Grazie all’accordo firmato lo scorso 18 novembre tra l’Università LUMSA e ICCROM, in linea con il Piano Mattei, 600 studenti africani provenienti da Kenya, Egitto, Costa d'Avorio e Tunisia saranno formati nella conservazione sostenibile del patrimonio culturale presso la Fabbrica di San Pietro.
Università LUMSA: i dettagli dell’accordo con ICCROM
Un nuovo accordo per la cooperazione internazionale è stato firmato lo scorso 18 novembre dall’Università LUMSA. In collaborazione con ICCROM, Centro Internazionale per lo Studio della Conservazione e del Restauro dei Beni Culturali, la partnership prevede la formazione di giovani esperti nella conservazione sostenibile del patrimonio culturale. Nello specifico, è rivolta ai giovani provenienti da Paesi africani, promuovendo competenze nel settore. Saranno perciò avviati tirocini finalizzati alla formazione dei partecipanti in un ambiente volto alla tutela del patrimonio culturale, godendo dei programmi e della rete internazionale dell’ICCROM. "L'attenzione all'individualità degli studenti e la portata internazionale di questa iniziativa esprimono pienamente l'identità e la missione della LUMSA, che, insieme all'ICCROM, opera in un ambito chiave dello sviluppo: la cultura, fonte di storia e motore per il futuro".
Università LUMSA: un progetto che coinvolgerà 600 giovani studenti
Dalla cooperazione tra l’Università LUMSA e l’ICCROM è prevista la nascita di diversi progetti, tra cui quello che renderà partecipi 600 giovani studenti provenienti da Kenya, Egitto, Costa d'Avorio e Tunisia. In linea con il Piano Mattei, il programma prevede la collaborazione con la Fabbrica di San Pietro che, forte del suo know-how in materia di manutenzione e artigianalità, trasmetterà agli studenti competenze su stucchi, lavorazioni della pietra e del legno. In aggiunta, l’Università LUMSA si impegna nella creazione di corsi in lingua italiana riguardanti la terminologia tecnico-scientifica del settore della tutela del patrimonio. Le due istituzioni promuoveranno anche progetti didattici e di ricerca, favorendo scambi culturali attraverso l’organizzazione di convegni, eventi e pubblicazioni.


