Pietro Labriola, CEO di Tim, ha commentato in un post su Linkedin il White Paper sulla connettività della Commissione Europea, che propone nuove norme per le società di telecomunicazioni. Secondo il manager, senza investimenti e ritorni per coloro che investono, il mercato digitale non può evolversi.
Pietro Labriola: ritorni sugli investimenti e mercato sostenibile per la crescita dell’Europa
Consolidare il settore delle infrastrutture digitali per consentire all’Europa di crescere in modo sostenibile. È questo il pensiero di Pietro Labriola, CEO di TIM, che in un post pubblicato su Linkedin ha commentato il White Paper sulla connettività presentato lo scorso 21 febbraio dalla Commissione Europea che menziona nuove norme per le tlc, incluso un contributo delle big tech sulle infrastrutture. “Il libro bianco della European Commission apre un confronto con tutti gli stakeholder su un tema su cui insisto da tempo: senza infrastrutture digitali innovative l’Europa non può crescere, ma per realizzarle servono ritorni sugli investimenti e un mercato sostenibile”, ha sottolineato il manager.
Pietro Labriola: “L’inazione non è un’opzione”
La situazione attuale richiede azioni concrete e tempestive: il tempo della procrastinazione è finito. “Inaction is not an option”, l’inazione non è un’opzione, rimarca dunque Pietro Labriola. Adesso è necessario affrontare le sfide e le opportunità del settore digitale con determinazione e visione a lungo termine. “Consolidamento e fairshare non sono più rinviabili”, ha sottolineato il CEO, convinto che solo con un impegno comune e condiviso si possa realizzare un mercato digitale europeo solido e in grado di sostenere la crescita economica e sociale del continente. Da qui l’invito ai principali player del settore come Wind Tre, Vodafone e Iliad a collaborare “per consolidare quanto di buono è stato proposto”.
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