mercoledì 29 maggio 2019

Terna: Luigi Ferraris si aggiudica il premio “Manager Utility 2018 – Energia”

"Accolgo con grande soddisfazione questo prestigioso premio che rappresenta il riconoscimento all'impegno mio e di Terna per rendere la rete elettrica sempre più efficiente, sicura e sostenibile": è il commento dell'AD Luigi Ferraris in occasione dell'assegnazione del premio.
Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: le motivazioni del premio "Manager Utility"

Il 5 marzo, a Milano, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Luigi Ferraris ha ricevuto il premio "Manager Utility 2018 - Energia". Il Gruppo ha comunicato in una nota che nelle motivazioni che hanno portato a ottenere il riconoscimento c'è "l'impegno profuso in Terna quale abilitatore verso un modello energetico sempre più sostenibile, efficiente, sicuro e innovativo". Il manager è stato premiato dai vincitori dello scorso anno, Alessandro Garrone e Luca Bettonte, rispettivamente Vicepresidente Esecutivo e Amministratore Delegato di ERG. "Accolgo con grande soddisfazione questo prestigioso premio che rappresenta il riconoscimento dell'impegno mio e di Terna per rendere la rete elettrica sempre più efficiente, sicura e sostenibile", ha commentato Luigi Ferraris. L'AD e DG di Terna ha sottolineato il ruolo fondamentale del sistema elettrico per lo sviluppo sostenibile della società e del territorio, un settore che dovrà essere sviluppato attraverso investimenti mirati, che tengano conto della sicurezza della collettività. "Siamo protagonisti di una transizione energetica che coinvolge tutto il settore e il vettore elettrico è uno degli strumenti essenziali per raggiungere i target fissati dal Piano Energia e Clima. Desidero condividere questo premio con tutti i miei collaboratori che ogni giorno con dedizione, passione e impegno lavorano affinché questo sia possibile".

Luigi Ferraris: la crescita professionale

Luigi Ferraris è Amministratore Delegato di Terna e Direttore Generale del Gruppo da maggio 2017. Il manager inizia la sua carriera nel settore auditing di PriceWaterhouse per poi ricoprire diversi ruoli in importanti aziende industriali italiane e internazionali. Comincia in Augusta, fino ad entrare in Elsag Bailey Process Automation, azienda allora appartenente al Gruppo Finmeccanica e quotata al NYSE. Successivamente è Chief Financial Officer in Elsacom, società attiva nel settore della telefonia satellitare facente parte di Finmeccanica. Tra il 2015 e il 2017 è Consigliere indipendente di ERG S.p.A., società energetica quotata alla borsa italiana. Inoltre, è Consigliere del Gruppo PSC S.p.A., leader in Italia nel settore dell'impiantistica per infrastrutture. Da ottobre 1999 a gennaio 2015 Luigi Ferraris lavora in Enel, ricoprendo diversi ruoli manageriali di primo piano: tra gli altri, è Chief Financial Officer del Gruppo, Presidente di Enel Green Power e Consigliere di Amministrazione della controllata cilena Enersis. Da febbraio 2015 ad aprile 2017, prima di entrare in Terna, è Chief Financial Officer del Gruppo Poste Italiane.

mercoledì 22 maggio 2019

Maria Elisabetta Alberti Casellati: lo Stato onora il ricordo delle vittime del terrorismo

“Ricordare tutte le vittime è importante”: Maria Elisabetta Alberti Casellati commemora quanti hanno perso la vita negli atti terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica.

In occasione della "Giornata nazionale in memoria delle vittime del terrorismo", il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ricorda in particolare "tutti coloro che non hanno mai avuto una pagina dedicata nei manuali di storia".
Maria Elisabetta Alberti Casellati

Maria Elisabetta Alberti Casellati: la Giornata nazionale in memoria delle vittime del terrorismo

"Non ci può essere un'idea di futuro senza gli insegnamenti del passato": nelle parole del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati si riflette il valore della "Giornata nazionale in memoria delle vittime del terrorismo", celebrata il 9 maggio. Una data che ha fortemente segnato la storia della nostra Repubblica: il 9 maggio 1978 infatti furono uccisi Peppino Impastato e Aldo Moro. "Bisogna coltivare il ricordo" ha sottolineato Maria Elisabetta Alberti Casellati, presente alla cerimonia che si è svolta presso l'Aula di Montecitorio per commemorare le vittime del terrorismo e delle stragi nel "Giorno della memoria" a loro dedicato. Un'iniziativa importante perché, come ha evidenziato il Presidente del Senato, "non c'è Paese senza memoria".

Senato: Maria Elisabetta Alberti Casellati commemora le vittime di terrorismo e stragi

Nella giornata in cui lo Stato italiano onora il ricordo delle vittime del terrorismo, il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha voluto "rivolgere un pensiero particolare a tutti coloro che non hanno mai avuto una pagina dedicata nei manuali di storia". Il riferimento, come si legge in una nota, è "a chi ha perso la vita non in quanto bersaglio di mani assassine, ma solo perché si trovava al posto sbagliato e nel momento sbagliato". Il Presidente cita, tra gli altri, gli agenti delle scorte, autisti e vittime civili, come le 85 persone rimaste uccise nella stazione di Bologna il 2 agosto 1980 o quanti erano all'interno della Banca dell'Agricoltura il 12 dicembre 1969. "Elencare i loro nomi significa sgranare un rosario doloroso che va ad aggiungersi ai magistrati, i politici, i docenti universitari, i funzionari, i sindacalisti, i giornalisti, gli uomini delle forze dell'ordine che sono caduti nell'esercizio del proprio dovere" ha aggiunto Maria Elisabetta Alberti Casellati, sottolineando che "tra coloro che hanno perso la vita in atti terroristici non ci sono vittime di serie A o di serie B" e che "tutti hanno lo stesso peso e lo stesso diritto a non cadere nell'oblio e a ottenere giustizia e verità".

Luigi Ferraris commenta i risultati di Terna per il primo trimestre 2019

Luigi Ferraris è alla guida di Terna dal 2017: in seguito all’approvazione dei risultati relativi al primo trimestre del 2019, l’AD ha commentato sottolineando che il gruppo prosegue verso la decarbonizzazione.

Luigi Ferraris

Crescita dei ricavi del 2,7% per Terna: il CdA del gruppo ha approvato i risultati del primo trimestre del 2019. Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e Direttore Generale da maggio 2017, spiega che questa crescita conferma il virtuoso percorso già delineato nel Piano Strategico 2019-2023.

Luigi Ferraris, AD e DG di Terna, commenta i risultati della trimestrale

Il CdA di Terna ha approvato i risultati relativi al primo trimestre del 2019: i ricavi sono aumentati del 2,7%, passando a 537 milioni di euro dai 523,1 milioni dello stesso periodo del 2018. Questo risultato è attribuibile all'incremento delle attività regolate che riflette l'adeguamento del tasso di remunerazione del capitale investito. "Sono molto soddisfatto dei risultati del primo trimestre dell'anno che confermano il virtuoso percorso di crescita già delineato nel piano strategico 2019-2023", ha commentato l'AD e DG Luigi Ferraris. "La forte accelerazione impressa agli investimenti pone ancora una volta Terna al centro del processo di transizione energetica verso la completa decarbonizzazione e la piena integrazione in rete dell'energia prodotta da fonti rinnovabili". L'Ebitda si attesta a 420,2 milioni (+2,7%) e l'utile netto di gruppo del periodo sale a 186 milioni (+1,8%). "Attraverso questi investimenti prosegue inoltre il forte impegno di terna nell'innovazione anche attraverso l'apertura di innovation hub sul territorio per favorire lo sviluppo di una rete sempre più sicura, resiliente e sostenibile", conclude Luigi Ferraris.

La carriera di Luigi Ferraris: da PriceWaterhouse a Terna

Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna da maggio 2017, Luigi Ferraris è un manager dalla consolidata esperienza professionale. La sua carriera inizia nel settore auditing di PriceWaterhouse. In seguito ricopre diverse posizioni manageriali in aziende industriali italiane e internazionali come Elsag Bailey Process Automation, allora appartenente al Gruppo Finmeccanica e quotata al NYSE. Tra il 1998 al 1999 è Chief Financial Officer in Elsacom, sempre del Gruppo Finmeccanica e attiva nel settore della telefonia satellitare. In seguito, fino al 2015, fa parte del Gruppo Enel e ricopre varie posizioni di crescente importanza. È Chief Financial Officer del Gruppo e finalizza importanti operazioni di Capital market a livello mondiale. È Presidente di Enel Green Power nel medesimo periodo e ne cura il processo di quotazione, oltre a essere Consigliere di Amministrazione della controllata cilena Enersis. Successivamente è Responsabile dell'Area America Latina e AD della stessa, nonché Consigliere di Amministrazione della spagnola Endesa S.A e di altre importanti società del Gruppo. Luigi Ferraris è Consigliere indipendente della società energetica ERG S.p.A. e Consigliere del Gruppo PSC S.p.A. dal 2015 al 2017. Prima di entrare in Terna, da febbraio 2015 ad aprile 2017, il manager è Chief Financial Officer di Poste Italiane.

giovedì 16 maggio 2019

Roberto Casula, dirigente di Eni: esperienza professionale e ambiti di competenza

Roberto Casula entra in Eni nel 1997: la sua carriera si arricchisce di incarichi di crescente importanza che lo portano a diventare Chief Development, Operations & Technology Officer del gruppo. Svolgendo le sue mansioni, è direttamente coinvolto nel processo di decarbonizzazione, per un'energia sempre più pulita ed ecosostenibile.
Roberto Casula, manager eni

Roberto Casula: la carriera professionale

Laureatosi in Ingegneria Mineraria nel 1988, Roberto Casula è attualmente Chief Development, Operations & Technology Officer in Eni S.p.A. La sua carriera inizia in Agip S.p.A., dove assume il ruolo di Reservoir Engineer fino al 1991. In questo periodo acquisisce importanti competenze nelle prove di produzione e acquisizione di dati sui pozzi, nonché riguardo lo studio del comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi. Nel 1992 entra nella consociata Agip Angola Ltd con sede in Luanda, dove svolge gli incarichi di Reservoir Engineer, Petroleum Engineer e Chief Development Engineer. Rientra in Italia nel 1997 e inizia il suo percorso professionale in Eni S.p.A. in qualità di Development and Production Coordinator. Roberto Casula è Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto per le attività in Iran nel 2000, mentre l'anno successivo diventa Dirigente e Project Director del progetto Giant South Pars Gas fasi 4-5. Si trasferisce quindi a Teheran, per poi proseguire il suo percorso in Eni assumendo la carica di Managing Director di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A. È Executive Vice President a partire dal 2011, per poi ricoprire l'attuale carica nel luglio 2014.

Roberto Casula in Eni: la sfida della sostenibilità

In qualità di Chief Development, Operations & Technology Officer del Gruppo Eni, Roberto Casula ha responsabilità sulle attività tecniche, operative, di progetto, di ricerca e di sviluppo della società e lavora a diretto riporto dell'Amministratore Delegato. In questo contesto, si impone una delle più grandi sfide del nostro tempo: la lotta ai cambiamenti climatici. Il ruolo di Eni è fondamentale per trovare soluzioni utili e innovative per produrre energia con metodi ecosostenibili, sfruttando i vantaggi delle nuove tecnologie e delle fonti rinnovabili. "Come produttori di energia, è nostra responsabilità informare e fare chiarezza su quanto la modalità per arrivare alla transizione sia importante quasi quanto la transizione stessa", ha dichiarato Roberto Casula in merito all'argomento. "In Eni abbiamo idee su come catturare e condividere i vantaggi che ci offre l'energia solare. Tutti i materiali e le soluzioni attualmente in fase di sviluppo sono ecosostenibili e facilmente smaltibili o riciclabili alla fine del ciclo di vita, un aspetto ormai diventato imprescindibile".

mercoledì 15 maggio 2019

Claudio Descalzi: dagli studi alla guida di Eni

Claudio Descalzi consegue la laurea in Fisica nel 1979. Con alle spalle un’esperienza trentennale, attualmente è alla guida della multinazionale Eni.

Milanese di origine, Claudio Descalzi consegue la laurea in Fisica presso l'Università degli Studi della città. Attualmente guida Eni, dopo oltre 30 anni di esperienza all'interno della società.
Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: il percorso formativo e i primi anni in Eni

Nato a Milano nel 1955, Claudio Descalzi frequenta l'Università degli Studi della città e consegue la laurea in Fisica nel 1979. Muove i primi passi nel mondo professionale solo due anni dopo, impegnato in qualità di Ingegnere di Giacimento all'interno di Eni. Successivamente, essendo stato nominato Project Manager, è coinvolto nelle operazioni di monitoraggio dell'espansione delle attività nel Mare del Nord e nelle zone della Libia, Nigeria e Congo. Nominato Managing Director della consociata Eni in Congo nel 1994, si sposta, poi con il ruolo di Vice Chairman in Nigeria fino al 2000. Attraverso tali esperienze, Claudio Descalzi consolida le sue competenze professionali e viene promosso Direttore delle aree dell'Africa, Medio Oriente e Cina. Negli anni tra il 2000 e il 2001 è uno dei responsabili del Progetto Western Libyan Gas, il primo a monetizzare il gas naturale libico tramite l'esportazione e la vendita in Italia.

Claudio Descalzi: la guida di Eni

Nel periodo compreso tra il 2002 e il 2005, Claudio Descalzi dirige l'area geografica che comprende Italia, Africa e Medio Oriente e nel medesimo lasso di tempo è nel CdA di diverse consociate Eni. Con il passare degli anni, rafforza il suo ruolo all'interno del gruppo, assumendo l'incarico di Vice Direttore Generale nella divisione Exploration & Production. Contemporaneamente, si occupa della definizione dei piani di sviluppo delle attività upstream in Italia e all'estero, avviando diverse strategie quali la campagna di esplorazione in Mozambico o il lancio di Goliat. Avendo maturato un'esperienza trentennale, arriva a ricoprire il ruolo di Amministratore Delegato del gruppo. Tra le altre attività, Claudio Descalzi ha ricoperto diverse posizioni in ambito associazionistico e accademico: è stato Componente del Consiglio Generale di Confindustria, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala, Visiting Fellow of The University of Oxford, Membro del National Petroleum Council per il 2016/2017. Nel 2012 diventa il primo europeo ad essere insignito del prestigioso riconoscimento internazionale SPE/AIME "Charles F. Rand Memorial Gold Medal 2012" conferito dalla Society of Petroleum Engineers e dall'American Institute of Mining Engineers. È, inoltre, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala.

venerdì 10 maggio 2019

Enel: la biografia di Claudio Machetti

Attuale guida della Global Trading Business Line di Enel, Claudio Machetti ha avviato la propria carriera professionale nel settore finanziario lavorando in aziende di primissimo livello quali Banco di Roma (ora Unicredit) e Ferrovie dello Stato.
Claudio Machetti

Claudio Machetti: prime esperienze professionali

Nato a Roma nel 1958, dopo il diploma di maturità classica presso il Liceo Tito Livio, Claudio Machetti frequenta la facoltà di Scienze Statistiche dell'Università "La Sapienza" e consegue la laurea nel 1982. Con il trasferimento a Milano, l'anno successivo avvia la propria carriera professionale lavorando in qualità di impiegato presso la filiale cittadina del Banco di Roma. Nel 1984 passa alla Direzione Centrale di Roma con la mansione di analista finanziario, per studiare il merito di credito dei più grandi gruppi industriali italiani. Successivamente diventa funzionario presso la Direzione Finanziaria, con focus principale sull'equity. Nel 1992 Claudio Machetti entra in Ferrovie dello Stato come Dirigente Responsabile dell'unità Mercati Finanziari e successivamente come Direttore della Finanza Operativa. Nello stesso periodo contribuisce alla fondazione e diventa poi l'Amministratore Delegato di Fercredit, una realtà ai massimi livelli del settore finanziario captive che operativa nel factoring, leasing e nel credito al consumo.

Claudio Machetti: la crescita professionale in Enel

La carriera manageriale di Claudio Machetti subisce una svolta decisiva nel 2000, quando approda in Enel con il ruolo di Responsabile dell'Area Finanza. Nel medesimo periodo lavora alla fondazione della società finanziaria del Gruppo, Enel Factor, ricoprendo sin da subito il ruolo di Amministratore Delegato; collabora, inoltre, al progetto di nascita di Enel Insurance, la società assicuratrice della quale diventerà Presidente e lo sarà fino al 2014. Nominato Presidente di Fondenel, il fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel, e di Fopen quello di operai, impiegati e quadri, diventa nel 2005 Direttore Finanziario del Gruppo a diretto riporto dell'Amministratore Delegato. Nel 2014, in seguito alla ristrutturazione del Gruppo Enel, Claudio Machetti è chiamato a guidare la neonata Direzione Global Trading, una delle Business Line per la quale è incaricato della gestione del sourcing di carbone, gas ed olio combustibile e con il ruolo di guida dell'operatività sui mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica in tutti i Paesi dove Enel è presente. Oggi è Presidente di Enel Global Trading S.p.A.. In passato è stato membro dei Consigli di Amministrazione di numerose controllate e consociate quali Wind Telecomunicazioni, Terna ed Endesa.

Community Group: il profilo di Auro Palomba

Dopo 15 anni di carriera nel settore giornalistico, Auro Palomba si sposta in quello della comunicazione. Considerato uno degli advisor più autorevoli e competenti, nel 2001 ha fondato la società Community Group, realtà leader nel reputation management, della quale oggi è Presidente.
Auro Palomba

Auro Palomba: dagli esordi come giornalista alla presidenza di Community Group

Milanese, classe 1964, Auro Palomba consegue la laurea in Scienze Politiche. I primi 15 anni della carriera professionale sono fortemente contraddistinti dall'attività giornalistica in ambito economico, collaborando con alcune tra le più rilevanti testate italiane, tra le quali "Il Messaggero" e "Il Giornale". Decide, successivamente, di spostarsi nel mondo dell'advisory, diventando Direttore della comunicazione per aziende e istituzioni finanziarie. Avendo maturato esperienze significative, Auro Palomba fonda nel 2001 Community Group, una società multidisciplinare specializzata in reputation management. Nel ruolo di Presidente, nel corso degli anni, riesce a guidarla verso la leadership del settore, impegnandosi nella gestione della comunicazione di grandi gruppi internazionali, finanziari e industriali, e di famiglie imprenditoriali italiane di primo piano. Tra le altre attività, Auro Palomba ha lavorato in televisione in qualità di conduttore di trasmissioni e talk show a tema economico e finanziario per diverse emittenti, tra le quali Class CNBC, TeleLombardia e Canale Italia. Sulla base della comprovata esperienza professionale e degli incarichi svolti, è stato insignito nel 2017 del premio "Professionista dell'anno ai Finance community Awards", nella categoria "Financial PR".

Auro Palomba: la fondazione di Reputation Science

Con la collaborazione del CEO di Reputation Manager, Andrea Barchiesi, Auro Palomba dà vita a Reputation Science nel luglio del 2018. Tale joint venture è la prima e unica società italiana che mira a gestire in modo integrato e scientifico la reputazione online di aziende, manager e imprenditori, servendosi dei punti di forza delle società dei due fondatori. Il team è composto da 80 esperti di comunicazione e professionisti quali ingegneri, consulenti di crisi manageriali e analisti che uniscono le competenze della comunicazione tradizionale e digitale. A tal proposito, l'iter di lavoro inizia da una precisa e rigorosa analisi dei dati, supportata da metodi matematici (approccio data driven). L'obiettivo di Reputation Science, infatti, è la "gestione integrata della reputazione" consentendo, così, ai clienti di avere una visione chiara dello status della propria reputazione e dell'orientamento dei propri stakeholder. Attualmente, Auro Palomba è Chairman della società, mentre Andrea Barchiesi ricopre il ruolo di CEO.

mercoledì 8 maggio 2019

Luigi Ferraris (Terna): approvato un piano da 6,2 miliardi di euro, l’impegno economico più alto di sempre

Dopo aver raggiunto tutti gli obiettivi prefissati per il 2018, Terna è pronta per una nuova sfida. Secondo il nuovo piano strategico approvato dal CdA, la società di Luigi Ferraris investirà 6,2 miliardi di euro per il rinnovamento della rete elettrica italiana entro il 2023. La cifra rappresenta l'impegno economico più alto di sempre.
Terna: AD Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: 2018 anno positivo, Terna in crescita

Terna, l'operatore che gestisce le reti per la trasmissione dell'energia elettrica, ha conseguito ottimi risultati durante il 2018. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale della società, Luigi Ferraris, è lieto del raggiungimento di tutti gli obiettivi economico-finanziari prefissati per l'anno da poco concluso e ha confermato l'andamento positivo: "Sono molto soddisfatto dei risultati conseguiti nel 2018: sono dati in crescita e sono stati raggiunti tutti gli obiettivi economico-finanziari prefissati". In questo contesto di sviluppo, rientra anche il piano strategico 2019-2023 che prevede un investimento di 6,2 miliardi per migliorare la rete elettrica italiana, sfruttando le fonti di energia rinnovabile, in linea con il percorso di decarbonizzazione. La cifra rappresenta l'impegno economico più alto di sempre, l'ennesimo record per la società di Luigi Ferraris.

Terna: Luigi Ferraris illustra il piano strategico 2019-2023

Estremamente lieto dei risultati straordinari raggiunti da Terna nel corso del 2018, Luigi Ferraris guida l'operatore nazionale verso un progetto di ampio spessore. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale ha illustrato il nuovo piano strategico 2019-2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione, perfettamente in linea con l'impegno sostenibile di Terna: "Oltre 6 miliardi di euro per la rete elettrica italiana rappresentano l'impegno economico di Terna più alto di sempre, accompagnano il sistema elettrico verso la completa decarbonizzazione e favoriscono la piena integrazione in rete di energia da fonti rinnovabili. Sostenibilità e dialogo con il territorio, innovazione e digitalizzazione, persone e know-how industriale, rappresentano gli elementi chiave del nostro sviluppo. La prevista crescita degli investimenti, unitamente alla valorizzazione delle nostre competenze, sia in Italia che all'estero, sono alla base di risultati operativi in aumento che ci consentiranno di generare valore per i nostri azionisti".

Le tappe principali della carriera professionale di Claudio Machetti

Top manager italiano, Claudio Machetti è l'attuale Presidente della Global Trading Business Line di Enel. In seguito alla laurea in Scienze Statistiche presso l'Università "La Sapienza" di Roma, ha costruito il proprio percorso professionale in ambito finanziario. Nello specifico, ha ricoperto importanti ruoli in realtà di primo piano quali Banco di Roma (ora Unicredit) e Ferrovie dello Stato.
Claudio Machetti, direttore divisione global trading enel

Claudio Machetti: laurea in Scienze Statistiche e primi incarichi professionali

Nato a Roma nel 1958, Claudio Machetti, dopo la maturità classica, si iscrive all'Università "La Sapienza" (facoltà di Scienze Statistiche), dove consegue la laurea nel 1982. La sua carriera professionale inizia un anno più tardi con il trasferimento a Milano, per lavorare in qualità di impiegato presso la filiale cittadina del Banco di Roma. Nel 1984 si sposta alla Direzione Centrale di Roma, impegnato nel ruolo di analista finanziario, con il compito di studiare e analizzare il merito di credito di alcuni tra i più grandi gruppi industriali italiani. All'interno della stessa realtà, successivamente, il manager assume il ruolo di funzionario presso la Direzione Finanziaria, focalizzandosi principalmente sull'equity. Nel 1992 Claudio Machetti entra in Ferrovie dello Stato: prima come Dirigente Responsabile dell'unità Mercati Finanziari, poi in qualità di Direttore della Finanza Operativa (1996). In parallelo contribuisce alla fondazione e diventa l'Amministratore Delegato di Fercredit, una società che si pone subito ai massimi livelli del settore finanziario captive e che opera nell'ambito nel factoring, leasing e nel credito al consumo.

Claudio Machetti: il percorso all'interno del Gruppo Enel

Il 2000 è un anno decisivo per la carriera di Claudio Machetti, in quanto viene nominato Responsabile dell'Area Finanza all'interno del Gruppo Enel. Nel medesimo periodo, contribuisce a dar vita ad Enel Factor, società finanziaria del Gruppo, ricoprendo fin da subito il ruolo di Amministratore Delegato; si impegna, inoltre, nel progetto di costituzione di Enel Insurance, una realtà assicuratrice della quale diventerà Presidente fino al 2014. Nel 2005 diviene Presidente di Fondenel e di Fopen, rispettivamente fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel, e quello di operai, impiegati e quadri. Sempre nel 2005 Claudio Machetti viene nominato Direttore Finanziario del Gruppo a diretto riporto dell'Amministratore Delegato. Tra il 2009 ed il 2014 costituisce e guida la Direzione Risk Management del gruppo Enel A metà del 2014, in seguito ad una ristrutturazione, viene incaricato di guidare la neonata Direzione Global Trading, una delle Business Line del Gruppo: nello specifico si occupa della gestione del sourcing di carbone, gas ed olio combustibile e della supervisione dei mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica in tutti i Paesi dove Enel è presente. Oggi è Presidente di Enel Global Trading S.p.A.

Claudio Descalzi nella classifica dei 50 CEO più influenti in Medio Oriente

Quinto tra i 50 CEO più influenti in Medio Oriente nel settore upstream: la rivista “Oil & Gas Middle East” riconosce l’impegno di Claudio Descalzi e cita “le grandi scoperte di Eni nel Mediterraneo”.

L'AD di Eni Claudio Descalzi è quinto nella lista dei 50 uomini più influenti dell'Oil & Gas in Medio Oriente: le motivazioni riportate da "Oil & Gas Middle East", rivista che cura la classifica.
Claudio Descalzi, AD Eni

Eni: Claudio Descalzi quinto CEO più influente in Medio Oriente

L'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi è il quinto CEO al mondo più influente in Medio Oriente per il settore dell'upstream. Lo sancisce la classifica elaborata dalla rivista "Oil & Gas Middle East", che ha preso in considerazione "coloro che hanno dimostrato un comportamento di primo piano, impattando sul mercato regionale per l'anno in corso e per gli anni a venire". La parola chiave, come specifica la rivista, è "impatto". Non a caso la classifica, che negli anni scorsi si focalizzava sui 40 leader più influenti nel settore, da questo include le 50 personalità di maggior rilievo del 2019 nella regione mediorientale. Al primo posto Sultan Ahmed Al Jabed, CEO della compagnia petrolifera di Abu Dhabi ADNOC. Seguono Amin Nasser, CEO della Saudi Aramco (Arabia Saudita) e in terza posizione Khalid Al Falih, Presidente della società e Ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita. Quarto è Bob Dudley, CEO della britannica British Petroleum (Bp) e unico occidentale a precedere Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi: attività e progetti di Eni in Medio Oriente

Nello spiegare i criteri di elaborazione della classifica in cui Claudio Descalzi emerge come quinto CEO più influente del mondo in Medio Oriente, la rivista '"Oil & Gas Middle East" precisa come una solida performance finanziaria non sia l'unico fattore considerato: "I nostri Power 50 sono leader del settore che cambiano le regole del gioco e che spingono i confini e influenzano la natura del settore petrolifero e del gas. Il mondo sta cambiando e così anche l'industria energetica". In particolare, in riferimento al posizionamento di Claudio Descalzi la rivista riconosce l'impegno di Eni per il territorio citando "le grandi scoperte nel Mediterraneo" e "le concessioni firmate con il Bahrain, Emirati e Oman", oltre alla recente "acquisizione del 20% in Adnoc refining".