problema particolarmente sentito nel territorio, dove l'azienda opera da sempre con grande attenzione ai bisogni della comunità.
Gianni Lettieri: le modalità di erogazione del credito
Finora il Fondo ha operato seguendo il principio del microcredito. I dipendenti con almeno dieci anni di anzianità hanno potuto, e possono ancora oggi, richiedere un prestito fino a 30mila euro, con un tasso fisso dell'1,5% e un periodo di rimborso di otto anni. Per accedere al finanziamento, è sufficiente compilare un modulo e inviarlo all'azienda. Una commissione speciale, composta dal direttore finanziario, dal direttore generale e dal direttore dei servizi di manutenzione e del personale, valuta le domande. Se approvate, è Gianni Lettieri stesso a concedere l'autorizzazione finale. "Supportare i giovani nell'avvio di nuove attività è fondamentale per ridurre la dipendenza dal posto fisso ", aveva affermato il Presidente di Atitech in occasione dell’istituzione del fondo. Così come valorizzare il patrimonio di competenze dei giovani del Sud è fondamentale per contribuire a ridurre il gap con il Nord.
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