Come si sta muovendo il mercato energetico? L’AD di Eni Claudio Descalzi ha raccontato al Sustainable Future Energy Summit le soluzioni di Eni per fronteggiare la “fortissima volatilità”.
Claudio Descalzi: “In futuro avremo più bisogno di energia”
Lo sguardo lungimirante dell’Amministratore Delegato Claudio Descalzi continua a guidare la trasformazione di Eni. Ne ha dato prova anche lo scorso 15 luglio in occasione del Sustainable Future Energy Summit di Class Agorà. Dal 2014 alla guida di Eni, ne ha coordinato la trasformazione in “global energy tech company” intuendo in anticipo rispetto ai tempi il ruolo che la transizione e la sicurezza energetica avrebbero giocato negli anni a venire per le realtà del settore. E oggi che si guarda alla rapida crescita della domanda di energia, l’AD invita a riflettere sulla necessità di adottare una strategia energetica più ampia e diversificata. “Non basta un mix con il 40% di gas e il resto rinnovabili: dobbiamo trovare una maggiore diversificazione, anche sulla tecnologia”, ha spiegato nel corso dell’evento indicando nel nucleare, in particolare di terza e quarta generazione, una risorsa essenziale a cui guardare con più attenzione. “Ce lo stanno insegnando la Francia e la Spagna. Non ci dà una reale indipendenza, ma ci dà una resilienza superiore perché avremo più forme di energia, potremo usufruire di una diversificazione energetica”, ha sottolineato Claudio Descalzi aggiungendo che “ci sarà sempre la necessità di importare”.
Plenitude ed Enilive: la vision di Claudio Descalzi per le società satelliti di Eni
La capacità di anticipare il cambiamento e trarne le opportunità è un tratto distivo di Eni. Lo conferma oggi anche l’innovativo modello satellitare, basato sulla creazione di business integrati che sono in grado di generare valore concreto per la transizione energetica di cui oggi, ha fatto notare Claudio Descalzi nel corso dell’evento, “si parla sempre meno e i tempi si stanno allungando”. In questo quadro “la locazione del capitale diventa un fattore centrale”. L’AD si è soffermato in particolare su Plenitude ed Enilive: “Le società stanno andando molto bene. Siamo riusciti a iniettare 6,3 miliardi di euro e questo ci permette di raggiungere una maggiore maturità. Più crescono e danno risultati, più sarà semplice e darà dei ritorni entrare in Borsa. La nostra visione è quella di farle crescere, consolidarle, dimostrare che sono società che sono due gambe solide di Eni per poi quotarle. La quotazione deve essere fatta e nelle mie aspettative saremo pronti a farla quando i multipli saranno paragonabili ai multipli che i privati ci hanno riconosciuto”, ha spiegato Claudio Descalzi.
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