venerdì 4 aprile 2025

TLC, Pietro Labriola (TIM): “Chiedo equità, o meno regole per tutti, o più regole per tutti”

L’Amministratore Delegato di TIM Pietro Labriola ha lanciato un chiaro messaggio sul futuro delle telecomunicazioni in Europa, definendo il settore “un malato terminale” la cui unica cura è il consolidamento. In un’intervista rilasciata in occasione dell’evento live di “Affari&Finanza”, il manager ha evidenziato le criticità di un mercato caratterizzato da eccessiva competizione e mancanza di ritorni sugli investimenti.

Pietro Labriola

Pietro Labriola: il consolidamento come unica via d’uscita

Il comparto delle telecomunicazioni, ha confermato Pietro Labriola, soffre a causa di “un eccesso di competizione, derivato dal fatto che l’Europa ha scelto il modello di massimo liberismo”. Attualmente, l’Europa conta circa 100 operatori, molti dei quali in difficoltà per la scarsa redditività del settore. “Il problema è che prima le telecomunicazioni erano un settore chiuso, ora ci sono competitor provenienti da mercati diversi e con regole differenti. Chiedo equità di trattamento: o meno regole per tutti, o più regole per tutti”, ha aggiunto l’AD. Secondo il manager, prima di pensare alla creazione di “champion europei” delle telecomunicazioni, occorre rafforzare i singoli mercati nazionali: “Il primo punto è quindi il consolidamento nei singoli Paesi”, ha ribadito.

Pietro Labriola: partnership con Iliad e Poste e know-how all’estero

Per quanto riguarda TIM, Pietro Labriola ha individuato due potenziali partner strategici per una possibile fusione o collaborazione: Iliad e Poste Italiane. “Tutti gli incroci che portano a una quota di mercato sopra il 45% sono impraticabili. Un deal con Iliad avrebbe caratteristiche industriali di riduzione delle reti, mentre con Poste la partnership può accelerare la condivisione della base clienti”, ha proseguito. Il manager ha poi lanciato un ulteriore allarme sugli investimenti futuri. “Se non abbiamo un ritorno nell’investimento non investiremo nelle reti 5G e in fibra, e quindi non ci sarà digitalizzazione dell’Europa”, ha dichiarato, ricordando come la questione non riguardi solo TIM, ma l’intera economia europea. TIM non ha intenzione di investire direttamente all’estero, ma punta a esportare il proprio know-how. L’AD ha spiegato che la collaborazione con l’Agenzia per l’innovazione e lo sviluppo digitale del Ministero dello sviluppo digitale e dei trasporti dell’Azerbaijan rientra in questa strategia. Sul segmento enterprise – ha quindi concluso Pietro Labriola – abbiamo sviluppato delle tecnologie nostre per le quali abbiamo investito e abbiamo delle piattaforme esistenti: la possibilità di portare a costo marginale queste piattaforme all’estero ci porta ad avere dei ricavi e delle marginalità aggiuntive da reinvestire nelle stesse piattaforme”.

Atitech e Volotea: Annalaura Lettieri guida la negoziazione di un’intesa strategica

Il contratto tra Atitech e Volotea, sottoscritto lo scorso maggio, rappresenta un’importante tappa nel consolidamento della presenza della compagnia aerea low-cost in Italia, con particolare attenzione alla città di Napoli. Un aspetto fondamentale della negoziazione è stato il supporto fornito dall’ufficio legale interno, coordinato dall’avvocato Annalaura Lettieri.

Annalaura Lettieri

Il contributo di Annalaura Lettieri all’accordo

Il contratto, sottoscritto dal Presidente e Amministratore Delegato di Atitech Gianni Lettieri e dal Fondatore e CEO di Volotea Carlos Muñoz, prevede un servizio di manutenzione a lungo termine che rafforza ulteriormente il ruolo dello scalo di Napoli Capodichino nelle strategie di crescita della compagnia aerea. Volotea, già presente in 23 aeroporti italiani, ha infatti scelto Napoli come una delle sue otto basi strategiche nel Paese. La collaborazione quinquennale prevede la manutenzione della flotta Airbus A320 della compagnia. Annalaura Lettieri ha avuto un ruolo cruciale nella negoziazione del contratto, guidando il team legale interno di Atitech nella definizione dei termini dell’accordo. La sua esperienza, unita alle solide competenze, ha garantito la solidità contrattuale e la tutela degli interessi delle parti coinvolte.

Annalaura Lettieri, l’accordo Atitech-Volotea: un’intesa strategica per Napoli

Il contratto quinquennale prevede che Atitech fornisca a Volotea, su base non esclusiva, servizi di manutenzione di base, inclusi controlli periodici (Check C, 6Y e 12Y), modifiche strutturali e interventi in AOG (Aircraft On Ground). Per soddisfare queste esigenze, durante la stagione invernale saranno riservate almeno due baie degli hangar Atitech presso l’aeroporto di Napoli Capodichino. “L’accordo – ha commentato Carlos Muñoz – rappresenta un ulteriore tassello importante per la nostra presenza a Napoli, un territorio in cui continueremo a investire e che si conferma anche per questo 2024 un punto focale per il nostro business”. Secondo Gianni Lettieri, la collaborazione “consolida il legame di Volotea con la città di Napoli e con il nostro Paese, conferma la qualità del progetto industriale di Atitech e, infine, unisce due grandi tradizioni dell’aviazione civile europea”. Grazie alla competenza di Annalaura Lettieri e al lavoro svolto dal team legale, l’accordo tra Atitech e Volotea segna un nuovo passo avanti nell’industria aeronautica, consolidando Napoli come hub strategico per il settore della manutenzione aeronautica in Europa.

Pier Silvio Berlusconi al TG5: MFE motore di un progetto europeo

Pier Silvio Berlusconi: “Vorrei ricordare che Mediaset offre non solo un prodotto gratuito al suo pubblico, ma negli anni non ha mai, mai, mai ricevuto nessun finanziamento pubblico. Quindi azienda motore di un progetto europeo e internazionale che fa tutto con le sue forze. Quindi sì, un po’ di orgoglio c’è”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE annuncia OPA volontaria su ProsiebenSat, l’impatto internazionale

L’annuncio di MFE, guidata da Pier Silvio Berlusconi, sul lancio di un’OPA volontaria su ProsiebenSat ha avuto risonanza in Europa e non solo. Ne hanno scritto le principali testate internazionali. Tra queste anche “Le Figaro” che, nel rilanciare l’operazione, rimarca che Pier Silvio Berlusconi “sogna un grande Gruppo televisivo paneuropeo”.  MFE, si legge nell’articolo, ha “una grande costanza nella sua visione strategica mentre tutti credono” che “la televisione sià già condannata”. Una vision sottolineata da diverse testate anche in Italia come “Il Giornale” che, nel commentare le considerazioni espresse dal CEO in un’intervista al TG5, scrive: “Da tempo ormai si dà la tv per morta per questo l'operazione compiuta da MEDIAFOREUROPE è qualcosa da considerarsi straordinario”. Il Gruppo MFE, evidenzia inoltre “Le Figaro”, è “uno dei rari in Europa ad aver mantenuto la vendita della pubblicità sulle reti in chiaro accessibile su tutte le piattaforme”. Dalla Germania, osserva anche “Milano Finanza” all’indomani dell’annuncio dell’operazione, “arriva un importante endorsement all'offerta che Mfe-MediaForEurope lancerà su Prosiebensat

MFE-ProsiebenSat: l’intervista a Pier Silvio Berlusconi all’indomani dell’annuncio dell’OPA

L’obiettivo di Pier Silvio Berlusconi, riporta anche “Financial Times”, è la creazione di “un Gruppo paneuropeo cross-mediale e cross-nazionale che si ponga naturalmente come alternativa ai colossi digitali riuscendo nell’ambizioso traguardo di poter competere e di poter crescere”. Lo ha spiegato anche il CEO in un’intervista al TG5 spiegando che non si deve guardare all’operazione come a una mossa finanziaria: “Noi non siamo dei raider. Alla base di questo progetto ci sono delle forti motivazioni industriali. Vogliamo provare a incidere e a imprimere la nostra strategia anche in Germania. Strategia che, ci tengo a dire, ha portato l’Italia e la nostra azienda spagnola a dei risultati davvero ottimi, migliori degli altri competitor in Europa”. Un progetto sicuramente “ambizioso”, ancor di più di questi tempi, come evidenzia anche Pier Silvio Berlusconi: “Da alcuni anni, ahimè, in Italia siamo abituati a vedere delle realtà imprenditoriali, industriali che vengono acquisite e conquistate da aziende estere, questo è vero. Non nascondo che un progetto così ambizioso, che riguarda anche il primo mercato d’Europa, cioè la Germania, in un settore iper-competitivo, dominato dai giganti del web, come quello dei media, è un qualcosa che ci dà orgoglio. Anche perché vorrei ricordare che Mediaset offre non solo un prodotto gratuito al suo pubblico, ma negli anni non ha mai, mai, mai ricevuto nessun finanziamento pubblico. Quindi azienda motore di un progetto europeo e internazionale che fa tutto con le sue forze. Quindi sì, un po’ di orgoglio c’è”.