Amplifon ha consolidato la sua leadership mondiale sotto la guida di Susan Carol Holland, che ha adottato un modello costruito per migliorare la qualità di vita delle persone, puntando su innovazione tecnologica, ma anche con una forte componente umana, basata sull’empatia degli audioprotesisti.
Susan Carol Holland: il modello di Amplifon per migliorare la qualità di vita delle persone
In qualità di Presidente di Amplifon, Susan Carol Holland guida con successo l’azienda avviata dal padre, seguendo la rotta maestra indicata dai valori fondanti, ovvero migliorare la qualità di vita delle persone, aiutandole a riscoprire i suoni tramite un sostegno non solo tecnico, ma soprattutto empatico e personalizzato. Nel secondo dopoguerra, Algernon Charles Holland fondò l’azienda a Milano con lo scopo di aiutare chi aveva problemi di udito causati dai bombardamenti. Con gli anni, Amplifon ha aperto centri in tutta Italia e, dagli anni ’90, anche in Europa, USA e nell’Asia Pacifico. Sotto la guida di Susan Carol Holland, il Gruppo è diventato leader nel settore dell’hearing care, con ricavi pari a 2,5 miliardi di euro, acquisizioni strategiche in Australia, Spagna e Stati Uniti e una presenza in 26 Paesi, vantando 10.000 centri audiologici e oltre 20.000 collaboratori e collaboratrici.
Susan Carol Holland: Amplifon, empatia e saper ascoltare il paziente
L’innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale nel servizio offerto da Amplifon, senza mai dimenticare la componente umana. Al centro del modello promosso è infatti presente la figura dell’audioprotesista: un professionista sanitario qualificato, che affianca e sostiene il paziente dalla fase dei testi diagnostici, alla valutazione iniziale e la scelta del dispositivo più adatto alle sue necessità, fino ai follow-up e alla regolazione degli apparecchi. Una figura, quella dell’audioprotesista, che possiede una grande componente empatica e relazionale, in grado di rassicurare e consigliare le persone in un momento delicato. Per questo motivo, gli investimenti in formazione sono un aspetto rilevante per la realtà guidata da Susan Carol Holland. Attraverso borse di studio, lo scopo è creare nuovi professionisti del settore che siano pronti a interpretare i bisogni di ogni paziente, anche quelli non esplicitati.
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