Veicoli elettrici, idrogeno, biometano e carburanti sintetici ed infine Mobility As a Service: le strade da intraprendere secondo Renato Mazzoncini per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
Renato Mazzoncini: settore della mobilità può contribuire ad azzerare emissioni
Il successo della transizione energetica dipende in larga parte da come verrà affrontato nei prossimi anni il tema della mobilità. Oggi i trasporti sono infatti responsabili del 25% di emissioni di CO2. Un dato che non può non far riflettere. Decarbonizzare la mobilità significa di fatto accelerare il raggiungimento degli obiettivi europei e internazionali. A dirlo è Renato Mazzoncini: l'Amministratore Delegato di A2A è stato intervistato da "Il Giornale d'Italia" a latere della presentazione del suo libro "Inversione a E". Il volume, pubblicato da Egea, offre una panoramica sulle scelte energetiche e ambientali da attuare in vista del cambio del paradigma energetico, con un focus particolare sul ruolo della mobilità sostenibile. Secondo il manager, sono tre le soluzioni principali che al momento bisogna adottare nell'ambito dei trasporti. La prima riguarda la diffusione di auto e veicoli commerciali elettrici, attualmente limitata ma che presenta grossi margini di miglioramento: "L'elettrificazione − ha dichiarato l'AD di A2A − concorrerà per il 40% alla realizzazione dell'obbiettivo". C'è poi la questione dei trasporti pesanti (camion, navi, aerei): per Renato Mazzoncini gli alleati principali in questo caso saranno idrogeno verde e biocarburanti. L'utilizzo di carburanti alternativi, spiega, contribuirà per un 30% al processo di decarbonizzazione.
Renato Mazzoncini: per A2A sostenibilità è centrale, COP26 deludente
Ultimo ma non meno importante è lo sviluppo della "Mobility as a Service", che si basa sul concetto di mobilità condivisa dando la possibilità ai cittadini di scegliere facilmente i mezzi di trasporto pubblico o i servizi di sharing da utilizzare in alternativa alla propria auto. Una nuova modalità di intendere i trasporti che, secondo Renato Mazzoncini, potrà contribuire alla decarbonizzazione per il restante 30%. Le soluzioni proposte dall'AD di A2A vanno di pari passo con l'impegno della Life Company, al momento il secondo produttore di energia del Paese: "La sostenibilità è centrale per A2A. Ci occupiamo di transizione energetica decarbonizzando la produzione di energia e potenziando la rete elettrica per consentire ai cittadini di avere un piano di induzione, una pompa di calore o un'auto elettrica, e della gestione di rifiuti, quindi dell'economia circolare, un altro tema fondamentale in ambito sostenibilità". Nella parte finale dell'intervista il manager si è soffermato sugli esiti della COP26: "Non siamo riusciti a dare indicazioni chiarissime su alcuni temi fondamentali come il face out del carbone - ha commentato Renato Mazzoncini - D'altra parte, non è stato messo in discussione l'obbiettivo di non superare 1,5 gradi di aumento della temperatura del pianeta. Speriamo che nelle prossime COP si riuscirà a fare di più per questo".
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