In occasione del convegno “Siderurgia 2050”, primo incontro di “Impresa Futuro”, che si è tenuto lo scorso giugno a Udine, il CEO di Gruppo Danieli Giacomo Mareschi Danieli è intervenuto per parlare delle sfide che il settore dovrà fronteggiare in futuro. Focus sulla collaborazione tra accademie, istituzioni e industria per garantire una siderurgia sostenibile, innovativa e resiliente.
Giacomo Mareschi Danieli: la sua riflessione al convegno “Siderurgia 2050”
Nel contesto del progetto “Impresa Futuro”, lo scorso 27 giugno si è svolto a Udine l’evento “Siderurgia 2050”, occasione in cui sono intervenuti diversi attori della realtà produttiva, tra cui il CEO di Gruppo Danieli Giacomo Mareschi Danieli. Al centro del dibattito, le sfide che interessano il mondo della manifattura, in modo da poter ricostruire il tessuto industriale partendo dalle trasformazioni sociali e del settore. “La collaborazione tra industria, accademia e istituzioni richiede un impegno sistemico e costante — ha rimarcato Giacomo Mareschi Danieli — dove la prima fornisce il contesto operativo, le esigenze pratiche e la vision; l’accademia contribuisce con ricerca avanzata, formazione di competenze specialistiche e sviluppo di nuove tecnologie; mentre le istituzioni hanno il compito di promuovere politiche coerenti”.
Giacomo Mareschi Danieli: convivenza uomo - macchina e IA tra le sfide dell’industria
Nel suo intervento, Giacomo Mareschi Danieli ha ribadito quanto sia fondamentale la cooperazione tra istituzioni, industria e accademie affinché si realizzino progetti congiunti, come centri di competenza, partenariati pubblico - privati o programmi europei. “Rappresentano strumenti chiave per rafforzare questo ecosistema. Un dialogo continuo tra le tre componenti è essenziale per garantire una siderurgia sostenibile, resiliente e all’avanguardia”. Tra le sfide che l’industria dovrà fronteggiare nel prossimo futuro, la convivenza tra uomo e macchina si ritaglia una particolare attenzione. Gruppo Danieli è già un passo avanti, formando i propri collaboratori e collaboratrici per farli diventare tecnici altamente specializzati: “I supervisori di macchine complesse hanno sostituito gli operai”. Riguardo l’utilizzo dell’IA, Giacomo Mareschi Danieli ha sottolineato: “Non credo poi che l’Intelligenza Artificiale potrà sostituire le persone, in questo momento non è così affidabile: un solo piccolo errore può compromettere giornate di produzione”.
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