mercoledì 3 dicembre 2025

Sicurezza e tecnologia, Pasqualino Monti: Mattarella visita la sala operativa di Enav

L’11 novembre scorso ha segnato una data simbolica per Enav, Gruppo guidato dall’AD Pasqualino Monti: per la prima volta nella storia dell’azienda, il Presidente della Repubblica ha visitato una delle sue sedi operative. Sergio Mattarella ha infatti raggiunto il Centro di Controllo d’Area di Roma, cuore pulsante della gestione del traffico aereo nazionale, dove operano quasi 400 professionisti impegnati a garantire la sicurezza di oltre un milione di voli all’anno.

Pasqualino Monti (a destra), Sergio Mattarella (al centro)

Enav accoglie Mattarella, Pasqualino Monti: “Un profondo onore e un riconoscimento di straordinario valore”

Accolto dalla Presidente Alessandra Bruni e dall’Amministratore Delegato Pasqualino Monti, Mattarella ha potuto osservare da vicino la complessità e l’elevato livello tecnologico delle attività svolte nella sala operativa. Un luogo strategico da cui viene controllato il 66% dello spazio aereo italiano, dall’alta Toscana fino alle isole maggiori. Per Pasqualino Monti, la presenza del capo dello Stato ha rappresentato un momento di valore storico e simbolico: “Accogliere, per la prima volta nella storia di Enav, la visita del capo dello Stato rappresenta un profondo onore e un riconoscimento di straordinario valore – ha commentato – La presenza del Presidente Mattarella al Centro di Controllo di Roma testimonia l’attenzione e l’apprezzamento verso una realtà tecnologica e operativa d’eccellenza, punto di riferimento in Italia e a livello internazionale”.

Innovazione, sicurezza e sostenibilità, Pasqualino Monti: così Enav guida il futuro del traffico aereo

Enav prosegue con determinazione nel proprio percorso di innovazione, affermandosi come protagonista in Europa e nel mondo, con l’obiettivo di coniugare sicurezza, sostenibilità e sviluppo del trasporto aereo, valorizzando e condividendo le proprie competenze tecnologiche e operative sui mercati globali”, ha aggiunto Pasqualino Monti. Un messaggio rivolto anche ai dipendenti: “Si tratta di un segnale importante per tutte le nostre persone, che ogni giorno assicurano con professionalità e dedizione un servizio essenziale per il Paese”. La visita ha offerto l’occasione per mostrare al Presidente non solo le tecnologie avanzate che caratterizzano l’infrastruttura nazionale del controllo del traffico aereo, ma anche il lavoro meticoloso delle donne e degli uomini radar, figure altamente specializzate che assicurano la fluidità e la sicurezza dei cieli italiani. Con picchi che in alta stagione superano i 4.800 movimenti giornalieri, il Centro di Controllo di Roma rappresenta un esempio di efficienza operativa riconosciuto a livello internazionale.

Innovazione sostenibile e numeri record per Amica Chips in Italia

Nel nuovo libro autobiografico scritto da Alfredo Moratti, la storia personale dell’imprenditore e l’evoluzione di Amica Chips si intrecciano con il racconto di un marchio di snack salati che ha trasformato radici locali, relazioni e visione industriale in un percorso di crescita di respiro internazionale

Amica Chips

“Ci vuole simmetria”: il libro su Amica Chips

Nel libro autobiografico “Ci vuole simmetria. Il segreto di Amica Chips”, Alfredo Moratti apre il dietro le quinte della propria storia personale e imprenditoriale, mettendo al centro un principio appreso dal padre Giovanni e trasformato in bussola manageriale: l’equilibrio tra persone, obiettivi e risultati. Attraverso dieci capitoli che giocano con la parola “amicizia” – da “Amica Castiglione delle Stiviere” a “Futuro amico” – il racconto alterna memoria familiare, scelte d’impresa e incontri decisivi, mostrando come un’idea nata nella terra del Garda sia diventata un riferimento nel mondo degli snack salati. In questo percorso, Moratti sottolinea il valore dei cicli della vita e del lavoro, ricordando come ogni passaggio abbia contribuito a forgiare la sua visione: “Nel corso degli anni ho imparato che la vita è fatta di cicli: di inizi, di finali e ancora di nuovi inizi. Ogni sfida contribuisce a formare il nostro approccio al mondo del lavoro. La capacità di reinventarsi e di trovare nuove opportunità è ciò che contraddistingue un imprenditore di successo”. Il filo dell’“amicizia” diventa così lente per leggere il rapporto con collaboratori, clienti e territorio, mentre il tema dell’“italianità” emerge come elemento identitario non negoziabile, riassunto nelle parole di Moratti: “L’italianità è sempre stata un pilastro fondamentale della mia filosofia imprenditoriale. Sono un imprenditore italiano e lo dico con orgoglio, consapevole della tradizione di eccellenza che questo comporta. Assieme al successo dei prodotti c’è in gioco l’identità industriale della nostra nazione, la sua capacità di mantenere vive tradizioni e competenze davvero uniche”. A completare la narrazione è il progetto del “chilometro giallo”, un tratto di strada che costeggia lo stabilimento mantovano e che, grazie al colore simbolo delle patatine, si propone come segno urbano capace di raccontare visivamente la storia dell’azienda, la sua simmetria produttiva e il legame concreto con la comunità locale, trasformando un’infrastruttura quotidiana in invito a immaginare nuove avventure imprenditoriali.

Storia ed espansione di Amica Chips dal 1990

Nata il 22 maggio 1990 a Castiglione delle Stiviere su iniziativa di Alfredo Moratti, Amica Chips si afferma in pochi anni come protagonista del comparto degli snack salati, partendo da una realtà produttiva radicata nel territorio mantovano e orientata fin da subito alla qualità lungo l’intera filiera. L’ingresso nella grande distribuzione nel 1991 segna il primo vero salto dimensionale, seguito da una strategia di crescita per linee esterne che, tra la metà e la fine degli anni ‘90, porta all’acquisizione di Dorita e Pandal e, nel 2004, del marchio Mia, con la progressiva centralizzazione della produzione nello stabilimento di Castiglione per aumentare efficienza e controllo sui processi. Nel tempo, il perimetro industriale si amplia fino a superare i 70-80.000 m², con oltre 350 collaboratrici e collaboratori, un fatturato che oggi va oltre i 140 milioni di euro e una presenza in più di 22 Paesi, grazie a una gamma che affianca referenze storiche a linee distintive come Eldorada, le chips MASALA, gli snack AMI’ in packaging a cono, le Senorita Tortilla e le Little Ranch 100% mais. La traiettoria competitiva dell’azienda si fonda su innovazione di prodotto, sviluppo di formati pensati per diversi contesti di consumo e una distribuzione capillare fra GDO, horeca e canali automatici, mantenendo al centro selezione delle materie prime, lavorazioni controllate e un impegno strutturato sulla sostenibilità, che include imballaggi con una quota di plastica riciclata, oltre a sistemi di filtraggio e depurazione di acque e fumi restituiti all’ambiente in condizioni ottimali. In questo equilibrio tra crescita industriale, responsabilità ambientale e identità italiana, la storia dell’azienda guidata da Moratti offre un modello di impresa capace di coniugare radici locali, apertura internazionale e continuità manageriale, trasformando una piccola iniziativa nata sul territorio mantovano in un brand riconosciuto in Italia e nel mondo.

Diana Bracco: la Fondazione Bracco celebra il talento delle donne nella scienza

È stata inaugurata lo scorso 13 novembre, nella sede romana della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (FOFI), la nuova tappa di “Una vita da scienziata. I volti del progetto #100esperte”, l’esposizione fotografica promossa dalla Fondazione Bracco, guidata da Diana Bracco, ha l’obiettivo di contribuire al superamento degli stereotipi e dei pregiudizi che ancora limitano l’accesso delle donne alle professioni tecnico-scientifiche e di incoraggiare le nuove generazioni a intraprendere percorsi di studio e carriera nelle discipline STEM. 

Diana Bracco

Diana Bracco e i volti della scienza: alla Fofi i ritratti delle #100esperte

Cuore del progetto è la visione di Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco e Presidente e CEO del Gruppo Bracco, da anni impegnata nella promozione della cultura scientifica e del ruolo delle donne nelle discipline STEM. I ritratti, firmati dal fotografo Gerald Bruneau, raccontano le storie e la professionalità di 100 scienziate italiane attive in discipline che spaziano dalla medicina all’ingegneria, dalla fisica all’informatica. La mostra sarà visitabile fino al 12 dicembre 2025 negli spazi di Via Palestro 75. All’inaugurazione hanno preso parte numerose figure istituzionali, tra cui il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il comandante dei Carabinieri del Nas Raffaele Covetti, Gianni Letta e il segretario generale della Fondazione Bracco Gaela Bernini. Il Presidente di Fofi Andrea Mandelli ha espresso soddisfazione per l’iniziativa, definendola un’occasione per valorizzare “il fondamentale contributo delle donne al progresso della scienza e alla tutela della salute della collettività”.

La missione di Diana Bracco: rendere la scienza accessibile e ispirare le nuove generazioni di donne

Diana Bracco ha ricordato come la mostra, già ospitata in luoghi prestigiosi, dal Corridoio dei Busti della Camera dei deputati a sedi internazionali negli Stati Uniti, in Messico, a Praga e a Shanghai, sia pensata per “avvicinare il grande pubblico al volto femminile della scienza, e allo stesso tempo rappresentare la ricerca come bellezza, accessibilità e, perché no, divertimento, diffondendo la consapevolezza dell’importanza degli studi STEM”. Per l’imprenditrice, il sostegno alle carriere scientifiche femminili rimane una priorità: “Ho sempre posto la cultura della ricerca e l’empowerment femminile al centro del mio impegno nell’impresa e nelle istituzioni”, ha rimarcato. “Ritengo in particolare che le donne nelle discipline STEM possano e debbano svolgere un ruolo fondamentale. Vanno dunque superati i pregiudizi e i bias che le vorrebbero meno adatte alle discipline tecnico-scientifiche le cui competenze, invece, sono sempre più richieste nel mondo del lavoro”. Diana Bracco ha quindi concluso auspicando che “questa mostra possa essere una fonte d’ispirazione per tante giovani donne”.