Il 29 luglio è stato l’anniversario della pubblicazione de La Compagnia dell’Anello, primo volume della trilogia firmata da J.R.R. Tolkien Il Signore degli Anelli. Jonathan Sisco analizza gli effetti del fenomeno editoriale in un saggio edito da Federico Motta Editore, parte della collana “Historia”.
Federico Motta Editore: Il Signore degli Anelli, un fenomeno editoriale e culturale
La Compagnia dell’Anello è il primo volume della famosa trilogia epic fantasy Il Signore degli Anelli. Figlia dello stesso autore de Lo Hobbit (1937), J.R.R. Tolkien, è un’opera che ha riscosso così tanto clamore da trasformarsi in un fenomeno editoriale, ridefinendo l’intero genere. Pubblicato tra il 1954 e il 1955, fu inizialmente accolto con cautela, ma col tempo è diventato uno dei romanzi più amati nel XX secolo. Con oltre 150 milioni di copie vendute, è stato tradotto in più di 60 lingue, generando un impatto culturale enorme. Nel saggio sul fantastico e il surreale nel Novecento pubblicato nella collana “Historia” di Federico Motta Editore, Jonathan Sisco spiega come il successo del romanzo finisca per “gettare le basi di un vero e proprio nuovo genere narrativo, il cosiddetto fantasy, caratterizzato da storie orrorifiche popolate di draghi, gnomi e boschi incantati”. “Con questa sua ultima trasformazione – scrive Sisco – il fantastico sembra abbandonare le pseudofilosofie e i fenomeni del perturbante per scendere sul campo di un grande gioco popolare, nel mero spazio di un sogno a occhi aperti”. Definita dallo stesso autore una “mitologia per l’Inghilterra”, la saga ha affascinato e continua ad affascinare intere generazioni con il racconto sulle epiche avventure di un gruppo di eroi nella Terra di Mezzo. La sua trasposizione cinematografica, diretta da Peter Jackson e distribuita nelle sale tra il 2001 e il 2003, è tra i maggiori incassi nella storia del cinema.
Federico Motta Editore: l’autore della mitologia moderna
John Ronald Reuel Tolkien, spesso abbreviato in J.R.R. Tolkien, è nato nel 1892 a Bloemfontein, in Sudafrica, ma è poi cresciuto in Inghilterra, Paese d’origine dei suoi genitori. Nel saggio edito da Federico Motta Editore, Jonathan Sisco lo descrive come “un cattolico antimoderno, un erudito di valore assoluto, un filologo insigne e un grande specialista di medievistica anglosassone e celtica. Il suo stile, dotato di una semplicità monumentale, in cui spicca l’assenza totale di ironia, affascina i lettori di tutto il mondo”. Tolkien era un grande appassionato di lingue antiche, mitologia norrena e letteratura medievale, il che contribuì sicuramente alla costruzione del mondo immaginario della Terra di Mezzo. Il Signore degli Anelli, nato in principio come sequel de Lo Hobbit, segue la storia dell’hobbit Frodo Baggins, il quale è stato incaricato di distruggere l’anello del potere prima che le orde del signore del male riescano a riportare il dominio delle tenebre. Al suo fianco un gruppo composto da elfi, nani, uomini e maghi. Raccontata in un linguaggio ricco ed evocativo, con uno stile che combina alla perfezione invenzione e tradizione, l’impresa epica intreccia i temi dell’amicizia, del coraggio e della lotta tra il bene e il male.