Amica Chips, fondata nel 1990, è diventata leader nel mercato delle patatine e snack salati grazie alla qualità dei suoi prodotti e al forte impegno verso la sostenibilità ambientale. Con un fatturato di oltre 140 milioni di euro e presenza in 22 Paesi, ha consolidato il suo successo puntando su innovazione, acquisizioni strategiche e responsabilità ambientale. L’impresa continua a crescere e ad innovare, confermandosi un marchio di riferimento nel settore alimentare.
Amica Chips: qualità e crescita internazionale nel mercato degli snack
Fondata a Castiglione delle Stiviere, Amica Chips si è affermata come uno dei principali attori nel mercato delle patatine e degli snack salati. Con una sede di oltre 70.000 metri quadrati e un team di 350 dipendenti, l'azienda ha raggiunto un fatturato di 140 milioni di euro, espandendosi rapidamente grazie alla qualità dei suoi prodotti. Alfredo Moratti, fondatore e CEO della società, ha dichiarato che l'azienda ha sempre puntato sulla qualità e sull'innovazione costante. Il Gruppo opera in oltre 22 Paesi, con una gamma di prodotti che si amplia costantemente per soddisfare i gusti dei consumatori internazionali. Nel 1991 ha iniziato a fornire i suoi prodotti alla grande distribuzione, avviando così una serie di acquisizioni strategiche, tra cui Dorita e Pandal. Questo ha permesso all’azienda di consolidare la sua leadership nel settore, diventando un punto di riferimento per la produzione di snack salati di alta qualità.
Amica Chips: innovazione e sostenibilità al centro della strategia
Oltre a investire nella qualità dei prodotti, Amica Chips si distingue per il suo forte impegno verso la sostenibilità ambientale. Nel 2023 l’azienda ha introdotto una nuova linea di confezioni realizzate con il 30% di plastica riciclata, contribuendo attivamente all’economia circolare. Amica Chips ha implementato processi avanzati di depurazione dei fumi e delle acque nel ciclo produttivo, garantendo che le risorse utilizzate siano restituite all’ambiente in condizioni ottimali. Inoltre, l’azienda ha avviato una partnership con la start-up Treebu, dando vita a una foresta di 500 alberi di pawlonia, che assorbono grandi quantità di CO2. Parte dei ricavi della linea "Eldorada" è destinata alla piantumazione di nuovi alberi, rafforzando ulteriormente l’impegno verso la riduzione dell'impatto ambientale.
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