mercoledì 29 giugno 2022

“Ferrari Experience” di Ideal Standard: la storia dell’azienda incontra il mito di Maranello

Una cinque giorni dedicata al Cavallino Rampante con visite guidate, tour panoramici e sessioni in pista. I dettagli della "Ferrari Experience", roadshow promosso da Ideal Standard.

Ideal Standard

Ideal Standard: il programma dell'evento tra musei e circuiti

Dal 16 al 20 maggio scorso circa 700 tra installatori, idraulici e imprese clienti sono stati invitati da Ideal Standard, azienda leader nella produzione di sanitari, a prendere parte al roadshow "Ferrari Experience". Un'iniziativa unica nel suo genere: cinque giornate di immersione a 360° nel mito del Cavallino Rampante, promosse con l'intento di coinvolgere gli ospiti in una serie di attività dal sapore premium e creare un connubio tra due icone che nel rispettivo settore sono considerate da sempre simbolo di design senza tempo e innovazione. È da oltre 100 anni infatti che Ideal Standard porta avanti la sua mission: plasmare il futuro del vivere moderno combinando tradizione e nuove tecnologie. Nel dettaglio, durante le prime giornate i partecipanti hanno potuto godere di una visita guidata al museo Ferrari di Maranello e di un tour panoramico sul circuito di Fiorano, continuato poi lungo il viale Enzo Ferrari dove sorge lo storico stabilimento. I test drive si sono tenuti invece nell'autodromo di Modena, dove gli invitati sono scesi in pista per toccare con mano e provare le Ferrari da corsa F488 e F458.

Con la "Ferrari Experience" spazio anche alle nuove proposte di Ideal Standard

Tra visite, tour e sessioni in pista, Ideal Standard ha previsto anche dei momenti di aggiornamento sul settore, svolti all'interno di aule e aree apposite, con l'obiettivo di mostrare ai partecipanti l'ampia gamma di novità dell'azienda. Durante le ore di training sono state illustrate diverse proposte, tra cui il programma completo di soluzioni per il bagno i.life A, B e S, la gamma di installazione e risciacquo ProSysTM, il nuovo sistema di fissaggio EasyFix+ e la tecnologia innovativa Rimls+. Un focus particolare è stato dedicato al nuovo approccio di Ideal Standard alla progettazione del bagno, che prende il nome di Singular: un processo innovativo che permette a progettisti, rivenditori e utenti finali di dare vita a soluzioni cross-category estremamente personalizzate e creative.

“La Traiettoria” di Alessandro Benetton: un’autobiografia dal forte retrogusto motivazionale

Alessandro Benetton è stato intervistato lo scorso 16 giugno su RTL 102.5 in merito al suo nuovo libro: "Un progetto nato grazie alle mie attività sui social. Giovani? Non li valorizziamo abbastanza".

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: "La Traiettoria", un diario per ispirare i più giovani

Il complesso rapporto con i genitori, le sfide di un percorso imprenditoriale distante dagli affari di famiglia, le emozioni e i successi personali ma anche i fallimenti più importanti. "La Traiettoria" è una finestra inedita sulla vita di Alessandro Benetton, ma non solo. L'autobiografia edita da Mondatori potrebbe infatti rientrare senza problemi nella categoria dei libri motivazionali. Imprenditore di successo, Cavaliere del Lavoro, fondatore di 21 Invest, nonché Presidente di Fondazione Cortina 2021, da qualche anno Alessandro Benetton è anche attentissimo ai social, e di conseguenza alle nuove generazioni. Ed è proprio da queste attività che è nata l'idea di pubblicare quello che inizialmente era solo un diario iniziato durante il compimento dei 50 anni. A raccontarlo è l'imprenditore ai microfoni di "W l'Italia": "Ho sempre amato scrivere - ha spiegato durante l'intervista andata in onda lo scorso 16 giugno su RTL 102.5 - e da quando ho incominciato a interagire sui social spesso studenti e giovani imprenditori mi scrivono per dire che grazie alla mia esperienza hanno imparato qualcosa di nuovo. Nonostante fosse nato come progetto personale, per i ragazzi del team il mio diario aveva le potenzialità per diventare fonte di ispirazione. Da loro e da questo mondo sto imparando tantissimo".

Alessandro Benetton: "Fallimenti un'occasione per uscire dalla comfort zone. Giovani? Vanno valorizzati"

Istintivamente si potrebbe pensare che "La Traiettoria", considerati i traguardi raggiunti dall'autore, sia più o meno una lista di successi. Tutto il contrario. Nel suo libro Alessandro Benetton ha deciso di dare ampio spazio non solo alle sfide più complesse della sua carriera, ma anche alle emozioni, ai rapporti personali e ai fallimenti, che l'imprenditore considera essenziali per uscire dalla cosiddetta zona di comfort e trovare così il percorso giusto, "la propria traiettoria" appunto. Fondamentale nella vita del fondatore e Presidente di 21 Invest la figura del padre Luciano, un "gigante", fonte di ispirazione ma anche causa di un'ombra dalla quale è stato difficile uscire: "Poteva sembrare freddo - racconta - ma esprimeva la sua generosità guardandoti da lontano, non favorendoti, perché il concetto che voleva trasmettere è che per essere felici bisogna poter rispondere delle proprie scelte". Parlando della bocciatura al liceo, episodio inedito contenuto nel volume, l'imprenditore coglie l'occasione per lanciare un monito agli adulti, spesso rei di dimenticare cosa significa essere giovani: "Tante volte si mortificano i ragazzi sottolineandone le mancanze, piuttosto che valorizzando ciò che sanno fare. Gli adulti tendono a parlare delle esperienze passate come prove facili da superare. Io invece ho cercato di raccontare esattamente come mi sentivo in quel momento. Scrivere questo libro - conclude Alessandro Benetton - mi ha permesso di ricordarmi che cosa provavo allora, quando cercavo ancora la mia strada".

martedì 28 giugno 2022

Claudio Descalzi: “Repubblica delle Idee 2022”, l’intervento dell’AD

La centralità del gas algerino oltre ad una diversificazione dei fornitori che consentirà di arrivare in inverno con gli stoccaggi pieni all'80%: l'AD di Eni Claudio Descalzi a "Repubblica delle Idee 2022" parla dei piani per scongiurare il rischio di razionamenti.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: impossibile pensare a una transizione energetica senza norme

In questo momento mancano circa 30 milioni di metri cubi al giorno di gas russo, però l'Italia riesce ad avere un'offerta di circa 200 milioni a fronte di una domanda di 150-160 milioni. Lo ha spiegato l'AD di Eni Claudio Descalzi, intervistato nell'ambito di "Repubblica delle Idee 2022" lo scorso 18 giugno a Bologna. Il gas algerino, attraverso i contratti firmati, è più che raddoppiato: in questo momento dà 64 milioni di cubi attraverso pipeline e altri 4 milioni di gnl. Nelle prossime settimane sono inoltre previsti altri milioni di metri cubi derivanti dagli accordi appena siglati sia dall'Algeria, sia da Egitto e Israele. "La diversificazione dei fornitori per l'Italia è stato un principio importante", ha evidenziato l'AD di Eni Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi: il percorso verso il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050

"L'ottimismo è fatto di azioni": nell'ottica dell'AD di Eni Claudio Descalzi non bisogna allarmarsi "per cose che possono accadere tra 4-5 mesi" quanto piuttosto impegnarsi oggi per "fare in modo che queste cose non accadano". In vista dell'inverno gli stoccaggi si stanno riempiendo più lentamente ma per ottobre la diversificazione delle fonti permetterà di arrivare all'80%. Si potrà arrivare all'80% degli stoccaggi. Indispensabile "per riuscire a far fronte alle punte" di domanda: "Gli stoccaggi possono essere riempiti se avremo la rigassificazione e per questo è così importante". Secondo Claudio Descalzi dunque si può pensare di superare l'inverno "con l'azione forte che adesso sta guidando il governo": diversamente, nell'ipotesi peggiore di un blocco totale delle forniture di gas russo, "dovremmo forzare ulteriormente l'arrivo di gas da altri Paesi ma comunque abbiamo una diversificazione che ci farà passare l'inverno".

Cos’è il Digital Wealth Management? L’analisi in una breve guida realizzata da Banca Generali

Digital Wealth Management: proteggere, valorizzare e trasmettere il patrimonio facendo leva su un servizio che punta sulla specializzazione e la multidisciplinarità. Il focus di Banca Generali sul settore.

Digital Wealth Management, l'analisi di Banca Generali

Espressione in lingua inglese che indica letteralmente la "gestione della ricchezza", il Wealth Management è un servizio professionale di tipo integrato e multidisciplinare, rivolto principalmente a individui e/o famiglie benestanti. La sua accezione in ambito digitale, il Digital Wealth Management, fa riferimento al medesimo servizio integrando gli approcci e gli strumenti legati al digitale. Come evidenziato da Banca Generali nell'approfondimento, con il termine "patrimonio" "non si intende esclusivamente la liquidità e gli investimenti finanziari", bensì "la ricchezza familiare nel suo complesso, che può anche essere costituita da proprietà immobiliari, da altri beni di valore, quali ad esempio collezioni di opere d'arte e, nel caso delle famiglie imprenditoriali, dall'impresa di famiglia". Un ambito ampio, dunque, che ha come finalità quella di "proteggere, valorizzare e trasmettere il patrimonio secondo le volontà ed in piena conformità con la normativa di riferimento". Banca Generali, nel suo ruolo di leader nel Digital Wealth Management, mette a disposizione professionisti specializzati nel settore, in grado di fornire quella necessaria visione d'insieme (il cosiddetto "approccio olistico") per un'efficace protezione, valorizzazione e trasmissione del patrimonio.

Consulenti di fiducia per il Digital Wealth Management, il ruolo di Banca Generali

Nell'intervento Banca Generali evidenzia l'importanza del consulente di fiducia all'interno dei servizi di Digital Wealth Management. La sua figura prevede vari compiti, tra cui quello di "assistere la famiglia nella predisposizione di un inventario del patrimonio familiare": una fase molto importante, anche per esprimere una stima del valore del patrimonio complessivo. Inoltre, "supporta il referente del nucleo familiare nella rilevazione dei bisogni e dei progetti di vita" e "imposta e sviluppa la pianificazione, tipicamente pluriennale, degli interventi e delle attività funzionali al raggiungimento degli obiettivi stabiliti". Il consulente collabora con altri professionisti di fiducia, come il commercialista o l'avvocato, e monitora le attività svolte dai diversi specialisti, aggiornando periodicamente la famiglia e verificando con il referente eventuali modifiche agli obiettivi. Come sottolineato nell'articolo, questo presuppone un rapporto di fiducia consolidato con la famiglia, nonché una profonda conoscenza degli obiettivi e delle dinamiche in essa presenti. Per questo motivo Banca Generali pone massima attenzione nell'elaborare soluzioni personalizzate di Digital Wealth Management attraverso professionisti dedicati, partner d'eccellenza e strumenti tecnologici avanzati. Vanno in questa direzione il servizio di consulenza evoluta BG Personal Advisory e la piattaforma d'avanguardia BGPA, uno strumento ad alto impatto tecnologico per analizzare la sfera degli investimenti finanziari e le altre componenti del patrimonio, tra cui asset immobiliari, familiari e di impresa.

venerdì 24 giugno 2022

Francesco Milleri: l’importanza di lavorare per il benessere delle persone e del pianeta

Francesco Milleri: lavorare per estendere un diritto umano fondamentale come quello a una buona vista e garantire i più alti standard etici ovunque opera, la vision di Essilorluxottica.

Francesco Milleri

Francesco Milleri: da Eyes on The Planet alla OneSight EssilorLuxottica Foundation

Poche parole, ripetute più volte anche dall'AD Francesco Milleri, ben esprimono il valore di "Eyes on The Planet", programma globale di sostenibilità promosso da EssilorLuxottica: "Questo pianeta appartiene a tutti noi. E sta a tutti noi prendercene cura. Insieme". Come? Impegnandosi quotidianamente nel promuovere inclusione, etica, economia circolare, neutralità carbonica: per EssilorLuxottica farlo significa poter contribuire ad "aiutare il mondo a vedere meglio, vivere meglio e godere appieno della vita", in linea con la mission che l'AD Francesco Milleri ha citato anche lo scorso maggio nel corso dell'Assemblea degli Azionisti annunciando la nascita della OneSight EssilorLuxottica Foundation che riunisce le principali azioni di advocacy e filantropiche a livello globale.

Francesco Milleri: aiutare il mondo a vedere e vivere meglio, come EssilorLuxottica lo traduce in azioni concrete

La OneSight EssilorLuxottica Foundation, come ricorda l'AD Francesco Milleri, si propone di aumentare la consapevolezza dell'importanza della vista e di sostenere la creazione di cure visive sostenibili grazie alla filantropia contribuendo significativamente a tradurre in azioni la risoluzione delle Nazioni Unite "Vision for All". Eliminare i difetti visivi non corretti entro il 2050 è uno degli obiettivi che EssilorLuxottica punta a conseguire: in quest'ottica è stato definito anche un piano d'azione volto a catalizzare maggiori risorse e partecipazione e a ispirare un cambiamento diffuso dei sistemi. L'impegno è sancito nel report "Eliminating Poor Vision in a Generation" sottoscritto da più di 20 luminari nelle cure oculistiche e oltre 100 esperti della salute degli occhi. Questo è "aiutare le persone" secondo EssilorLuxottica e secondo l'AD Francesco Milleri: lavorare per estendere un diritto umano fondamentale come quello a una buona vista e quindi garantire i più alti standard etici ovunque opera. E di recente il Gruppo ha ricevuto in Cina tre premi per il suo impegno costante nello sviluppo sostenibile e l'eccezionale contributo in favore della cura della vista nei bambini e negli adolescenti del Paese.

mercoledì 22 giugno 2022

Tyrrhenian Link e connessioni estere: la strategia di Terna nel Piano Industriale Driving Energy

Terna: gli obiettivi del Gruppo per "affermarci come registi della transizione verso le rinnovabili e contribuire a rendere l'Italia autonoma dal punto di vista energetico", così l'AD e DG Stefano Donnarumma in un recente intervento pubblicato su "Forbes".

Driving Energy: come Terna si prepara alle necessità di sviluppo sostenibile

Il progetto Tyrrhenian Link per "usare in modo più efficace i flussi di energia provenienti da fonti rinnovabili" - in previsione della dismissione degli impianti più inquinanti - facendo leva su un'infrastruttura di rilevanza internazionale. È composto da 950 km di linee elettriche sottomarine il progetto con cui Terna collegherà la Sicilia alla Sardegna e alla penisola italiana: un nuovo corridoio elettrico al centro del Mediterraneo, dalla capacità complessiva di 2.000 MW, che funzionerà a regime e per intero dal 2028. L'opera coinvolgerà un totale di 250 imprese sul territorio, con un investimento da parte di Terna pari a 3,7 miliardi di euro. Si tratta del progetto più ambizioso previsto in Driving Energy, Piano Industriale che destina investimenti per 10 miliardi di euro nel quinquennio 2021-2025. "Aumenteremo gli sforzi per sviluppare e rendere più moderna la rete elettrica", specifica l'AD e DG Stefano Donnarumma, aggiungendo: "Vogliamo affermarci come registi della transizione verso le rinnovabili e contribuire a rendere l'Italia autonoma dal punto di vista energetico". In tale contesto, "la guerra in Ucraina ci ricorda ogni giorno l'importanza di questo traguardo" e "il nostro Paese deve puntare su combustibili di cui è ricco come pochi altri al mondo: sole e vento".

Interconnessioni, digitale e risorse umane: per Terna l'Italia ha ruolo centrale nel Mediterraneo

Il Piano Industriale di Terna punta, inoltre, a incrementare le interconnessioni con i Paesi esteri: alle 26 linee già attive si aggiungeranno, infatti, nuovi collegamenti con Francia, Austria, Tunisia e Grecia. "L'Italia occupa una posizione geografica strategica", sottolinea l'AD e DG Stefano Donnarumma, e per questo motivo "deve puntare a un ruolo centrale nel mercato dell'elettricità, sia in Europa che in tutta l'area mediterranea". Verso la stessa direzione guardano gli altri progetti del Piano Industriale, concepiti per un'infrastruttura elettrica dagli standard sempre più elevati in materia di efficienza, sostenibilità e sviluppo tecnologico. Tra i progetti previsti anche l'interconnessione Sardegna-Corsica-Toscana, il potenziamento della rete in grandi città quali Roma, Napoli, Bologna, Torino e Catania e la linea tra la zona di Colunga, nel bolognese, e quella di Calenzano, vicino Firenze. La strategia di Terna afferma anche l'importanza del potenziamento digitale attraverso sistemi di controllo remoto per le stazioni elettriche e le infrastrutture, così come droni, robot, gestione intelligente dell'energia e automazione dei processi. Non da ultimo, un grande spazio riservato allo sviluppo delle risorse umane mediante NexTerna, iniziativa che punta alla "trasformazione culturale", e il Tyrrhenian Lab, polo di formazione avviato insieme alle Università di Cagliari, Salerno e Palermo che formerà 150 persone tra il 2022 e il 2025.

Municipia S.p.A., Stefano De Capitani: la vision sul partenariato pubblico-privato per le città

Municipia S.p.A.: grazie al partenariato pubblico-privato l'Amministrazione locale può elevare gli standard qualitativi in tutte le fasi del processo, attingendo a un patrimonio di conoscenze e soluzioni tecnologiche di cui diversamente non potrebbe disporre.

Municipia S.p.A.

Pnrr: Municipia S.p.A. affianca i Comuni in questa sfida mettendoli nelle condizioni di svolgere al meglio la loro azione

Il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani ne ha sottolineato in più occasioni il valore: il partenariato pubblico-privato può dare le risposte concrete di cui gli Enti locali necessitano anche per riuscire a cogliere pienamente le opportunità che porta il Pnrr. Le parole del presidente riflettono efficacemente l'ottica operativa di Municipia S.p.A., la società del Gruppo Engineering quotidianamente al fianco di Comuni di ogni dimensione nello sviluppo di progetti per smart city e trasformazione digitale delle città. Un supporto oggi più che mai indispensabile, anche alla luce delle sfide a cui apre il Pnrr: "Bisogna affiancare i Comuni in questa sfida e metterli nelle condizioni di svolgere la loro azione nel migliore dei modi, evitando di accentuare ancora di più il divario esistente tra Nord e Sud, come richiesto anche da più parti politiche".

Municipia S.p.A.: partenariato pubblico-privato, l'approccio della società del Gruppo Engineering

Nella vision di Municipia S.p.A. il partenariato pubblico-privato si traduce in "uno strumento sempre più efficace per la Pubblica Amministrazione locale con benefici dal punto di vista dei risparmi per l'Ente e del miglioramento dei servizi per i cittadini". Nello specifico, la società guidata da Stefano De Capitani gestisce i servizi essenziali per i Comuni partecipando ai rischi, utilizzando il project financing e contribuendo con risorse economiche, professionali e tecnologiche. Non a caso si avvale di una squadra di professionisti con profonde competenze e una consolidata esperienza in materia di processi comunali, anche in relazione alle tecnologie implementabili, sviluppate all'interno del Gruppo Engineering, e alla solidità finanziaria. Municipia S.p.A. supporta dunque gli Enti locali nella realizzazione di progetti e servizi innovativi che si autofinanziano nel tempo con un piano economico finanziario validato da un Ente certificatore: in questo modo gli amministratori possono realizzare i programmi di cambiamento facendo sì che la Pubblica Amministrazione locale possa davvero innovare con idee provenienti dal mercato, nel rispetto dell'evidenza pubblica e senza aggravi di costo.

lunedì 20 giugno 2022

Gianni Lettieri: la carriera dell’imprenditore napoletano

Gianni Lettieri è un imprenditore e dirigente d'azienda, Presidente e Amministratore Delegato della prima investment company del Sud Italia quotata in borsa, Meridie S.p.A.

Gianni Lettieri

La carriera imprenditoriale di Gianni Lettieri e le iniziative per il Mezzogiorno

Gianni Lettieri nasce a Napoli nel 1956, consegue il diploma da geometra e si iscrive alla facoltà di Economia Aziendale. Durante gli studi inizia a lavorare per un'azienda di La Spezia, per la quale cura la parte commerciale. La sua prima esperienza imprenditoriale lo vede al fianco di un industriale lombardo, con il quale nel 1979 apre uno stabilimento produttivo per la lavorazione di tessuti, tintoria e finissaggio. Dopo dieci anni di carriera nel settore tessile crea la prima società europea specializzata nella produzione di tessuto denim-ring, con la quale raggiunge anche i mercati esteri. Nel 1995 è in India per avviare una joint venture con il gruppo Raymond, dalla quale nasce la prima azienda di produzione di tessuto denim in India: la Raymond Calitri India. Oltre all'attività nel comparto tessile, in quegli anni diviene membro del Consiglio di Amministrazione di EDIME (società editrice del quotidiano "Il Mattino"). Nel 2000 è Presidente dell'Unione degli Industriali di Avellino e dal 2004 al 2008 dell'Unione degli Industriali di Napoli. Gianni Lettieri, inoltre, si è da sempre distinto per l'impegno profuso a favore del Mezzogiorno, promuovendo numerose iniziative a sostegno di aziende, giovani e di contrasto alla criminalità.

Gianni Lettieri: il passaggio al settore finanziario, Atitech e i numerosi riconoscimenti

È il 2006 quando Gianni Lettieri si affaccia al settore delle rinnovabili, fondando la Compagnia per lo sviluppo di energia Rinnovabile CO.S.ER. S.r.l. L'anno seguente entra invece nel settore finanziario, costituendo attraverso la holding di famiglia e insieme ad altri soci Meridie S.p.A. Si tratta della prima investment company del Sud Italia ad essere quotata nella Borsa Italiana. Nel 2008 fonda la start up MEDSOLAR S.p.A., attiva nel comparto "energie rinnovabili". La sua lungimiranza lo porta poi ad acquisire Atitech S.p.A., azienda italiana leader nella manutenzione di aeromobili civili e militari con sede a Napoli. Divenutone Presidente nel 2009, acquisisce lo stabilimento Alenia di Capodichino e la trasforma nella società indipendente di manutenzioni più grande d'Europa. Nel corso della sua carriera, Gianni Lettieri ha ottenuto diversi riconoscimenti. Nel 2011 è stato insignito della laurea honoris causa in Giurisprudenza dall'Università degli Studi di Napoli Parthenope. Gli è stato conferito, inoltre, il Premio Mediterraneo Economia e Impresa da parte della Fondazione Mediterraneo, in seguito ai traguardi raggiunti a capo dell'Unione degli Industriali. Nel 2008 vince il Premio Guido Dorso XXIX Edizione; poi è la volta del Premio Cuore d'Oro (anno 2010-2011); nel 2009 riceve il Premio Masaniello dall'Associazione Informazione Giovanile Europea.

Pnrr, Fabrizio Di Amato (Maire Tecnimont): “Piano va accelerato, tema energia sul tavolo”

Per utilizzare al meglio le risorse europee è necessario uno "slancio dello Stato verso le imprese". A sostenerlo è Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont, in un'intervista rilasciata al "Forum in Masseria".

Fabrizio Di Amato

Fabrizio Di Amato: "Lavorare per accelerare bandi e attivare il sistema industriale"

Analizzare e approfondire le implicazioni del Pnrr in relazione a temi quali digitalizzazione, energia, salute, Mezzogiorno e infrastrutture. È lo scopo di "Forum in Masseria", l'evento organizzato dal giornalista Bruno Vespa presso la Masseria "Li Reni", a Manduria. Una tre giorni, dal 27 al 29 maggio, che ha visto la partecipazione di esperti, politici di governo e manager di società attive nei settori strategici. Tra questi anche Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont. Il fondatore della realtà attiva nella trasformazione delle risorse naturali ha preso parte all'ultimo panel dal titolo "L'economia dell'energia: quali prospettive con il Pnrr?". Intervistato a latere dell'iniziativa, l'imprenditore ha spinto per un'accelerazione del Piano: "Abbiamo avuto una partenza a rilento perché non abbiamo visto un grande coinvolgimento dell'industria dei privati - ha spiegato Fabrizio Di Amato, che poi ha aggiunto - La pubblica amministrazione è già presa con mille altre tematiche ma ultimamente vediamo un'accelerazione dei bandi che sono quelli propedeutici ad attivare un sistema industriale. Sono convinto che se lavoriamo in questa direzione il PNRR può essere un'opportunità straordinaria".

Fabrizio Di Amato: "Sfruttare le competenze dell'industria italiana per colmare il gap"

Per il Presidente di Maire Tecnimont il coinvolgimento dei privati si rende sempre più indispensabile: "Immaginiamo che tutti questi capitali a disposizione vengano levereggiati con capitali privati e finanziamenti del mondo del credito: possiamo moltiplicare per sei quello che oggi sono le somme a disposizione del Pnrr". Ma è sul fronte delle competenze, sostiene Fabrizio Di Amato, che l'industria privata italiana può fare la differenza e contribuire a colmare il gap: "Bisognerebbe coniugare di più e avere più slancio da parte dello Stato verso le imprese, che hanno un patrimonio culturale e di competenze enorme". Aggiungendo all'equazione nuove tecnologie e know-how delle imprese, il Pnrr può aspirare a dare al Paese l'impulso atteso: "Abbiamo un'occasione unica, con un Ministro dedicato alla transizione ecologica e il tema energetico sul tavolo. Come Gruppo - ha ricordato Fabrizio Di Amato - abbiamo investito tantissimo nella creazione di nuovi prodotti che oggi noi importiamo, compreso il gas di sintesi, che potrebbe essere una risposta al problema energetico. Le nostre stime ad esempio ci dicono che recuperando tutti i rifiuti che vanno oggi in discarica si potrebbe produrre circa il 10% del gas necessario per il fabbisogno termoelettrico italiano".

Finanza green, sul nuovo blog di Banca Generali una guida agli investimenti sostenibili ESG

Sempre più investitori guardano agli investimenti sostenibili ESG. Banca Generali, Istituto italiano pioniere nella finanza green, tratta l'argomento sul suo nuovo blog.

Banca Generali: con gli investimenti sostenibili ESG focus su ambiente e comunità

Oggi la cosiddetta finanza verde è considerata uno degli alleati più preziosi per raggiungere i traguardi dell'Agenda 2030. Tra i prodotti che rientrano in questa categoria gli investimenti sostenibili ESG, al centro di una crescita vertiginosa. Ma cosa si intende per ESG e quali i motivi legati al trend esploso negli ultimi anni? A rispondere è Banca Generali, leader nel settore. In un articolo pubblicato su "Protezione&Risparmio", blog ufficiale lanciato lo scorso maggio, l'Istituto spiega nel dettaglio cosa significa investire in fondi ESG. Come suggerisce l'acronimo inglese (Environmental, Social e Governance), gli investimenti sostenibili ESG nascono con l'obiettivo di ottenere un ritorno finanziario e allo stesso tempo fornire un contributo allo sviluppo sostenibile dell'economia. Tre dunque le aree di attenzione. La prima, "Environmental", è connessa a temi quali la riduzione delle emissioni e il contrasto al cambiamento climatico. In "Social" rientrano le politiche di genere, i diritti dell'uomo, gli standard di lavoro e il rapporto tra le imprese e le comunità. La "Governance" riguarda le buone pratiche di governo adottate dalle società in materia di etica, legalità e deontologia.

Banca Generali: investimenti sostenibili ESG, performance "importanti" a basso rischio

L'attenzione sempre più crescente alle problematiche ambientali e sociali, acutizzata dalla pandemia, è il motivo principale connesso alla costante crescita registrata dal mercato degli investimenti sostenibili ESG. Performance "importanti" che, commenta Banca Generali, cancellano una volta per tutte il pregiudizio negativo sui rendimenti sofferto inizialmente da questa tipologia di strumenti. Non solo maggiori profitti, ma anche rischi minori grazie al rinnovato impegno dei singoli Paesi e dell'Unione Europea in materia ambientale (vedi Green Deal). L'Istituto guidato da Gian Maria Mossa è stato uno dei primi a credere nelle potenzialità degli investimenti sostenibili ESG. Oggi Banca Generali gestisce 270 fondi certificati ESG con soluzioni sostenibili che si aggirano sui 7 miliardi di euro, ossia il 20% del totale degli asset. Un risultato possibile grazie soprattutto a BG Personal Portfolio, la piattaforma proprietaria lanciata nel 2019 in collaborazione con MainStreet Partners che offre un metodo quantitativo per misurare il contributo degli investimenti in materia di ESG.

ICS Maugeri S.p.A. aprirà nel poliambulatorio di Milano una palestra per le cure riabilitative

ICS Maugeri S.p.A. ha annunciato che il poliambulatorio di Milano sarà presto dotato di una nuova palestra dedicata alle cure riabilitative.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: gli spazi destinati alla nuova palestra

L'avveniristica palestra dedicata alle cure riabilitative che ICS Maugeri S.p.A. intende realizzare sorgerà all'interno del poliambulatorio di Via Clefi, a Milano. Il centro è già da tempo impegnato nell'offrire prestazioni di alta specializzazione che includono la diagnosi e la valutazione di malattie acute e post-acute per le quali vengono indicati percorsi diagnostici e terapeutici di natura multidisciplinare. Conosciuto soprattutto per la specializzazione in senologia, con un'equipe composta da "diagnostica, oncologo di supporto, plastico, nutrizionista e psicologo" che supporta le tante donne che vi accedono quotidianamente, il centro adesso amplierà i propri servizi, affiancando alle attuali prestazioni l'attività di un nuovo comparto capace di aiutare i pazienti con terapie riabilitative ad hoc in ambito ortopedico e non solo. Farà parte della strumentazione d'avanguardia della palestra un tapis roulant/computer in grado di analizzare lo stato di salute del paziente in soli pochi minuti di camminata.

Le dichiarazioni del Presidente di ICS Maugeri S.p.A.

La palestra, come ha spiegato il Presidente di ICS Maugeri S.p.A. Luca Damiani, "è un valore aggiunto in più non solo per la riabilitazione della donna ma per tutti coloro che hanno bisogno di una riabilitazione complessa, che è la nostra specificità". "Quando si parla di riabilitazione - ha aggiunto - si parla sempre, forse un po' più superficialmente, di quella motoria". Nel caso della palestra del poliambulatorio di Via Clefi però, la riabilitazione sarà "rivolta più a quella pneumologica, cardiologica, urologica, e quindi sono aree che richiedono un'attenzione diversa e su cui abbiamo costruito una nicchia di mercato". La struttura, la cui organizzazione ricorda quella di un ospedale di comunità, sarà a disposizione non solo dei pazienti usciti dai centri appartenenti alla stessa realtà, ma anche di "qualsiasi altro paziente avesse bisogno di un trattamento riabilitativo per contenere tutti quelli che sono gli eventi collegati alla patologia principale".

Fintech, Maurizio Tamagnini: “Italia indietro sulla digitalizzazione, opportunità da cogliere”

Le imprese italiane soffrono ancora del gap digitale. Una spinta importante può venire dagli investimenti nel fintech. Maurizio Tamagnini, AD di FSI, ne ha parlato in una recente intervista a cura di "Milano Finanza".

Maurizio Tamagnini

Maurizio Tamagnini (FSI): "Aziende italiane fintech? Un'occasione di investimento da non perdere"

Sono in totale 600 i milioni che FSI ha deciso di investire nel fintech. Numeri importanti, che in soli quattro anni dalla sua costituzione hanno reso la società il maggior investitore italiano nel settore. L'ingresso in Cedacri e in Lynx e la recente partnership per lo sviluppo di Bcc Pay le operazioni più significative. In Italia le opportunità restano enormi e FSI non intende rallentare il passo. A dirlo è Maurizio Tamagnini, Managing Partner e Amministratore Delegato dal 2016, nonché Presidente del Consiglio di Sorveglianza di STMicroelectronics. Intervistato dal quotidiano "Milano Finanza", il manager ha dichiarato: "Il Paese è ancora molto indietro in tema di digitalizzazione delle imprese, il nostro rapporto tra investimenti in IT e PIL è il più basso d'Europa e c'è quindi un'enorme opportunità da cogliere". Investire nelle aziende italiane fintech è "un'ottimo investimento" non solo in termini economici, come testimonia l'IRR in linea con il top quartile dei fondi buyout raccolti negli ultimi 5 anni, ma anche di impulso alla transizione digitale del Paese: "Per questo - aggiunge Maurizio Tamagnini - FSI si è strutturata con un team appositamente focalizzato sul tech guidato dal Cio Barnaba Ravanne".

Maurizio Tamagnini: nel futuro di FSI spazio alle piattaforme software

Il successo di FSI è merito di un approccio ormai consolidato che si concretizza in tre fasi. La prima riguarda la ricerca delle piattaforme di sviluppo più promettenti, mentre nella seconda si dà il via all'ingresso nel capitale con l'obiettivo di lasciarle prive di debito. "Dopodiché - spiega Maurizio Tamagnini - la affianchiamo in questa crescita, prima a livello domestico e poi internazionale. Infine cerchiamo un partner strategico di grandi dimensioni in grado di farle fare un ulteriore salto di sviluppo e cerchiamo di restare parte di questo ulteriore sviluppo, reinvestendo nella nuova realtà". Cedacri ne è un esempio. Dopo aver operato una profonda trasformazione del gruppo specializzato in software per il banking e i servizi cloud, FSI ha supportato le acquisizioni di Oasi e Cad.It. e infine ha individuato ION Investment Group come partner, che ha comprato l'intera Cedacri. Un percorso simile è previsto anche per la società di monetica di Iccrea Banca, BCC Pay, con il closing dell'operazione previsto entro l'estate. Nel frattempo Maurizio Tamagnini fa sapere che la società è già alla ricerca di nuove piattaforme software "sotto la falsa riga dell'investimento già realizzato in Lynx". "Stiamo guardando in particolare a quelle di ERP (Enterprise Resource Planning) e software gestionali per le imprese. A oggi l'investimento più simile che abbiamo fatto è quello in Lynx, system integrator specializzato in soluzioni tecnologiche a supporto di grandi aziende nel settore utility, di banche, assicurazioni e pubblica amministrazione".

venerdì 17 giugno 2022

Paolo Gallo: un network digitale, flessibile e intelligente a favore della transizione energetica

Al convegno "Corporate Venture Capital. Un ponte tra aziende e innovazione", Paolo Gallo, AD di Italgas, ha presentato la strategia aziendale per raggiungere gli obiettivi ecologici del RePowerEU. L'intero settore deve contribuire alla transizione energetica.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: la trasformazione digitale guiderà la transizione energetica

Il convegno "Corporate Venture Capital. Un ponte tra aziende e innovazione", organizzato da Aifi e Accenture, è stata l'occasione per Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, di presentare la strategia del Gruppo finalizzata al raggiungimento degli obiettivi ecologici stabiliti dal RePowerEU. "L'innovazione in Italgas - ha precisato l'AD - ha assunto i contorni della trasformazione digitale di asset, processi e persone": il nuovo network consentirà al leader della distribuzione di gas naturale di orientare l'intero settore verso la trasformazione digitale. L'importante sfida futura interesserà principalmente la transizione energetica e la sua accelerazione limitando parallelamente, come previsto dal piano europeo RePowerEU, la dipendenza dal gas russo. "Tutto questo si può fare", ha aggiunto ottimista Paolo Gallo, è però necessario "trasformare un'infrastruttura tradizionale in un network digitale, flessibile e intelligente". "Italgas, da questo punto di vista, è stata visionaria: abbiamo iniziato da tempo la trasformazione del network e siamo molti anni in anticipo rispetto ai nostri competitor".

Paolo Gallo: personale competente e un nuovo network per la transizione ecologica

La Digital Factory di Italgas, ha continuato Paolo Gallo, è "il fulcro della nostra cultural change, un luogo di contaminazione e di crescita": grazie al continuo processo di scouting "siamo entrati in contatto con startup e piccole e medie imprese che ci hanno permesso di crescere, importare innovazione, cambiare il nostro approccio e pensare in modo diverso l'operatività quotidiana". Attraverso il network e i relativi investimenti, Italgas ha potenziato il proprio contributo alla transizione ecologica, mentre le realtà più piccole hanno avuto l'opportunità di ambire alla scalabilità della loro innovazione e aprirsi di conseguenza ai nuovi mercati. L'intero settore ha bisogno di risorse competenti e aggiornate in termini di nuove tecnologie: soltanto così si potranno raggiungere gli ambiziosi obiettivi europei. Paolo Gallo ha inoltre ricordato come "avere persone in grado di gestire l'innovazione sia la parte più complessa di questo percorso". "In tal senso - ha concluso - si rendono indispensabili un cambio culturale e un'organizzazione interna che possano favorire i cambiamenti richiesti dal mercato in maniera più veloce che in passato".

Stefano Donnarumma: il mondo culturale e la transizione energetica nel Premio Driving Energy 2022

Stefano Donnarumma sul Premio Driving Energy 2022: "Vogliamo coinvolgere il mondo culturale su un tema fondamentale come l'energia, che in sé include una grande bellezza dell'ingegno, della fantasia, delle soluzioni tecnologiche".

Stefano Donnarumma

Prima edizione di Driving Energy - Fotografia Contemporanea: le dichiarazioni di Stefano Donnarumma

Il Premio Driving Energy 2022 per favorire la condivisione della cultura e unirla a un tema di rilevanza attuale come quello dell'energia. Da questi intenti nasce il concorso fotografico che Terna, società guidata dall'AD e DG Stefano Donnarumma, ha presentato il 19 maggio a Roma presso l'Auditorium Parco della Musica. Gratuito e aperto a tutti i fotografi in Italia, il concorso è alla prima edizione e si concentra sul tema "Cameras on Driving Energy". "Il premio è dedicato ad un'espressione artistica importante come quella della fotografia", ha commentato l'AD e DG, "ed è guidato dal nostro desiderio di coinvolgere il mondo culturale su un tema fondamentale come l'energia, che è un tema importante per oggi e per il futuro". Stefano Donnarumma ha inoltre posto l'accento sull'energia come elemento che "include una grande bellezza dell'ingegno, della fantasia, delle soluzioni tecnologiche", ritenendo che questo "possa essere colto da chi ha quella sensibilità artistica e sa cogliere anche con uno scatto fotografico aspetti importanti come quelli di questa tecnologia".

Stefano Donnarumma: la cultura e i giovani sono un aspetto centrale del concorso

Il premio organizzato da Terna è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, come evidenziato da Stefano Donnarumma nell'intervento: "Siamo molto soddisfatti perché evidentemente anche dal Quirinale è stato apprezzato il nostro focus sulla cultura e il coinvolgimento dei giovani, che sarà un aspetto centrale della nostra iniziativa". Il Premio Driving Energy 2022, curato dal fotografo Marco Delogu, prevede le due categorie Giovani (fino a 30 anni) e Senior (da 31 in poi), i cui vincitori si aggiudicheranno rispettivamente 5.000 e 15.000 euro. Sono previste anche tre Menzioni Speciali, ciascuna con un premio di 2.000 euro. I vincitori delle due categorie e le Menzioni Speciali vedranno le proprie opere esposte a novembre presso il Palazzo delle Esposizioni a Roma, nella mostra organizzata da Terna per il concorso. "Sono curioso e resto con mente molto aperta perché il premio è un invito ad essere liberi rispetto all'interpretazione", ha dichiarato infine Stefano Donnarumma, "quindi preferisco non aspettarmi nulla, mi aspetto belle sorprese".

Alessandro Benetton: a volte bisogna perdersi per ritrovarsi, il messaggio ai giovani studenti

La discontinuità apre a momenti di grande opportunità: l'incontro di Alessandro Benetton con i giovani del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: ognuno di noi è quello che fa quando gli capita quel che non si aspetta

La traiettoria. La strada che porta a noi stessi. Quella linea che chiama a sé occhi e neuroni, chiudendo fuori tutto il resto. È stato Alessandro Benetton a invitare i giovani studenti del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova a riflettere sull'importanza di riuscire a individuare nella propria esistenza non un percorso qualsiasi ma la traiettoria. È quello che racconta nella sua autobiografia, non a caso intitolata proprio "La Traiettoria", uscita nelle scorse settimane. "A volte ci dimentichiamo come eravamo noi quando ci cercavamo, perché a volte bisogna perdersi per ritrovarsi", ha sottolineato Alessandro Benetton: "Ognuno di noi è quello che fa quando gli capita quel che non si aspetta". Tra i diversi messaggi lanciati nel corso dell'incontro anche quello sul valore della discontinuità, che "apre a momenti di grande opportunità". Ribadendo poi la necessità di una maggiore comprensione dal mondo degli adulti, ai giovani presenti nell'Aula Magna "A. Lepschy" ha ricordato come non bisogna dimenticare "che le grandi cose, le cose importanti, vengono fatte spesso da persone sotto i 30 anni".

Alessandro Benetton: 21 Invest, la forza di un'intuizione vincente

Voler essere qualcosa in più di un Benetton, voler essere prima di tutto Alessandro gli ha dato la spinta per costruire il proprio percorso e fare qualcosa di suo. "Quando sono tornato in Italia, dopo il Master ad Harvard e il mio tirocinio in Goldman Sachs ho detto che non volevo lavorare nell'azienda di famiglia, avevo 25 anni", ha spiegato Alessandro Benetton. Era il 1992 quando diede vita a 21 Investimenti: "Parlavo di un mondo che non esisteva: il primo fondo di private equity in Italia. Potrei sbagliarmi, mi dicevo, ma questa cosa va verificata. E vorrei dire anche questo ai giovani, quando si ha quell'età che avevo io quando ho iniziato, ero poco credibile, mi mancava l'esperienza. Ma avevo avuto una intuizione. Come le tante intuizioni che aveva avuto mio padre e i miei zii e anche loro non avevano tutte le risposte". Tanti gli aneddoti ricordati da Alessandro Benetton: dalla grande esperienza in Formula Uno con il team vincente di Benetton e Michael Schumacher ai successi di 21Invest. Nel mezzo una sola costante: il coraggio, quello che serve per infrangere le regole in una vita privilegiata, cercando non una via qualsiasi, ma la propria.

Carlotta Ventura: il messaggio della manager di A2A intervistata da “Milano Finanza”

La sostenibilità è da considerare in primis come un valore, tutto il resto ne è una conseguenza: le riflessioni di Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura: transizione energetica ed economia circolare, i pilastri in A2A

Prima agire e poi raccontare, solo così è possibile difendersi dall'eccesso di parole. Nell'epoca del 'first act, then talk' è infatti fondamentale non svuotare di significato i valori concreti della sostenibilità. Lo ha ricordato Carlotta Ventura in un'intervista al quotidiano "Milano Finanza", intervento in cui la manager ha fatto il punto sui progetti della Life Company in tema di sviluppo sostenibile e transizione energetica. "Oggi il termine 'sostenibilità' è molto utilizzato, quasi abusato, tanto che alla fine rischia di essere svuotato dei suoi significati", osserva nell'intervista, sottolineando che la sostenibilità "non può essere una moda: è un valore presente anche nella nostra Costituzione. È una crescita costante, un'attività che risponde a obiettivi concreti e deve essere integrata nella realtà, nella ragion d'essere di un'azienda". Coerenza tra principi e azioni, dunque, poiché nell'era del 'first act, then talk' è cruciale in primis raggiungere gli obiettivi prefissati - oppure, come specifica Carlotta Ventura, "almeno avere i primi risultati di un percorso" - e solo in seguito comunicarli. Tale filosofia emerge in A2A attraverso un Piano Industriale che salda tra loro responsabilità, attenzione alla qualità della vita e impegno negli investimenti. Nello specifico, il Gruppo ha raggiunto un valore pari al 90% di investimenti in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU e al 70% con la Tassonomia Europea. L'impegno complessivo, in dieci anni, è pari a 18 miliardi di euro: 11 destinati alla transizione energetica e 7 all'economia circolare.

Carlotta Ventura: Piano Industriale coerente con criteri ESG e Tassonomia Europea

Come illustrato da Carlotta Ventura, in un contesto di "impegno sistematico" verso la sostenibilità, A2A è riuscita ad anticipare di due anni gli obiettivi di generazione di energia da fonti rinnovabili e portare al 2040 l'azzeramento delle emissioni dirette e indirette, dieci anni in anticipo sugli obiettivi europei. L'intervista ha approfondito, inoltre, le attività del Gruppo nel settore dell'energia rinnovabile e dell'economia circolare: due ambiti in cui la Life Company è cresciuta anche attraverso acquisizioni di rilievo, come quella di TecnoA (un'eccellenza italiana nel trattamento dei rifiuti industriali) e attraverso l'integrazione di diversi impianti eolici e fotovoltaici (operazione Octopus Renewables e Ardian). La crescita emerge anche nei dati economici, che registrano un +9% medio annuo sull'utile netto e un +3% medio annuo sui dividendi minimi. Quali ora le nuove sfide di A2A? Per Carlotta Ventura sono fondamentali "il lavoro di interpretazione della Tassonomia Europea delle attività sostenibili e il pensiero strategico sugli investimenti del Gruppo affinché siano coerenti con le direttive": due elementi che influenzano gli andamenti delle società anche sul mercato, in quanto "avere un Piano Industriale coerente con i fattori ESG e con i dettami della Tassonomia Europea ti rende apprezzabile agli occhi di chi si occupa di finanza sostenibile". In tal senso, specifica la manager in conclusione, la sostenibilità va intesa in primis come un valore e deve essere "pervasiva all'interno dell'organizzazione".

martedì 14 giugno 2022

FSI protagonista del fintech italiano, l’AD Maurizio Tamagnini: “Traino per l’economia del Paese”

Prima Cedacri, poi Lynx e a breve Bcc Pay: FSI continua a investire nel fintech made in Italy. Un percorso avviato nel 2017 da Maurizio Tamagnini e raccontato dall'AD in una recente intervista su "Milano Finanza".

Maurizio Tamagnini

Maurizio Tamagnini (FSI): "Tech, un mondo dove l'innovazione è continua"

"Gli ingegneri e gli informatici italiani sono tra i migliori d'Europa, per questo ci teniamo così tanto a scoprire aziende italiane tech in cui investire". Non ha dubbi Maurizio Tamagnini. Per l'Amministratore Delegato di FSI il fintech in Italia rappresenta un'opportunità a dir poco "enorme". Il Paese è ancora indietro sul tema della digitalizzazione e, con un rapporto tra investimenti in IT e PIL tra i più bassi in Europa, lo spazio di manovra è una vera e propria prateria. Non è un caso dunque che fin dalla sua costituzione FSI abbia deciso di puntare sul settore configurandosi come il maggior investitore nel Paese. Intervistato da "Milano Finanza", l'AD ha dichiarato: "Investire nelle aziende italiane fintech, in particolare in quelle che hanno già una struttura e sono aperte al cambiamento, è un ottimo investimento. Per questo FSI si è strutturata con un team appositamente focalizzato sul tech guidato dal CIO Barnaba Ravanne". Ma soprattutto, aggiunge Maurizio Tamagnini, si tratta di un investimento "trainante per l'economia del Paese". Il credito bancario infatti non è più sufficiente a coprire le esigenze dei grandi player del settore: "In questo mondo l'innovazione è continua e vanno prese delle decisioni in tempi brevissimi. Sul tech abbiamo un punto di osservazione privilegiato, essendo io presidente di ST Microelectronics".

Maurizio Tamagnini: le ultime operazioni targate FSI e gli obiettivi futuri

L'accelerazione di FSI nel fintech è iniziata nel 2017 con l'ingresso in Cedacri, società specializzata in software per il banking e servizi cloud. Un'avventura portata avanti con l'acquisizione di Oasi e Cad.It e l'individuazione di ION Investment Group come partner. Già con Cedacri, ricorda Maurizio Tamagnini, FSI ha sviluppato l'approccio che oggi contraddistingue il suo operato: trovare le realtà più promettenti, investire lasciandole prive di debito e quindi di crescere, e accompagnarle nel percorso fino a trovare nuovi investitori per un ulteriore sviluppo. FSI intende replicare lo stesso metodo anche nell'operazione BCC Pay annunciata lo scorso febbraio in partnership con Iccrea Banca: "Come in Cedacri abbiamo trovato in BCC Pay ottime competenze nel team guidato dal ceo Fabio Pugini. Anche in questo caso il nostro orizzonte di investimento è di medio-lungo periodo". Nel frattempo FSI volge il suo sguardo già ai prossimi mesi. L'obiettivo, conclude Maurizio Tamagnini, è individuare ulteriori piattaforme software su cui investire, con un'attenzione specifica ai sistemi ERP (Enterprise Resource Planning): "A oggi l'investimento più simile che abbiamo fatto è quello in Lynx, system integrator specializzato in soluzioni tecnologiche a supporto di grandi aziende nel settore utility, di banche, assicurazioni e pubblica amministrazione".

Gruppo FS per il secondo anno tra le 200 aziende più sostenibili secondo “Il Sole 24 Ore”

Per il secondo anno consecutivo Gruppo FS è nella classifica stilata da "Il Sole 24 Ore" e Statista: si posiziona tra le 200 aziende leader per la tutela ambientale.

Gruppo FS

Gruppo FS: obiettivo rinnovabili autoprodotte

"Il Sole 24 Ore" premia per il secondo anno consecutivo l'impegno di Gruppo FS nell'ambito della sostenibilità: la lista, compilata dal quotidiano insieme a Statista, vede nuovamente Ferrovie dello Stato Italiane tra le 200 aziende leader per la tutela dell'ambiente. Il nuovo piano industriale 2022-2031 di Gruppo FS infatti è incentrato sullo sviluppo sostenibile, secondo la spinta dell'attuale Amministratore Delegato Luigi Ferraris. La crisi energetica che caratterizza questo periodo storico ha imposto il taglio dei consumi e una maggior produzione derivante dalle fonti rinnovabili, anche nell'ottica di organizzare un sostentamento indipendente e autoprodotto. L'energia rinnovabile copre oggi il 61% del fabbisogno energetico del Gruppo, che ha installato impianti fotovoltaici sui tetti delle officine di Verona, Torino Smistamento, Firenze Osmannoro, Napoli Gianturco e Milano. Altre arriveranno nel corso dell'anno.

Gruppo FS: i nuovi treni sostenibili

Gruppo FS prosegue intanto il lavoro su un altro fronte, quello del rinnovamento della flotta, così da inserire nella rete nuovi treni più tecnologici e più eco-friendly. Il Frecciarossa 1000 ad esempio è più leggero e riciclabile al 94%. I treni Pop e Rock per il trasporto regionale riducono i consumi energetici del 30% e sono riciclabili al 97%. Il nuovo treno Blues, in arrivo in diverse città italiane, è un ibrido a tripla alimentazione elettrico, diesel e batterie: circolerà sulle linee non elettrificate, così da sostituire gli attuali treni a gasolio (diesel). Sostenibilità fa rima con intermodalità: per questo Gruppo FS punta a integrare sempre di più i diversi servizi di trasporto, anche in ottica di decarbonizzazione. Va avanti il progetto denominato Rfi, sostenuto dal Ministero delle Infrastrutture (Mims), che prevede la realizzazione di piste ciclabili che consentiranno di raggiungere comodamente le sedi universitarie italiane arrivando dalle stazioni.

Ideal Standard al Salone Internazionale del Bagno con due nuove proposte: ecco Calla e Joy Neo

Calla e Joy Neo: una ispirata all'epoca vittoriana e l'altra un'evoluzione del classicismo. Sono le nuove collezioni presentate da Ideal Standard durante il Salone Internazionale del Bagno 2022.

Ideal Standard

Calla e Joy Neo di Ideal Standard: i dettagli

Per la prima volta nella sua storia Ideal Standard prende parte al Salone Internazionale del Bagno. L'azienda è tra gli espositori dell'evento che si tiene in questi giorni tra i padiglioni di Fiera Milano. Uno spazio di 400 mq realizzato sotto la direzione artistica di Roberto Palomba, Chief Design Officer di Ideal Standard, dove i visitatori hanno l'opportunità di osservare i dettagli di Calla e Joy Neo, le nuove proposte presentate per l'occasione. Le due collezioni, disegnate da Ludovica+Roberto Palomba, vanno ad arricchire la famiglia di Atelier Collections. Forme geometriche pulite e semplici e uno stile di lusso sobrio sono le caratteristiche principali di Calla. Una serie di ceramiche ispirate all'epoca vittoriana che comprende eleganti lavabi, colonne, vasi, bidet e una vasca free-standing. I miscelatori Joy Neo si distinguono per la loro estetica neoclassica e la sobria eleganza. Ampia è la varietà di proposte, dai miscelatori per lavabo monocomando ai prodotti per doccia e vasche da bagno. Con diverse finiture, modelli e maniglie, la collezione è in grado di combinare espressione artistica e linearità.

Ideal Standard: un'azienda dalla storia ultra-centenaria

Calla e Joy Neo sono collezioni che rappresentano a pieno il percorso di riconnessione al passato avviato da Ideal Standard con il lancio di Atelier Collections. Nata per rendere omaggio ai maestri del design che hanno collaborato con l'azienda, la linea curata dallo studio Palomba Serafini Associati propone una serie di prodotti capaci di combinare i valori di un design senza tempo con le tecnologie più innovative oggi a disposizione. Lo scopo ultimo è migliorare la qualità del vivere moderno, innovando il patrimonio storico accumulato in oltre 100 anni di attività e testimoniato dai numerosi riconoscimenti ottenuti. Oggi Ideal Standard è presente in più di 100 Paesi, con oltre 8.500 professionisti a lavoro negli undici siti produttivi ubicati in Europa, Medio Oriente e Nord Africa. L'azienda si è affermata come punto di riferimento internazionale grazie soprattutto alla lunga tradizione di collaborazioni con designer autorevoli, architetti, urbanisti e imprese di costruzione.

A2A, Renato Mazzoncini: “Rinnovabili, pronti con 4,5 miliardi. Servono reti ed elettrificazione”

Non solo idroelettrico, ma anche eolico e solare negli obiettivi al 2030 di A2A. L'AD Renato Mazzoncini ne ha parlato lo scorso 17 maggio durante un convegno organizzato dalla School of Management Politecnico di Milano.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: "Rinnovabili investimento chiave"

Analizzare e interpretare le principali novità del mercato delle rinnovabili in Italia: è l'obiettivo dell'edizione 2022 del Renewable Energy Report realizzato dall'Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano. Il Rapporto è stato presentato lo scorso 17 maggio a Milano durante un convegno dal titolo "Road to 2030: i primi concreti passi verso il raggiungimento degli obiettivi di produzione da rinnovabili in Italia". Tra i protagonisti dell'evento Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. Il manager alla guida della Life Company è intervenuto come relatore al Talk "I player dell'energia". "Il grosso degli investimenti che A2A ha inserito nel piano industriale al 2030, nella business unit generazione, è sulle energie rinnovabili - ha ricordato nel suo intervento - 4,5 miliardi di euro per riuscire a integrare gli attuali circa 2 gigawatt di potenza rinnovabile, prevalentemente da idroelettrico, con altri 4 gigawatt da eolico e solare". Il Gruppo guidato da Renato Mazzoncini è uno dei punti di riferimento nel settore, come confermano i risultati raggiunti nell'ultimo anno. La Life Company ha infatti più che raddoppiato i gigawatt prodotti grazie a fotovoltaico ed eolico, passando da 31 a 73, oltre ad aggiudicarsi ulteriori 5,4 GW di capacità.

Renato Mazzoncini: reti ed elettrificazione dei consumi passaggi obbligatori per accelerare sulla transizione

Per Renato Mazzoncini realtà come A2A, che considerano le rinnovabili un "investimento chiave", svolgono un ruolo fondamentale nella transizione energetica italiana. Un processo in cui il mix delle fonti energetiche alternative assumerà un'importanza strategica: "L'Italia ha acqua, vento, sole e rifiuti: il mix di queste fonti diventa essenziale per fornire profili di energia adeguati". Puntare su una maggiore produzione di energia green è tuttavia solo il primo passo da compiere: "L'impatto delle rinnovabili è anche molto sulla rete - ha spiegato Renato Mazzoncini - quindi è inutile incrementare le potenze rinnovabili se non facciamo altre 2 operazioni: reti di trasmissione e distribuzione locale; elettrificazione finale dei consumi". Il manager pensa alla mobilità elettrica: "La domanda cresce in maniera esponenziale. La nostra e-mobility aveva 2mila clienti alla fine del 2020, mentre nel 2021 è passata a 8mila: un trend - conclude - destinato a crescere".

Carlo Malinconico: l’avvio dello Studio Legale Malinconico & Gentile

Dalla laurea all'avvio dello Studio Legale, sono numerosi gli incarichi ricoperti da Carlo Malinconico: le esperienze professionali prima e dopo le dimissioni dalla FIGC.

Carlo Malinconico

Gli incarichi di Carlo Malinconico

Avvocato, giudice e professore, Carlo Malinconico nasce a Roma nel 1972 si laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti. Quattro anni più tardi, superato l'esame di abilitazione, presta servizio nell'Avvocatura dello Stato di Milano. Nel 1985 diventa consigliere di Stato fino al 2002. Successivamente esordisce in qualità di docente: al ruolo di professore di diritto dell'Unione europea presso la Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze (SSEF), segue l'incarico presso l'Università degli Studi di Udine fino al 2005 e fino al 2011 presso l'Università di Roma Tor Vergata. È il 2003 quando fonda lo Studio Legale Malinconico. Prima delle dimissioni dalla Corte federale della Federazione Italiana Gioco Calcio, avvenute nel 2006, Carlo Malinconico ricopre diversi incarichi nella Pubblica Amministrazione: è capo dell'Ufficio legislativo del Ministero delle Partecipazioni Statali e del Ministero del Tesoro, capo del Dipartimento degli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Segretario generale della stessa Presidenza nel Governo Prodi II (2006 - 2008) e Segretario generale della Presidenza del consiglio.

Carlo Malinconico: dalle dimissioni dalla FIGC all'avvio dello Studio Legale Malinconico & Gentile

Nel corso della sua carriera Carlo Malinconico ha maturato una profonda esperienza nei settori del Diritto Amministrativo, del Diritto Pubblico dell'Economia, del Diritto dell'UE, degli appalti pubblici, delle concessioni e dell'Ambiente. Tali competenze gli hanno consentito di esercitare la professione di avvocato davanti ai giudici civili e penali, al Consiglio di Stato, alla Corte di Cassazione, alla Corte Costituzionale, al TAR, alla Corte dei Conti, alla Corte di giustizia dell'Europea. Rassegnate le dimissioni dalla Corte federale della Federazione Italiana Gioco Calcio, si occupa, in qualità di autore, di diverse pubblicazioni in materia di diritto amministrativo e comunitario. Dal 2008 al 2011 ricopre inoltre il ruolo di Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali. Il 29 novembre 2011, invece, è nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Monti con delega all'editoria, agli affari regionali e al coordinamento amministrativo. Carlo Malinconico è premiato, per gli anni 2016, 2018 e 2019, come "avvocato dell'anno in diritto amministrativo" con il prestigioso riconoscimento "Le Fonti". Nel 2021, insieme all'avvocato Domenico Gentile, avvia lo Studio Legale Malinconico & Gentile che opera nel ramo del diritto amministrativo.

Terna pronta a investire oltre 200 milioni per la rete delle Olimpiadi “Milano-Cortina 2026”

Lombardia, Veneto, Trento e Bolzano: sono i territori coinvolti nel progetto targato Terna sullo sviluppo e sull'ammodernamento della rete elettrica in previsione dei prossimi Giochi invernali. Stefano Donnarumma: "Impegno che ci rende orgogliosi".

Terna, previsti oltre 130 km di nuovi elettrodotti "invisibili": i dettagli del progetto

Sviluppare e potenziare ancora di più, grazie ad opere a ridotto impatto paesaggistico, la rete di trasmissione in alta tensione nei territori tra Milano e Cortina dove nel 2026 si svolgeranno i XXV Giochi olimpici e paralimpici. È l'obiettivo del nuovo progetto avviato da Terna in Lombardia, Veneto e nelle Province autonome di Trento e Bolzano. Lo scorso 24 maggio il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha annunciato di aver ricevuto l'autorizzazione per la nuova configurazione della stazione elettrica a 220 kV di Premadio (Sondrio) da parte del Ministero della Transizione Ecologica. L'operatore ha potuto così dare il via alla fase più complessa del progetto, che nei piani di Terna prevede un investimento di oltre 200 milioni di euro. Sono 12 gli interventi altamente tecnologici programmati e che porteranno alla realizzazione di circa 130 km di nuovi elettrodotti completamente "invisibili". Le opere, che secondo le stime verranno completate entro il 2025, andranno così a incrementare ancora di più l'efficienza, l'affidabilità e la sostenibilità elettrica di una vasta area del settentrione.

Terna, l'AD e DG Stefano Donnarumma: "Renderemo 'green' le prossime Olimpiadi invernali"

Nello specifico, per quanto riguarda il territorio lombardo Terna prevede circa 60 km di nuovi cavi, oltre alla dismissione di 3 km di vecchie linee aeree. I lavori interesseranno principalmente l'area metropolitana di Milano e la Provincia di Sondrio, con la "Livigno-Premadio" come infrastruttura principale. In Veneto il Gruppo si concentrerà sull'area bellunese. Infine, nel territorio della provincia di Trento verranno invece realizzati oltre 20 km di linee interrate, mentre a Bolzano Terna prevede di realizzare circa 46 km di nuovi elettrodotti in cavo. "Con questi interventi strategici e a servizio dell'intero sistema elettrico italiano - ha commentato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma - prosegue il nostro impegno per dotare il Paese di un'infrastruttura di trasmissione moderna, ancor più efficiente, sicura e resiliente". Ad occuparsi della fornitura dei cavi Brugg Cables, società del Gruppo specializzata nella progettazione e realizzazione di infrastrutture interrate, mentre per la realizzazione delle opere l'azienda conta di impiegare 30 squadre di specialisti: "È un impegno che ci rende particolarmente orgogliosi, data la rilevanza a livello globale dell'evento sportivo che l'Italia ospiterà. Grazie alle nostre competenze d'eccellenza ingegneristica e all'avanguardia della tecnologia - conclude l'AD e DG di Terna - contribuiremo a rendere 'green' la XXV edizione dei Giochi Olimpici di Milano e Cortina 2026, con opere sostenibili e a ridotto impatto paesaggistico".

venerdì 10 giugno 2022

Claudio Descalzi: Eni tra sicurezza energetica e transizione green, intervista all’AD

"Noi come Eni stiamo seguendo percorso basato sulla leadership tecnologica, nella quale Eni ha investito 7 miliardi di euro negli ultimi sei anni": la vision su emergenza energetica e transizione ecologica dell'AD Claudio Descalzi nell'intervista al "Corriere della Sera".

Claudio Descalzi

Eni, l'AD Claudio Descalzi al "Corriere della Sera": emergenza energetica ma nessun compromesso sulla transizione

Nessun rallentamento per la transizione energetica "se si investe in modo massiccio nell'innovazione e nello sviluppo tecnologico": per l'AD di Eni Claudio Descalzi, intervistato lo scorso 31 maggio dal "Corriere della Sera", mai come oggi è fondamentale velocizzare il time to market "sia di tutte quelle tecnologie in grado di generare energia completamente pulita, sia di quelle volte a decarbonizzare le fonti tradizionali, come la cattura e lo stoccaggio della CO2, che comunque necessariamente ci dovranno accompagnare nella transizione verso la completa decarbonizzazione". Nell'intervista l'AD Claudio Descalzi si è espresso anche sull'emergenza energetica in corso: "A una situazione speculativamente eccezionale si deve rispondere con misure eccezionali intervenendo a monte dove si realizzano ingiustificati superprofitti. Altrimenti il rischio è distruggere il mercato". In quest'ottica Eni negli ultimi mesi ha ulteriormente rafforzato il proprio impegno: "Ci siamo adoperati per poter dare il nostro contributo alle nostre istituzioni sfruttando al meglio e accelerando la produzione delle ingenti risorse di gas che abbiamo scoperto negli ultimi anni, dirottandole verso l'Europa e verso l'Italia". Si tratta di "una strategia consolidata da decenni", come ha ricordato l'AD, che "ci consentirà di sostituire interamente il gas russo nell'inverno 2024-2025". Ma Eni guarda anche oltre: "Noi vogliamo avere rapporti consolidati con le popolazioni al di là della politica del momento. Le nostre scoperte di giacimenti in Egitto, Libia, Algeria, Ghana, Nigeria, Congo, Indonesia, sono state condivise. Le risorse rimangono in buona parte dove sono state scoperte. Non solo. Ci siamo preoccupati di fornire infrastrutture e tecnologie per garantire lo sviluppo di quei Paese. Un solo esempio: in Libia l'80% del gas scoperto resta nel Paese. È un messaggio che l'Europa dovrebbe fare suo pensando soprattutto all'Africa".

Claudio Descalzi: investiti 7 miliardi nella leadership tecnologica

Il messaggio lanciato dall'AD Claudio Descalzi nell'intervista è di lavorare per garantire la sicurezza energetica senza però rallentare sul fronte della transizione green e proseguendo al contempo negli impegni presi per incentivare una crescita sempre più all'insegna della sostenibilità. Eni oggi può farlo, grazie alla leadership tecnologica raggiunta negli ultimi anni: solo negli ultimi sei sono stati 7 i miliardi investiti su questo fronte, come spiega l'AD nell'intervista. Per affrontare la transizione energetica il Gruppo ha puntato "fortemente sulle rinnovabili (con obiettivo di 6 GW installati nel 2025 e di 60 GW a fine percorso di decarbonizzazione)" intervenendo anche "in ogni ambito di decarbonizzazione del sistema, dai settori hard to abate fino alla mobilità sostenibile, anche dove rinnovabili ed elettrificazione non sono (per tecnologia o efficienza) in grado di arrivare". Qualche esempio: "Produrremo energia non solo sviluppando le rinnovabili, solare ed eolico, ma con idrogeno verde e blu, bio carburanti nelle bioraffinerie, nonché metanolo e idrogeno dai progetti di valorizzazione dei rifiuti; faremo chimica sostenibile sfruttando i materiali da riciclo e materie prime rinnovabili, e produrremo bio metano da processi di upgrading del biogas". Prodotti decarbonizzati "che genereremo verso un vasto parco clienti retail, commerciale e industriale, e relativo alla mobilità sostenibile". E poi il progetto in sviluppo con il MIT di Boston incentrato sulla fusione a confinamento magnetico: "Qualcosa completamente diverso dal nucleare attuale basato sulla fissione. Non parliamo di fantascienza ma di una tecnologia pulita, in grado di generare energia pressoché infinita e che all'inizio del prossimo decennio potrebbe avere le prime versioni industriali". Per Claudio Descalzi si tratta di una tecnologia destinata a diventare il vero game changer della transizione energetica: "È per questo che stiamo progressivamente aumentando il nostro impegno. Il CFS di cui Eni è il primo azionista ha fatto un aumento di capitale da 1,8 miliardi raccolti in pochi giorni. Ciò significa che il mercato ci crede".

giovedì 9 giugno 2022

Municipia S.p.A.: mobilità, nuove tecnologie per città più green e sicure

Municipia S.p.A. per il Trasporto Pubblico Locale e la Smart Mobility: tecnologie, finanza e soluzioni al servizio di cittadini, economia locale e ambiente.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: Trasporto Pubblico Locale, una nuova idea basata su valori sostenibili ed ecosistemi digitali

È un settore segnato oggi da una svolta culturale nella gestione. Lo sperimenta nel quotidiano Municipia S.p.A. che accompagna i Comuni di ogni dimensione nel loro percorso di Digital Transformation. Nuove esigenze della clientela, nuove flotte, nuova organizzazione logistica e dei servizi, nuovi rischi operativi in una situazione di incertezza legata alle nuove dimensioni e dinamiche della domanda di mobilità urbana: in questo contesto Enti di governo del TPL e operatori richiedono al mercato visione strategica, soluzioni tecnologiche future-proof, snelle e scalabili, abilitanti la semplificazione e la massima efficacia-efficienza dei processi operativi, la valorizzazione del capitale umano e condivisione del purpose, l'integrazione e sicurezza delle informazioni, la migliore passenger experience, l'interconnessione con gli ecosistemi digitali delle città. Necessità a cui Municipia S.p.A. risponde proponendo soluzioni in grado di abilitare, attraverso la leva digitale, l'innovazione nelle strategie, nell'organizzazione e gestione dei servizi di Trasporto Pubblico Locale, spina dorsale di una nuova mobilità collettiva, condivisa e sostenibile.

Municipia S.p.A.: Smart Mobility, la vision della società del Gruppo Engineering

Municipia S.p.A. si propone come partner in iniziative e processi di trasformazione digitale del settore per guidare il cambiamento e interpretarlo come opportunità per uno sviluppo duraturo. La mobilità intelligente, come evidenzia il presidente Stefano De Capitani, è oggi uno dei fattori che caratterizzano le città del futuro, insieme sicuramente alla sostenibilità e alla sicurezza: "Tra i paradigmi della nuova mobilità urbana c'è quello di favorire il decongestionamento del traffico, ridurre gli impatti ambientali, offrire ai cittadini la possibilità di scegliere il percorso ottimale alle proprie esigenze, anche in ottica di favorire il benessere personale dei conducenti, ad esempio evitando di rimanere fermi negli ingorghi". Basti pensare che nuove tecnologie, come i semafori intelligenti, l'IA e i sistemi IoT, permetterebbero di risparmiare in tutto il mondo 4,7 miliardi di ore perse in coda nel traffico. Municipia S.p.A. progetta e sviluppa tecnologie hardware, software e IoT per progetti di Smart Mobility, Smart Parking, City Logistics, MaaS integrator e bike sharing: la società, nell'ottica di supportare gli Enti locali, fornisce soluzioni e servizi per governare la mobilità urbana e tutto quello che agisce sull'infrastruttura stradale (veicoli privati, bus, bike, pedoni, ecc.) come un sistema multimodale integrato, ottimizzando l'uso delle risorse economiche, umane e ambientali per una maggiore sostenibilità.

martedì 7 giugno 2022

Renato Mazzoncini: A2A, tenuta degli indicatori economici, proseguono gli investimenti

A2A chiude i primi tre mesi dell'anno con i conti più che in salute. Renato Mazzoncini: "Fase di incertezza non ha frenato le attività di A2A. Aumentati gli investimenti nei settori chiave".

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: A2A, reggono gli indicatori economico-finanziari

Lo scenario energetico sempre più complesso non frena il trend positivo di A2A. Nel primo trimestre del 2022 la Life Company ha registrato una buona tenuta degli indicatori economico-finanziari. I ricavi arrivano infatti a 5,5 miliardi di euro, mentre l'utile netto si attesta a 201 milioni (+47,8%) a seguito del contributo derivante dalla cessione di alcuni asset immobiliari. Il Gruppo guidato da Renato Mazzoncini accelera ancora sugli investimenti, a quota 186 milioni di euro (+20%). Lieve diminuzione per il margine operativo lordo (389 milioni, -2%), mentre la Posizione Finanziaria Netta aumenta di 159 milioni, attestandosi così a 4.297 milioni. Gli indicatori di A2A, ha commentato l'Amministratore Delegato Renato Mazzoncini, tengono nonostante le incertezze degli ultimi mesi, tra rincari dei prezzi di energia e materie prime. A queste si è poi aggiunto la crisi Russo - Ucraina: "In questo scenario, A2A si è confermata solida ed è riuscita a portare avanti in modo responsabile le sue attività, segnando una crescita del 20% degli investimenti rispetto al primo trimestre 2021 nei settori chiave, indispensabili per raggiungere l'autonomia energetica del Paese che la guerra ha reso non più rinviabile, favorendone la transizione ecologica".

Renato Mazzoncini: A2A, cresce l'impegno su sostenibilità e transizione energetica

Oltre a garantire la tenuta dei risultati economico-finanziari, nei primi tre mesi dell'anno la Life Company guidata da Renato Mazzoncini ha consolidato la propria posizione nel settore delle rinnovabili. Sono stati 73 i gigawatt prodotti grazie a fotovoltaico ed eolico, contro i 31 dello scorso anno. A2A si è inoltre aggiudicata 5,4 GW di capacità, di cui 1,3 GW di nuova capacità nell'asta del capacity market per l'anno di consegna 2024. È stata poi perfezionata l'acquisizione di Volta Green Energy, piattaforma italiana specializzata in impianti a fonte rinnovabile. Risultati che hanno premiato A2A con l'inclusione, per il primo anno, nel S&P Global Sustainability Yearbook 2022. Prosegue inoltre l'impegno sul fronte della finanza green. Lo scorso marzo è stato collocato con successo un Sustainability-Linked Bond per 500 milioni di euro, il secondo sotto la guida di Renato Mazzoncini, e collegato al raggiungimento di un target al 2024 di sostenibilità sulla capacità installata da fonti rinnovabili.

L’azienda Ideal Standard: “Ferrari Experience”, innovazione e iconicità, focus sull’iniziativa

Un roadshow sorprendente all'insegna di un mito iconico: Ideal Standard "Ferrari Experience", giornate indimenticabili per circa 700 ospiti tra installatori dell'azienda, idraulici e imprese di costruzioni.

Ideal Standard

Ideal Standard e Ferrari: experience sorprendente all'insegna dell'iconicità

L'azienda leader nella progettazione di soluzioni bagno, Ideal Standard, ha coinvolto un target selezionato di installatori e di imprese clienti nel roadshow "Ferrari Experience": dal 16 al 20 maggio hanno avuto l'opportunità unica di immergersi nel mito del Cavallino prendendo parte a una serie di esperienze indimenticabili. Dalla visita al museo ufficiale a Maranello con guida privata al tour panoramico in navetta nella pista di Fiorano e lungo il viale Enzo Ferrari nella fabbrica dove l'importante storia dell'azienda è stata costruita accompagnando l'evoluzione della società. Lo stesso fa Ideal Standard da oltre 100 anni: lo dicono i prodotti iconici sviluppati in collaborazione con maestri del design che hanno rivoluzionato il settore contribuendo a dare lustro al Paese su scala globale.

Ideal Standard: aggiornamento sulle proposte più recenti dell'azienda

La "Ferrari Experience" di Ideal Standard nasce per coinvolgere e premiare i propri ospiti attraverso un'esperienza sorprendente, unendosi a un'altra icona senza tempo, simbolo anch'essa di design e performance in tutto il mondo. Sono circa 700 gli ospiti (installatori, idraulici e imprese di costruzioni) che nel corso della settimana hanno avuto modo di fruire di un'esperienza premium che li ha portati anche nell'autodromo di Modena per testare le Ferrari da corsa F488 e F458 e immergersi in un viaggio affascinante con una forte componente di adrenalina tra curve emozionanti, avvincenti dislivelli e veloci rettilinei. Nell'ambito dell'iniziativa si sono svolti inoltre per gli ospiti momenti di aggiornamento sul settore, in aula e in aree demo, e sull'ampia gamma di proposte e novità di prodotto Ideal Standard: dal programma completo di soluzioni per l'ambiente bagno i.life A, B e S, progettato nell'ottica di portare la semplicità del design in tutte le case, alla gamma di installazione e risciacquo ProSysTM, ai miscelatori e ai prodotti dell'area doccia fino alle ultime innovazioni tecnologiche come Rimls+ e il nuovo sistema di fissaggio EasyFix+.

Investimenti sostenibili ESG: BG4SDGs, i rischi della disinformazione nel format di Banca Generali

Investimenti sostenibili ESG: la disinformazione e i rischi per la sostenibilità al centro del nuovo episodio del progetto attraverso cui Banca Generali fa il punto sul raggiungimento dei 17 Sustainable Development Goals.

Investimenti sostenibili ESG: il nuovo appuntamento del format di Banca Generali sulla sostenibilità

La disinformazione può rappresentare un rischio per lo sviluppo sostenibile? Ne parla Banca Generali, sempre più in prima linea negli investimenti sostenibili ESG, nel nuovo episodio di "BG4SDGs", il format di interviste attraverso cui indaga lo stato di raggiungimento dei 17 Sustainable Development Goals definiti nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. È il 16 l'Obiettivo su cui si concentra Banca Generali in questo appuntamento, incentrato su "Pace, Giustizia e Istituzioni" per promuovere a livello globale le leggi e le politiche a favore dello sviluppo sostenibile anche attraverso l'utilizzo di mezzi informativi come i media e il web. Per capire come la disinformazione possa contribuire a generare confusione ostacolando la creazione di una consapevolezza comune in materia ambientale e sociale, l'Istituto leader negli investimenti sostenibili ESG si è affidato ad Oreste Pollicino, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale e Diritto dei Media presso l'Università Bocconi di Milano.

Investimenti sostenibili ESG: l'impegno di Banca Generali per la sostenibilità in numerose iniziative

L'impegno di Banca Generali nel promuovere la sostenibilità in ogni sua declinazione emerge anche nel nuovo piano e nei numeri relativi agli investimenti sostenibili ESG. Ma è anche attraverso iniziative come "BG4SDGs" che l'Istituto punta a promuovere una maggiore consapevolezza intorno al tema. In merito all'Obiettivo 16, Oreste Pollicino osserva come la "questione della disinformazione fosse già nota nel 1948: lo dimostra anche la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo emanata dalle Nazioni Unite in cui si parla già della libertà di informare, esprimersi e soprattutto di essere informati". Non serve quindi pensare a nuove disposizioni quando quelle già presenti andrebbero solo riadattate al contesto e al problema tecnologico: secondo l'esperto quindi "oggi più che mai è fondamentale avere un codice unico, dove mettere insieme le necessità del pubblico e del privato per regolamentarle e far sì che entrambe le parti si impegnino a seguire". Dunque può essere questa "una delle risposte importanti per prevenire fenomeni bellici e la mancanza di una cultura sostenibile". Il video integrale è disponibile sul canale YouTube di Banca Generali, leader per la performance sul fronte degli investimenti sostenibili ESG.

Alessandro Benetton, “La Traiettoria”: l’importanza di raccontarsi con trasparenza

La "Traiettoria" di Alessandro Benetton ha conosciuto grandi traguardi ma anche cadute: l'importanza di riuscire a rialzarsi e di guardare al futuro facendo tesoro degli insegnamenti che la vita ci dà.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: "Vanity Fair" racconta "La Traiettoria"

"Non è facile raccontare tutto di sé. Soprattutto se ti chiami Alessandro Benetton. Se da sempre tutti provano a radiografarti, definirti": l'incipit dell'articolo di "Vanity Fair", pubblicato in occasione dell'uscita della sua nuova autobiografia, racchiude efficacemente l'essenza de "La Traiettoria". Raccontarsi, raccontare. I successi. Le sconfitte. I messaggi, gli insegnamenti. "Questo libro è dedicato a mia madre, che è stata per me radice, forza e rifugio. E a mio padre che mi ha insegnato la creatività e il senso di appartenenza. Ma è consegnato soprattutto ad Agnese, Tobias e Luce, i miei figli, il futuro che vedo allungarsi verso il domani", spiega Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton: volevo raccontarmi così come sono e il giudizio spietato dei miei figli mi ha tranquillizzato

Non si risparmia Alessandro Benetton. Nel nuovo libro trovano spazio aneddoti piuttosto conosciuti ma anche e soprattutto aspetti totalmente inediti. L'infanzia, l'adolescenza. I rapporti con i genitori, a partire dal padre. E poi la decisione di inseguire l'ignoto: allontanarsi da quel futuro già scritto nelle aziende di famiglia per avventurarsi in una strada totalmente nuova che lo ha portato a dare vita a 21 Invest. L'imprenditore ma soprattutto l'uomo: prima figlio e oggi padre. "È stato un percorso lungo ma quello che volevo emergesse era prima di tutto la trasparenza", spiega oggi Alessandro Benetton durante uno dei numerosi eventi di presentazione de "La Traiettoria. "Volevo raccontarmi così, esattamente come sono, e il giudizio spietato dei miei figli mi ha tranquillizzato", racconta l'imprenditore: "Sono io".

Luigi Ferraris (Ferrovie dello Stato Italiane) insignito del Premio Guido Carli

Le dichiarazioni dell'AD di Ferrovie dello Stato Italiane, Luigi Ferraris, in occasione dell'evento di premiazione tenutosi all'Auditorium Parco della Musica: "Riconoscimento non solo per me, ma per tutte le persone del Gruppo".

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: il ruolo di Ferrovie dello Stato Italiane nel futuro europeo

Una fase storica estremamente delicata, quella che sta attraversando l'Europa. E mai come oggi c'è bisogno di un impegno forte nel rilanciare gli investimenti nelle infrastrutture che connettono le persone non solo all'interno dei confini italiani, ma anche nel resto del continente. È con queste parole che Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, apre il suo intervento alla cerimonia di consegna del Premio Guido Carli XIII Edizione, tenutasi lo scorso 6 maggio presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma. Il manager è stato insignito del riconoscimento sia per l'impegno manageriale e sociale dimostrato durante la sua lunga carriera che per aver promosso con successo il Made in Italy nel mondo. Il Premio prende il nome dall'ex Governatore di Bankitalia ed ex Ministro delle Finanze, nonché tra i primi sostenitori del progetto europeo. Proprio durante l'edizione di quest'anno, l'iniziativa ha celebrato anche l'anniversario del Trattato di Maastricht, che tra i firmatari vede proprio Guido Carli. "Si tratta di un riconoscimento molto importante - ha detto sul palco un emozionato Luigi Ferraris - di cui sono evidentemente onorato e che ricorre anche nei 30 anni della firma di Maastricht, che ha sancito l'inizio dell'Europa. E noi come Ferrovie evidentemente abbiamo un campo di gioco che è proprio l'Europa".

Luigi Ferraris: "Doveroso ringraziare tutte le persone di FS"

Ad assegnare il Premio all'AD di Ferrovie dello Stato Italiane una giuria presieduta da Gianni Letta e composta da top manager, imprenditori ed editori. Aldo Bisio, AD di Vodafone Italia e deputato alla consegna, ha definito Luigi Ferraris "un talento che ormai non conosce confini", come testimoniano i numerosi incarichi ricoperti durante la sua carriera (Finmeccanica, Enel Green Power, Poste, Terna). Un percorso di successo confluito nella nomina in FS Italiane lo scorso anno: "Non posso non pensare alle persone che lavorano in Ferrovie - ha detto Luigi Ferraris durante i ringraziamenti - nelle quali ho trovato grande umanità e spirito di servizio, che si è manifestato a pieno durante la crisi pandemica con passione e dedizione. Nonostante le tragedie che stiamo vivendo - conclude - colgo l'ottimismo nell'entrare in una fase nuova, di rinascita, e ritengo doveroso rinnovare il mio ringraziamento a chi lavora in questo Gruppo".