Con una grande esperienza nella gestione delle Expo, grazie al ruolo di Presidente e Commissario Generale del Padiglione Italia dell’Expo di Milano 2015, Diana Bracco ha guidato il Gruppo Bracco all’Expo di Osaka 2025. Iniziative del genere rappresentano un momento di scambio culturale tra popoli e sono un motore di sviluppo.
Diana Bracco, l’esperienza a Expo Milano 2015
Alla guida del Gruppo Bracco, leader mondiale della diagnostica per immagini, Diana Bracco è anche soprannominata “la Signora dell’Expo”. Nel 2015, infatti, è stata scelta dal Governo italiano per ricoprire il ruolo di Presidente dell’Expo di Milano e Commissario Generale del Padiglione Italia. “Con l’Expo, l’Italia ha raggiunto obiettivi importanti: un grande rilancio d’immagine del Paese, una condivisione planetaria di temi cruciali, e tantissime opportunità offerte alle imprese e ai giovani, senza dimenticare l’enorme contributo che questo evento diede al turismo, all’export e all’economia in generale”. A distanza di dieci anni da quell’evento, la manager lo ricorda come l’impresa più difficile della sua vita, ma che ha generato crescita e sviluppo per la città. “Tutti la consideravano una mission impossible, ma alla fine – grazie a un vero lavoro di squadra tra istituzioni nazionali, regionali e locali da un lato, e imprese, terzo settore e società civile, dall’altro – l’Expo 2015 si rivelò uno straordinario successo per l’Italia intera, che riuscì a stupire il mondo”, ha raccontato Diana Bracco.
Diana Bracco: “Le Expo sono un importante momento di scambio e di confronto fra popoli”
Sono trascorsi ormai dieci anni dall’Expo di Milano, ma l’ex area adibita per l’evento è stata trasformata in un grande hub della conoscenza: attraverso lo Human Technopole, sono presenti centri di ricerca privati, multinazionali e start-up, una struttura Ospedaliera di eccellenza come il Galeazzi e, a breve, le facoltà scientifiche dell’Università Statale. Diana Bracco si è detta orgogliosa poiché “il distretto dell’innovazione MIND sta diventando una vera culla di futuro e di sviluppo economico, un luogo dove creare e condividere conoscenze. Ciò che avevamo ipotizzato già in fase di candidatura sta accadendo, e questo per me è un sogno che si avvera”. Riconoscendo l’importanza delle Expo che generano scambi culturali tra popoli, il Gruppo Bracco ha partecipato all’Expo di Osaka, lo scorso aprile, con diverse iniziative, tra cui la presenza del quadro dipinto da Tintoretto nel 1585 e raffigurante Itō Mancho, capo della prima spedizione diplomatica giapponese nel vecchio continente, presso il Padiglione Italia. “Siamo orgogliosi di aver portato la diplomazia dei samurai all’Expo di Osaka, creando un ponte ideale tra le nostre culture”, ha concluso Diana Bracco.
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